Unione Venezia

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, [6], 7, 8, 9, 10
enricotv
00giovedì 30 dicembre 2010 21:40
da www.gazzettino.it

Venezia cinico
ritorna in vetta


Chiusura di 2010 positiva per la squadra lagunare
che si è proposta con uno schieramento rivoluzionato

Giovedì 30 Dicembre 2010,
Vince e ritorna in vetta il Venezia che regola nel recupero il Pordenone con due gol ma in alcuni frangenti subisce un po’ troppo il gioco dei neroverdi, particolarmente attivi e mai remissivi.
Il tecnico Cunico propone per l’ultimo match dell’anno due esordi assoluti: Casini tra i pali, che se la cava benisismo, e De Freitas alle spalle delle punte, dove non pare trovarsi estremamente a suo agio. In più inserisce dall’inizio Borotto (non esaltante), ritrova un utile Cardin, riporta al centro della difesa Nichele che si rende protagonista di una prestazione più che positiva.
A rovinare la giornata di festa ci pensano Zubin, con un rigore tirato in maniera svogliata sul palo, e Malagò che al culmine di una partita bellissima, riesce a incappare in una colossale ingenuità a centrocampo che gli costa il secondo giallo e l’espulsione.
La nota esaltante per i lagunari, però, viene da Ferretti - all’esordio in arancioneroverde - inserito a metà ripresa: nemmeno tre minuti in campo ed è subito in rete. E dopo un po’ sta per ripetersi quando Cester lo stende (meritandosi il rosso) e procurando così il rigore. Nei venticinque minuti giocati l’ex Chioggia ha mostrato subito una buonissima intesa con Zubin e una volontà e caparbietà paricolari. Da non dimenticare Lelj che, zitto zitto, è arrivato al quinto sigillo stagione: un gol cercato con determinazione su un batti e ribatti, che ha messo in discesa il match.
Da parte pordenonese una prova onesta, con ritmo elevato e attenzione, buone giocate ma poco peso in avanti.
La cronaca. 23’ Falcier serve Zubin in area che non riesce a girare di testa. 27’ punizione di Mazzeo da fuori che in area diventa una palla vagante e tra batti e ribatti è Lelj a trovare lo spazio giusto per assestare un sinistro micidiale. 33’ Mazzeo in area tutto solo conclude su Bortolin che respinge di piede. 34’ Lella da fuori costringe Casini a volare. 43’ Sessolo dalla destra mette una palla che taglia tutta l’area. 44’ Zubin serve Cardin che in corsa conclude su Bortolin che alza.
Ripresa. 3’ appoggio di testa indietro di Marson sul quale si inserisce Mazzeo che solo davanti a Bortolin spara alto. 20’ Cardin dalla sinistra sull’estremo ospite che devia con l’aiuto della traversa. 23’ conclusione di Herrera da fuori che Casini controlla. 27’ Ferretti dalla sinistra cambia gioco su Zubin che rimette in mezzo per l’argentino: controllo di petto in area e palla alle spalle di Bortolin. 31’ fallo di Malagò su Nastri a metà campo, espulso. 43’ Cester atterra in area Ferretti: espulsione e rigore. 44’ Zubin batte fiaccamente il penalty che si spegne sul palo alla sinistra di Bortolin. 45’ diagonale di Nichele da fuori, sul fondo. 48’ Buttignaschi dalla sinistra fa volare Caini che un attimo dopo blocca in due tempi una conclusione di Campaner dal limite.
Il successo sui ramarri consente al Venezia di chiudere l’anno in vetta alla classifica a pari punti con il Treviso, in perfetta sintonia con quelle che erano le ambizioni della vigilia, di dominare il campionato e giocarsi sino alla fine la possibilità di conquistare la promozione.


Giovedì 30 Dicembre 2010,
CASINI 6.5 - Esordio di grande lavoro e di ottima presentazione dopo un primo intervento non troppo sicuro. Nella gara d’esordio ha dimostrato tempestività, attenzione e buon intuito.
FALCIER 6 - Lavoro di contenimento svolto in maniera adeguata anche se non senza qualche difficoltà.
NICHELE 7 - Ottima prestazione al centro della difesa, con ottima scelta di tempo negli interventi e continuità di rendimento. Grinta abituale e fugace ritorno a centrocampo nell’ultima parte del match.
VIANELLO 6.5 - Blocca le potenzialità avversarie con l’abituale attenzione e la giusta determinazione.
CARDIN 6 - Un paio di conclusioni pericolose e buona attenzione in chiusura.
MALAGÒ 5.5 - Prestazione esaltante, con grandissimo lavoro sulla mediana e corse infinite, da 7. A rovinare il tutto l’intervento a centrocampo, evitabilissimo, che ha portato al secondo giallo e all’espulsione. Un’ingenuità troppo grande.
LELJ 6 - Trova il gol con caparbietà e si fa valere con continuità nell’interdizione in mediana.
BOROTTO 5.5 - Ci mette il cuore e cerca con una certa frequenza la conclusione personale. Non pare avere ancora il giusto passo.
ST 18’ CASAGRANDE 6 - Subito all’opera per mettere in difficoltà la retrovia avversarie con una pressione continua.
DE FREITAS 5.5 - Non esaltante, da rivedere. La posizione dietro alle punte sembra andargli un po’ stretta.
ST 23’ FERRETTI 7 - Entra e segna. Poi si procura il rigore. Ottima intesa con Zubin. Esordio esaltante.
MAZZEO 5 - Non trova passo e spazio per riuscire ad esprimersi. Sbaglia anche le cose semplici.
ST 34’ ALIBERTI sv - Il tempo di partecipare alla festa di fine gara.
ZUBIN 6 - Sbaglia il rigore per eccesso di leggerezza, ma durante il match si impegna non poco. Suo tra l’altro l’assist per il gol di Ferretti.


enricotv
00venerdì 31 dicembre 2010 15:42
da www.ilgazzettino.it

Venezia capolista
diventa più forte

Chiude l’anno da campione d’inverno con il Treviso
e si ripresenterà al via con tutti i nuovi rinforzi in forma

Venerdì 31 Dicembre 2010,
Battendo il Pordenone al Penzo il Venezia ha chiuso il 2010 nel modo migliore, sicuramente in linea con il trend che gli arancioneroverdi, di Paolo Favaretto ieri e di Enrico Cunico oggi, hanno saputo tenere per tutto l'anno.
Nelle 39 gare di campionato disputate dal 6 gennaio scorso (1-1 a Quinto di Treviso) all'altro ieri (2-0 ai neroverdi friulani) Collauto e compagni a fronte di 6 pareggi e 7 sconfitte hanno ottenuto 26 vittorie, che diventano ben 33 considerando anche i primi mesi della scorsa stagione.
In sostanza l'Fbc Unione Venezia, che nell'estate 2009 il patron Enrico Rigoni aveva salvato in extremis dalla definitiva sparizione dalla geografia del calcio, ha vinto 33 delle 57 gare ufficiali disputate.
Un ottimo comportamento, che nel campionato in corso sta mantenendo fede alle aspettative e agli obiettivi che la società si era prefissata.
Il Venezia (Treviso permettendo) il prossimo 8 maggio vorrebbe brindare alla promozione in Seconda Divisione che consentirebbe di lasciare il semi-dilettantismo attuale ritornando quantomeno tra i professionisti. Aver subito ripreso proprio il Treviso al primo posto - condividendo con i «cugini» della Marca l'etichetta di campioni d'inverno - induce ad un certo ottimismo, anche perché nel girone di ritorno il tecnico Cunico avrà a disposizione un organico senza dubbio più completo rispetto a quello dei primi mesi.
Finora il Venezia ha perso già 5 volte, tuttavia ha sopperito agli scivoloni vincendo (11 partite) e segnando (34 gol, due di media) come nessun'altro.
E pensare che alla vigilia della serie D 2010/11 aveva suscitato parecchie perplessità la sostanziale rivoluzione tecnica decisa dalla proprietà, con l'addio ad un allenatore vincente e apprezzato dai tifosi come Favaretto (capace di portare ai playoff un gruppo costruito in corsa), a favore di un nuovo timoniere, pressoché sconosciuto quale mister Cunico.
L'ex montebellunese attualmente si sta dimostrando all'altezza, non ultimo per aver saputo ottenere quasi il massimo da un organico che, cammin facendo, si è scoperto essere meno completo del previsto.
Gli inserimenti del portiere Casini e dell'attaccante Ferretti, subito protagonisti contro il Pordenone, tranquillizzano i tifosi che con assiduità seguono gli arancioneroverdi.
E giovedì 5 gennaio al Penzo (ore 14.30) il derby col Concordia inaugurerà il girone di ritorno.
© riproduzione riservata

enricotv
00lunedì 3 gennaio 2011 16:07
da www.ilgazzettino.it

Venezia troppo distratto

Lunedì 3 Gennaio 2011,
PORTIERI

MENEGATTI 5 - Tra i pali tutto sommato se la cava, ma appena si tratta di uscire sono dolori. Suo malgrado porta sulla coscienza parecchi punti lasciati per strada dal Venezia. Ha appena 18 anni ma il Venezia non ha il tempo di aspettarlo, infatti ora il titolare è l'ex rodigino Casini.
RUSSO 5.5 - Titolare in estate, sorpassato da Menegatti rispetto al quale merita mezzo voto in più per aver giocato 12 partite in meno. Debutta a dicembre, a Quinto regala il successo ai trevigiani e se ne torna a Varese.
DIFENSORI

CARDIN 6 - Secondo anno da titolare, affidabile e costante, ma ha ancora margini di miglioramento. Dalla sua ha tutta la tranquillità per farlo, dal momento che in rosa un altro terzino sinistro non c'è. Suo il primo gol in campionato a Concordia.
FALCIER 6 - In evidente difficoltà nelle prime giornate. Dopo il derby e l'espulsione di Jesolo sembra in lenta ma continua crescita. In corsa per un posto nella Rappresentativa giovanile di serie D che a fine febbraio parteciperà alla Viareggio Cup.
NICOLETTO 5 - Da un giocatore di 31 anni con 175 presenze tra i professionisti era lecito attendersi molto di più. Invece nel girone di andata, pur concluso con qualche timido progresso fino all'espulsione di Quinto, è risultato l'anello debole della difesa. Può solo migliorare.
PIANU 5.5 - Esperienza e personalità al servizio della squadra. A 35 anni però non è l'uomo su cui puntare per blindare la retroguardia. Il Venezia lo «taglia» a dicembre.
VIANELLO 6.5 - Il vicecapitano fa quel che può in una difesa di burro che ha concesso il doppio dei gol (24 contro 12) rispetto a Treviso e Rovigo. Spesso però cala la zampata che evita guai peggiori, di sicuro il più positivo dei suoi pari ruolo.
CENTROCAMPISTI

COLLAUTO 6 - Zubin e Mazzeo non sono due prime punte e i suoi traversoni finiscono per perdersi nel vuoto, a differenza dello scorso anno quando in avanti c'era il totem Volpato. Ecco, forse, perché il capitano è ha inciso meno. A 37 anni e dopo tante battaglie è semplicemente «umano».
LELJ 7 - Cunico lo porta con sè da Montebelluna e lo piazza accanto a Nichele. Non sono tutte rose e fiori, i due mediani sono due fotocopie e nei primi mesi si pestano i piedi. Ma Lelj si applica, lotta e si erge pure ad attaccante aggiunto con 5 gol pesanti realizzati.
MALAGÒ 6.5 - Chiamato a dimostrare di poter essere titolare nel Venezia, sta legittimando la fiducia della società e del tecnico. Duttile a centrocampo e all'occorrenza in difesa, finalmente anche in gol (3). Peccato per il rosso evitabilissimo subito col Pordenone.
NICHELE 6.5 - Tre sole ammonizioni in 17 partite, un record per lui. Nessuna giornata di squalifica, ma anche nessun gol all'attivo, altra stranezza. Tassello davvero fondamentale negli equilibri del Venezia capolista, impensabile la sua partenza per il SandonàJesolo.
SALZANO 5 - Azzecca una partita contro il Kras Repen a settembre, poi si perde nei suoi dribbling e se ne torna al Quinto. Talentuoso, fumoso e inespresso.
ATTACCANTI

DI NAPOLI 5 - C'era una volta «Re Artù». Di lui i tifosi ricorderanno i gol a grappoli segnati due lustri fa con Pippo Maniero. Rimane abbastanza per cancellare in fretta il trascurabile toccata e fuga in serie D.
MAZZEO 6.5 - Buona spalla di Zubin, caparbio e grintoso, ma a volte anche abulico e discontinuo. Sette gol all'attivo, col suo sinistro può dare una grossa mano al Venezia anche concludendo dalla distanza. Ma ora dovrà guardarsi dalla concorrenza vera di Ferretti.
ZUBIN 7.5 - Dodici gol (in 17 gare) sui 34 di squadra sono suoi. Giocatore di classe per la categoria, altruista e votato al sacrificio, a manovrare e al coinvolgimento dei compagni. C'è solo da augurarsi che nel girone di ritorno continui a graffiare, magari facendo attenzione ai rigori.
GLI ALTRI - Fanno ben sperare ma non sono ancora giudicabili i giovani Casagrande e Borotto (5 presenze), Buso (1), Bisiol e Signori. Senza voto i fugaci e già ex lagunari Pirro, Salmistrari e Simone Rigoni, al pari dei baby della Berretti affacciatisi in prima squadra (D'Apollonia, Barzan, Fedato e Gallo). In attesa di giudizio gli ultimi arrivati che hanno debuttato mercoledì scorso col Pordenone: l'attaccante Ferretti (una presenza, un gol e un rigore guadagnato), il portiere Casini (una gara e nessun gol preso), il difensore Aliberti e il brasiliano De Freitas, il quale potrebbe consentire a mister Cunico di far rifiatare Collauto chiedendo al capitano meno quantità e più qualità.


ARANCIONEROVERDI AL PENZO MERCOLEDÌ
Il derby con il Concordia dà il via al ritorno
Da difendere c’è il ruolo di prima della classe


Lunedì 3 Gennaio 2011,
Sarà la nona vittoria casalinga l'obiettivo del Venezia che dopodomani ospiterà il Concordia (ore 14.30) nella decima uscita stagionale al Penzo.
Lo scorso anno i bianconeri uscirono imbattuti da Sant'Elena in quanto riuscirono, con Rosolen e Basso, a rimontare per due volte gli arancioneroverdi che si erano portati in vantaggio prima con Segato poi con Collauto.
Il girone di ritorno della serie D vivrà settimanalmente sul testa a testa a distanza del Venezia con Treviso (impegnato al Tenni con la Sanvitese) e Rovigo (in trasferta a Padova col San Paolo) quindi da subito sarà fondamentale perdere pochi punti, soprattutto in casa.
Il tecnico Cunico avrà a disposizione l'intero organico ad eccezione di Malagò, squalificato per una giornata e quindi nuovamente arruolabile per la gara in casa dell'Este del 9 gennaio, trasferta cui ne seguirà una seconda domenica 16 a Monrupino (Trieste) col Kras Repen.
Un calendario che potrebbe consentire al Venezia di trovare una buona continuità dopo il ritorno alla vittoria di mercoledì scorso col Pordenone, piegato 2-0 al Penzo dai gol di Lelj e Ferretti. (m.del.)
enricotv
00martedì 4 gennaio 2011 21:55
da www.gazzettino.it

CALCIO SERIE D Vuole centrare la promozione, ma non allenerà mai
«Venezia mi esalta»
Emil Zubin è felice dell’ambiente lagunare e del modulo tattico
Martedì 4 Gennaio 2011,
È nato in Slovenia, a Capodistria, ma si tratta solo di un «dettaglio» anagrafico. Emil Zubin, bomber arancioneroverde da 12 gol in 17 partite di campionato, è e tiene a precisare di sentirsi croato al cento per cento. Anzi, per la verità non del tutto, perché per sua stessa ammissione l'Italia non è soltanto la «patria calcistica» in cui la sua grande passione di bambino si è trasformata in un mestiere.
«Mio nonno era italiano perché a quel tempo l'Istria non era ancora slava - spiega il numero 9 arancioneroverde - è d'altra parte il mio cognome è giuliano. Sono nato nel '77 quando la Jugoslavia era un unico paese, con la mia famiglia però ci siamo sempre sentiti croati e un po’ istriani, vale a dire un po’ italiani. Tuttora abitiamo in un paesino che si chiama Brtonigla, Verteneglio in italiano».
Per un paio di centimetri Zubin non raggiunge il metro e 90 di altezza, quindi avrebbe anche potuto finire in una palestra a tirare a canestro - come capita a tantissimi ragazzini dalle sue parti - anziché su un prato a cercare di infilare una porta.
«Non ho mai corso questo pericolo - scherza - perché da sempre ho avuto il pallone tra i piedi anziché in mano. A fine anni '80 avevo 12 anni e un certo Marco Van Basten stava incantando il mondo del calcio. L'olandese del Milan è sempre stato il mio idolo, mi capitava di vedere le partite e poi una volta sceso nel cortile provavo ad imitare i suoi movimenti e gesti».
Di lì a poco Zubin varcò il confine italiano per giocare a calcio.
«Mio papà e mio fratello erano sportivi, giocavano ma solo a livello amatoriale. A 13 anni entrai nel settore giovanile del Palmanova che militava in serie D, io con Allievi e Berretti facevo la differenza e cominciai ad essere contattato per qualche provino. Nel '93 era tutto fatto per il mio passaggio al Bologna (appena crollato in C1 e allenato dall'attuale tecnico della Lazio Edi Reja, ndr) però non se ne fece niente perché ero extracomunitario e la sentenza Bosman era ancora «inattesa». Insomma ho dovuto aspettare di essere maggiorenne per diventare italiano, ho giocato in D con la Pro Gorizia quindi per due anni in Eccellenza con la Commessaggese».
Nella squadra dilettantistica mantovana gli riuscì di non passare inosservato e balzò tra i professionisti a Lumezzane: con i rossoblù bresciani ha disputato cinque campionati di C1 con due parentesi in C2 nelle fila di Biellese e AlbinoLeffe, formazione quest'ultima con cui conquistò la promozione.
«Dall'anno seguente a Ivrea ho iniziato ad andare regolarmente in doppia cifra realizzativa, poi per tre stagioni a Carpenedolo e una e mezza a Bassano il salto in Prima Divisione è sfumato nella finale playoff. Nel team vicentino l'allenatore era Ezio Glerean, eravamo votati all'attacco e ci si divertiva, ma ricordo anche la fatica: io giocavo largo a destra e in pratica la fascia era tutta di mia competenza».
Dopo la scorsa positiva annata all'Itala San Marco ora il chiodo fisso di Zubin è quello di riportare il Venezia tra i professionisti.
«Abbiamo tutte le possibilità per far bene proseguendo la strada percorsa finora. Mi piace giocare nel Venezia, per questa gente e nel modo voluto da mister Cunico. Il mio futuro? Ho 33 anni, giocherò ancora a lungo e una cosa è certa: non farò mai l'allenatore».
© riproduzione riservata


LA SQUADRA VERSO IL DERBY
Cunico deve ridisegnare il centrocampo
Martedì 4 Gennaio 2011,
Dovrà ridisegnare il centrocampo Enrico Cunico, tecnico di un Venezia che domani al Penzo contro il Concordia (ore 14.30) non potrà contare sullo squalificato Malagò.
Di certo non si può escludere che Cunico (che potrebbe lanciare Ferretti accanto a Zubin), pur ritrovando Nicoletto dalla squalifica, non confermi Nichele in difesa: di conseguenza in mediana potrebbe toccare di nuovo a Borotto, con uno tra Casagrande e Pilon titolari assieme al baluardo Tommaso Lelj.
Il venticinquenne veronese - 7 volte a segno lo scorso anno a Montebelluna - è già salito a quota 5 nella sua prima stagione veneziana avendo infilato la porta di Kras Repen, Torviscosa, Sanvitese, Opitergina e, la scorsa settimana, Pordenone.
«È difficile giocare a pallone su un campo pesante come quello del Penzo - afferma Lelj, pensando al 2-0 sui friulani - quindi è necessario sfruttare le occasioni quando capitano, stavolta ci sono riuscito io, in altre partite era capitato a qualche altro compagno. L'importante è segnare, son contento che la squadra abbia chiuso bene il girone d'andata».
Rispetto alla brutta trasferta di Quinto di Treviso, la scorsa settimana si è visto un Venezia rinnovato, non solo per la presenza di diversi giocatori nuovi, ma anche sul piano della mentalità.
«In queste partite «festive» c'è sempre qualche rischio. La partita col Pordenone era stata rinviata, da diversi giorni avevamo staccato con il campionato, quindi alla vigilia non era facile anche per questo motivo e sarà così anche domani col Concordia. Certamente vogliamo iniziare il girone di ritorno e il nuovo anno come abbiamo finito quello vecchio».
Il Venezia ha il merito di essere capolista a braccetto con il Treviso, ma più di qualche punticino è stato perso per strada.
«Cinque sconfitte in effetti sono tante, ma è anche vero che abbiamo portato a casa 11 vittorie. Chiaramente qualche cosa di meglio poteva essere fatto, ma se siamo primi qualche cosa di buono lo abbiamo fatto. In testa praticamente ci siamo da inizio stagione. Il rimpianto maggiore sta nel fatto che qualche sconfitta poteva essere evitata, ma anche il gol subito all'ultimo minuto a Tamai ci ha tolto due punti. Comunque va bene così, quel che conta è solo il derby di domani pomeriggio prima delle due trasferte con Kras Repen ed Este». (m.del.)
enricotv
00giovedì 6 gennaio 2011 23:27
da www.ilgazzettino.it

Zubin-show
Venezia vola


Tripletta della punta lagunare che stende il Concordia
Zebrette castigate dall’arbitro: due rigori, due espulsi

Giovedì 6 Gennaio 2011,
La differenza di classifica e di forza si è trasferita dalla carta al campo (ghiacciato in alcuni tratti) con uno show di Emil Zubin e il contributo dell’arbitro Lacagnina, volato al Penzo da Caltanissetta: evidentemente un derby tra due squadre distanti 50 chilometri necessitava di una direzione neutrale al massimo.
Ma così non è stato, perchè il direttore di gara s’è fatto sicuramente un po’ condizionare dall’ambiente anche se c’è da dire che il Concordia ha fatto di tutto per complicarsi la vita.
Risultato due rigori contro le zebrette e due espulsi.
Può recriminare il tecnico Feltrin per i tre gol - due appunto su rigore - ma tutti sono arrivati per errori dei suoi ragazzi. Come Creglia che affronta un navigato Ferretti favorendone la caduta in area: il rigore apparentemente c’è anche se la contestazione è infinita. Poi il portiere Bertoni - al quale l’esperienza non dovrebbe mancare - che ritarda l’uscita "alla moviola" su cross lungo di Cardin, consentendo a Zubin di spizzare palla in rete. Infine un altro "vecchio" come Cervesato che in area tocca di mano un traversone di Zubin: volontario o no, la corsa a mani basse è di certo scomposta e rischiosa. E ciliegina il fallo inutile a metà campo di Faccinetto su Mazzeo che costa il secondo giallo e l’espulsione. L’arbitro non è apparso in giornata (in questo caso la seconda ammonizione è stata sicuramente precipitosa) ma non è stato di certo aiutato...
La gara la fa il Venezia, che schiera Collauto alle spalle di Zubin e Mazzeo, con una serie di azioni ficcanti quasi sempre ispirate dal capitano che non sbloccano il risultato. Il Concordia replica bene e crea anche occasioni pericolose in entrambi i tempi. Nella ripresa, con l’innesto di Mazzeo per il dolorante Vianello, il Venezia preme ancor di più e passa (su rigore) già al 4’. Dopo la seconda rete lagunare entra Cervesato e il Concordia pare riprendere fiato: si propone in avanti con il difensore e con lo scatenato Della Bianca, un giocatore a tutto campo, inarrestabile e protagonista di azioni pericolose.
Sugli scudi Emil Zubin che sale a quota 15 reti segnate. Oltre alla tripletta c’è stata una prestazione ad altissimo livello e a tutto campo, condita di voglia di fare e di vincere. La stessa che anima Gustavo Ferretti, determinante per sbloccare il risultato, sempre attivo e nel vivo dell’azione.
La cronaca. 3' cross di Falcier testa di Ferretti alta. 13' Collauto dalla destra per Zubin in area anticipato di testa da Della Bianca in corner. 21' Collauto ci prova da fuori e Bertoni controlla. 29' punizione di Collauto dal limite di sinistra sul primo palo con Bertoni che vola a togliere palla. 30' Collauto dal fondo di destra per la testa di Vianello, l'estremo bianconero para. 31' Ferretti si gira in area e si vede ribattere palla da breve distanza da un difensore. 36' Casagrande scende a destra e dal limite impegna Bertoni in acrobazia. 39' Da Ros per Della Bianca in area che conclude su Casini che devia. 44' Lelj dal limite conclude alto.
Ripresa. 4' Zubin lancia Ferretti in area che viene atterrato da Creglia: rigore ed espulsione del difensore. 5' Zubin trasforma il penalty. 9' Falcier scende a sinistra e scocca un tiro-cross sul quale esce in maniera goffa e lentissima Bertoni, ne approfitta Zubin che si inserisce davanti al portiere e spizza appena la palla in rete. 15' Lelj dalla destra per Zubin al limite, scocca un rasoterra che centra il palo, sul rimpallo Mazzeo conclude su Bertoni. 18' Cervesato di forza sulla destra, impegna Casini a una respinta di pugno, poi riprende palla e viene contenuto. 22' Della Bianca in area gira di testa e l'estremo lagunare vola a togliere palla dal sette. 23' sempre Della Bianca di testa su Casini che da distanza ravvicinata alza la palla sulla traversa. 25' Mazzeo dalla sinistra impegna Bertoni in tuffo. 39' Ferretti lotta bene in area poi serve indietro Borotto che dal limite manda a fil di palo sul fondo. 40' Albanese di testa da centro area conclude sul fondo. 43' Zubin entra in area a sinistra e mette in mezzo, Cervesato tocca di mano: rigore. 44' penalty trasformato da Zubin.
Venezia in vetta sempre a braccetto con il Treviso, è pronto alla doppia trasferta a Este e Monrupino.
© riproduzione riservata

Giovedì 6 Gennaio 2011,
CASINI 6.5 - È stato chiamato in causa in più di un’occasione e, seppur non rispondendo sempre in maniera impeccabile, è stato protagonista di un paio di interventi davvero importanti.
FALCIER 6.5 - Ha lavorato bene sia sulla fascia sia centralmente, assicurando il proprio apporto al reparto arretrato.
NICOLETTO 6 - Prestazione positiva, contribuisce a mantenere imbattuta la propria porta.
VIANELLO 6 - Al solito assicura attenzione in difesa e trova spazio per avanzare. Un acciacco lo trattiene in spogliatoio.
ST 1’ MAZZEO 5 - Non è in giornata e, nonostante il grande movimento, non riesce ad incidere.
CARDIN 6 - Non brilla sulla fascia come in altre occasioni ma dal suo piede parte quel cross lungo che diventa un assist per il secondo gol di Zubin.
CASAGRANDE 6 - Una bella conclusione che costringe Bertoni a superarsi, poi lavoro ordinario.
LELJ 6.5 - Determinazione e attenzione a centrocampo in una gara che non era per niente scontata.
NICHELE 6.5 - Carattere e voglia di lottare sino oltre al 90’ lo fanno emergere ancora una volta.
ST 36’ BOROTTO sv - Una conclusione da fuori sballata.
COLLAUTO 6.5 - Primo tempo alla grande, da protagonista assoluto. Secondo tempo giocato con un altro passo.
ST 41’ DE FREITAS sv - Entra giusto il tempo di scaldarsi un po’.
FERRETTI 6.5 - Lottatore instancabile, abile nel controllare palla e nel creare spazi. Anche nel procurarsi rigori (il secondo in due match).
ZUBIN 8 - Segna tre gol di cui due su rigore ma oltre a questo è artefice di una prestazione davvero esaltante con una presenza costante ovunque.

Cunico: «Super Emil e poi non abbiamo preso gol»
Il tecnico arancioneroverde dopo il successo nel derby: «Vittoria meritata al di là delle decisioni arbitrali»


Giovedì 6 Gennaio 2011,
Super-Zubin firma indelebilmente il derby del Penzo, vinto per 3-0 dal Venezia capolista sul Concordia. All'attaccante istriano rende merito in sala stampa il tecnico arancioneroverde Enrico Cunico.
«Emil ha messo a segno 15 gol in 18 partite e già questo dato parla per lui - si complimenta l'allenatore di Caldogno - ma dal mio punto di vista la sua importanza è ancor maggiore per come gioca per la squadra, perché quando ha la palla al piede dà sempre l'impressione di essere pericoloso e poi lo è nei fatti, servendo i compagni o concludendo».
Non solo «Zubo-gol» comunque, perché la notizia del giorno è che il Venezia non ha subito gol per la seconda gara di fila.
«Un dato importantissimo perché, a prescindere dai numeri - spiega Cunico - in questo modo la squadra acquista fiducia e compattezza, così anche i singoli nelle loro giocate individuali saranno via via più sciolti».
Per sbloccare la gara del Penzo ci sono voluti però più di 45', nonostante per tutto il primo tempo il Venezia abbia continuato ad attaccare.
«Dato lo 0-0 ho voluto inserire Mazzeo per aiutare la squadra a concretizzare allargando il gioco. Vianello mi ha chiesto il cambio per un problema muscolare, ma comunque avrei operato quel tipo di sostituzione, perché volevo la vittoria».
Ci sono voluti due rigori e il Concordia ha terminato in nove uomini.
«L'arbitraggio è stato probabilmente fiscale mentre altre volte determinate situazioni i direttori di gara usano sorvolare. Ad ogni modo il primo rigore su Ferretti era davvero nettissimo, il secondo invece (fallo di mano di Cervesato a 90'quasi scaduto, ndr) penso che sullo 0-0 non ce l'avrebbero fischiato. Comunque penso che il Venezia abbia meritato di vincere, perché per tutta la gara con le sue accelerazioni ha messo sempre in difficoltà il Concordia».
In campo è ritornato anche per capitan Collauto, efficace soprattutto nel primo tempo. «Mattia è stato molto reattivo, ma nel complesso tutti mi sono piaciuti per la continuità nel cercare la via del gol. Peccato per ammonizioni di Nichele e Nicoletto, entrambi erano diffidati e mancheranno domenica a Este».
Contro i padovani sarà emergenza difesa per il team arancioneroverde, che difficilmente recupererà anche Vianello.
© riproduzione riservata

zonastadio
00venerdì 7 gennaio 2011 12:41
ecco spiegato perchè non hanno preso gol in questa giornata anche..più che la difesa, è stato l'arbitro. mi preoccupa questa disparità di trattamento cmq
ZakkTV
00sabato 8 gennaio 2011 12:09
Arbitro non so, sicuramente il nuovo portiere Casini sta già facendo la differenza...
enricotv
00sabato 8 gennaio 2011 12:35
da www.ilgazzettino.it


SERIE D Emergenza in difesa: fuori Vianello, Nicoletto e Nichele
La gioia di Zubin-gol

S’è portato a casa il pallone della tripletta con gli autografi di tutti

Venerdì 7 Gennaio 2011,
Nel 3-0 che il Venezia ha rifilato al Concordia ha segnato tre gol dopodiché si è portato a casa il pallone, e non è un modo di dire. A fine gara Emil Zubin, autore della decisiva tripletta, è stato omaggiato dai compagni con il pallone - autografato da tutti loro - che nel derby il trentatreenne istriano ha spedito per tre volte alle spalle del portiere avversario. E poco conta se con due rigori, anche perché nel precedente match col Pordenone Zubo-gol aveva fallito l'ininfluente conclusione dal dischetto.
«Le due vittorie di fila con Pordenone e Concordia ci danno un'importante iniezione di fiducia, ne avevamo bisogno dopo un momento non del tutto positivo. Tuttavia - tiene a sottolineare - sapevamo che il momento-no era tale sul piano dei risultati più che della forma. Soprattutto è positivo che a fronte di 5 gol segnati non ne abbiamo subito nessuno».
L'ultima tripletta Zubin l'aveva realizzata il 10 settembre 2006 in Seconda Divisione, quando guidò il Carpenedolo al successo per 3-2 sull'Olbia. Attualmente con la maglia del Venezia è già a quota 15 gol in 18 partite.
«Ripeto che questa squadra non dipende dai miei gol, non so chi altri abbia la qualità che abbiamo noi. Col Concordia siamo stati bravi perché non ci siamo innervositi per lo 0-0 al termine di un primo tempo giocato comunque sempre in attacco. A noi conviene cercare di restare sempre lucidi, perché prima o poi in rete ci andiamo».
E sulla classifica, che vede il Venezia sempre in testa col Treviso, ma a +4 sul Tamai e a +6 sul Rovigo, l'attaccante lagunare taglia corto.
«Guardiamo in casa nostra, dobbiamo e possiamo provare a vincere sempre. La convinzione di poter far bene c'è eccome».
Dopodomani gli arancioneroverdi faranno visita all'Este (ore 14.30): la partita, dopo le polemiche e il rinvio «subito» lo scorso anno dal Venezia, si giocherà regolarmente alla stadio Nuovo Comunale che oggi risulta finalmente attrezzato con ingressi separati per le due tifoserie.
La sfida del 20. turno Kras Repen-Venezia potrebbe invece essere anticipata da domenica 16 a sabato 15 gennaio allo stadio Rocco di Trieste, per via dell'inadeguatezza del centro sportivo di Monrupino. L'ufficialità è attesa entro domani.
Per la sfida di Este mister Cunico ha grossi problemi in difesa, con Vianello infortunato e Nicoletto-Nichele squalificati. Oggi alla ripresa i primi esperimenti anti-Este.

enricotv
00sabato 8 gennaio 2011 14:22
da www.ilgazzettino.it

CALCIO SERIE D Reparto arretrato in emergenza per tre assenze di peso

Venezia, pronta la baby difesa

Domani contro l’Este il tecnico Cunico dovrà ricorrere agli Junior
Sabato 8 Gennaio 2011,
È tutt'altro che remota l'eventualità che il Venezia debba affidarsi a una difesa «da Juniores» per tentare il colpaccio in casa dell'Este. Domani pomeriggio al Nuovo Comunale (ore 14.30, arbitro Tardino di Milano) il team arancioneroverde, che nelle ultime due vittorie con Pordenone e Concordia non ha subito reti, dovrà far fronte alla contemporanea assenza di tre uomini d'esperienza del reparto arretrato: il centrale Nicoletto e il mediano Nichele sono stati squalificati per una giornata dal Giudice Sportivo, mentre l'altro centrale Vianello è ai box per il problema muscolare all'adduttore che tre giorni fa lo aveva costretto a restare negli spogliatoi durante l'intervallo. Ieri alla ripresa degli allenamenti Vianello non si è allenato e proverà soltanto nella rifinitura di questa mattina, ma lo stesso tecnico Enrico Cunico ha precisato che «Vedremo, ma di sicuro non correremo rischi». La conta dei difensori disponibili è presto fatta: il terzino sinistro Cardin (classe '90) è l'unico titolare che giocherà nel suo ruolo dato che il terzino destro Falcier ('91) scalerà in mezzo, lasciando la sua corsia di competenza al jolly Casagrande. Accanto a Falcier potrebbe debuttare da titolare il '92 Buso, a meno che Cunico non punti sul ventunenne Aliberti - peraltro ex dell'Este - nonostante la sua precaria condizione fisica. A completare una difesa comunque giovanissima (d'altra parte sembra impensabile la rinuncia in regia ai centimetri di Lelj, già orfano di Nichele) sarà poi il diciottenne portiere Casini.
«Da sempre gioco un pò in tutti i ruoli, dove occorre - spiega Filippo Casagrande, pure lui classe '92 - e non è certo un problema. Chiunque scenderà in campo darà tutto per prolungare il buon momento del Venezia. Siamo primi col Treviso, stiamo facendo bene come si è visto col Concordia, a prescindere dagli episodi. Come sempre anche a Este chi sarà chiamato in causa farà del suo meglio».
Sempre a proposito dei difensori, Nicola Falcier dal 10 al 12 gennaio alla Borghesiana di Roma risponderà alla convocazione della Rappresentativa Under 18 di serie D in vista della Viareggio Cup 2010: in programma prevede per mercoledì prossimo un'amichevole degli azzurrini con la Primavera del Frosinone.
enricotv
00lunedì 10 gennaio 2011 01:48
Per ricordo

da www.vesport.it

DIRETTA: UnVE crolla e perde (3-2)



di Ettore Perocco

DIRETTA da Este:

FINALE

ESTE - UNIONE VENEZIA 3-2

Rete: 8'pt Ferretti (UV), 40'pt Casagrande (UV). 2'st Moresco (E), 36'st Rondon, 43'st Moresco (E)
br> Unione Venezia: Casini, Casagrande, Falcier, Aliberti, Cardin, Collauto (38'st De Freitas), Borotto (15'st Pilon), Zubin, Ferretti (20'st Mazzeo)

All'Unione Venezia non bastano i due gol di vantaggio del primo tempo. Troppo rimaneggiata la squadra, così bastano le poche ingenuità difensive di un gruppo per otto decimi formato da juniores, per castigare gli arancioneroverdi oggi troppo remissivi e soprattutto inesistenti a centrocampo dove è mancato il filtro ed il rilancio causando una esagerata pressione sul reparto arretrato e l'isolamento degli avanti.
L'Este ha attaccato per tutta la partita, subendo due gol lagunari nella prima frazione (punizione esagerata per i padroni di casa) e raggiungendo prima il pareggio e poi la vittoria nel finale di partita.
Le troppe assenze questa volta hanno inciso tantissimo e ancora una volta gli arancioneroverdi incassano un sacco di gol e la sesta (un po' troppo) sconfitta della stagione.

- 43'st: calcio d'angolo per l'Este che le tenta tutte per passare dal doppio svantaggio alla vittoria. Moresco sfrutta la sua mole, raccoglie il cross e infila per la terza volta Casini. GOL (3-2)

36'st: dopo tanto attaccare l'Este coglie il giusto pareggio. Fallo di Malagò fuori area, battuta e sponda con Moresco che infila la porta arancioneroverde e pareggia. GOL (2-2)

32'st: l'Este cerca in tutti i modi di recuperare il risultato. L'Unione Venezia, però, difende bene e non si fa prendere dall'ansia, nonostante la giovanissima età di tutto il reparto arretrato (età media: 19 anni).

2'st: azione combinata dell'Este e tiro che Casini para con bravura, respingendo, sulla carambola si fiondano un attaccante di casa e lo stesso portiere anv, la palla schizza su Moresco che infila per l'Este. GOL (1-2)

ANALISI PRIMO TEMPO: Unione Venezia molto concreto. L'Este cerca di impostare il suo gioco, ma la difesa giovanissima arancioneroverde (il più vecchio è l'esordiente, ventunenne, Aliberti)è insuperabile.
E' il centrocampo lagunare a soffrire di più, mentre l'attacco fa la sua parte ancorchè poco supportato dai centrali.
Quando, però, arrivano le opportunità l'Unione Venezia fa puntualmente centro. E questo sembra essere un buon segnale.

- 40'pt: altro calcio d'angolo per l'Unione Venezia, cross di Malagò, Zubin (splendido) fa da sponda a Casagrande che infila la rete dello 0-2. GOL

- 37'pt: L'Unione Venezia vivacchia sul vantaggio e su un discreto rendimento della difesa. Latita, invece, il centrocampo che non riesce a tenere adeguatamente palla e ad innescare l'attacco. Il gioco arancioneroverde non è brillante come al solito, mentre l'Este fa più gioco e cerca di recuperare il risultato.

- 28'pt: annullato un gol all'Este per fallo in attacco.

- 16'pt: scambio al limite dell'area dell'Este, si inserisce Borotto e tira con decisione ma la palla esce a fil di palo.

- 8'pt: prima azione arancioneorverde e calcio d'angolo. Batte Collauto, Casagrande colpisce bene di testa nella mischia davanti alla porta e Ferretti, in rapidità, infila in rete. GOL (0-1)

enricotv
00lunedì 10 gennaio 2011 15:22
da www.ilgazzettino.it

CROLLO IN TRASFERTA I lagunari ottengono il doppio vantaggio nel primo tempo
Nella ripresa in campo ci sono solamente i giallorossi che rimontano e vincono
Venezia molle, Este cinico

Lunedì 10 Gennaio 2011,
ESTE - Un Venezia molle e senza troppa iniziativa, subisce la voglia di giocare e di vincere di Rondon che trascina l’Este al successo, sfruttando al meglio le pecche dei lagunari: dallo 0-2 di fine primo tempo al 3-2 finale, siglato al 43’.
La formazione di Cunico scende in terra padovana senza disporre di Nicoletto, Vianello e Nichele, quindi con difesa e centrocampo da rivisitare in buona parte. Le scelte del tecnico, comunque, appaiono sufficientemente azzeccate anche se la difficoltà a controllare Rondon è notevole e il terquartista atestino è protagonista di ogni giocata del match, spesso con buona qualità. Frastornati dai suoi movimenti e dalla sua inventiva anche i difensori lagunari a volte si distraggono un po’ troppo lasciando spazio alle penetrazioni di Agostini e ai centimentri di Moresco, ma anche a una tranquilla passeggiata offensiva di Gusella.
Il Venezia si propone in avanti sfruttando la grande carica agonistica di Ferretti, la sua voglia di combattere e di fare, la freschezza di Casagrande che non perde occasione per spingersi in avanti a scapito delle chiusure, i piedi di Collauto e Malagò. In fase di filtro pesa solo, e tanto, la presenza di Lelj, mentre da Borotto arriva un appoggio discontinuo. Zubin vaga in avanti a preoccupare gli avversari, aspettando palle adeguate, e le uniche che ha cerca di sfruttarle al meglio con alterne fortune: un assist per Casagrande e due palle-gol tolte da miracoli di Rosellini.
Va avanti il Venezia con due gol ispirati da Malagò e con la complicità della difesa atestina, ma i giallorossi non mollano mai, insistono e trovano una rete annullata, continuando a costruire gioco. Una situazione che aumenta nella ripresa con l’innesto di Trovò a centrocampo che rende più consistente la presenza giallorossa e più difficile al Venezia ripartire: lo fa solamente in un paio di occasioni, quelle che vedono Zubin a tu per tu con un attentissimo Rosellini. Ma l’Este vuole vincere e ci riesce. Sempre Rondon l’ispiratore delle avanzate locali che trovano impreparata la difesa lagunare, incapace di mantenere la concentrazione per l’intero match, preda di amnesie ma anche di ingenuità.
Vola l’Este che si toglie la soddisfazione di fermare un Venezia che in campo ha messo ben poca grinta - se non in alcuni singoli - non riuscendo a proporre quella coralità di gioco che ci si attende da una capolista.
E le sei sconfitte sin qui incassate fanno capire quanto possa essere fragile questa squadra quando deve affrontare un team che fa della determinazione la sua arma principale.
La cronaca. 9' Malagò serve al centro Casagrande che si vede respingere da distanza ravvicinata l'incornata da Rosellini, è ben appostato Ferretti che brucia Salvato e insacca. 11' Borotto da sinistra diagonale che attraversa tutto lo specchio della porta e si perde sul fondo. 14' cross di Rondon lungo, direttamente su Casini che viene ostacolato da Moresco, poi l'azione sfuma. 16' Rubbo dalla destra per la testa di Moresco in area, inzuccata che Casini controlla. 18' angolo dalla sinistra a spiovere sulla linea dove Agostini anticipa di testa Casini, che riesce comunque a smanacciare fuori d'istinto. 22' Gusella si libera bene entra in area e conclude fiacco. 24' punizione dal limite di sinistra di Rondon direttamente in gol, senza che Agostini in tuffo riesca a toccare: arbitro annulla per fuorigioco (?) dell'attaccante. 25' Ferretti solo in area a sinistra risale per affrontare il portiere Rosellini, lo supera ma viene chiuso dalla difesa in recupero. 40' angolo dalla sinistra di Collauto per Malagò che mette sul palo di destra dove c'è Zubin che di testa fa da sponda per Casagrande che da centro area insacca. 43' punizione di Moresco che Casini controlla.
Ripresa. 2' tiro di Carani dal limite che Casini respinge sulla palla arriva Aliberti che non controlla, ecco Moresco pronto alla realizzazione. 4' Rondon dal limite conclude fuori di poco. 6' Rondon dal limite di sinistra manda un diagonale sul fondo. 13' Carraro dal limite conclude alto. 21' South serve Moresco in area che perde il passo. 30' angolo di Collauto dalla sinistra con Rosellini che controlla in due tempi. 32' Pilon dalla sinistra per Zubin davanti a Rosellini che devia in angolo. 33' Cardin dalla sinistra per Zubin che sul primo palo tocca bene ma il portiere giallorosso si distende e salva. 34' punizione di Rondon dal limite di sinistra per la testa di Moresco che fa da torre per l'inserimento in tuffo di Rubbo-gol. 43' angolo di Rondon dalla destra per la testa di Moresco che insacca.
Per il Venezia un’altra trasferta all’orizzonte, a Trieste sabato (quasi certamente) contro il Kras Repen, tutt’altro avversario rispetto all’Este...
© riproduzione riservata


QUI CUNICO
«Abbiamo costruito
molte più occasioni»

Lunedì 10 Gennaio 2011,
(F.G.) Enrico Cunico, allenatore del Venezia, esce dagli spogliatoi infuriato e se la prende subito con qualche «gufo» non meglio identificato. Poi l’arrabbiatura gli passa un po’ e il tecnico accetta di analizzare la gara più strana della stagione.
«Abbiamo creato tre volte tanto quello che hanno prodotto loro, nei novanta minuti la nostra squadra ha fatto molto, ma molto di più – sottolinea – è chiaro che se, pronti via, prendi subito un gol rocambolesco come quello che abbiamo preso noi allora le cose si mettono male».
Farsi recuperare due gol e infine lasciare spazio all’allungo dell’Este non è cosa da poco per una squadra che ha forti ambizioni e i motivi della sconfitta sono molteplici.
«Ad un certo punto della partita hanno iniziato a giocare a lanci lunghi per la testa di Moresco, che la spizzava o la metteva giù – ammette Cunico – poi su due palle inattive hanno fatto due reti. Se avessimo superato i primi dieci minuti della ripresa senza subire gol avremmo portato a casa il risultato pieno, ne sono convinto».
«L’Este – dice quindi - non ha creato invece delle vere azioni nel corso della gara, arrivando a segnare i gol con le sue armi vincenti. In più abbiamo perso Ferretti, dolorante al collo, e siamo andati in difficoltà. Siamo stati poco lucidi nella ripresa, soprattutto in difesa, ma non voglio parlare degli assenti perché chi era in campo ha saputo fare benissimo lo stesso».
La vittoria esterna del Treviso, che ha sconfitto il Montecchio per due reti a una, relega il Venezia al secondo posto in classifica. Anche se il torneo è ancora lungo perdere punti preziosi per strada potrebbe rivelarsi deleterio per il finale della stagione.
«Ma in realtà questa sconfitta non cambia niente per la nostra classifica, è ancora troppo presto per fare questi conti – avverte l’allenatore – noi dobbiamo vivere alla giornata il nostro campionato e possiamo farci coraggio con la buona prova che abbiamo messo sul campo a Este. Siamo andati sotto in classifica rispetto al Treviso, questo è vero, però sono convinto che fare punti su questo campo non sarà facile per nessuno».


Casagrande: «Inutile il mio primo gol»

L’analisi di Aliberti: «Per contrastare il gioco di Moresco in difesa ci sono mancati i centimetri»

Lunedì 10 Gennaio 2011,
(F.G.) Un gol, un assist, tanta corsa e qualità da vendere. Nella giornata nera del Venezia spunta una luce per il futuro. È quella di Filippo Casagrande, vent’anni compiuti il giorno prima dell’Epifania e molta voglia di emergere.
«Va bene, ho fatto un gol e un assist – ammette con un muso lungo così il giovane centrocampista arancioneroverde – ma sono molto rammaricato per come è andata la partita. Mi dispiace davvero moltissimo che il mio primo gol con il Venezia non sia servito assolutamente a niente. Lo dedico però alla mia mamma, che quando ci vediamo mi domanda sempre se ho segnato o no».
«Il risultato finale lascia l’amaro in bocca per come si erano messe le cose alla fine del primo tempo Nella ripresa – continua Casagrande – loro sono entrati in campo molto più decisi e ci hanno creduto sino alla fine. Noi potevamo fare due gol con Zubin nel secondo tempo, subito dopo il pareggio. Peccato che sia andata molto meglio a loro».
Subito dopo esce dallo spogliatoio un volto molto noto a Este. Si tratta di Ciro Aliberti, che proprio in giallorosso ha vissuto una stagione strepitosa due stagioni fa. Il difensore ha lasciato un gran bel ricordo e si è preso gli applausi del suo vecchio pubblico, oltre a un abbraccio dal presidente atestino, Renzo Lucchiari.
«Sono contento di aver ritrovato questo bellissimo pubblico – sorride amaramente il centrale difensivo – ma sono anche molto amareggiato per il risultato. Abbiamo preso due gol da altrettante palle inattive, mi fanno davvero rosicare quelle due situazioni gestite così male».
La difesa veneziana, a causa degli infortuni e delle squalifiche, non ha potuto schierare i titolari. Nichele, Nicoletto e Vianello avrebbero fatto comodo contro il granatiere Moresco, autore di una doppietta.
«Ci mancavano parecchi centimetri in difesa – ammette Aliberti – e loro l’hanno capito subito, iniziando a giocare palloni lunghi per Moresco. Poi io sono calato davvero molto nel finale, me lo aspettavo perché non sono del tutto in forma».


lepagelle
di LUCA MIANI

Lunedì 10 Gennaio 2011,
CASINI 5 - Non mostra tantissima sicureza in alcuni interventi e sicuramente il fatto che le tre reti arrivino da conclusioni dall’area piccola non lo esentano da responsabilià, anzi.
CASAGRANDE 6 - Riscatta con la presenza utile in avanti e la bella rete la poca attenzione dimostrata in alcuni frangenti nel chiudere le avanzate sulla sua fascia. Non difetta di determinazione.
ALIBERTI 5.5 - All’esordio dal primo minuto ingrana bene e per tutta la prima frazione offre una prova positiva. Nella ripresa viene travolto anche lui dalla veeemenza dei locali.
FALCIER 5.5 - Poca attenzione e tempestività sulle giocate brevi degli atestini. Non trova sempre il passo giusto.
CARDIN 5.5 - Cerca di chiudere gli spazi alle avanzate giallorosse ma non sempre ci riesce. Si lancia bene in avanti.
MALAGÒ 6.5 - Prestazione contrassegnata dall’avvio delle due azioni da gol lagunari e completata da una buona determinazione.
LELJ 6.5 - Chiusure buone ma poca capacità nel reimpostare. È un ostacolo duro da superare per gli avversari. Si rende utile aiutando anche la difesa con opportuni recuperi.
BOROTTO 6 - Buona prova in funzione offensiva, a livello di filtro invece lascia un po’ a desiderare.
ST 26' PILON 6 - Una bella discesa sulla fascia per una palla buona a Zubin.
COLLAUTO 6 - Cerca come al solito di mettere in condizione di segnare i propri compagni. Tenta anche la conclusione diretta dall’angolo ma Rosellini è pronto.
ST 37' BARZAN sv - Appena la gioia dell’esordio.
FERRETTI 6.5 - Sfodera una grande grinta e una cattiveria agonistica davvero unica. Trova il gol ma è anche un costante pericolo per il reparto arretrato avversario.
ST 18' MAZZEO 5.5 - Non incide sul match. Perfino la punizione non gli va dritta.
ZUBIN 6 - Buona prestazione contrassegnata da un impegno continuo, un ottimo assist per Casagrande ma anche due occasioni fallite (per la bravura del portiere giallorosso, però).

enricotv
00mercoledì 12 gennaio 2011 11:25
da www.ilgazzettino.it

«Questa sberla
non ci voleva»


Marco De Lazzari
Martedì 11 Gennaio 2011,
Reduce da due vittorie consecutive al Penzo, contro Pordenone e Concordia senza aver subito un solo gol, il Venezia una volta ritrovatosi in vantaggio per 2-0 ad Este ha probabilmente creduto di aver altri tre punti in tasca. Grave errore, visto che i padovani hanno reagito rimontando fino ad imporsi per 3-2, «regalando» il primato solitario al Treviso e la sesta sconfitta stagionale agli arancioneroverdi.
«Abbiamo incassato una sberla in pieno volto quasi senza rendercene conto - è l'amara analisi del presidente Mauro Pizzigati - Un rovescio davvero inspiegabile, avevamo la gara in pugno e invece nel secondo tempo, dove pur abbiamo avuto due palle gol nitide, abbiamo quasi esclusivamente subito contro un Este che ha dimostrato più voglia di vincere».
In difesa il Venezia (privo dell'infortunato Vianello e degli squalificati Nicoletto e Nichele) ha pagato in esperienza e centimetri, ma il numero uno lagunare pur senza puntare l'indice non cerca scuse.
«Dopo l'intervallo la squadra ha perso tutto il mordente, non c'è stata reattività e ci siamo chiusi troppo. Sarebbe ingeneroso fare drammi dato che siamo sempre secondi e la competitività al vertice è tutt'altro che compromessa. Tuttavia dispiace perché in questo momento il Venezia avrebbe doppiamente bisogno di buoni risultati dal campo».
Evidente il riferimento «societario».
«Sto proseguendo negli incontri con le cordate, almeno tre - spiega Pizzigati - che sono interessate al Venezia. È normale che sia più appetibile un «prodotto vincente», ma siamo sicuri circa la forza di questo gruppo di giocatori ai quali va riconosciuto, oltre al costante impegno e attaccamento alla maglia, di aver sposato il progetto della società. Resta fermo il mio obiettivo di concretizzare entro marzo le trattative in corso con le varie cordate».
In 19 giornate il Venezia ha ampiamente dimostrato di essere allergico ai pareggi: l'unico segno X resta il 3-3 di Tamai, per il resto di ragazzi di mister Cunico hanno vinto 12 volte e perso sei. Collauto e compagni cercheranno il riscatto sabato prossimo, 15 gennaio (ore 14.30) allo stadio Rocco di Trieste contro il Kras Repen. Sicuri i rientri di Nichele e Nicoletto, da verificare invece se Vianello smaltirà il problema muscolare all'adduttore.
enricotv
00mercoledì 12 gennaio 2011 11:26
da www.ilgazzettino.it

«Questa sberla
non ci voleva»


Marco De Lazzari
Martedì 11 Gennaio 2011,
Reduce da due vittorie consecutive al Penzo, contro Pordenone e Concordia senza aver subito un solo gol, il Venezia una volta ritrovatosi in vantaggio per 2-0 ad Este ha probabilmente creduto di aver altri tre punti in tasca. Grave errore, visto che i padovani hanno reagito rimontando fino ad imporsi per 3-2, «regalando» il primato solitario al Treviso e la sesta sconfitta stagionale agli arancioneroverdi.
«Abbiamo incassato una sberla in pieno volto quasi senza rendercene conto - è l'amara analisi del presidente Mauro Pizzigati - Un rovescio davvero inspiegabile, avevamo la gara in pugno e invece nel secondo tempo, dove pur abbiamo avuto due palle gol nitide, abbiamo quasi esclusivamente subito contro un Este che ha dimostrato più voglia di vincere».
In difesa il Venezia (privo dell'infortunato Vianello e degli squalificati Nicoletto e Nichele) ha pagato in esperienza e centimetri, ma il numero uno lagunare pur senza puntare l'indice non cerca scuse.
«Dopo l'intervallo la squadra ha perso tutto il mordente, non c'è stata reattività e ci siamo chiusi troppo. Sarebbe ingeneroso fare drammi dato che siamo sempre secondi e la competitività al vertice è tutt'altro che compromessa. Tuttavia dispiace perché in questo momento il Venezia avrebbe doppiamente bisogno di buoni risultati dal campo».
Evidente il riferimento «societario».
«Sto proseguendo negli incontri con le cordate, almeno tre - spiega Pizzigati - che sono interessate al Venezia. È normale che sia più appetibile un «prodotto vincente», ma siamo sicuri circa la forza di questo gruppo di giocatori ai quali va riconosciuto, oltre al costante impegno e attaccamento alla maglia, di aver sposato il progetto della società. Resta fermo il mio obiettivo di concretizzare entro marzo le trattative in corso con le varie cordate».
In 19 giornate il Venezia ha ampiamente dimostrato di essere allergico ai pareggi: l'unico segno X resta il 3-3 di Tamai, per il resto di ragazzi di mister Cunico hanno vinto 12 volte e perso sei. Collauto e compagni cercheranno il riscatto sabato prossimo, 15 gennaio (ore 14.30) allo stadio Rocco di Trieste contro il Kras Repen. Sicuri i rientri di Nichele e Nicoletto, da verificare invece se Vianello smaltirà il problema muscolare all'adduttore.
enricotv
00mercoledì 12 gennaio 2011 14:41
da www.ilgazzettino.it


«Troppe sei sconfitte
e i bonus sono finiti»


Marco De Lazzari


Mercoledì 12 Gennaio 2011,
Sei sconfitte incassate, quando il giro di boa di metà campionato è appena stato compiuto, sono francamente troppe anche per un Venezia che pur ha vinto 12 volte in 19 uscite. A pensare che i bonus siano pressoché finiti è il direttore sportivo arancioneroverde Andrea Seno.
«Dobbiamo giocare altre 15 partite e non ci restano più grandi margini di errore - è il commento del dirigente lagunare al 3-2 subito in rimonta a Este - Sei ko sono tanti, questo è lampante, lo sanno tutti e per primi i giocatori».
Sabato prossimo nell'anticipo di Trieste contro il Kras Repen (ore 14.30 allo stadio Nereo Rocco) Collauto e compagni non potranno sbagliare. La vittoria dovrebbe essere ampiamente alla portata anche perché almeno un paio di «vecchi» (Nichele e Nicoletto) saranno disponibili.
«A Este abbiamo dovuto fare i conti con qualche assenza, in campo sono scesi ragazzi che non giocavano da tempo, ma il Venezia non deve cercare attenuanti. Quando si ha una partita in pugno al termine del primo tempo, con un vantaggio di due reti a zero da far invidia a chiunque, non è concepibile perderla per 3-2».
Dopo due gare il Venezia è tornato a prendere gol.
«Pur con interpreti diversi rispetto a qualche settimana fa contiamo 27 reti subite, troppe anche in questo caso - aggiunge Seno - La società ha cercato di rinforzare l'organico, oggi non possiamo essere soddisfatti dal momento che siamo secondi a tre punti dal Treviso».
Il presidente Mauro Pizzigati ha sottolineato come le vittorie sul campo potrebbero in qualche modo agevolare le trattative in corsa per la vendita della società. «È così - conferma il direttore sportivo - servono i risultati perché, per tanti motivi, passa una bella differenza tra il proporre un Venezia capolista o terzo in classifica in serie D».
Ieri pomeriggio alla ripresa degli allenamenti il tecnico Enrico Cunico non ha potuto contare su Malagò (influenzato) e Falcier (a Roma con la Rappresentativa di serie D). Il difensore Vianello è rimasto a riposo, e oggi farà altrettanto, per smaltire lo stiramento che lo ha costretto a saltare la trasferta di Este. Sia lui sia l'attaccante Ferretti (uscito domenica scorsa per una botta al collo) sono recuperabili per la sfida col Kras Repen.

enricotv
00mercoledì 12 gennaio 2011 22:54
da www.vesport.it


A Trieste, importanti rientri

di Redazione

Dopo l'emergenza (costata cara) di domenica scorsa, a Trieste, col Kras Repen, l'Unione Venezia potrà contare su importanti rientri.
In difesa, scontata la squalifica, ci sarà nuovamente Nicoletto, mentre sembra che anche Pippo Vianello sia in grado di riprendere e di poter giocare al Nereo Rocco (sabato, ore 14.30).
A centrocampo, altro fondamentale rientro, quello di Matteo Nichele, anche lui dopo aver scontato la squalifica.
Infine, anche Ferretti, dopo l'uscita di domenica a causa di un forte colpo al collo, sembra essere in grado di scendere in campo.
Dopo le tante (troppe) assenze di Este che sono costate il pesante capovolgimento del risultato nel finale di partita, la squadra arancioneroverde sembra potersi presentare nuovamente col suo assetto migliore.

Circolano, intanto, voci di prossime interessanti evoluzioni nell'assetto societario.
Sembra che il Presidente Mauro Pizzigati stia stringendo i tempi per l'ingresso di una nuova e importante proprietà. Entro una sessantina di giorni si potrebbe/dovrebbe chiudere una trattiva di rilievo, mentre attraverso anticipazioni di finanziamenti di sponsorizzazioni il Vicesindaco Sandro Simionato tranquillizza sul fatto che ogni scadenza contrattuale sarà, nel frattempo, puntualmente rispettata.

enricotv
00giovedì 13 gennaio 2011 14:56
da www.ilgazzettino.it

C’è una cordata russa
interessata al Venezia


Marco De Lazzari


--------------------------------------------------------------------------------

Giovedì 13 Gennaio 2011,
Dalla Russia per salvare il Venezia Calcio? Pur in mancanza di conferme e dettagli da parte degli addetti ai lavori si fa sempre più insistente, anche negli ambienti istituzionali cittadini, la voce che una delle tre cordate con le quali il presidente arancioneroverde Mauro Pizzigati sta trattando la cessione del club, sia straniera e con ogni probabilità russa. La situazione societaria come è noto potrebbe evolversi già nei prossimi giorni, sempre di concerto tra l'attuale patron Enrico Rigoni, Pizzigati e l'Amministrazione comunale con il sindaco Orsoni costantemente aggiornato sulle prospettive future del Venezia Calcio salvato nell'estate 2009 dalla giunta-Cacciari.
Intanto sul piano prettamente agonistico il Venezia sta preparando la trasferta di dopodomani a Trieste contro il Kras Repen (stadio Rocco, ore 14.30): l'obiettivo sarà vincere per riscattare il ko di Este. In attacco accanto a bomber Zubin ci sarà l'argentino Gustavo Ferretti, autore di due gol nelle sue prime tre presenze veneziane.
«Non potete immaginare quanto mi sia dispiaciuto dover abbandonare il campo dopo appena una decina di minuti del secondo tempo - sfoga la sua frustrazione «el rulo» - Era un momento clou della partita, avevamo appena subito il primo gol avversario (quello che ha dimezzato il doppio vantaggio lagunare all'intervallo, ndr), da quel momento la gara si sarebbe accesa e io in certi frangenti mi esalto. Purtroppo a causa di un «ponte» con un difensore dell'Este sono caduto male a terra procurandomi una iper-estensione al collo. Avrei fatto di tutto per non uscire».L'assenza di Ferretti si è avvertita subito, perché il suo sostituto Mazzeo (premesso che fisicamente ha tutt'altro peso) non è certo in un gran momento, quindi Zubin in avanti si è trovato isolato e il Venezia sempre più schiacciato all'indietro.
«Infatti, nostro malgrado, ci siamo fatti rimontare e superare buttando via una vittoria che avevamo in pugno e che sarebbe stata molto importante. Il nostro errore è stato quello di non chiuderla definitivamente».
TIFOSI - La Curva Sud organizza la trasferta di Trieste in pullman: costo 15 euro, info al 340/4675054
enricotv
00venerdì 14 gennaio 2011 22:02
da www.ilgazzettino.it

«Venezia ai russi, perché no?»

Il vicesindaco Simionato fiducioso sulla trattativa, domani la squadra in campo con il Kras Repen

Venerdì 14 Gennaio 2011,
«Il primo passo per garantire al Venezia il miglior futuro possibile è fare in modo di chiudere al meglio l’attuale stagione». Il vicesindaco di Venezia, Sandro Simionato, rinvia ulteriori considerazioni circa le prospettive societarie del club arancioneroverde. In città è ormai rimbalzata la voce dell’interessamento che una non precisata cordata imprenditoriale russa - presumibilmente determinata ad investire con le sue aziende nel territorio - avrebbe manifestato per rilevare quantomeno la maggioranza del sodalizio da due anni di proprietà del padovano Enrico Rigoni.
«È vero che il domani del Venezia dev’essere ancora definito, tuttavia negli anni più recenti abbiamo vissuto scenari ben peggiori - ricorda Simionato - Non ci sarebbe da stupirsi, anzi, se una città multiculturale com’è Venezia attirasse investitori dall’estero. Ad ogni modo attualmente l’amministrazione è a stretto contatto con il presidente Mauro Pizzigati, il quale ha attivato tutti i percorsi plausibili per garantire il futuro di questo club che anche in serie D suscita interesse. Il Comune segue tutto da vicino anche per scongiurare sul nascere l’arrivo di gente non affidabile». Bocche cucite dunque, resta fermo l’obiettivo che lo stesso presidente Pizzigati si è posto dichiarando che «entro marzo puntiamo a concretizzare gli interessamenti finora manifestati da almeno tre cordate».
Domani intanto contro il Kras Repen per il Venezia è già il momento di ritornare in campo (Trieste, stadio Rocco ore 14.30). La sconfitta in rimonta subita a Este (dal vantaggio per 2-0 al 2-3 nel solo secondo tempo) ha lasciato segni a livello di classifica visto che il Treviso è primo da solo. A rincuorare il tecnico Enrico Cunico e i suoi ragazzi c’è la ritrovata disponibilità dopo la squalifica di Nichele in mediana e Nicoletto in difesa, dove dovrebbe tornare anche Vianello: il trentaquattrenne veneziano ieri si è allenato col gruppo e pare aver superato i problemi muscolari. Invece un affaticamento al flessore mette in dubbio la presenza di Falcier, mentre a centrocampo ci sarà Malagò che ha superato l’influenza di inizio settimana. Oggi rifinitura mattutina per sciogliere i dubbi, ma in attacco toccherà ancora a Zubin-Ferretti.
© riproduzione riservata
enricotv
00lunedì 17 gennaio 2011 14:44
da www.vesport.it

DIRETTA: Altro mezzo passo falso a Trieste (1-1)

di Ettore Perocco

DIRETTA DA TRIESTE

Risultato FINALE

KRAS REPEN - UNIONE VENEZIA 1-1

Rete: 30’st Ferretti (UV), 40’st Carli (KR)

KRAS REPEN: Contento, Bertocchi (27’st Latin), Tomizza, Giacomi, Carli, Tiziani, Dragosavijevic (38’st Menichini), Knesevic, Fantina (21’st Venturini), Cipracca, Sain. All.: Kragelj

UNIONE VENEZIA: Casini, Casagrande, Nicoletto, Vianello, Cardin, Collauto, Lelj, Nichele (26’st Mazzeo), Malagò, Zubin, Ferretti. All.: Cunico

SINTESI FINALE:
L'Unione Venezia consegna un altro bel regalo.
Questa volta a beneficiarne sono i modesti e umili giovani del Kras che fanno il loro con un certo rispetto e colgono l'opportunità quando è loro possibile, in modo che il pari è quasi legittimo.
Gli arancioneroverdi sembrano mancare della giusta tensione agonistica, e sembrano giocare con sufficienza a ritmi più simili a quelli di un'amichevole non riuscendo a mettere mai seriamente sotto l'avversario.
L'attacco è sfuggente e poco efficace, il centrocampo non si distingue nei sui alti e bassi, mentre fa la sua parte la difesa in particolare con i due giovani esterni.
Si gioca sui tre tocchi (qualche volta quattro), Collauto invia una inutile serie di cross (non troppo ficcanti) a cui non corrisponde mai adeguato finalizzatore.
I lagunare sembrano rallentare ulteriormente la loro marcia. Hanno bisogno di giocare su campi più asciutti? Forse.
Il campionato non è ancora chiuso, ma è anche il momento di cambiare ritmi, altrimenti la concorrenza si prende vantaggi incolmabili.

- 49'st: ultima opportunità per i lagunari su calcio di punizione da fuori area, ma la forte botta di Mazzeo va alta.

- 47'st: ci prova Ferretti nuovamente, ma il suo tiro sfiora il palo ed esce.

- 45'st: su casuale incrocio e nel tentativo di allontare palla il Kras "rischia" di raddoppiare con la palla che colpisce la traversa all'incrocio dei pali.

- 40’st: calcio d’angolo per il Kras. I carsici sono tutti altissimi, la palla arriva proprio sul migliore dei suoi, il difensore Carli (lunghissimo) che colpisce di testa e pareggia. GOL (1-1)

- 36’st: l’Unione ha la grande opportunità di raddoppiare, approfittando dello sbilanciamento in avanti dei carsici. Ma Zubin, solo davanti al portiere, cerca di dribblarlo ma viene risucchiato da una torma di difensori.

- 30’st: ennesima avanzata di Filippo Casagrande, gran tiro che il portiere Contento respinge di pugno, si avventa sulla palla “el rulo” Ferretti che di testa infila la rete. GOL (0-1).

- 26’st: Cunico cerca l’affondo e toglie Nichele, ore che non c’è più il direttore d’orchestra carsica Fantina. Entra Mazzeo e l’Unione Venezia gioca ora con tre punte.

- 25’st: il portiere Contento non riesce a controllare un tiro cross di Collauto e c’è l’impressione del gol, ma la palla esce in calcio d’angolo.

- 22’ st: manovra collettiva dell’Unione Venezia, proprio quando esce il faro del Repen Fantina, Malagò trova lo spiraglio per innescare Ferretti, ma la punta, oggi in ombra, viene anticipata.

- 10’st: azione corale dei lagunari e la palla fila verso Lelj che, da lontano, colpisce bene ma la palla va fuori dallo specchio della porta.

- 7’ st: grande opportunità per Malagò, a porta vuota, colpisce al volo di sinistro e la palla incredibilmente vola alta. Finora, questa è l’occasione più clamorosa di tutta la partita.

RIEPILOGO primo tempo: L’Unione Venezia governa la partita ma non punge e sembra gestire quasi come si trovasse in vantaggio. Il Kras è abbastanza intimidito e non rischia, temendo di scoprirsi. Gli arancioneroverdi sono molto attivi nella parte sinistra del centrocampo in cui si sommano le sgroppate di Cardin, con i ritmi di Malagò, ma nel complesso la squadra non ha continuità e il gioco vive solo di qualche rara fiammata.

- 46’ pt: Nicoletto invia un cross a candela. La palla, insidiosa, sfiora la traversa del Repen.

- 37’ pt: ripartenza di Zubin che innesca Ferretti, grande occasione in scivolata sul secondo palo, tocco della punta ANV ma il portiere Contento si supera e para nella circostanza finora migliore per l’Unione Venezia.

- 36’ pt: opportunità per il Kras, ma la superiorità numerica non produce effetti.

- 33’ pt: angolo battuto da Collauto, colpo in mischia di Vianello ma la palla esce.

- 20’ pt: manovra corale degli ANV. Malagò anche stavolta indietro per Lelj che giunge in corsa. Tiro e parata (non semplice) del portiere Contento.

- 18’pt: ancora Cardin in veloce incursione, penetra in area e appoggia indietro per Ferretti che impatta male il pallone e spreca una ghiotta opportunità.

- 9’pt: Cardin spedisce un ottimo cross al centro dell’area. La palla è insidiosissima, ma nessun attaccante arancioneroverde riesce ad impattarla e infilare in rete.

- Splendido lo Stadio Nereo Rocco, ma molto scivoloso nelle parti in ombra.
enricotv
00lunedì 17 gennaio 2011 15:17
da www.ilgazzettino.it


«Venezia pronto al riscatto»

Lunedì 17 Gennaio 2011,
Il Venezia si smarrisce lontano dal Penzo e, in maniera preoccupante, si allontana dalla vetta del Treviso. Battendo come da facile pronostico il Belluno i biancocelesti della Marca hanno spinto a -5 gli arancioneroverdi, reduci dal deludente anticipo di Trieste che ha portato alla classifica un solo punto. «Contro Este e Kras Repen abbiamo buttato via due vittorie raccogliendo appena un 1-1 che non può soddisfarci - è la schietta analisi dell'attaccante Emil Zubin - Il bilancio ovviamente è in rosso, purtroppo anche due giorni fa avremmo meritato molto di più».
Per una volta anche lo stesso Zubin ha ciccato l'appuntamento con il gol, quello che avrebbe garantito il successo dato il precedente vantaggio di Ferretti ad un quarto d'ora dal termine.
«Ho avuto sui piedi il pallone del 2-0 che avrebbe chiuso ogni discorso, invece a tu per tu col portiere avversario ho provato fintando a farlo sedere, invece lui è stato bravo a non abboccare e rimanendo in piedi mi ha fatto perdere l'attimo».
Al contrario il Kras Repen ha pareggiato e negli ultimi istanti ha pure colpito una traversa.
«Nel complesso a Trieste ha giocato solo il Venezia mentre gli avversari si sono visti solo con qualche ripartenza e nient'altro - precisa Zubin - Tuttavia alla fine il fatto di aver regalato anche una sola mezza occasione ci è costato caro».
L'1-1 col Kras equivale quasi ad una sconfitta, perché dopo il rovescio di Este (con i lagunari avanti 2-0 all'intervallo e ko per 3-2 al 90', ndr) era d'obbligo un riscatto che non c'è stato.
«È presto per fare certi discorsi, però sicuramente noi lotteremo fino a che la matematica ci darà la possibilità di riprendere un Treviso che peraltro dovrà venire a giocare al Penzo. Certo è che i bonus sono pressoché finiti, basti pensare che domenica prossima ospiteremo il SandonàJesolo e la settimana dopo faremo visita al Chioggia».
Il calendario insomma si fa più duro proprio nel primo momento di difficoltà che Zubin e soci si trovano a dover fronteggiare nel girone di ritorno.
«Cosa manca al Venezia? Forse anche un pizzico di tranquillità perché è inevitabile che l'orecchio sia teso anche a ciò che accade fuori dal campo (lampante il riferimento di Zubin all'incerto futuro societario, ndr). Ad ogni modo siamo qui per lavorare a quel riscatto che vogliamo raggiungere già nel derby della prossima giornata».
Marco De Lazzari

IL DERBY
Domenica prossima al Penzo
la sfida con il SandonàJesolo


Lunedì 17 Gennaio 2011,
Il Venezia si ritroverà domani pomeriggio al Taliercio per iniziare a preparare il derby di domenica prossima al Penzo contro il SandonàJesolo, ieri bloccato sullo 0-0 in casa dall'Este. Nessun problema di organico in casa arancioneroverde, visto che anche Falcier dovrebbe smaltire il problema muscolare che lo ha costretto a saltare l'amichevole con la Rappresentativa di serie D e soprattutto la trasferta di Trieste. Un Venezia sostanzialmente al completo, anche se contro il Kras mister Cunico ha fatto alzare il solo Mazzeo dalla panchina, segno che anche le seconde linee dovranno giocoforza fornire d'ora in avanti un contributo più solido per entrare in lizza con i titolari per una maglia. Al derby di domenica prossima seguirà quello di Chioggia il 30 gennaio, mentre il mese di febbraio vedrà i lagunari di nuovo al Penzo col Torviscosa e il 13 a Montecchio prima della giornata di sosta in programma domenica 20. (m.del.)
enricotv
00mercoledì 19 gennaio 2011 15:04
da www.ilgazzettino.it

Ferretti ci crede ancora
«Venezia non è in crisi»



Marco De Lazzari
Mercoledì 19 Gennaio 2011,
«L'unica cosa che possiamo rimproverarci è di non aver chiuso le partite dopo esser passati in vantaggio. Ma il Venezia è tutto fuorché una squadra in crisi».
Mastica amaro Gustavo Ferretti, attaccante argentino di un Venezia che sia ad Este, sia a Trieste col Kras Repen, non è riuscito ad evitare di farsi raggiungere dopo aver avuto, rispettivamente, due e un gol di vantaggio. Uno spreco che è costato il «crollo» a -5 dalla capolista Treviso.
«Sembra incredibile pensare che abbiamo raccolto un solo punto in due gare che avevamo in pugno - si rammarica Ferretti, 3 volte a segno in 4 uscite con la maglia arancioneroverde - però al tempo stesso, almeno nella sfida di sabato scorso col Kras, possiamo rimproverarci solo di non aver saputo trovare il colpo del ko. Ai nostri avversari non abbiamo concesso nulla, una mezza palla ci è costata l'1-1. Un episodio che può sempre capitare, questo si sa, per questo avremmo dovuto essere un pò più concreti negli ultimi metri».
Ora l'impressione è che il Venezia sia con le spalle al muro o quasi, alla vigilia di due derby con SandonàJesolo (domenica 23 ore 14.30 al Penzo) e ChioggiaSottomarina (la settimana seguente al Ballarin). Il Treviso, invece, giocherà a Montebelluna e col Rovigo al Tenni.
«Sappiamo benissimo che per noi ogni non-vittoria è pesantissima - constata l'ex clodiense - ma sono convinto che anche il Treviso avrà le sue pressioni, sapendo che ad ogni minimo errore troverà il Venezia pronto ad approfittarne. Certo, non dipende più solo da noi ma il campionato è ancora lungo».
A sentire Gustavo Ferretti, insomma, il Venezia non intende mollare.
«Non aver raccolto i punti sperati ci deve dare una marcia in più, una maggiore cattiveria quando si tratta di fare secco il portiere avversario. Personalmente ne ho da vendere, sia perché sognavo di vestire questa maglia, sia perché non mi va giù di segnare gol inutili. La squadra deve vincere il più possibile, per me può fare gol anche Casini (il portiere, ndr) e la sostanza non cambia. Vogliamo tornare al successo contro il SandonàJesolo, un team che pareva dovesse stravincere e invece arriverà al Penzo con 5 punti in meno di noi. Per il Venezia è il momento di far vedere e sfruttare al meglio la qualità dei suoi giocatori».

enricotv
00giovedì 20 gennaio 2011 14:51
da www.ilgazzettino.it

CALCIO SERIE D Cardin, terzino del Venezia, scuote la squadra: «Serve più concretezza»
«Dobbiamo smettere di specchiarci»

Giovedì 20 Gennaio 2011,
«Un avversario di prima fascia come il SandonaJesolo è proprio quello di cui il Venezia ha bisogno per ritrovare subito sè stesso e la vittoria».
Ne è certo Michael Cardin, giovane terzino sinistro arancioneroverde, convinto che domenica al Penzo contro i sandonatesi (ore 14.30) il team allenato da Enrico Cunico saprà cancellare il derby perso malamente all'andata.
«Se una squadra come la nostra non riesce a conquistare i tre punti contro il Kras allora significa che qualcosa non va. A mio avviso si tratta di quel pizzico di cattiveria e malizia che sempre possono fare la differenza. Basta guardare il Treviso stesso che ha vinto tante partite alla fine, magari con il minimo scarto. Dobbiamo specchiarci di meno, essere meno belli ma più concreti».
Il 26 settembre scorso il Venezia al Picchi di Jesolo incassò un severo 4-2 contro i biancocelesti.
«Da allora il SandonaJesolo è cambiato parecchio, a inizio stagione pareva destinato a dominare e invece e distante 5 punti da noi e 10 dal Treviso. Siamo pronti ad affrontare una squadra certamente competitiva ma che qualche punto debole deve averlo per forza. Noi ce la metteremo tutta perchè abbiamo un solo risultato da conquistare, poi come sempre a parlare saranno i fatti e non le parole».
Il fatto di aver conquistato un solo punto nelle due trasferte consecutive, con conseguente balzo a -5 dal Treviso, non deve - a sentire Cardin - bloccare il Venezia. «Una chiave nel derby di domenica sarà quella di correre più degli altri, perché il SandonàJesolo è una squadra molto forte nella ripartenze che cercheremo di limitare. Ultimamente siamo purtroppo tornati alle vecchie abitudini - storce il naso il ventenne ex Vicenza - perché con mezzo tiro gli avversari ci fanno gol strappandoci punti pesanti. Ma ripeto, il Venezia ha tutto per rialzare la testa e portare a casa quei tre punti che darebbero allo spogliatoio una importante ventata di serenità». Sul fronte-squadra intanto resta in dubbio la disponibilità di Falcier e De Freitas per acciacchi muscolari.
Marco De Lazzari
enricotv
00venerdì 21 gennaio 2011 15:41
da www.ilgazzettino.it


CALCIO SERIE D Tante sono le cordate per l’acquisto

Il Venezia fa gola
«Sei pretendenti»


Luca Miani
Venerdì 21 Gennaio 2011,
Arrivano i russi o no?
Il presidente del Venezia Mauro Pizzigati (nella foto) sorride quando gli si chiede dei suoi viaggi a Mosca o giù di lì.
«Non sono andato in Russia, tantomeno con il sindaco Orsoni. Non vedo perchè avrei dovuto farlo...»
Ma allora tutte le voci che vorrebbero una cordata russa interessata all’acquisto del Venezia?
«Intanto c’è da chiarire che si tratta di una realtà italo-russa e che è solamente una delle pretendenti all’acquisto della società lagunare».
Tanto interesse attorno al Venezia è certamente benvenuto, ma quanto è concreto?
«Diciamo innanzitutto che stiamo valutando con attenzione sei interessamenti. Si tratta di semplici contatti che dovranno definirsi in un futuro abbastanza breve. Come detto al momento della creazione della nuova realtà dilettantistica, il nostro compito (di Pizzigati e di Rigoni, ndr) è quello di traghettatori verso una realtà imprenditoriale che possa garantire un futuro certo alla società in categorie più consone al balsone della città».
Adesso i pretendenti ci sono.
«Ora come ora ci sono sei contatti che scremeremo entro un mese: a metà febbraio sarà ufficiale il nome o i nomi di chi è in corsa per acquisire il calcio Venezia».
Oltre alla cordata italo-russa chi c’è allora?
«Chiarisco che in questa fase ogni contatto è disciplinato dalla massima riservatezza, ma posso dire che le altre cordate sono una francesce, una di Dubai, una romana, una torinese e una bresciana. Nessuna dalle nostre zone».
Tutti imprenditori interessati al calcio, oppure a realizzare qualcosa in città?
«C’è chi ha proposto di venire qui per realizzare il nuovo stadio, a un’altra cordata l’abbiamo proposto noi; altri sono interessati a livello imprenditoriale a una presenza a Venezia e voglio avviare un buon contatto con il territorio anche attraverso la presenza all’interno della rappresentativa calcistica».
Il cambio della guardia nella stanza dei bottoni quando avverrà?
«Come detto a metà febbraio faremo i nomi di chi entro la metà di aprile avrà la proprietà del calcio Venezia. Intanto ci auguriamo che la squadra possa riprendere la sua corsa. Una presenza al vertice della classifica agevola di sicuro ogni trattativa».
© riproduzione riservata
enricotv
00sabato 22 gennaio 2011 16:25
da www.ilgazzettino.it

Cunico chiama i tifosi
a spingere il Venezia


Marco De Lazzari
Sabato 22 Gennaio 2011,
«Il derby? Una sfida senz'altro importante, per questo confidiamo anche nella marcia in più che sapranno darci i nostri tifosi».
Il tecnico arancioneroverde Enrico Cunico rivolge un vero e proprio appello ai supporters lagunari.
Domani al Penzo (ore 14.30, arbitro Illuzzi di Molfetta) il Venezia secondo in classifica a -5 dal Treviso ospiterà il SandonàJesolo, sesto e staccato di altrettante lunghezze dal Collauto e compagni.
Il Venezia deve solo vincere per ripartire sul serio dopo i due passaggi a vuoto esterni con Este (2-3) e Kras Repen (1-1), ma non solo per questo.
«Sicuramente nel match di domani entrerà in gioco anche l'orgoglio - spiega mister Cunico - perché nessuno di noi ha dimenticato la partita di andata persa 4-2, una ferita ancora aperta. Di strada ne abbiamo fatta tanta sia noi sia i nostri avversari ma domani entrambi faremo di tutto per vincere. I nostri tifosi meritano solo un grande ringraziamento per come ci seguono gara dopo gara, ma domani chiedo loro di darci una spinta ancor più «tangibile» del solito, di sostenere i ragazzi per farli sentire ancora più forti e fiduciosi. Penso che un derby Venezia-Sandonà meriterebbe almeno tremila appassionati a Sant'Elena».
Sul fronte formazione Cunico dovrebbe avere tutti i giocatori a disposizione, forse anche il brasiliano De Freitas che ad ogni modo partirebbe dalla panchina.
«Se in difesa rientrerà Falcier? Vedremo, anche Casagrande come terzino sta facendo bene, come tra le punte tengo in considerazione anche Mazzeo e non solo Zubin e Ferretti. Non ho fretta, deciderò la formazione solo all'ultimo ma tendenzialmente quello attuale non è il momento di fare stravolgimenti».
Se il Venezia staccatosi suo malgrado dal Treviso capolista ha deluso - quantomeno nelle ultime due gare - altrettanto si può dire del SandonàJesolo.
«Quella biancoceleste è una grossa squadra, costruita come il Venezia per vincere il campionato. Non importa i problemi dell'una o dell'altra parte, domani tutti vorranno solo uscire dal Penzo con tre punti in più in classifica. Che gara sarà? Non mi aspetto un Sandonà rinunciatario o sulla difensiva, noi dovremo essere bravissimi per limitarli nelle ripartenze, soprattutto con Lavagnoli che è bravo nell'uno contro uno».
enricotv
00martedì 25 gennaio 2011 17:07
da www.ilgazzettino.it

Marco De Lazzari


Nichele si sblocca
assieme al Venezia

--------------------------------------------------------------------------------

Martedì 25 Gennaio 2011,
Il Venezia si sblocca nel momento giusto e, all'indomani del 2-0 rifilato al SandonàJesolo, può esultare per un successo per tanti motivi liberatorio. L'aspetto più evidente è chiaramente legato al fatto che il disavanzo dal Treviso capolista è sceso da 5 a 2 punti, con conseguente carico di pressione trasferito dallo spogliatoio arancioneroverde a quello biancoceleste. Dopo aver ottenuto quasi nulla dalle due trasferta con Este e Kras Repen (solo un pareggio 1-1 con i giuliani) i ragazzi di Enrico Cunico hanno ritrovato al Penzo la retta via, conquistando un successo d'oro al termine di un derby che in caso negativo avrebbe potuto rappresentare un punto di non ritorno. Ancora una volta sugli scudi Zubin e capitan Collauto, rifinitori per i mediani Nichele e Lelj che hanno firmato il decisivo uno-due a metà ripresa. Ma se nel caso di Lelj il gol non fa notizia, dal momento che l'ex montebellunese è già a quota 6, non altrettanto si può dire per Matteo Nichele, il quale è tornato a gonfiare la rete a poco meno di un anno di distanza dall'ultima zampata (gol del 2-1 in Venezia-Montecchio del 7 febbraio scorso).
«Lo cercavo da tanto tempo e finalmente è arrivato - esulta il ventinovenne di Bassano - Collauto e Zubin hanno costruito l'azione, io sono buttato dentro e mi sono trovato nel posto giusto quasi sulla linea di porta. Avrei potuto colpirla di piede, ma per un attimo mi sono ricordato dell'azione sprecata col Rovigo e quindi mi sono chinato preferendo infilarla di testa. Mi sono tolto un peso, alla fine abbiamo vinto con pieno merito».
Quasi uno scherzo del destino per Nichele, che è tornato al gol proprio contro quella che a dicembre avrebbe potuto diventare la sua nuova squadra.
«Il Treviso non è invincibile e deve sapere, e vedere con i suoi occhi, che noi non cediamo di un centimetro. Ora pensiamo a Chioggia (domenica prossima, ore 14.30, ndr), un derby molto sentito che siamo consci di non poter sbagliare. Era così prima di battere il Sandonà e sarà così fino all'ultima giornata».
IN TIVÙ - Questa sera a partire dalle ore 19 su Televenezia Tg (canale 191) sarà possibile rivedere integralmente il derby del Penzo tra Venezia e SandonàJesolo.

enricotv
00mercoledì 26 gennaio 2011 23:36
da www.ilgazzettino.it

CALCIO SERIE D Il difensore del Venezia: «Impossibile giocare palla a terra su un terreno simile»
Vianello: «Il Penzo è un disastro»

Mercoledì 26 Gennaio 2011,
Non ha segnato come Nichele e Lelj, né ha servito gli assist decisivi come Zubin o Collauto. Tuttavia contro il SandonàJesolo Filippo Vianello per certi versi è «andato oltre», riuscendo a rendere pressoché innocuo lo spauracchio Amodeo. Uno che, tanto per citare la statistica, al Venezia aveva segnato 5 volte in tre faccia a faccia tra campionato e coppa.
«Amodeo ha dimostrato ampiamente tutta la sua forza in questa categoria, ma è chiaro - spiega Vianello - che da solo non sarei riuscito ad annullarlo. Ci è voluto un grande lavoro di squadra».
Una gara di ottimo livello - è l'espressione usata dal difensore veneziano - nonostante un problema in più.
«Il terreno del Penzo è davvero ai limiti della praticabilità, è impossibile giocare palla a terra, anche disimpegno più banale rischia di trasformarsi in una insidia. È ovvio che le difficoltà a manovrare in un certo modo c'erano tanto per il Venezia quanto per il SandonàJesolo, quindi alla fine una componente su tutte ha fatto la differenza, vale a dire la nostra superiore voglia di vincere».
D'altra parte il Venezia dopo le deludenti trasferta con Este e Kras Repen era quasi con le spalle al muro.
«Non era facile o scontato reagire in un derby così ostico, dopo che avevamo conquistato un solo punto in 180'scivolando a -5 dal Treviso. Questo però è un campionato che nessuna squadra sta dominando, ogni domenica ci sono delle sorprese e anche chi sta dietro, come ad esempio Montecchio e Montebelluna, sta riuscendo a togliere punti importanti a chi sta più su».
Dopo Amodeo per Vianello e soci la prossima minaccia è Adriano del ChioggiaSottomarina, cui il Venezia farà visita domenica al Ballarin (ore 14.30).
«Non guardavamo la classifica ieri e non la guardiamo nemmeno adesso che il gap è più che dimezzato - assicura Pippo Vianello - Pensiamo solo a lavorare a testa bassa e a scendere in campo gara dopo gara con la stessa concentrazione e voglia di conquistare più punti possibile».
Marco De Lazzari

enricotv
00giovedì 27 gennaio 2011 14:54
da www.ilgazzettino.it

CALCIO VENEZIA
Cunico squalificato per due turni
«Pago un incredibile malinteso»



Giovedì 27 Gennaio 2011,
Proteste sopra le righe dei tifosi nei confronti della terna arbitrale, ci rimettono il Venezia (ammenda di 1.600 euro) e mister Cunico, senza panchina sia domenica a Chioggia sia il 6 febbraio col Torviscosa. È quanto deciso dal Giudice Sportivo con riferimento al derby Venezia-SandonàJesolo, disputato al Penzo e vinto 2-0 dagli arancioneroverdi. Poco prima dell'intervallo il tecnico Enrico Cunico, precedentemente richiamato dall'arbitro Illuzzi di Molfetta (dopo aver lamentato la mancata sanzione a Tricoli per l'atterramento di Zubin lanciato a rete), era stato allontanato a causa delle reazioni verbali rivolte al fischietto barese da un paio di tifosi appostati dietro la panchina veneziana. Lì per lì l'arbitro ha però creduto che a protestare con toni accesi fosse nuovamente Cunico, il quale per questo a fine gara ha cercato di discolparsi con Illuzzi. Le rassicurazioni che Cunico avrebbe ricevuto dall'arbitro si sono però rivelate vane dal momento che è arrivata la squalifica addirittura per due giornate. «A gara conclusa negli spogliatoi ho provato a spiegare che io non mi ero pronunciato offensivamente nei suoi riguardi - conferma Cunico - ma me la sentivo che sarebbe servito a poco. Non poter stare al mio posto per due partite e mezza senza aver fatto nulla non è giusto». Domenica al Ballarin (ore 14.30) toccherà al viceallenatore Raffaello Brazzale. Inoltre la società dovrà pagare 1.600 euro «per avere propri sostenitori rivolto alla terna espressioni gravemente ingiuriose e triviali, e per avere lanciato uno sputo all'indirizzo di un assistente arbitrale attingendolo al capo».
Marco De Lazzari
enricotv
00venerdì 28 gennaio 2011 19:30
da www.ilgazzettino.it

SERIE D QUI VENEZIA Domenica derby lagunare al Ballarin, il primo da ex
Ferretti gioca contro il suo passato
Venerdì 28 Gennaio 2011,
Dopodomani a Chioggia il Venezia cercherà di aggiudicarsi il secondo derby lagunare consecutivo, dopo quello vinto 2-0 domenica con il SandonàJesolo al Penzo. Un match davvero importante per continuare ad inseguire la capolista Treviso (distante due sole lunghezze), ma soprattutto un appuntamento da «emozioni forti» per l'attaccante arancioneroverdi Gustavo Ferretti.
«Lasciata l'Argentina la mia nuova vita in Italia cominciò a Chioggia, dove ho vissuto cinque anni splendidi - assicura il ventiseienne di La Plata - sul piano umano-personale prima ancora che professionale. Ero arrivato come difensore centrale, mister Sormani mi inventò attaccante e credo di aver fatto bene dall'altra parte del campo (43 gol in 132 presenze con la maglia granata, ndr). Abbiamo disputato dei campionati positivi, sempre lottando al vertice, purtroppo ci è sempre mancato qualcosina per vincere».
Per sua stessa ammissione Ferretti preferisce non pensare a come reagirebbe in caso di gol alla sua ex squadra.
«È la prima volta che affronto il Chioggia da avversario, ora il destino calcistico mi ha portato a Venezia, dove sto benissimo e dove siamo in piena corsa per vincere il campionato. Io ogni volta che scendo in campo do sempre tutto, i tifosi granata mi hanno apprezzato per questo e loro per primi sanno che domenica farò di tutto per la mia squadra. Però davvero non so dire che effetto avranno in me le grandi emozioni che sentirò nel petto».
Il ventiseienne argentino ha già provveduto a descrivere ai suoi compagni veneziani il clima che ci sarà al Ballarin.
«Il pubblico è caldo, segue con passione e orgoglio il Chioggia, inoltre è ancor più a ridosso del terreno di gioco rispetto al Penzo. Se esiste uno stadio in serie D dove il fattore campo può pesare questo è sicuramente il Ballarin. Sono convinto che sugli spalti ci sarà una festa del tifo, ma i due team nei 90' lotteranno su ogni palla. Garantito».
Oggi al Taliercio seduta di rifinitura per i lagunari: mister Cunico (che non sarà in panchina perché squalificato per due giornate) è alle prese con l'incerta disponibilità di Nichele per un affaticamento e Nicoletto per una botta. In gruppo sono rientrati Borotto e Falcier.
enricotv
00sabato 29 gennaio 2011 20:10
da www.ilgazzettino.it

CALCIO Intanto il gruppo torinese presenta un progetto-stadio da 35 mila
Venezia, tre cordate

Il presidente Pizzigati ha appuntamenti ravvicinati con russi e francesi
Sabato 29 Gennaio 2011,
Tre cordate pronte a rilevare il Venezia e a impegnarsi nella realizzazione del nuovo stadio in terraferma.
Il lavoro di Mauro Pizzigati, presidente del team lagunare, sta iniziando a restringere il campo dei pretendenti alla proprietà e al conseguente rilancio del calcio a Venezia.
L’obiettivo è arrivare nell’arco di un mese o poco più all’identificazione della cordata giusta, gradita anche all’amministrazione comunale, per concludere "l’affare".
Russi, francesi e torinesi sono i tre gruppi attualmente in lizza per ottenere la proprietà del Venezia, pronti a realizzare il nuovo stadio: tutti e tre i pretendenti si sono già incontrati con Pizzigati almeno una volta, proponendo le proprie idee e presentando credenziali e idee.
«Sono realtà tutte serissime - afferma il presidente del Venezia - che stanno dimostrando un grande interesse per quest’operazione. Il mio lavoro procede in accordo sia con il patron Enrico Rigoni, per quello che concerne la società, sia con il sindaco Giorgio Orsoni per la componente legata all’impiantistica. Tutte e tre hanno presentato proposte interessanti, le ho incontrate e sono in stretto contatto: è di ieri una mail di nuove documentazioni inviatami dal gruppo francesce, mentre con quello italo-russo ci incontreremo la prossima settimana».
Tre i gruppi interessati, come detto.
Quello italo-russo - al quale tutti sembrano guardare con grande attenzione ma in realtà è alla pari con gli altri due - è composto da imprenditori immobiliari, del ramo commerciale e di quello turistico italiani, russi residenti in Italia e russi veri e propri, con sede a Mosca e investimenti in Italia, Spagna, Francia e Polonia oltre che in Russia.
La cordata francese ha sede a Lione ed è impegnata sia nel ramo edilizio sia nelle pubbliche relazioni, nella pubblicità e nelle promozione e vorrebbe lanciare alcuni marchi legati al territorio.
La terza realtà è quella torinese. Anche qui imprenditori del comparto immobiliare che hanno già presentato un progetto per realizzare un nuovo stadio da 35mila posti nell’area di proprietà della Marco Polo, cioè a ridosso della bretella della tangenziale. La stessa cordata si è comunque detta disposta a valutare in subordine il progetto-stadio della Marco Polo (quello di Zamparini riveduto) e qui lo scoglio pare essere la copertura mobile o meno dell’impianto.
«Stiamo stringendo i tempi delle trattative - afferma ancora Mauro Pizzigati - al fine di poter assegnare al più presto sia la società che la realizzazione dello stadio (anche se giustamente quest’ultima scelta spetta all’amministrazione comunale) garantendo così al Venezia quel futuro solido del quale necessita, creando così i presupposti per un immediato rilancio e un successivo rientro nel calcio che conta grazie alla realizzazione di una nuova struttura che la città attende da decenni».
Prossime scadenze?
«Dopo aver incontrato una prima volta tutt’e tre le cordate - conclude Pizzigati - e nel caso di quella torinese c’è stata l’immediata presentazione del progetto-stadio, ci siamo dati appuntamento con la cordata italo-russa per la settimana entrante, mentre in quella successiva toccherà al gruppo lionese. Chiedo ai tifosi e agli sportivi ancora un po’ di pazienza».


IL PATRON
Rigoni: «Ho fiducia»

Sabato 29 Gennaio 2011,
Da qualche mese, per motivi strettamente personali, sta seguendo il suo Venezia da posizione più defilata, ma non per questo con minore attenzione. Il patron arancioneroverde Enrico Rigoni per sua stessa ammissione è aggiornato a 360 gradi sull'evolversi della situazione dentro e fuori il terreno di gioco.
«Ogni domenica mi tengo in contatto con Ignazio (Guerra, l'amministratore delegato, ndr) e so tutto in tempo reale sull'andamento delle partite - spiega Rigoni - Mi ha fatto molto felice la vittoria sul SandonàJesolo, ci voleva proprio dopo due risultati così così. L'obiettivo promozione è ancora ampiamente raggiungibile, anche perché il Treviso dovrà venire a giocare al Penzo. Ai ragazzi dico di fare del loro meglio per sgomitare fino all'ultimo provando a spuntarla».
Naturalmente patron Rigoni è tenuto costantemente aggiornato anche sull'evolversi delle trattative per il subentro di una nuova proprietà forte in seno al Venezia.
«Come sapete è tutto in mano al presidente Pizzigati, il quale sta svolgendo un grande lavoro. A me dice tutto sulle varie cordate, ma chiaramente io non posso dire nulla al riguardo: però sono fiducioso, ad interessarsi sono persone serie e che potrebbero garantire alla società quel futuro che, come ho sempre detto fin dal primo giorno, io da solo non potrei assicurare».
«Da parte mia non ho alcuna pretesa economica, sto alla finestra, mi fido di Pizzigati e spero che la tempistica da lui indicata possa essere rispettata. Una trattativa più delle altre (ma Rigoni non conferma che si tratti di quella italo-russa, ndr) pare in fase di definizione: ce lo auguriamo tutti, è da quando ho preso in mano il Venezia che aspettiamo quel momento che tutti sappiamo».
Domani il team arancioneroverde farà visita al ChioggiaSottomarina.
«Una gara ostica ma da sfruttare il più possibile - è il messaggio di Rigoni alla squadra - anche perché il Treviso giocherà col Rovigo e non dovrebbe avere vita troppo facile. Spero che i ragazzi esprimano le loro qualità, la vittoria del campionato e il ritorno tra i professionisti era ed è un traguardo alla portata. Sarei felicissimo, perché significherebbe che gli investimenti sono stati fatti bene». (m.del.)


QUI ARANCIONEROVERDI Il tecnico Cunico riconferma il team anti-Sandonà
Cunico: «Giocheremo ad alto ritmo»

Sabato 29 Gennaio 2011,
«Come affrontare il ChioggiaSottomarina? A viso aperto, sicuramente cercando di giocare il più possibile su ritmi alti».
Questa la ricetta del tecnico del Venezia Enrico Cunico per il derby che domani pomeriggio (ore 14.30, arbitro Ceccarelli di Rimini) opporrà i suoi ragazzi ai «cugini» clodiensi.
«Ho a disposizione tutta la rosa - ha spiegato l'allenatore vicentino al termine della rifinitura di ieri - visto che nelle ultime due sedute sono rientrati in gruppo anche Nichele e Nicoletto (acciaccati, rispettivamente, per un affaticamento muscolare e una botta, ndr). Anche se qualche giocatore non sarà proprio al top sono convinto che il Venezia saprà «aggredire» un avversario che negli ultimi dieci giorni ha disputato 4 gare e che quindi potrebbe pagare un pizzico di stanchezza, forse anche solo sul piano nervoso più che fisico».
All'andata Collauto e soci si imposero per 2-1 con reti di Mazzeo e Zubin a vanificare quella di Adriano.
«In quell'occasione il Chioggia mi fece una bella impressione - ricorda Cunico - d'altra parte la rosa granata ha tutto per giocarsi un posto nei playoff. Non vedo grossi punti deboli nel team granata, ha fisicità e temperamento, qualità in tutti i reparti, anche nei più giovani. Sarà una bella partita, noi siamo fiduciosi di poter far bene. Dipenderà prima di tutto da noi».
Il successo per 2-0 nel derby col SandonàJesolo potrebbe dare la svolta al campionato del Venezia?
«Siamo sempre secondi alle spalle del Treviso, in 90' siamo risaliti da -5 a -2 quindi la vittoria di domenica scorsa ha avuto un peso specifico superiore ai canonici tre punti. Ora il gruppo ha ritrovato quel pizzico di serenità, consapevolezza e convinzione che la sconfitta di Este e il pareggio col Kras Repen avevano inevitabilmente un po’ scalfito. Tuttavia è dall'inizio del campionato che lottiamo per la vetta. Vogliamo continuare su questa strada».
Domani al Ballarin mister Cunico potrebbe dunque riproporre in toto il Venezia che ha battuto i sandonatesi.
Davanti al portiere Casini quartetto difensivo con Vianello-Nicoletto centrali, Falcier e Cardin terzini; in mediana terzetto Nichele, Lelj, Malagò con capitan Collauto trequartista alle spalle delle punti, Zubin e l'atteso ex di turno Ferretti. (m.del.)
enricotv
00martedì 1 febbraio 2011 13:18
da www.ilgazzettino.it

DERBY DOPO TRENTATRÈ ANNI Il Chioggia fallisce un rigore in apertura con Adriano
perde il tecnico Scarpa e Lazzari espulsi nei primi 45’: Zubin lo gela con una doppietta

Il Venezia non si ferma


Lunedì 31 Gennaio 2011,
CHIOGGIA - La differenza di caratura alla fine emerge a favore del Venezia anche se il ChioggiaSottomarina di certo non sfigura, può recriminare per qualche errore di troppo commesso e contro la fiscalità dell’arbitro.
Partita attesa da tantissimo da entrambe le tifoseria unite da una solida amicizia - al di là della rivalità nell’arco di questi 90’ - che ha deluso per la limitata partecipazione di pubblico, di certo inferiore alle previsioni, e anche per la qualità del gioco.
Una serie di episodi hanno contrassegnato e deciso questo derby che rilancia le ambizioni del Venezia, sempre all’inseguimento del Treviso capolista.
Dopo cinque minuti Falcier atterra Adriano in area (forse andava espulso) e il brasiliano sbaglia l’esecuzione beccando il palo. Poi segna Zubin sfruttando un errore di Borriero dopo una decina di minuti e alla mezz’ora il tecnico granata Scarpa viene allontanato per proteste (prima esagerazione del direttore di gara). Dopo otto minuti Lazzari commette fallo di mano a metà campo e l’arbitro gli mostra precipitosamente il secondo cartellino: fuori un altro centrocampista clodiense dopo il forfait appena dato da Romero. A un minuto dal riposo, infine prima Alberto Ballarin toglie una palla sulla linea, poi dall’altra parte Veronese si pappa il gol del pareggio. Nel secondo tempo il ritmo rallenta e oltre a un’incursione pericolosa di Alberto Ballarin sottoporta, c’è il secondo gol di Zubin favorito da un’incertezza sul traversone di Luca Boscolo.
Riassunto il match negli episodi chiave, va detto che si è giocato su un terreno allentato, indubbiamente pesante ma non tanto da condizionare il gioco dei due team, con una particolare attenzione a non prenderle e buona concentrazione della lotta a centrocampo, con due difese attente e un solo attacco votato davvero al gol, quello veneziano, mentre quello granata non pare così determinato da poter fare la differenza.
Squadre attente con ChioggiaSottomarina volenteroso sin dall’avvio ma senza troppe possibilità di trovare spazi, cosa che invece riesce un po’ di più agli arancioneroverdi: poche le palle-gol, ma sicuramente più cercate e volute quelle del Venezia. Collauto, Ferretti e Zubin creano azioni buone, mentre dall’altra parte Adriano non pare possedere più la grinta e il cinismo di quand’era l’imperatore e Veronese fa di tutto per imitarlo con pochissima determinazione. Su tutti nel Chioggia brilla Alberto Ballarin, instancabile guerriero a tutto campo, che le dà e le prende spesso protestando con decisione, che chiude e crea. Lo aiutano bene Boscolo Andrea Papo e Pagan, ma il fatto di restare in dieci già nella prima frazione è un ostacolo - più mentale che altro - duro da superare. Già, perchè in tutti i 57 minuti nei quali resta in inferiorità numerica il ChioggiaSottomarina non fa affatto vedere questa differenza sul piano del gioco, complice un Venezia che non è capace di approfittarne.
Insomma sino al 40’ della ripresa una zampata di Alberto Ballarin o un risveglio improvviso di Adriano avrebbero potuto cambiare volto al match senza nessuno scandalo, ma nel Venezia c’è un tale Zubin che con il gol numero 17 congela il risultato e sale in vetta alla classifica marcatori.
Differenza di valori tecnici ma anche di convinzione nei propri mezzi. Il Chioggia può recriminare contro l’arbitro ma prima di tutto dovrebbe guardare al proprio interno per capire il perchè di certo prestazioni - stanchezza a parte - non esaltanti.
Il Venezia si assicura tre punti importanti in quella sfida a distanza con il Treviso che pare destinata a continuare sino all’ultima giornata.
La cronaca. 5’ Falcier atterra in area Adriano: rigore che il brasiliano manda sul fondo colpendo prima il palo alla destra di Casini. 18’ Collauto appena passata la metà campo sulla destra incrocia il gioco su Zubin, Borriero manca l’aggancio, la punta controlla di tacco si sistema palla e fulmina Luca Boscolo. 29’ l’arbitro allontana il tecnico del Chioggia Marco Scarpa per proteste. 32’ testa di Ferretti a servire Zubin in area con l’estremo che respinge. 35’ esce Romero ed entra Tartalo, il Chioggia si assesta più offensivo, pur perdendo esperienza. 38’ fallo di mano a metà campo di Lazzari, secondo giallo ed espulsione. 42’ Borriero dalla destra per la testa di Adriano che segna: annullato per fuorigioco. 44’ Ferretti per Zubin che in area salta Caraceni e calcia a portiere battuto, sulla linea Alberto Ballarin salva. 45’ Pagan per Veronese in area che spreca un’occasione d’oro sparando addosso a Vianello.
Ripresa. 13’ Casini toglie d’istinto una palla ravvicinata di Alberto Ballarin. 24’ Luca Boscolo esce precipitosamente per anticipare Zubin quasi al limite della propria area. 26’ Adriano serve in area Tartalo sulla destra con conclusione altissima. 28’ Mazzeo dal fondo di sinistra effettua un cross che attraversa tutta l’area senza essere toccato. 40’ Collauto per Malagò e da lui rasoterra da destra a sinistra sul quale Luca Boscolo non si distende bene e Zubin è pronto a insaccare. 42’ Collauto per Mazzeo in area che sparacchia. 47 De Freitas lanciato in contropiede cerca la conclusione dal limite destro, sul fondo opposto.
Domenica per il Venezia appuntamento interno con il Torviscosa, mentre il ChioggiaSottomarina sarà di scena a Belluno.
© riproduzione riservata

QUI MARCO SCARPA
«Errori ed espulsioni
ci hanno condannato»


Lunedì 31 Gennaio 2011,
Grande amarezza in casa del ChioggiaSottomarina non tanto per la sconfitta (la prima tra le mura amiche) ma per come è maturata. Tanti episodi a sfavore dei padroni di casa che hanno determinato la sconfitta. Marco Scarpa, poi, non si da pace non riuscendo a capire la decisione dell’arbitro di espellerlo. «Ve lo giuro – spiega Scarpa – non ho pronunciato nessuna parola, tantomeno una offesa. Ho solo mimato all’arbitro il gesto con il gomito di Lelj che poteva far male ad un mio giocatore. Venendo alla partita diciamo che ultimamente non siamo fortunati. Prima il rigore sbagliato, poi l’uscita per infortunio di Romero e l’espulsione di Lazzari che ci ha privato dei due centrocampisti centrali e poi qualche errore in fase di conclusione».
Chiediamo l’impiego di Romero in forse fino al fischio d’inizio. «Nel provino il giocatore si sentiva bene, poi però si è di nuovo infortunato e non sappiamo per quando lo riavremo. Peccato perché poi è stato espulso Lazzari anche se il secondo cartellino non l’ho capito. Mi sa che con le grandi squadre non siamo fortunati. Dobbiamo crescere anche in questo. La squadra comunque ha tenuto bene il campo e nel secondo tempo non si è visto che eravamo con un uomo in meno a parte gli ultimi minuti quando abbiamo evidenziato un po’ di fatica e permesso al Venezia di colpirci in contropiede».
Il Presidente Gino Levantaci, nonostante la sconfitta, ha parole di elogio per la squadra. «Dispiace non aver potuto giocare alla pari a causa dell’infortunio di Romero, l’espulsione affrettata di Lazzari e con Borriero infortunato – dice - La squadra attualmente dimostra poca brillantezza, è spremuta a causa dei tanti impegni, ma si è fatta valere. Dispiace per aver perduto l’imbattibilità interna anche se perdere con i cugini rende la sconfitta meno amara».
Passa Adriano a testa bassa. Il rigore fallito gli pesa sulla coscienza. «Mi dispiace per la squadra e i tifosi – dice sottovoce - Al momento del tiro sono scivolato leggermente mandando il pallone a scheggiare il palo con il portiere che si era buttato dal lato opposto. Se avessi segnato forse sarebbe cambiata la partita».
Bruno Cappon



Cunico: «Favoriti dagli episodi»
Zubin: «Il primo gol è stato uno dei più belli della mia carriera, grazie a Mattia per il passaggio»

Lunedì 31 Gennaio 2011,
CHIOGGIA - Gioia incontenibile nello spogliatoio del Venezia per aver espugnato il «Ballarin» di Chioggia. Raffaello Brazzale, in panchina per sostituire lo squalificato Cunico, esce senza voce.
«Ho gridato troppo nello spogliatoio che mi è partita la voce - esordisce l'allenatore in seconda - Diciamo che abbiamo meritato la vittoria perché la partita l'abbiamo fatta noi sia dal lato tecnico che tattico. Potevamo andare sotto con quel rigore ma siamo stati bravi poi a reagire ed andare in vantaggio. Ho visto la mia squadra determinata che non si è mai fatta mettere sotto».
Brazzale elogia poi per il gran gol di Zubin. «È stata una azione spettacolare - spiega - con un grande cambio di campo di Collauto e bravissimo il nostro attaccante a siglare un gran gol. Ritengo poi giusta l'espulsione di Lazzari per il fallo di mano. Il Chioggia non è mai stato pericoloso tenendo sempre noi il pallino del gioco».
Molto più pacata e realista la versione di Cunico. «Credo che la sorte, che a volte ci è stata contraria, questa volta ci abbia dato una mano. Certamente l'aver sbagliato il calcio di rigore ha sfavorito il Chioggia e favorito noi. Il calcio è fatto anche di episodi, come il rigore sbagliato e l'espulsione di Lazzari, questa volta hanno favorito noi. Comunque la squadra mi è piaciuta, ha giocato bene concedendo poco ai padroni di casa».
Un elogio pure per Zubin. «Zubin è per noi un giocatore importante - conclude Cunico - ma dobbiamo anche dire che la squadra fa di tutto per sfruttare al meglio le sue caratteristiche».
Ed ecco Zubin, l'eroe della giornata, il castigatore del ChioggiaSottomarina. «Siamo tutti contenti per essere riusciti a vincere su di un campo molto difficile e contro una buona squadra - dichiara l’attaccante - Certamente le partite vengono decise da certi episodi e questa volta ci hanno favoriti. Il rigore sbagliato da Adriano ci ha dato la spinta per reagire e siamo stati bravi a non mollare».
Una buona percentuale del primo gol va certamente a Collauto che ha confezionato un gran lancio. «Basta che con Mattia ci guardiamo un attimo per capirci - confessa Zubin - Certamente il primo gol è stato uno dei più belli della mia carriera. Il braccio di ferro con il Treviso? Noi dobbiamo continuare a vincere senza guardare quello che fa il Treviso. Domenica prossima riceveremo il Torviscosa e non dobbiamo sottovalutarlo».
Un po’ emozionato Gustavo Ferretti per la prima volta da ex. «L'emozione è stata forte al momento di entrare in campo - confessa - Le partite si vincono anche sfruttando gli episodi favorevoli ed oggi è toccato a noi. Comunque il Venezia ha giocato tenendo bene il campo. Voglio fare un saluto ai tifosi del ChioggiaSottomarina che mi hanno accolto in un modo meraviglioso». (b.cap.)

pagellechioggia
di BRUNO CAPPON

Lunedì 31 Gennaio 2011,
BOSCOLO LUCA 5.5 - Qualche incertezza nelle uscite anche se non era facile andar prendere palla su attaccanti alti come Zubin e Ferretti. Un'indecisione anche nell'occasione del secondo gol.
CARACENI 6 - Molto impegno e qualche bella iniziativa ma anche qualche battuta a vuoto sulla sua corsia. Sta pagando una stagione condotta a gran ritmo.
BORRIERO 5.5 - Qualche colpa per la mancata chiusura in occasione del gran gol di Zubin, il primo del Venezia. A sua scusante la presenza in campo con una caviglia malconcia. ST 43’ BOSCOLO DAVIDE sv.
LAZZARI 5 - Troppo irruento tanto da meritarsi prima il giallo e poi il rosso (forse involontario il fallo di mano) lasciando i compagni in inferiorità numerica.
GARBINI 6.5 - Grande partita al centro della difesa. A fianco di Ballarin forma una coppia difensiva di gran affidamento.
BALLARIN 7.5 - L'anima indomita di questa squadra. Ha annullato l'amico ed ex compagno Gustavo Ferretti andando addirittura a sfiorare il gol del pareggio.
VERONESE 5.5 - Tanto impegno ma poca qualità e freddezza in area avversaria. Ha sciupato una grande occasione sul finire del primo tempo.
ST 30’ BRAIDA 6 - Secondo tempo di gran sacrificio).
ROMERO sv - Costretto a giocare male (e poco) per infortunio.
PT 35’ TARTALO 5.5 - Un calcio di punizione alle stelle ed un tiro alto da posizione impossibile. Non è stato di gran aiuto per Adriano.
ADRIANO 5.5 - Condizionato psicologicamente dal calcio di rigore fallito dopo solo cinque minuti di gioco, non è più riuscito a liberarsi per impensierire il portiere veneziano.
BOSCOLO ANDREA 6 - Il rientro dopo un paio di settimane non è stato dei migliori. Comunque ha lottato e corso a tutto campo mettendo qualche volta in apprensione il centrocampo avversario.
PAGAN 6 - Primo tempo molto positivo. Con la sua velocità ha messo spesso in difficoltà la retroguardia veneziana. Ottimo l'assist per Veronese.


pagellevenezia
di LUCA MIANI

Lunedì 31 Gennaio 2011,
CASINI 6 - Un unico intervento importante nella ripresa su una conclusione ravvicinata di Alberto Ballarin: è prontissimo.
FALCIER 5.5 - Commette un fallo ingenuo in apertura di gara che avrebbe potuto condizionare il match sia se l’arbitro avesse optato per la sua espulsione (ceh sarebbe stata giusta) sia se Adriano avesse trasformato il rigore. Lui e il Venezia sono stati salvati dalla fortuna.
ST 1’ CASAGRANDE 6 - Seconda frazione di gioco di lotta a centrocampo alternativamente sulle due fasce (più spesso a sinistra). Rimedia qualche botta di troppo.
NICOLETTO 6 - Chiude bene e si fa valere sia giocando centralmente che quando nella ripresa viene proposto sulla destra.
VIANELLO 6.5 - Abituale guardiano d’area che ben poco concede agli avversari. La grinta non gli difetta.
CARDIN 6 - Buona prestazione in chiusura con pochi affondi, non sempre utili.
MALAGÒ 6.5 - Sempre in movimento, fornisce palle giocabili ai compagni, compreso l’assist per la seconda rete.
LELJ 6 - Non appare in splendida forma e in qualche occasione toppa le chiusure. Complessivamente non sfigura
NICHELE 6.5 - Importante nella lotta a centrocampo e nel proporsi a sinistra nella prima frazione, tanto quanto in difesa nella ripresa.
COLLAUTO 6.5 - Come al solito il suo piede confeziona ottimi inviti per i compagni. Instancabile lottatore.
ST 43’ DE FREITAS sv - Una conclusione affrettata che poteva avere ben altra sorte.
FERRETTI 6 - Non gli pesa tornare a Chioggia da avversario e si fa valere nella sfida con Ballarin. Ottimi dialoghi con Zubin.
ST 22’ MAZZEO 6 - Due palle in avanti non sfruttate a dovere ma tanta volontà.
ZUBIN 7.5 - Ancora una volta una partitissima, con una splendida realizzazione nel primo tempo: controllo di palla in corsa di tacco e gol imprendibile. Si ripete nella ripresa e vola in alto con il Venezia.
enricotv
00martedì 1 febbraio 2011 20:08
da www.ilgazzettino.it

CALCIO SERIE D Il Venezia è tornato al successo lontano da casa
«Una vittoria voluta»
Secondo la punta Ferretti non è stato facile espugnare il Ballarin

Marco De Lazzari


Martedì 1 Febbraio 2011,
Il Venezia ha ritrovato proprio al momento giusto la strada del successo lontano dal Penzo. Il 2-0 di due giorni fa a Chioggia ha consentito di raccogliere in trasferta quei tre punti che mancavano dal 7 novembre, vale a dire dal 3-2 di Oderzo.
Un successo pesante, perché se da un lato ha consentito di rimanere a due sole lunghezze dal Treviso capolista (che il 27 marzo sbarcherà a Sant'Elena), dall'altro ha permesso di far salire da 4 a 6 il margine sulla terza classificata, ora il San Paolo Padova che ha scavalcato il Tamai (a sorpresa sconfitto in casa dal Belluno).
Decisivo ancora una volta Emil Zubin con la sua doppietta, mentre il suo partner d'attacco Gustavo Ferretti non è riuscito ad adeguarsi alla legge dell'ex.
«Il Venezia ha vinto, ci ha pensato Zubin così io non ho dovuto dare un dispiacere ai miei ex tifosi - scherza il ventiseienne argentino - Battute a parte, proprio perché conosco il temperamento del Chioggia sul suo campo, posso dire che quella ottenuta al Ballarin è una vittoria davvero di spessore. Al di là della grande emozione personale, sono stati 90' duri come ce li aspettavamo, i granata hanno dato tutto pur essendo rimasti in inferiorità numerica e per noi non è stato affatto scontato né facile trovare il colpo del ko».
Ferretti peraltro è uscito anzitempo per un risentimento muscolare al polpaccio.
«Non credo sia nulla di grave, lì per lì non ce l'avrei fatta e non avrebbe avuto senso continuare, anche perché domenica in casa nostra abbiamo un'altra sfida importante contro il Torviscosa (ultimo della classe, ore 14.30 al Penzo, ndr). Oggi mi farò visitare ma non voglio mancare di certo».
Il Venezia tuttora è la squadra più vittoriosa (14 volte contro 13 del Treviso), quella che ha pareggiato di meno (2) e segnato di più (44) in 22 giornate. Ma soprattutto i ragazzi di mister Cunico per la prima volta quest'anno hanno mantenuto inviolata la propria porta lontano dal Penzo, dove in 11 trasferte hanno subito 21 dei loro 28 gol complessivi.
«A Chioggia gli episodi sono stati dalla nostra parte, però noi siamo stati bravi a sfruttarli, anche perché in pratica siamo stati sempre noi a giocare palla senza rischiare granché. Domenica il Treviso va ad Este - conclude Ferretti - e non avrà vita facile. Il Venezia però deve fare la corsa solo su se stesso».
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:24.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com