 04/08/2011 12:00 |
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da vesport.it
Ripescaggio? Non se ne parla neanche
Oggi è il giorno in cui la Figc definisce gli assetti della Prima e Seconda Divisione di Lega Pro. Ma, già nell'elenco di partenza delle possibili formazioni partecipanti, l'Unione Venezia non ci sarà perchè nemmeno compresa nel gruppetto delle ripescabili.
In una breve intervista rilasciata a "Il Gazzettino" in edicola oggi, il presidente di Lega Pro Mario Macalli è categorico: l'Unione Venezia non c'è perchè non sono state depositate le fidejussioni (di euro 300mila+300mila+100mila) e perchè lo Stadio Penzo non rispetta le condizioni previste per la categoria professionale a cui dovrebbe, eventualmente, essere destinato.
Il solo documento di richiesta di ripescaggio non può essere preso in considerazione in mancanza del resto.
Lo stesso discorso vale anche per le altre richiedenti il ripescaggio in Seconda Divisione, eccezion fatta per il Rimini che ha ottemperato a tutto quanto necessario.
In ogni caso, ha spiegato Macalli, il format di 76 squadre (tra 1^ e 2^ Divisione) non verrà in nessun modo modificato e il Rimini (primo avente titolo) entrerà solo se il Catanzaro dovesse essere escluso. Quindi per l'Unione Venezia non ci sarebbe stata alcuna possibilità, indipendentemente da versamenti e documentazioni.
Proprio in quanto perfettamente a conoscenza di tale situazione la società arancioneroverde, al pari della altre in lista di ripescaggio, non avrebbe prodotto fidejussioni e documenti (se non la semplice domanda).
Se per quanto riguarda lo stadio si sapeva, come dice Macalli, che il Penzo non era a norma Lega Pro e proprio per questo il Comune aveva informato di avere predisposto una dichiarazione di pronta disponibilità per la sistemazione dello stesso in caso di ripescaggio, rimane il mistero di come mai il sodalizio abbia comunicato di aver depositato le fidejussioni, mentre Macalli, al Gazzettino, dice il contrario.
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