Dolomiti Bellunesi

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CALCIO Vigilia di una trasferta delicata nel secondo turno di D
«San Paolo sfavorito»
Fonti presenta con furbizia la sfida dell’Euganeo con il Belluno
Sabato 11 Settembre 2010,
Conosci te stesso. Lo disse Socrate, lo ripete Fonti. Che non sarà un filosofo greco, ma di certo è un sapiente della serie D. La stessa che, come anche lui ricorda, da 20 anni cavalca insieme al «collega e amico» Toni Tormen. Amici nemici, tra 24 ore. «Il Belluno avrà un’arma importante dalla sua - confessa Gianfranco Fonti a due giorni dalla sfida del suo San Paolo con i gialloblù -: conosce se stesso. Noi no».
Gruppo vecchio contro squadra nuova.
«Esatto. Noi non è che ci siamo rinnovati. Di più. Dalla fusione tra le due società ne è uscita una rosa con 19 elementi su 22 nuovi. Solo tre conferme. Per noi, benché questo sia il secondo anno consecutivo a Padova, è un vero e proprio anno zero. Ancora dobbiamo capire chi siamo. Il Belluno che incontreremo invece si conosce molto bene, e lo ha dimostrato domenica».
Nel 3-2 all’Opitergina.
«Esatto. È stata la sintesi del finale di stagione dell’anno scorso. Il Belluno sa di possedere carattere e forza di volontà e sa che, volendo, può raggiungere gli obiettivi che si è prefissato. Non deve scoprirsi, deve solamente far esplodere un carattere che lo ha già portato a imprese che sembravano impossibile. Tipo salvarsi dopo un girone disastroso o rimontare due reti all’Opitergina e vincere».
Mister, non avrà mica paura?
«Mai. E non di certo di un amico come Toni Tormen. Dopo 20 anni so bene chi vado a incontrare e quale squadra aspettarmi. Con Toni è sempre un piacere battersi, siamo colleghi, ma anche amici. In campo però non esiste altro pensiero della vittoria e io voglio i tre punti. Al di là del fatto che conquistarli contro un amico può essere ancora più gustoso...».
Il San Paolo e il Belluno tra due mesi. Dove li colloca?
«Difficilissimo dirlo. Io so solo che il Belluno si è rinforzato, ha in gente come Radrezza o Mele uomini di esperienza, di categoria, e in Battaglia un’ottima promessa. Farà un bel campionato. Il San Paolo deve salvarsi il prima possibile e iniziare a costruirsi il domani. Come, lo vedremo presto».
BOLLETTINO - Lazzaretti sì, Lazzarini no. In attesa che entrambi i «Lazzaro» si rialzino e camminino, Tormen ha ritrovato ieri l’ex Bassano, convocato per la trasferta di San Paolo. Out invece Alberto. Arbitro dell’incontro: Alessio Giacomozzi di Fermo.
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Euganeo spaventato
da un Belluno solido

Lunedì 13 Settembre 2010,
Il Belluno si può mordere le mani. Scappa con un eurogol di Radrezza, ma si fa raggiungere subito da Volpato. Arriva così un pareggio all’Euganeo con il San Paolo, punto che mantiene i gialloblù in scia al quartetto di testa (Jesolo, Venezia, Kras e Treviso).
Fonti opta per il 4-3-2-1, Tormen si affida al 4-3-3. Partenza a testa bassa del San Paolo, che si procura dopo 12 secondi un angolo (senza esito). La prima occasione, però, è di marca ospite, e sempre su angolo: calcia Mele, tacco sul primo palo di Radrezza e Rosiglioni respinge sulla linea. E al minuto 8 un tiro cross dalla trequarti di Lazzaretti rischia di sorprendere Rosiglioni, che smanaccia in angolo. Il Belluno si fa apprezzare maggiormente sul piano del palleggio, mentre i padovani sembrano bloccati. Così la loro manovra fatica a decollare.
Ma quando finalmente riesce a trovare geometrie, la squadra di Fonti è insidiosa. Come al 24’: cross di Masiero, Volpato addomestica a centro area per Lucchini, il mancino è provvidenzialmente rimpallato da un difensore. E 2’ più tardi lo stesso trio si ripete, ma questa volta Volpato anticipa di testa Lucchini meglio posizionato sotto porta: palla sopra la traversa. I padovani appaiono ora più intraprendenti, ma per Alan Miniati c’è lavoro solo su una conclusione dalla distanza di Pastrello. Qualche istante prima del riposo Rossi rimpiazza l’infortunato Dalla Via.
Ripresa. 3’, mancino a giro di Pastrello, la sfera sorvola di poco la traversa. Il San Paolo non dà continuità alla propria azione, e il Belluno tiene con ordine. Fonti opera il secondo cambio: dentro Bovo, fuori Lucchini. Sugli sviluppi di un angolo di Gassama, Arcaba svetta in area con palla poco alta (14’). Al 20’ doppia sostituzione nel Belluno: entrano Merotto e Pontin e si passa al 4-4-2. E i bellunesi passano (25’): fa tutto Radrezza, padovano di Monselice, con un destro che si infila sotto la traversa. Fonti getta nella mischia anche Pilon. Il pareggio di casa è immediato (27’): angolo di Keba e Volpato fa centro sul primo palo. Altri 2’ però ed è ancora brivido per i locali: Zanon perde palla, Mike Miniati calcia con il destro e Rosiglioni si salva in corner. Le squadre accusano stanchezza, e si allungano. I capovolgimenti di fronte si susseguono: l’occasione capita a Pontin (42’), Rosiglioni salva il pareggio.

Lunedì 13 Settembre 2010,
SAN PAOLO-BELLUNO1-1
GOL: st 25’ Radrezza, 27’ Volpato.
SAN PAOLO PADOVA (4-3-2-1): Rosiglioni 7; Masiero 6, Formentin 6.5, Arcaba 6, Zanon 5.5; Tessaro 5.5, Dalla Via 5.5 (pt 45' Rossi 6), Pastrello 5.5 (st 26' Pilon sv); Gassama 6, Lucchini 5.5 (st 13' Bovo 6); Volpato 6.5. All. Fonti.
BELLUNO (4-3-3): A. Miniati 6; Lazzaretti 6, S. Brustolon 6, Pavan 6, Mosca 6; Rosso 6 (st 20' Pontin 6), Armenise 6, M. Miniati 6.5; Mele 6.5 (st 20' Merotto 6), Battaglia 6, Radrezza 7 (st 38' E. Brustolon sv). All. Tormen.
ARBITRO: Giacomazzi di Fermo 6.
NOTE. Spettatori circa 500. Ammoniti Mosca, Pastrello, Armenise, Pavan, Formentin. Angoli 7-6 per il Belluno. Recupero: pt 2’, st 5’.



LE INTERVISTE

Radrezza: «Fare gol qui per un padovano come me
è il massimo». Tormen: «Il pareggio ci può stare»

Lunedì 13 Settembre 2010,
«Si poteva amministrare meglio il vantaggio, e anche nel complesso abbiamo avuto due-tre palle clamorose. Il pareggio comunque ci può anche stare». Così Antonio Tormen subito dopo il match. E aggiunge: «L’importante era dimostrare di essere all’altezza della situazione anche fuori casa, e di potercela giocare con tutti. I ragazzi l’hanno fatto, e sono contento». Sul modulo della squadra: «Abbiamo fatto abbastanza bene il 4-3-3. Poi siamo passati al 4-4-2 quando siamo andati un po’ in difficoltà perché non riuscivamo più a pressare più di tanto».
Il gol Volpato ha comunque lasciato un pizzico di amarezza a Tormen: «Un po’ sta sullo stomaco. Volpato è difficile da prendere per il suo fisico, però non avevamo l’uomo sul palo e la palla è entrata lentamente. Era una situazione che avevamo provato, e questo gol si poteva evitare». E ancora: «Mi sembra che abbiamo fatto meglio del solito in fase difensiva, tenendo la squadra corta e lasciando pochi spazi».
Un flash anche di Andrea Radrezza, autore del momentaneo vantaggio: «Segnare all’Euganeo per un padovano come me è la cosa più bella che ci sia. Sono contento, un po’ meno per il risultato perché ci siamo fatti raggiungere subito. E se c’era una squadra che doveva vincere, era la nostra. Qualcosa in più davanti si poteva fare, ma abbiamo dimostrato di essere una compagine compatta concedendo pochissimo al San Paolo». (P.Sp.)

Big-match con il Treviso
Pubblicato settembre 14, 2010 di ultrasbelluno
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Non può e non sarà una partita come le altre. Belluno-Treviso è una partita che non resterà indifferente nella storia del campionato. 2 capoluoghi di provincia confinanti, 2 squadre che lottano per 2 obiettivi diversi, e che hanno cominciato bene il campionato. Il Treviso ha vinto in trasferta a San Vito e in casa con il Montecchio, mentre il Belluno ha battuto nella prima l’ Opitergina, pareggiando poi a Padova contro il San Paolo. Nel Treviso poi ci sono due ex come De Mattia e l’ ex capitano giallo-blu, Ferronato. Domenica 19 si troveranno di fronte al Polisoprtivo Comunale per una partita che si annuncia difficile per i giallo-blu di Tormen, ma in fondo dovevano esserlo giaà quelle prima con Opitergina e San Paolo PD. Insomma le premesse per una bellissima partita ci sono tutte, 2 società forti, due presidenti bravissima a sfruttare al meglio i soldi a disopsizione, due allenatori con grande esperienza, giocatori di qualità; insomma l’ avete capito manca solo il pubblico delle grandi occasioni e tutto sarebbe perfetto. I tifosi trevigiani non faranno mancare il loro supporto, anche se non raggiungeranno il numero dei quasi 600 veneziani lo scorso anno a Belluno. Per questo noi tifosi chiediamo davvero una larga partecipazione ai tifosi, che possano sostenere la squadra in una partita così importante. Soprattutto tanti ragazzi, anche del settore giovanile devono venire a occupare le tribune dello stadio. Vogliamo vivere una domenica di festa, vogliamo che per una volta si parli di Belluno come la squadra con il maggior numero di tifosi, vogliamo che per un’ ora e mezza lo stadio sia pieno di tifosi colarti e festanti, vogliamo insomma una domenica con un tifo super. Perchè Belluno-Treviso non è una partita come le altre.

DOMENICA 19 ORE 15, STADIO POLISPORTIVO COMUNALE, BELLUNO-TREVISO. PER VIVERE INSIEME UN SOGNO CHIAMATO SALVEZZA. INVITATE AMICI E PARENTI. LO STADIO DEVE ESSERE PIENO. ULTRAS BELLUNO 2005

ultrasbelluno.wordpress.com/

tra l'altro credo che il settore ospiti sia in un angolo dietro la pista..visibilià pessima per noi domenica

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«Questo Belluno mi piace molto»

Il presidente Barzon entusiasta dopo il pari a Padova: «Buon calcio e carattere»

Martedì 14 Settembre 2010,
«Ho voglia di innamorarmi», cantava Francesco Baccini. E gli fa eco il presidente Sergio Barzon, nel commentare l’ottimo inizio di campionato di un Belluno pratico, concreto (4 punti in 2 partite) e a tratti spettacolare. «In questa prima parte di stagione sto ammirando delle giocate e dei gol strepitosi. Questo Belluno mi piace».
Si aspettava un avvio così lanciato?
«No, in pochi si sarebbero attesi una partenza che definirei più rosea delle migliori aspettative. La squadra c’è, al di là dei risultati e della classifica: esprime un buon calcio, tiene il controllo del gioco, ha carattere e la capacità di ribaltare situazioni difficili».
Le impressioni positive sono rafforzate anche dall’ultima prova, la prima in trasferta: 1-1 a Padova contro il San Paolo.
«Una gara dominata. Questo dimostra che le altre squadre devono iniziare a temerci».
Presidente, ci racconti cos’ha provato nel momento in cui il padovano Radrezza ha segnato all’Euganeo, in quella che è la vostra città.
«Esatto, sono padovano anch’io ed è stata un’emozione bellissima. Ho seguito il primo tempo in compagnia dei tifosi bellunesi, mentre nella ripresa ero ospite in tribuna centrale del presidente del San Paolo e amico, Antonio Barella. Con lui c’erano i nipoti, il figlio e alcuni miei vecchi compagni di scuola. Molti non li vedevo da decine di anni. È stato un momento molto significativo».
Soprattutto quando Radrezza ha infilato nel sette.
«Sono letteralmente esploso, anche se ero in mezzo a molti padovani. Era difficile rimanere indifferenti di fronte a una simile prodezza. Andrea ha realizzato un gol incredibile: sembrava Baggio».
Di cosa avete discusso sugli spalti dell’Euganeo?
«Anche di cifre. Il nostro budget non è nemmeno paragonabile al loro: certi numeri, per una società come la nostra, sono insostenibili».
Domenica arriva il Treviso per un’altra partita di grande fascino. Cosa è lecito attendersi?
«Prima di tutto che il Belluno esca tra gli applausi, indipendentemente dal punteggio. E poi spero che i ragazzi possano fare una bella sorpresina alla capolista».

VERSO IL BIG MATCH

«Domenica con il Treviso
il polisportivo sarà pieno»

Martedì 14 Settembre 2010,
Sergio Barzon, prima di essere il massimo dirigente della società gialloblù, è un appassionato di calcio e un tifoso del Belluno. Vive lo sport in maniera passionale (memorabili le sue esultanze dopo i gol con discesa dagli scalini della tribuna e dito rigorosamente alzato). Per questo, la componente pubblico non può lasciarlo indifferente. Anzi, per Barzon è persino prioritaria: vorrebbe 500 spettatori di media, propone iniziative collaterali al match, rivolge accorati appelli ai bellunesi per riempire il polisportivo. Appelli che spesso rimangono inascoltati. Ma Barzon non demorde mai e rilancia.
Tuttavia, in vista della sfida di domenica prossima con il Treviso, il presidente non fa proclami: «No, non ne faccio per un semplice motivo. Non servono. Sono certo che lo stadio si riempirà comunque, anche senza il mio invito. Contro la capolista, il polisportivo sarà pieno». (M.D.I.)

dal sito ufficiale del Belluno

COMUNICATO

La Società Calcio Belluno 1905 comunica di aver presentato rituale ricorso al Giudice Sportivo, avente come scopo quello di verificare la effettiva posizione del giocatore Zanon Mattia, in campo domenica scorsa nella squadra del San Paolo Padova nel corso della gara di campionato San Paolo Padova-Calcio Belluno 1905, valevole per la seconda giornata del Girone C, Campionato Nazionale Serie D. Il giocatore risulta alla scrivente colpito da provvedimento di squalifica, sanzionato in riferimento alla gara Venezia-Carpi della fase finale del campionato Juniores Nazionale della scorsa stagione. In base alle notizie in possesso della Società Calcio Belluno tale squalifica appare non essere mai stata scontata.

La Società comunica anche che è in prova il giocatore Zappalà Giuseppe, proveniente dal Palermo Juniores campione d'Italia 2008/2009. E' un centrocampista con possibilità di essere utilizzato come difensore, alto 1.85. Lo staff tecnico deciderà al termine del periodo di prova se tesserare il giocatore.

sarebbe ora di azzerare totalmente le ammonizioni al termine di ogni stagione, onde evitare casini simili ogni volta

gazzettino

«Il Treviso? Come arrivasse il Milan»

Toni Tormen prepara i gialloblù in vista dell’importante incontro di domenica

Alessandro De Bon
Mercoledì 15 Settembre 2010,
Arriva il Milan. Questo fa intendere Toni Tormen, alla ripresa degli allenamenti in vista della super sfida di domenica con il Treviso (acciaccati Lazzaretti, Lazzarini e Pavan).
Intravedendo il diavolo, però, contemporaneamente il mister fa vestire ai suoi la maglia del Cesena.
«Domenica dovremo giocare contro una squadra che a leggerne i giocatori appare imbattibile - ammette il mister gialloblù -. Con il loro budget, giusto per intenderci, noi faremmo tre campionati e mezzo. Fuoriquota a parte, il Treviso ha tutti ex professionisti. Da Ferronato a Bandiera passando per Visentin e lo stesso De Mattia».
Sconfitta assicurata, dunque?
«No, assolutamente. Sarà un Davide contro Golia, ma pur sapendo che sono molto più forti di noi dovremo affrontarli con le nostre armi, umiltà in primis. Certo, sulla carta abbiamo già perso, ma anche il Cesena contro il Milan avrebbe dovuto sprofondare no?!».

Ora mi hanno proprio incuriosito sulla questione budget.
3 volte e mezzo superiore a quello del Belluno?
Non credo proprio..

Di cosa avete discusso sugli spalti dell’Euganeo?
«Anche di cifre. Il nostro budget non è nemmeno paragonabile al loro: certi numeri, per una società come la nostra, sono insostenibili».


«Domenica dovremo giocare contro una squadra che a leggerne i giocatori appare imbattibile - ammette il mister gialloblù -. Con il loro budget, giusto per intenderci, noi faremmo tre campionati e mezzo. Fuoriquota a parte, il Treviso ha tutti ex professionisti. Da Ferronato a Bandiera passando per Visentin e lo stesso De Mattia».




Sembra che muoiano di fame, intanto si fanno sponsorizzare dall'Emisfero di Cestaro, tanto che con il Padova c'è collaborazione.

A parte che le cifre di cui parlano sono assurde, non c'è tutta questa differenza, e poi perchè sottolinenano di continuano la questione budget? Sbaglio o ci sono anche altre società che hanno questo problema? Eppure non se ne vantano ogni giorno con presidente e l'allenatore ex dirigente.

questi stanno montando l'ambiente ad hoc facendola passare come la partita della vita..in caso di vittoria l'ambiente ne uscirebbe esaltatissimo, in caso di sconfitta avrebbero perso contro il milan...bah..

zonastadio, 15/09/2010 14.39:

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questi stanno montando l'ambiente ad hoc facendola passare come la partita della vita..in caso di vittoria l'ambiente ne uscirebbe esaltatissimo, in caso di sconfitta avrebbero perso contro il milan...bah..

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questo è il rischio di quest anno...di passare come squadra con cui fare la partita della vita.....che poi o siamo stati veramente pessimisti o agli occhi degli altri siamo marziani!!!

gazzettino

Belluno verso la vittoria a tavolino

Ricorso dopo l’1-1 con il San Paolo che ammette l’errore ma promette battaglia

Giovedì 16 Settembre 2010,
E se il Belluno fosse primo della classe? Se la sfida di domenica con il Treviso fosse tra compagni di banco? A deciderlo, nel giro di breve tempo (ma forse neanche troppo), potrebbe essere il giudice della disciplinare a cui il Belluno ha presentato nelle scorse ore ricorso in merito alla partita di domenica con il San Paolo.
Sissignori, qualcosa tra le fila dei padroni di casa è andato storto. Ovvero l’utilizzo nel corso dei 90’ di gioco di Mattia Zanon. Il giovane proveniente dalla Juniores del Venezia infatti nella fase finale dello scorso campionato - i playoff per la precisione - fu squalificato per due giornate e una di queste, rimasta in sospeso con la fine della scorsa stagione, avrebbe dovuto scontarla proprio nella partita con il Belluno.
«È vero, il ragazzo non ci ha detto di aver preso due giornate di squalifica nei playoff della scorsa stagione», ammette il ds del San Paolo Gementi. Ergo? Vittoria a tavolino? Forse, ma non è ancora certo. La casistica e i precedenti in tema infatti non vanno a senso unico.
«Da sempre una squalifica con la juniores non impedisce l’impiego in prima squadra - spiega il direttore sportivo avversario - ma da quest’anno sembra che valga la regola per cui cambiando club si debba scontare lo stop. Zanon comunque è ancora in età Juniores e quindi anche con noi sarebbe rimasto fuori in quella categoria».
Già, ma non essendo ancora iniziato il campionato Juniores, come la mettiamo? Insomma, effettivamente il caso non è dei più semplici e gli archivi non si esprimono in maniera univoca per l’una o l’altra parte. «Vedremo cosa deciderà il giudice - la chiosa di Gementi - ma noi siamo pronti a fare ricorso». Idem il Belluno qualora il giudice convalidasse invece l’uno a uno. Per la sentenza finale insomma bisognerà aspettare in ogni caso l’appello e la Corte federale, e al momento dunque sbilanciarsi è poco conveniente.
«Noi sappiamo solo che abbiamo quattro meritatissimi punti - è il commento secco di Antonio Tormen - e basta. La società ha solamente compiuto un atto dovuto, visto che noi un giocatore in quelle condizioni non lo avremmo fatto giocare».

LA SITUAZIONE

In prova Zappalà, ex Palermo
Preoccupano gli acciaccati

Giovedì 16 Settembre 2010,
Tre acciacchi e una novità. Sul campo dell’Alpina ieri pomeriggio è spuntato un uomo nuovo. Giuseppe Zappalà, classe 1990, centrocampista mediano all’occorrenza difensore centrale è infatti in questi giorni in prova con il Belluno di Toni Tormen. Ex primavera del Palermo, con il quale si è laureato campione d’Italia, Giuseppe, di ritorno da un anno in Inghilterra, dovrà convincere il mister a tenerlo, arricchendo così il pacchetto difensivo. Sul quale, in ottica Treviso, si è già acceso un primo campanello di allarme. Qualora infatti gli attuali acciaccati Pavan, Lazzaretti e Lazzarini dovessero alzare definitivamente bandiera bianca, là dietro contro Ferronato&Co. la situazione si farebbe piuttosto pesante. (A.D.B.)

spero che convalidino l'uno è uno. mi sembra tanto un bel tentativo per racimolare punti immeritati, anche se il giocatore era squalificato

visti così sono ben poca cosa. soprattutto mi aspettavo una squadra con un buon potenziale offensivo, ma o sono stati molto bravi i nostri o non hanno uno straccio di gioco. e le assenze in difesa non reggono come scusa

da www.ilgazzettino.it

Belluno, sfida
al forte Treviso

Domenica 19 Settembre 2010,

Nella domenica in cui prendono il via i campionati regionali (in casa Feltrese, Union, San Giorgio, Alpago e Limana nei tornei più importanti) il calcio provinciale punta i fari sulla supersfida di serie D Belluno-Treviso: si inizia alle ore 15 allo stadio polisportivo.

CALCIO Oggi l’attesa sfida tra Belluno e Treviso

«Non c’è storia
ma ci proveremo»

Alessandro De Bon
Domenica 19 Settembre 2010,
L’altro campionato. Già, perché secondo Toni Tormen squadre come il Treviso che questo pomeriggio (ore 15 al polisportivo) il suo Belluno è chiamato a sfidare, con la serie D c’entrano ben poco. Anzi, nulla. «Stiamo parlando di sei, sette società che praticamente giocheranno un girone nel girone. Capite anche voi che un Venezia che ingaggia Arturo Di Napoli, con questa categoria non ha nulla a che spartire. Ma non è l’unica. Treviso stesso, Chioggia, Jesolo, Pordenone, Opitergina... la lista è lunga. Si parla di budget che sfiorano il milione e mezzo contro altri che si barcamenano tra i duecento mila e poco più. Fatevi un po’ i vostri conti».
Una sorta di doping finanziario alla Platini?
«Io non metto il becco in casa d’altri, ma mi limito a osservare lo stato delle cose. I numeri. È pacifico che al di là della disposizione economica, sono due modi diversi di fare il calcio. C’è chi ingaggia giocatori della serie A e chi punta a lanciare i giovani. Noi abbiamo scelto questa seconda strada, tutto qua. Fermo restando che fino a prova contraria delle sei o sette che hanno investito cifre folli, vincerà soltanto una».
Ci sta preparando a una partita impossibile?
«La carta ci dice proprio questo: non c’è storia. Ma sapete quanto spesso quella carta possa rivelarsi straccia. Noi aspettiamo il parere del campo. Una sola cosa voglio: non uscire sconfitti con il rammarico di non aver dato tutto e non esser stati noi stessi. Se vedrò il Belluno di questi primi tempi, con spirito, voglia, collaborazione, intensità, potrò accettare anche un risultato negativo. Altrimenti no».
È una partita da «niente da perdere».
«Questo è certo. Il Treviso deve vincere e se uscisse dal polisportivo con un solo punto dovrebbe pensare di più ai due persi. Ma con questo non voglio dire che a me va bene il pari. No, io voglio il vero Belluno. E sono sicuro che con quel Belluno ci si può divertire...».
La partenza è stata ottima.
«Sì, ma me lo aspettavo, visto il pre-campionato. Il martedì i primi complimenti che faccio sono alla panchina: fino a oggi chi è entrato è stato perfetto, spesso cambiando le sorti dell’incontro. Mi fa estremamente piacere poi che davanti abbiano già segnato tutti, Elia a parte. Certo, essere giovani vuol dire anche segnare un autogol e subìre due rigori in un match giocato benissimo (in coppa con l’Opitergina ndr) o prendere un gol da Volpato su una palla stupida, ma questi siamo e non possiamo che crescere. Continuando su questa strada».

LA FORMAZIONE -

Questo il possibile undici: in porta Alan Miniati; Sommacal, Pavan, Simone Brustolon e Mosca; Armenise, Mike Miniati (Rosso), Mele e Radrezza; in attacco Pontin e Battaglia.

L PROGRAMMA IN SERIE D

Si inizia
alle ore 15
l’arbitro
è di Lucca

Domenica 19 Settembre 2010,
Questo il programma completo del 3. turno nel girone C di serie D: Belluno-Treviso (arbitro: Samuele Lucchesi di Lucca), Chioggia-Concordia, Este-Sandonà Jesolo, Montebelluna-San Paolo, Montecchio-Quinto, Pordenone-Torviscosa, Rovigo-Opitergina, Sanvitese-Tamai, Venezia-Kras Repen. La classifica: Kras, Treviso, SandonàJesolo e Venezia 6; Quinto, Chioggia, Rovigo 4; Belluno*, Torviscosa 3; Sanvitese 2; San Paolo*, Tamai, Montecchio 1; Este, Concordia, Opitergina, Montebelluna e Pordenone 0 (*San Paolo-Belluno, finita 1-1, non è stata omologata per il ricorso del Belluno).

ZakkTV, 20/09/2010 0.11:

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E sono sicuro che con quel Belluno ci si può divertire...».

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Sicurissimo anch'io!

soprattutto noi ingaggiamo i giocatori di a, altro che giovani. anzi, arriviamo a malapena a 4 ogni giornata

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«La salvezza?
A piccoli passi»

Marco D’Incà
Martedì 21 Settembre 2010,
Il Belluno sorseggia il primo calice amaro della stagione. Oltre al passivo rimediato contro una delle corazzate del campionato, il Treviso di Zanin, la coperta gialloblù diventa improvvisamente corta per i numerosi infortuni che hanno squarciato il reparto difensivo: Lazzarini deve ancora esordire in gare ufficiali, Lazzaretti soffre per un principio di pubalgia, mentre per Mosca si teme la slogatura del ginocchio. Ma Andrea Radrezza, il migliore dei suoi nella sfida di domenica scorsa, non dispera: «Non tutto è da buttare. Ripartiamo dalla grinta e dalla determinazione che hanno contraddistinto anche l’ultima gara, nonostante il risultato negativo. Questo spirito dovrà accompagnarci per tutto l’arco dell’anno. La salvezza si costruisce a piccoli passi. Domenica dopo domenica».
Come va analizzato il primo rovescio stagionale? Treviso troppo forte o Belluno troppo distratto?
«Entrambi gli aspetti. I nostri avversari hanno dimostrato tutta la loro superiorità: il valore di questa squadra non lo scopriamo di sicuro adesso. Tuttavia, anche noi abbiamo le nostre colpe».
Pensi al gol dello svantaggio siglato da Torronino?
«Eravamo in inferiorità numerica perché Mosca è rimasto fuori dal campo per circa 5’. Ma ciò non toglie che potevamo e dovevamo disporci meglio. Ci siamo fatti infilare centralmente con troppa facilità. E certe distrazioni si pagano a caro prezzo».
Quanto hanno inciso le assenze?
«Non possiamo aggrapparci all’alibi degli infortuni, anche se indubbiamente hanno avuto il loro peso. E per quanto riguarda Mosca, abbiamo temporeggiato così tanto prima di effettuare il cambio perché non era chiaro se fosse nelle condizioni di proseguire o meno».
Anche con i biancocelesti hai dimostrato di essere un giocatore versatile.
«Per me il ruolo da ricoprire non rappresenta un problema, cerco di mettermi sempre a disposizione del tecnico e della squadra a seconda delle esigenze del momento».
Un flash sulla parte alta della classifica: chi vedi in pole position?
«La mia ex squadra, lo Jesolo, si è rinforzata parecchio con diversi acquisti di qualità. Li conosco bene: possono puntare al primato. Ma è il Treviso la formazione da battere».

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CALCIO Difensori contati e il Belluno torna sul mercato

Zappalà, è quasi fatta

Sospiro di sollievo per Mosca: l’infortunio non è grave
Mercoledì 22 Settembre 2010,
Meno male che c’è Zappalà. Doveva essere in prova, e dunque in forse, ma a quanto pare il buon Giuseppe potrebbe essere capitato in gialloblù al momento giusto. L’ex primavera del Palermo, salvo cambi di direzione dell’ultima ora, dovrebbe essere integrato definitivamente in rosa e diventare così del Belluno a tutti gli effetti.
Il motivo? Senza dubbio è in gamba, ma soprattutto è un difensore (alto 1.85, tra l’altro). E poiché il suo reparto a oggi piange, benvenuto. Nel giro di 270’ di campionato infatti mister Tormen si è visto radere al suolo la fascia sinistra. Prima Lazzarini, poi Mosca, e addio treno mancino. Così, benché lui sia centrale, poter contare su un uomo in più potrebbe essere una piccola boccata d’ossigeno in un momento di effettiva difficoltà, perché sono tre i difensori indisponibili.
Fortunatamente comunque per quanto riguarda Mosca sono state scongiurate le ipotesi peggiori. Il crociato è intatto e a questo punto, sperando che anche il menisco sia ok, tutto potrebbe ridursi in uno stiramento, la cui entità (con rispettivi temi di recupero) potrà essere diagnosticata nelle prossime ore.
Ieri intanto, al ritrovo del martedì dopo il secco 0-3 con il Treviso, ha ripreso a lavorare con il gruppo Lazzarini. E non è detto che magari non riesca a rimettersi in tempo per la trasferta di domenica in casa del Quinto.