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Unione Venezia

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    00 28/10/2010 20:38
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    «Venezia poco
    incisivo in attacco»


    Giovedì 28 Ottobre 2010,
    «Contro il San Paolo il Venezia avrebbe certamente potuto fare di più, resta da capire perché non l'ha fatto». A lasciare in sospeso la questione, passando in pratica il dovere alla squadra di rispondere - domenica al Penzo contro la Sanvitese (ore 14.30) - è il direttore sportivo lagunare Andrea Seno.
    «La sconfitta in sè ha punito eccessivamente il Venezia, tuttavia è anche vero che ad un buon primo tempo, giocato egregiamente sul piano del palleggio e del possesso palla, abbia fatto seguito una ripresa davvero sottotono».
    Seno ha nel mirino una fase precisa del match del Plebiscito.
    «Nell'ultima mezz’ora con l'inserimento di Di Napoli in campo avevamo teoricamente una trazione anteriore, contando anche Zubin, Mazzeo e Collauto, invece abbiamo creato pochissimo. Ricordo un tiro, uno e mezzo forse, non di più. Gli episodi? Questo gruppo può e deve saper reagire a tutto. Difensivamente i 13 gol presi in 8 gare sono senza dubbio troppi, in avanti però occorre essere più incisivi».
    Ieri dopo la doppia seduta di allenamento (Nicoletto ha accusato un problema muscolare) la squadra e la dirigenza sono intervenute al completo alla festa per i primi 100 giorni della public company VeneziaUnited. Un'occasione che una volta di più ha consentito a mister Cunico e ai suoi ragazzi di tastare con mano il calore della tifoseria, in particolare di quella fetta di appassionati che crede nel progetto dell'azionariato popolare per aiutare la società.
    MULTATO - Seconda ammenda stagionale per il Venezia. La società di via Gozzi dovrà pagare 1000 euro «per avere propri sostenitori lanciato all'indirizzo di un assistente arbitrale oggetti vari (bottigliette di plastica, accendini e monete) che tuttavia non lo attingevano». Si tratta di una multa più salata, e con motivazioni più gravi, rispetto a quella seguita alla trasferta di Torviscosa del 10 ottobre scorso, quando l'ammenda fu di 300 euro «per essersi propri sostenitori, in occasione della realizzazione di una rete da parte della propria squadra, aggrappati alla rete di recinzione spingendola e danneggiandola». Nessuno squalificato tra i giocatori, né del Venezia né della Sanvitese: l'unico stop (una giornata) riguarda l'allenatore-dirigente friulano Giovanni Tortolo «per avere pronunciato espressione blasfema».
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    00 29/10/2010 14:26
    da www.ilgazzettino.it

    Già oltre mille persone
    credono in VeneziaUnited


    Marco De Lazzari
    Venerdì 29 Ottobre 2010,
    Al boom di adesioni dei primi due mesi e mezzo ha fatto seguito una fase di stanca, evidente soprattutto ad ottobre. Ad ogni modo è mezzo pieno il bicchiere dell'associazione VeneziaUnited, pronta ora, una volta archiviati i primi 100 giorni di attivismo, a rilanciare e dare nuova linfa al sogno di aiutare il Venezia attraverso l'azionariato popolare. «Fino ad oggi 1.100 persone (25 mila gli euro raccolti, ndr) che hanno a cuore i colori arancioneroverdi hanno detto sì alla public company - il primo bilancio di Franco Vianello Moro, presidente di VeneziaUnited - e questo è senza dubbio un risultato positivo. Alla festa-assemblea di mercoledì sera oltre ai giocatori del Venezia è intervenuta anche la società con in testa il patron Enrico Rigoni, il quale ha ribadito la sua fiducia nel progetto ventilando anche la possibilità, quando cederà la proprietà, di riservare una parte del capitale sociale alla public company».
    Ciò nonostante la situazione presenta anche alcune criticità. «Le adesioni ricevute - conferma Vianello Moro - sono ancora quelle dei «tifosi militanti», quindi dobbiamo superare questo gap raggiungendo tutti gli altri, ovviamente non solo quelli che il Venezia già lo seguono. In che modo? Abbiamo bisogno di trovare innanzitutto un nucleo di «persone forti», magari istituzionali, che abbiano qualità e visibilità, perché solo certi buoni esempi possono motivare altri ad aderire».
    Tra i «sì» più recenti c'è quello che della Banca di Credito Cooperativo di Marcon-Venezia che si è avvicinata a VeneziaUnited come sponsor-sostenitore. «Questo è proprio uno dei buoni esempi di cui avremmo bisogno. Tutta l'operazione VeneziaUnited si basa sulla buona volontà di persone volontarie, ma per le quali è difficile avviare e concretizzare contatti. Ora bisogna far partire un tavolo di lavoro per agganciare finalmente le forze cittadine e imprenditoriali».
    Al Taliercio il Venezia sosterrà questo pomeriggio l'allenamento di rifinitura per la sfida di vertice di dopodomani al Penzo (ore 14.30) contro la Sanvitese: in difesa toccherà a Pianu,in attacco Di Napoli potrebbe sostituire Mazzeo accanto a Zubin.
    Intanto il Venezia ha dato il suo assenso per anticipare il derby di Treviso da domenica 21 a sabato 20 novembre (ore 14) per esigenze televisive.



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    00 01/11/2010 14:24
    gazzettino

    La formazione di Cunico annienta la Sanvitese (3-0) e si mantiene al vertice
    Buona prova di Di Napoli, in campo dal 1’, autore dell’assist a Zubin (9. gol)

    Il Venezia non perde la testa

    Lunedì 1 Novembre 2010,
    Il ritorno al Penzo rigenera subito il Venezia, che cancella il ko di Padova col San Paolo piegando con pieno merito la Sanvitese, pur con un 3-0 forse troppo penalizzante per gli ospiti.
    Per gli arancioneroverdi si tratta del settimo successo in nove giornate, importante per restare in testa alla classifica a braccetto col Treviso corsaro sul campo del Kras Repen.
    Come previsto in partenza il tecnico lagunare Enrico Cunico ripropone Pianu in difesa per Nicoletto, Salzano all'ala sinistra al posto di Malagò ma soprattutto concede la prima da titolare a Di Napoli in attacco come spalla di Zubin.
    Fischio d'inizio e al primo affondo il Venezia passa. Dopo meno di 2' punizione di Collauto in area, Zubin cerca di calciare ma la palla resta lì, Piccolo colpevolmente non fa sua la sfera e Lelj di sinistro la scaraventa sotto la traversa. Pericolosi gli ospiti al 12' con un cross dalla destra di Cacurio, la difesa è statica ma Calcagni di testa sfiora soltanto. La partita non è certo spettacolare, il Venezia però manovra senza affanni e in fase di non possesso risulta efficace costringendo gli avversari a sterili lanci lunghi. Al 31' finalmente arriva un sussulto dei locali con il solito cross di Collauto, all'altezza del dischetto del rigore si allunga Di Napoli che tocca il pallone stampandolo suo malgrado sul palo alla destra di Piccolo. Al 34' ci prova Zubin ma il suo destro a botta sicura dal limite dell'area viene respinto da distanza ravvicinata dal braccio sinistro di Mboup. La Sanvitese si vede solo con un destro alto di De Cecco su punizione, poi al 41' grande occasione per gli arancioneroverdi ancora con Di Napoli, lanciato da Zubin a tu per tu con Piccolo che si supera deviando in angolo; sugli sviluppi del corner Lelj di testa inquadra la porta e Mboup sulla linea salva. Il 2-0 è nell'aria e arriva al 43' con un'altra fuga di Di Napoli che semina Mboup, entra in area e, attirato su di sè Piccolo, smarca liberissimo Zubin che da due passi deve solo appoggiare in rete il suo nono sigillo personale.
    Inizia la ripresa e al 6' Cacurio sfonda per la prima volta sulla destra, saltando Cardin ma Pianu sventa in corner. Ancora Sanvitese al 9'con Cacurio che smarca Monti in area, cross basso e pericoloso ma Calcagni non ci arriva. Il Venezia però adesso rischia e concede un po’ troppo, Cunico predica concentrazione e (dopo aver azzeccato l'innesto di Malagò) viene accontentato, perché la Sanvitese conclude in maniera insidiosa solo al 28'con un destro a giro di Monti.
    Il peggio è ormai passato per i lagunari che abbozzano qualche nuova sortita offensiva: pericoloso al 33' Collauto con un destro che Piccolo para in due tempi. In pieno recupero al 48' ultima azione e terzo gol per il Venezia: bello scambio combinato tra Zubin, Vianello e Nicoletto che libera Mazzeo, lucido nello scartare Piccolo e insaccare di destro.
    Domenica prossima trasferta a Oderzo contro la matricola Opitergina.

    Festeggiate
    le 200 maglie
    di Collauto

    Lunedì 1 Novembre 2010,
    I pochi tifosi «accorsi» ieri pomeriggio al Penzo (1.682 il dato ufficiale, ma saranno stati forse la metà) hanno applaudito con il consueto affetto Mattia Collauto che proprio contro la Sanvitese ha toccato quota 200 presenze in maglia arancioneroverde.
    Un club ristretto e che comprende solo gli ex Paolo Poggi e Giancarlo Filippini, ma Collauto già nel corso dell'attuale campionato potrebbe superare entrambi.
    Prima del fischio d'inizio il capitano è stato premiato dal patron lagunare Enrico Rigoni, nonché da Franco Vianello Moro, presidente dell'associazione che promuove la public company VeneziaUnited. La curva sud invece ha dedicato lo striscione «Una maglia, 7 anni, 200 partite, grazie Mattia». (m.del.)

    QUI CUNICO

    «Siamo tornati ai livelli
    di inizio campionato»


    unedì 1 Novembre 2010,
    Dopo la sconfitta sul terreno del Plebiscito, il Venezia è tornato prontamente a gustare il sapore della vittoria.
    «Anche questa volta - commenta mister Cunico - abbiamo confermato il nostro trend di inizio stagione. La nostra è stata una grande prestazione, abbiamo concesso poco, siamo stati consapevoli dei nostri mezzi e, per questo motivo, siamo risultato molto tosti».
    Il gol realizzato nei primi minuti da Lelj ha consentito al club lagunare di fare una partita in discesa.
    «Sono contento che la rete sia arrivata da una situazione da palla inattiva, vuol dire che il lavoro settimanale è stato sfruttato al meglio».
    Questa volta Di Napoli è stato utilizzato sin dal primo minuto.
    «Avevo visto durante la settimana che si era allenato bene. L'ho messo al posto di Mazzeo per dargli un'opportunità, e devo dire che ha svolto bene il suo compito».
    Sostanzialmente avete chiuso il match prima dell'intervallo.
    «Avevo chiesto ai ragazzi di partire forte, e su questo versante la squadra mi ha dato la risposta che volevo. Comunque, anche se le due reti sono arrivate nella prima parte della gara, siamo rimasti concentrati per tutti i novanta minuti. Infatti in difesa abbiamo concesso solo una mezza palla gol».
    Non è un caso quindi che per la prima volta Collauto & Co. non hanno subito alcun gol.
    «La marcatura iniziale di Lelj ci ha permesso di impostare come volevamo, dal punto di vista tattico, l'incontro. Le tre punte avversarie non hanno avuto lo spazio che volevano. Oltre alla difesa è stato importante il lavoro di tutto il resto della squadra, con Nichele e Lelj in mezzo al campo abbiamo realizzato una diga importante. Nella ripresa avevo provato anche a cambiare l'atteggiamento tattico. Anche in questo caso il comportamento della squadra è stato ottimo».
    Salzano è parso nervoso, probabilmente perché era da un paio di partite che non giocava dal primo minuto.
    «Proprio per questo motivo ho deciso di sostituirlo mettendo in campo Malagò, che ha effettuato delle belle chiusure».
    Andrea Martucci

    Lunedì 1 Novembre 2010,
    MENEGATTI 6 - Sufficienza di stima perché di fatto non deve mai parare, ma è attento nelle uscite. Può finalmente esultare per non aver subito gol.
    FALCIER 6 - Si becca il cartellino giallo per gioco falloso su Monti. Comunque concentrato e reattivo.
    PIANU 6 - Torna titolare e da un contributo di esperienza e personalità. Provvidenziale a inizia ripresa quando chiude su Cacurio.
    VIANELLO 6.5 - Leader della difesa, rende innocuo il centravanti avversario Calcagni. Un suo rilancio propizia la fuga di Di Napoli che porta al 2-0.
    CARDIN 6.5 - Buona partita, in difesa contro lo spauracchio Cacurio e anche in fase di spinta sulla fascia.
    COLLAUTO 6 - Meno appariscente di altre volte, ma ugualmente in grado di creare pericoli col suo piede destro. Brinda alle 200 presenze, la standing ovation del pubblico è meritatissima.
    NICOLETTO dal 44' st 6 - Regala la passerella a Collauto e il 3-0 a Mazzeo. Il suo morale ne beneficerà.
    NICHELE 6.5 - Riecco il Nichele in versione «muro». Implacabile nelle chiusure davanti alla difesa, i lanci lunghi della Sanvitese ne esaltano i centimetri e la combattività.
    LELJ 7 - È scaltro nel firmare la sua terza rete stagionale dopo quelle rifilate a Kras Repen e Torviscosa. Brilla per intensità e continuità anche quando si tratta di alzare il baricentro della squadra.
    SALZANO 5 - Torna titolare e non incide. Graziato dopo un fallaccio su Ursella, si fa ammonire per una trattenuta. Troppo nervoso, bene fa Cunico a sostituirlo.
    MAGALÒ dal 15' st 6.5 - Innesto importante, disputa una buona mezzora portando grinta e quantità.
    DI NAPOLI 6.5 - Debutta dal 1' per Re Artù e fatica a trovare la posizione. Una volta prese le misure sono dolori per la difesa ospite. Fornisce segnali di crescita, esce tra gli applausi.
    MAZZEO dal 25' st 6.5 - Porta vivacità, spedisce il 3-0 all'incrocio, ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Si rifà al 93' rispondendo col gol alla prima panchina della stagione.
    ZUBIN 6.5 - La classe e l'altruismo di Di Napoli gli regalano il facile facile nono gol in altrettante gare. Si conferma punta di diamante del Venezia primo della classe.

    L’AVVERSARIO

    «Il gol a freddo
    ha condizionato
    la nostra partita»


    Lunedì 1 Novembre 2010,
    Siete stati condizionati dal gol subito nel primo minuto? «Certo - afferma Furlan sostituto di Tortolo squalificato - la rete subita dopo appena un minuto ci ha impedito di svolgere al meglio il nostro gioco, oltretutto sapevano come calcia le punizioni Collauto».
    La Sanvitese non aveva mai perso in trasferta e al Penzo ha trovato il semaforo rosso. «Certo, i miei ragazzi non sono riusciti ad esprimersi come al solito e p er noi è stata la prima gara dove non abbiamo segnato. Tanto di cappello ai lagunari, a mio avviso la miglor compagine finora affrontata».
    Nel secondo tempo, quando siete scesi in campo con più determinazione perchè i vostri attaccanti non hanno segnato? «Secondo il mio parere - afferma l'allenatore della Sanvitese - oltre che per colpa nostra sono stati bravi i lagunari impedondoci con un massiccio spiegamento a centrocampo di mettere in difficoltà il portiere Menegatti».
    La gara del Penzo va in archivio. «La Sanvitese deve arrivare al più presto in zona-salvezza, i punti ottenuti finora sono frutto di belle partite e la nostra classifica ci vede a pochi punti dalle prime, il nostro traguardo è rimanere in questa categoria se poi andando avanti arrivasse qualcosina di più non sarebbe male».
    Mario Secchi

    Lelj: «Lo schema ha funzionato»
    «Tutto è andato per il verso giusto sul piazzato di Collauto, anche se la fortuna mi ha aiutato»


    Lunedì 1 Novembre 2010,
    Ennesimo successo interno del Venezia, ennesimo man of the match. Questa volta il premiato è Tommaso Lelj che, oltre al terzo gol stagionale, ha tolto ogni spazio agli avversari nella zona centrale. «In questo incontro - spiega il centrocampista - lo schema sulla punizione di Collauto è andato bene. C'è stata una serie di rimpalli nell'area della Sanvitese, sono stato bravo, ma anche fortunato, a trovarmi nel posto giusto nel momento giusto».
    Nella carriera di Lelj i gol non mancano. «Rispetto all'anno scorso sono allineato con lo score personale. L'importante, comunque, è fare il bene della squadra. Poi, se viene il gol, tanto meglio. Quello che contava era sbloccare il risultato, soprattutto contro un avversario che alla vigilia appariva ostico. Andare in vantaggio subito è stato fondamentale».
    Con terreni pesanti avete qualche difficoltà?
    «A dire il vero noi siamo fisicamente ben piazzati, quindi non si può dire che la pioggia ci metta proprio in difficoltà. Diciamo che, specie con squadre come la Sanvitese, ci impedisce di giocare palla a terra».
    Al Penzo si mette sempre in luce un giocatore nuovo.
    «Questo significa che ognuno fa la sua parte. Alla fine è il risultato del lavoro dell'intera squadra».
    Bomber Zubin non smette di segnare.
    «Personalmente - commenta - le cose stanno andando davvero bene, ma quello che conta è che la squadra riesca a fare i tre punti. Era importante non subire gol, perché ormai era diventata una questione che volevamo risolvere. Siamo contenti di esserci riusciti e di aver confezionato una vittoria rotonda».
    La rete di Zubin è giunta grazie ad un assist di Di Napoli.
    «Arturo in precedenza aveva avuto qualche palla interessante, per me è stato un gioco da ragazzi mettere in rete un assist delizioso. Il merito del raddoppio è tutto di Di Napoli». (a.mar.)
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    00 02/11/2010 18:04
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    Di Napoli cresce
    E il Venezia vola


    Marco De Lazzari
    Martedì 2 Novembre 2010,
    Primo tentativo di allungo in vetta alla classifica di serie D per un Venezia che, superando per 3-0 la Sanvitese con le reti di Lelj, Zubin e Mazzeo, si è confermato capolista a braccetto col Treviso.
    Sono infatti saliti a 4 i punti che le due battistrada - in attesa dello scontro diretto del prossimo sabato 20 novembre al Tenni - hanno messo tra loro e la prima delle inseguitrici, vale a dire quel Pordenone che ha battuto e scavalcato al terzo posto il Quinto.
    Il Venezia visto con la Sanvitese ha fornito segnali positivi sul piano della compattezza (finalmente la rete di Menegatti è rimasta inviolata) nonché a livello di singoli. E visto che Zubin non fa quasi più notizia - 10 gol in 10 gare ufficiali, con un sontuoso 9 su 9 in campionato - va segnalato il positivo debutto da titolare di Arturo Di Napoli, che pur non avendo segnato ha dimostrato di essere in crescita.
    «Non giocavo una partita dal 1' dal maggio scorso e per me esser tornato in campo dall'inizio è già un punto di partenza - spiega l'ex messinese - Personalmente sono più che soddisfatto, mi sento ancora al 70% ma sto crescendo. E di certo le 7 vittorie del Venezia in nove giornate aiutano».
    Il palo e una prodezza del portiere avversario hanno negato il gol a Di Napoli, che però ha fatto felice il pubblico con l'assist servito a Zubin.
    «Io da sempre vivo per segnare, ma non ho mai esitato nel servire un compagno libero e sono certo che il gol arriverà anche per me. Ringrazio i tifosi per aver scandito il mio nome dopo l'assist a Zubin. Simili situazioni, e più in generale le buone prestazioni di squadra, danno forza e fiducia. Era fondamentale ripartire con la giusta cattiveria dopo il ko col San Paolo».
    Anche Di Napoli sottolinea l'importanza di non aver subito gol.
    «Le grandi squadre basano le loro fortune su una grande difesa, quindi è importantissimo aver messo lo «zero» alla voce gol presi. Oggi il Venezia è meritatamente in vetta, ma dobbiamo solo pensare e provare a vincere sempre. Vedremo se e chi terrà il nostro passo».
    Oggi al Taliercio riprendono gli allenamenti in vista della trasferta di domenica (ore 14.30) in casa dell'Opitergina che due giorni fa ha sbancato San Donà.

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    00 03/11/2010 14:35
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    CALCIO SERIE D La vittoria sulla Sanvitese rilancia i lagunari

    «Il Venezia ha carattere»

    Nichele: «Siamo un grande collettivo che sa anche soffrire»

    Mercoledì 3 Novembre 2010,
    Un attacco da promozione e una difesa da playout. Questo, stando ai numeri, il rendimento del Venezia capolista. Fino a tre giorni fa, almeno, perché nel successo contro la Sanvitese gli arancioneroverdi sono riusciti finalmente in questo campionato a segnare un buon numero di gol (tre, per un totale di 22 in 9 giornate) senza incrementare al contempo il «bottino» di quelli incassati (fermi a 13). In sostanza il Venezia per la prima volta, dal successo per 1-0 nella sfida playoff del maggio scorso con lo Jesolo, ha mantenuto inviolata la propria porta. Un'iniezione di fiducia fondamentale anche in vista della trasferta di domenica prossima in casa dell'Opitergina (ore 14.30).
    «Non subire gol era un nostro obiettivo primario da parecchie settimane, ma per un motivo o per l'altro non c'era verso, pur vincendo tante partite, di restare a zero - sono le parole di Matteo Nichele dopo il 3-0 alla Sanvitese - Dalla nostra c'è stato anche un pizzico di fortuna, ma soprattutto al 90'siamo stati premiati per il nostro atteggiamento tenuto in campo».
    Il centrocampista vicentino rende merito alla squadra per come ha ottenuto il suo settimo successo restando così in vetta assieme al Treviso.
    «A Padova col San Paolo avevamo subito una brutta sconfitta, non per le proporzioni del risultato (2-1 per i gialloblù, ndr) bensì sul piano della mentalità. A quel Venezia mancava qualcosa sul piano caratteriale, il che è strano perché è dall'inizio del campionato che sgomitiamo con carattere per portare a casa i tre punti. Contro la Sanvitese abbiamo reagito bene, dimostrando di essere un vero gruppo che sa e vuole soffrire».
    Lo stesso Matteo Nichele è risultato pressoché insuperabile per i pari ruolo friulani.
    «È tutto il Venezia ad aver conquistato una vittoria di spessore, perché la Sanvitese prima di venire al Penzo aveva perso solo una volta e segnato una media di due gol a partita, a riprova che per la categoria ha dei buoni elementi. Noi però vogliamo fare quanta più strada possibile in questo campionato, quindi dobbiamo proseguire a testa bassa pensando a non mollare mai sul piano della determinazione e dell'intensità».

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    00 06/11/2010 14:10
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    Venezia, obiettivo due successi


    Il tecnico Cunico vuole sei punti nei due match per arrivare alla pari con il Treviso al derby

    Sabato 6 Novembre 2010,
    Due vittorie contro Opitergina e Belluno per arrivare al big match col Treviso quantomeno con gli stessi punti. A porre come obiettivo al suo Venezia quello di conquistare 6 punti nelle prossime due uscite è il tecnico Enrico Cunico, il quale nel preparare la trasferta di domani pomeriggio a Oderzo (ore 14.30, arbitro Pollaci di Palermo) ha fissato un paletto ben saldo nello spogliatoio del Venezia.
    «In questi giorni ho messo in chiaro ai miei ragazzi - rivela l'allenatore vicentino - che è sarebbe assurdo pensare che a giocarci il campionato saremo solo noi e il Treviso. Siamo appena all'inizio di novembre, la stagione è lunga e a tutti capitano gli alti e bassi, momenti di forma migliori o peggiori, o semplicemente periodi più o meno fortunati anche a seconda degli avversari e di come stanno. Una squadra che vuole fare strada deve saper resistere a tutto e provare ad ottenere il massimo da ogni partita, quindi in testa noi dobbiamo avere solo l'Opitergina e non il Treviso».
    Sul fronte giocatori l'unico in dubbio è relativo a Salzano, a scartamento ridotto negli ultimi allenamenti a causa di un problema muscolare. In ogni caso per la sfida di Oderzo il favorito per il ruolo di ala sinistra è Malagò.
    «Salzano è un giovane che si impegna, non crea problemi, deve solo stare più tranquillo - raccomanda Cunico, riferendosi al nervosismo palesato dal talentuoso napoletano domenica scorsa - Malagò contro la Sanvitese ha avuto un buon impatto entrando nella ripresa, si è fatto trovare pronto come Mazzeo e Nicoletto. È fondamentale che in una squadra come il Venezia, che ha più frecce al suo arco, nessuno anteponga l'«io» al bene del gruppo. Finora tutti remiano nella stessa direzione, proseguiamo così con serenità e voglia di farsi valere».
    Dopo un brutto inizio l'Opitergina si è risollevata e viene dal blitz di San Donà.
    «I trevigiani un mese fa erano in grossa difficoltà e ora invece volano. L'entusiasmo però non ci manca e il 3-0 alla Sanvitese ci ha dato sicurezza. Domani bisognerà farla fruttare in primis scendendo in campo con la giusta mentalità».



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    00 08/11/2010 14:57
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    La formazione di Cunico agguanta e supera nel finale i padroni di casa
    dell’Opitergina in un match molto nervoso. Arancioneroverdi ora soli in vetta

    Venezia, colpaccio al 93’

    Lunedì 8 Novembre 2010,
    Non c’è che dire: la fortuna aiuta gli audaci. Il Venezia rischia grosso a Oderzo ma una volta sotto dapprima riesce a raddrizzare la baracca al 90’ scoccato. Poi addirittura porta a casa i tre punti riuscendo a staccare il Treviso in classifica e a rimanere solitario lassù. Al 5’ punizione di Favero, Menegatti non trattiene, arriva Dall’Acqua che calcia sull’esterno della rete. Passano due minuti e azione in velocità degli ospiti: cross di Collauto, testa di Di Napoli, para Zarotti. Al 9’ sugli sviluppi di una punizione di Favero la conclusione dalla distanza di De Pandis è troppo centrale e Menegatti agguanta. Il Venezia cerca il varco, tenendo palla ma faticando a rifornire Di Napoli: dall’altra parte un Furlan in grande spolvero spazia a destra e sinistra: ci prova al 17’ ma il suo destro finisce a lato. I primi minuti sono di marca bianco-rossa con De Pandis che tiene alta la squadra cercando con continuità sia Dall’Acqua che soprattutto Furlan.
    La sensazione è che i lagunari vogliano in qualche modo far sfogare i locali: per questo la pressione su Bettiol che conclude fiaccamente (21’) è appena abbozzata. Sul cambio di fronte il cross dalla trequarti di Malagò è velleitario. La partita è dura ma mai cattiva: la seconda metà del tempo anche un pizzico meno intensa. Ospiti che continuano a proporre cross dalla trequarti buoni solo per alzare il voto a Zarotti.; ma quando prende palla Zubin (27’) Zarotti deve superarsi per mettere in corner. Passa un minuto: crossa Collauto, ci prova Malagò ma tocca Cardin che da due passi la mette sul fondo. E pian piano l’undici di Cunico prende campo: al 30’ punizione di Di Napoli che finisce sulla barriera. Al 33’ l’azione più pericolosa per i trevigiani: i locali si distendono, Niero mette in movimento Dall’Acqua per Favero che calcia di prima intenzione da fuori area sul primo palo e colpisce il palo a Menegatti battuto.
    Il Venezia pareggia subito i conti: splendida azione di prima con Zubin che entra in area palla al piede, Di Napoli crea lo spazio e riceve, chiude il triangolo, destro a rientrare di Zubin che però centra solo la traversa. A questo punto Zubin attacca lo spazio e diventa una spina nel fianco per Pasian e compagni. E al 43’, sull’ennesimo cross, Di Napoli stoppa in maniera problematica, il primo ad avventarsi è Malagò che di destro la piazza sul secondo palo per il vantaggio lagunare. Passa un minuto e sugli sviluppi di una punizione di Favero, Artusi calcia alle stelle: la prima frazione finisce così.
    Nella ripresa retroguardia ospite disattenta sul tiro di Furlan (1’) che fa la barba al palo alla sinistra di Menegatti. Ma al 4’ destro terrificante di Zubin che centra l’incrocio pieno per la disperazione dell’attaccante di Cunico. Al 6’ allora tentativo da fuori di Favero che impegna Menegatti ma nulla più. Sinistro all’8’ di Bavero che su Punizione sfiora l’incrocio. Passa una manciata di secondi e Zubin libera Falcier che a tu per tu con Saltarel la mette sul fondo. Al 16’ break lagunare con Malago che da 20 metri spara di sinistro ma la palla è alta. Ma all’improvviso la fiammata locale (19’): cross col contagiri di Artusi, Dall’Acqua con astuzia si libera di un avversario e incorna il pareggio. Cosa che non riesce a Pasian che su corner di Favero (22’) Pasian si libera dalla marcatura e in area piccola di testa riesce a metterla a lato. Allora Cunico cambia Di Napoli, impalpabile nella ripresa, e inserisce l’ex Porto Mazzeo. Ma al 27’ assist di Dall’Acqua per Bettiol che calcia di prima, sfiora Pianu e raddoppia. A un minuto dal 90’ cross di Salzano, Zubin la spizzica di testa e trova il clamoroso pareggio. Passano tre minuti e fucilata chirurgica di Lelj che regala ai suoi una vittoria a quel punto insperata.

    Collauto:
    «Sembrava
    un match segnato»


    Lunedì 8 Novembre 2010,
    ODERZO - (re. pri) Se la ride capitano Mattia Collauto all’uscita dagli spogliatoi dell’Opitergium. «L’importante è aver portato a casa il bottino pieno, dimostrando di avere anche altre qualità per raddrizzare una gara dove non si è mai mollato».
    Hai avuto paura di non farcela?
    «Beh certo, sotto 2-1 la gara sembrava ormai andata. Sapevamo che loro erano una squadra molto difficile da incontrare ma siamo stati bravi a tirar fuori la grinta necessaria nel finale».
    Oderzo si è dimostrato un campo più difficile di quello che può dire la classifica.
    «Certo ma è anche vero che la classifica non dice che l’Opitegina è una squadra in salute e che aveva conquistato tre vittorie nelle ultime quattro partite. Con i nuovi innesti, hanno preso un’altra fisionomia e la vittoria assume ancora più valore per questo».
    Treviso nel frattempo ha perso.
    «Siamo solo alla nona di campionato ed è ancora troppo presto per fare conti. Certo che arrivare al big match davanti a loro è sicuramente più stimolante. Non credo però ci sia solo il Treviso che possa lottare per il vertice. Ci sono altre squadre che, inanellando una serie di risultati, possono puntare in alto, vedi San Donà Jesolo, Rovigo ed altre ancora. Per quanto ci riguarda, pensiamo partita per partita».
    Zubin vi ha tolto le castagne dal fuoco anche in quest’occasione.
    «È il suo mestiere. Lui è stato bravo ma tutta la squadra è stata all’altezza lavorando bene dietro ed in mezzo per poi innescarlo».

    QUI CUNICO

    «Una gara difficile
    acciuffata per i capelli»


    Lunedì 8 Novembre 2010,
    ODERZO - Esce dagli spogliatoi visibilmente soddisfatto mister Enrico Cunico. E non potrebbe essere altrimenti dopo che la sua squadra è riuscita nei tre minuti finali dell’incontro a ribaltare il risultato dell’Opitergium portando a casa tre punti pesantissimi per la classifica e per il morale della corazzata veneziana.
    Una gara difficile come avevi dichiarato alla vigilia, acciuffata per i capelli in extremis. «Sapevo che quella di quest’oggi (ieri ndr) era una gara difficile. Abbiamo sofferto parecchio ma al contempo abbiamo creato anche molto (il riferimento è anche ai due legni ndr). Sono stati davvero molto bravi i ragazzi a crederci perché sotto 2-1, volevamo ancora puntare alla vittoria. Da questo punto di vista siamo migliorati molto nell’atteggiamento e credo che senza presunzione, con tutte le occasioni avute, non abbiamo rubato nulla».
    Vero però che l’Opitergina sul 2-1 avrebbe avuto la palla del 3-1. Sono comunque tre punti d’oro contro un’Opitergina che non merita la classifica che ha. «Non merita assolutamente la classifica attuale e sapevo che potevano darci fastidio e così è stato. Merito loro che non hanno mai mollato. Rispetto ad inizio stagione sono tutta un’altra squadra e l’hanno dimostrato sul campo».
    Hai incontrato delle difficoltà con quel cambio forzato Vianello - Nicoletto dopo soli cinque minuti?
    «Sicuramente mi ha condizionato nei cambi perché ho dovuto sprecarne subito uno. A livello tecnico non è cambiato niente visto che Nicoletto sinora aveva giocato sei partite e quindi era già rodato nei meccanismi».
    Nel frattempo il Treviso perde in casa ed ora siete in fuga solitaria.
    «Guardo poco alla classifica degli altri. Dico solo che oggi, recuperare e vincere, fra l’altro in trasferta, dopo essere stati sotto 1-2 all’89, non può che metterci morale. Questi punti valgono come sei per la classifica».
    Zubin ormai non si ferma più.
    «Emil ha fatto una gran gara ed un altrettanto gran gol perché è riuscito a coordinarsi in torsione, come in pochi avrebbero saputo fare».
    Remo Primatel

    Lunedì 8 Novembre 2010,
    MENEGATTI 6: all’inizio una disattenzione che poteva costare cara. Per il resto gioca con buona personalità. Non ha problemi sulle palle alte, dà sicurezza al reparto e sui gol non ha colpe particolari.
    FALCIER 6: non deve faticare più di tanto, per la verità Potrebbe spingersi più spesso a cercare fortuna, in ogni caso in fase difensiva è sempre ordinato.
    VIANELLO S.V.: si fa male all’inizio, la sua gara dura solo 5’. Ingiudicabile.
    6’ p.t. NICOLETTO 6,5: dirige il reparto senza affanni. Chiude gli spazi, pressa sul portatore di palla. Sbanda un po’ quando l’avversario preme. Poi si riprende.
    PIANU 6: all’inizio fatica ma poi prende le misure all’avversario diretto e cresce, come tutta la squadra.
    CARDIN 6,5: spinge parecchio; lo si vede in alcune occasioni anche dalle parti di Zarotti. Polmoni da vendere.
    NICHELE 6: lavoro oscuro per l’ex Portosummaga. Ma prezioso, visto che se il centrocampo filtra palloni con continuità per 75’ il merito è anche suo.
    LELJ 7: pochi fronzoli e tanta sostanza per il mediano lagunare. Detta i tempi della manovra ma si sacrifica anche in copertura. E segna un gol da raccontare ai nipoti.
    COLLAUTO 6,5: meglio nel primo tempo, dove fa vedere i sorci verdi a una vecchia volpe come Artusi. Crossa con continuità, anche se non salta spesso l’avversario diretto.
    ZUBIN 7,5: autentica furia. Centra due pali, disegna assist al bacio, alza la squadra. E segna il gol che riaccende le speranze. Il migliore.
    MALAGÒ 6,5: segna e continua ad attaccare lo spazio macinando chilometri come un maratoneta. Riesce sempre a farsi trovare libero perché gioca senza palla.
    36’ S.T. SALZANO S.V. Gioca 10’. Non giudicabile.
    DI NAPOLI 5,5: deve trovare la forma migliore, e si sapeva. Meglio nella prima parte, dove da la sensazione di combattere. Nella ripresa non riesce a pungere.
    26’ S.T. MAZZEO 5: sbaglia l’impossibile. Non entra in partita.






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    00 09/11/2010 18:50
    Merde!!!

    Sempre e solo Calcio Treviso
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    00 09/11/2010 18:59
    Re:
    Vota Juninho, 09/11/2010 18.50:

    Merde!!!





    non occupiamo questo spazio...comunque condivido in pieno [SM=x397168] !!!! volevo scirverlo anch io prima o dopo...mammmaaa mia...non sto più nella pelle!!

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    00 15/11/2010 15:14
    da www.ilgazzettino.it

    Gli arancioneroverdi vincono la sesta partita consecutiva allo stadio Penzo
    Belluno in vantaggio ma i ragazzi di Cunico nella ripresa ribaltano il risultato

    Venezia, riesce la rimonta


    Lunedì 15 Novembre 2010,
    Ancora in rimonta, ancora nel segno di Zubin e Mazzeo, il Venezia primo della classe piega 2-1 il Belluno inanellando la sesta vittoria consecutiva al Penzo, la nona in 11 giornate. Un successo che, seppur ottenuto dovendo risalire dallo 0-1 della prima frazione non fa una piega. I ragazzi di Enrico Cunico conservano così il primato e tre punti di vantaggio sul Treviso cui faranno visita sabato prossimo, ma senza il consueto seguito di tifosi «per motivi di ordine pubblico». Nell'undici iniziale mister Cunico alla fine porta Vianello solo in panchina e opta per adattare Malagò nell'inedito ruolo di terzino sinistro per sopperire alla squalifica di Cardin. All'ala sinistra torna titolare Salzano mentre in attacco Mazzeo viene preferito a Di Napoli come partner di Zubin. Sul fronte bellunese parecchie novità, tra i pali con Alan Miniati al posto di Marziani, in difesa Lazzaretti e Lazzarini sono i terzini con Pavan e Simone Brustolon centrali; in regia nuova coppia con Rosso e Merotto (fuori Masoch) per lo squalificato Armenise, infine in attacco torna titolare Battaglia e si rivede anche Radrezza dopo la squalifica.
    Prima nota del match dopo 2', perché Battaglia si tuffa in area e l'arbitro lo ammonisce per simulazione. Al 5'Pavan atterra Nichele fuori area ma Collauto dalla sua mattonella sbatte solo sulla barriera, dall'altra parte invece il destro teso di Mike Miniati non va lontano dal sette. All'8'doppia occasionissima, una ciascuno, in fotocopia: da una parte Battaglia buca i centrali lagunari servendo Radrezza che calcio addosso a Menegatti; ribaltamento di fronte, Collauto sfonda a destra serve Nichele che grazia il portiere gialloblù. Ancora Nichele, stavolta come rifinitore, dà un rigore in movimento a Zubin che però di sinistro alza oltre la traversa. Il Venezia prova ad alzare il ritmo e riesce a prendere in mano il pallino del gioco, pur con qualche imprecisione in fase di appoggio. Al 28'il Belluno si rivede con un destro di Mele che Menegatti blocca a terra senza affanni, ma all'affondo successivo ecco la doccia fredda per gli arancioneroverdi: Merotto perde un contrasto aereo con Falcier, ma recupera palla e la serve a Mike Miniati che arrivando «a rimorchio» in corsa (perché nessuno lo seguiva?) la piazza di sinistro nel sacco. Sotto per 1-0 il Venezia va vicino al pareggio ma prima Mazzeo, quindi Zubin e Pianu non trovano il tap-in giusto sui cross di Falcier e Collauto. Al 37'bella sponda di Zubin per l'accorrente Nichele che a differenza di Miniati non trova il bersaglio, idem Mazzeo: al 38'sul suo sinistro dalla distanza ci si mette la traversa, al 46'il portiere Miniati. Dopo un primo tempo in cui a un Venezia comunque non perfetto manca solo il gol, nella ripresa bisogna aspettare il 9'per la prima chance: Zubin regala a Salzano un pallone d'oro ma il giovane napoletano sulla linea di porta si addormenta. Per fortuna (del Venezia) al 10'Mazzeo in area tenta di scavalcare Pavan che tocca la sfera con la mano, Zubin va sul dischetto e realizza il suo 11. gol in altrettante uscite. Scocca invece il 15'quando Mazzeo viene lanciato da Malagò e finalmente riesce a battere Alan Miniati. Con le sorti del match ribaltate in un amen il Venezia ha la strada spianata e può cercare la rete della staffa (facendo incetta di corner, addirittura 9-0), che non arriva nonostante qualche mischia e qualche incursione insidiosa. Finisce con una vittoria meritata e con i tifosi di casa in festa a scandire la loro volontà di seguire il Venezia a Treviso: in realtà la questura trevigiana ha già emesso un'ordinanza firmata dal prefetto Aldo Adinolfi che, per il derby con il Venezia - in programma sabato 20 novembre alle ore 14 allo stadio Tenni, e in diretta su Raisport1 - consentirà l'acquisto dei biglietti (nominativi) solo ai residenti nella provincia di Treviso escluso Mogliano Veneto.

    QUI CUNICO

    «Nella ripresa è arrivata
    la reazione che volevo»


    Lunedì 15 Novembre 2010,
    Ancora in rimonta, ancora nel segno di Zubin e Mazzeo, il Venezia primo della classe piega 2-1 il Belluno inanellando la sesta vittoria consecutiva al Penzo, la nona in 11 giornate. Un successo che, seppur ottenuto dovendo risalire dallo 0-1 della prima frazione non fa una piega. I ragazzi di Enrico Cunico conservano così il primato e tre punti di vantaggio sul Treviso cui faranno visita sabato prossimo, ma senza il consueto seguito di tifosi «per motivi di ordine pubblico». Nell'undici iniziale mister Cunico alla fine porta Vianello solo in panchina e opta per adattare Malagò nell'inedito ruolo di terzino sinistro per sopperire alla squalifica di Cardin. All'ala sinistra torna titolare Salzano mentre in attacco Mazzeo viene preferito a Di Napoli come partner di Zubin. Sul fronte bellunese parecchie novità, tra i pali con Alan Miniati al posto di Marziani, in difesa Lazzaretti e Lazzarini sono i terzini con Pavan e Simone Brustolon centrali; in regia nuova coppia con Rosso e Merotto (fuori Masoch) per lo squalificato Armenise, infine in attacco torna titolare Battaglia e si rivede anche Radrezza dopo la squalifica.
    Prima nota del match dopo 2', perché Battaglia si tuffa in area e l'arbitro lo ammonisce per simulazione. Al 5'Pavan atterra Nichele fuori area ma Collauto dalla sua mattonella sbatte solo sulla barriera, dall'altra parte invece il destro teso di Mike Miniati non va lontano dal sette. All'8'doppia occasionissima, una ciascuno, in fotocopia: da una parte Battaglia buca i centrali lagunari servendo Radrezza che calcio addosso a Menegatti; ribaltamento di fronte, Collauto sfonda a destra serve Nichele che grazia il portiere gialloblù. Ancora Nichele, stavolta come rifinitore, dà un rigore in movimento a Zubin che però di sinistro alza oltre la traversa. Il Venezia prova ad alzare il ritmo e riesce a prendere in mano il pallino del gioco, pur con qualche imprecisione in fase di appoggio. Al 28'il Belluno si rivede con un destro di Mele che Menegatti blocca a terra senza affanni, ma all'affondo successivo ecco la doccia fredda per gli arancioneroverdi: Merotto perde un contrasto aereo con Falcier, ma recupera palla e la serve a Mike Miniati che arrivando «a rimorchio» in corsa (perché nessuno lo seguiva?) la piazza di sinistro nel sacco. Sotto per 1-0 il Venezia va vicino al pareggio ma prima Mazzeo, quindi Zubin e Pianu non trovano il tap-in giusto sui cross di Falcier e Collauto. Al 37'bella sponda di Zubin per l'accorrente Nichele che a differenza di Miniati non trova il bersaglio, idem Mazzeo: al 38'sul suo sinistro dalla distanza ci si mette la traversa, al 46'il portiere Miniati. Dopo un primo tempo in cui a un Venezia comunque non perfetto manca solo il gol, nella ripresa bisogna aspettare il 9'per la prima chance: Zubin regala a Salzano un pallone d'oro ma il giovane napoletano sulla linea di porta si addormenta. Per fortuna (del Venezia) al 10'Mazzeo in area tenta di scavalcare Pavan che tocca la sfera con la mano, Zubin va sul dischetto e realizza il suo 11. gol in altrettante uscite. Scocca invece il 15'quando Mazzeo viene lanciato da Malagò e finalmente riesce a battere Alan Miniati. Con le sorti del match ribaltate in un amen il Venezia ha la strada spianata e può cercare la rete della staffa (facendo incetta di corner, addirittura 9-0), che non arriva nonostante qualche mischia e qualche incursione insidiosa. Finisce con una vittoria meritata e con i tifosi di casa in festa a scandire la loro volontà di seguire il Venezia a Treviso: in realtà la questura trevigiana ha già emesso un'ordinanza firmata dal prefetto Aldo Adinolfi che, per il derby con il Venezia - in programma sabato 20 novembre alle ore 14 allo stadio Tenni, e in diretta su Raisport1 - consentirà l'acquisto dei biglietti (nominativi) solo ai residenti nella provincia di Treviso escluso Mogliano Veneto.

    Collauto:
    «Questa vittoria
    è per Rigoni»


    Lunedì 15 Novembre 2010,
    Felice per questa nona vittoria molto sudata ma meritata il capitano Mattia Collauto che ha voluto dedicarla al dirigente Enrico Rigoni: «Io e miei compagni vogliamo dedicare questa importantissima vittoria al signor Rigoni che sappiamo quanto ha fatto, sta facendo e farà per la nostra società, sappiamo che sta passando un difficile momento ma siamo tutti certi che lo supererà. In bocca al lupo Enrico». Fabio Mazzeo è stato il protagonista assoluto della partita vinta con sofferenza contro l'ostico undici bellunese. «Certo che aver provocato il rigore e segnato la rete della vittoria fa un immenso piacere - afferma - contro il Belluno siamo stati bravi a reagire al loro vantaggio nella prima parte della gara, da parte mia ho avuto la sfortuna di cogliere una clamorosa traversa a portiere battuto, e poi abbiamo buttato al vento tante occasioni» Felice del tuo ritorno a Venezia? «Fa sempre piacere giocare in questa società, mi piacerebbe finire la carriera in laguna». Rudy Nicoletto, in virtù della bella prova contro il Belluno è stato premiato come «The Man of the match», «Spero di continuare ad essere sempre tra i migliori in campo». Per Matteo Malagò è stata una gara dai due volti: «Nel primo tempo abbiamo sofferto la grinta degli avversari ma abbiamo lo stesso sprecato tante palle gol, nella ripresa abbiamo meritato di vincere». E infine Emil Zubin, per lui è stata una gara all'insegna dell'undici: «Certamente il numero undici si addice: undici gol segnati su undici partite e all'undicesimo, la vittoria contro i gialloblù bellunesi è stata il frutto della nostra caparbietà nel cercarla».
    Mario Secchi

    Lunedì 15 Novembre 2010,
    MENEGATTI 6 - Il gol di Miniati è imparabile, fa suoi un paio di palloni e non viene granché impensierito.
    FALCIER 6.5 - Attento e propositivo, sa quando restare sulle sue e quando affondare. L'intesa sulla fascia con Collauto migliora, al pari delle sue sovrapposizioni.
    NICOLETTO 6.5 - Risoluto come ci si aspetta da un giocatore che ha calcato altre categorie. Degna spalla di Pianu, c'è da augurarsi che questa buona prestazione gli faccia voltare pagina dopo le incertezze di inizio stagione.
    PIANU 6.5 - In assenza di Vianello è lui il leader carismatico della retroguardia. Solo Radrezza all'inizio lo infila, per il resto regge e spazza.
    MALAGÒ 7 - Fuori ruolo, si fa valere senza limitarsi solo a tenere la posizione. Importante nel far salire sempre la squadra cercando di far girare la palla. Dà l'assist a Mazzeo, al 90' ha ancora fiato per avventurarsi nell'area bellunese.
    COLLAUTO 6 - Va a sprazzi, ma quando si accende è sempre lui. Alcune sue avventure sulla destra avrebbero dovute esser tramutate in gl dai compagni.
    NICHELE 7 - Almeno mezzo voto in meno per il gol che si divora nel primo tempo sparando addosso a Miniati. Ciò nonostante domina la partita con continuità, grinta e carattere. In grande crescita, è lui il migliore del Venezia.
    LELJ 6 - Spesso scavalcato dai lanci lunghi, si vede meno rispetto ad altre occasioni e rispetto a Nichele. Fisicamente «troppo» per i pariruolo avvesari.
    SALZANO 6 - Incredibile come non realizza l'1-1 dopo l'intervallo, poi va vicino al 3-1 facendo volare l'estremo difensore ospite. Esce con i crampi.
    BOROTTO dal 32'st s.v. - Un quarto d'ora in campo per aiutare a blindare il risultato, si becca il giallo per un'entrataccia in area avversaria su Mike Miniati.
    MAZZEO 6.5 - Un pò confusionario, ma quando carica il sinistro è sempre pericoloso (e sfortunato). Procura il rigore e riesce a vincere il duello col portiere ospite.
    DI NAPOLI dal 22'st 6 - Un paio di tacchi invitanti e che avrebbero meritato miglior fortuna.
    ZUBIN 7 - Prestazione di grande altruismo, con più di qualche assist prezioso. Potrebbe segnare di sinistro nella prima frazione mentre deve attendere il rigore al 10'della ripresa. Non sbaglia un colpo.

    QUI BELLUNO

    Il presidente è una furia:
    «Derubati in questo
    stadio maledetto»


    Lunedì 15 Novembre 2010,
    «Derubati!». Il presidente Sergio Barzon è una furia altermine di Venezia-Belluno: «In quello stadio maledetto non si può proprio vincere. Non ce lo permettono. Come l’anno scorso, appena abbiamo segnato l’arbitro si è adoperato in ogni modo per farli prima pareggiare e poi vincere. E ci è riuscito». Il Barzon al veleno alza la mira: «Sono stufo. Questo volta andrò fino in fondo. Scomoderò i piani alti: pretendo rispetto. Per la società, la squadra e per chi investe tempo, passione e denaro per il Belluno».
    Piùpacato il commento del tecnico Tormen: «Siamo stati bravissimi fin dall'inizio della gara e abbiamo messo in soggezzione i quotati avversari» afferma l'allenatore del Belluno Antonio Tormen. «Purtroppo è sempre la solita storia, quasi ogni domenica si gioca alla grande ma usciamo quasi sempre battuti di misura. Mi piacerebbe che ci fosse la moviola per vedere il rigore concesso dal direttore di gara. Mi è sembrato che Pavan avesse il braccio ben attaccato al corpo mentre sul secondo gol, quello del vantaggio veneziano, mi è rimasto il dubbio che Mazzeo fosse in fuiorigioco». Il mister del Belluno elogia la prova dei suoi che da quello che si è visto al Penzo non meritano assolutamente i miseri nove punti fin qui ottenuti. «In ogni partita i miei ragazzi se la giocano alla pari contro qualsiasi squadra, noi raccogliamo sempre tanto meno di quanto seminiamo». (M.Sec.)



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    00 22/11/2010 14:25
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    Il Venezia aspetta
    il brasiliano de Freitas


    Lunedì 22 Novembre 2010,
    I tre gol incassati al Tenni hanno avvicinato il "record" passivo stagionale del derby perso 4-2 in casa del SandonàJesolo. Mai, finora, il Venezia aveva invece accumulato 5 ammonizioni in una sola partita: sul taccuino dell'arbitro sono finiti Collauto, tre-quarti della difesa Vianello, Pianu (ora in diffida) e Cardin, più Mazzeo.
    Domenica prossima al Penzo - ore 14.30 - arriverà il Rovigo e Cunico ritroverà dalla squalifica il terzino Falcier, rientro che gli consentirà di tornare al modulo a due punte. Proprio sul reparto offensivo saranno rivolte le attenzioni, visto che la società dovrebbe finalmente ricevere il transfer per impiegare la seconda punta Marco Antonio de Freitas. Il trentaduenne brasiliano da mesi si allena con la squadra ma la mancanza del via libera dalla Federazione (italiana) gli ha impedito di giocare: potrebbe trattarsi di un innesto prezioso per supportare Zubin e Mazzeo, anche perché alcuni malanni fisici stanno frenando la crescita di un Di Napoli che avrebbe già ricevuto richieste dalla Prima Divisione e addirittura dalla serie B, come hanno rivelato ieri alcuni telecronisti.
    Marco De Lazzari

    «Senza tifosi non sembrava un derby»


    Il vicepresidente del club di Preganziol, Campigotto : «È stata una bella partita»

    Lunedì 22 Novembre 2010,
    I tifosi del Gate 22 "murati e respinti" in stazione a Preganziol; tutti gli altri sostenitori lagunari si sono dovuti accontentare di posizionarsi davanti ai teleschermi per vedere il Venezia perdere 3-1 il derby che si è giocato in anticipo sabato al Tenni.
    Anzi, tutti meno una decina di cuori arancioneroverdi che, risiedendo nella Marca, hanno solo dovuto acquistare normalmente il biglietto d'ingresso per accomodarsi tra i 1.600 trevigiani del Tenni.
    È il caso, ad esempio, di Renzo Campigotto, vicepresidente del Club Arancioneroverde di Preganziol.
    «Personalmente ero molto combattuto - racconta il suo derby il diretto interessato - perché io di origine sono trevigiano, tifo per il Venezia, ma abitando molto più lontano dal Penzo che dal Tenni mi capita spesso di assistere alle gare dei biancocelesti. In tutto onestà avrei preferito senz'altro un bel pareggio per lasciare le cose in classifica com'erano».
    A proposito del clima respirato allo stadio il tifoso Campigotto sottolinea come non ci sia stato alcun momento di tensione.
    «È davvero difficile capire i motivi che hanno spinto ad escludere i supporters del Venezia, quando invece dovrebbe essere normale poter andare tutti a seguire la propria squadra. Dispiace, il derby sotto quell'aspetto non sembrava nemmeno tale rispetto a quelli accesi di condivisi fino a pochi anni fa. Dal vivo è stata una bella partita, il Treviso ha avuto la meglio ma anche il Venezia ha una bella squadra. Non sembrava proprio di essere solo in serie D».
    Al fianco del vicepresidente del Club di Preganziol, Renzo Campigotto, sedeva Giuseppe Maroncello, trevigiano anche di tifo.
    «È stata una partita piacevole, ho visto un grande Treviso e un Venezia sullo stesso livello, belli i gol, anche l'1-1 di Mazzeo. I tifosi veneziani? Se li facevamo venire ci saremmo divertiti, urla tu che urlo io, sarebbe stata la scelta migliore consentire a tutti di assistere al derby. Le teste calde ci sono ovunque, sarebbe bastato isolarle e tutti gli spettatori normali non sarebbero stati penalizzati. Senza cugini non pareva nemmeno Treviso-Venezia». (m.del.)

    DAL QUESTORE

    Trenitalia segnalata alla Procura
    per interruzione di pubblico servizio


    Lunedì 22 Novembre 2010,
    TREVISO - Sarà Trenitalia a rispondere del convoglio rimasto bloccato sabato pomeriggio alla stazione di Preganziol nei momenti di tensione per la disputa del derby Treviso-Venezia. Dalla Digos è infatti partita stamattina una segnalazione alla Procura nei confronti del dirigente compartimentale di Trenitalia. Due i reati che vengono ipotizzati: interruzione di pubblico servizio e inosservanza di un ordine impartito dall’autorità di pubblica sicurezza. L’iniziativa è del questore, Carmine Damiano.
    Si erano sudate sette camice per evitare il peggio alla città di Treviso, dirottando i centocinquanta focosi tifosi veneziani nella stazione di Preganziol. E proprio quando, dopo ore di estenuanti negoziati, si era abilmente arrivati a convincerli a salire su un convoglio per ritornarsene indietro, Trenitalia s’è impuntata negando il fischio di partenza perché alcuni ultrà non intendevano pagare il biglietto. Solo l’intervento del sindaco Sergio Marton, deciso a pagare di tasca propria il biglietto, pur di liberare la stazione, aveva risolto la faccenda. Complimenti del questore al primo cittadino di Preganziol e fulmini all’indirizzo di Trenitalia che per poco non rompeva le uova nel paniere: «Se ne sono infischiati della disposizione impartita da un funzionario di polizia. Il treno, che era in piena sicurezza, è rimasto bloccato per un’ora e mezza tra le proteste dei viaggiatori e con le conseguenze che poi ne sono derivate sul traffico di linea. Ora, profilandosi un paio di reati, ne risponderanno alla Procura», sbotta il questore. Che aggiunge: «Quei tifosi li avevamo già identificati quando abbiamo fatto fermare il treno alla stazione di Preganziol. Quindi la questione del pagamento del biglietto poteva essere risolta in un secondo momento anche con l’ausilio dei nostri filmati».
    Valeva proprio la pena impuntarsi per una manciata di di euro? Lo stabilirà il magistrato, al quale è stato pure segnalato il referente di Trenitalia presente sul posto».
    Quanto poi alla presenza di un gruppo, per altro civilissimo, di tifosi del Venezia, giunti da Preganziol ed entrato allo stadio con regolare biglietto, in questura si sorride. Era l’orda che volevano fermare. «E ci siamo riusciti».


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    00 23/11/2010 14:08
    da www.ilgazzettino.it

    Pizzigati: «Venezia ok»
    Ma Di Napoli se ne va


    Marco De Lazzari
    Martedì 23 Novembre 2010,
    Se il presidente Mauro Pizzigati si dice soddisfatto del Venezia nonostante la sconfitta di Treviso (3-1) c’è Arturo Di Napoli che scalpita per lasciare la laguna, scontento del poco spazio che gli è stato concesso dal tecnico Enrico Cunico. Le prossime potrebbero essere ore decisive per il futuro dell’attaccante che pare pronto a lasciare la laguna.
    E intanto il Venezia rimpiange il poker mancato. La sconfitta di Treviso, la terza in 12 giornate di campionato, è arrivata come le precedenti (sempre in trasferta con SandonàJesolo e San Paolo Padova) dopo un tris di vittorie consecutive. «Abbiamo perso meritatamente, il Treviso ha giocato meglio e soprattutto ha avuto più occasioni, riuscendo a sfruttarle - è l'analisi del derby fatta dal presidente arancioneroverde Mauro Pizzigati - Anche a noi non sono mancate, però le abbiamo ciccate».
    Nella voce del numero uno del Venezia traspare chiara la sua delusione. «Un po’ sì - ammette - è inevitabile essere rammaricati dopo un brutto scivolone. A prescindere dagli obiettivi, sia quando di lotta nell'alta classifica sia nella bassa, gli scontri diretti bisogna vincerli. Nel nostro caso sarebbe stato molto importante andare a +6, speravo proprio nell'allungo».
    Invece l'altro ieri il Venezia è stato agganciato al primo posto dal Treviso. «Il che fa una bella differenza, però chiariamo una cosa: faticare a digerire una sconfitta ci sta, ma nel nostro caso sarebbe sciagurato lamentarsi dopo che la squadra ha vinto 9 gare su 12 ed è in testa. Dobbiamo ripartire subito dalla voglia che i ragazzi hanno comunque dimostrato, perché sullo 0-1 e sull'1-2 la reazione è stata buona».
    I 19 gol subiti finora potrebbero far pensare ad una squadra in lotta per non retrocedere, invece il Venezia è primo grazie soprattutto ai 28 gol realizzati, 11 dei quali da Zubin che a Treviso per la prima volta in stagione è rimasto a secco. Tuttavia è lampante come il team arancioneroverde, alle spalle dei titolari non disponga di rincalzi (in primis sul piano prettamente numerico) all'altezza. Al Tenni mancava il terzino Falcier e mister Cunico si è trovato a dover rinunciare alla punta Mazzeo nell'undici di partenza, mentre contro il Belluno la squalifica di Cardin l'aveva costretto ad adattare il centrocampista Malagò a terzino. «A dicembre riaprono le liste, ci siederemo attorno ad un tavolo - prevede Pizzigati - e valuteremo, se, come e dove apportare qualche aggiustamento. Non abbiamo mai fatto mistero di avere ambizioni diverse in questa stagione rispetto a quella passata, conclusa comunque ai playoff. La situazione del Venezia è buona, ma pur di andare in alto faremo il possibile».
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    00 24/11/2010 22:34
    da www.ilgazzettino.it

    SERIE D La punta verso l’abbandono, la società non lo trattiene


    Di Napoli saluta Venezia
    «Non gioco? Vado via»


    Marco De Lazzari
    Mercoledì 24 Novembre 2010,
    «Non voglio affatto fare polemiche, tanto meno a Venezia, ma se non gioco è meglio che io tolga il disturbo».
    Ieri pomeriggio si è presentato regolarmente al Taliercio per la ripresa degli allenamenti in vista della gara di domenica col Rovigo (ore 14.30 allo stadio Penzo), tuttavia Arturo Di Napoli sembra ormai a meno di un passo dal definitivo addio alla maglia arancioneroverde. Sabato scorso, a margine del derby che ha visto i lagunari soccombere a Treviso per 3-1, l'attaccante milanese aveva dichiarato ai microfoni di Raisport1 di aver ricevuto offerte dalla Prima Divisione e anche dalla serie B.
    «Oggi che non ho problemi fisici credo sia nella normalità delle cose che alcune squadre si siano informate sul mio conto - spiega Di Napoli - Premetto che per me sarebbe l'ideale rimanere a Venezia, in una società seria, in un ambiente e in una città che amo e rispetto: sono venuto qui per tutto fuorché per denaro, con tanta passione ma con altrettanta voglia di stare in campo. Ho aspettato di recuperare un po’ di condizione, ma continuo a non giocare e io se non gioco non mi diverto, dunque se qui non ho determinate risposte non avrebbe senso proseguire così».
    Da quando è tornato in laguna, dopo i 20 gol segnati lo scorso anno a Messina sempre in serie D, Di Napoli ha dovuto superare via via qualche intoppo fisico, non ultima la contrattura della scorsa settimana poi invece smaltita subito.
    «Se ho parlato con mister Cunico? No, non credo sia il caso, perché non voglio sentirmi dire a 36 anni quello che so mi direbbe. Prima del derby avevo parlato con Seno. Ho il massimo rispetto per i compagni, con i miei compagni d'attacco Zubin e Mazzeo non c'è nessun tipo di problema, anzi, ma quando ho giocato penso di aver fatto bene, ho voglia di giocare e non di fare panchina in serie D. A 36 non mi va di essere trattato come l'ultimo dei ragazzini».
    Nessun commento al caso-Di Napoli da parte di Enrico Cunico, mentre il ds Andrea Seno non ha nascosto un certo disappunto.
    «Perché credo che certe cose non avremmo dovuto saperle dai mass media. Il Venezia non manda via nessuno ma al contempo non trattiene a forza chi è scontento. Il calciomercato? Siamo primi in campionato e non c'è nulla da stravolgere, la proprietà si è detta disponibile a qualche oculata operazione se si presenterà l'occasione».
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    00 26/11/2010 12:56
    Questa grana Di Napoli potrebbe causare molti problemi in spogliatoio...


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    Tiz_76
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    00 26/11/2010 13:16
    Re:
    enricoutv83, 26/11/2010 12.56:

    Questa grana Di Napoli potrebbe causare molti problemi in spogliatoio...



    invece già domenica la corazzata di cunico dimostrerà la sua forza, la sua superiorità indiscussa, il suo blasone contro un avversario modesto come il Rovigo...


    Treviso 2012-2013: la peggior squadra biancoceleste di sempre
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    00 26/11/2010 13:56
    Re: Re:
    Tiz_76, 26/11/2010 13.16:



    invece già domenica la corazzata di cunico dimostrerà la sua forza, la sua superiorità indiscussa, il suo blasone contro un avversario modesto come il Rovigo...


    Cosa intendi dire?


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    Tiz_76
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    00 26/11/2010 15:30
    Re: Re: Re:
    enricoutv83, 26/11/2010 13.56:

    Cosa intendi dire?



    che il venezia è troppo forte, in casa le vince SEMPRE tutte, quindi non avrà problemi ad imporsi anche domenica

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    Tiz_76
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    00 28/11/2010 16:43
    GRAZIE ROVIGO!!!

    [SM=x397192]

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    00 28/11/2010 18:17
    Re: Re: Re: Re:
    Tiz_76, 26/11/2010 15.30:



    che il venezia è troppo forte, in casa le vince SEMPRE tutte, quindi non avrà problemi ad imporsi anche domenica


    eheheh come volevasi dimostrare [SM=x397214] [SM=x397180]

    [Modificato da Murdock FBC 28/11/2010 18:17]
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    00 28/11/2010 19:19
    De novo cappea del portier del venesia...
    Se non ne prendono uno nuovo a gennaio sono dei folli!


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