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Dolomiti Bellunesi

Ultimo Aggiornamento: 12/04/2024 22:02
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01/03/2011 02:25
 
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A parte il quarto d’ora iniziale della ripresa, la Sanvitese ha sempre
sofferto il gioco dei padroni di casa, che alla fine hanno vinto per 2-1


Brividi, gol e tanti pali
ma il Belluno stavolta
evita di farsi rimontare


Lunedì 28 Febbraio 2011,
Di nuovo in zona playout. Il Belluno conquista la prima vittoria casalinga del 2011 giocando meglio della Sanvitese per quasi 70’. Il problema è che nel quarto d’ora concesso ai friulani, a inizio ripresa, rischia di affogare: un gol e tre pali lo score degli ospiti. A parti inverse, forse avremmo detto che il pari sarebbe stato il risultato più giusto. La realtà è che il Belluno complessivamente ha giocato meglio. Specie nel primo tempo, da applausi. La sconfitta del Kras consente ai gialloblù di scavalcare i triestini e di agguantare il terz’ultimo posto. Gli spareggi ora sono realtà, ma il cammino è ancora lunghissimo.
Raschi prova a sparigliare le carte. Le due punte centrali Russo e Battaglia vanno in panchina e l’allenatore sceglie una fase offensiva meno statica, schierando Radrezza e Mele davanti. Gli schemi sembrano funzionare da subito, Mosca giostra da attaccante aggiunto, anche Rosso e Bono si inseriscono con continuità. La difesa ospite fatica a prendere le misure e al 5’, su una sponda (involontaria?) di Radrezza, Mele stoppa e segna. Peccato fosse in fuorigioco... Altri 3’ e il Belluno va vicinissimo al vantaggio: pallone dolcissimo messo in mezzo da Mele, Rosso si presenta puntuale all’appuntamento e di testa manda la sfera a pochi centimetri dal palo. 24’: poderosa iniziativa di Radrezza e bel diagonale che il portiere friulano fatica a deviare.
Al 28’ il risultato si sblocca, coronando la supremazia dei padroni di casa: traversone dalla destra di Armenise, volée da prima punta di Brustolon e palla che entra nell’angolino alla destra di Piccolo. Il Belluno insiste: Mele al 37’ salta Geremia e giunto al limite cerca il capolavoro invece di accontentarsi di una conclusione secca, la palla esce di poco vicino all’incrocio. Una lezione che forse serve a Marco, abilissimo a trasformarsi in punta opportunista quando al 42’ ribadisce in rete, con un tap-in di testa, la breve respinta del portiere Piccolo sul sinistro dal limite di Mosca. Si va al riposo sul 2-0, risultato meritato e costruito anche con il bel gioco.
Negli spogliatoi Tortolo trova le parole giuste perché l’inizio della ripresa propone una Sanvitese aggressiva. Comincia De Cecco, con una bordata da posizione defilata, Trivellato non si fa sorprendere e la alza quel tanto che basta per mandare la palla a sbattere sulla traversa. Il messaggio non viene raccolto dal Belluno che si addormenta sull’angolo seguente. Lestani ne approfitta e segna il 2-1: partita riaperta al 2’. La Sanvitese va che è un piacere e sfiora subito il pareggio: Cacurio semina gli avversari e mette in mezzo un pallone dalla sinistra, Lahti - tradito dal terreno - manca l’intervento, Monti scivola ma rialzandosi calcia di sinistro mandando la sfera sul palo interno alla sinistra di Trivellato, fortunato anche a ritrovarsela tra le mani. I friulani continuano a sbattere sui legni, perché al 15’ tocca a De Cecco colpire il palo (esterno) alla sinistra di Trivellato. Un quarto d’ora di fuoco per la Sanvitese, ma stavolta i gialloblù reagiscono. Grande occasione al 17’: contropiede Radrezza-Bono-Radrezza, il numero 9 cerca l’angolino ma trova le mani del portiere. Fallito il 3-1, il Belluno capisce comunque che attaccare è molto meglio che rimanere dietro ad aspettare l’avversario. E così (19’) ecco una nuova opportunità, sul sinistro di Mosca, che la spara alle stelle. 4’ dopo ancora Stefano ha una chance, viene anche strattonato mentre calcia e così la palla esce. Infine, sempre Mosca serve un assist a Mele, basterebbe solo spingerla in porta ma Marco arriva con un centesimo di secondo di ritardo.
Gli ultimi 20’ sono equilibrati, il Belluno controlla, alla Sanvitese non riesce più nemmeno una giocata importante. E finalmente si torna a fare festa al polisportivo.
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Lunedì 28 Febbraio 2011,
BELLUNO-SANVITESE2-1
GOL: pt 28’ Brustolon, 42’ Mele; st 2’ Lestani.
BELLUNO: Trivellato 6; Pavan 6, M. Miniati 6, Brustolon 7, Lahti 6.5; Armenise 6.5, Rosso 6.5 (st 37’ Pontin sv), Bono 6.5, Mosca 7; Radrezza 7 (st 32’ Russo sv), Mele 7.5 (st 43’ Merotto sv). (A. Miniati, Sommacal, Battaglia, Lazzarini). All. R. Raschi.
SANVITESE: Piccolo 6.5; Bassetto 5.5, Nieri 5.5, Perissinotto 5.5, Geremia 5.5; Michieli 6 (st 42’ Benvenuto sv), Lestani 6.5, De Cecco 7, Cucchiaro 6 (st 37’ Venier sv); Cacurio 6 (st 31’ Garlatti 6), Monti 5.5. (Benedetti, Benvenuto, De Santis, Zoppolato, De Gianantonio). All. G. Tortolo.
ARBITRO: A. Pinzone di Genova, 6.5 (assistenti: L. Margini di Reggio Emilia e A. Branca di Bologna).
NOTE. Spettatori 250 (123 paganti, 117 abbonati). Ammonito Cacurio (st 4’). Angoli 2-1 (0-0) per il Belluno. Recupero: pt 1’; st 4’.


PARLA RASCHI
«Uno step
importante»

Lunedì 28 Febbraio 2011,
Sulle orme di Spalletti. Come la Roma prima maniera, Raschi propone un Belluno inedito: senza prime punte di ruolo, con giocatori veloci e dai piedi buoni. Risultato? Vittoria e bel gioco: «Vorrei che la squadra avesse sempre l’abitudine di giocare la palla, costruire azioni manovrate, tenere il possesso. In questo senso, il primo tempo mi è piaciuto moltissimo. Così come la rete del vantaggio, frutto di uno schema con 4 varianti, provato e riprovato in allenamento».
Mister, la scelta di rinunciare a Russo e Battaglia da cosa era dettata?
«Dal fatto che la Sanvitese doveva rinunciare a un difensore rapido come Mboup. E la loro coppia di centrali non aveva nella corsa l’arma migliore. Ho preferito puntare su attaccanti più veloci».
Riproporrà questa formula?
«Dipenderà dalle caratteristiche dell’avversario. Stavolta ha dato buoni frutti».
Poi però arrivano sempre quei 15’ di sbandamento. Come se lo spiega?
«Sì, a inizio ripresa abbiamo messo a repentaglio quanto costruito nel primo tempo. Eppure, nell’intervallo, avevo raccomandato attenzione sulle palle inattive. Sul gol qualcuno si è perso il proprio uomo in marcatura, mentre i due pali sono nati da una casualità (il terreno che ha tradito Lahti) e da un gran tiro. Ma ci siamo ribellati alle difficoltà, reagendo alla grande e sfiorando a più riprese il terzo gol».
Cosa rappresenta questa vittoria?
«Uno step importante. Ci dà morale e fiducia». (M.D.I.)
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Quattro
convocati
nel team
di serie D

Lunedì 28 Febbraio 2011,
I magnifici quattro. Nicola Borca, Mike Miniati, Christian Pauletti e Andrea Rosso sono stati convocati a Montebelluna, per un allenamento in programma mercoledì in vista del Torneo nazionale giovanile di serie D. In altri termini, si tratta di una rappresentativa che raccoglie i migliori prospetti della D, in base al girone di appartenenza. Per prestigio e importanza, non sarà a livello del Torneo di Viareggio - competizione alla quale lo scorso anno presero parte due gialloblù come Gianmarco Brotto e Stefano Mosca, mentre quest’anno è protagonista l’ex Daniel Onescu, ora al Rimini - ma dalle parti di piazzale Resistenza c’è grande soddisfazione per i riconoscimenti, le convocazioni e le chiamate che i giovani atleti del vivaio bellunese stanno raccogliendo in questi anni. (M.D.I.)
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Mele: «Ho rotto l’incantesimo»
Marco non segnava su azione da maggio: «In attacco siamo tutti bravi. Ora continuiamo così»
Lunedì 28 Febbraio 2011,
Doppia incoronazione: sul campo, per Marco Mele. Da mister Raschi, per Andrea Rosso: «Rosso è uno dei miei fedelissimi. L’ho allenato anche a livello giovanile, so che su di lui posso contare. Mi piace perché è uno che non si fa troppe domande. E in campo dà tutto».
NOVE MESI DOPO - Marco Mele ha rotto l’incantesimo: «Non segnavo su azione dall’ultima partita dello scorso campionato, contro il Porfido Albiano». Era il 16 maggio. E i gol potevano essere due in un solo pomeriggio: «Subito prima del 2-0, mi è capitata un’altra buona occasione, ma ho sbagliato. Ho voluto mirare l’angolo alto da ottima posizione». La nuova formula offensiva, tutti piccoli e tutti veloci, ha rigenerato Mele: «Non penso sia una questione di giocatori perché in attacco abbiamo elementi molto validi, pur con caratteristiche diverse. Stavolta, per ovvi motivi, abbiamo giocato maggiormente palla a terra. Ma quando verrà schierato di nuovo Battaglia, potremo sfruttare anche il gioco aereo. Ripeto, siamo in tanti. E tutti buoni atleti: possiamo alternarci senza problemi». L’inizio ripresa sembrava il prologo di un film già visto: «Siamo tornati in campo un po’ timorosi, abbiamo abbassato troppo il baricentro. Ma ci siamo ripresi in fretta. Dobbiamo continuare così. A partire da Montecchio».
RED DRAGON - Centrale o esterno non fa differenza. Andrea Rosso gioca sempre con la stessa intensità: «La posizione in campo non è un problema. Mi sono adeguato, cercando di interpretare al meglio il ruolo di esterno». Red pone l’accento sulla prima metà di gara del Belluno: «Abbiamo giocato davvero un grande primo tempo. Nel secondo, invece, siamo entrati un po’ molli, ma è stato fondamentale mantenere il vantaggio. Con fortuna e bravura. E alla fine il punteggio poteva essere anche più ampio». Troppi gol falliti? Non secondo il giovane mediano: «No, stavolta siamo stati bravi a concretizzare. Più bravi del solito. Questa vittoria ci dà morale».
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Il dg Pavan
elogia l’arbitro
e fa il mago
dei pronostici


Lunedì 28 Febbraio 2011,
Belluno-Sanvitese è stata la partita delle curiosità. Nel primo tempo, sono fioccate le occasioni da rete, così come le parate, con tiri al termine di ogni azione, tentativi dagli angoli più remoti del campo, contrasti e quant’altro. Eppure, da questa centrifuga di emozioni, nell’arco di 45’ non è emerso un solo e singolo calcio d’angolo. E nemmeno un cartellino giallo. Nonostante la posta in palio fosse molto alta per entrambe. In particolare per il Belluno. Che sia anche merito dell’arbitro? Il direttore generale, Roberto Pavan, non ha dubbi: «Il direttore di gara (Pinzone di Genova) è stato bravissimo. Fra i migliori in campo. Ha tenuto in pugno la partita senza problemi: è il miglior arbitro incontrato quest’anno». Lo stesso Pavan rivela un’altra curiosità: «Sono due domeniche che, prima della partita, dico a Mele che farà gol. E sono due domeniche che Marco segna regolarmente». Mentre Raschi «minaccia» col sorriso: «Ragazzi, dopo controllo il video. Chi si è perso l’uomo sul corner che ha portato al loro gol, martedì porta le paste». (M.D.I.)
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