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NBA News: Fissato il salary cap, inizia ufficialmente il mercato
La NBA ha fissato il salary cap valido per la stagione 2009/10 a 57.7 milioni di dollari, un calo di circa un milione rispetto all'ultima annata. E' solo la seconda volta che viene registrato un abbassamento da un anno all'altro (era successo dal 2001/02 al 2002/03 quando si passò da 42,5 a 40,27 milioni) ma una diminuzione ancora più sensibile, secondo le previsioni, dovrebbe esserci per il 2010/11 quando gli effetti della crisi economica si faranno sentire maggiormente. La soglia della luxury tax è stata abbassata da 71.2 a 69.9 milioni e, come sempre, ogni squadra che la supererà dovrà pagare un dollaro per ogni dollaro di eccesso e non potrà partecipare alla redistribuzione della tassa, riservata alle squadre che rimarranno sotto il limite. L'eccezione di medio livello al salary cap sarà di 5.85 milioni, mentre la spesa minima è stata posta al 75% del tetto salariale, ovvero a 43.28 milioni.
Prese queste decisioni, la NBA a tutti gli effetti ha dato il via al mercato. Così i Lakers hanno ufficializzato l'ingaggio di
Artest, secondo ESPN con un triennale da 18 milioni, e in seconda battuta confermato
Shannon Brown, la guardia arrivata a febbraio da Charlotte ma scelta da Cleveland nel 2006. Così
Lamar Odom rimane l'unico free agent senza restrizioni dei campioni in carica. Evidentemente il suo grande talento, aggiunto all'importante contributo dato al titolo appena vinto, non bastano a togliere tutte le incertezze su carattere e continuità di rendimento. I Lakers non sembrano intenzionati a svenarsi per lui, vista l'intenzione di Jerry Buss di abbassare il monte salari, e dunque al momento pare destinato ad andare altrove.
Chi non si muoverà è invece Jason Kidd, che ha accettato l'offerta di oltre 25 milioni in 3 anni per restare al fianco di
Dirk Nowitzki. "Siamo molto contenti di aver raggiunto quest'accordo" ha commentato Mark Cuban, ora impegnato con la dirigenza a rinforzare la squadra. Dopo aver firmato la loro prima scelta, il francese
Rodrigue Beaubois (896mila dollari per il primo anno, 963mila per il secondo, più opzione per il terzo), i Mavs hanno presentato un foglio d'offerta a
Marcin Gortat, ora free agent con restrizione, proponendogli - secondo le indiscrezioni - l'intera eccezione di medio livello per cinque stagioni, una quota che i Magic potrebbero non pareggiare (in effetti, come ha riconosciuto il g.m. Otis Smith, sarebbe eccessivo pagare una trentina di milioni per la riserva del miglior giocatore della squadra). Questo però costringerebbe Dallas a compiere altri movimenti solo tramite le trade e in tal caso i primi candidati a cambiare maglia sarebbero
Eric Dampier e
Jerry Stackhouse, ma tutti - ad esclusione di Nowitzki - sono da considerare cedibili. Per il momento un altro obiettivo accertato è
Shawn Marion, per il quale si sta discutendo un sign-and-trade con i Raptors, che riceverebbero un pacchetto di giocatori comprendente Stackhouse (perché solo 2 dei suoi 7 milioni sono garantiti e Toronto ha già aggiunto il contratto di
Turkoglu).
Un altro play che non cambierà maglia è
Mike Bibby, che si è rivelato ottimo leader di una squadra giovane ed ha condotto gli Hawks a due consecutive apparizioni ai playoffs. Trovato un buon feeling con coach Mike Woodson, Bibby ha rifirmato per tre anni: "E' un ottimo ambiente per Mike - ha commentato l'agente David Falk - C'erano altre squadre interessate, ma ha scelto di rimanere ad Atlanta perché si è trovato bene con il tecnico, che gli ha permesso di essere un allenatore in campo". Con
Jamal Crawford che prenderà il posto di Murray in uscita dalla panchina, le prossime priorità per il g.m. Sund saranno legate alle situazioni dei restricted free agent Zaza Pachulia ma soprattutto Marvin Williams.
Sembra vicino alla conclusione la caccia ad un nuovo coach da parte dei Pistons. Quasi certamente - come si usa dire, mancano solo alcuni dettagli - il nome atteso (???) dai fans della Motown sarà quello di John Kuester, assistente a Cleveland nelle ultime due stagioni e già a Detroit nell'anno dell'ultimo titolo al fianco di Larry Brown. Nella NBA non ha esperienze da capo-allenatore, ma è stato anche nello staff di Orlando, Philadelphia, New Jersey e Boston, mentre a livello di college ha guidato George Washington dal 1985 al 1990. Accantonate le candidature di
Avery Johnson, Doug Collins e Tom Thibodeau, i Pistons affideranno dunque a Kuester la ricostruzione, le cui prime due pietre sono state già posate con
Ben Gordon e Charlie Villanueva, che ha annunciato l'accordo sul suo account Twitter. Piace parecchio
Boozer, che i Jazz potrebbero accettare di scambiare con Hamilton anche per lanciare definitivamente
Millsap. Molto probabilmente però non resterà Antonio McDyess. Rifiutate varie offerte in passato per rimanere a Detroit e giocare per il titolo, ora le prospettive sono cambiate e le parti si sono allontanate. San Antonio, una delle tre squadre che gli hanno offerto l'intera eccezione di medio livello (le altre sono Orlando e Cleveland) sembra la favorita per assicurarselo, anche se sul taccuino di RC Buford e Popovich c'è in bella evidenza pure il nome di "Big Baby" Glen Davis che, con l'arrivo di
Rasheed Wallace, è destinato a lasciare Boston.
Ai biancoverdi interessa anche
Grant Hill, in uscita da Phoenix, ma c'è da vincere anche la concorrenza dei Knicks che incontreranno il giocatore nelle prossime ore proponendo una parte dell'eccezione da 5.85 milioni e il ritorno alle "dipendenze" di Mike D'Antoni. New York, che ha collezionato ben 23.7 milioni di luxury tax per la passata stagione e sta trattando anche un sign-and-trade con Portland (
David Lee in cambio di
Blake e Outlaw è l'ultimo scenario emerso), non ha molti soldi da offrire ma può spendere qualcosa di più ora sapendo che uno degli obiettivi - Jason Kidd - non è più raggiungibile.
Denver ha ufficializzato di aver rifirmato
Chris Andersen. "The Birdman", uno dei favoriti del pubblico del Colorado, era la priorità della franchigia sul mercato dei free agent, un problema presto risolto trovando un punto di incontro da 26 milioni in 5 anni.
Trevor Ariza ha accettato la proposta di Houston e ha detto che non cambierà idea nonostante l'apertura di Cleveland però, come riportato da ESPN, ha dichiarato nella trattativa di aver saputo direttamente da LeBron della sua intenzione di rimanere ai Cavaliers anche oltre il 2010. Un buon segnale per i tifosi che hanno affollato "The Q", anche se ovviamente non ci sono stati commenti ufficiali di LBJ sull'argomento. Cleveland è attiva su diversi fronti: interessa molto
Anthony Parker, c'è già stato un incontro per Channing Frye (conteso da Denver) e sembra vicino l'accordo per trattenere Varejao. Chiudiamo in bellezza parlando del nostro
Andrea Bargnani che, reduce dalla stagione in cui ha riscritto i propri career-high in punti, rimbalzi, assist, stoppate e percentuale al tiro, ha raggiunto l'accordo con i Raptors per un'estensione quinquennale da 50 milioni in 5 anni a partire dal 2010/11.