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Dolomiti Bellunesi

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27/10/2010 15:05
 
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Zappalà e Miniati portano avanti i gialloblù, il patatrac nei 10’ conclusivi

Belluno ancora rimontato
ma pesano due espulsioni

Lunedì 25 Ottobre 2010,
SANVITESE-BELLUNO2-2
GOL: pt 30’ Zappalà, 42’ Miniati; st 35’ De Cecco, 46’ Cacurio.
SANVITESE (4-4-2): Piccolo 6.5, Cucchiaro 6 (st 24’ Garlatti 6), Bassetto 6, Mboup 7 (st 6’ Geremia 6), Visalli 6.5, Michieli 6 (st 48’ Venier s.v), Ursella 6, De Cecco 6.5, Calcagni 6, Cacurio 6.5, Monti 6.5. All. Tortolo.
BELLUNO (4-5-1): Marziani 6.5, Sommacal 6, Lazzarini 6.5 (st 1’ Mosca 6), Armenise 6.5, Zappalà 6.5, Pavan 7, Merotto 6, Miniati 6.5, Battaglia 7 (st 42’ Brustolon s.v), Mele 6.5, Radrezza 5. All. Raschi.
ARBITRO: Longo di Bergamo 6.
NOTE. Espulsi st 27’ Sommacal per doppia ammonizione, 41’ Radrezza per proteste. Allontanato st 48’ l’allenatore della Sanvitese Tortolo per proteste. Ammoniti Bassetto, Michieli, Marziani e Brustolon. Angoli 8-5. Recupero 2’ e 5’. Spettatori 200.

Lunedì 25 Ottobre 2010,
Un’ora perfetta, poi due espulsioni - una affrettata, l’altra sciagurata - e il Belluno si fa rimontare due volte dalla Sanvitese.
Inizio gialloblù da incorniciare. Difesa alta, centrocampo imbottito e Battaglia punta unica, con il duo Radrezza-Mele capaci di fare le due fasi. La Sanvitese cerca spazio in ala (1’: cross di Monti, ribattuta e conclusione centrale di Michieli) o spinge collezionando corner (6’ tocco sporco di Mboup, bloccato da Marziani). I gialloblù mettono il naso avanti al 12’, con una ripartenza di Mele, chiusa a lato (di poco) di testa da Merotto. Il Belluno si accorge di poter fare ben di più: bella girata di testa di Battaglia (26’) e poi tocco ravvicinato di Radrezza (28’), assai abile a rubare il tempo a Cucchiaro; super l’intervento di Piccolo.
Al 30’ il meritato vantaggio bellunese. Corner da sinistra: mischia in area e corto rinvio della difesa della Sanvitese. Il cuoio giunge a Miniati che pesca Zappalà libero, in piena area. La girata (seppur sporca) giunge nell’angolino dove Piccolo non può arrivare. Il Belluno continua nel pressing e al 42’ raccoglie il raddoppio. Nuova fuga in contropiede per Battaglia, cross al centro per Miniati che controlla in piena area, si gira evitando il recupero difensivo di Visalli e piazza di giustezza il diagonale del raddoppio.
Ripresa. Il Belluno mantiene ordine e volontà, impeccabili gli anticipi di Zappalà e Pavan,. Quando Caucurio scarica sui piedoni di Marziani (25’) il contropiede del possibile 1-2 sembra la giornata giusta. La prima crepa nel muro gialloblù si apre però al 27’. Sommacal, già ammonito, interviene fallosamente sulla trequarti. Per l’arbitro l’intervento vale il secondo giallo. Nuovo scossone al 35’, quando De Cecco uccella a centro porta su punizione Marziani. In inferiorità numerica il Belluno si mantiene però in linea di galleggiamento e al 40’ ha anche la fortuna di veder stoppata dal palo una girata in tuffo di testa di Calcagni. A far crollare tutto provvede Radrezza, che al 41’ manda platealmente a quel paese l’arbitro, lasciando i suoi in 9. La Sanvitese ci crede, e così Cacurio, al 46’, trova lo spunto dalla trequarti, con un diagonale preciso che impatta tutto. Finale di tensione, ma alla fine il fortino bellunese resiste.

Raschi: «In 11
contro 11
controllavamo
senza affanni»


Lunedì 25 Ottobre 2010,
Grande rammarico nello spogliatoio del Belluno. E se centrasse anche la paura di vincere? «Non saprei – spiega mister Roberto Raschi, vice promosso in panca per la squalifica di Tormen – di certo fino all’espulsione di Sommacal avevamo condotto alla grande la partita, contro una Sanvitese che non è certo squadra di bassa classifica». In effetti si è visto un ottimo Belluno, tatticamente impeccabile, aggressivo e corto: «Credo che proprio questa intensità e questa attenzione – prosegue Raschi – siano gli elementi positivi di questa gara. Abbiamo giocato davvero bene: in pratica finchè si è giocato in 11 contro 11 avevamo creato diverse occasioni da rete, segnato due gol e nella ripresa, con il doppio vantaggio, stavamo controllando quasi senza affanni la partita. Al di là degli episodi arbitrali, è chiaro però che ci manca ancora qualcosa. La scorsa settimana dopo aver agguantato il pari a pochi secondi dal termine, invece di controllare il pareggio abbiamo vanificato tutto dando il via libera al Concordia. Con la Sanvitese è successo quasi lo stesso, e alla fine ci ritroviamo con due cartellini rossi e due punti gettati al vento. Spero che, nonostante questi episodi, i ragazzi continuino a impegnarsi con questa voglia. Fisicamente abbiamo dimostrato di essere in palla, correndo e pressando sino alla fine. Prima o poi eviteremo anche di farci del male da soli». Domenica sfida casalinga con il Montecchio Maggiore, essenziale in chiave salvezza. (A.C.)

Radrezza recita
il «mea culpa»


Marco D’Incà
Martedì 26 Ottobre 2010,
Un’autocritica spietata. Andrea Radrezza recita il mea culpa dopo l’ingenuità che, molto probabilmente, è costata la vittoria al Belluno sul campo di San Vito al Tagliamento. A 5’ dallo scadere del tempo regolamentare, con i gialloblù avanti 2-1 nel punteggio, ma in 10 uomini per il rosso (unanimente considerato come affrettato) rimediato dal giovane Sommacal (somma di ammonizioni), Radrezza si è lasciato andare a un’evidente protesta. E il direttore di gara, Longo di Bergamo, non ha potuto far altro che applicare alla lettera il regolamento: espulsione diretta e doccia anticipata.
«No, l’arbitro non è stato per nulla severo - ammette l’attaccante di scuola Padova - ha fatto bene a cacciarmi. Ho sbagliato al cento per cento. Ne sono consapevole. Chiedo scusa a tutti». In 9, la linea Maginot del Belluno ha retto solo per qualche minuto: nel recupero, infatti, la Sanvitese è riuscita a pescare l’insperato 2-2 con il bomber Cacurio. Un vero peccato, visto che i ragazzi guidati da Tormen, anzi, dal vice Raschi - visto che il general manager gialloblù doveva scontare la prima di due giornate di squalifica - non sono riusciti a sfruttare il doppio vantaggio, firmato dall’inedita coppia Zappalà (esordio con gol per il palermitano) e Mike Miniati.
Andrea, cosa è successo davvero?
«Ho mandato l’arbitro a quel paese in maniera plateale. Ma non mi sono reso conto subito della gravità del mio atteggiamento. È stato un gesto istintivo. Mi si è "chiusa la vena" per 5 secondi e non ho più capito niente. Ho perso la testa».
C’è qualcosa in particolare che ha contribuito a scatenare la tua ira?
«Premesso che non ho giustificazioni, l’arbitro ha cambiato il modo di dirigere la gara nel secondo tempo. Non fischiava più nulla. Dopo il terzo fallo subìto al limite dell’area e non sanzionato, mi sono lasciato andare a questa protesta. E per noi, che eravamo un po’ in sofferenza, le punizioni dal limite potevano essere importanti per cambiare la storia della partita. Ma, lo ripeto ancora, non ho scuse. Non dovevo lasciare la mia squadra in nove».
Ti aspetti una sanzione severa dal giudice sportivo?
«Due giornate di squalifica le prendo sicuramente. Con l’offesa diretta non posso pensare di cavarmela con un turno».
Al di là dello spiacevole episodio, a San Vito al Tagliamento si è rivisto il vero Belluno?
«Siamo sicuramente sulla strada giusta. Nel primo tempo abbiamo giocato un bellissimo calcio, segnando due gol e creando diverse occasioni da rete. Il Belluno di domenica scorsa mi è piaciuto molto: poteva portare a casa i tre punti. Li avrebbe meritati».

Capitan Brustolon pronto per il Montecchio


Il Belluno ha ripreso gli allenamenti in vista della sfida salvezza di domenica. Recuperato anche Lazzaretti

Mercoledì 27 Ottobre 2010,
L’infermeria si svuota e il Belluno può guardare con fiducia allo scontro salvezza di domenica prossima, al polisportivo, contro il Montecchio. Hanno ripreso ad allenarsi a pieno regime, infatti, i due giocatori assenti nel match di San Vito al Tagliamento: Daniele Lazzaretti e Simone Brustolon. Le possibilità di vederli sul rettangolo verde fra quattro giorni sono davvero concrete. Il capitano, in particolar modo, ha recuperato la totale funzionalità del piede, dopo la forte contusione rimediata con il Concordia. Insomma, tutti i pezzi della difesa titolare dovrebbero tornare regolarmente al loro posto.
In realtà, il più malconcio alla ripresa degli allenamenti era Nicola Pavan a causa degli ormai noti problemi al ginocchio, con cui il mastino gialloblù convive da tempo. Nulla di preoccupante, comunque: domenica dovrebbe mancare soltanto Radrezza. L’attaccante, dopo l’espulsione per proteste, attende proprio quest’oggi il responso del giudice sportivo. La speranza, come ha ammesso lo stesso Andrea, è che la squalifica non si prolunghi oltre le due giornate. In ogni caso, anche senza la spinta propulsiva dell’ex Padova, è di vitale importanza ottenere i 3 punti e spedire una diretta concorrente come il Montecchio a -6 in classifica.






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