NBA 2009/2010

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enricotv
00lunedì 6 luglio 2009 14:42
Ma brother hedo che cazzo fa?
Ha firmato coi blazers, no ha firmato con i raptors, no firmerà coi blazers.
Boh...
ZakkTV
00lunedì 6 luglio 2009 14:56
Re:
enricoutv83, 06/07/2009 14.42:

Ma brother hedo che cazzo fa?
Ha firmato coi blazers, no ha firmato con i raptors, no firmerà coi blazers.
Boh...




Sì infatti, non ci capisco più niente. Quando ho letto la news pensavo fosse una notizia vecchia, visto che lo davano per sicuro ai Raptors. E invece...Nell'articolo poi parlano dei Magic in cerca di un'ala grande, ma non è specificato un interesse per alcun giocatore. Si parla solo dell'odioso Rasheed Wallace che potrebbe andare a Boston (tanto per farmeli divenatre un pò piàù simpatici..).
ZakkTV
00lunedì 6 luglio 2009 21:06
da www.baskenet.it

Ufficiale: Turkoglu a Toronto, Wallace a Boston

Dopo essere stato vicinissimo a Portland, all'ultimo momento Hedo Turkoglu ha accettato l'offerta dei Toronto Raptors e la prossima stagione giocherà quindi in Canada al fianco di Andrea Bargnani. Una mossa molto importante per i "Dinos", che per convincere il turco (e potergli 53 milioni di dollari nei prossimi 5 anni) rinunceranno ai diritti che vantano nei confronti di Shawn Marion, Anthony Paker (cercato da Cleveland) e Carlos Delfino (che dovrebbe restare in Europa).

Il due di picche ricevuto dai Blazers, peraltro, potrebbe non nuocere molto alla franchigia dell'Oregon, che potrà tranquillizzare - e di conseguenza trattenere senza problemi - lo scalpitante Rudy Fernández, infastidito non poco dal possibile arrivo di Turkoglu.

Il lungo corteggiamento di Rasheed Wallace, invece, ha invece avuto l'esito da tempo previsto: il trentaquattrenne ex Detroit vestirà la canotta dei Boston Celtics per le prossime due stagioni, andando a guadagnare circa 12 milioni in totale.


[SM=x397165] Spero sia finita la storia ! Prima a Portland, poi a Toronto, poi ancora in Oregon, finalmente l'ufficialità con i Raptors...Personalmente ritengo che si siano svenati fin troppo per prendere il turco. [SM=x397149] Wallace a Boston, continua la linea giovane dei Celtics. [SM=x397164] Ok, squadra apparentemente imbattibile a questo punto, mi ricordano i Lakers del 2003/2004 con Shaq, Bryant, Payton e Malone (sconftti 4-1 in finale a sorpresa proprio dai Pistons di Wallace). Ma ho qualche dubbio, e penso che avranno problemi in caso di più infortuni. Aspetto una mossa importante dei Magic, sempre che vogliano puntare alla finale anche quest'anno.
ZakkTV
00lunedì 6 luglio 2009 21:16
da www.gazzetta.it

Boston, che colpo
Biennale per Wallace


I Celtics rispondono alle acquisizioni di mercato di Lakers e Cavaliers: da Detroit arriva l'esperto lungo, che era corteggiato anche da San Antonio e Orlando. Kidd rinnova per tre anni con Dallas, Lee diventa la prima scelta di Portland

NEW YORK, 6 Luglio 2009 - La risposta ai colpi di Lakers, Magic e Cavaliers da parte dei Celtics non si è fatta attendere. Dopo aver assistito a operazioni di mercato che hanno rinforzato le pretendenti al titolo del prossimo anno, a partire dalla trade che ha portato Shaq a Cleveland fino ad arrivare all’acquisizione di Ron Artest da parte dei Lakers passando per lo scambio che regalato Vince Carter ai Magic (i quali però devono registrare la partenza, alla volta di Toronto, di un giocatore fondamentale come Hedo Turkoglu ), Boston ha finalmente centrato il suo obbiettivo. Rasheed Wallace, infatti, si è convinto e ha firmato un biennale (da circa 11 milioni di dollari), facendo salire di molto le quotazioni dei Celtics.


SHEED — L’ex Pistons, infatti, sarà anche un giocatore non facile da gestire, ma ha talento da vendere e sa comunque farsi volere bene dallo spogliatoio. Arrivato alla soglia dei 35 anni (che compierà a settembre) Wallace sembrava aver ristretto la sua scelta a una rosa di tre squadre, Boston, San Antonio e Orlando. Ma dopo le pressioni di Denny Ainge e del trio Garnett-Allen-Pierce, il veterano si è convinto e ha detto di si ai Celtis, cancellando i meeting già concordati con Spurs e Magic. “Rasheed ha capito che Boston è la squadra ideale per lui in questo momento della sua carriera – conferma l’agente del giocatore Bill Strickland –, vuole vincere il titolo e pensa di poterlo fare vestendo la maglia del Celtics”. I Big Three adesso diventano Big Four con l’acquisizione di Rasheed Wallace. Sale quindi l’età media di un lineup stagionato, ma di sicura affidabilità.

KIDD — Punta sull’esperienza anche Dallas, che riesce a trattenere il free agent Jason Kidd. Sfumano così i sogni di Donny Walsh e Mike D’Antoni di vedere il playmaker della nazionale a stelle e strisce vestire nel prossimo campionato la maglia dei Knicks. Kidd avrebbe raggiunto un accordo con i Mavs, con i quali sarebbe sul punto di firmare un triennale da 25 milioni di dollari.

LEE — Dopo aver ricevuto il sorprendente no da parte di Hedo Turkoglu i Blazers sembrano orientati a offrire un contratto al “restricted” free agent David Lee, contratto però che può essere pareggiato dai Knicks. New York vorrebbe trattenere Lee, ma difficilmente accetterebbe di pareggiare un accordo superiore agli otto milioni a stagione, visto che, non è un segreto, la priorità di Donny Walsh è quella di poter usufruire di una salary cap flessibile tra un anno, quando si svincoleranno fenomeni del calibro di LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh.

Simone Sandri

Ah, era Wallace l'ala grande che cercavano i Magic allora. [SM=x397147] Meglio così. Comunque non ricordo da anni un mercato NBA così movimentato, in cui le squadre più forti tentano di rinforzarsi attraverso uno o più acquisti rilevanti... [SM=x397152]
enricotv
00martedì 7 luglio 2009 11:56
Zakk, con Nelson, Pietrus, Carter, Lewis e Howard in quintetto credi che i magic non siano da titolo?
Spero tu sia impossessato dal tuo consueto pessimismo...
ZakkTV
00martedì 7 luglio 2009 14:44
Re:
enricoutv83, 07/07/2009 11.56:

Zakk, con Nelson, Pietrus, Carter, Lewis e Howard in quintetto credi che i magic non siano da titolo?
Spero tu sia impossessato dal tuo consueto pessimismo...




Manca qualcosa dai. E' la stessa squadra del campionato scorso, solo che al posto del turco c'è Carter. Ma non basta per combattere contro Lakers, Cavs o Celtics. Come rotazioni continuo a pensare che le altre tre siano messe meglio, i Magic hanno bisogno di una panchina "più lunga". Pietrus è in crescita, ma al posto suo ci vuole uno da All Star per battere gli altri tre colossi.
enricotv
00martedì 7 luglio 2009 14:47
Zakk ti ricordo che l'anno scorso i Magic hanno fatto fuori sia i Cavs che i Celtic, e abbastanza nettamente.
In finale han perso netto, ok, ma come gioco avrebbero meritato di vincere almeno un'altra gara (magari proprio la decisiva gara 4).
ZakkTV
00martedì 7 luglio 2009 14:52
Re:
enricoutv83, 07/07/2009 14.47:

Zakk ti ricordo che l'anno scorso i Magic hanno fatto fuori sia i Cavs che i Celtic, e abbastanza nettamente.
In finale han perso netto, ok, ma come gioco avrebbero meritato di vincere almeno un'altra gara (magari proprio la decisiva gara 4).




Ma non ti va bene tutti gli anni. I Cavs avevano solo LeBron, i Celtics erano senza Garnett... [SM=x397152]
MoniGo
00martedì 7 luglio 2009 15:41
Re:
enricoutv83, 07/07/2009 11.56:

Zakk, con Nelson, Pietrus, Carter, Lewis e Howard in quintetto credi che i magic non siano da titolo?
Spero tu sia impossessato dal tuo consueto pessimismo...



mi sembrano un po' leggerini, visto che Howard spesso ha problemi di falli (e anche col suo) e Gortat se n'è andato.

ZakkTV
00martedì 7 luglio 2009 18:52
Re: Re:
MoniGo, 07/07/2009 15.41:



Gortat se n'è andato.





[SM=x397157] Ma non avevano deciso di tenerlo dopo aver ceduto Battie ai Nets nell'affare Carter ? [SM=x397153]
MoniGo
00martedì 7 luglio 2009 19:45
ah sì? Non so, ero rimasto che era andato via. Vediamo...E' andato ai Mavs, dove probabilmente arriverà anche Shawn Marion.
ZakkTV
00martedì 7 luglio 2009 20:36
Re:
MoniGo, 07/07/2009 19.45:

ah sì? Non so, ero rimasto che era andato via. Vediamo...E' andato ai Mavs, dove probabilmente arriverà anche Shawn Marion.




E' vero è andato ai Mavs... [SM=x397165]
ZakkTV
00mercoledì 8 luglio 2009 19:52
da www.basketnet.it

NBA News: Fissato il salary cap, inizia ufficialmente il mercato

La NBA ha fissato il salary cap valido per la stagione 2009/10 a 57.7 milioni di dollari, un calo di circa un milione rispetto all'ultima annata. E' solo la seconda volta che viene registrato un abbassamento da un anno all'altro (era successo dal 2001/02 al 2002/03 quando si passò da 42,5 a 40,27 milioni) ma una diminuzione ancora più sensibile, secondo le previsioni, dovrebbe esserci per il 2010/11 quando gli effetti della crisi economica si faranno sentire maggiormente. La soglia della luxury tax è stata abbassata da 71.2 a 69.9 milioni e, come sempre, ogni squadra che la supererà dovrà pagare un dollaro per ogni dollaro di eccesso e non potrà partecipare alla redistribuzione della tassa, riservata alle squadre che rimarranno sotto il limite. L'eccezione di medio livello al salary cap sarà di 5.85 milioni, mentre la spesa minima è stata posta al 75% del tetto salariale, ovvero a 43.28 milioni.

Prese queste decisioni, la NBA a tutti gli effetti ha dato il via al mercato. Così i Lakers hanno ufficializzato l'ingaggio di Artest, secondo ESPN con un triennale da 18 milioni, e in seconda battuta confermato Shannon Brown, la guardia arrivata a febbraio da Charlotte ma scelta da Cleveland nel 2006. Così Lamar Odom rimane l'unico free agent senza restrizioni dei campioni in carica. Evidentemente il suo grande talento, aggiunto all'importante contributo dato al titolo appena vinto, non bastano a togliere tutte le incertezze su carattere e continuità di rendimento. I Lakers non sembrano intenzionati a svenarsi per lui, vista l'intenzione di Jerry Buss di abbassare il monte salari, e dunque al momento pare destinato ad andare altrove.

Chi non si muoverà è invece Jason Kidd, che ha accettato l'offerta di oltre 25 milioni in 3 anni per restare al fianco di Dirk Nowitzki. "Siamo molto contenti di aver raggiunto quest'accordo" ha commentato Mark Cuban, ora impegnato con la dirigenza a rinforzare la squadra. Dopo aver firmato la loro prima scelta, il francese Rodrigue Beaubois (896mila dollari per il primo anno, 963mila per il secondo, più opzione per il terzo), i Mavs hanno presentato un foglio d'offerta a Marcin Gortat, ora free agent con restrizione, proponendogli - secondo le indiscrezioni - l'intera eccezione di medio livello per cinque stagioni, una quota che i Magic potrebbero non pareggiare (in effetti, come ha riconosciuto il g.m. Otis Smith, sarebbe eccessivo pagare una trentina di milioni per la riserva del miglior giocatore della squadra). Questo però costringerebbe Dallas a compiere altri movimenti solo tramite le trade e in tal caso i primi candidati a cambiare maglia sarebberoEric Dampier e Jerry Stackhouse, ma tutti - ad esclusione di Nowitzki - sono da considerare cedibili. Per il momento un altro obiettivo accertato è Shawn Marion, per il quale si sta discutendo un sign-and-trade con i Raptors, che riceverebbero un pacchetto di giocatori comprendente Stackhouse (perché solo 2 dei suoi 7 milioni sono garantiti e Toronto ha già aggiunto il contratto di Turkoglu).

Un altro play che non cambierà maglia è Mike Bibby, che si è rivelato ottimo leader di una squadra giovane ed ha condotto gli Hawks a due consecutive apparizioni ai playoffs. Trovato un buon feeling con coach Mike Woodson, Bibby ha rifirmato per tre anni: "E' un ottimo ambiente per Mike - ha commentato l'agente David Falk - C'erano altre squadre interessate, ma ha scelto di rimanere ad Atlanta perché si è trovato bene con il tecnico, che gli ha permesso di essere un allenatore in campo". Con Jamal Crawford che prenderà il posto di Murray in uscita dalla panchina, le prossime priorità per il g.m. Sund saranno legate alle situazioni dei restricted free agent Zaza Pachulia ma soprattutto Marvin Williams.

Sembra vicino alla conclusione la caccia ad un nuovo coach da parte dei Pistons. Quasi certamente - come si usa dire, mancano solo alcuni dettagli - il nome atteso (???) dai fans della Motown sarà quello di John Kuester, assistente a Cleveland nelle ultime due stagioni e già a Detroit nell'anno dell'ultimo titolo al fianco di Larry Brown. Nella NBA non ha esperienze da capo-allenatore, ma è stato anche nello staff di Orlando, Philadelphia, New Jersey e Boston, mentre a livello di college ha guidato George Washington dal 1985 al 1990. Accantonate le candidature di Avery Johnson, Doug Collins e Tom Thibodeau, i Pistons affideranno dunque a Kuester la ricostruzione, le cui prime due pietre sono state già posate con Ben Gordon e Charlie Villanueva, che ha annunciato l'accordo sul suo account Twitter. Piace parecchio Boozer, che i Jazz potrebbero accettare di scambiare con Hamilton anche per lanciare definitivamente Millsap. Molto probabilmente però non resterà Antonio McDyess. Rifiutate varie offerte in passato per rimanere a Detroit e giocare per il titolo, ora le prospettive sono cambiate e le parti si sono allontanate. San Antonio, una delle tre squadre che gli hanno offerto l'intera eccezione di medio livello (le altre sono Orlando e Cleveland) sembra la favorita per assicurarselo, anche se sul taccuino di RC Buford e Popovich c'è in bella evidenza pure il nome di "Big Baby" Glen Davis che, con l'arrivo di Rasheed Wallace, è destinato a lasciare Boston.

Ai biancoverdi interessa anche Grant Hill, in uscita da Phoenix, ma c'è da vincere anche la concorrenza dei Knicks che incontreranno il giocatore nelle prossime ore proponendo una parte dell'eccezione da 5.85 milioni e il ritorno alle "dipendenze" di Mike D'Antoni. New York, che ha collezionato ben 23.7 milioni di luxury tax per la passata stagione e sta trattando anche un sign-and-trade con Portland (David Lee in cambio di Blake e Outlaw è l'ultimo scenario emerso), non ha molti soldi da offrire ma può spendere qualcosa di più ora sapendo che uno degli obiettivi - Jason Kidd - non è più raggiungibile.

Denver ha ufficializzato di aver rifirmato Chris Andersen. "The Birdman", uno dei favoriti del pubblico del Colorado, era la priorità della franchigia sul mercato dei free agent, un problema presto risolto trovando un punto di incontro da 26 milioni in 5 anni. Trevor Ariza ha accettato la proposta di Houston e ha detto che non cambierà idea nonostante l'apertura di Cleveland però, come riportato da ESPN, ha dichiarato nella trattativa di aver saputo direttamente da LeBron della sua intenzione di rimanere ai Cavaliers anche oltre il 2010. Un buon segnale per i tifosi che hanno affollato "The Q", anche se ovviamente non ci sono stati commenti ufficiali di LBJ sull'argomento. Cleveland è attiva su diversi fronti: interessa molto Anthony Parker, c'è già stato un incontro per Channing Frye (conteso da Denver) e sembra vicino l'accordo per trattenere Varejao. Chiudiamo in bellezza parlando del nostro Andrea Bargnani che, reduce dalla stagione in cui ha riscritto i propri career-high in punti, rimbalzi, assist, stoppate e percentuale al tiro, ha raggiunto l'accordo con i Raptors per un'estensione quinquennale da 50 milioni in 5 anni a partire dal 2010/11.
ZakkTV
00giovedì 9 luglio 2009 10:48
da www.baskenet.it

Gli Spurs firmano Marcus Haislip e Malik Hairston

San Antonio firma uno dei migliori free agents disponibili sul mercato europeo, quel Marcus Haislip, ala grande, che dopo aver fatto faville con i Vols di Tennessee al college deluse in NBA. Fu scelto al primo giro del Draft 2002 (n.13) dai Milwaukee Bucks, dove rimase per due anni prima di passare a Indiana nel 2004. A fine stagione il salto in Europa: Ülkerspor (2005–2006), Efes Pilsen (2006–2007) Unicaja Málaga (2007-2009). San Antonio aveva inseguito Rasheed Wallace, che ha appena firmato con Boston.

Pare sia stato firmato dagli Spurs anche Malik Hairston, guardia da Oregon visto lo scorso anno per pochi mesi proprio a San Antonio. VF
MoniGo
00giovedì 9 luglio 2009 13:09
Re:
ZakkTV, 09/07/2009 10.48:

da www.baskenet.it

Marcus Haislip e



Madonna xeo ancora vivo????
ZakkTV
00giovedì 9 luglio 2009 20:24
da www.baskenet.it

A San Antonio anche McDyess, Marion a Dallas
The Matrix è alla sua terza squadra in pochi mesi

Dopo aver inseguito a lungo invano Rasheed Wallace (firmato da Boston per due anni con la mid-level exception) e poi messo sotto contratto Haislip, gli Spurs vanno sul sicuro e firmano un altro '4', il veterano (34 anni e 13 stagioni) Antonio McDyess, in uscita sempre dai Pistons.

Arriva pure il primo importante mega-scambio, non ancora ufficializzato, che porterebbe Shawn Marion, Kris Humphries (da Toronto) e Greg Buckner (da Memphis) a Dallas, Jerry Stackhouse (da Dallas) e Quincy Douby (da Toronto) a Memphis, Antoine Wright e Devean George (da Dallas) a Toronto.

Indiana ha invece firmato Dahntay Jones (4 anni - 11mln dollari), giocatore dal gran fisico, super-atleta, autore di un buon campionato lo scorso anno a Denver.VF

ZakkTV
00venerdì 10 luglio 2009 08:46
da www.gazzetta.it

Scambio Toronto
Manda Marion a Dallas


Complessa trade che coinvolge quattro squadre e alcuni free-agent, scambiati per risparmiare spazio salariale. I Mavs si assicurano l'ala e hanno un quintetto che fa paura a Ovest. Colangelo risparmia soldi nel salary cap per arrivare a Carlos Delfino. Anthony Parker a Cleveland

NEW YORK, 9 Luglio 2009. Ennesimo colpo di genio di Bryan Colangelo che con l’aiuto di Donnie Nelson, g.m. di Dallas, mette in piede un’operazione di mercato complicatissima ma per certi versi geniale. Toronto, infatti, avrebbe perso il free agent Shawn Marion, destinato a finire a Dallas, ma con le manovre di Colangelo i Raptors riescono a fare spazio nella loro Salary Cap per poter provare convincere l’ex bolognese Carlos Delfino.


In sintesi Toronto spedisce a Dallas Marion, con un “sign and trade” (con i Mavs l’ex Suns e Heat firmerà un quinquennale da 39 milioni di dollari), insieme a Kris Humphries e Nathan Jawai. Orlando, sempre via “sing and trade” cede ai Raptors Hedo Turkoglu (il quale si era già accordato con la franchigia canadese per quinquennale da 53 milioni di dollari), Dallas manda a Toronto Devean George e Antoine Wright e a Memphis Jarry Stackhouse mentre i Grizzlies ricevono una futura seconda scelta da Toronto e cedono ai Mavericks Greg Buckner. Tutto molto complicato, in sintesi però Dallas ottiene quello che vuole, cioè Shawn Marion, mentre Toronto riesce comunque a capitalizzare dalla perdita del proprio free agent ricevendo un paio di pedine di secondo piano ma soprattutto risparmiando un cifra necessaria (cosa che sembrava impossibile dopo l’accordo con Turkoglu) per poter mettere sotto contratto Carlos Delfino.

dallas da titolo — Si chiude così con il botto il mercato di Dallas che adesso sembra davvero in grado di fare male a chiunque, forse soltanto Lakers esclusi, nella Western Conference, proponendo nel prossimo campionato un quintetto di tutto rispetto formato da Jason Kidd, Josh Howard, Shawn Marion, Dirk Nowitzki e il neo acquisto Marcin Gortat. Sorride anche Toronto che, sicura di non poter trattenere Marion e nemmeno Anthony Parker (finito a Cleveland), ha limitato i danni assicurandosi un giocatore interessante come Wright e trovando il modo di offrire condizioni economiche allettanti all’argentino Carlos Delfino. Colangelo ancora una volta dimostra di essere uno più creativi General Manager della Lega.

[SM=x397152]
Dallas da titolo, non esageriamo. [SM=x397149] Sto aspettando qualche mossa dai Magic...hanno intenzione di rimpinguare in qualche modo il reparto lunghi ? [SM=x397160]
ZakkTV
00venerdì 10 luglio 2009 13:22
da www.basketnet.it

Pacific Division News: le escluse dai playoffs

(articolo di Alessandro Caraffi) Delusioni, promesse non mantenute e gli ultimi respiri della squadra più divertente degli ultimi 10 anni. La Pacific Division 2008/2009 potrebbe così riassumersi. Già, perché le velleità ad inizio regular season erano tante e di tanti, ed invece ad aprile ci si è trovati a fare la conta delle ferite, a chiedersi dove si era sbagliato, a cercare il motivo del fallimento.

Giusto partire da Phoenix, la squadra più divertente degli ultimi 10 anni appunto, affidata a Porter dopo la cacciata di Mike D’Antoni, non ha mai ritrovato il DNA insito sotto pelle ai giocatori, ovvero un basket ai 100 possessi che l’aveva resa contender, con i suoi pro ed i suoi contro, ma che di fatto sapeva far rendere al meglio un gruppo di giocatori al quale Mike era riuscito a dare un’identità, forse non del tutto vincente viste le delusioni degli anni passati, ma di sicuro livello. Non fecero mistero di non divertirsi i giocatori, Nash e Stoudemire ci misero poco a far capire a tutti cosa mancava, rispetto agli altri anni, per vincere. Mille voci di trade squassarono la squadra, con Amar’e e lo stesso Nash che sembravano già ceduti, con Shaq praticamente già un giocatore Cavs alla deadline di febbraio. Nulla successe ma in quel momento il malcontento era massimo, mischiato ad un gioco appunto non adatto al tipo di squadra, ed ad un coach, Porter, che mai è riuscito ad entrare nelle testa dei suoi dando un’identità alla squadra. La svolta durante l’All- Star break con l’avvicendamento Porter-Gentry. I Suns ripresero a correre ed a vincere, ma i troppi passi falsi dell’era Porter costarono la volata Playoff con Dallas. Ora si riparte dalla cessione di O’Neal (dentro Pavlovic e Ben Wallace) dalla corte serrata di New York a Nash (difficile che si concretizzi qualcosa quest’anno vista la scadenza 2010 del contratto) e Grant Hill (anche Boston sembra interessata) ma anche dalle parole di Stoudemire, che dichiara di voler restare in Arizona (salvo poi pretendere un rinnovo al massimo salariale consentito). Dal draft nulla di trascendentale (Griffin e Clark) e la sensazione di dover vivere un anno di transizione in attesa di vedere cosa porterà il mercato più in la nella stagione. L’ossatura è comunque quella che ha rialzato brillantemente la testa nel post ASG.

Attraversando il deserto e tuffandosi in California ci si imbatte nella delusione più inaspettata della stagione appena trascorsa, ovvero i Los Angeles Clippers. L’estate 2008 aveva riempito di speranze i fratelli minori di LA, con gli approdi di Baron Davis e di Marcus Camby alla corte di Dunleavy e dove già l’ossatura era zeppa di talento (Thorthon, Eric Gordon dal draft, Kaman). Disastro sin da subito, con il figliol prodigo Davis che parla di volontà di trade già a dicembre ed una chimica di squadra nulla. L’approdo di Zach Randolph da Golden State non cambia le cose. Talento li, sotto gli occhi di tutti, ma i risultati non arrivano. Si chiude con un record devastante di 19-63. La fortuna però sorride a Sterling e soci regalando la prima scelta al draft di giugno. Ovvia la chiamata di Blake Griffin, enorme talento da Oklahoma, con un senso del gioco nel pitturato debordante e con una fisicità che potrà essere di impatto immediato anche tra i pro. La stagione girerà su quanto lo stesso Griffin saprà portare alla squadra a livello di voglia, ma la sensazione è che tutto, alla fine, si riconduca intorno alla voglia ed alla ispirazione di Davis in regia. Se la coppia “Barone”- Griffin sarà ispirata e verrà ben supportata le porte della gloria potrebbero essere più vicine, anche se nell’OVEST attuale occorre forse qualcosa in più per centrare la post-season.

Post-season che nemmeno Golden State è riuscita a far sua. La sensazione è che il caos programmato di coach Nelson a livello di gioco non renda con gli uomini attualmente in forze ai Warriors. Mancava Davis appunto, passato ai Clippers e l’attacco ne ha risentito. Scelte quantomeno azzardate ( Steph Jackson in campo per oltre 44 minuti di media e con licenza di fare il bello ed il cattivo tempo offensivamente, mancanza di gerarchie, rotazioni spesso ridotte all’osso per non si sa quale preciso motivo) hanno condizionato la squadra. Ellis è rientrato nel 2009 per i noti motivi di infortunio in moto, ed i Warriors avevano scommesso molto (non solo monetariamente) su di lui. Il talento dei vari Azubuike, Maggette, Wright e dell’azzurro Belinelli è ancora troppo acerbo per portare il salto di qualità. Sotto Biedrins non ha mai trovato costanza di rendimento di compagni di reparto, anche per le forsennate rotazioni di uomini di gara in gara imposte dal coach Nelson. Il draft ha portato ad Oakland Stephen Curry, gran talento, realizzatore purissimo, ovvero un altro giocatore a cui è necessario affidare un numero congruo di possessi per vederlo rendere secondo le sue caratteristiche, altro possibile sassolino nell’ingranaggio già fragilissimo della squadra. Si è parlato anche di Amar’e Stoudemire, ma le recenti dichiarazioni del lungo dei Suns hanno fatto raffreddare e non di poco la pista. I problemi sulla baia però, sono altri: Chirs Cohan, proprietario di maggioranza della franchigia, pare intenzionato a cercare acquirenti visti anche i grossi problemi finanziari e legali, sembra concreto l’interessamento del magnate di Oracle, Ellison.

Ultimi della Pacific, ma su questo, lasciateci dire, non c’erano dubbi, i Sacramento Kings. Cantiere aperto da un paio di stagioni, i fratelli Maloof vogliono portare la franchigia a Las Vegas, la motivazione ufficiosa è quella del mancato ottenimento della nuova Arena, quella ufficale è che la città è totalmente disinteressata ormai ai Kings e Las Vegas offrirebbe sterminate possibilità finanziare in più, per questo il destino dei Kings pare ridotto a lottery costanti con un numero di palline elevato fino a che la questione non prenderà una piega soddisfacente per i fratelli. Interessante la chiamata del talento Israeliano Omri Casspi all’ultimo draft e l’aggiunta di Nocioni a febbraio. Poca, pochissima roba se consideriamo il nulla o quasi che li circonda (Da segnalare l'arrivo di un nuovo coach, Paul Westphal che avrà come assistenti l'ex acerrimo nemico ai tempi dei duelli Rockets-Suns Mario Elie, il leggendario Pete Carrill, Shareef Abdur Rahim, "Truck" Robinson e Jim Eyen, ndr).
ZakkTV
00giovedì 16 luglio 2009 21:28
da www.basketnet.it

NBA News: gli scambi dell'ultima settimana e qualche voce di mercato

(Articolo di Luca Mauri) Settimana ricca di movimenti, l’ultima trascorsa in NBA. Partiamo dal Canada, dove Toronto ha perfezionato il trasferimento che ha mandato Shawn Marion a Dallas. Ma, diversamente da quanto previsto inizialmente, il GM Bryan Colangelo ha coinvolto anche Orlando, facendo arrivare a Raptorland Turkoglu via sign-and-trade anzichè da free agent.

Ciò ha permesso al fantasioso dirigente di risparmiare i soldi per proporre un’offerta al restricted free agent Jarret Jack, play-guardia di Indiana. Ai Pacers, ora, l’ultima parola (ma è probabile che il giocatore venga lasciato partire). Nello scambio di cui sopra Humphries, Jawai (da Toronto) e Buckner (da Memphis) sono finiti in Texas, Stackhouse in Tennessee (subito tagliato, gli erano garantiti solo 2 dei 7 milioni di stipendio) mentre i Raptors hanno puntellato la panchina con George e Wright. La squadra texana ha poi firmato lo specialista difensivo Quinton Ross, in uscita proprio da Memphis. Niente da fare invece per Marcin Gortat, cui Dallas aveva fatto firmare un foglio d’offerta per farne la spalla sottocanestro di Nowitzki. Orlando ha pareggiato l’offerta da 34 milioni in 5 anni trattenendo (controvoglia) il centro polacco. Contando che i Magic hanno firmato anche Brandon Bass (da Dallas) per 4 anni, la franchigia della Florida sforerà la luxury tax, pur stravolgendo la squadra recente finalista.

Rimanendo ad Est, Cleveland rafforza la panchina e sostituisce Pavlovic (finito a Phoenix) con un giocatore più anziano ma più completo: Anthony Parker. Per lui biennale da 6 milioni di dollari complessivi. La free agency di Anderson Varejao è invece durata poco. Raggiunto velocemente un nuovo accordo, il brasiliano ha rinnovato per 6 anni a 50 milioni totali.

Un ex-Cavs torna invece sul mercato. Ben Wallace, arrivato a Phoenix nello scambio-O’Neal, è stato liberato con un buy out di 10 milioni (anziché i 14 previsti dal contratto) e valuta se ritirarsi o proseguire un altro anno. Sulle sue tracce sembra ci sia anche una sua ex-squadra, Detroit, possibile destinazione anche di Stackhouse. Ma sono voci che dovrebbero trovare poche conferme, data la rifondazione avviata dai Pistons.

Parecchio movimento anche nello stato dei Mormoni, dove la mancata uscita dal contratto di Carlos Boozer ha creato non pochi problemi a Utah. Con la conferma di Korver (1 anno, non essendo uscito dal contratto) ed i rinnovi di Price e Okur, i Jazz sono ora oltre il tetto salariale ed entro questo fine settimana devono decidere se pareggiare l’offerta di Portland a Millsap, l’erede naturale di Boozer. Da qui l’idea di cedere lo stesso Boozer (l’anno prossimo free agent). Sulle sue tracce Detroit (in cambio di Hamilton oppure Prince?), Chicago (per Hinrich?) e New York, con Donnie Walsh che dove vede un contratto in scadenza nel 2010 si butta a capofitto.

Sempre a Ovest Channing Frye, free agent, firma un 1+1 (con opzione a suo favore) da 2 milioni per il 1° anno con Phoenix. Per lui un ritorno “a casa”, avendo frequentato la Arizona University. Sempre in casa Suns, il GM Steve Kerr non si è ancora convinto ad accordare un rinnovo pluriennale al massimo salariale ad Amar’e Stoudemire. Su di lui pende la spada di Damocle del recupero dall’infortunio all’occhio che lo ha condizionato la scorsa stagione (e costretto ad un ulteriore piccolo intervento una settimana fa).

Mossa di mercato anche a Houston dove i Rockets, ancora con l’imponente dubbio legato all’infortunio di Yao Ming, prendono da Atlanta i diritti sul lungo atipico David Andersen, ex 2° scelta del 2002, in cambio di una 2° scelta futura e soldi. L’australiano, lo scorso anno in Spagna al Barcellona, potrebbe essere convinto a fare il grande salto nei pro da un contratto 2+1 da 2,5 milioni a stagione. La mossa ricorda molto quella fatta dagli stessi Rockets con Scola, preso dagli Spurs in cambio di quasi nulla (il greco Spanoulis, subito tagliato) ed ora titolare inamovibile sotto i tabelloni.

Tornando ad Est, Chicago ha liberato con un buy out Tim Thomas per far posto ai nuovi rookie Taj Gibson e James Johnson. Rifirmato invece il veterano Lindsey Hunter.

Indiana ha rinnovato con Josh McRoberts, comprimario della panchina, che si troverà quindi in squadra con Tyler Hansbroug, l’acerrimo nemico ai tempi del college nelle sfide tra North Carolina e Duke.

Capitolo allenatori. Detroit ha assunto come head coach John Kuester, ex vice a Cleveland. Per lui un ritorno, visto che era assistente di Larry Brown nell’anno dell’ultimo titolo dei Pistons (2004). L’ultima panchina vacante rimane quindi quella di Minnesota, dove gli ultimi candidati interpellati per una possibile assunzione sono stati gli assistenti Elston Turner di Houston e Monty Williams di Portland. Rimanendo in Oregon, prolungamento per Nate McMillan. La dirigenza dei Blazers però, non trovando l’accordo per un rinnovo pluriennale, ha potuto solo esercitare la clausola che sposta la scadenza del precedente accordo al 2011.

Impazzano ovviamente anche le voci di mercato, più o meno veritiere. Gli ultimi free agent di un certo livello ancora disponibili rimangono Lamar Odom e Allen Iverson. Il fresco campione NBA ha ricevuto un’offerta di rinnovo sugli 8-9 milioni a stagione, ma la proposta, visti i tentennamenti dell’agente è stata ritirata. Sulle sue tracce rimangono Dallas (ma l’arrivo di Marion ha raffreddato la pista), Miami e Portland (nel caso sfumasse Millsap).

Per il veterano ex Phila, Denver e Detroit, invece, si sono mossi Memphis, L.A. Clippers e Miami. Abbastanza incomprensibili le scelte di Grizzlies e Clippers, che nel ruolo di The Answer hanno 2 ragazzi in rampa di lancio come OJ Mayo e Eric Gordon. Gli Heat invece devono allestire una squadra “attraente” per cercare di convincere Dwyane Wade a firmare il prolungamento del contratto già questa estate e non rischiare di perdere il giocatore l’anno prossimo quando diventerà free agent.

Nate Robinson, al pari del suo compagno di squadra David Lee, non ha finora ricevuto proposte concrete da franchigie NBA e si sta guardando in giro. In particolare in Europa dove l’Olimpiakos Pireo potrebbe affiancarlo all’altro superpagato americano Josh Childress.

Glen Davis, dopo l’ottima seconda metà di stagione scorsa (agevolato dallo spazio creatosi dagli infortuni a Garnett e Powe) è sui taccuini dei GM di Utah (come prima opzione dopo Millsap/Boozer), Dallas (nel ruolo che era di Bass) e Detroit. Pistons che devono rimpinguare il reparto lunghi, al momento formato dai soli Brown, Villanueva e Maxiell, e per questo sono sulle tracce anche di Drew Gooden.

Rinnovi in vista, invece, per Raymon Felton a Charlotte e Gabe Pruitt a Boston. Celtics che sarebbero interessati a Jamario Moon, mentre in tema di Bobcats, Sean May potrebbe andare a sostituire Villanueva a Milwaukee.

Periodo di firme anche per i rookie scelti durante l’ultimo draft ed impegnati in questi giorni nelle varie summer league (prima Orlando, ora Las Vegas). Quasi tutte le prime scelte hanno firmato e sembra che anche lo spagnolo Ricky Rubio si sia “rassegnato” a giocare, già dalla prossima stagione, con Minnesota. Rimane sempre lo scoglio della clausola rescissoria, visto che Badalona non sembra intenzionata ad abbassare la soglia fissata in 6 milioni di Euro.

In tema di rookie, stagione già segnata per il play australiano Patrick Mills, scelto da Portland alla 55° scelta. Per lui frattura al 5° metatarso della mano destra e stop forzato di 4/6 mesi.


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I Magic hanno cambiato mezza squadra vicecampione (anche se trattenendo tutti i pezzi grossi eccetto il turco) eppure sono riusciti a sforare la Luxury Tax. [SM=x397160] Gortat l'hanno dovuto confermare controvoglia perchè altrimenti erano senza un vice Howard: evidentemente si sono accorti di non poter trovare una valida alternativa sul mercato e hanno pareggiato l'offerta dei Mavs. Che dire, Gortat andava bene perchè costava poco, ma ora mi pare che sia pagato anche troppo...
ZakkTV
00venerdì 24 luglio 2009 12:01
da www.basketnet.it

NBA News: tanti movimenti secondari. Proseguono le voci sugli ultimi big disponibili

(Luca Mauri) Prosegue a ritmi serrati l’estate NBA. Sistemati quasi tutti i big (salvo eventuali scambi), le diverse squadre sono molto attive per completare i roster con quei giocatori di contorno che però sono spesso la differenza tra una stagione mediocre ed una di vertice.

Iniziamo dalle notizie ufficiali. Ennesimo trasferimento pe Quentin Richardson, costantemente con la valigia in mano. Da giugno ha cambiato già 3 squadre: passato la notte del draft da New York a Memphis (in cambio di Milicic), è stato poi spedito ai Clippers per Zach Randolph. Ma a Los Angeles è rimasto ben poco, visto che pochi giorni dopo è stato scambiato a Minnesota per Sebastian Telfair, Craig Smith e Mark Madsen. I Clippers così sistemano la panchina (e magari si apprestano a cedere uno tra Camby e Kaman?), i TWolves aggiungono un veterano in una squadra estremamente giovane.

Cleveland ha fatto firmare a Jamario Moon un una proposta biennale da 6 milioni di dollari totali. Essendo egli un restricted free agent, Miami ha ora 1 settimana di tempo per pareggiare l’offerta, anche se questa non sembra una priorità per gli Heat (che nel frattempo hanno rinnovato col centro Joel Anthony). I Cavs con questa mossa sistemerebbero definitivamente la panchina, dando ufficialmente l’addio a Szczerbiak (accostato al Real Madrid nei giorni scorsi, ma le parti sono ancora lontane).

7° squadra in carriera per Matt Barnes. La versatile ala mancina lo scorso anno a Phoenix (10,2 punti, 5,5 rimbalzi, 2,8 assist) ha firmato un contratto di 2 anni con Orlando. Magic che sono vicini anche alla firma di CJ Watson come 2°/3° play (in competizione col veterano Anthony Johnson) e che completerebbero così la rivoluzione della squadra fresca finalista (sarebbero 5 i nuovi arrivi, tutti da rotazione).

Parlando dei Suns, Steve Nash ha esteso di 2 anni il suo contratto con la squadra dell’Arizona. Il nuovo accordo, che prevede un compenso di 22 milioni di dollari per 2 anni, sarà valido a partire dall’estate 2010, dopo che la prossima stagione il play canadese percepirà 13 milioni. Sfumano quindi i sogni di Mike D’Antoni di portare il suo pupillo a New York. A questo punto le attenzioni del baffuto coach dovrebbero indirizzarsi sul restricted free agent Ramon Session, visto che i Clippers, interessati anch’essi al giocatore in uscita da Milwaukee, si sono “sistemati” con Telfair.

Come ampiamente previsto, Indiana non ha pareggiato l’offerta fatta da Toronto a Jarret Jack che è quindi diventato ufficialmente un Raptor, tornando a giocare insieme a Chris Bosh (ma per quanto tempo?) dopo i tempi del college. I Pacers dovrebbero rimpiazzare il play-guardia con Earl Watson, recentemente tagliato da Oklahoma City.

Sacramento ha firmato per 1 anno l’ala-pivot Sean May. L’ex Charlotte Bobcats cercherà di rilanciare la sua carriera lontano dal North Carolina (ha fatto il college con i Tar Heels) dopo i numerosi problemi alle ginocchia (causati anche dall’eccessivo peso) che ne hanno minato gli ultimi 2 anni.

Mentre proseguono le firme dei rookie scelti quest’anno (gli ultimi sono Thabeet a Memphis, Teague ad Atlanta e Holiday a Philadelphia), Chicago ha tagliato la guardia Anthony Roberson.

Passando alle voci di mercato, i Blazers, dopo le delusioni legate a Turkoglu e Millsap, stanno sondando il terreno con Andre Miller, cui Philadelphia ha proposto il rinnovo solo per 1 anno. Anche New York è interessata al play (parallelamente alla pista-Session) e rimane alla finestra. Atlanta è alla ricerca di un lungo dalla panchina. In stand-by il rinnovo di Salomon Jones, gli Hawks hanno contattato Joe Smith e Ben Wallace, che comunque è vicino ad un ritorno a Detroit. Un altro nome “caldo” è quello di Carlos Boozer, visto che Utah (dopo la conferma di Millsap) è decisa a cedere l’ala-pivot. L’ultima destinazione papabile è Miami, dove Boozer ritroverebbe l’amico Wade. Sulle sue tracce anche New Jersey, alla ricerca di un’ala grande (tra gli altri nomi anche Lamar Odom, Glen Davis e Drew Gooden), Detroit, Chicago e New York. Boston è interessata a Jason Maxiell, di Detroit, ed avrebbe proposto uno scambio che includerebbe Glen Davis (sign-and-trade), J.R. Giddens e Gabe Pruitt. Rimanendo sempre in Michigan, manca solo l’ufficialità sull’accordo col free agent Chris Wilcox, ala grande in uscita da New York. Dopo aver abbandonato la pista-Robinson, sembra che l’Olimpiakos Piero abbia messo gli occhi su Linas Kleiza, free agent lituano di Denver. Coach Karl, però, si augura di riavere lui ed Anthony Carter ancora in squadra l’anno prossimo. Parlando sempre della squadra del Colorado, sembra vicino alla chiiusura uno scambio secondario che manderebbe Malik Allen dai Bucks ai Nuggets in cambio di Walter Sharpe e Sonny Weems (che si è ben comportato nella summer league di las Vegas).

Notizie di contorno: Yao Ming s’è operato martedì al piede sinistro, infortunato per l’ennesima volta durante la serie play off contro i Lakers. L’operazione costringerà il centro cinese a saltare l’intera stagione 2008-2009 (minando pesantemente le aspettative dei Rockets) ma dovrebbe consentirgli di proseguire la propria carriera, altrimenti a rischio. Per Yao ora una lunga degenza in ospedale prima della lenta ripresa in vista del training camp 2010.

Jerry Colangelo, presidente della USA Basketball (l’associazione che gestisce la nazionale statunitense) ha confermato in blocco lo staff tecnico, composto dall’head coach Mike Krzyzewski e dagli assistenti Jim Boeheim, Mike D’Antoni e Nate McMillan. Nei mesi scorsi Krzyzewski aveva espresso qualche dubbio sulla sua prosecuzione (sarebbe probabilmente subentrato D’Antoni), ma ha poi confermato la sua partecipazione fino al 2012 (in occasione delle Olimpiadi di Londra).


ZakkTV
00lunedì 27 luglio 2009 10:14
da www.basketnet.it

NBA News: Miller a Portland, Odom vicino a Miami

I Blazers completano il loro reparto esterni con la firma del playmaker Andre Miller. L’ex giocatore di Philadelphia ha firmato un contratto da 21 milioni di dollari complessivi di cui 14 garantiti, mentre un’opzione da 7 milioni per il terzo anno è a favore del club.

Con l’arrivo di Miller, coach McMillan riceve un giocatore di grande esperienza, 33 i suoi anni, e di grandissima affidabilità dal punto di vista fisico; ha saltato solo tre partite per infortunio in carriera. L’innesto di Miller, che si prenderà molte responsabilità in attacco, permetterà ai giovani Roy, Fernandez e Bayless di “crescere” in tutta calma.

Sembra ormai deciso il futuro di Lamar Odom, il fresco campione NBA lascerà quasi sicuramente i Lakers per tornare a Miami, dove ritroverà Dwyane Wade con il quale ha già giocato, proprio a Miami, approdando al secondo turno di playoff nel 2004. I soliti ben informati parlano di due scenari possibili per Odom: o un contratto da 34 milioni di dollari per cinque anni, oppure un contratto della durata di quattro anni con un’opzione a favore del giocatore per uscire dopo tre anni, riservandosi così l’opportunità di cercare offerte più remunerative.

Restando a Miami, gli Heat hanno anche deciso di non pareggiare l’offerta dei Cavs per Jamario Moon che diventa così libero di raggiungere l’Ohio e Lebron James. Le parole di Riley a riguardo sono state motlo chiare ”Abbiamo deciso di non pareggiare (l’offerta dei Cavs) perché vogliamo seguire il nostro piano di non aggiungere salari al cap del 2010, pareggiare avrebbe ridotto la nostra flessibilità”.

Si aggiunge una nuova puntata alla telenovela Ricky Rubio, negli ultimi giorni sembrava che il giocatore di Badalona dovesse accasarsi alla corte di Ettore Messina per due anni, ma secondo le ultime notizie tutte le parti in causa (Joventut, agente di Rubio, e anche lo stesso Real Madrid) hanno smentito questa voce, vedremo nei prossimi giorni se si tratta di “prettattica” o se veramente si trattava di voci infondate.

Restando in area FIBA il play Pablo Prigioni, in un intervista rilasciata al quotidiano argentino la La Voz, nega che i Knicks (che restano sulle tracce di Ramon Sessions) lo abbiano contattato, mentre continua la trattativi tra Colangelo e Carlos Delfino per riportare quest’ultimo in Canada, dove ha già deciso di tornare Rasho Nesterovic, che dopo due anni passati ai Pacers, ha firmato un contratto annuale da 1.9 milioni coi Raptors.

A sorpresa i Memphis Grizzlies hanno deciso di rendere free agent l’ala di 27 anni Hakim Warrick (oltre 11 punti e 5 rimbalzi la scorsa stagione). Il suo agente ha dichiarato di esser già stato contattato da ben cinque squadre che vorrebbero firmare l’ex Syracuse. A questo punto Warrick sarà a bilancio per 6.2 milioni di dollari per la squadra del Tennessee, salvo che questa lo scambi tramite sign-and-trade o che lo lasci libero di accordasi con qualsiasi altra squadra, in questo caso, ormai probabilissimo, i Grizzlies risparmierebbero 9 milioni, da reinvestire probabilmente per firmare Allen Iverson.
MoniGo
00lunedì 27 luglio 2009 11:09
Odom via dai Lakers per andare a fare pena a Miami???? [SM=x397148] [SM=x397148]
ZakkTV
00lunedì 27 luglio 2009 11:58
Re:
MoniGo, 27/07/2009 11.09:

Odom via dai Lakers per andare a fare pena a Miami???? [SM=x397148] [SM=x397148]




Mi ha sempre dato l'impressione di essere un menefreghista, uno che si accontenta di poco rispetto a quello che potrebbe fare e avere. Non mi sorprende. [SM=x397152]
ZakkTV
00giovedì 30 luglio 2009 14:33
da www.gazzetta.it

Belinelli va a Toronto
Raptors made in Italy


La guardia bolognese lascia Golden State e approda ai Raptors di Bargnani in cambio dell'ala Devean George. Sarà il quinto europeo della franchigia canadese

MILANO, 30 luglio 2009 - Marco Belinelli lascia i Golden State Warriors e approda ai Toronto raptors di Andrea Bargnani in cambio di Devean George e un conguaglio in denaro. La notizia non è ancora ufficiale, ma l'accordo è stato raggiunto e anche i media statunitensi attendo a ore la formalizzazione dello scambio. George era arrivato a Toronto quest'estate in un complicato scambio con quattro squadre coinvolte, ma non vestirà mai la casacca dei Raptors. Belinelli, 23 anni, era stato prima scelta dei Warriors nel 2007, ma non aveva trovato grande spazio nelle rotazioni di Don Nelson: in questa stagione, lanciato in quintetto base, aveva avuto una aprentesi di 13 gare a 16 punti di media, ma poi era stato rallentato da un infortunio e la sua stagione si era conclusa con 8.9 punti, 2.1 assist e il 39.7% da 3 in 42 partite.


euraptors — Belinelli, che attualmente è a Conegliano Veneto (Tv) con la Nazionale in vista del challenge round di qualificazone all'Europeo, va a rafforzare la pattuglia internazionale dei Toronto Raptors, la franchigia più europea della Nba. La squadra canadese, che nel front office ha l'italiano Maurizio Gherardini, in squadra aveva già l'italiano Bargnani (rifirmato fino al 2015 con un'estesione quinquennale del contratto per un valore di 50 milioni di dollari), il turco Hedo Turkoglu, reduce dalla finale disputata con la maglia di Toronto, lo spagnolo Jose Calderon e il croato Roko Ukic, ex Roma. Belinelli, che era seguito da parecchio tempo dai Raptors, aveva da tempo manifestato la sua insoddisfazione per il poco spazio coi Warriors e la situazione era peggiorata di recente con gli acquisti dei playmaker Acie Law e Speedy Claxton da Atlanta, la scleta del playmaker-guardia Stephen Curry nel draft e la crescita della guardia Anthony Morrow, che nella Summer League di Las Vegas aveva segnato 47 punti in una gara stabilendo il record dell'evento.

Guido Guida
ZakkTV
00lunedì 3 agosto 2009 17:54
da www.baskentnet.it

NBA News: Odom resta ai Lakers e firma un quadriennale

Odom è dei Lakers. Ora è certo: tramite la conferenza stampa di Venerdì, Lamar Odom ai Los Angeles Lakers è diventata cosa ufficiale. Le due parti si sono accordate per un contratto quadriennale.

Per la società, che darà 33 milioni di dollari complessivi a Lamarvellous, c’è la possibilità di uscire dal contratto nel quarto anno.

Ecco alcuni estratti della conferenza di Odom:

“L’opportunità di continuare a giocare con i Lakers era qualcosa a cui semplicemente non potevo rinuciare, voglio continuare a giocare al livello degli ultimi anni e sono fiero di essere un Laker.”

Poi continua: “In queste settimane non sono mai stato confuso, quella che sembrava incertezza era solo parte del processo di negoziazione, è andata come mi aspettavo e alla fine sono stato ripagato.”, tuttavia aggiunge: “ ho pensato di andare agli Heat, è normale, fa parte del gioco, il tentativo di reclutamento di Miami è stato aggressivo, ma è qui che io voglio essere.”

La franchigia della California ha così raggiunto l’obbiettivo di trattenere uno dei giocatori più importanti del roster, restando quindi estremamente competitiva per l’anno prossimo e quelli a venire.


Drew Gooden a Dallas

I Dallas Mavericks si sono aggiudicati l’ala/centro 27enne Drew Gooden, che nella passata stagione giocava nei San Antonio Spurs.

Nonostante nella stagione appena conclusa Gooden abbia giocato poco causa infortuni di vario tipo, il centro ex-Spurs è riuscito a collezionare statistiche interessanti, mettendo a referto 9.8 punti, 4.4 rimbalzi in soli 16.8 minuti a partita.

Per Gooden, che probabilmente entrerà come riserva del centro Eric Dampier, i Mavs saranno la settima squadra in otto anni di carriera.


Jonatan Bender ci riprova

Dopo aver lasciato prematuramente l’NBA nella stagione 2005/2006 per via di un infortunio, Jonatan Bender vuole provare a ritornare sul parquet.

Bender iniziò la carriera nei Pacers a 18 anni come giovane promessa di talento, tuttavia il giocatore non è mai riuscito ad esprimersi al massimo delle sue potenzialità e la sua parabola si è conclusa con l’abbandono prematuro dai campi di gioco.

Bender dice: “ Il mio potenziale è enorme e posso ancora offrire molto ad una squadra. Se il mio ritorno avrà successo, tutto andrà per il meglio, se invece fallisco, almeno ci ho provato.”


Hornets e Bobcats si cambiano i centri

I New Horleans Hornets e i Charlotte Bobcats hanno raggiunto un accordo in base al quale Tyson Chandler raggiungerà la franchigia del North Carolina in cambio di Emeka Okafor.

Era da tempo che gli Hornets stavano cercando di liberarsi di Chander tramite una trade e finalmente ci sono riusciti con un’operazione che sembra accontentare ambo le parti.

I Bobcats, infatti, ottengono un centro agile e forte dalle buone doti realizzative, particolarità quest’ultima che sembra mancare al centro ex-UConn.

Gli Hornets, dal canto loro, si liberano di un giocatore che per troppo tempo è stato penalizzato dagli ormai quasi cronici problemi alla caviglia, ottenendo un centro più giovane, capace sin dal primo anno della sua carriera a far registrare la doppia-doppia di media.

Marvin Williams torna ad Atlanta

Gli Atlanta Hawks e il restricted free agent Marvin Williams hanno raggiunto un accordo che legherà le parti ancora per i prossimi anni.

Toronto si riprende Nesterovic

I Toronto Raptors hanno annunciato di aver riportato il centro Rasho Nesterovic in Canada.

Le parole di Colangelo : “ Rasho è un veterano in grado di fornire una presenza importante per la nostra squadra, ha già familiarità con il nostro coaching staff e parte del roster. La sua leadership e la sua personalità saranno di grande aiuto alla squadra.”


Frizioni fra Parker e gli Spurs

In seguito all’infortunio alla caviglia patito da Tony Parker con la nazionale, i San Antonio Spurs hanno deciso di richiamare il giocatore in Texas per sottoporlo ad accertamenti che sono stati effettuati dallo staff medico della squadra.

Così facendo, gli Spurs hanno con ogni probabilità impedito a Parker di partecipare alla delicata sfida contro l’Italia valida per la qualificazione agli Europei, cosa che ha fatto irritare il giocatore francese.

La scelta degli Spurs, è in parte giustificabile dai precedenti che hanno coinvolto la società texana e Manu Ginobili, il quale ha dovuto saltare la stagione appena conclusa causa un infortunio con la nazionale. E’ ovvio come la franchigia voglia evitare che l’esperienza si ripeta anche con Tony Parker.
ZakkTV
00mercoledì 5 agosto 2009 21:15
da www.baskenet.it

NBA News: Diramato il calendario, Celtics su Shelden Williams

Apriamo questo appuntamento di NBA News parlando della compilazione del calendario della prossima stagione. Stagione che si aprirà il prossimo 27 ottobre con il derby di Los Angeles, che chiuderà anche la stagione regolare, e con il big-match tra Boston e Cleveland.

Le due partite più attese dagli italiani, quelle tra New York e Toronto si svolgeranno il 14 gennaio e il 14 aprile.

Passiamo al mercato. I Celtics stanno valutando se pareggiare le offerte che arriveranno a Glen Davis, restricted free-agent. I campioni 2008 hanno già contattato Shelden Williams per sostituire Big Baby, visto che i bianco-verdi sembrano essere preoccupati dal peso del prodotto di Lousiana State, tornato a salire dopo i tanti sacrifici degli ultimi mesi per trovare una forma accettabile e questo potrebbe spingerli a non utilizzare la loro mid-level exception. Da parte sua il numero 11 non si sbilancia sul suo futuro: “Non so ancora cosa accadrà. Le trattative in corso con i Celtics sono ancora lunghe”. Capitolo Ramon Sassions. Il giovane play dei Bucks, anche lui restricted free-agent, sembra sempre più vicino ai Knicks. La dirigenza di Milwaukee, infatti, ha fatto sapere di voler pareggiare soltanto offerte inferiori ai tre milioni di dollari. Da parte loro i Knicks sembrano intenzionati ad offrire poco meno di quanto previsto dalla mid-level exception (32 milioni di dollari in cinque anni). Nessuna delle due franchigie, invece, ha considerato la possibilità di procedere ad un sign and trade.

Portland e Atlanta stanno cercando di trovare un accordo con due dei loro gioielli, Brandon Roy e Joe Johnson, per il rinnovo dei loro contratti in scadenza nel 2010. Bob Myers, agente di Roy ha spiegato come “abbiamo avuto una discussione produttiva recentemente con la dirigenza e sono sicuro che raggiungeremo presto un accordo”. Roy avrebbe chiesto 82 milioni di dollari per i prossimi cinque anni. Per quanto riguarda Johnson fonti vicine alla dirigenza hanno lasciato intendere che ci sono buone possibilità perché l’ex Suns non diventi un free-agent.

Chiudiamo con due affari in rampa di lancio. Dopo aver tentato Nate Robinson, l’Olimpiakos sembra aver spostato le proprie attenzioni su Allen Iverson. L’ex 76ers, Nuggets e Pistons è stato offerto un contratto di 10 milioni di dollari in due anni. Chi dall’Europa è destinato a tornare in America è l’ex romano Primoz Brezec, a cui i 76ers hanno offerto un contratto di un anno a 1.1 milioni di dollari. Possibili alternative sono Adonal Foyle e Chris Mihm.

Marco Pirri


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Iverson in Grecia...ecco perchè hanno deciso di aumentare il numero di extracomunitari (quindi americani) da due a tre. [SM=x397155]
ZakkTV
00venerdì 7 agosto 2009 11:19
da www.gazzetta.it

Ricostituente fatale
Squalificato Rashard Lewis


L'ala dei Magic avrebbe assunto un prodotto che conteneva una sostanza bandita dalla Lega. Fermato dalla Nba per le prime 10 partite della stagione 2009-10. Uno stop che gli costerà 1.6 milioni di dollari. "Mi assumo tutte le responsabilità e mi scuso con tutti i tifosi"

NEW YORK, 7 Agosto 2009 - Un innocente errore che costerà a Rashard Lewis 1,6 milioni di dollari. Almeno questa è la versione del giocatore, accettata, almeno in parte considerate le proporzioni della squalifica, anche dalla Nba. Lewis, infatti, è stato trovato positivo a un controllo antidoping per un elevato livello di testosterone ed è così stato fermato dalla Nba per le prime 10 partite della stagione 2009-10. Uno stop che costerà al giocatore dei Magic appunto 1.6 milioni di dollari, la percentuale pari a 10 gare del suo stipendio annuale di 18 milioni di dollari.


ricostituente — Lewis avrebbe assunto un semplice ricostituente, acquistato senza ricetta in un “Vitamin Store” (un negozio molto popolare negli States), che però conteneva una sostanza bandita dalla Lega (il DHEA). Rashard Lewis non avrebbe avvisato lo staff medico dei Magic, incappando così nella positività del test somministrato durante la stagione Nba ma il cui risultato e’ stato annunciato solamente nella giornata di giovedì. David Stern non ha usato la mano pesante, fermando il giocatore per 10 delle 82 gare di regular season, accettando implicitamente la tesi “innocentista” sostenuta dall’entourage dle giocatore e dai Magic. Ignoranza e non malizia dunque l’errore di Lewis che comunque diventa il sesto giocatore nella storia della Nba ad essere sospeso a causa di una positività (i test furono introdotti nel 1999) in un controllo antidoping.

leggerezza che pesa — “Mi assumo tutte le responsabilità e mi scuso con i Magic e con tutti i tifosi – dichiara Rashard Lewis – avrei dovuto fare delle ricerche più accurate invece ho commesso una leggerezza e adesso giustamente pagherò le conseguenze. Spero che tutti gli atleti professionisti adesso facciano tesoro del mio errore. Anche il più innocente dei ricostituenti non deve essere preso senza consultare un esperto del settore.” Una leggerezza che Lewis ricorderà a lungo e che alleggerirà il suo comunque ricco conto in banca di ben 1.6 milioni di dollari.

Simone Sandri


[SM=x397160]

ZakkTV
00domenica 9 agosto 2009 14:53
da www.basketnet.it

NBA NEWS: Lewis sospeso, Big Ben torna ai Pistons, idea Iverson per Miami

Nella giornata di giovedi, l’NBA ha comunicato la sospensione di Rashard Lewis per le prime 10 partite della prossima stagione: l’accusa è di aver violato il programma anti-doping della Lega, essendo risultato positivo al test del testosterone.

Al commissioner David Stern il giocatore ha ammesso di aver acquistato un integratore in polvere, ignorando che questo contenesse la sostanza nota come DHEA, bandita dai regolamenti NBA. “Prima di tutto mi prendo la piena responsabilità della situazione e accetto la sospensione” ha dichiarato Lewis all’Orlando Sentinel “Verso la fine della stagione ho preso un integratore e non sapevo che contenesse una sostanza vietata dalla NBA. Mi scuso con i tifosi, i miei compagni di squadra e con tutta l’organizzazione dei Magic per non aver prestato l’attenzione dovuta in casi come questi. Spero che questa situazione non complichi il prossimo inizio di stagione dei Magic e spero che tutti gli atleti possano imparare dal mio errore: per quanto innocuo possa sembrare un ricostituente, questo deve essere assunto solo dopo aver consultato un esperto in materia”.

Glen Taylor, proprietario dei Minnesota Timberwolves, ha sciolto le ultime riserve sul nuovo allenatore: sarà Kurt Rambis, ex assistant coach di Phil Jackson ai Lakers campioni NBA, a guidare dal pino la squadra nella prossima stagione. Taylor ha dichiarato di aver raggiunto con Rambis un accordo verbale (manca ancora l’ufficialità): “Kurt ha molta esperienza. Prima da giocatore e poi da allenatore ha sempre lavorato con team vincenti. È stato a stretto contatto con persone come Pat Riley e Phil Jackson. Questo per noi significa molto e siamo contenti che possa portare la sua esperienza nella nostra organizzazione”.

Marvin Williams ha prolungato il suo rapporto con gli Atlanta Hawks, firmando un contratto di cinque anni. La stessa cosa ha fatto con i Trail Blazers Brandon Roy, che ha posto la sua firma su un quinquennale da circa 80 milioni di dollari (la cifra potrà variare leggermente a seconda delle modifiche introdotte dalla Lega al salary-cap). “Non avevo dubbi sulla mia permanenza a Portland” ha detto il nativo di Seattle “Credo di essermi guadagnato questo contratto con il lavoro duro e sono contento di essere stato ripagato. Ma c’è qualcosa che ancora manca: il titolo; da ora sarà mio dovere aiutare la franchigia a raggiungere questo traguardo”. L’estensione contrattuale entrerà in vigore dalla stagione 2010-2011, mentre il prossimo anno il contratto di Roy sarà da 3,91 milioni di dollari.

Dopo Rasheed Wallace, i Boston Celtics hanno firmato l’ala Shelden Williams e sembrano vicini anche al rinnovo del contratto di Glen Davis (il Boston Globe parla di un biennale che verrà proposto a Big Baby la prossima settimana). I termini dell’accordo non sono ancora stati resi noti dalla Lega, ma l’ipotesi più plausibile è quella di un contratto da 1,3 milioni di dollari. Nato il 21 ottobre 1983, quinta scelta assoluta degli Atlanta Hawks nell’estate 2006, Williams la scorsa stagione ha giocato 30 partite con i Sacramento Kings e 15 con i Minnesota Timberwolves, fatturando 4,7 punti e 4,2 rimbalzi in 14,7 minuti di utilizzo.

Denver ha acquistato la seconda scelta di Memphis al prossimo draft, in cambio del centro Steven Hunter e della seconda scelta dei Grizzlies allo stesso draft (più soldi)

Sembra praticamente fatta per il ritorno di Big Ben Wallace nella Motortown. Rilasciato dai Phoenix Suns, ai quali era arrivato nell’ambito dello scambio che ha portato Shaq alla corte di LeBron James, Wallace ha deciso di chiudere la carriera con la squadra con cui vinse l’anello nel 2004 (contratto annuale da 1,3 milioni di dollari). La notizia nel suo ritorno ha scatenato i fans dei Pistons: secondo un sondaggio del Detroit News più del 70% di loro infatti ritiene positivo il ritorno di Wallace.

Continuano le ipotesi sul futuro prossimo di Allen Iverson. Già detto della fantascientifica offerta dell’Olympiakos (10 milioni di dollari in due anni per giocare in Eurolega e nel campionato Greco), molte sono le squadre NBA interessate a The Answer, su tutte i Miami Heat. Sfumata la pista Odom, che alla fine ha rifirmato con i Lakers, Pat Riley sembra aver spostato il suo interesse sull’ex stella di Philadelphia, Denver e Detroit. La trattativa non è facile per ammissione dello stesso Riley, che al Miami Herald ha ammesso l’interesse per Iverson ma ha ribadito di voler continuare a puntare su Mario Chalmers nel ruolo di playmaker titolare. Per Iverson agli Heat quindi ci sarebbe l’ipotesi di partire dalla panchina, prospettiva però poco gradita al giocatore. Le altre squadre interessate sarebbero i i New York Knicks, i Los Angeles Clippers e i Memphis Grizzlies.

Chiudiamo con una notizia che nella giornata di ieri ha fatto il giro degli Stati Uniti, entusiasmando soprattutto la stampa newyorkese. Pare che LeBron James abbia rifiutato l’ultima estensione contrattuale proposta dai Cleveland Cavaliers, dichiarando di voler esplorare il mercato dei free agent la prossima stagione. Intervistato durante un evento pubblicitario di cui era protagonista, James ha detto: “Sarà divertente poter giocare accanto ad uno dei migliori giocatori di sempre (Shaquille O’Neal, ndr). Tuttavia per me non avrebbe senso firmare ora un prolungamento senza prima aver considerato altre possibilità. Comunque la mia situazione contrattuale non mi distrarrà in alcun modo e alla fine della prossima stagione parlerò con i Cavs”. Secondo il New York Times, che ha dato molto risalto alla notizia, Le Bron sarebbe contento del lavoro svolto dal proprietario Dan Gilbert e dal general manager Danny Ferry, ma vorrebbe qualche ulteriore innesto nel roster per mettere i Cavs sullo stesso livello di Lakers, Celtics e Magic.
ZakkTV
00venerdì 18 settembre 2009 13:17
da www.basketnet.it

Hall of Fame: la classe del 2009

Si è tenuta stanotte a Springfield, Mass. la cerimonia di induzione nella Hall of Fame della classe del 2009: Michael Jordan, David Robinson, John Stockton, Jerry Sloan e Vivien Stringer si aggiungono agli altri 288 grandi del basket mondiale.

Per l'occasione, l'evento, che in genere viene celebrato nella sala spettacoli della Naismith Memorial Basketball Hall of Fame, è stato spostato nella sede dell'orchestra sinfonica.

Esilarante il discorso di Michalel Jordan che ha rievocato la sua carriera, onorando innanzitutto mamma Deloris e il padre James (ucciso nel 1993) e ricordando che la competitività è nata tra le mura domestiche. His Airness ha poi ringraziato Scottie Pippen e, tra le risate generali, Leroy Smith(presente alla cerimonia). Sì, il ragazzo che gli aveva fatto le scarpe nel "varsity team" (cioè la prima squadra) al liceo, generando in lui una fortissima voglia di rivalsa (MJ usò quel nome anche come "alias"). Jordan ha poi ricordato che Buzz Peterson (anche lui presente), suo compagno di stanza a North Carolina, era considerato il miglior giocatore del North Carolina al suo arrivo in squadra, precisando che "non aveva mai giocato contro di me". Un'altra vicenda che lo ha supermotivato, così come il fatto che nel suo anno da freshman Dean Smith non lo faceva giocare titolare.

MJ ha poi parlato della sua esperienza nella NBA, ringraziando il proprietario dei Bulls Jerry Reinsdorf (presente), Rod Thorn e il suo primo coach, Kevin Loughery, ricordando come in uno dei primi allenamenti lo spostò dalla prima squadra alla seconda, che stava perdendo, portando quest’ultima allla vittoria. MJ ha ringraziato Isiah Thomas (presente), George Gervin (presente) e Magic Johnson (assente) considerandoli i suoi più grandi motivatori.

Ha poi raccontato il percorso nella NBA, da Doug Collins (che non voleva che MJ giocasse in estate) ai primi tre titoli, a Pat Riley, un altro di quelli che ha acceso in lui il fuoco della competizione, e John Starks. Ha poi parlato del primo ritiro, ricordando come un giorno Bryon Russell (cioè lo “spettatore” dell’ultimo tiro di gara 6 a Utah nel 1998) gli abbia detto che sarebbe tornato, e così avvenne. Un pensiero Jordan lo ha dedicato anche a Jerry Krause (che per scherzo ha detto di non aver invitato), lanciando una frecciatina al manager grassottello, reo di aver detto una volta che erano i front office a vincere i titoli. "Sono i giocatori a vincere i titoli", ha precisato Jordan (come già fece a suo tempo a quattrocchi con "Crumbs", con cui non andava granchè d'accordo).

Jordan ha poi detto tra il serio ed il faceto che potrebbe tornare a giocare in NBA tra 50 anni: “Limits and fears are often an illusion”, ha concluso il più grande giocatore di tutti i tempi (più grande anche tecnicamente –ci sono alcuni che lo eguagliano in tecnica, ma nessuno superiore- e atleticamente -forse solo Doctor J meglio di lui-)

Presenti tantissime personalità della pallacanestro, tra cui ricordiamo gli ex compagni Scottie Pippen, Tony Kukoc, Dennis Rodman, Randy Brown, Charles Oakley e ex "nemici" come Isiah Thomas e Pat Riley. Non poteva mancare ovviamente il suo idolo David “Skywalker” Thompson e il “gotha” di North Carolina, con il leggendario Dean Smith, Larry Brown e l'attuale coach Roy Williams.

Assenti Magic Johnson (che era alla cerimonia di addio di Lisa Leslie a Los Angeles), Phil Jackson e Jerry Krause.VF


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Un applauso al migliore di sempre. [SM=x397209]
zonastadio
00venerdì 18 settembre 2009 14:18
eh si, mai nessuno toccherà più quei livelli. neanche quelli che oggi sono i fenomeni..micheal è stato unico e lo rimarrà
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