NBA 2009/2010

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zonastadio
00martedì 9 febbraio 2010 11:03
Re: Re:
ZakkTV, 08/02/2010 21.38:


Tra l'altro vittoria a Boston, anche l'anno scorso i Magic andavano meglio in trasferta, ed è grazie a questo forse che sono riusciti a ribaltare due serie in cui partivano col fattore campo sfavorevole, ossia Boston in semifinale e Cleveland in finale. Dunque questa notte arriverà una bella sconfitta con gli Hornets. [SM=x397171]


vittoria 123-117, occhio ai magic, che risultano sempre indigesti ai cavs, unica squadra ad est probabilmente

zonastadio
00martedì 9 febbraio 2010 11:09
dimenticavo...48 di carter
ZakkTV
00martedì 9 febbraio 2010 20:00
Re:
zonastadio, 09/02/2010 11.09:

dimenticavo...48 di carter




Vedi che le mie critiche sono servite ? [SM=x397155]

Evidentemente la cura di Lawrence Frank sta funzionando. [SM=x397164]



zonastadio
00martedì 9 febbraio 2010 22:34
Re: Re:
ZakkTV, 09/02/2010 20.00:




Vedi che le mie critiche sono servite ? [SM=x397155]

Evidentemente la cura di Lawrence Frank sta funzionando. [SM=x397164]





infatti pare che vince abbia dichiarato "in your face zakktv"


ZakkTV
00mercoledì 10 febbraio 2010 18:35
Spaventosi i Cavs, qualcuno li fermi. [SM=x397152] Avere il miglior momento di forma in questo periodo non è il massimo, in ogni caso dubito che i Lakers riusciranno a riprendersi il miglior recordo della Lega.
zonastadio
00mercoledì 10 febbraio 2010 20:51
Re:
ZakkTV, 10/02/2010 18.35:

Spaventosi i Cavs, qualcuno li fermi. [SM=x397152] Avere il miglior momento di forma in questo periodo non è il massimo, in ogni caso dubito che i Lakers riusciranno a riprendersi il miglior recordo della Lega.


sta notte ho visto addirittura shaq partire in contropiede palleggiando, una cosa d'altri tempi. e james che tira solo da 9 metri in certi momenti segnando sempre..per me sono i favoriti

ZakkTV
00mercoledì 10 febbraio 2010 20:56
Lo penso anch'io, però l'anno scorso di questo periodo erano i Magic a fare da padroni in NBA. Prima dell'All Star Game avevano fatto un fenomenale tour ad ovest sbancando con facilità LA, Denver e San Antonio, a quel tempo le tre più forti franchigie dalla parte sinistra del Missisipi. I Lakers sono sempre lì, nonostante abbiano perso gli scontri diretti con i Cavs.
zonastadio
00mercoledì 10 febbraio 2010 21:08
i lakers quando kobe sarà al cento per cento e bynum pure, saranno quasi alla pari, ma secondo me per profondità di roster i cavs sono ancora avanti..e considera pure che il 23 non si sta nemmeno impegnando più di tanto
ZakkTV
00giovedì 11 febbraio 2010 19:04
da www.bassketnet.it

NBA Today: Miami vince ad Atlanta, i Lakers interrompono la striscia di Utah




Miami Heat @ Atlanta Hawks 94-76

Miami: O’Neal 19p, Haslem 12r, Wade 11a

Atlanta: Smith 18p, Horford 10r, Bibby 6a

Wade in versione assist-man trascina i suoi Heat alla vittoria su uno dei campi più difficili della lega (21-5 il record casalingo degli Hawks).

Per lui alla fine il tabellino riporta 18 punti e 11 assist. Sorpresa della serata è stato Daequan Cook, autore di 17 punti in totale, ma soprattutto di 8 consecutivi all’interno del parziale di 10-0 durante il quarto periodo che ha spezzato l’equilibrio che perdurava dall’inizio della partita (il quarto si era aperto sul 71 pari). Per Miami ottima prova di O’Neal, autore di 19 punti con 9 su 13 dal campo e 10 rimbalzi. Doppia doppia anche per Haslem a quota 14+12 con 7 su 9 dal campo. Fondamentale nella partita il dominio sotto canestro degli Heat (43 a 35 il computo dei rimbalzi catturati), ambito nel quale Atlanta non va quasi mai sotto. Per gli Hawks, privi di Jamal Crawford per un lieve infortunio alla spalla, prova sotto tono un po’ per tutti, soprattutto al tiro, con una media dal campo del 37,5% e del 21% da tre punti.



Philadelphia 76ers @ Toronto Raptors 93-104

Philadelphia: Williams 26p, Iguodala 8r, Holiday 6a

Toronto: Bosh 23p, Bosh 12r, Jack 8a

I Sixers si presentavano a Toronto in striscia positiva di 5 vittorie, ma si sono scontrati con un Chris Bosh che, quando ricorda di essere un All-Star, macina gioco, punti e rimbalzi. Alla fine per lui 23 punti e 12 rimbalzi, ma soprattutto un dominio assoluto contro Brand, costretto per lunghi periodi in panchina. Ha fatto discutere infatti la decisione di coach Jordan di giocare con il quintetto basso, proprio per limitare il gioco di Bosh. La scelta però non ha portato i frutti sperati. Per il nostro Bargnani 16 punti e 7 rimbalzi con 5 su 12 dal campo, ma anche 2 stoppate e due palle recuperate. Per Philadelphia bruttissima prova di Iguodala (solo 8 punti son 3 su 12 dal campo) e ottima prova di Williams, che in 27 minuti giocati, ha segnato 26 punti e preso 5 rimbalzi.



Sacramento Kings @ Detroit Pistons 103-97

Sacramento: Martin 26p, Hawes 11r, Evans e Udrih 6a

Detroit: Prince 23p, Wallace 13r, Stuckey 9a

I Kings sono sempre più la squadra del probabile rookie of the year Tyreke Evans. Il ragazzo da Memphis, reduce dai 45 minuti giocati a New York che avevano regalato ai suoi la vittoria all’overtime, non sembrava in grado di giocare a buoni livelli a così poco tempo di distanza. Ha invece trovato le energie per segnare 7 dei suoi 13 punti totali negli ultimi 5 minuti di gara, dando quello sprint in più a Sacramento per arrivare alla vittoria in casa di Detroit, che non aveva demeritato. Per tutta la partita, mattatori per i Kings sono stati Martin (26 punti con 9 su 15 dal campo) e Udrih (22 punti con 8 su 10 dal campo, 6 assist e 3 palle recuperate). Per i Pistons Prince ha segnato 23 punti con 11 su 15 dal campo mentre le guardie Hamilton e Stuckey hanno messo insieme solamente 9 canestri su 31 tentativi.



Milwaukee Bucks @ New Jersey Nets 97-77

Milwaukee: Bogut 22p, Mbah a Moute 12r,Ridnour 8a

New Jersey: Harris 27p, Jianlian 12r, Harris 9a

New Jersey procede a gonfie vele verso il peggior record della storia della NBA. In questa situazione la pausa per l’All Star Game potrebbe risultare rivitalizzante. La prova dei Nets questa volta è stata anche deficitaria, un passo indietro rispetto alle ultime gare, che non avevano portato alla vittoria, ma almeno avevano mostrato una buona qualità di gioco. La sfida era stata anche in bilico fino all’inizio del quarto periodo, con i Bucks avanti 68 a 60. Un parziale di 10 a 0 aveva poi fatto capire ai pochi tifosi dello IZOD Center che stavano assistendo alla sconfitta numero 44 della stagione. Il rientro di Devin Harris ha comunque portato ai Nets 27 punti e 9 assist, ma non è bastato. Fondamentale per Milwaukee l’apporto della panchina, con Ilyasova e Ridnour autori di 18 e 17 punti rispettivamente per un complessivo 14 su 26 dal campo.

Orlando Magic @ Chicago Bulls 107-87

Orlando: Howard 18p, Howard 14r, Nelson 6a

Chicago: Deng 23p, Deng 7r, Pargo 5a

Troppo forti i Magic per questi Bulls orfani del centro titolare Noah e dopo 2 minuti e mezzo dall’inizio della gara anche del play Rose. Chicago ha patito talmente tanto l’infortunio del neo All-Star che il primo periodo si è concluso sul 41 a 17 per Orlando. Il resto della gara è stato semplicemente accademia. I Bulls non si sono mai avvicinati a meno di 18 punti di scarto. Orlando ha portato 7 giocatori in doppia cifra, con Howard che ha dominato sotto canestro e segnato a tabellino 18 punti e 14 rimbalzi con 7 su 10 dal campo. Chicago ha tirato con il 37% dal campo e con il 21% da tre punti. Da sottolineare solamente le buone prove di Deng (23 punti con 8 su 14 dal campo) e di Thomas, che dalla panchina ha segnato 16 punti.



Charlotte Bobcats @ Minnesota Timberwolves 93-92

Minnesota: Jefferson 19p, Jefferson 10r, Sessions 5a

Charlotte: Jackson 33p, Mohammed 20r, Augustin 7a

Charlotte espugna il Target Center grazie ad una schiacciata di Nazr Mohammed a 5,3” dalla sirena finale convertendo una palla destinata fuori dal campo ma salvata da Corey Brewer dopo che lui e Al Jefferson (19 punti e 10 rimbalzi) si erano disturbati a vicenda a rimbalzo. L’ultimo tentativo di ribaltare la gara viene affidato a Wayne Ellington (13) ma la sua tripla non trova il bersaglio. I Bobcats avevano dominato il primo quarto (37-24) grazie soprattutto alla produzione offensiva di Stephen Jackson (33 con 4/6 da 3) e al dominio nel pitturato di Mohammed (21+20, career-high pareggiato nei rimbalzi). Ma Minnesota rientrava nella ripresa e con un ultimo periodo da 13-22 metteva anche la testa avanti (89-92 a 57” dal termine) prima del finale già raccontato. Sottotono la prova dell’All Star Gerald Wallace (5 punti con 1/9 al tiro, ma 9 rimbalzi), doppia cifra per Diaw (15) e Augustin (12), partito in quintetto per l’infortunato Felton. Per i TWolves 15 punti di Gomes e 13 di Sessions dalla panchina.

Collison non fa rimpiangere Paul (foto: espn.com)Boston Celtics @ New Orleans Hornets 85-93

New Orleans: Collison 25p, Peterson 10r, Collison 9a

Boston: Pierce 15p, Garnett e Perkins 7r, Rondo e Pierce 4a

Nonostante le 10 palle perse Darren Collison guida la rimonta di New Orleans che, dopo un secondo quarto dominato da Boston (28-14, massimo vantaggio +12 sul 52-40 e poi sul 55-43 dell’intervallo) ribalta l’inerzia della gara con un terzo parziale da 12-29 e porta a casa una vittoria senza troppe sofferenze finali (i Celtics arrivano al massimo a -4 sull’83-87 a 1’12” dalla fine). A dare una mano all’ex UCLA ci pensano Stojakovic (20), West (15), Songaila (12) e un sorprendente Morris Peterson che, approfittando dei problemi fisici di Thornton (comunque rientrato sul parquet), sfodera una prestazione in doppia doppia (16+10) come non gli accadeva da quasi 3 anni. Per Boston, che paga l’assenza di Ray Allen (problemi alla schiena), non bastano i 15 punti di Paul Pierce (peraltro scomparso nella ripresa, solo 2 punti), i 13 di Tony Allen (in quintetto al posto del suo omonimo) ed il contributo della panchina (Daniels 14, Wallace 13, Davis 9) visto che il resto del quintetto contribuisce con soli 17 punti e 5/20 al tiro totali.



Portland Trailblazers @ Phoenix Suns108-101

Phoenix: Stoudemire 24p, Stoudemire 9r, Nash 11a

Portland: Aldridge 22p, Miller 7r, Blake 12a

58% al tiro (71% nel primo tempo!!!) e sole 11 palle perse. Con questi numeri Portland esce vittoriosa dall’US Airways Center di Phoenix in una gara che non l’ha mai vista in svantaggio. I Blazers, grazie alla produzione offensiva del trio Aldridge (22)-Blake (20+12 assist)-Miller (20) comanda già di 10 (30-20) a fine primo quarto e allarga il vantaggio a 60-44 all’intervallo. I Suns cercano di rientrare in avvio di ultima frazione (0-9 di parziale e punteggio sull’83-76) ma 2 triple di Batum e Blake e un canestro di Cunningham (13) ristabiliscono le distanze. Stoudemire chiude con 24 punti, ma arrotonda il tabellino in un quarto periodo dove il punteggio non è mai seriamente in discussione. Doppia doppia da 15+11 assist per Nash che tira però 6/16 e non incide più di tanto.


Los Angeles Lakers @ Utah Jazz 96-81

Utah: Kirilenko 17p, Boozer 10r, Williams 10a

L.A. Lakers: Odom 25p, Gasol 19r, Brown, Vujacic e Gasol 4a

No Bryant (e Bynum)? No problem!!! Terza gara saltata dal leader dei Lakers e terza vittoria dei gialloviola che espugnano con autorità il campo degli Utah Jazz (che chiudono a 9 la striscia di vittorie consecutive) grazie alla coppia Odom-Gasol. Per la poliedrica ala c’è il season-high di punti (25) e la solita produzione a rimbalzo (11). Per lo spagnolo gara totale: 22 punti, 19 rimbalzi, 5 stoppate e 4 assist. Los Angeles cambia marcia in chiusura di primo quarto quando con un 12-0 passa dal 19-18 al 31-18 della prima sirena. Da lì i Lakers non si voltano più, toccando anche il +21 (76-55 sul finire del terzo periodo) grazie anche alla produzione di comprimari come Farmar (18 con 4/4 da 3 uscendo dalla panchina) e Brown (11 ma 5/15 per il sostituto in quintetto di Bryant). Per i Jazz Deron Williams sfiora la tripla doppia (11 punti, 10 assist e 9 rimbalzi) mentre Boozer firma l’ennesima doppia doppia (11+10) ma rimane a secco nella ripresa. Il migliore marcatore è ancora il russo Kirilenko (17) seguito dal sempre positivo Matthwes (13 con 6/7 al tiro).


Los Angeles Clippers @ Golden State Warriors 102-132

Golden State: Curry 36p, Morrow 10r, Curry 13a

L.A. Clippers: Thornton 18p, Camby e Jordan 8r, Davis 7a

Sfruttando l’assenza dell’infortunato Monta Ellis (e di Maggette), Stephen Curry piazza la sua prima tripla doppia in carriera (36 punti, 10 rimbalzi e 13 assist) e guida i suoi Warriors ad un’agevole vittoria contro i Clippers che, da quando hanno cambiato il coach, non hanno ancora vinto. Golden State piazza un primo quarto da 38 punti ed un terzo da ben 46 spegnendo ogni velleità di vittoria di Baron Davis e soci. Curry segna 7 delle 13 triple (su 22) messe a segno dai Warriors, che sfruttano anche il career-high dell’ex DLeague Anthony Tolliver (29 con 11/16 al tiro) e i 26 punti con 10 rimbalzi di Morrow. Doppia cifra anche per Turiaf (12), Watson e Biedrins (11 a testa). Per Los Angeles 42% al tiro (Davis chiude con 1/12 per 5 punti). Si salvano a livello di punteggi individuali Thornton (18), Gordon (16), Butler (16) e Smith (14 dalla panchina). 13 punti per il neo-All Star Kaman.



Luca Mauri e Gabriele Perotti

ZakkTV
00venerdì 12 febbraio 2010 15:54
da www.basketnet.it

NBA News: Bryant e Iverson saltano l'All-Star Game, Colangelo resta a Toronto

BRYANT E IVERSON, NIENTE ASG - La partita delle stelle perde altri due pezzi. Kobe Bryant e Allen Iverson infatti non potranno scendere in campo a Dallas. Il leader dei Lakers ha saltato le ultime tre uscite dei suoi per un infortunio alla caviglia, mentre "The Answer" ha dovuto rinunciare alle ultime cinque gare dei Sixers per i problemi di salute di uno dei figli.

Entrambi nella giornata di giovedì hanno informato la lega della necessità di saltare l'All-Star Game. Le motivazioni sono state accolte e David Stern, che si occupa personalmente delle sostituzioni in questi casi, ha selezionato Jason Kidd (decima convocazione in carriera) al posto di Bryant e David Lee al posto di Iverson. KB24, che sarà presente a Dallas come spettatore, è la terza guardia della Western Conference costretta a rinunciare. Prima di lui era già toccato a Chris Paul e Brandon Roy, che il commissioner aveva sostituito rispettivamente con Chauncey Billups e Chris Kaman. Iverson non ci sarà per ragioni personali e dunque non è stata richiesta la sua presenza a Dallas. Al suo posto in squadra ci sarà, come detto, David Lee, esordiente e primo giocatore dei Knicks ad essere chiamato dopo Houston e Sprewell nel 2001. Rimane ora solo da capire chi prenderà il posto in quintetto dei due assenti (favorito Nowitzki ad ovest, ballottaggio tra Rose, Rondo e Johnson ad est), la scelta spetta ai due allenatori che, lo ricordiamo, saranno George Karl e Stan Van Gundy.



ATTENZIONE ALLA NEVE - Sempre in prospettiva All-Star Weekend, la NBA ha comunicato che tutti gli eventi previsti a Dallas saranno svolti regolarmente, nonostante la violenta tormenta di neve che ha colpito la parte nord del Texas nella giornata di giovedì. Ma la situazione, come ha spiegato il vice-presidente NBA Tim Frank, "sarà monitorata costantemente", anche per capire se le condizioni atmosferiche potranno influire sui viaggi aerei dei giocatori, in particolare quelli in arrivo dalla costa est. "Non avremmo mai immaginato di avere una tempesta di neve - ha detto il proprietario dei Mavs, Mark Cuban - Non sono preoccupato per lo svolgimento dei diversi eventi, sono più preoccupato per la gente che deve viaggiare e guidare. Ma speriamo che le strade siano a posto". Non è prevista neve né per sabato né per domenica, quindi sembra che le cose possano andare verso una soluzione positiva.



McGRADY VERSO I KNICKS - Potrebbe presto riprendere in maglia Knicks questa bizzarra stagione per Tracy McGrady. Ormai da tempo ai margini della squadra a Houston e col contratto in scadenza a fine campionato, T-Mac potrebbe sbarcare a New York entro la chiusura del mercato. Sono state avanzate diverse ipotesi di trade, la più credibile coinvolgerebbe anche Washington, che - con la stagione ormai andata - punta abbastanza chiaramente a ricostruire, e prevedrebbe anche il passaggio di Butler e Haywood a Houston, e Al Harrington ai Wizards. Un'ipotesi suggestiva, che però per essere praticabile dovrebbe coinvolgere uno o due altri giocatori da indirizzare da New York verso la Capitale, e dunque non facile da completare (si parla di Mobley o Jeffries e un altro ancora da individuare) soprattutto perché all'apparenza non troppo conveniente per Washington. Ma la partenza di McGrady da Houston è ormai certa e potrebbe anche avvenire dopo la "trade deadline", perché il tentativo del giocatore è quello di ottenere un buy-out per poter scegliere da solo la destinazione. E pure in tal caso New York sembra la prima scelta. Ci sarebbe l'incognita legata ad un'inattività lunghissima, ma potrebbe comunque essere per Mike D'Antoni un'aggiunta preziosa per provare una rincorsa ai playoffs difficile ma non impossibile in una Eastern Conference alquanto annacquata.




Ingrandisci

Tyrus Thomas è sul mercato, gli ammiratori non mancano (foto Getty)TANTI AMMIRATORI PER TYRUS THOMAS - Sta attirando l'interesse di parecchie franchigie il talento di Tyrus Thomas, che i Bulls hanno sospeso per motivi comportamentali e sembrano davvero decisi a cedere. Molte squadre hanno contattato il front-office di Chicago per verificare le possibilità di costruire uno scambio. Tra le più attive ci sono certamente Knicks, Kings, Spurs, Nuggets, Hornets e Blazers. I Bulls finora non hanno ricevuto offerte soddisfacenti ma riferiscono che molte squadre stanno offrendo le loro prime scelte, del 2010 o di anni successivi, mentre da parte loro sembra esserci l'intenzione di provare ad inserire nell'affare anche Kirk Hinrich (e questo per molti potrebbe essere un ostacolo...), per liberarsi del contratto di un giocatore protagonista di una stagione negativa e che sembra ormai aver concluso il proprio ciclo con la maglia dei Tori.



RAPTORS, COLANGELO NON SI MUOVE - Di fronte alle voci uscite recentemente che vedrebbero il suo Presidente e General Manager in partenza a fine annata, il proprietario dei Raptors, Richard Peddie, si è esposto personalmente dichiarando al Toronto Star che "Bryan Colangelo sarà il nostro G.M. almeno per il resto di questa stagione e per tutta la prossima". Dunque queste parole sembrano proprio escludere la partenza verso New Jersey, con l'interessamento manifestato dal russo Mikhail Prokhorov che gli vorrebbe affidare la ricostruzione, o verso New York, dove si era fatto il suo nome nell'ipotesi di un abbandono di Donnie Walsh. A Toronto il figlio di Jerry Colangelo, con l'aiuto di Maurizio Gherardini, ha saputo trasformare una squadra capace di vincere appena 27 partite l'anno prima del suo arrivo in una squadra più che decente, che ovviamente non può puntare al titolo ma può aspirare con pieno diritto ai playoffs per passare almeno un turno.



NBA, LE PROPOSTE PER IL NUOVO CONTRATTO - La NBA ha inviato le proprie proposte per il nuovo contratto collettivo all'associazione giocatori. Dalle dichiarazioni rilasciate all'Associated Press in forma anonima da una persona che ha visto il documento ma non era autorizzata a parlarne pubblicamente, sembra previsto un taglio ai salari ad ogni livello, dalle stelle fino ai più giovani. Si parla per le prime scelte di una riduzione di stipendio di un terzo, di una riduzione del 20% per il salario minimo, di una discesa del salario massimo per un veterano sotto i 60 milioni (tanto per dare un'idea, sarebbe meno della metà di quanto potrebbe prendere LeBron James uscendo quest'estate dal contratto e rifirmando con Cleveland). La NBA, d'accordo con i proprietari, vorrebbe ridurre i costi e il taglio delle spese per i giocatori sarebbe il modo più semplice e rapido, tanto che si tenderebbe a dirigersi sempre più verso un "hard" cap (al posto dell'attuale "soft" cap) eliminando strumenti come la "Bird exception" o la "mid-level exception" che permettono di firmare i free agent andando sopra il tetto salariale. La proposta è stata inviata qualche giorno fa e le parti si vedranno a breve per cominciare a discutere sul serio, dopo i contatti preliminari dell'estate scorsa, il nuovo accordo che dovrà rimpiazzare quello in scadenza l'1 luglio 2011. Se non verranno colmate le distanze che al momento esistono tra proprietari e giocatori, un nuovo lockout - dopo quello che ridusse la stagione del 1999 a 50 partite - potrebbe diventare realtà.

zonastadio
00venerdì 12 febbraio 2010 21:28
iverson giustizia è fatta! era uno scandalo vederlo all star game, dispiace per kobe invece. andrea invece sempre meglio, nella notte i cavs battono i magic
ZakkTV
00sabato 13 febbraio 2010 13:14
Gallinari cinque punti in tredici minuti di gioco nel tradizionale incontro d'apertura tra matricole e giocatori al secondo anno. Tr l'altro vittoria dei rookies, francamente non ho ricordi di vittorie delle matricole sui compagni più "esperti", nemmeno nell'anno con LeBron, Carmelo e Bosh. [SM=x397152]
zonastadio
00sabato 13 febbraio 2010 13:17
Re:
ZakkTV, 13/02/2010 13.14:

Gallinari cinque punti in tredici minuti di gioco nel tradizionale incontro d'apertura tra matricole e giocatori al secondo anno. Tr l'altro vittoria dei rookies, francamente non ho ricordi di vittorie delle matricole sui compagni più "esperti", nemmeno nell'anno con LeBron, Carmelo e Bosh. [SM=x397152]


bhe quest'anno del secondo anno non c'è tanta gente forte, mentre al primo oltre al gallo che come era prevedibile ha giocato poco, ci sono tireke evans, jennings, stephen curry e altra gente capace tipo casspi, ilyasova e compagnia


zonastadio
00sabato 13 febbraio 2010 20:12
da www.gazzetta.it

Dallas, il ritorno dei Rookie

Sophomore, Gallo non brilla

Nella tradizionale sfida che apre l'All Star Weekend tra debuttanti e giocatori al secondo anno tornano al successo i primi: Evans (26) e Blair (22) i protagonisti. Per Gallinari, tra le file dei battuti, solo 13 minuti di gioco e 5 punti a referto
Facebook Gazzatown DALLAS (Usa), 13 febbraio 2010 - Danilo Gallinari segna i primi 5 punti dei Sophomore (i giocatori al secondo anno di Nba) poi tira un altro paio di volte giocando solo 13’. Il primo appuntamento dell’azzurro con l’All Star Game non resterà nella storia se non per la vittoria dei Rookie (gli esordienti) sconfitti nelle ultime 7 edizioni consecutive per 140-128 e il record di rimbalzi (23 con 22 punti, primo 20+20 della sfida) di Dejuan Blair, un pivot che non arriva a due metri pescato quest’anno dai San Antonio Spurs. Aveva promesso ai compagni che sarebbe entrato in campo con l’obiettivo di catturare ogni pallone che gli fosse capitato a tiro e ha mantenuto l’impegno. Miglior giocatore è stato votato Tyreke Evans, dei Sacramento Kings, 26 punti, il primo marcatore della stagione tra i debuttanti (20.3 di media) decisivo nell’allungo di fine primo tempo delle matricole. Avrebbe meritato anche l’ex romano ora a Milwaukee Brandon Jennings, 22 ma con 23 tiri e 8 assist, che per festeggiare la chiamata all’All Star s’è tagliato i capelli alla Andrea Lucchetta.


non canta il gallo — Gallo dice di non aver chiesto un trattamento di riguardo in vista della gara da tre punti di stasera, dove preoccupano le condizioni del suo avambraccio destro non ancora a posto. Dopo essere partito in quintetto è stato il meno utilizzato della sua squadra (solo 13’) letteralmente trascinata dai 40 punti di Russell Westbrook, dei Thunder, sostenuto solo da Michael Beasley. "E’ divertente e importante essere qui - dice - ma la partita è troppo particolare per poter essere giudicata". Anche la giornata di Danilo non è stata esattamente di routine: sveglia, un po’ di tiro, la partecipazione al programma Nba Cares, dove per un’oretta ha dipinto una casa e piantato alberi in una zona disagiata di Dallas, poi uno spuntino e ancora foto, una presentazione e la partita. Per la quale ha sfoggiato come i big scarpe apposta (tutte arancioni fluorescenti con la scritta Gallo 8-8-88) che saranno sostituite oggi da un modello analogo in blu. Tutto fa spettacolo. Con i rookie ha giocato anche Jonas Jerebko, lo svedese portato nella Nba da Biella, oggi a Detroit (6 punti in 15’). Ammette candidamente di essersi trovato bene in Italia ma che la Nba è un’altra cosa. Poco utilizzato anche Marc Gasol: gli All Star non sono cose per giocatori europei, non sanno proprio come interpretarli. Stasera Gallinari torna in pista nella gara del tiro da tre. Se all’inizio riteneva di essere uno dei favoriti, dopo essersi allenato un po’, ha scoperto che tirare 25 volte in un minuto non ha niente a che fare con quello che succede in partita: "Troppo poco tempo, non riesci a seguire se fai canestro o no, e una sensazione particolare". Poi dovrebbe anche assistere al compagno Nate Robinson nella gara delle schiacciate dove s’è qualificato anche DeMar DeRozan, dei Raptors.
Rookie: Evans 26, Blair, Jennings, Harden 22.
Sophomore: Westbrook 40, Beasley 26, Morrow 15
zonastadio
00domenica 14 febbraio 2010 10:49
Nello show di Dallas, l'azzurro esce al primo round: "Bella esperienza. Il dolore al braccio? Mi ha dato fastidio, ma non ha condizionato la gara". Dall'arco s'impone l'asso dei Celtics, nelle schiacciate terzo sigillo di Nate Robinson (1.70 m!), compagno di Gallinari nei Knicks

DALLAS (Texas, Stati Uniti), 13 febbraio 2010 - Danilo Gallinari non cerca scuse. La sua partecipazione alla gara del tiro da tre punti dell’All Star game finisce subito, ma non dà la colpa al muscolo dell’avambraccio destro che lo ha limitato in questa sua prima esperienza nello show cestistico più luccicante del mondo. Viene eliminato al primo round con 15 punti (sui 30 potenzialmente disponibili: il record è di 25 realizzato da Hodges e Kapono), come Channing Frye e il campione uscente Daequan Cook. Restano in corsa i due veterani, Paul Pierce e Chaucey Billups e il rookie Stephen Curry, il più bello da vedere quando tira. Vince Pierce, con 20 punti, davanti a Curry, 17, e oltre al trofeo si porta a casa 35 mila dollari di premio.


Avvio in salita — La sfida di Danilo, il primo italiano a competere in una gara dell’All Star che non fosse la sfida riservata ai giovani, è subito in salita: durante il riscaldamento si massaggia spesso l’avambraccio, al via, dall’angolo destro, sbaglia male i primi due tiri, ne segna tre consecutivi, ma compromette tutto realizzando soltanto 4 dei 15 canestri nelle tre postazioni lungo l’arco. Non serve il 4/5 finale dall’angolo opposto per garantirgli la finale. "Diciamo che è stata un’esperienza divertente - ma è il primo a non esserne troppo convinto -, abbastanza divertente. È stato difficile prendere il ritmo: devi essere costante, se lo perdi sbagli. Il braccio? Mi ha dato un pochino fastidio, ma non ha compromesso la gara". Gallo non assisterà all’All Star Game, va a New York. Lunedì i Knicks partono per Chicago: la festa è finita. Non è stata un’esperienza indimenticabile ma nella partita della stelle, e nei suoi corollari, è importante esserci perché è il premio per quello che si è fatto nelle 50 partite precedenti. E Gallo ha confermato di essere già considerato uno dei giocatori più importanti della Nba. A 21 anni, dodici mesi dopo essersi fermato per un intervento alla schiena, è un grandissimo risultato.


Ancora nate — Danilo assiste anche il compagno dei Knicks, Nate Robinson, nella gara delle schiacciate che vince per la terza (e ultima) volta dall’alto del suo metro e settanta. Viene premiato dagli sms del pubblico che lo preferisce, ma solo col 51% delle preferenze, al rookie dei Raptors DeMar DeRozan. Nella sua schiacciata vincente, butta la palla contro il tabellone e resta in aria abbastanza per riprenderla, avvitarsi e schiacciare all’indietro. Steve Nash vince la gara dei fondamentali (tiro, palleggio, passaggio) e il trio del Texas, Dirk Nowitzki, Kenny Smith (oggi commentatore tv) e Becky Hammon (della Wnba) la "shooting star competition" che finisce con tiri da metà campo come all’oratorio. Il programma è sempre lo stesso, ma è divertente vedere come star di prima grandezza si prestino a tutto per intrattenere il pubblico. I tempi sono duri, nel pomeriggio il commissioner Stern aveva comunicato che la Nba perderà 400 milioni di dollari quest’anno per la crescita eccessiva dei costi, e il rinnovo del contratto collettivo dei giocatori, che scade nel 2011, sarà difficile e doloroso. Ma l’All Star Game è divertimento e oggi più di 90 mila spettatori, record assoluto per la pallacanestro, assisteranno alla partita delle stelle nello stadio dei Cowboys. La crisi per un giorno, aspetterà.

www.gazzetta.it
zonastadio
00domenica 14 febbraio 2010 13:07
Colpo dei Mavericks
Arriva Caron Butler
Nba, Dallas prende l'ala di Washington in una trade che porta in Texas pure Haywood e Stevenson e ai Wizards Howard, Gooden, Ross e Singleton.

odio dallas, e odio che abbiano fatto una mossa del genere, perchè si sono rinforzati parecchio
ZakkTV
00domenica 14 febbraio 2010 18:46
Ci sta, Washington è in fase di ricostruzione e non se ne fa niente di un Caron Butler. O meglio, Caron Butler è sprecato in una squadra come i Wizards.
ZakkTV
00lunedì 15 febbraio 2010 14:41
All Star Game tirato come non se ne vedevano da anni, 141-139 per l'est con Wade MVP.
zonastadio
00martedì 16 febbraio 2010 10:51
punteggio bassino [SM=x397155] ora finalmente ricomincia la stagione regolare cmq 108000 spettatori nello stadio dei cowboys, mi chiedo cosa abbiano visto in tanti
zonastadio
00venerdì 19 febbraio 2010 17:55
nella notte i celtics battono di 1 i lakers, mentre non basta un colossare james da 43+15+13 per battere denver. 118-116 il finale e striscia vincente interrotta
zonastadio
00venerdì 19 febbraio 2010 21:21
ilgauskas a washington in cambio di jamison...cavs sempre più da titolo a mio parere. robinson da ny a boston in cambio di house, knicks che acquisiscono inoltre tracy mcgrady. tanti altri piccoli scambi ma nulla di che fondamentalmente
ZakkTV
00lunedì 22 febbraio 2010 15:55
Howard e Nelson stendono i Cavs 101-95, terzo k.o. di fila per LeBron.
[SM=x397209] Denver batte Boston, che così si tiene a distanza da Orlando in chiave secondo posto.
Ora Cleveland si è praticamente fatta riagganciare da L.A., ma il primo posto non glielo toglie nessuno, anche se i Magic sono solo a cinque partite.
zonastadio
00mercoledì 24 febbraio 2010 20:59
ma la finale se non succedono catastrofi è già scritta quest'anno. troppo più forti i cavs a est e i lakers a ovest
ZakkTV
00mercoledì 24 febbraio 2010 21:13
Vabbeh, comunque oggi hanno vinto sia i Celtics che i Cavs. Fortunati Lakers, di un punto a Memphis.
zonastadio
00mercoledì 24 febbraio 2010 21:21
con tripla della vittoria del rientrante kobe
ZakkTV
00venerdì 26 febbraio 2010 14:56
I Cavs vincono con disarmante facilità a Boston, 88-108, e stanotte vanno a Toronto, dove i nostri non stanno vivendo un buon momento.
zonastadio
00venerdì 26 febbraio 2010 15:53
Re:
ZakkTV, 26/02/2010 14.56:

I Cavs vincono con disarmante facilità a Boston, 88-108, e stanotte vanno a Toronto, dove i nostri non stanno vivendo un buon momento.


bhe oddio, belinelli sicuro, bargnani mica può fare 20 punti ogni sera


ZakkTV
00venerdì 26 febbraio 2010 16:15
Re: Re:
zonastadio, 26/02/2010 15.53:


bhe oddio, belinelli sicuro, bargnani mica può fare 20 punti ogni sera






Lo so ma io intedevo il momento non certo positivo dei Raptors, in generale.
zonastadio
00venerdì 26 febbraio 2010 16:22
Re: Re: Re:
ZakkTV, 26/02/2010 16.15:




Lo so ma io intedevo il momento non certo positivo dei Raptors, in generale.


hanno perso 3 partite delle ultime dieci..stanno facendo un campionato fantastico, e inoltre va detto che le ultime 2 sconfitte sono arrivate senza bosh, la cui alternativa è nesterovic, il che fa onore ai canadesi

ZakkTV
00venerdì 26 febbraio 2010 16:32
Re: Re: Re: Re:
zonastadio, 26/02/2010 16.22:


hanno perso 3 partite delle ultime dieci..stanno facendo un campionato fantastico, e inoltre va detto che le ultime 2 sconfitte sono arrivate senza bosh, la cui alternativa è nesterovic, il che fa onore ai canadesi





Beh fantastico è un pò troppo, non stanno deludendo le aspettative come gli ultimi anni, questo è certo.

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