È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!





Ricordiamo che in questa sezione si parla del Treviso FBC, solo del Treviso FBC, nient'altro che del Treviso FBC. Qualsiasi altro messaggio non inerente a questi argomenti (ad es. il tifo e la curva) sarà quanto prima cancellato.


Nuova Discussione
Rispondi
 

Dolomiti Bellunesi

Ultimo Aggiornamento: 12/04/2024 22:02
Autore
Stampa | Notifica email    
22/01/2011 16:57
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 55.631
Registrato il: 05/04/2004
Città: TREVISO
Età: 40
Sesso: Maschile
Admin
da www.ilgazzettino.it

CALCIO «Sono la nostra spina dorsale, sta ora a Raschi saperli utilizzare
Barzon esibisce i suoi gioielli

Il presidente carica la squadra dopo gli acquisti fatti


Alessandro De Bon
Sabato 22 Gennaio 2011,
Venite a vedere la nostra spina dorsale: Sergio Barzon torna a parlare, chiama a sè il pubblico, mostrando la bancarella degli acquisti, tira le orecchie e sparpaglia grazie. «Credo che quanto fatto nel mercato invernale, l'aver regalato a Raschi una nuova spina dorsale, meriti di essere osservato - confessa il numero uno gialloblu - Trivellato, Lahti, Bono, Russo. Spetterà al mister decidere se sfoderarla tutta quanta oppure no, ma intanto quei quattro nomi nuovi ci sono. E che nomi».
Bono effettivamente non scherza a curriculum.
«Blasonato, ma umile, con un'intelligenza rara e grandi capacità. L'esperienza giusta, quella che ci voleva. A tutti però chiedo di dimostrare ora quanto valgono per il bene della squadra».
Sono serviti nuovi sforzi economici?
«Certo. Facile chiederci "perché non lo avete fatto in estate", ma altrettanto facile è la risposta: in estate non c'erano le possibilità economiche. E noi abbiamo sempre ragionato con i soldi che si hanno, non quelli che si vorrebbero avere. Facile fare i gradassi, spendere e spandere, e poi fallire. Ora che sono arrivate conferme e che un gruppo di 3/4 aziende facendo squadra ci ha dato una mano. Poi, con un ulteriore sforzo dei soci, abbiamo messo via un tesoretto e ci siamo mossi. Ma non finisce qui; porte sempre aperte. Ci serve. Detto questo, i grazie sono d'obbligo: a chi ci ha aiutato, al sindaco Prade e all'onorevole Paniz, per lo sbroglio della situazione in Figc per Lahti».
L'avvio dell'era Raschi? «La prima vittoria ci aveva illuso. Poi è arrivata qualche sconfitta di troppo; vorrei vedere altri miglioramenti nei singoli. Se facciamo sempre buone prestazioni, ma perdiamo, vuol dire che ci sono carenze singolarmente. E da inizio anno non ho visto crescite, evoluzioni, salvo qualche eccezione».
© riproduzione riservata



25/01/2011 17:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 55.631
Registrato il: 05/04/2004
Città: TREVISO
Età: 40
Sesso: Maschile
Admin
da www.ilgazzettino.it

Operazione fiducia con i nuovi

Raschi: «Il Belluno cercava proprio uno come Bono». Promosso anche Trivellato

Martedì 25 Gennaio 2011,
La situazione è critica. Dopo l’ennesima rimonta subìta e l’ottava sconfitta casalinga in 11 gare, il Belluno si interroga: gli investimenti operati nel mercato di riparazione sono tardivi? I nuovi acquisti avranno impatto? Riusciranno a dare la svolta e a far decollare una stagione quasi compromessa? D’istinto verrebbe da rispondere in termini negativi: non tanto per il valore dei singoli e per le loro qualità tecniche, quanto per l’ennesimo ko (1-2) rimediato domenica al polisportivo contro una diretta concorrente come l’Union Quinto. Un risultato grave nella forma (nessun tiro in porta in un secondo tempo ai limiti della rassegnazione) e nella sostanza (il Belluno è ultimo da solo). Ma se all’istinto si fa prevalere la logica, i contorni della risposta appaiono molto più sfumati.
TRIVELLATO - Per essere un fuoriquota e per di più all’esordio, se l’è cavata egregiamente. Incolpevole su entrambi i gol, incassati da distanza ravvicinatissima, ha contribuito a rendere meno amaro il passivo, sfoderando uno strepitoso intervento in tuffo su colpo di testa di Vianello.
LAHTI - «Per me è un difensore centrale». Mister Raschi lo aveva detto fin dal suo arrivo. Non a caso, il finlandese è stato schierato nel cuore della retroguardia in coppia con Brustolon. Risultati? Alterni. E quando tornerà Pavan? Uno dei due dovrà per forza slittare sulla fascia. Anche se Timi in primavera farà le valigie.
BONO - «Stefano è un ottimo giocatore - commenta proprio il tecnico gialloblù - ed è esattamente l’uomo che ci serviva. Farà bene, ne sono certo. Prima di giudicarlo, voglio vederlo accanto ad Armenise (rientra domenica a Tamai dopo 3 turni di squalifica, ndr). Più che un costruttore di gioco, è un elemento in grado di dare ordine a centrocampo. Ripeto, è quel che cercavamo».
RUSSO - Un unico squillo, ma importante. Da 3 punti: è quello di Oderzo. Il suo gol con l’Opitergina ha regalato ai gialloblù l’ultima vittoria stagionale. Poi si è un po’ smarrito, come tutta la squadra: «Ma io di Russo sono contento - conclude Raschi - anche con il Quinto si è impegnato, mettendo in difficoltà gli avversari. E su di lui c’era un rigore netto».
© riproduzione riservata

LA SITUAZIONE

Classifica corta: la salvezza
dista 7 punti, i playout appena 4
--------------------------------------------------------------------------------

Martedì 25 Gennaio 2011,
Obiettivo primario: avere due squadre alle spalle nel mese di maggio. In caso contrario, la discesa in Eccellenza sarebbe automatica. In questo momento, la classifica fa più paura di un horror: il Belluno è ultimo, da solo, con 15 punti (appena 13 conquistati sul campo). Se il campionato finisse adesso, i gialloblù sarebbero retrocessi con il Torviscosa (che è a quota 16). La zona playout, ovvero il terz’ultimo posto, è lontana 4 lunghezze, mentre la salvezza è a -7. Distanze tutto sommato ragionevoli, se consideriamo che al termine del campionato mancano ben 13 giornate. Ma il calendario è tutt’altro che benevolo: domenica i bellunesi affronteranno in trasferta il Tamai, terzo, e il 6 febbraio riceveranno il Chioggia. (M.D.I.)
© riproduzione riservata


26/01/2011 23:34
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 55.631
Registrato il: 05/04/2004
Città: TREVISO
Età: 40
Sesso: Maschile
Admin
da www.ilgazzettino.it


CALCIO SERIE D Duro sfogo del presidente Barzon

«Il mio Belluno?
È inguardabile»


Alessandro De Bon
BELLUNO
Mercoledì 26 Gennaio 2011,
L’educazione sentimentale del pubblico. A 48 ore dalla legnata firmata Quinto, Sergio Barzon torna a parlare. Alla stampa, ma pure, e prima, alla squadra. E decide di farlo, insieme ai consiglieri Gallio e Carbonari, tramite il mister, a pochi minuti dall’inizio del primo allenamento della settimana del Belluno, fanalino di coda nel girone C di serie D e seriamente indiziato di retrocessione in Eccellenza. «Volevamo fosse il mister a riportare alla squadra il severo pensiero della società - la conferma di Barzon - e le considerazioni sono state molte, e amare».
Partiamo dalla prima.
«La premessa è che tutti vogliamo stare vicini e aiutare la squadra e l’ambiente. Ma ora basta. La domenica capita di trovarsi di fronte a un’inguardabile mollezza. A una squadra dolce e buona invece che cattiva e determinata. Forse non hanno capito che non stanno giocando per una squadretta di paese, bensì per la squadra di un capoluogo di provincia. Un capoluogo ultimo da solo. Cosa che oltre a dispiacere imbarazza».
La ramanzina è severa.
«Chi può avere più fame di noi? Nessuno, quindi comincino a lottare in piedi, non da per terra. A Raschi abbiamo detto di azzerare tutto. Poi a mente sgombra ripartire tirando fuori attributi, autostima e responsabilità. E con questo speriamo di essere riusciti a trasmettere allo staff tecnico i giusti stimoli per trovare una soluzione».
La ricetta della società?
«Pensare a una partita per volta, vincendole. Ovvio che con il Tamai, forte o non forte che sia, il risultato ammesso è uno solo. E sia chiaro: non voglio più vedere atteggiamenti indispettiti per quel che dice il pubblico. L’unica reazione ammessa è la cattiveria in campo».
© riproduzione riservata


LA SITUAZIONE
Timi Lahti
nella
Finlandia

Under 21
Mercoledì 26 Gennaio 2011,
La Finlandia chiama, Raschi urla. Le notizie sono due: la prima è che Lahti è stato convocato per l’amichevole della nazionale Under 21 finlandese contro l’Estonia del prossimo 9 febbraio. Che vuol dire due giorni in Finlandia e poi di nuovo a Belluno per non perdersi altre partite. La seconda news invece è che Roberto Raschi ha urlato. Il primo allenamento della settimana post Quinto si è fatto sentire. Il mister, dopo aver parlato con la società, ha urlato con la squadra. La quale, puntuale, si è poi messa al lavoro in silenzio registrando il pieno recupero di Pavan.



28/01/2011 19:59
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 55.631
Registrato il: 05/04/2004
Città: TREVISO
Età: 40
Sesso: Maschile
Admin
da www.ilgazzettino.it

CALCIO SERIE D Finora il successore di Tormen ha raccolto due vittorie e quattro sconfitte
Raschi: «Io ci metto la faccia»

L’allenatore rivendica serietà e serenità tra le critiche della società e le voci di esonero

Alessandro De Bon
Venerdì 28 Gennaio 2011,
Questa è la mia faccia e ce l’ho messa io. Sono giorni difficili per Roberto Raschi. Prima le critiche pubbliche del presidente, poi le voci sulla panchina che traballa. Voci quasi inevitabili quando si parla di un’ultima della classe, reduce da tre sconfitte consecutive. Il Belluno non fa eccezione. E l’allenatore non le può ignorare. A un mese e mezzo dall’inizio della sua avventura - il debutto in panchina avvenne il 12 dicembre: vittoria sul Torviscosa a poche ore dalle dimissioni di Toni Tormen - il bilancio è di quattro sconfitte su sei match disputati. È stato lo stesso presidente, Barzon, a chiamare ieri Raschi per riferirgli le voci, e soprattutto per confermargli la sua stima. «Il presidente mi ha detto che erano uscite queste voci su un mio possibile esonero in caso di sconfitta a Tamai - ammette il tecnico gialloblù al termine del duro allenamento di ieri - ma mi ha anche assicurato che sono assolutamente prive di fondamento, che nulla di tutto ciò corrisponde al vero».
Dunque tranquillo?
«Lo sarei a prescindere, ed è quello che ho detto anche al presidente. Io faccio il mio lavoro, non presto attenzione a queste cose. La società fa il suo, ed è normale che se i risultati non arrivano possa pensare di dare un’ulteriore svolta per non lasciare alibi ai giocatori. Perché che i giocatori debbano dare di più è innegabile. Io per primo domenica con il Quinto sono rimasto spiacevolmente sorpreso non vedendo alcuna reazione ai colpi inferti dai rivali».
L’«inguardabile mollezza» di cui parlava il presidente nel suo severo sfogo in settimana?
«Ecco, se parliamo di mollezza posso essere anche d’accordo, se parliamo di "Belluno inguardabile" assolutamente no. Comunque sia, il mio lavoro ora è allenare e fino a quando mi sarà concesso e richiesto, lo farò».
Nessun fastidio dunque per i mormorii?
«Io sono perfettamente cosciente di come sono andate le cose, delle situazioni che mi hanno portato a sedermi su questa panchina. Alcuni allenatori hanno risposto "no, grazie", altri "sì", ma chiedendo in cambio paracaduti dorati. Io non ho alzato alcuna pretesa, non ho posto alcuna condizione e ho solamente atteso i rinforzi che la società con i suoi tempi ha voluto mettermi a disposizione per cercare di rinforzare la rosa. Insomma, l’unica cosa che ho fatto è stato rispondere "sì" e metterci la faccia. E con questa faccia vado avanti».
© riproduzione riservata


01/02/2011 15:07
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 55.631
Registrato il: 05/04/2004
Città: TREVISO
Età: 40
Sesso: Maschile
Admin
da www.ilgazzettino.it


A Tamai non vinceva nessuno da settembre, ci sono riusciti i gialloblù, bravi e fortunati

Questo è il Belluno
che può salvarsi


Roberto Vicenzotto

Lunedì 31 Gennaio 2011,
S’accende in casa delle Furie il fanalino di coda. Belluno fa la sua onesta partita, sfrutta quel che riesce a creare, si chiude diligentemente, è pure assistito dalla buona sorte e porta via tre punti da Tamai. Due traverse e un palo negano la possibilità di rimediare al Tamai che perde così l’imbattibilità casalinga (durava da settembre) e il quarto posto. Il Belluno interrompe la striscia negativa di tre sconfitte consecutive e lascia l’ultimo posto al Torviscosa.
Scorrono 2’ e già Cima trova la traversa a negare il gol, dopo lo scambio in area e la chiusura in diagonale da sinistra. In mezzo al campo manca Nonis (neo papà di Daniel) e si vede nella gestione del comando. Il Belluno giocando di spada riesce a farsi vivo e pungere. Palla a spiovere in area (21’) e l’avanzato Mosca la rialza a pochi metri dallo specchio. Llullaku non è in gran splendore (come gli altri soci che stanno davanti) e, al 25’, servito da Maracchi calibra senza ardore cercando l’incrocio: Trivellato cattura. Cima coglie la sua seconda traversa al 33’, direttamente da calcio d’angolo. Stesso punto da cui tracciò la parabola vincente contro Rovigo.
Da tanto Tamai sbuca Belluno. Punizione di Mele dalla trequarti sinistra, palla in area. La difesa lascia rimbalzare, Zanette permette tutto e sul secondo palo, di testa, tocca Mosca. È il gol che segnerà il pomeriggio grigio. Altro rischio per i rossi prima dell’intervallo, Cussigh rimedia sullo sgusciato Mele in area piccola.
Il Belluno amministra, si chiude bene e cerca le ripartenze. Lo schieramento di Birtig non riesce più a giocare. C’è un’opportunità in apertura, con un colpo di Cussigh al 3’ da una ventina di metri, su cui il portiere si tuffa e sventa per il quarto angolo. Applausi dal pubblico. Sorte grama per Tamai, se non è traversa è palo. È infatti il montante a dire no a Maracchi (25’) prima che Spetic - già in posizione irregolare - colpisca di testa ancora il montante alla sinistra di Trivellato, osservatore comunque immobile. Al 5’ di recupero il Belluno lancia Pontin in area, Giacomo cerca lo «scavetto» di poco allargato a destra. Racimola però solo un altro corner, sui cui s’ode il triplice fischio.
© riproduzione riservata

Lunedì 31 Gennaio 2011,
TAMAI-BELLUNO0-1
GOL: pt 38’ Mosca.
TAMAI: Zanette 5.5, Cussigh 6, Zuliani 6 (st 42’ Zambon sv), Giglio 6, Politti 6.5, Gallinelli 6, Maracchi 6.5, Cima 6.5 (st 23’ Godino 5.5), Piperissa 5, Llullaku 5.5, Spetic 5.5. All. Birtig.
BELLUNO: Trivellato 6, Miniati 6.5, Mosca 6.5, Armenise 6.5, Brustolon 6, Lahti 6.5, Rosso 6 (st 28’ Pontin 6), Bono 6.5, Battaglia 6 (st 32’ Merotto sv), Mele 6.5, Radrezza 6 (st 17’ Russo 6). All. Raschi.
ARBITRO: Gentile di Lodi 6.5.
NOTE. Ammoniti Cussigh, Gallinelli, Miniati, Armenise, Rosso e Russo. Spettatori 450 circa


LE INTERVISTE
Barzon: «Questo è il piglio giusto»
Raschi: «La squadra ha reagito»
Lunedì 31 Gennaio 2011,
«Non vedo solo fortuna in questa vittoria, la squadra è partita con il piglio giusto fin dall’inizio». Il presidente Sergio Barzon elogia il Belluno che ritrova la vittoria, rispedendo al mittente ogni considerazione su ipotesi diverse di allenatore. «Certo, è stato un risultato da difendere con il batticuore, contro una bella squadra. Sono molto contento - continua il massimo dirigente gialloblù - e speriamo che siano riusciti a trovare gli stimoli giusti. È stata una bella risposta a tutti i discorsi circolati in settimana. Tutti devono ancora migliorarsi, ma questa vittoria vale come oro».
Roberto Raschi affronta i cronisti meno raggiante, ma dichiara ugualmente soddisfazione. «La squadra è questa e ricordiamoci che a fine girone di andata aveva nove punti. La compagine è giovane - dice l’allenatore del Belluno - e non aveva nelle sue caratteristiche quella della lotta». Venendo alla partita appena vinta a Tamai, Raschi sostiene che «contro un’ottima squadra abbiamo giocato di spada e non di fioretto. Siamo venuti qua con umiltà, come deve essere. Ho visto impegno e occasioni buone, facendo una partita di contenimento per portare a casa il risultato, contro la squadra sorpresa del campionato e che ha certe individualità da far paura».
Due traverse e un palo degli avversari...
«In precedenza non avevo attribuito le sconfitte solo alla sfortuna, stavolta dico che non abbiamo vinto solo per fortuna. Dopo una settimana di pressioni, la squadra ha reagito». (R.V.)
© riproduzione riservata


LE PAGELLE
Trivellato si fa amico pali e traverse
Mele ispiratore, Bono comanda
Lunedì 31 Gennaio 2011,
Trivellato 6: la traversa lo salva due volte nel primo tempo. Apre con un bel tuffo il secondo. Poi il palo diventa suo nuovo alleato.
Miniati 6.5: mobile e sgusciante, non toglie di certo la gamba in contrasto.
Mosca 6.5: prezioso colpo di testa a concretizzare il gol che vale tre punti. Quel poco che si muove dalla posizione, riesce a farlo rendendosi pericoloso.
Armenise 6.5: al rientro risponde subito presente. A volte con irruenza, di sicuro è un gran combattente. Uno di quelli che giova alla svolta voluta da Raschi.
Brustolon 6: in mezzo alla difesa sbroglia quel che serve.
Lahti 6.5: aiuta a dare ordine nei contenimenti, avanzando pure fra le linee. Non lesina il contrasto, ma resta senza ammonizioni, giustamente.
Rosso 6: si mantiene largo e aiuta a frenare quanto il Tamai prova a costruire (st 28’ Pontin 6: contribuisce a tenere il pericolo più lontano).
Bono 6.5: il nuovo che avanza. Comanda in mezzo al campo, prende colpi ma regge. Innalza la media d’età, ma giova all’obiettivo salvezza.
Battaglia 6: cerca di tenere palla, combatte e sostiene le ripartenze (st 32’ Merotto sv).
Mele 6.5: ispiratore prima a destra, poi a sinistra e quindi di nuovo a destra. Calibra il piazzato che propizia l’1-0, resta sempre attivo.
Radrezza 6: mette un po’ di pressione, ma non arriva al tiro (st 17’ Russo 6: subito insistente, quando c’è da sciabolare). (R.V.)
© riproduzione riservata



01/02/2011 20:21
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 55.631
Registrato il: 05/04/2004
Città: TREVISO
Età: 40
Sesso: Maschile
Admin
da www.ilgazzettino.it

CALCIO SERIE D Parla il match-winner della sfida di domenica
La partita della svolta
Stefano Mosca: «A Tamai la nostra prova più matura»
Martedì 1 Febbraio 2011,
C’era una svolta. Una fiaba di Stefano Mosca. Goleador contro il Tamai colui che ha infilato in rete la palla più preziosa di questo inizio 2011, il centrocampista gialloblù incassa i tre punti della domenica e avverte: «Questa può essere la partita della svolta».
Anche perché se così non fosse e non si cambiasse definitivamente ritmo...
«Appunto. Ora non c’è più spazio per alcun alibi, bisogna soltanto fare punti. Fine dei discorsi. Credo che quella di domenica sia stata la partita più matura del Belluno di quest’anno. Abbiamo trovato il vantaggio, lo abbiamo difeso, non li abbiamo lasciati rispondere e ci siamo portati a casa tre punti da una trasferta difficilissima. Tutto questo giocando contro un Tamai che ha fatto il Tamai, non un Tamai in giornata storta».
Che il Belluno abbia trovato la retta via?
«Il Belluno ha trovato giocatori fondamentali come Bono, ha trovato la forma, una sua completezza e una volta tanto pure gli episodi dalla sua. Credo proprio che quella di domenica è stata una vittoria che cambierà le cose a livello psicologico. Ora sappiamo che possiamo fare male a chiunque e fare punti ovunque».
Le voci su un possibile cambio tecnico vi hanno sfiorato?
«No, non sono cose che ci competono. Noi dobbiamo giocare a calcio e basta. Detto questo io posso soltanto dire che il mister da quando è alla guida della squadra ha dato ogni giorno il 100 per giorno. È alla prima esperienza e si sta dimostrando un bravissimo allenatore oltre che una persona per bene. Noi giochiamo per il Belluno, fine, ma siamo convinti che è con lui che il Belluno potrà salvarsi».
E Mosca come sta dopo la «stagione perfetta» dell’anno scorso?
«In crescendo. Sono partito più piano rispetto a un anno fa, ma ora va sempre meglio. E se adesso arrivano anche i gol (al momento 2 ndr) direi che siamo sulla strada giusta».
© riproduzione riservata

Alessandro De Bon

L’ANALISI
«Non dobbiamo
accontentarci
dei playout»

Martedì 1 Febbraio 2011,
E se ne bastassero 37? Chi lo ha detto che la quota salvezza è per forza a 42 punti? Andando indietro di un paio di stagioni, ed evitando poi difficili confronti con quella dell’anno scorso quando il girone era a 20 squadre e quindi con un totale di 4 partite in più, ecco che si scopre che nel 2008/2009 per salvarsi senza la noia dei playout sarebbero bastati 38 punti. Uno in più del Trento che con 37 punti fu costretto ai playout. Ovvero altri 20 punti oltre ai 18 incassati finora dai gialloblù.
Un bottino che, spartito sulle 12 giornate rimanenti, vorrebbe dire qualcosa come 5 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte o 6 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte. Miracoli più fattibili, insomma.
«Io non so quale sia la quota salvezza - il commento in merito di Stefano Mosca - dipende tutto dal ritmo che sosterranno le formazioni da metà classifica in giù. Dirlo ora è decisamente inutile. Noi siamo decisi a pensare a una domenica per volta, senza correre e senza fare calcoli. Poi quel che sarà sarà. Ma di certo non ci stiamo "accontentando" dei playout: noi vogliamo salvarci direttamente, senza code. E possibilmente non all’ultimissima giornata, evitando 90’ di fuoco quando la stanchezza può giocare brutti scherzi».
«Se davvero con il Tamai abbiamo svoltato - chiude Mosca - io credo con tutto me stesso alla salvezza». (A.D.B.)
© riproduzione riservata


02/02/2011 21:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 55.631
Registrato il: 05/04/2004
Città: TREVISO
Età: 40
Sesso: Maschile
Admin
da corrierealpi.gelocal.it/

Belluno, complimenti di Barzon «Finalmente gli stimoli giusti di chi non vuole retrocedere»
Il presidente galvanizzato dalla vittoria sul campo del Tamai Intanto l'Opitergina ha esonerato l'allenatore Mauro Tossani
belluno

di Gigi Sosso

BELLUNO. Tamai e... t' amo ancora. Il presidente del Belluno, Sergio Barzon vuole ancora più bene alla squadra, dopo la prestazione di domenica e i tre punti strappati alle porte di Brugnera. Ma non ci tiene per niente a rivivere settimane come quella successiva alla figuraccia con il Quinto. La salute in testa alla classifica, il calcio in zona salvezza. Ha visto anche lui l'ex allenatore della Sacilese, Stefano De Agostini in gradinata. Però nega di averlo contattato. Chissà come sarebbe finita, in caso di quarta sconfitta di seguito... Ma è andata bene e allora tutti contenti, compreso l'allenatore Roberto Raschi: pronti per sette giorni sereni: «La mia squadra ha giocato con il piglio giusto, quello di chi non ha alcuna voglia di retrocedere - sottolinea Barzon - siamo riusciti a conquistare questa vittoria, in casa della terza e possiamo ancora migliorare. Ho visto bene il Belluno e mi aspetto ancora di più dai ragazzi, perché questo dev'essere solo il punto di partenza». Soffrire va bene, ma... Il Belluno ha solo lasciato l'ultimo posto. Alla fine della partita, sarebbe retrocesso direttamente lo stesso. Ma la fiducia è salita, dopo questa botta di vita: «Bisogna soffrire e allora soffriamo. Ma un conto è passare 90 minuti come quelli di Tamai e un altro come quelli con il Quinto. Una bella differenza, mi sembra». Gli stimoli giusti. Che una molla sia scattata, non c'è dubbio. Che i gialloblù abbiamo tirato fuori l'orgoglio, dopo la pioggia di letame dei giorni successivi al Quinto anche: «Di sicuro sono scattati gli stimoli giusti, quelli necessari a sfoderare una prestazione come questa. Proviamo ad avere lo stesso atteggiamento anche nelle prossime settimane: è l'unico sistema che conosco per rimanere in questa categoria». Telefono scarico. La squadra ha bisogno di affetto. A Tamai, non c'erano tantissimi bellunesi, ma un segnale positivo c'è: «Mi hanno chiamato in tanti, per informarsi sul risultato finale e la qualità della prova: ho il cellulare scarico. Mi auguro di rivederli in tribuna domenica prossima con il Chioggia. Un'altra partita in cui bisognerà dare tutto, anche per vendicare la sconfitta dell'andata, oltre che un'occasione per incrementare la classifica e avvicinare la salvezza». Oderzo, via Tossani. L'Opitergina ha esonerato Mauro Tossani, dopo la sconfitta con il Montebelluna. In giornata, il nuovo mister: sta a vedere che è De Agostini. Strano non fosse a Oderzo, ma a Tamai.
1 febbraio 2011

[Modificato da enricotv 02/02/2011 21:11]


03/02/2011 18:14
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 55.631
Registrato il: 05/04/2004
Città: TREVISO
Età: 40
Sesso: Maschile
Admin
da www.ilgazzettino.it

CALCIO Rallenta il recupero di Lazzaretti e Zappalà, fuori Masoch
Belluno, incognita Mosca

Il centrocampista alle prese con la febbre in forse contro Chioggia
Giovedì 3 Febbraio 2011,
Speranze per Mosca. Il Belluno marcia compatto verso la sfida di domenica, quando al polisportivo arriverà il Chioggia di patron Levantaci. Una sfida non facile che Roberto Raschi spera ovviamente di poter affrontare con le migliori armi a sua disposizione. Su quella però che a Tamai si è dimostrata ben affilata e tagliente continua ad aleggiare il dubbio "influenza". Stefano Mosca infatti nemmeno ieri è riuscito ad allenarsi. Al mal di gola persistente, che martedì lo aveva costretto a interrompere l'allenamento e guadagnare il letto, ieri si è aggiunta la febbre. Quindi niente campo, niente freddo e avanti con gli antibiotici. A questo punto si ragiona di giorno in giorno. Se la cosa dovesse rivelarsi leggera come per Pavan, ieri già di nuovo al lavoro, tanto meglio e avanti a pieno regime, altrimenti bisognerà iniziare a entrare nell'ordine delle idee che per Mosca si farà dura esserci contro i lagunari. Fermo ovviamente anche Masoch e con lui, brutta notizia di ieri, pure di nuovo Zappalà e Lazzaretti. Per entrambi infatti il recupero si fa sempre più lento. Il primo ieri ha avvertito un fastidio anche all'altra gamba, quella sana, è ha preferito fermarsi; il secondo invece con molta probabilità dovrà togliersi il dente del giudizio. Ergo, altro stop. Oggi, per l'ultimo allenamento prima della rifinitura di venerdì, la squadra si troverà ancora sul sintetico, vista l'indisponibilità del manto principale di cui si preferisce preservare le già precarie condizioni.
QUI CHIOGGIA. Ma che squadra sarà il Chioggia che domenica farà visita al Belluno? Un Chioggia senza dubbio non troppo felice dei soli 31 punti incamerati finora, visto che in estate era una candidata all'alta classifica, e reduce da un ciclo non proprio allegro di due sconfitte (Concordia e il derby di domenica con il Venezia) e un pareggio (Montecchio). Dunque, se si vuole vendicare l’1 a 0 della gara di andata, prepararsi alla battaglia.
© riproduzione riservata


04/02/2011 14:45
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 55.631
Registrato il: 05/04/2004
Città: TREVISO
Età: 40
Sesso: Maschile
Admin
da www.ilgazzettino.it


CALCIO Parla il mister del Chioggia, atteso domenica al polisportivo
«Belluno temibile»
Scarpa mette in guardia i gialloblù: «Non siamo in affanno»
Venerdì 4 Febbraio 2011,
A caccia di punti preziosi. Il Belluno? No, il Chioggia. Benché squalificato, e domenica dunque in tribuna al polisportivo, mister Marco Scarpa non ha alcuna intenzione di continuare a sparpagliare punti in giro per il mondo dopo un trittico infelice con due pareggi e una sconfitta. «Fare punti a Belluno sarebbe bellissimo, sarebbero davvero preziosi e potrebbero darci una certa tranquillità. Dopo due pareggi e una sconfitta è quel che ci vuole per tirare il fiato».
Chioggia in affanno?
«No, assolutamente. Domenica con il Venezia abbiamo perso sfortunatamente, sbagliando un rigore sullo 0-0 e rimanendo in dieci alla mezz’ora per l’espulsione di Lazzari. Poteva andare diversamente. Non so che voci arrivino a Belluno, ma quest’anno la squadra non è stata costruita per vincere, bensì per arrivare in zona playoff dopo un’annata tranquilla. Niente di più. Quindi il cammino fatto fino a oggi ci sta tutto».
Quale Belluno si aspetta domenica?
«Me lo ricordo bene dall’andata. È una squadra combattiva, che corre e dà fastidio. Guai prenderlo sottogamba. Sarà una partita molto impegnativa. Ha pure fatto buoni acquisti, mirati, e dunque sarà senza dubbio più equilibrato e forte. Insomma, se già complessivamente era temibile prima, lo sarà ancor di più adesso. Dovendo salvarsi vorrà fare di sicuro la partita. E poi diciamocelo, una squadra che vince a Tamai non può che essere in forma».
LA SITUAZIONE - Già, un Belluno in forma, ma l’infermeria che dice? Dice, stando alle ultime notizie di ieri, che Stefano Mosca dovrebbe tornare ad allenarsi oggi. Passato il mal di gola e svanita la febbre, il match-winner di Tamai tornerà in campo per la rifinitura odierna e deciderà poi con il mister che fare. Rinunciare a uno dei migliori in Friuli o rischiarlo dal primo minuto? Scongiurato invece lo stiramento per Zappalà che comunque rimarrà a riposo precauzionale.
© riproduzione riservata



05/02/2011 12:50
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 24.593
Registrato il: 23/12/2005
Sesso: Maschile
Vice-Admin
ricerca.gelocal.it/corrierealpi/archivio/corrierealpi/2011/02/04/BS1PO_BS101.html?re...

Belluno, è rientrato l’allarme per Mosca: domenica gioca «Ci vendicheremo del Chioggia»

04 febbraio 2011 — pagina 35 sezione: Sport
BELLUNO. L’ora di Mosca. Il Belluno non sa ancora se potrà mettere in campo Stefano Mosca per la partita di domenica con il Chioggia. Il bomber di Tamai sta passando una settimana con il termometro sotto l’ascella e l’antibiotico a portata di mano. Ieri la febbre se n’era andata e oggi il mancino agordino dovrebbe allenarsi, ma rimangono solo questa seduta e l’eventuale rifinitura di domani. E’ in allerta Federico Lazzarini.
L’altro giocatore in organico capace di fare l’esterno sinistro basso: «Martedì non sono riuscito a terminare l’allenamento, per via della tosse e del mal di gola. Non riuscivo proprio a respirare e ho dovuto fermarmi. Mercoledì ho avuto la febbre e ieri stavo già meglio. Nel pomeriggio, spero di potermi preparare, naturale che la mia presenza con il Chioggia è tutt’altro che sicura, visto che c’è chi si sta allenando sempre e magari merita di giocare più di me».
Cercasi riscatto. L’andata di Chioggia non va catalogata tra le migliori prestazioni di Mosca. Quel giorno i gialloblù persero 1-0, con il gol dopo pochi minuti di Ragusa: «E’ uno degli incontri che effettivamente ho sbagliato. Uno dei pomeriggi più sfortunati anche per la squadra, visto come è finito. Dobbiamo cercare di vincere di nuovo, sia per vendicare quella partita che per migliorare la nostra classifica. Siamo solo penultimi e non abbiamo ancora fatto niente. Speriamo che la vittoria di Tamai sia stata una svolta positiva della nostra stagione. Mancano dodici partite alla fine e possiamo ancora farcela o direttamente o ai play out».
Gli indisponibili. Sono sempre fuori Daniele Lazzaretti per lo strappo muscolare alla coscia sinistra e Yari Masoch per la distorsione alla caviglia. Sta sempre meglio il difensore centrale Nicola Pavan, che potrebbe essere addirittura a disposizione, dopo lo scampolo giocato sabato scorso con la maglia della Juniores nazionale contro il Città di Concordia. Il provino è stato positivo.
Addio «Sceriffo». E’ morto Ennio Gazzetta, il popolarissimo mister veneziano, che qualche anno fa è stato vicino alla panchina del Belluno e, comunque, era molto conosciuto in città e provincia. Lo «Sceriffo di Oriago» ha giocato e segnato molto, allenando poi in molte squadre: Bassano, Santa Lucia, Mestre, Sanvitese, Bolzano... Un male incurabile se l’è portato via, in poco tempo. Alla famiglia Gazzetta le condoglianze della redazione sportiva del Corriere delle Alpi.
- Gigi Sosso
05/02/2011 18:11
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 55.631
Registrato il: 05/04/2004
Città: TREVISO
Età: 40
Sesso: Maschile
Admin
da www.ilgazzettino.it


CALCIO Vigilia di Belluno-Chioggia. Si temono le punte ospiti
Spauracchio attacco

Domani si gioca alle 14.30 solo in D, i dilettanti alle 15
Sabato 5 Febbraio 2011,
Occhio all’attacco, anche se non segna un granché. In casa Belluno, in vista della partita di domani pomeriggio contro il Chioggia, si guarda con timore all’arsenale dei lagunari. Adriano e Tartalo, cannonieri di mister Scarpa, non fanno essere troppo sereno Roberto Raschi. Stando ai numeri però, visto che i gol quello sono, non è poi che i bombardieri chioggiotti sfavillino per lucidità sotto porta. I gol segnati dal Chioggia in 22 partite sono infatti 26 (a fronte dei 27 subìti) e dunque tre solo in più del Belluno (a fronte dei 39 subìti). Tra i due dunque il reparto «rischioso» è semmai di più la difesa gialloblù, rispetto all’attacco granata. Ma con l’arrivo di Lahti, e il morale in rialzo, anche là dietro le cose dovrebbero andare meglio ora.
MOSCA C’È - Nella rifinitura di ieri si è visto Mosca. Sfebbrato e senza mal di gola, Stefano ha svolto regolarmente l’allenamento con i compagni e dunque sarà della partita. Resta solo da stabilire se fin dal primo minuto o a match in corso. Rimangono indisponibili invece Pavan, Zappalà e Lazzaretti.
ORARIO - Tutti alle 15, ma non il Belluno. Nella domenica in cui tutto il calcio regionale e provinciale (dall’Eccellenza e fino alla Terza) slitta di mezz’ora il fischio d’inizio, per la serie D si resta ancorati all’orario invernale: al polisportivo dunque si inizierà a giocare alle 14.30.
ARBITRO - Il direttore di gara designato per Belluno-Chioggia è il signor Luca Cassarà di Cuneo.
© riproduzione riservata



08/02/2011 01:24
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 55.631
Registrato il: 05/04/2004
Città: TREVISO
Età: 40
Sesso: Maschile
Admin
da www.ilgazzettino.it

Dopo l’impresa di Tamai si sperava che i gialloblù dessero continuità
al momento positivo invece è arrivata un’altra sconfitta casalinga

Salto di qualità fallito
Il Chioggia approfitta
dei limiti del Belluno



Lunedì 7 Febbraio 2011,
BELLUNO-CHIOGGIA0-1
GOL: pt 41’ Adriano.
BELLUNO: Trivellato 5.5; M. Miniati 6, Mosca 6 (st 23’ Lazzarini 6), Brustolon 6, Lahti 6; Armenise 5.5, Rosso 5.5 (st 30' Pontin sv), Bono 6; Battaglia 5 (st 6’ Russo 5.5), Mele 5.5, Radrezza 5. (A. Miniati, Dalla Gasperina, Sommacal, Merotto). All. R. Raschi.
CHIOGGIA: L. Boscolo 6.5; D. Boscolo 6, Rossi 6, Borriero 6.5, A. Ballarin 6.5; Garbini 6, Veronese 6 (st 13' Braida 6), Caraceni 6, Pagan 7 (st 44’ Vassalli sv); Adriano 7, Tartalo 6 (st 31’ Cattelan 6). (Fornasier, M. Ballarin, Doria, Braga). All. L. Tiozzo.
ARBITRO: Luca Cassarà di Cuneo, 6 (assistenti: A. Fusco di Torino e M. Rondina di Vercelli).
NOTE. Spettatori 300 circa (147 paganti, 117 abbonati). Angoli 10-3 per il Chioggia Ammoniti Rosso, Lahti, Tartalo, Russo, Garbini, Borriero e Vassalli. Recupero: pt 1’; st 4’.

PARLA RASCHI
«Troppi errori
individuali...»

Lunedì 7 Febbraio 2011,
Nomi e cognomi, mister Raschi non ne fa. Ma non serve Sherlock Holmes per scoprire chi sono i responsabili dell’ennesima arrabbiatura (eufemismo) nel post partita del tecnico gialloblù: «La differenza è tutta negli errori individuali in fase offensiva. Abbiamo avuto delle occasioni veramente ghiotte. Non solo nel primo tempo, anche nella ripresa. E davanti alla porta. Poche storie, bisogna fare gol».
Da cosa dipende? Scarsa lucidità, condizioni del campo?
«Il terreno non c’entra quando Mele colpisce di testa indisturbato solo davanti al portiere. E non è stata neppure una parata difficile. Quelle sono occasioni da sfruttare. Ci manca l’istinto del killer, la feroce volontà di segnare. I fatti parlano chiaramente: abbiamo realizzato pochi gol con le punte».
A proposito di errori dei singoli, la rete di Adriano si può catalogare ancora in questo contesto.
«Non mi va nemmeno di commentare. Trivellato ha chiamato palla e il difensore (Brustolon), che quel pallone lo aveva praticamente in testa, si è abbassato. Peccato, stiamo parlando di un giovane che fino a quel momento aveva sempre fatto bene. Ma è un episodio grave».
Ok, mister. Ma una volta incassato lo 0-1, c’è ancora una partita da giocare. Come mai, invece, il Belluno nel secondo tempo è sempre così assente?
«I ragazzi devono avere il fuoco dentro. Quel fuoco che io sto ancora cercando. Ma soprattutto, devono capire che il Belluno lo possono salvare soltanto loro». (M.D.I.)
© riproduzione riservata


«Vincerò»
non porta
fortuna
a Barzon

Lunedì 7 Febbraio 2011,
Il presidente Sergio Barzon ci ha provato. Prima del match, ha sparato a tutto volume, attraverso gli altoparlanti, il «Nessun dorma» di Puccini, con l’inconfondibile timbro di Luciano Pavarotti. Ma il «Vincerò» finale è risuonato a vuoto. Ci ha provato, Barzon. Memore anche dell’esperienza allo stadio Penzo di Sant’Elena. Prima di ogni gara, infatti, il Venezia si «carica» a mille con l’acuto di Pavarotti. Un’iniezione di autostima e, secondo il presidente gialloblù, anche un modo per «impaurire gli avversari e influenzare gli arbitri: in quello stadio non ti permettono di vincere». In fondo, provare a replicare la stessa formula anche al polisportivo non costava nulla. Ma di fronte a tanta imprecisione sotto porta, anche la scaramanzia va in soffitta. (M.D.I.)
© riproduzione riservata


Mister Scarpa:
«Potevamo
andare sotto
nei primi 45’»



Lunedì 7 Febbraio 2011,
Come i manager inglesi, ha osservato la partita dall’alto. E se l’è goduta. Sì, perché mister Marco Scarpa, dalla tribuna del polisportivo, ha rivisto il vero Chioggia: una squadra solida, pratica e attenta a non concedere spazi: «Dopo un periodo di grande sofferenza - ha commentato proprio il tecnico, che ieri ha lasciato il suo posto in panchina al vice Luca Tiozzo - finalmente gli episodi sono girati a nostro favore. Nel calcio, si sa, ci vuole anche un pò di fortuna. Tuttavia, credo che la vittoria sia meritata». Parlando di episodi, Scarpa si riferisce alle occasioni da rete create, ma non finalizzate dal Belluno nella prima frazione: «Sì, potevamo andare sotto, soprattutto quando Mele ha colpito di testa a pochi metri dalla porta. Ma in quella circostanza è stato bravissimo il nostro portiere, Luca Boscolo». Il periodo di flessione sembra già alle spalle: «Siamo in crescita, ma potevamo gestire meglio qualche contropiede e chiudere in anticipo la partita. Il Belluno? Ottimo primo tempo, ci ha messo in grande difficoltà con ripartenze rapide». (M.D.I.)
© riproduzione riservata


«Dopo il gol abbiamo mollato»
Timi Lahti: «Il portiere ha chiamato l’uscita e ci siamo fermati. Così Adriano ha segnato...»
Lunedì 7 Febbraio 2011,
Più giallo che blu. I biondi Timi Tapio Lahti e Mike Miniati analizzano con estrema lucidità un film già visto: Belluno sconfitto di misura dopo aver collezionato (e sprecato) diverse occasioni, mentre gli avversari colpiscono al primo affondo.
IN PARTENZA - Strano il calcio. Così come è strana la vita. Nel giro di poche ore, Timi Lahti passerà dal giocare per una salvezza quasi disperata in serie D italiana, all’essere protagonista in campo internazionale con la maglia della nazionale Under 21. Ovviamente finlandese. «Sì, parto domani(oggi, ndr) con l’aereo. Giocherò mercoledì, poco distante da Helsinki. Tranquilli, giovedì sarò già di ritorno». Per fortuna, perché Lahti nel cuore della retroguardia è una pedina sempre più determinante: «Abbiamo perso anche a causa delle pessime condizioni del campo. La palla rimbalzava molto male, i passaggi rasoterra erano impossibili da effettuare. E poi ci siamo mangiati troppi gol». Timi era in zona nel momento in cui Adriano ha incornato in porta il pallone che ha deciso il match: «Cosa è successo? Semplice, ci siamo fermati tutti quando il portiere ha chiamato l’uscita. Peccato, dopo lo svantaggio abbiamo mollato».
IL TUTTOFARE - Raschi gioca il jolly. Ovvero, Mike Miniati. Giocatore di straordinaria utilità, che quest’anno ha vestito tutti i ruoli tranne quello di portiere. O quasi: «Da terzino destro mi adatto per il bene della squadra, è una posizione che ho già ricoperto la scorsa annata. Anche se da centrocampista mi esprimo al meglio». Nona sconfitta casalinga su 12 incontri, ma non tutto è da buttare: «L’atteggiamento è quello giusto, ma quando subiamo gol andiamo in difficoltà. Anche perché l’avversario, una volta in vantaggio, non concede più nulla, mentre noi ci lasciamo prendere dalla voglia di strafare». La carestia offensiva si fa sentire: «Se riuscissimo a concretizzare qualche occasione in più, la classifica sarebbe molto diversa».
© riproduzione riservata


08/02/2011 16:08
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 24.593
Registrato il: 23/12/2005
Sesso: Maschile
Vice-Admin
Corriere delle Alpi

Calcio serie D. Il Belluno regala i tre punti al Chioggia

BELLUNO. Un'incomprensione fra Trivellato e i compagni della difesa costa il gol e la sconfitta del Belluno con il Chioggia: cross di Pagan dalla destra, il portiere chiama il pallone bello come il sole sulla neve delle Dolomiti, Brustolon non osa contraddirlo e Adriano ringrazia gli amici di una domenica con un colpo di testa e le lacrime agli occhi.

Commovente. Tutto a cinque minuti dal riposo, dopo che i gialloblù avevano sbagliato perlomeno quattro reti davanti alla porta di Luca Boscolo con Battaglia, Mosca, Radrezza e Mele.

Gli attaccanti faticano a segnare anche durante la settimana e allora o ci pensano gli altri o vincere diventa quasi impossibile. La zona play out si è allontanata pericolosamente e quella con i saluti da Tamai è già diventata una cartolina ingiallita.

Miniati, il dito nella piaga «A volta ci manca qualcosa quando c'è da finalizzare»


zoom
Miniati, il dito nella piaga «A volta ci manca qualcosa quando cè da finalizzare»
BELLUNO. Tempi duri per i troppo buoni. Il Belluno è meglio di San Martino. E troppo spesso diventa martire, di fronte a squadre non eccezionali come il Chioggia formato trasferta. Gente che non vinceva da metà novembre, partita di Pordenone. Molto più forte il Tamai, eppure un risultato diverso. Anzi, uguale e contrario. Perché? «L'atteggiamento era quello giusto anche contro il Chioggia, il problema è che quel gol verso la fine della prima frazione ci ha tagliato le gambe, tanto è vero che la nostra ripresa è stata negativa - spiega Mike Miniati - non siamo più stati capaci di essere propositivi, come lo eravamo stati nei primi quarantacinque minuti». Qualcosa manca, non ci sono dubbi. Due sole partite senza gol subiti (Oderzo e Tamai) e pochi gol segnati: «Non sto a sindacare sull'operato del portiere, perché ne ho uno in famiglia e gioca nella mia stessa squadra. In più, non è il mio campo. Quello che so è che, a volte, non abbiamo la necessaria cattiveria, per segnare. Ho visto perlomeno tre o quattro situzioni favorevoli: ne avessimo sfruttata una sola. E allora può capitare che un errore lo commetti e finisci sconfitto, in una partita che avresti meritato perlomeno di pareggiare, se non vincere». Come complicarsi l'esistenza, senza tanti perché, insomma: «E' un campionato difficile e siamo in una situazione che dobbiamo cercare di raddrizzare in qualche maniera. Ci sono ancora diverse partite davanti e si tratta di accumulare il maggior numero di punti. Non possiamo più sbagliare, se vogliamo rimanere in questa categoria». Intanto, Miniati continua a giocare fuori ruolo: «Mi sistemo dove c'è bisogno. Anche oggi esterno destro basso. Sarei un centrocampista, però non mi lamento assolutamente, ci mancherebbe altro». (g.s.)
7 febbraio 2011

Il Belluno, invece, torna a dimostrare la propria fragilità, aggravata anche dalla cattiva ...



Il Belluno, invece, torna a dimostrare la propria fragilità, aggravata anche dalla cattiva giornata del regista Bono, che perde due o tre palloni da prenderlo a schiaffi. C'è solo una sua punizione interessante, sulla quale non si capisce bene se Brustolon stoppi o calci male, a pochi metri da Luca Boscolo. Di sicuro, la palla va fuori e i rimpianti aumentano. E' già uscito l'inconcludente eppure incavolato Battaglia, per fare spazio a Russo. Il nuovo entrato non è tanto più ficcante, ma almeno si guadagna qualche palla inattiva, che magari andrebbe gestita meglio. Invece una volta capita addirittura di ritrovarsi in fuorigioco e non è bello davvero. Entrano anche Lazzarini per uno stanco Mosca e Pontin per Rosso, perché comunque i fuoriquota regolamentari vanno salvaguardati. La buona volontà non manca ai gialloblù, semmai non ci sono le buone idee, sicché il Chioggia può ripartire in contropiede alcune volte, evitando però di chiudere l'incontro. Quattro minuti di recupero, che non cambiano nulla, anche perché il Chioggia ce ne mette quasi uno solo per battere un calcio d'angolo e non rispetta sistematicamente la distanza regolamentare sulle punizioni, perdendo altro tempo. La cosa strana è che non scattano altri cartellini, oltre a quelli di Garbini, Borriero, Tartalo e Vassalli. Il Belluno imbarca un'altra sconfitta e si accorge di essere ancora di più nei guai di prima. Avanti così e l'obiettivo massimo rischia di diventare la qualificazione ai play out, con meno di otto punti di distacco dall'avversaria diretta. In questo caso, si retrocede sparati e non rimane che mettersi a compilare la domanda di ripescaggio. Se qualcuno ne ha voglia.



Armenise prova a farsi animo «Anche un anno fa si pensava che non ci saremmo salvati...»


di Gigi Sosso

BELLUNO. Ingenuamente. Verrebbe da sorridere, se non ci fosse da piangere. Piangere e strapparsi i capelli. Un film già visto, al Polisportivo. Campione d'incassi l'undici avversario e a tasche vuote il Belluno, per via di un gol tremendo: «C'è stata un' ingenuità, purtroppo e l'abbiamo pagata - sottolinea Nicola Armenise - fino a quel momento, direi che avevamo fatto molto meglio del Chioggia, costruendo perlomeno tre o quattro buone occasioni, è che non siamo stati capaci di segnare». La salvezza diventa durissima, ma anche la fascia play out si è allontanata. Cosa si può, realisticamente, fare: «Non lo so ancora. L'anno scorso ci siamo salvati in quella maniera e nessuno ci credeva, adesso dobbiamo cercare di fare il massimo fino all'ultima giornata, il che significa mettere insieme il maggior numero di punti possibile. Alla fine, faremo i conti. Davvero non so a cosa possiamo aspirare, dico che anche in questa partita l'impegno non è mancato». L'impegno è il minimo sindacale. Quello che non c'è è la forza di reagire alle situazioni negative. Quando il Belluno va sotto, difficilmente rimedia: «Credo sia successo soltanto una volta ed era la prima giornata con l'Opitergina. Un po' anche per demerito dei trevigiani, a raccontarla tutta. Per il resto, non c'è dubbio che abbiamo questa grande difficoltà e non è certo la cosa migliore per una squadra, che deve cercare di mettersi in salvo in qualche modo». Il secondo tempo è stato poco meno che inutile ed era già capitato con l'Union Quinto, per esempio: «C'è stato disordine nella ripresa, sta di fatto che non siamo stati capaci di organizzare delle opportunità favorevoli, tranne quella su calcio piazzato di Bono, l'uomo che ci voleva».
7 febbraio 2011


Lahti, «toccata e fuga» prima di Concordia

Il centrale finlandese avrebbe voluto rispondere col sorriso alla chiamata della sua U21

Lahti, «toccata e fuga» prima di Concordia
BELLUNO. Volo e torno. Mercoledì Finlandia - Estonia under 21. Timi Lahti parte stamattina per la Scandinavia, perché il commissario tecnico Mika Laurikainen l'ha chiamato di nuovo. Certo il difensore sperava d'imbarcarsi dopo una vittoria. Immaginava di poter sorridere e non di presentarsi a Helsinki con il muso lungo: «Non giocheremo nella capitale, ma in una città vicina, ad ogni modo è sempre un appuntamento molto importante e del quale vado particolarmente orgoglioso. Parto stamattina e sarò di ritorno giovedì, pronto per l'incontro di Concordia, nel frattempo difenderò di nuovo i colori della mia nazionale. Peccato per il risultato della squadra di club. Abbiamo preso un gol evitabile, sul quale il mio compagno di reparto Brustolon avrebbe potuto fare qualcosa di buono e liberare. Purtroppo è andata a finire male e, secomdo me, avremmo meritato qualcosa di più. Almeno un punto». Lahti era già stato a Belluno l'anno scorso. Differenze? «Siamo un po' più giovani, rispetto alla passata stagione e questo può essere un problema in più. Ma direi che anche con il Chioggia ce la siamo giocare e senza quell'episodio negativo...». Manca ancora molto alla fine e, tra i problemi, c'è anche quello che interessa il biondo finlandese: ad aprile, comincerà il campionato di serie A del suo paese e l'Haka Valkeakoski gli ha rinnovato il contratto, dopo una buona stagione: «Sono sempre convinto che anche questa volta il Belluno potrà mettersi in salvo. Bisognerebbe giocare sempre come a Tamai, evitando tutti gli errori possibili e facendo un gran pressing sugli avversari. Fino a quando sarò qui in Italia, cercherò di dare il massimo per la mia squadra, con la speranza che questo massimo aiuti il gruppo a conquistare qualche risultato positivo in più. Ne abbiamo davvero un grande bisogno, per tentare questa nuova impresa. Cominciamo a fare risultato domenica prossima, non possiamo proprio farne a meno». (g.s.)
7 febbraio 2011
[Modificato da ZakkTV 08/02/2011 16:08]
09/02/2011 09:57
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 55.631
Registrato il: 05/04/2004
Città: TREVISO
Età: 40
Sesso: Maschile
Admin
da www.ilgazzettino.it

«Undici partite per la salvezza»
Armenise analizza l’ennesima sconfitta in casa e il problema del calo nei secondi tempi


Marco D’Incà

Martedì 8 Febbraio 2011,
Il Chioggia Sottomarina è la nona squadra a lasciare il polisportivo con il sorriso e i 3 punti in tasca. Tre, come le sconfitte consecutive davanti al pubblico amico di un Belluno che, nello stadio di piazzale Resistenza, non ha raccolto neppure le briciole in questo avvio di 2011. Ma un guerriero come Nicola Armenise non intende rassegnarsi all’impietosa evidenza delle cifre: «Non guardo la classifica. Non l’ho mai osservata neppure l’anno scorso, durante la rimonta che ci ha portato alla salvezza».
Nel frattempo però è arrivato l’ennesimo passivo casalingo.
«Abbiamo disputato una gara di impegno e sacrificio, in cui siamo riusciti a creare molte occasioni da rete. Ma come al solito dobbiamo fare i conti con un episodio a sfavore che alla fine ci condanna. Purtroppo capita troppo spesso. Il gol subìto è frutto di un’ingenuità».
Un passo indietro dopo Tamai?
«Ma il Chioggia è nettamente superiore rispetto ai friulani».
In ogni caso, sembra che il Belluno sia incapace di rialzarsi una volta in svantaggio. Solo un’impressione?
«È vero, nel secondo tempo la squadra tende sempre a disunirsi. È già capitato altre volte: quando andiamo sotto, non riusciamo a capovolgere il risultato. Ma non per scarso impegno. Per eccessiva generosità. Ognuno vorrebbe risolvere la partita a modo suo. E il fatto di accelerare i tempi ci spinge a commettere diversi errori».
Come procede l’intesa con Bono?
«Benissimo, con Stefano mi trovo davvero a mio agio. Dal lato umano è una persona fantastica, con valori importanti. Trovo che la sua presenza sia fondamentale anche in spogliatoio: offre sempre consigli a tutti, specialmente ai più giovani, e mette la sua esperienza a disposizione del gruppo. E poi come giocatore non si discute: per lui parlano le statistiche».
Dopo il mercato di riparazione, l’organico è competitivo?
«La società ha fatto il proprio dovere, ora noi giocatori dobbiamo fare il nostro. Ognuno deve prendersi le sue responsabilità: il campionato non è finito, mancano 11 partite. Portiamo a casa il maggior numero di punti e poi tiriamo le somme».
© riproduzione riservata



LA SITUAZIONE
La zona playout è a 3 punti
Ora sfida al Città di Concordia

Martedì 8 Febbraio 2011,
Dopo la sesta giornata di ritorno, il Belluno è sempre penultimo con 2 punti di vantaggio sul fanalino Torviscosa (travolto 6-0 dal Venezia) e 3 di ritardo sulla zona playout. Giova ricordare che le ultime due retrocedono direttamente in Eccellenza, mentre le squadre che si classificano dal 13. al 16. posto disputeranno gli spareggi post campionato per rimanere in D. E proprio i playout sono il principale obiettivo dei gialloblù: la 12. piazza della graduatoria, che avrebbe il significato di salvezza diretta, è ora lontana ben 7 lunghezze. E chi occupa il 12. posto? Il Città di Concordia, prossimo avversario in calendario della squadra guidata da Roberto Raschi. I veneziani non perdono in casa da due mesi. (M.D.I.)
© riproduzione riservata



12/02/2011 13:04
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 55.631
Registrato il: 05/04/2004
Città: TREVISO
Età: 40
Sesso: Maschile
Admin
da www.ilgazzettino.it

CALCIO SERIE D
Lahti di nuovo a disposizione
dopo l’esperienza europea



Venerdì 11 Febbraio 2011,
Ritorni. Dopo una settimana di allenamenti piuttosto travagliata tra acciacchi, infortuni e partenze, Roberto Raschi sta cercando di tirare le somme per la partita di domenica con il Concordia e fare la conta del chi c’è e chi non c’è. Ieri pomeriggio il gruppo ha svolto la classica amichevole del giovedì sul campo principale (in pessime condizioni) e a sua disposizione il mister ha avuto pure Armenise (pienamente recuperato), Pavan (idem) e Mele, che con un’infiltrazione alla schiena per i dolori che lo stanno attanagliando in questi giorni è riuscito ad allenarsi regolarmente. Ancora fuori invece, e dunque indisponibili al cento per cento per domenica, Zappalà, Lazzaretti e Masoch.
Ci sarà di sicuro invece, e carico come una molla, Timi Lahti, tornato ieri dalla Finlandia dopo aver giocato tutta l’amichevole della nazionale Under 21 contro l’Estonia, vinta per 4-1. Rientrato per l’appunto nel pomeriggio di ieri a Belluno, il difensore tornerà oggi a disposizione di Raschi e sarà senza ombra di dubbio presente a Concordia. Un Concordia che con la sconfitta di domenica scorsa a Rovigo (3-1), ha interrotto bruscamente un ciclo positivo che l’avevo vista battere nelle precedenti quattro giornate Quinto, Chioggia e Montecchio. All’andata, quando in panchina sedeva ancora mister Tormen, finì 3-1 per i rivali. (A.D.B.)
© riproduzione riservata



12/02/2011 18:04
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 55.631
Registrato il: 05/04/2004
Città: TREVISO
Età: 40
Sesso: Maschile
Admin
CALCIO SERIE D
Per il Belluno un rivale super in casa
Sabato 12 Febbraio 2011,
Tutti presenti, e largo agli attaccanti. Il Belluno ha svolto ieri l’ultima seduta della settimana. Gli unici assenti per il match rimangono Zappalà, Masoch e Lazzaretti. Nel gruppo invece Mele, Armenise e Pavan, con l’aggiunta del rientrante e carichissimo Lahti. Il mister, che aveva iniziato la settimana alzando la voce e mettendo bene in chiaro che per salvarsi bisogna cambiare ritmo, ha sottolineato una volta di più alla truppa l’importanza del match di domani in casa Concordia (designato l’arbitro Luigi Martire di Crotone). Con una squadra a tiro, appena 7 lunghezze più in alto dei gialloblù, sarà vietato sbagliare. Non si può perdere, né pareggiare. E per capire come farcela, un aiuto potrebbe arrivare dai numeri.
Il Concordia infatti, con 45 reti subìte (5 in più di Miniati&Co.), a fronte dei 32 fatti (9 in più del Belluno), «vanta» la terza peggior difesa del girone. È altrettanto vero però che nel girone di ritorno, in casa Concordia, le cose alle avversarie non sono andate troppo bene. Dopo averne vinto solo una in tutto il girone di andata, fino a oggi nel girone di ritorno tre partite e tre vittorie contro Quinto, Chioggia e Montecchio. (A.D.B.)
© riproduzione riservata


15/02/2011 00:36
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 55.631
Registrato il: 05/04/2004
Città: TREVISO
Età: 40
Sesso: Maschile
Admin
da www.ilgazzettino.it


Il Belluno strappa l’1-1 con Mele a 10’ dalla fine

Un pari di rigore
che serve a poco



Andrea Ruzza

Lunedì 14 Febbraio 2011,
Finisce in parità lo scontro diretto tra Concordia e Belluno. Un risultato che non fa una grinza. In chiave salvezza, però, serve a ben poco ai bellunesi, così come per i concordiesi. I gialloblù si aggrappano alla speranza, per altro concreta, di agganciarsi alla zona playout, distante appena 2 punti.
Partita non bellissima, secondo i canoni dello scontro diretto dove si bada principalmente a non subìre. L’approccio delle zebrette è positivo. Al primo vero affondo, Della Bianca sfrutta a dovere una lunga rimessa dall’out di capitan Cervesato e di testa infila tra palo e portiere. Sembrano le premesse per un bel altro tipo di partita da parte dell’undici veneziano. Il Concordia controlla in tutta tranquillità una reazione poco convinta del Belluno che porta Pagotto solamente a un intervento in presa su un colpo di testa di Mosca. In chiusura di prima frazione, buona opportunità per Cervesato, il quale obbliga Trivellato a salvarsi in angolo.
Ben più attivo il Belluno nella seconda parte di gara. Mister Raschi opera alcuni cambiamenti tattici e obbliga il Concordia ad arretrare il baricentro. Una conclusione di Miniati e un tentativo di Mosca creano apprensione in area veneziana. Tuttavia, Pagotto dorme sonni relativamente tranquilli. Il fatto è che i padroni di casa non riescono più ad uscire dal proprio guscio. Solamente al 33’, sugli sviluppi di una punizione, Basso di testa sfiora la base del palo.
L’episodio cambia le sorti del match si materializza al 35’, quando Bono penetra in area dalla sinistra e mette in mezzo un pallone sul quale Faccinetto interviene di mano. Rigore e secondo giallo per il centrale difensivo locale che lascia in inferiorità numerica i compagni. Dal dischetto, non sbaglia Mele. Il tempo per riprendere in mano la contesa c’è. Cervesato e compagni, però, non riescono a riportarsi in avanti con una certa pericolosità. La stanchezza, poi, annebbia le idee e tutti i tentativi si rivelano infruttuosi.
Sulle ali dell’entusiasmo, invece, il Belluno prova a vincere. Pagotto si salva su Raddrezza e allo scadere si oppone a Brustolon.
© riproduzione riservata

Lunedì 14 Febbraio 2011,
CONCORDIA-BELLUNO1-1
GOL: pt 15’ Della Bianca; st 35’ rig. Mele.
CONCORDIA: Pagotto 6.5, Cervesato 6, Frater 6, Albanese 6, Faccinetto 6, Ramos 6.5, Dal Cin 6, Zanotel 6, Della Bianca 6, Boldarin 6 (st 26’ Basso 5.5), Da Ros 6.5 (45’ st Bianco sv). All. Bisioli.
BELLUNO: Trivellato 6, Pavan 6 (34’ st Battaglia 6), Mosca 6.5, Armenise 6, Brustolon 6, Lahi 6, Rosso 6, Bono 6, Russo 5.5 (1’ st Raddrezza 6.5), Mele 6.5 (45’ st Merotto sv), Miniati 6. All. Raschi.
ARBITRO: Martire di Grosseto 6.
NOTE. Spettatori 150 circa. Espulso al 35’ st Faccinetto per doppia ammonizione. Ammoniti: Albanese, Zanotel, Basso, Brustolon, Bono e Mele. Angoli: 5-2 per il Belluno. Recupero: pt 2’, st 3’.

LE INTERVISTE
Raschi non si dà pace per il brutto primo tempo
«Eppure alla fine abbiamo rischiato di vincere»


Lunedì 14 Febbraio 2011,
Dopo il pareggio agguantato nel secondo tempo, mister Raschi dà il suo giudizio sulla gara: «Il risultato non ci soddisfa, più che altro perché abbiamo buttato via tutto il primo tempo giocando male e prendendo un gol stupido. Non siamo riusciti a marcare bene Dalla Bianca che con uno stacco non eccezionale è riuscito a beffare la difesa e il portiere».
Poi le cose sono migliorate.
«Nella ripresa abbiamo giocato solo noi. Dopo il pareggio abbiamo rischiato anche di vincere grazie a due clamorose occasioni, prima il palo e poi il colpo di testa di Battaglia. C’è da dire che non ci sentiamo inferiori al Concordia, l’unica differenza è che loro possono contare su Della Bianca che è una garanzia in fatto a gol ed è molto bravo a prendersi falli vicino alla porta».
La svolta della partita è avvenuta nel secondo tempo grazie ai cambi e agli spostamenti tattici.
«Ho spostato alcuni giocatori in modo da sfruttare meglio le fasce e rendere più pericolosa la manovra offensiva, ma purtroppo ci siamo svegliati troppo tardi. Noi dobbiamo cercare di fare di più, di essere più cattivi, evitando ogni volta di prendere gol assurdi ed evitabili. Se avessimo giocato tutta la partita come nel secondo tempo avremmo sicuramente conquistato i tre punti, ma bisogna accettare questo pareggio e ripartire da qui per migliorarci».
Anna Gaiarin

© riproduzione riservata


15/02/2011 21:48
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 55.631
Registrato il: 05/04/2004
Città: TREVISO
Età: 40
Sesso: Maschile
Admin
da www.ilgazzettino.it

CALCIO SERIE D Dopo il pareggio a Concordia la squadra di Raschi rimane penultima
«Belluno preda della nikefobia»

Modesto Bonan analizza la situazione difficile dei gialloblù: «Credo nella salvezza»

Alessandro De Bon
Martedì 15 Febbraio 2011,
Modesto a parte? No, impossibile. Questo Belluno, il Belluno di Roberto Raschi, Modesto Bonan ce l’ha nel sangue. Anzi, nelle gambe, tutti i pomeriggi. Perché nell’organigramma non figura, ma corsa, salti, scatti e riprese dipendono da lui. E lui, che quei colori li sente suoi, parla alla prima persona plurale. Iniziando da Concordia. «Dobbiamo guardare al pareggio di domenica come a un bicchiere mezzo pieno. Finalmente abbiamo fatto risultato rimontando. Credetemi, è stato un gran risultato».
Già, ma non di quelli che scrollano le classifiche.
«Ora bisogna fare più punti possibili e ce ne sono ancora tanti in palio. Sì, è vero, salvarsi direttamente è molto difficile, ma intanto pensiamo a tirarci fuori dalla penultima posizione. Se poi bisognerà fare i playout, faremo i playout. Non sono una tragedia. Due partite secche, dentro o fuori. Vince chi lavora bene, chi è allenato e dunque lucido».
E il Belluno come lavora?
«Bene. Quel che conta è non scaricarsi mai del tutto, mettere sempre via qualcosa. Ci si può svuotare solo all’ultima di campionato e alla finale di Champions. Altrimenti, a quella dopo, crolli. E noi è così che stiamo lavorando. Ora, con la sosta, abbiamo programmato una settimana intensissima, i ragazzi arriveranno al weekend morti. E andrà bene così. Impensabile però dire ora "pensiamo ai playout". Sarebbe un suicidio. Se arriveranno ci penseremo a tempo debito. Per vincerli».
Pasa ieri, Raschi oggi.
«A Pasa, dopo il ko a Quinto, gliel’ho detto: "A Vianello invertito avremmo vinto noi". E lui era d’accordo. D’altronde è arrivato al Belluno che sapeva giocare. Se n’è andato che sapeva allenare. Qualcosa me lo deve... Raschi invece è l’uomo giusto al posto giusto. La società ha fatto bene».
Perché il Belluno fatica così tanto a vincere?
«Credo abbia la nikefobia, la paura della vittoria, un’idiosincrasia al successo. Questione di testa. E vi assicuro che io, cinque volte secondo ai campionati italiani di atletica, so cosa voglia dire. Ti rendi conto che stai vincendo e crolli, non ti sembra possibile. Bisognerebbe sempre giocare come se si fosse sullo 0-0. Dirlo è semplice, farlo tutt’altro».
Eppure qualcuno ha additato la forma fisica della squadra.
«Sono anni che lavoro così e mai una volta sono retrocesso. Anche l’anno scorso dovetti impormi quando qualcuno non si fidava più dei nostri allenamenti. E poi... Il fatto è che correre è un conto, correre bene un altro. Se corri male, vai in affanno e perdi, anche se di fisico stai divinamente».
Insomma, tutto dipende dalla testa.
«Senza dubbio. Quest’anno il lavoro è lo stesso, gli uomini e le teste diverse. Ma nonostante questo io sono certo e tranquillo: ci salveremo. Non chiedetemi se direttamente o ai playout, ma ci salveremo».
© riproduzione riservata


17/02/2011 00:36
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 55.631
Registrato il: 05/04/2004
Città: TREVISO
Età: 40
Sesso: Maschile
Admin
da www.ilgazzettino.it

CALCIO SERIE D
Belluno, vigilia di amichevole
domani trasferta a Bassano

Mercoledì 16 Febbraio 2011,
Un paio d’acciacchi e il pullman acceso. Il Belluno ha ripreso ieri ad allenarsi con un paio di novità dall’infermeria e una conferma da Bassano. Al ritrovo post-Concordia Armenise e Russo sono arrivati alla seduta claudicanti. Il centrocampista ha infatti accusato qualche problema al ginocchio, che già domenica gli aveva dato noie, e anche oggi se ne starà a bordo campo con l’intento di giocare un tempo con il Bassano. Russo invece, causa una botta, ieri non si è allenato ma già oggi dovrebbe rientrare regolarmente nel gruppo. Ripresa anche per Masoch, di nuovo nei ranghi, mentre rimane ai box ancora per una settimana intera Zappalà. Per lui è previsto il rientro la prossima settimana, quella antecedente la sfida con la Sanvitese. Per l’amichevole di domani intanto Belluno e Bassano hanno confermato che il match si giocherà proprio a Bassano, allo stadio Filippin, con fischio d’inizio alle 15. (A.D.B.)
© riproduzione riservata


17/02/2011 21:15
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 55.631
Registrato il: 05/04/2004
Città: TREVISO
Età: 40
Sesso: Maschile
Admin
CALCIO SERIE D
Amichevole Bassano-Belluno
annullata per il maltempo


Giovedì 17 Febbraio 2011,
Piove, tutti a casa. Niente amichevole per il Belluno di Roberto Raschi. Mele e compagni questo pomeriggio non scenderanno a Bassano, non giocheranno amichevoli, ma se ne staranno a Belluno. A seguito delle abbondanti e fastidiose piogge delle ultime ore infatti ieri pomeriggio le due società hanno deciso in comune accordo che, viste le condizioni del campo del Filippin, meglio evitare rischi assurdi e far saltare l’amichevole. Tanti saluti e arrivederci alla prossima occasione.
Il clou della settimana gialloblù dunque è saltato e questo pomeriggio, con un programma di ripiego, la truppa di capitan Brustolon si troverà come al solito sul sintetico dello stadio per un classico allenamento settimanale. Niente amichevole in famiglia di riparazione. Troppo piccolo il sintetico, intoccabile il polisportivo. Il gruppo (nella foto sotto Lahti) avrà così modo di recuperare con più tranquillità gli acciaccati. Armenise è praticamente a posto e già questo pomeriggio dovrebbe prendere regolarmente parte alla seduta. Fermo invece - insieme al solito Zappalà -, Pavan, affaticato dal lavoro degli ultimi giorni e dunque lasciato a riposo fino alla prossima settimana. Ricordiamo infatti che domenica la serie D osserva un turno di riposo, in concomitanza con il torneo di Viareggio. Si riprenderà domenica 27 con Belluno-Sanvitese.
© riproduzione riservata


Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:11. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com



Questo non è il forum ufficiale del Treviso Calcio, né di nessun gruppo organizzato della Curva Di Maio. Questo forum vuole essere unicamente il punto d'incontro di tutti i ragazzi che hanno il Treviso Calcio nel cuore e che hanno l'Omobono Tenni come seconda casa. Per iscriverti al forum lascia un messaggio nella sezione di presentazione Porta San Tomaso!

ANNUNCIO: Da novembre 2011 il forum torna in modalità "partecipazione obbligatoria": per poter leggere le discussioni, ciascun utente è obbligato a partecipare attivamente alle stesse. Ciò vuol dire che se entro un tot di tempo (a discrezione dello staff) un utente non parteciperà alle discussioni nonostante riesca a leggerle, gli verrà tolto l'accesso al forum e per mantenersi informato sulle news del Treviso, gli basterà visitare quotidianamente il sito www.forzatreviso.it. Se un utente non ha accesso alle discussioni, ed è intenzionato a partecipare, basta contattare tramite mail gli amministratori e gli verrà spiegato come accedere. Tutto ciò perchè preferiamo avere meno utenti, ma tutti attivi, piuttosto che tanti lettori.
Lo Staff di Forzatreviso.it


Copyright 2024 Forzatreviso.it | All rights reserved. | Design by Murdock Labs. | Forum by FFZ.