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Ricordiamo che in questa sezione si parla del Treviso FBC, solo del Treviso FBC, nient'altro che del Treviso FBC. Qualsiasi altro messaggio non inerente a questi argomenti (ad es. il tifo e la curva) sarà quanto prima cancellato.


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Dolomiti Bellunesi

Ultimo Aggiornamento: 12/04/2024 22:02
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18/02/2011 15:00
 
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Sulla strada salvezza del Belluno c’è Pellegrini
L’ex Verona ingaggiato dal Kras, diretta concorrente dei gialloblù. Raschi: «Qui nessuno molla»

Alessandro De Bon

Venerdì 18 Febbraio 2011,
La macchina davanti ha cambiato autista. Il primo e più importante sorpasso che il Belluno è chiamato a effettuare per tagliare il traguardo della salvezza è quello sul Kras Repen. Ora piazzati a quota 21, a +2 sui gialloblu, non vincono da 10 turni, ovvero proprio dal match contro Mele&Co. dello scorso 5 dicembre. Una crisi che lo scorso mercoledì ha portato mister Marino Kragelj a rassegnare le dimissioni. Il tecnico, chiamato a sostituire Alessandro Musolino, esonerato a inizio campionato, ha alzato bandiera bianca e al suo posto il Kras ha chiamato un nome forte: Davide Pellegrini. Ala storica del Verona, oggi 45enne, Pellegrini, che ha già allenato lo stesso Verona nel 2007-2009 e il Monopoli l’anno scorso, è da 48 ore il nuovo allenatore del club della minoranza slovena di Trieste. Il Kras insomma non intende mollare un millimetro e dopo aver ospitato sulla propria panca Sergei Aleinikov (Juve anni ’90) sforna un altro nome illustre del calcio per centrare la salvezza. «La cosa non mi sorprende - il commento di mister Raschi - qui nessuno molla. A Concordia ho capito che anche loro, pur essendo a +7 e con un Dalla Bianca in più, fanno bene a stare in campana. Il nostro primo obiettivo è proprio il Kras Repen, ma una cosa è certa: dobbiamo fare minimo 15 punti. Poi si vedrà».
Ieri intanto, saltata l’amichevole a Bassano, il gruppo si è regolarmente allenato ritrovando Armenise e lasciando a riposo Zappalà e Pavan che riprenderanno i lavori la prossima settimana.
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22/02/2011 00:48
 
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SERIE D Belluno ieri a riposo, è tempo di analisi


Per gli attaccanti
una stagione-no



Alessandro De Bon


Lunedì 21 Febbraio 2011,
Problemi di attacco. Non quello dell’articolo, bensì quello del Belluno. Sissignori, se si vuole trovare quel che più di ogni altra cosa non va nella squadra di Raschi non servono nemmeno troppi calcoli. Il Belluno, con 24 reti segnate, ha il secondo peggior attacco della serie D (peggio c’è solo quello del Montebelluna con 21 gol) e il peggior attacco casalingo in assoluto con appena 10 reti segnate al polisportivo. Il tutto a fronte della quinta peggior difesa che con 41 gol subìti è comunque migliore di quelle di Torviscosa, Kras Repen, Concordia e Opitergina.
L’analisi del buio profondo in attacco però non finisce qui. Anzi. Perché volendo analizzare nello specifico le 24 reti gialloblù ecco che, tolti due autogol, il miglior marcatore è un centrocampista (4 gol) e il reparto più proficuo proprio il centrocampo con ben 9 reti su 22. Toglieteci pure le sei reti realizzate dai difensori (Miniati con 3 reti è uno dei migliori marcatori dopo Mele) ed ecco che per i quattro attaccanti restano appena 7 reti da spartirsi in 24 partite giocate. Una ogni tre partita e mezza.
Eccolo quindi il bottino attaccante per attaccante, considerato che Elia Brustolon al momento dell’addio non aveva segnato nemmeno un gol: 3 reti per Battaglia (uno ogni 495 minuti), 2 per Radrezza (1 ogni 718 minuti), 1 per Russo (1 ogni 554 minuti) e 1 per Pontin (1 ogni 411). Decisamente una miseria. Soprattutto se i nomi in campo sono quelli di Radrezza, Battaglia e Russo. Ok, lo stesso Mele segna meno spesso della passata stagione, ma dando a Cesare quel che è di Cesare, ovvero agli attaccanti il compito di segnare, forse è meglio concentrarsi su quei cannonieri più che mai inceppati. La svolta, per iniziare a portare a casa punti pesanti, quelli indispensabili alla salvezza, deve arrivare là davanti. Dove le polveri, al momento, non sono bagnate, bensì fradice.
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IL CALENDARIO
Mappa per la salvezza
Serve il bottino pieno
nei 5 scontri diretti

Lunedì 21 Febbraio 2011,
Istruzioni per l’uso. Esattamente quelle che i mister odiano. Fare calcoli? Mai. Ma noi, approfittando della settimana di riposo della serie D, abbiamo provato a dare un’occhiata al calendario del Belluno a 10 giornate dalla fine del campionato e, classifica alla mano, a stilare una sorta di «prontuario per la salvezza». In seguito al suo primo pareggio, quello con il Concordia, mister Raschi ha detto che ora «bisogna fare come minimo 15 punti». Mele, pensando più a breve termine, considera invece indispensabili i 6 punti nelle prossime due sfide con Sanvitese e Montecchio.
Ma andiamo con ordine. Il punto di partenza del Belluno sono gli attuali 19 punti, con relativo penultimo posto in classifica, e le 7 lunghezze di distanza dal Concordia, prima squadra salva. Punti a disposizione? 30. Punti necessari per salvarsi senza playout? Non si sa. La forchetta potrebbe oscillare tra i 35 e i 42 punti. Dando però una sbirciata alle prossime 10 sfide del Belluno una cosa appare limpida: i gialloblù hanno il loro destino tra le mani. Già, perché delle prossime dieci sfide ben cinque sono contro formazioni «concorrenti». Formazioni della metà bassa classifica che si giocheranno con Mele&Co la salvezza diretta, la retrocessione e i playout. Ecco dunque le sfide che non si possono perdere, e volendo neppure pareggiare: Sanvitese (in casa, 27/2) Montecchio (fuori casa 6/3), Montebelluna (in casa, 3/4), Kras Repen (10/4), Torviscosa (fuori casa, 1/5). Una sola la sfida «impossibile», quella con il Venezia (in casa, 20/3). Difficili infine Jesolo (in casa, 8/5) e Rovigo (fuori casa, 13/3), mentre tutte da giocare quelle con Este (in casa, 17/4) e Pordenone (fuori casa, 27/3).
Insomma, che si debba fare il miracolo è scontato. E allora già vincere i 5 scontri diretti, e salire ipoteticamente a quota 34, può essere un buon passo verso la beatificazione. (A.D.B.)
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25/02/2011 02:17
 
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CALCIO Parla Tortolo, mister della Sanvitese, prossima rivale dei gialloblù
«Voglio la gara perfetta»

Il Belluno attende i friulani al polisportivo: una sfida delicata per tutti
Giovedì 24 Febbraio 2011,
Io me ne voglio andare. Gianni Tortolo ha le idee chiare. Ai suoi chiede la partita perfetta, al Belluno di continuare a segnare poco. Almeno per altri 90’. Con Belluno-Sanvitese, in programma domenica al polisportivo dopo una settimana di sosta della serie D, inizierà la serie di 10 finali che metteranno in palio salvezza, playout ed Eccellenza. E il mister della Sanvitese, a ridosso della zona-grigia della classifica, lo ha bene in mente: «Noi vogliamo salvarci, andarcene da quella posizione rischiosa e agguantare il prima possibile la salvezza diretta».
Vede una quota «sicura»?
«Sì, 42 o 43 punti. Quindi ce ne mancano 13 in 10 partite, e la cosa non mi lascia tranquillo. Voglio farli il prima possibile, a cominciare proprio da domenica».
Se sono tanti 13 figurarsi i 23 che secondo i suoi calcoli servirebbero al Belluno.
«Io guardo in casa mia, ma credo che sia inutile annunciare verdetti il 23 febbraio. Nessuno è promosso, nessuno è salvo, nessuno è retrocesso. Anche l’ultima della classe con un paio di vittorie di fila può ancora acciuffare i playout. Io però non ho nessuna voglia di essere trascinato dentro alla zona calda, quindi voglio fare più punti possibili il prima possibile. Il nostro obiettivo è la salvezza diretta».
Che Belluno si aspetta?
«Quello del primo tempo della gara di andata: un ottimo Belluno. Ha grandi motivazioni e giocatori importanti. Penso a Mele, Radrezza, Armenise, Lahti. E ora pure questo Russo in attacco».
A tal proposito il Belluno ha un grosso problema: non segna.
«Capitano le annate sterili. Ovviamente non posso che sperare che continui così anche per domenica, ma battute a parte preferisco davvero pensare alla prestazione dei miei. Da loro voglio la partita perfetta. Voglio che azzecchino l’interpretazione della gara, che conducano il gioco come sanno, senza subìre quello avversario. Se saranno in grado di giocare così di certo non dovremo preoccuparci dei gol del Belluno».
Ci conceda un po’ di spionaggio industriale. La Sanvitese come sta?
«Con quattro crociati rotti, ecco come stiamo. Dopo un grande girone di andata una serie incredibile di gravi infortuni ci ha decimato. Non potendo però intervenire sul mercato dobbiamo cavarcela così come siamo. E ci vogliamo riuscire».
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01/03/2011 02:25
 
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A parte il quarto d’ora iniziale della ripresa, la Sanvitese ha sempre
sofferto il gioco dei padroni di casa, che alla fine hanno vinto per 2-1


Brividi, gol e tanti pali
ma il Belluno stavolta
evita di farsi rimontare


Lunedì 28 Febbraio 2011,
Di nuovo in zona playout. Il Belluno conquista la prima vittoria casalinga del 2011 giocando meglio della Sanvitese per quasi 70’. Il problema è che nel quarto d’ora concesso ai friulani, a inizio ripresa, rischia di affogare: un gol e tre pali lo score degli ospiti. A parti inverse, forse avremmo detto che il pari sarebbe stato il risultato più giusto. La realtà è che il Belluno complessivamente ha giocato meglio. Specie nel primo tempo, da applausi. La sconfitta del Kras consente ai gialloblù di scavalcare i triestini e di agguantare il terz’ultimo posto. Gli spareggi ora sono realtà, ma il cammino è ancora lunghissimo.
Raschi prova a sparigliare le carte. Le due punte centrali Russo e Battaglia vanno in panchina e l’allenatore sceglie una fase offensiva meno statica, schierando Radrezza e Mele davanti. Gli schemi sembrano funzionare da subito, Mosca giostra da attaccante aggiunto, anche Rosso e Bono si inseriscono con continuità. La difesa ospite fatica a prendere le misure e al 5’, su una sponda (involontaria?) di Radrezza, Mele stoppa e segna. Peccato fosse in fuorigioco... Altri 3’ e il Belluno va vicinissimo al vantaggio: pallone dolcissimo messo in mezzo da Mele, Rosso si presenta puntuale all’appuntamento e di testa manda la sfera a pochi centimetri dal palo. 24’: poderosa iniziativa di Radrezza e bel diagonale che il portiere friulano fatica a deviare.
Al 28’ il risultato si sblocca, coronando la supremazia dei padroni di casa: traversone dalla destra di Armenise, volée da prima punta di Brustolon e palla che entra nell’angolino alla destra di Piccolo. Il Belluno insiste: Mele al 37’ salta Geremia e giunto al limite cerca il capolavoro invece di accontentarsi di una conclusione secca, la palla esce di poco vicino all’incrocio. Una lezione che forse serve a Marco, abilissimo a trasformarsi in punta opportunista quando al 42’ ribadisce in rete, con un tap-in di testa, la breve respinta del portiere Piccolo sul sinistro dal limite di Mosca. Si va al riposo sul 2-0, risultato meritato e costruito anche con il bel gioco.
Negli spogliatoi Tortolo trova le parole giuste perché l’inizio della ripresa propone una Sanvitese aggressiva. Comincia De Cecco, con una bordata da posizione defilata, Trivellato non si fa sorprendere e la alza quel tanto che basta per mandare la palla a sbattere sulla traversa. Il messaggio non viene raccolto dal Belluno che si addormenta sull’angolo seguente. Lestani ne approfitta e segna il 2-1: partita riaperta al 2’. La Sanvitese va che è un piacere e sfiora subito il pareggio: Cacurio semina gli avversari e mette in mezzo un pallone dalla sinistra, Lahti - tradito dal terreno - manca l’intervento, Monti scivola ma rialzandosi calcia di sinistro mandando la sfera sul palo interno alla sinistra di Trivellato, fortunato anche a ritrovarsela tra le mani. I friulani continuano a sbattere sui legni, perché al 15’ tocca a De Cecco colpire il palo (esterno) alla sinistra di Trivellato. Un quarto d’ora di fuoco per la Sanvitese, ma stavolta i gialloblù reagiscono. Grande occasione al 17’: contropiede Radrezza-Bono-Radrezza, il numero 9 cerca l’angolino ma trova le mani del portiere. Fallito il 3-1, il Belluno capisce comunque che attaccare è molto meglio che rimanere dietro ad aspettare l’avversario. E così (19’) ecco una nuova opportunità, sul sinistro di Mosca, che la spara alle stelle. 4’ dopo ancora Stefano ha una chance, viene anche strattonato mentre calcia e così la palla esce. Infine, sempre Mosca serve un assist a Mele, basterebbe solo spingerla in porta ma Marco arriva con un centesimo di secondo di ritardo.
Gli ultimi 20’ sono equilibrati, il Belluno controlla, alla Sanvitese non riesce più nemmeno una giocata importante. E finalmente si torna a fare festa al polisportivo.
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Lunedì 28 Febbraio 2011,
BELLUNO-SANVITESE2-1
GOL: pt 28’ Brustolon, 42’ Mele; st 2’ Lestani.
BELLUNO: Trivellato 6; Pavan 6, M. Miniati 6, Brustolon 7, Lahti 6.5; Armenise 6.5, Rosso 6.5 (st 37’ Pontin sv), Bono 6.5, Mosca 7; Radrezza 7 (st 32’ Russo sv), Mele 7.5 (st 43’ Merotto sv). (A. Miniati, Sommacal, Battaglia, Lazzarini). All. R. Raschi.
SANVITESE: Piccolo 6.5; Bassetto 5.5, Nieri 5.5, Perissinotto 5.5, Geremia 5.5; Michieli 6 (st 42’ Benvenuto sv), Lestani 6.5, De Cecco 7, Cucchiaro 6 (st 37’ Venier sv); Cacurio 6 (st 31’ Garlatti 6), Monti 5.5. (Benedetti, Benvenuto, De Santis, Zoppolato, De Gianantonio). All. G. Tortolo.
ARBITRO: A. Pinzone di Genova, 6.5 (assistenti: L. Margini di Reggio Emilia e A. Branca di Bologna).
NOTE. Spettatori 250 (123 paganti, 117 abbonati). Ammonito Cacurio (st 4’). Angoli 2-1 (0-0) per il Belluno. Recupero: pt 1’; st 4’.


PARLA RASCHI
«Uno step
importante»

Lunedì 28 Febbraio 2011,
Sulle orme di Spalletti. Come la Roma prima maniera, Raschi propone un Belluno inedito: senza prime punte di ruolo, con giocatori veloci e dai piedi buoni. Risultato? Vittoria e bel gioco: «Vorrei che la squadra avesse sempre l’abitudine di giocare la palla, costruire azioni manovrate, tenere il possesso. In questo senso, il primo tempo mi è piaciuto moltissimo. Così come la rete del vantaggio, frutto di uno schema con 4 varianti, provato e riprovato in allenamento».
Mister, la scelta di rinunciare a Russo e Battaglia da cosa era dettata?
«Dal fatto che la Sanvitese doveva rinunciare a un difensore rapido come Mboup. E la loro coppia di centrali non aveva nella corsa l’arma migliore. Ho preferito puntare su attaccanti più veloci».
Riproporrà questa formula?
«Dipenderà dalle caratteristiche dell’avversario. Stavolta ha dato buoni frutti».
Poi però arrivano sempre quei 15’ di sbandamento. Come se lo spiega?
«Sì, a inizio ripresa abbiamo messo a repentaglio quanto costruito nel primo tempo. Eppure, nell’intervallo, avevo raccomandato attenzione sulle palle inattive. Sul gol qualcuno si è perso il proprio uomo in marcatura, mentre i due pali sono nati da una casualità (il terreno che ha tradito Lahti) e da un gran tiro. Ma ci siamo ribellati alle difficoltà, reagendo alla grande e sfiorando a più riprese il terzo gol».
Cosa rappresenta questa vittoria?
«Uno step importante. Ci dà morale e fiducia». (M.D.I.)
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Quattro
convocati
nel team
di serie D

Lunedì 28 Febbraio 2011,
I magnifici quattro. Nicola Borca, Mike Miniati, Christian Pauletti e Andrea Rosso sono stati convocati a Montebelluna, per un allenamento in programma mercoledì in vista del Torneo nazionale giovanile di serie D. In altri termini, si tratta di una rappresentativa che raccoglie i migliori prospetti della D, in base al girone di appartenenza. Per prestigio e importanza, non sarà a livello del Torneo di Viareggio - competizione alla quale lo scorso anno presero parte due gialloblù come Gianmarco Brotto e Stefano Mosca, mentre quest’anno è protagonista l’ex Daniel Onescu, ora al Rimini - ma dalle parti di piazzale Resistenza c’è grande soddisfazione per i riconoscimenti, le convocazioni e le chiamate che i giovani atleti del vivaio bellunese stanno raccogliendo in questi anni. (M.D.I.)
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Mele: «Ho rotto l’incantesimo»
Marco non segnava su azione da maggio: «In attacco siamo tutti bravi. Ora continuiamo così»
Lunedì 28 Febbraio 2011,
Doppia incoronazione: sul campo, per Marco Mele. Da mister Raschi, per Andrea Rosso: «Rosso è uno dei miei fedelissimi. L’ho allenato anche a livello giovanile, so che su di lui posso contare. Mi piace perché è uno che non si fa troppe domande. E in campo dà tutto».
NOVE MESI DOPO - Marco Mele ha rotto l’incantesimo: «Non segnavo su azione dall’ultima partita dello scorso campionato, contro il Porfido Albiano». Era il 16 maggio. E i gol potevano essere due in un solo pomeriggio: «Subito prima del 2-0, mi è capitata un’altra buona occasione, ma ho sbagliato. Ho voluto mirare l’angolo alto da ottima posizione». La nuova formula offensiva, tutti piccoli e tutti veloci, ha rigenerato Mele: «Non penso sia una questione di giocatori perché in attacco abbiamo elementi molto validi, pur con caratteristiche diverse. Stavolta, per ovvi motivi, abbiamo giocato maggiormente palla a terra. Ma quando verrà schierato di nuovo Battaglia, potremo sfruttare anche il gioco aereo. Ripeto, siamo in tanti. E tutti buoni atleti: possiamo alternarci senza problemi». L’inizio ripresa sembrava il prologo di un film già visto: «Siamo tornati in campo un po’ timorosi, abbiamo abbassato troppo il baricentro. Ma ci siamo ripresi in fretta. Dobbiamo continuare così. A partire da Montecchio».
RED DRAGON - Centrale o esterno non fa differenza. Andrea Rosso gioca sempre con la stessa intensità: «La posizione in campo non è un problema. Mi sono adeguato, cercando di interpretare al meglio il ruolo di esterno». Red pone l’accento sulla prima metà di gara del Belluno: «Abbiamo giocato davvero un grande primo tempo. Nel secondo, invece, siamo entrati un po’ molli, ma è stato fondamentale mantenere il vantaggio. Con fortuna e bravura. E alla fine il punteggio poteva essere anche più ampio». Troppi gol falliti? Non secondo il giovane mediano: «No, stavolta siamo stati bravi a concretizzare. Più bravi del solito. Questa vittoria ci dà morale».
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Il dg Pavan
elogia l’arbitro
e fa il mago
dei pronostici


Lunedì 28 Febbraio 2011,
Belluno-Sanvitese è stata la partita delle curiosità. Nel primo tempo, sono fioccate le occasioni da rete, così come le parate, con tiri al termine di ogni azione, tentativi dagli angoli più remoti del campo, contrasti e quant’altro. Eppure, da questa centrifuga di emozioni, nell’arco di 45’ non è emerso un solo e singolo calcio d’angolo. E nemmeno un cartellino giallo. Nonostante la posta in palio fosse molto alta per entrambe. In particolare per il Belluno. Che sia anche merito dell’arbitro? Il direttore generale, Roberto Pavan, non ha dubbi: «Il direttore di gara (Pinzone di Genova) è stato bravissimo. Fra i migliori in campo. Ha tenuto in pugno la partita senza problemi: è il miglior arbitro incontrato quest’anno». Lo stesso Pavan rivela un’altra curiosità: «Sono due domeniche che, prima della partita, dico a Mele che farà gol. E sono due domeniche che Marco segna regolarmente». Mentre Raschi «minaccia» col sorriso: «Ragazzi, dopo controllo il video. Chi si è perso l’uomo sul corner che ha portato al loro gol, martedì porta le paste». (M.D.I.)
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02/03/2011 00:37
 
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«Il Belluno non può fare calcoli»
Brustolon commenta la vittoria sulla Sanvitese. Per la salvezza decisivi gli scontri diretti

Marco D'Incà


Martedì 1 Marzo 2011,
Una bella boccata d’ossigeno. Dopo due mesi e mezzo, Belluno ritrova la vittoria casalinga e aggancia il treno playout, lasciandosi alle spalle Kras Repen e Torviscosa. E di conseguenza la zona retrocessione. Ora la salvezza diretta dista 7 lunghezze. Un piccolo, ma fondamentale passo avanti. Tuttavia, per dare un significato concreto e non puramente simbolico al 2-1 inflitto alla Sanvitese, è necessario garantire continuità al successo e alla qualità della prestazione di domenica scorsa. Ne è consapevole anche capitan Simone Brustolon, grande protagonista dell’ultimo match di campionato. È stato proprio lui ad aver rotto il ghiaccio con una volée alla Federer: «Sono contento soprattutto della vittoria. Ci serviva per la classifica e per il morale. Adesso ci aspetta una serie di scontri diretti da non fallire».
A cominciare da domenica prossima, nella tana del Montecchio.
«Affronteremo un avversario completamente diverso rispetto all’andata. Il Montecchio si è sistemato e ora è davvero una buona squadra».
Con la Sanvitese si è visto il miglior Belluno della stagione?
«Di sicuro il miglior primo tempo, ma giochiamo ancora a fasi alterne. Siamo partiti con il piglio giusto: nei 10’ iniziali potevamo segnare almeno due volte».
Nella ripresa, invece, avete tremato. Cos’è successo?
«Difficile spiegarlo. Abbiamo incassato un gol a freddo, dopo pochi minuti, sugli sviluppi di un’azione molto strana. È saltata una marcatura e l’attaccante, partito da fuori area, si è ritrovato da solo sotto porta. Ripeto, una rete strana. Ci abbiamo messo un po’ per riprenderci. Anche perché, fino a quel momento, avevamo dominato».
Alla lunga, però, la Sanvitese si è spenta.
«Sì, ma non possiamo rischiare sempre di compromettere tutto. Peraltro contro un avversario che considero più debole».
A livello difensivo, avete trovato la quadratura del cerchio?
«Ultimamente non subiamo molto. E i gol incassati sono spesso frutto di situazioni particolari. Il merito è anche dei centrocampisti, Bono e Armenise: garantiscono equilibrio e copertura».
È pronta la tabella salvezza?
«No, non possiamo permetterci di fare calcoli».
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LA CURIOSITÀ
Dopo il sito, anche Facebook
gli Ultras sbarcano on-line

Martedì 1 Marzo 2011,
Siamo pure qua. Come dire «pochi ma rumorosi», gli Ultras Belluno da qualche tempo sono apparsi pure su Facebook. Nella pagina Ultras Belluno ecco infatti commenti alle partite, informazioni per i tifosi, foto e amici vari. Tra le immagini, oltre a qualche scatto in trasferta, spunta pure un’immagine storica, relativa alla storica promozione in C2 del maggio 2003, con la tribuna stracolma di gente. Tra gli amici invece ecco mister Raschi con qualche giocatore del presente, qualche vecchia conoscenza tipo Di Fusco, Elia Brustolon, Brotto, De Mattia, Luppi e Fancello e pure un paio di bandiere come Alessandro De Bortoli e Roberto Padrin. Sempre presenti. (A.D.B.)
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02/03/2011 14:19
 
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CALCIO SERIE D
Belluno, il ritorno di Lazzaretti
Mercoledì 2 Marzo 2011,
Il Belluno ha ripreso ad allenarsi ieri in vista del fondamentale scontro salvezza di domenica prossima a Montecchio.
Una sfida che i gialloblù non possono assolutamente fallire e che potrebbero affrontare con l'organico al completo.
Sì, perché Daniele Lazzaretti, giovane terzino destro, dovrebbe tornare a disposizione dopo un lungo periodo di inattività.
Quasi un calvario. L'ultima apparizione del difensore, infatti, risale al match di San Donà, prima di capodanno. Da allora, solo terapie e allenamenti. Ma Lazzaretti rivede finalmente la luce in fondo al tunnel e, nel post partita di domenica scorsa, ha comunicato col sorriso il suo imminente rientro.
Un fuoriquota con le sue qualità non può che far comodo, anche se in difesa il Belluno sembra aver trovato la quadratura del cerchio.
Soprattutto dopo l'innesto di Timi Lahti. Il biondo finlandese rimarrà ai piedi delle Dolomiti fino a inizio aprile. (M.D.I.)
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04/03/2011 00:49
 
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CALCIO SERIE D Il Belluno verso lo spareggio di Montecchio. Squalificato Armenise

Allarme ginocchio
per Nicola Pavan


Marco D’Incà
Giovedì 3 Marzo 2011,
Due piccoli ostacoli sulla strada che porta a Montecchio. Nella seduta d’allenamento di ieri, sono rimaste ai box due pedine fisse della retroguardia del Belluno: Marco Trivellato e Nicola Pavan. Il giovane portiere è febbricitante, mentre l’ex difensore della Sanvitese ha accusato qualche problema al solito ginocchio. Quello operato in dicembre. Nulla di preoccupante, ma la cautela è d’obbligo: domenica scorsa, Pavan ha giocato tutti i 90’. E ora il ginocchio affaticato gli ha presentato il conto. In ogni caso, non dovrebbe essere in discussione la sua presenza fra tre giorni.
Mister Raschi dovrebbe poter contare sull’intera rosa, o quasi (è stato però squalificato Nicola Armenise), per tentare l’operazione aggancio: il Montecchio, infatti, ha 25 punti come Montebelluna e Opitergina ed è un gradino sopra i gialloblù, saliti al terz’ultimo posto e a quota 22 dopo il prezioso successo ottenuto con la Sanvitese. Non servono molti ragionamenti o disamine statistiche per capire l’importanza dello scontro diretto.
Ma il fatto di avere problemi di abbondanza è di sicuro un buon viatico in vista della trasferta vicentina. Una trasferta, però, che difficilmente avrà come protagonista Daniele Lazzaretti: «Il ragazzo sta meglio - assicura Raschi - ha ripreso ad allenarsi con il gruppo, ma è reduce da più infortuni e ha bisogno di tempo».
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04/03/2011 22:51
 
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CALCIO Il ds del Belluno presenta la sfida salvezza Montecchio-Belluno
Finalmente c’è autostima

Paolo Bottacin: «Ma adesso dobbiamo trovare anche la continuità»
Venerdì 4 Marzo 2011,
Diretta o indiretta, non lasciamoli scappare. Paolo Bottacin, l’architetto di interni che in inverno ha cercato di ri-arredare il Belluno di Roberto Raschi, non parla di salvezza diretta e nemmeno di playout. A una manciata di giorni dal delicatissimo match con il Montecchio lui parla di distanze. «Non credo sia il caso ora di pensare a se riusciremo a salvarci direttamente o se dovremo giocare i playout - le parole di Bottacin - più che altro serve a poco. Io dico di stare molto attenti a quel trio a quota 25. Non dobbiamo per nulla al mondo farle scappare, altrimenti poi sì si fa veramente dura. Restiamo in scia, puntiamole e facciamo la corsa su loro. Poi, alla fine, faremo i conti e vedremo a che punto saremo arrivati».
Una di quelle tre è il Montecchio.
«Motivo per cui la partita di domenica diventa importantissima. Sarà una domenica molto delicata, agganciare il Montecchio non serve nemmeno dirlo quanto sarebbe importante. Così come scivolare a -6 non sarebbe niente di buono. Ci giochiamo tantissimo, ma se mi chiedete come fare a vincere non posso che dirvi segnando un gol in più di loro».
Domenica scorsa il Belluno ci è riuscito.
«Ed è stata una bellissima vittoria che ha dato grandi impulsi alla squadra. Moralmente non essere più penultimi è importante, ma non siamo arrivati da nessuna parte e dire che le cose vanno bene non sarebbe veritiero. Ora dobbiamo trovare la continuità, vincendo domenica, altrimenti si vanifica quanto fatto di buono in queste settimane e siamo punto a capo».
Cosa c’è di nuovo nella testa del Belluno?
«Autostima e convinzione. E domenica ho visto anche una positiva tranquillità nell’affrontare un match così importante e duro».
L’innesto dei nuovi arrivi?
«Russo sta giocando poco, d’altronde le scelte le fa il mister. Dovrà lavorare per riprendersi il posto, lottare a ogni allenamento. Per quanto riguarda gli altri tre (Trivellato, Lahti e Bono, ndr) invece mi sembra che il loro aiuto si veda assolutamente, tutte le domeniche».
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10/03/2011 21:40
 
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CALCIO SERIE D
Mele recupera, ma a Rovigo
il Belluno sarà privo di Mosca
Giovedì 10 Marzo 2011,
Mosca no, Mele sì. E con lui, di ritorno tra i gialloblu, pure Trivellato, Pavan e Zappalà. Queste almeno sono le belle speranze del mercoledì sera, alla luce del secondo allenamento della settimana della truppa di Roberto Raschi. Trivellato, perseguitato dalla febbre, ieri è rimasto un giorno in più a riposo per evitare l’ennesima ricaduta, ma oggi dovrebbe essere in gruppo e dunque disponibile a Rovigo. Completamente recuperato Zappalà, già grintoso in allenamento, e con lui pure Pavan, che ieri finalmente non ha accusato fastidi o dolori al ginocchio. Di nuovo al lavoro, dopo la paura di inizio settimana, pure Mele, a questo punto pronto per il Rovigo. Squalificato invece Stefano Mosca, che con il Montecchio è scivolato nella quarta ammonizione e che terrà così compagnia in tribuna al mister del Rovigo, anche lui fermato dal giudice della disciplinare. Oggi, come ogni giovedì, partitella in famiglia sul campo principale del polisportivo. (A.D.B.)
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11/03/2011 15:04
 
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CALCIO SERIE D Radrezza dopo la vittoria del Belluno in trasferta
«Avanti così e ci salviamo»

L’attaccante: incontriamo il Rovigo in un buon momento
Venerdì 11 Marzo 2011,
Avanti così e ci salviamo. Andrea Radrezza ha pochi dubbi e nonostante un mesetto fa sembrasse impresa impossibile, fa notare che il Belluno è sulla via per la salvezza. «Abbiamo fatto 7 punti nelle ultime 3 partite - sottolinea l'attaccante gialloblù - si vai avanti così, là dietro, ti salvi di sicuro. In due partite le abbiamo tirate giù tutte, tutte nella lotta salvezza con noi; da penultimi siamo arrivati a 5 punti dalla salvezza diretta. Il segreto? Non avevamo mai fatto due vittorie consecutive in tutto l'anno...».
Per vincere bisogna segnare.
«E questa è l'altra novità: abbiamo segnato e non abbiamo subito. Siamo diventati una squadra vera, consapevoli che la potevamo fare con tutti, sempre. Siamo compatti, uniti, un gruppo in cui tutti corrono e danno il massimo».
Il campionato da Radrezza.
«Non segnavo da quando ero al Padova; è stato un gran bel gol, ma soprattutto molto importante perché ha portato 3 punti. Sono contento, è da qualche settimana che gioco bene, ma mancava il gol. Da seconda punta mi sono piaciuto, credo di aver fatto bene, di essere stato pericoloso. Con Andreucci io e Mele eravamo due esterni, ora siamo due punte. Con il 4-4-2 d'altronde, che è la nostra giusta strada, non può che essere così. E va benissimo. Siamo più uniti a centrocampo e in difesa. Davanti poi, su chi gioca, decide il mister. Io sono felicissimo della fiducia che mi ha dato e di averla ricambiata con il gol».
Ora il Rovigo, che non sta proprio bene.
«Lo incontriamo in un buon momento. In cui noi stiamo bene e veniamo dall'onda lunga delle due vittorie; se centrassimo i tre punti per la terza domenica consecutiva, con due vittorie esterne, faremmo un vero colpaccio. Già andare a punti sarebbe un'ottima cosa, addirittura vincere ci farebbe compiere un passo importantissimo verso la salvezza».
QUI BELLUNO. Non si è visto Trivellato e Pavan è di nuovo fermo. Queste le ultime dalla truppa Raschi con il portiere anche ieri a casa per l'influenza e Pavan di nuovo dolorante al ginocchio.
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12/03/2011 14:51
 
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Belluno
a Rovigo
con due
dubbi

Sabato 12 Marzo 2011,
Tre bandiere bianche e due dubbi da risolvere. Non è finita nel migliore nei modi la settimana di allenamenti gialloblù in vista del match di domani pomeriggio a Rovigo. Roberto Raschi ha dovuto mettere a verbale tre assenze certe e due dubbi, di cui uno decisamente ingombrante, da risolvere. I «no» a questo punto sicuri sono quelli di Mosca (squalificato), Merotto e Lazzaretti. Quest’ultimo, alle prese con il solito infinito fastidio, non riuscirà nemmeno a giocare con la Juniores. I dubbi invece riguardano Pavan, che non si è allenato per precauzione, e Trivellato, ieri in campo per la prima volta dopo una settimana a letto. Il portierino lavorerà anche stamattina, e Raschi decidere dopo aver consultato sia lui sia il preparatore dei portieri. Per Pavan e Trivellato comunque i dubbi verranno sciolti solo domattina prima del match. L’arbitro dell’incontrò sarà il signor Carmine Di Ruberto di Nocera Inferiore. (A.D.B.)
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17/03/2011 14:31
 
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ANCORA IL PRESIDENTE GIALLOBLÙ
Barzon: «Giochiamo per noi»
Giovedì 17 Marzo 2011,
Ma quale Federazione? Battere il Venezia son soddisfazioni personali. Anzi, emozioni. Sergio Barzon, tra il divertito e il curioso per il polverone che è riuscito ad alzare con la sua fame anti-Venezia, torna sul super-match di domenica e risponde al direttore sportivo lagunare che in merito alla frase «facciamo un favore a Ferronato» avrebbe chiesto alla Federazione di indagare. «Ma quale Federazione? Ma per favore - la replica del numero uno gialloblù - io certi argomenti non li sfioro neppure. Hanno voluto dire di no all'anticipo? Bene, avranno le loro motivazioni e se le tengano; questi sono i fatti. Che favore potrei fare poi al Treviso, che l'abbiamo già incrociato due volte? Io il Venezia voglio batterlo per me stesso, per noi, non di certo per far felici altri».
Secondo il Venezia l'incasso della domenica sarà più alto di quello ipotetico del sabato. «Perché non conoscono la nostra realtà. So bene che laggiù il Noale non può competere in quanto a risonanza con il Venezia, ma qui i campanili contano molto di più, sono molto più solidi. Ed è normale dunque che la domenica ognuno segua la propria squadra e il sabato sarebbe potuto venire a vedere il Belluno».


17/03/2011 14:39
 
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CALCIO SERIE D Il presidente del Belluno torna sulla supersfida di domenica al polisportivo
«Il Venezia sbaglia obiettivo»

Alessandro De Bon

Barzon replica alle accuse dei lagunari e rinnova l’appello a tutti i tifosi della provincia
Giovedì 17 Marzo 2011,
Ma quale Federazione? Battere il Venezia son soddisfazioni personali. Anzi, emozioni. Sergio Barzon, tra il divertito e il curioso per il polverone che è riuscito ad alzare con la sua fame anti-Venezia, torna sul super-match di domenica e risponde al direttore sportivo lagunare, Andrea Seno, che in merito alla frase «facciamo un favore a Ferronato» avrebbe chiesto alla Federazione di indagare.
«Ma quale Federazione? Ma per favore - replica il presidente del Belluno -: io certi argomenti non li sfioro neppure. Hanno voluto dire di no all’anticipo? Avranno le loro motivazioni e se le tengano. Questi sono i fatti. Che favore potrei fare poi al Treviso, che abbiamo già incrociato due volte? Io il Venezia voglio batterlo per me stesso, per noi, non di certo per far felici altri».
Secondo il Venezia l’incasso della domenica sarà più alto di quello ipotetico del sabato.
«Dicono così perché non conoscono la nostra realtà. So bene che laggiù il Noale non può competere in quanto a risonanza con il Venezia, ma qui i campanili contano molto di più, sono molto più solidi. Ed è normale dunque che la domenica ognuno segua la propria squadra e il sabato sarebbe potuto venire a vedere il Belluno. Io volevo avvicinare gli sportivi alla nostra realtà: tutto qua».
Invece...
«Invece dovendo arrangiarci, visto che il Venezia dice di no, mi rivolgo proprio a quei tifosi e chiedo a tutti, per una sola domenica, di sacrificare il proprio campanile per una squadra che in questo momento, e in un match così importante e altisonante, merita il sostegno di tutta la provincia. Voglio vincere quella partita. Si tratta di quelle emozioni e soddisfazioni di cui parlavo in estate: salvarci emozionandoci».
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[Modificato da enricotv 17/03/2011 14:40]


17/03/2011 15:19
 
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Diretta Tivu' ?
Ho letto sul Gazzettino di Venezia dell'anticipo al sabato e della diretta televisa negata dal Venezia per non dare vantaggi al Treviso? Cosa ci sarebbe di vero?
17/03/2011 16:34
 
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Re: Diretta Tivu' ?
mikecampagna, 17/03/2011 15.19:

Ho letto sul Gazzettino di Venezia dell'anticipo al sabato e della diretta televisa negata dal Venezia per non dare vantaggi al Treviso? Cosa ci sarebbe di vero?

E' esattamente così, a quanto pare: il Belluno ha chiesto l'anticipo e il venezia non ha voluto farlo per non dre vantaggi al Treviso.


18/03/2011 23:12
 
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CALCIO SERIE D L’estroso Mazzeo, ex del Belluno, parla della supersfida al polisportivo

«L’attacco del Venezia è super»


Marco De Lazzari
Venerdì 18 Marzo 2011,
Ha indossato la maglia gialloblù per 13 volte senza riuscire, suo malgrado, a gioire per un gol. Fabio Mazzeo nella serie C2 2004/05 era un giocatore del Belluno, mentre oggi è il secondo miglior cannoniere del Venezia co-capolista della D a braccetto con il Treviso. Per lui domenica ci sarà il ritorno al polisportivo da avversario, probabilmente partendo dalla panchina visto che l’argentino Ferretti ha appena rifilato una doppietta all’Opitergina giocando accanto all’intoccabile bomber Zubin. «A Belluno arrivai a gennaio scendendo di categoria dopo aver giocato la prima parte della stagione con la Vis Pesaro - ricorda il ventisettenne bolognese -. Nel team marchigiano avevo sempre giocato (14 presenze e un gol in C1, ndr) e non mi sarei mosso se non ci fossero stati di mezzo i problemi economici. Per questo arrivai al Belluno».
Allora scendesti di categoria ma non tutto fu facilissimo.
«Soprattutto non riuscimmo a evitare la retrocessione, arrivammo ultimi a 7 punti dalla Pro Vercelli. Mister Bortoletto mi schierava seconda punta o più sull’esterno, nel complesso quella in gialloblù rimane una tappa che mi ha insegnato molto. Avevo solo vent’anni, non avevo ancora la maturità di oggi».
In questa stagione hai portato alla causa del Venezia 11 gol, senza rigori all’attivo, ma il trascinatore è il capocannoniere Zubin, a segno 24 volte in 27 giornate.
«Abbiamo il miglior rendimento offensivo del campionato, siamo una squadra che costruisce molto e che può segnare in ogni momento. Saliremo a Belluno per prolungare la serie di aperta di 7 vittorie consecutive che ci hanno permesso di recuperare al Treviso un gap di 5 punti. Stiamo bene fisicamente e mentalmente, non ci fermiamo e non molliamo mai, anche contro l’Opitergina domenica scorsa non ci siamo accontentati nemmeno sul 4-1».
Da Belluno in direzione Venezia arrivano le dichiarazioni polemiche del presidente Barzon.
«Io non ne voglio sapere niente, non mi interessa proprio quel che viene detto o scritto. La nostra forza sta nella cultura del lavoro, nel farci scivolare tutto addosso. E a Belluno verremo per vincere e rimanere primi, perché il Venezia vuole vincere il campionato».
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LA SITUAZIONE
Pavan resta in dubbio
Anticipo di Pordenone
in diretta tv dalle 1
4
Venerdì 18 Marzo 2011,
Tra i forse e le certezze. I primi riguardano la truppa che domenica affronterà il Venezia nella partita dell’anno, stando a nomi in campo e tensione accumulata in settimana. Merotto e Pavan sono al 50 per cento. Non stanno male, si sono allenati (Pavan però non ha giocato la partitella) e dunque il loro destino domenicale lo si deciderà nelle prossime 48 ore. Lazzaretti invece con tutta probabilità giocherà domani con la Juniores: obiettivo, 90’ in campo.
Oggi l’ultima seduta prima del sabato di riposo alla vigilia del match per cui il presidente Sergio Barzon continua con il suo accorato e vivace appello: «Per una domenica, niente campanili. Tutti allo stadio per il Belluno». Intanto, saltato quello con il Venezia, con strascichi e polemiche al seguito, da ieri è ufficiale l’anticipo della settimana prossima contro il Pordenone: in Friuli si giocherà infatti sabato 26, alle 14, con diretta televisiva su RaiSport 1. (A.D.B.)
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19/03/2011 18:51
 
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«Venezia ko
con l’umiltà»


Alessandro De Bon
Sabato 19 Marzo 2011,
Umili e uniti difficilmente ne usciremo a mani vuote. Stefano Bono punta in alto. Molto in alto. Tipo fermare il Venezia. Con quella maglia ci ha giocato tre anni e ha vissuto il fallimento, ora vuole fare lo sgambetto. «Il dente avvelenato? Il presidente Barzon ha i suoi motivi, io i miei - assicura il centrocampista di Raschi -. Nulla contro la società o la squadra, anzi, ma battere gli ex è sempre un piacere e io voglio battere il Venezia. Per noi sarebbe una botta morale clamorosa, nonché un altro passo fondamentale il classifica».
Il momento è quello ideale.
«Proprio per questo: veniamo da tre vittorie consecutive e non vogliamo fermarci. Fino a prova contraria siamo ancora in zona retrocessione e subire una battuta d’arresto ora non sarebbe bello».
Ma come si fa a battere una corazzata d’altra categoria?
«Con umiltà e unione. Che sarà durissima è certo; loro hanno valori in campo ben diversi dai nostri e sono di categoria superiore, ma nulla è impossibile se sapremo credere in noi stessi e giocare con umiltà, con capacità di soffrire, aiutandoci tra di noi e restando uniti. Se tutti e 18 sapremo affrontare la partita così, difficilmente ne usciremo a mani vuote».
Il Venezia ha appena perso Enrico Rigoni, il presidente della rinascita.
«Io sono andato via l’anno in cui lui prese il Venezia e non lo conoscevo. Conosco però suo figlio Simone (che ora gioca al San Paolo, ndr). Mi dispiace moltissimo».
Cosa è cambiato nel Belluno da quando sei arrivato?
«La testa e il modo di allenarsi. Ora crediamo molto di più in noi stessi e dunque ci alleniamo più intensamente. Abbiamo più fame. Nei momenti difficili mi ha impressionato in positivo la serenità e la tranquillità di ambiente e tifosi. Ci ha aiutato molto».
Tu, giocatore esperto, nella squadra di un mister alla prima esperienza. Fa strano?
«No, con il mister mi sono trovato subito benissimo. Con lui si lavora bene, con intensità, sa parlare con i termini e i modi giusti, ci carica. Ed è molto intelligente. E poi anche Mourinho è partito facendo il secondo di altri no?!».
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Pavan ci sarà
Curiosità
per la risposta
del pubblico


Sabato 19 Marzo 2011,
Arrivano i cugini di mare. Che il popolo bellunese risponda all’appello di Barzon o meno, quel che è certo è che domani il polisportivo vivrà tribune più folte del solito. Non fosse altro perché il Venezia conta qualcosa come 1400 abbonati e dunque un nutrito gruppo di sostenitori da trasferta. Riuscirà dunque la tribuna centrale a replicare a quella ospite, lasciando perdere per una domenica i campanili, o gli ospiti la faranno da padroni in casa nostra? In via di definizione, per il «match dell’anno» un primo e un terzo tempo organizzati dalla società.
BOLLETTINO - Ieri intanto la truppa di Raschi ha chiuso la settimana di allenamenti. Perfettamente arruolabile Pavan, che ha svolto l’intera seduta senza alcun fastidio e dunque sarà della partita, mentre restano dei dubbi per Merotto che questo pomeriggio facilmente andrà con la Juniores per poi valutare domattina le possibilità di sedersi in panca con gli altri gialloblù. Con lui questo pomeriggio, ma senza dubbio out con il Venezia, pure Lazzaretti.
ARBITRO - Il direttore di gara di Belluno-Venezia (fischio d’inizio alle 14.30) sarà il signor Stefano Giovani di Grosseto. (A.D.B.)
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E «capitan»
Padrin
va in azzurro
con i sindaci


Sabato 19 Marzo 2011,
Pedro in azzurro. Una settimana fa a Roma è stata presentata la nazionale italiana sindaci. Esiste quella dei cantanti, di Gianni Morandi, ed esiste pure quella dei primi cittadini, di Roberto Reggi, sindaco di Piacenza. Facce note? Una. E pensando ai sindaci nostrani non è difficile intuire quale possa essere la faccia che rappresenterà la provincia bellunese sui campi di calcio. Quella di Roberto Padrin, fascia tricolore di Longarone e bandiera e capitano del Belluno della serie C. Pronti via e quando c’è da correre dietro a un pallone non c’è delibera o taglio del nastro che tenga; Padrin (nella foto con la Coppa del Mondo 2006) è volato a Roma e ha preso parte alla presentazione della stagione 2011, davanti al presidente Figc, Abete. Primo impegno il 9 aprile a Taormina, contro la rappresentativa della trasmissione Amici di Maria De Filippi. Olè. (A.D.B.)
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22/03/2011 22:45
 
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«Istigatore io? I violenti sono loro»

Barzon: «Non sono entrato nello spogliatoio del Venezia. Mercenari? Ce n’è uno solo»

Maurizio Ferin


Martedì 22 Marzo 2011,
Sergio Barzon è un presidente diviso a metà. Il volto diventa solare quando, il giorno dopo la bella prova del suo Belluno, capace di fermare la capolista Venezia, parla dello stadio, di una festa di sport, dei giocatori che elogia in blocco («ma in particolare Timi Lahti»). Poi si rabbuia, se deve affrontare il tema della polemica, che pure ha innescato, proprio una settimana fa, quando in un’intervista su queste pagine aveva attaccato il Venezia. Per vari motivi. In primis il rifiuto di giocare l’anticipo, ma anche per i torti arbitrali delle ultime stagioni nei confronti diretti.
Cosa brucia di più? Forse il fatto che l’allenatore del Venezia, Cunico, abbia detto che «Barzon istiga alla violenza»?
«Se penso alla partita, chi deve essere accusato di violenza? Io o i giocatori del Venezia? Dicono che io avrei definito "mercenari" i giocatori veneziani, entrando nel loro spogliatoio. Le cose sono andate diversamente».
Come sono andate allora?
«Ero nel corridoio all’esterno dei due spogliatoi, vicino al nostro Radrezza, colpito durissimo. E ho commentato il fatto con rammarico, perché il fallo è stato commesso da un "mercenario" (il riferimento è all’ex Nicoletto, che è feltrino di Fonzaso, ndr)».
L’intervento su Radrezza non sarà stato portato per fare male...
«Ma se entri così, può succedere che l’avversario si faccia male. Ed è successo. Speriamo non si sia rotto i legamenti del ginocchio».
Insomma, il Belluno disapprova il comportamento dei giocatori del Venezia.
«Esatto. Mi riferisco anche ai colpi al nostro portiere, o allo stesso Lahti, alle entrate di giocatori come Zubin. Loro non sono stati sportivi».
Secondo altre fonti veneziane, sarebbe partita anche la parola «ladri».
«Non l’ho mai detta».
La partita, per il Belluno, è stata eccellente.
«Bravi tutti, proprio tutti. Bravo il nostro allenatore. Peccato Brustolon abbia sbagliato quel gol sullo zero a zero: se fossimo andati in vantaggio sarebbe stata un’altra partita».
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L’INFORTUNIO
Dubbi sul crociato anteriore,
Radrezza rischia 6 mesi di stop

Martedì 22 Marzo 2011,
Altro che tegola. Quella che a giorni potrebbe cadere sulla testa di Andrea Radrezza e su tutto il Belluno è un’intera tettoia. L’attaccante gialloblù, uscito nel corso di Belluno-Venezia con un ginocchio fuori uso, è in attesa di capire cosa diavolo gli sia successo. La risonanza magnetica che darà il verdetto certo verrà effettuata giovedì. In attesa che il ginocchio si sgonfi, nel frattempo però il dottor Gianluca Rossi - pubblicamente elogiato dalla società insieme al massaggiatore Enrico Dassi - un’idea se l’è fatta. E non è delle più allegre. «Al primissimo esame fatto sul campo il sospetto effettivamente è che che ci sia una lesione del crociato anteriore - confessa il medico della società - e se così fosse lo stop sarebbe di sei mesi sicuri. Domani comunque (oggi ndr) si capirà di più: se non si vedrà alcun versamento vorrà dire che potrebbe non essere così grave».
All’origine del crack c’è un fallo particolarmente cattivo?
«Assolutamente no, anzi. Il contrasto è avvenuto davanti alla panchina e non era nemmeno da cartellino giallo. A fregare Andrea è stato il campo: le condizioni non buone hanno fatto sì che il piede non si sia mosso e così a girarsi è stato il ginocchio. Se il piede fosse scivolato sull’erba non sarebbe successo nulla».
A questo punto dunque non resta che attendere, sperando per Andrea, e in secondo luogo per il Belluno (l’attaccante stava vivendo un bellissimo momento), che la lesione al crociato venga scongiurata. Più tranquillità invece per Mele, anche lui uscito «in barella» dal match: per Marco una «semplice» botta al dorso. (A.D.B.)
© riproduzione riservata

Sabato a
Pordenone
l’anticipo
televisivo


Martedì 22 Marzo 2011,
Dopo aver inchiodato il Venezia sul pareggio, il Belluno si porta a un solo punticino dalla salvezza diretta. Ovvero, dal quel dodicesimo posto attualmente occupato dal Città di Concordia, una squadra che ha appena rimediato 7 sculacciate in casa dall’Este. Al termine del campionato mancano 6 turni, la metà dei quali sono scontri diretti: con il Montebelluna in casa (la prossima sfida interna, in programma il 3 aprile) e in trasferta con Kras Repen e Torviscosa. Due formazioni che in questo momento sarebbero retrocesse in Eccellenza. Insomma, i presupposti per centrare un’impresa che avrebbe dell’incredibile (la seconda «remuntada» salvezza nell’arco di due stagioni) ci sono tutti. Anche perché il Belluno è in serie positiva da ben 5 gare, avendo ottenuto 3 vittorie (peraltro consecutive con Sanvitese, Montecchio e Rovigo) e 2 pareggi. E sabato, la truppa di mister Raschi è attesa dall’anticipo nella tana del Pordenone. La sfida sarà trasmessa anche in diretta televisiva, alle 14, sul canale satellitare e del digitale terrestre di Rai Sport. (M.D.I.)
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PARLA NICOLETTO
«L’ambiente era bollente
Mi dispiace per Andrea
»
Martedì 22 Marzo 2011,
Dispiaciuto, amareggiato, incredulo. Nel suo ritorno a Belluno, Rudy Nicoletto non si aspettava di essere accolto con petali di rose, ma neppure di essere accusato con epiteti pesanti e subissato di fischi a ogni tocco di palla: «Dopo quanto successo in settimana a livello mediatico, l'ambiente era davvero bollente». Il serio infortunio a Radrezza è nato proprio da un suo intervento sull'attaccante gialloblù: «Ma era un normale scontro di gioco - si giustifica il difensore - mi dispiace per Andrea». Non a caso, subito dopo il triplice fischio, Nicoletto si è recato nello spogliatoio bellunese per sincerarsi delle condizioni dell'ex compagno di squadra. «Dopo 7 vittorie d fila - conclude - un pari al polisportivo ci può stare». (M.D.I.)
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[Modificato da enricotv 22/03/2011 22:48]


24/03/2011 22:50
 
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CALCIO SERIE D
Pavan in dubbio per l’anticipo
Oggi il verdetto su Radrezza


Giovedì 24 Marzo 2011,
La maledizione delle ginocchia. In casa Belluno, l’emergenza è continua: Andrea Radrezza sarà sottoposto quest’oggi alla risonanza magnetica per accertare l’entità dell’infortunio patito domenica scorsa dopo uno scontro con Nicoletto. Ma le speranze di rivederlo in campo prima di maggio sono ridotte al lumicino: in pratica, si tratta solo di ufficializzare la fine anticipata della stagione per lo sfortunato attaccante gialloblù. La distorsione è grave e si teme l’interessamento dei legamenti. Il ginocchio duole anche a Nicola Pavan. E purtroppo per lui è proprio quello appena operato: anche ieri, per il secondo giorno consecutivo, il difensore non ha preso parte all’allenamento. E visto che si gioca sabato a Pordenone, con un giorno d’anticipo sulla tabella marcia, il tempo per recuperare si riduce inevitabilmente. Difficile capire, ora come ora, se Pavan potrà scendere in campo nella trasferta in Friuli. Fatto sta che l’infiammazione con cui l’ex Sanvitese convive da tempo, continua a presentargli il conto al termine di ogni singola partita di campionato. Un altro motivo di preoccupazione per mister Raschi.
A proposito del tecnico, chissà se ieri avrà letto le parole del suo collega su Tuttosport, il quotidiano sportivo che oltre a occuparsi di Juve e Torino dedica sempre un occhio di riguardo alla serie D. Il collega è Enrico Cunico, allenatore del Venezia che prima di soffermarsi sul big match con il Treviso, ha ricordato la recente sfida disputata a Belluno: «Abbiamo avuto almeno una dozzina di palle gol». Per carità, il calcio non è una scienza esatta. Ma la matematica non è un’opinione. (M.D.I.)
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29/03/2011 23:30
 
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SERIE D Analisi incrociata delle statistiche di Belluno e Montebelluna
Giochiamola con i numeri


Alessandro De Bon
Martedì 29 Marzo 2011,
Sembra un luogo comune, eppure alla fin fine è sempre così. La partita più importante? Quella che c’è da giocare. E così è anche in vista del match di domenica con il Montebelluna, all’improvviso diventata sfida cruciale. Per non far scappare il Concordia, per non perdere in un colpo solo tre punti proprio sul Montebelluna, oggi compagno di classifica, e perché ormai alla resa dei conti mancano solo 450 minuti.
Ma che sfida sarà quella di domenica al polisportivo? La parola ai numeri. Che, visto il florido periodo gialloblù, parlano palesemente bellunese. Negli ultimi due mesi, da inizio febbraio, il Belluno è andato a velocità doppia rispetto ai trevigiani: 12 punti in 7 gare contro i 6 dei biancoazzurri. E nel complesso? Cammini identici: 8 vittorie, 6 pareggi e 15 sconfitte per un totale di 30 punti tondi tondi. Molto simile anche la differenza reti: 32 i gol fatti dal Belluno, 26 quelli del Montebelluna, 44 le reti subìte da Miniati&Co, 40 quelle dei rivali. Quindi, restando in tema gol fatti, ecco una sostanziale differenza: il Montebelluna ha un bomber, De Freitas con 11 reti, il Belluno no (Mele è fermo a 7). Si torna però in equilibrio se si considera che i gialloblù in casa non vanno un granché bene (3 vittorie, 2 pareggi, 9 sconfitte), ma il Montebelluna invece non va bene fuori casa (2 vittorie, 3 pareggi, 9 sconfitte). Quindi, giusto per infilarsi nelle statistiche più recondite, un dato relativo alla produttività nell’arco dei 90’: il Belluno semina gol con equilibrio, 16 nei primi 45’, 14 nei secondi, mentre il Montebelluna è decisamente più redditizio nei secondi tempi: 17 gol contro i miseri 6 nella prima frazione di gioco.
Un esempio? La gara d’andata dello scorso 28 novembre. Con il Belluno vincente 2-0 al termine dei primi 45’ (Pavan e Mele) e il Montebelluna che nei secondi 45’ ha ribaltato tutto quanto segnando 3 reti (De Freitas e doppietta di Nobile) e portandosi a casa il match.
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