Rovigo

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ZakkTV
00sabato 18 settembre 2010 14:16
da www.ilgazzettino.it

ROVIGO CALCIO Domani ad Adria 15. volta in campo neutro

Cinquant’anni dopo

L’ultimo match a Lendinara nel 1961 contro il Solesino
Sabato 18 Settembre 2010,
Domani il Rovigo giocherà per la 15^ volta nella sua storia in un campo "neutro" una partita casalinga di campionato. Un evento che non si verificava dal lontano 19 febbraio 1961. E sarà la seconda occasione in cui troverà ospitalità al Bettinazzi di Adria.
Nei 14 precedenti lo spostamento si è verificato otto volte per indisponibilità del terreno di gioco a causa delle concomitanze con il rugby (le due squadre si "dividevano" il terreno di gioco fino al 1962 quando, finalmente, fu inaugurato il Battaglini), e sei per squalifica del campo rodigino.
La curiosa storia s’inizia dopo i tafferugli di Rovigo-Suzzara 0-1 il 6 marzo 1949: un turno di squalifica del comunale scontato a Legnago il 20 marzo 1949 con Rovigo-Treviso 0-0. L’anno dopo la maxisqualifica per il lancio di pietre nei confronti dell’arbitro Ferrari di Firenze in Rovigo-Luparense 0-2 campionato di serie C, del 19 marzo 1950 costrinse il Rovigo a giocare a Reggio Emilia (sconfitta con il Piacenza 5-1), a Padova (0-0 col Bolzano), ancora Reggio Emilia (4-0 al Baracca Lugo), a Verona (0-0 col Valdagno) e a Ferrara (sconfitta 1-0 con il Cesena).
Diversa la storia di altri spostamenti, più specifici per indisponibilità del campo, sempre per concomitanza con il rugby, sovente in partite di recupero. Il 10 febbraio 1952 Ballarin-Villanova 4-4 a Costa; recupero il 25 gennaio 1953 a Sant’Apolinare Ballarin-Villanova 2-1. Si giocò ad Adria il 30 maggio 1954 il recupero di Ballarin Rovigo-Cavarzere 1-3. Singolare il fatto che si doveva scendere in campo ad Adria anche nella partita "regolare", poi rinviata. Il 16 ottobre 1955 si disputò a Costa Rovigo-Bovolone 1-1. Ben quattro gli spostamenti in poco più di un anno solare: il 10 gennaio ’60 Rovigo-Battaglia 2-1 a Badia, il 20 marzo Rovigo-Este 0-2 a Lendinara, stesso luogo in cui l’11 dicembre si è svolto il recupero di Rovigo-Monselice 0-0, e l’ultimo episodio in ordine di tempo, il 19 febbraio 1961 ancora Lendinara Rovigo-Solesino 0-0.

ROVIGO - L’ALLENAMENTO

Curati in particolare i calci piazzati


Sabato 18 Settembre 2010,
(S.C.) Allenamento del venerdì pomeriggio prezioso per il Rovigo Calcio. È stata fatta una seduta mirata alla tattica, con partite a metà e a tutto campo con speciale attenzione sui calci piazzati (i tiratori si sono fermati trenta minuti in più degli altri). La rifinitura ha confermato l'idea di giovedì, ovvero che la formazione che scenderà in campo contro l'Opitergina al Bettinazzi di Adria sarà la stessa che ha sconfitto il Torviscosa domenica scosa. Certa la convocazione di Cristian Luzzi, ormai recuperato, il terzino sinistro con ogni probabilità andrà in panchina.

ZakkTV
00domenica 19 settembre 2010 23:49
da www.ilgazzettino.it

Rovigo con l’Opitergina:
ad Adria un ostacolo in più


Maurizio Romanato
Domenica 19 Settembre 2010,
Nella ghiornata che vede un Venezia (con Antonio Di Napoli)- Kras Repen, non può rilassarsi nè tantomeno dormire sugli allori della vittoria di Torviscosa il Rovigo che al Bettinazzi di Adria dovrà superare l’ostacolo Opitegina. La compagine di Oderzo è ancora a zero punti in classifica e questa considerazione può indurre a pensare a una porta già aperta. In realtà la compagine di Tossani ha mostrato diverse qualità, andando ad esempio in vantaggio 2-0 alla prima a Belluno, salvo poi subire tre reti di fila; e giovedì in Coppa Italia ha agguantato nel finale con il pericoloso attaccante Dall’Acqua il favorito SandonàJesolo da cui è stato eliminato solo ai rigori. Insomma una squadra che non ha ancora trovato un perfetto equilibro, ma ha dimostrato di essere ugualmente tembile. In più il team di Oderzo l’assenza per squalifica di Martina, ha tesserato venerdì a poche ore dalla chiusura del mercato il difensore Fabio Niero, ’89, ex Este.
I favori del pronostico per certi aspetti pongono una serie di attese da soddisfare. «Teniamo presente - spiega il tecnico Carmine Parlato - che da una partita come questa abbiamo più rischi che vantaggi, visto che i tre punti sono considerati come nostro dovere. Non possiamo permetterci di giochicchiare ma essere intelligenti ad adattarci subito alla partita e al campo».
L’allenatore, sia per convinzione, vista la qualità della prova offerta a Torviscosa, sia per necessità legate ad assenze "illustri" quali quelle degli infortunati Furlanetto, Macchia ed Elitro, e dei non tesserati Vittiglia e Xhafa, manterrà l’undici iniziale, puntando però decisamente su un assetto 4-4-2. Il fatto di giocare ad Adria non agevola i biancazzurri, i quali, a parte il sostegno che riceveranno dai propri tifosi, probabilmente si sentiranno "fuori casa", considerato che non sono abituati alle misure e al colpo d’occhio del Bettinazzi, e anche alle caratteristiche del terreno di gara. «L’Opitergina verrà da noi - spiega inoltre Parlato - con la rabbia di non aver ancora conquistato punti e raddoppierà le forze per strapparne a noi. Noi dobbiamo essere veloci e anche attenti a sfruttare eventuali errori. Rispetto a domenica vorrei riuscissimo a finalizzare un po’ di più».

COSÌ IN CAMPO

Biancazzurri confermati in assetto 4-4-2


Domenica 19 Settembre 2010,
Nel Rovigo Casini in porta, centrali Niccolini e Ruopolo, esterni difensivi Dionisi e Chica Serna; a centrocampo Barbi e Antonelli davanti alla difesa, D’Elia e Zanardo ai lati e Doukara-Sabatini di punta. In panchina con il portiere Bellucci i difensori esterni Saitta, reduce da una botta al quadricipite e Luzzi, recuperato ma non ancora al meglio, Veronese, Ezzaari, Giusti, più uno fra i due giovanissimi Bernardi e Layoussi. L’Opitergina di Tossani a 3-4-3 con Zarotti in porta, difensori Panarotto, Pasian e Niero, esterni Artusi e Bardellotto con centrali Paolucci e Mastellotti, davanti Vianello, Dall’Acqua e Furlan. Arbitra Rapuano di Rimini.
ZakkTV
00lunedì 20 settembre 2010 15:01
da www.ilgazzettino.it

Espulsioni e incertezze
Rovigo spreca due punti


Lunedì 20 Settembre 2010,
Il Rovigo non riesce a gestire il vantaggio e complici le due espulsioni di Dionisi, somma di ammonizioni, e Antonelli, fallo su Biondo, lascia via libera al forcing dell’Opitergina che, con tanta volontà e determinazione, agguanta il pareggio in mischia nel finale. Il 3-3 uscito al Bettinazzi di Adria, dove il Rovigo ha ricevuto ospitalità per il rifacimento del terreno erboso del Gabrielli, accontenta i trevigiani, al loro primo punto, ma lascia molta amarezza nei biancazzurri. Sono emerse lacune individuali e incertezze su cui il tecnico Parlato dovrà lavorare. Anche perchè alle cinque assenze della vigilia si sono aggiunte per domenica prossima a Tamai quelle di Dionisi e Antonelli, in attesa di conoscere il recupero di D’Elia uscito per una testata con il compagno di squadra Dionisi e trasportato all’ospedale di Adria per trauma cranico commotivo.
I punti interrogativi nascono da una difesa che s’è fatta superare due volte su azione nata da calcio d’angolo e nella quale il giovanissimo portiere Casini non è esente da responsabilità. Troppi gli episodi, espulsioni comprese, concessi a una compagine duttile e convinta come l’Opitergina che anche se sbanda in difesa trova il bandolo giusto per approfittare delle smagliature del Rovigo che sembra per larghi momenti in grado di dettare legge. I ragazzi di Tossani si affidano a 3-5-2 che si trasforma spesso in una difesa a cinque. Ciò non basta per evitare superlavoro a Zarotti bravissimo su Barbi da fuori e Antonelli al 13’ e 22’. Il portiere nulla può al 25’ su un’azione insistita di Barbi con palla a Doukara per D’Elia che sul vertice destro dell’area ospite fa secco Panarotto e trova un eurogol nel sette sinistro di Zarotti. Al primo tiro nello specchio della porta rodigina, però, i trevigiani passano: è il 38’. Dalla trequarti un cross al centro di Paolucci viene mancato di testa da Dall’Acqua e Niccolini, la palla rimbalza davanti al troppo incerto Casini e si infila centralmente.
Il Rovigo non sfrutta neppure l’espulsione di Mastellotto per una manata al volto a D’Elia in apertura di ripresa, perchè sul primo corner ospite all’8’ di Panarotto, Niccolini, per anticipare Dall’Acqua, devia di testa nella propria porta da distanza ravvicinata. Non trascorrono neppure due minuti e lo stesso centrale difensivo rodigino raccoglie un servizio rasoterra di Zanardo e da sottomisura riequilibra il punteggio. È il momento in cui il Rovigo pare riavere in mano la superiorità manifestata nella mezz’ora iniziale, nonostante al 18’ si vivano momenti di paura per una violenta testata tra D’Elia e Dionisi con l’autore del gol costretto al ricovero al’ospedale. Dionisi, poco dopo, cade nella seconda, evitabile, ammonizione per un pallone perso nella metà campo ospite. Quando l’Opitergina tenta di allentare la pressione il Rovigo la punisce in contropiede: Antonelli lancia di precisione Sabatini scattato dalla propria metà campo, il diagonale del cannoniere trafigge Zarotti in uscita. Antonelli per una dura entrata su Biondo lascia il Rovigo in nove, allora l’Opitergina crede nella rimonta e preme il Rovigo nella propria metà campo. Su un angolo contestato dai biancazzurri per un presunto fallo non accordato su Saitta, la palla giunge in mischia a Biondo che infila in rete in mezzo a una selva di gambe.

Lunedì 20 Settembre 2010,
ROVIGO-OPITERGINA 3-3
GOL: pt 25’ D’Elia, 38’ Paolucci, st 8’ Niccolini (autogol), 10’ Niccolini, 26’ Sabatini, 43’ Biondo.
ROVIGO (4-2-3-1): Casini 4,5, Chica Serna 5,5 (1’st Luzzi 6), Niccolini 5,5, Ruopolo 5,5, Dionisi 5,5; Barbi 6,5, Antonelli 5; D’Elia 7 (18’st Veronese 6), Doukara 7 (29’st Saitta nc), Zanardo 6; Sabatini 6,5; all.: Parlato.
OPITERGINA (5-3-2): Zarotti 6,5; Bettiol 5,5 (14'st Bardellotto 6), Panarotto 5.5, Pasian 5, Grava 5 (31'st Vianello nc), Artusi 5.5 (42'st Fardin nc); Mastellotto 5, Paolucci 6.5, Furlan 6; Biondo 7, Dall'Acqua 6. All.: Tossani.
ARBITRO: Rapuano di Rimini 5,5.
NOTE: Espulsi: 2’st Mastellotto, 21’st Dionisi, 28’st Antonelli; ammoniti: Pasian, Doukara, Paolucci. Angoli 6-6 (pt 4-0 per il Rovigo); rec.: 1’pt, 6’st; spettatori 400 circa.

«Nel secondo tempo
è successo di tutto»


Lunedì 20 Settembre 2010,
Il 3-3 tra Rovigo e Opitergina lascia molto amaro in bocca. Il Rovigo aveva mostrato di saper condurre il gioco, ma gli episodi hanno cambiato il volto alla partita. E qui c’è da recitare un "mea culpa" perchè non è da "grande squadra" regalare troppe opportunità all’avversario. Che peraltro è tornato in partita proprio per errori difensivi ed espulsioni. Tra l’altro, la difesa biancazzurra che non aveva subito gol nelle prime due gare ha ballato più che mai. Ed è anche questo uno dei motivi per cui Carmine Parlato non è molto soddisfatto del risultato.
«Sapevo che il terreno del Bettinazzi poteva crearci qualche problema, ma questo vale per tutti - dice il tecnico del Rovigo - Noi cerchiamo di fare un gioco manovrato, ma su questo campo siamo stati più penalizzati dei nostri avversari. Il nostro primo tempo è stato molto buono. Abbiamo segnato un bellisimo gol con D'Elia, potevamo anche raddoppiare in una delle tante azioni che abbiamo creato in attacco. Poi è arrivato il loro pareggio nel modo che abbiamo visto tutti, però episodi del genere, con una valutazione errata della traiettoria di un tiro, possono capitare».
Quello che Parlato non sa spiegarsi, invece, è la prestazione della squadra nella ripresa. «Nel secondo tempo è successo di tutto. Non siamo stati concentrati come si deve nelle fasi di gioco statico e abbiamo subito i gol da calcio d'angolo. Poi ci sono state anche le due espulsioni, a pochi minuti l'una dall'altra, che mi hanno costretto a cambiare tutti i piani tattici. Nel finale non abbiamo più avuto la forza e la capacità di gestire il vantaggio e siamo andati in difficoltà sul loro pressing. Finchè si è giocato con le squadre al completo abbiamo mostrato dei buoni miglioramenti rispetto alle precedenti gare, ma poi con le espulsioni la partita ha preso un'altra piega. In ogni caso devo elogiare il comportamento dei ragazzi».
L'allenatore dell'Opitergina Mauro Tossani a fine partita è invece chiaramente soddisfatto: «È successo di tutto fra gol ed espulsioni. Questo punto mi soddisfa e ci dà molto entusiasmo. Ripartiamo con più serenità per il lavoro settimanale».
La sua squadra è cresciuta nella ripresa. «Sì, siamo ritornati in campo più concentrati e convinti dei nostri mezzi, sapevamo che potevamo portare a casa un risultato positivo che per noi era fondamentale dopo aver raccolto due sconfitte».
R.R.-S.C.

Niccolini protagonista
nel giro di due minuti


Lunedì 20 Settembre 2010,
Le notizie sulle condizioni di Giacomo D'Elia, che si è scontrato con il compagno di squadra Dionisi, parlano di uno stato commotivo dovuto al colpo ricevuto alla testa. Il giocatore, che non ricordava l'accaduto, è stato trattenuto all'ospedale di Adria per ulteriori accertamenti.
Non ci sono state conseguenze, invece, per Matteo Dionisi. «Ho preso una bella botta, ma sto bene - spiega il difensore biancazzurro - Mi dispiace per l'espulsione. In occasione della prima ammonizione l'arbitro è stato sin troppo severo nei miei confronti. La seconda poteva anche starci. Anche l'espulsione di Antonelli mi è parsa abbastanza frettolosa. Il fallo c'era, ma bastava l'ammonizione».
Un protagonista della partita è stato sicuramente Daniel Niccolini, che ha segnato un'autorete ed un gol nel giro di un paio di minuti. «Sono cose che possono capitare - racconta il centrale del Rovigo parlando del suo errore - Fortunatamente dopo l'autogol sono riuscito a segnare subito. Noi dobbiamo stare più attenti sulle fasi con palla inattiva. Purtroppo loro sono riusciti a raggiungere il pareggio nel finale, quando erano in superiorità numerica e ci pressavano nella mostra area. Sul primo gol subito c'è stata qualche incomprensione e la palla è finita in rete. Questo pareggio ci va stretto perché loro hanno fatto tre gol senza quasi mai tirare in porta. Tra l'altro l'angolo dal quale è nata la rete del pareggio finale non avrebbe dovuto essere concesso perché c'era un fallo a nostro favore. Altre decisioni dell'arbitro sono state discutibili».
Delusione anche per Alessandro Casini che, con grande sincerità, ammette le sue responsabilità in occasione delle marcature dell'Opitergina. «Sul primo gol ho sbagliato perché mi sono fatto sorprendere da un tiro senza grandi pretese - dice il portiere rodigino, che nella circostanza, però, non è stato molto aiutato dai due centrali - sul secondo potevo sicuramente fare meglio e sul terzo non sono riuscito a vedere la palla perché c'era tanta gente in area».
Roberto Roversi



ZakkTV
00martedì 21 settembre 2010 14:29
da www.ilgazzettino.it


Rovigo, pregi e difetti
come lo scorso anno


Maurizio Romanato
Martedì 21 Settembre 2010,
Lascia conseguenze non solo psicologiche il 3-3 con l’Opitergina ad Adria. Ai cinque indisponibili alla vigilia si aggiungeranno le squalifiche di Dionisi (un turno) e Antonelli (ne rischia due), e l’assenza dell’infortunato D’Elia. Emergenza piena per Parlato e lo staff medico sperando che per Tamai si possa recuperare almeno Elitro e giunga, ma sarà difficile, il transfer per Vittiglia.
La partita con i trevigiani ha scosso l’ambiente per le modalità con cui il Rovigo ha buttato al vento due dei tre punti in palio. La squadra sembra la fotocopia di quella dell’anno scorso. Novella Penelope che fa (tre gol) e poi disfa (errori marchiani, ingenuità e nervosismo) non sa gestire adeguatamente il vantaggio che pure si era meritato. In quattro partite ufficiali tre espulsioni (oltre ai due di ieri, D’Elia a Chioggia) determinanti per l’eliminazione della coppa e per il pareggio degli ospiti. Perdippiù certi interventi sono nati in situazioni non "disperate" (ultimo uomo fermato per evitare un gol ecc...) ma su azioni a centrocampo e compiuti da giocatori esperti quali Dionisi e Antonelli (che era stato espulso anche in amichevole). Oggi il direttore generale Andrea Pasquali valuterà la situazione "tecnico-disciplinare" con lo staff degli allenatori. Ma è chiaro che occorrono più maturità e più concentrazione specie sui calci piazzati.
Va valutato pure se il Rovigo è sulla strada giusta o ancora troppo indietro quanto a preparazione atletica. Il calo nel finale era dovuto solo al fatto di essere rimasti in nove?
Apre interrogativi la questione del portiere. Prime due partite con una fase difensiva quasi perfetta, poi le incertezze sia della coppia centrale, sia del giovanissimo Casini che ad Adria ha trovato una giornata nerissima. Era un rischio calcolato alla vigilia "partire" con due ’92 tra i pali, quindi ora bisognerà lavorare per recuperare serenità a Casini e tenere pronto Bellucci. Un momento delicato: non bisogna neppure mettere in soffitta quanto di buono emerso nella manovra specie nel primo tempo con una superiorità costante spezzata solo da episodi.


INFORTUNI

D’Elia, frattura del parietale, dimesso


Martedì 21 Settembre 2010,
«Giacomo D'Elia - spiega il dottor Pietro Vitiello - ha riportato la frattura dell'osso parietale, la diagnosi è in via di definizione, domani valuteremo l'entità di questo trauma cranico particolarmente importante, bisogna attendere 48-72 ore». L’osso fratturato è lo stesso che a Cristian Chivu dell’Inter richiese un intervento chirurgico di riduzione. L'esterno rodigino è rimasto nella notte di domenica in osservazione al Sant'Anna di Ferrara ed è stato dimesso ieri e oggi farà altre visite mediche. Secondo le previsioni più ottimistiche, D’Elia potrebbe aver bisogno al minimo di una decina di giorni di riposo.

ANTICIPO

Rovigo-Treviso


sabato 2 ottobre
in diretta Raisat
Martedì 21 Settembre 2010,
Rovigo-Treviso, partita clou della quinta giornata del campionato di serie D, in calendario per domenica 3 ottobre alle 15 sarà anticipata al sabato per consentire la ripresa in diretta televisiva ad opera di Raisat. L’orario sarà successivamente comunicato: forse le 14 o 14.30 per le esigenze televisive.
Ieri un altro passo verso la definizione del trasferimento societario con il cambio delle firme tra il presidente uscente Francesco Scerra e quello in pectore Claudio Calanca.
Inoltre Luigi Danova (ex Torino e Mantova) è stato assunto come responsabile della scuola calcio del Rovigo (dai 5 agli 8 anni).



ZakkTV
00mercoledì 22 settembre 2010 15:25
gazzettino.it

PAOLO ZANARDO L’attaccante del Rovigo cerca di sfuggire ai difensori dell’Opitergina

SERIE D Il Rovigo e le esplusioni con l’Opitergina: parla Pasquali


Ingenuità da evitare


«I ragazzi stati dei veri polli, ma puntiamo sul fair play»

Mercoledì 22 Settembre 2010,
Non è questione di nervosisimo, bensì di ingenuità da non ripetere. Lo sostiene Carmine Parlato alla ripresa degli allenamenti, lo conferma Andrea Pasquali, ripensando alle due espulsioni costate due punti domenica scorsa contro l'Opitergina e di cui ieri ha parlato con tecnici e giocatori. Troppo nervosismo? «Non direi nervosismo, ma direi "polli" ai miei ragazzi - sostiene il direttore generale -. Mi darebbe fastidio se ci fosse stato un cartellino rosso per proteste. Dionisi era sconvolto, era appena tornato in campo dopo aver visto D'Elia a terra, ed ha trattenuto un avversario a metà campo. Anche a fine partita Dionisi era proccupatissimo, ed è comprensibile perchè pensava a D'Elia: le notizie che arrivavano dall’ospedale erano allarmanti, fortunatamente ora il giovane attaccante sta meglio. Sull'altra espulsione, quella di Vito Antonelli, si tratta di un episodio che ci può stare nel calcio, voleva prendere la palla. Noi stiamo portando avanti la politica del fair-play».
Lo conferma lo stesso centrocampista: «Sono entrato cercando la palla, non avevo la gamba tesa, il mio avversario ha spostato il pallone e l’ho involontariamente colpito, ma la panchina è saltata in piedi e l’arbitro è corso con il rosso. Non c’era volontarietà nell’entrare su Biondo che si è rialzato quasi subito. Sono rattristato perchè questo episodio di gioco ha contribuito al loro pareggio, ma non sono mai stato un giocatore "violento"». Purtroppo l’intervento è stato giudicato con severità dall’arbitro Rapuano sul cui referto si baserà oggi il giudice per la squalifica.
Viste le numerose indisponibilità (fra infortuni e squalifiche) la società tornerà sul mercato? «No - precisa Pasquali -, per adesso no. Aspettiamo il transfer di Vittiglia e poi valutiamo il ragazzo in campo. Crediamo di avere una buona squadra lo stesso».
Il dg è felice della scelta di anticipare il match contro il Treviso a sabato 2 ottobre. «È una bella opportunità che ci viene data, anche perchè una diretta su Raisport fa sempre piacere». Nella seduta di ieri hanno lavorato a parte Elitro e Macchia. Giacomo D'Elia, presente al Gabrielli, dovrà osservare qualche giorno di riposo assoluto dopo essersi fratturato l'osso parietale; in settimana si valuterà quando potrà ricominciare l'attività.
ZakkTV
00giovedì 23 settembre 2010 20:37
gazzettino

Rovigo: Antonelli e Dionisi, una giornata ciascuno

Danni relativamente limitati dalle espulsioni con l’Opitegina. Valutazioni delicate sul portiere titolare

Giovedì 23 Settembre 2010,
Il giudice sportivo ha fermato per un turno Matteo Dionisi e Vito Antonelli, il primo espulso per doppia ammonizione, il secondo per gioco falloso. Entrambi potranno tornare disponibili per il big-match contro il Treviso della quinta giornata. Matteo Dionisi commenta così la squalifica: «Per me la prima ammonizione è stata un po’ frettolosa, però sono decisioni che prende l'arbitro e bisogna rispettarle. Sul secondo giallo ero abbastanza scosso per quanto accaduto a D'Elia, è capitato subito dopo l'impatto che avevo avuto con il mio compagno e mi dispiaceva, perchè oltre ad essere un bravo ragazzo è una pedina importante per la nostra formazione».
C'è un problema cartellini per il Rovigo? «Le partite precedenti sono state tranquille, un paio di gialli che ci stanno, le espulsioni contro l'Opitergina mi sono sembrate eccessive».
È costata, invece, due giornate di squalifica, l'espulsione di Mastellotto dell'Opitergina per vuna manata al volto di D’Elia. Un turno per Nonis, del Tamai, prossimo avversario. E pensando alla quarta giornata tiene banco il dubbio portiere dopo gli errori di Casini dell'ultima domenica. Carmine Parlato non si sbilancia: «Sicuramente quella del portiere titolare è una scelta importante che faccio tutte le domeniche. Casini deve sentirsi in ballottaggio, anche perchè dietro ha un altro ragazzo di pari età pronto per fare valere le sue capacità. Ora decideremo se far continuare Casini o dare la possibilità a Bellucci; in relazione a questa scelta mi confronterò con Busi. Dietro c'è un aspetto psicologico, oltre a quello tecnico e tattico da tenere presente».
In vista della sfida al Tamai prosegue ad allenarsi a parte Elitro, Macchia si è aggregato al gruppo e potrebbe recuperare. D'Elia, che ha l'osso parietale fratturato, dovrebbe rimanere fermo venti giorni.
Simone Chiarion
ZakkTV
00venerdì 24 settembre 2010 14:06
da www.ilgazzettino.it

SERIE D A Tamai senza sette giocatori e mezzo della rosa

Rovigo ridotto all’osso

Parlato: «Ma possiamo fare bene lo stesso». Molti i giovani
Venerdì 24 Settembre 2010,
Un Rovigo incerottato quello che si presenterà domenica a Tamai per la quarta giornata. Rosa ridotta all'osso, Carmine Parlato fa i conti con una serie di infortuni, squalifiche e ritardi di tesseramento.
Sono ben «sette e mezzo» i giocatori della rosa biancazzurri fuori per quest'importante match che arriva dopo il mezzo passo falso di domenica scorsa contro l'Opitergina. Si tratta di Furlanetto, D'Elia e Elitro (infortunati), Antonelli e Dionisi (squalificati), Vittiglia e Xhafa (senza tesseramento), più Macchia a mezzo servizio.
L'allenatore campano nella seduta di ieri ha fatto svolgere una partitella da tre tempi, di 25 minuti per frazione, cambiando tutti gli uomini a disposizione. Sono state provate molte soluzioni tattiche che andranno riprese nel lavoro odierno. In porta c'è ballottaggio fra Casini e Bellucci, difesa con Chica e Luzzi esterni e Niccolini-Ruopolo coppia centrale.
In mezzo al campo Veronese con Barbi. Trequartisti Zanardo, Doukara e Ezzaari con Sabatini punta. Unico dubbio, oltre quello del portiere, fra Chica e Saitta per il ruolo di terzino destro, il colombiano è leggermente favorito. Macchia, come dicevamo, nel frattempo sta cercando di stringere i tempi ma sono venticinque giorni che non lavora a ritmo pieno, probabile che venga utilizzato per un tempo o per uno spezzone nella ripresa. Ieri ha giocato 20 minuti. Andrea Barbi, il calciatore più esperto del gruppo (35 anni), quanto conta perdere tutti questi uomini per domenica? «Le assenze un pò incideranno, mancano parecchi giocatori importanti, però possiamo disputare una buona partita».
In campo andranno molti giovani. «Non cambia nulla giocare con molti under, con Veronese mi conosco dalla scorsa stagione, forse l'esperienza che possono avere Antonelli o gli altri è un'altra cosa, ma sicuramente chi entrerà dal primo minuto farà la sua parte molto bene lo stesso».

SOCIETÀ & VIVAIO

Firma, che telenovela!


Venerdì 24 Settembre 2010,
(S.C.) Mentre l'accordo del passaggio di società è in via di definizione, sembra che manchi veramente pochissimo e che la fatidica firma arrivi a breve, il settore giovanile del Rovigo Calcio, dopo l'esordio convincente del week-end scorso (due vittorie in trasferta per Juniores e Allievi, scivolone interno dei Giovanissimi), si appresta a vivere la seconda giornata. La Juniores di Adriano Rossignoli ospita al Gabrielli domani (sabato) il Legnago alle ore 16. In casa anche gli Allievi di Sandro Tessarin, domenica alle 10.30 contro il Sottomarina. In trasferta, proprio a Sottomarina, invece la squadra Giovanissimi di Francesco Verza, sempre alle 10.30.

ZakkTV
00sabato 25 settembre 2010 14:22
gazzettino

CALCIO SERIE D Paolo Zanardo, ex nella trasferta di domani del

Ambiente caldo a Tamai

«Adesso siamo un po’ contati e dobbiamo fare più punti possibile»
Sabato 25 Settembre 2010,
Venerdì con allenamento mirato su soluzioni tecnico-tattiche, soprattutto su palle inattive, per la rosa (ristretta) a disposizione di Carmine Parlato. In partenza sette, forse otto indisponibilità. Tante, sperando che non siano troppe. Macchia e Luzzi non hanno forzato, confermando le sensazioni di ieri: il primo sarà disponibile per uno spezzone della partita di domani a Tamai, il secondo sarà probabilmente titolare sulla corsia sinistra di difesa. Il tecnico oggi deciderà chi degli Juniores aggregare alla prima squadra per la sfida della quarta giornata: sono in preallarme Masiero, Casna e Bernardi, viste le numerose assenze.
Paolo Zanardo, attaccante, è un ex del Tamai, e parla dell'ambiente che i biancazzurri andranno a trovare: «Quando giocavo io lì, sei anni fa, avevamo centrato i play-off per due anni consecutivi. Tamai è proprio una famiglia, fanno anche delle feste vicino al campo, non ti fanno mancare niente. C'entra poco col professionismo, ma hanno fatto sempre degli ottimi campionati».
Zanardo ha giocato con l'allenatore attuale del Tamai. «Conosco bene Gianluca Birtig, è stato mio compagno di squadra, è una gran bella persona, però come allenatore lo conosco poco. Giocheranno con il 4-4-2 molto probabilmente. Lo scorso anno avevano una buona squadra, poi alla fine hanno mollato. Quest'anno sono partiti male, in attacco non stanno facendo bene, comunque troveremo un posto abbastanza caldo perchè sono molto appassionati e i tifosi sono vicini alla società».
Che Rovigo sarà quello che scenderà in campo domani? «Secondo me siamo una squadra molto forte, domenica scorsa ci è girata molto male contro l'Opitergina, l'espulsione di Antonelli non c'era proprio e abbiamo preso gol anche sfortunatamente. Conosco il campionato, noi non dobbiamo avere preoccupazioni, solo che adesso siamo un po’ contati e dobbiamo fare più punti possibile, a cominciare da domani, prima di avere tutta la rosa a disposizione».





ZakkTV
00lunedì 27 settembre 2010 14:57
gazzettino


Rovigo non raddoppia
ed è punito nel recupero

Lunedì 27 Settembre 2010,
Ancora fatali gli ultimi minuti al Rovigo. Il Tamai ottiene i tre punti rovesciando il passivo intermedio, negli scampoli di tempo oltre il 90’, più con il cuore che con le gambe. Il gol-vittoria direttamente da calcio d’angolo (segnalato dall’assistente, non visto dall’arbitro come dagli altri) di Cima ne è l’emblema. Arriva un successo oltremodo importante per le Furie di Birtig, penalizzante per i veneti.
Il Rovigo si fa subito sentire, rintuzzando ad un primo tempo contratto da parte dei padroni di casa e ottenendo il vantaggio su un discusso rigore. Le squadre si dispongono in campo con la stessa sequenza numerica nelle linee difensive (da sinistra 3 – 6 – 5 – 2). Birtig tiene Nardella davanti alla difesa, mentre Maracchi e Spetic cercano di dare sostegno dalle fasce a Llullaku e Godino, alle cui spalle giostra Zambon. Parlato tiene il 4-4-2, con Zanardo, Veronese, Barbi e Doukara a centrocampo, Sabatini e Giusti davanti. Si parte subito alla ricerca del gol. Al 4’ la fortuna è del Tamai, perché Sabatini (eludendo il fuorigioco) calibra male il diagonale su passaggio in profondità a sinistra di Doukara, andato via a Cussigh. Dall’altra parte del campo, Zuliani concede nulla a Zanardo (tenuto fisso là). Al quarto d’ora si sblocca la situazione. In area Gallinelli viene superato e trattiene Sabatini, ricambiando la strattonata, Lodolo esce a raddoppiare la chiusura. Il rodigino non tentenna certo nel cadere, un passo più avanti. L’arbitro indica il dischetto, da dove lo stesso Sabatini trasforma. Il Tamai non patisce il contraccolpo e reagisce. 19’, punizione non fortunata di Lullaku, su cui Casini si salva con l’aiuto della traversa. Nei rovesciamenti di fronte, Lodolo al 21’ salva su Giusti, libero di sfruttare un rimpallo fortunoso a centro area. Un tiro in porta di Zambon dall’altra parte al 32’, prima della cattura da parte di Casini, intercetta il braccio di un difensore senza che l’arbitro rilevi nulla. Come appena dopo, per la spinta su Maracchi all’altezza del dischetto del rigore. The negli spogliatoi con Rovigo in vantaggio.
Inizio ripresa con la difesa del Tamai che rischia la frittata. Sbagliando rinvio e tentennando nel passaggio, fa scaturire un corner. Sul colpo di testa di Niccolini, Lodolo impegnato nuovamente sventa in tuffo. Mentre cerca di capacitarsi nella manovra, il Tamai subisce al 13’ l’iniziativa di Sabatini. Va via in contropiede, da posizione regolare, entrato in area l’attaccante si aggiusta il pallone sul destro ma spedisce a lato. I rossi di casa manovrano meglio, ma non trovano ancora il gol, come sul tiro di Maracchi al 19’. Cercando il pari, gli spazi sono concessi con qualche sbavatura. Alla mezzora Lodolo chiude su Veronese e 1’ su Doukara decentrato. Il cuore oltre l’ostacolo premia i padroni di casa. 34’ Zambon da posizione centrale allarga a Lullaku a sinistra, controllo e palla a rimbalzare in diagonale per superare Casini e pareggiare. Nei minuti finali il Rovigo subisce l’arrembaggio. 43’ Zuliani per Zambon che prova da vicino, Casini non riesce ad evitare l’angolo. Dopo l’alzata del tabellone per indicare i minuti di recupero (inizialmente cinque, uno in più effettivamente) direttamente da corner (discusso e discutibile), Cima porta in vantaggio il Tamai. Un’altra doccia fredda per il Rovigo.

Lunedì 27 Settembre 2010,
TAMAI - ROVIGO 2-1
GOL: pt 15’ Sabatini (rigore); st 34’ Llullaku, 46’ Cima.
TAMAI: Lodolo 7, Cussigh 6, Zuliani 6.5, Godino 6 (st 29’ Cima 7), Politti 6, Gallinelli 6, Maracchi 6, Nardella 6.5, Llullaku 6.5 (st 30’ Re 6), Zambon 6.5 (st 47’ Giacomini sv), Spetic 6. All. Birtig. A disp.: Zanette, Brun, Giglio, Piperissa.
ROVIGO: Casini 5.5, Chica Serna 6 (st 11’ Eugenio 5.5), Luzzi 5.5, Barbi 6, Niccolini 6.5, Rupolo 6.5, Zanardo 6, Veronese 6 (st 47’ Ezzaari sv), Sabatini 6.5, Doukara 6, Giusti 5.5 (st 27’ Macchia 5.5). All. Parlato. A disp.: Bellucci, Saitta, Zanirato, Casna.
ARBITRO: Marchesini di Legnago 6.
NOTE: ammoniti Gallinelli, Barbi, Cussigh, Spetic; spettatori 250 circa. Recuperi pt 2’, st 6’.

Parlato: «È stata una gara
dall’epilogo incredibile»


Lunedì 27 Settembre 2010,
«È stata una partita incredibile». Carmine Parlato commenta a botta calda la sconfitta di Tamai, facendo fatica a comprendere come possa essere maturata.
«Anche se è lo stesso film delle ultime tre partite – analizza il tecnico – dovendo dire purtroppo. Dico purtroppo non abbiamo la lucidità di chiudere la sfida. Dopo essere passati in vantaggio, nel secondo tempo abbiamo avuto altre due o tre occasioni almeno, che non siamo stati capaci di realizzare».
Dopo i gol mancati, analizziamo quelli presi? «Il loro pareggio è scaturito da un fallo laterale facilmente leggibile. Da un calcio d’angolo inesistente è arrivato il 2-1 in recupero».
«Quello di Cima - prosegue l’allenatore biancazzurro - è stato davvero un eurogol, s’è infilato proprio nel sette sul secondo palo. È stato merito del giocatore del tamai».
«Per come stavamo giocando – va avanti l’allenatore del Rovigo – era persino impensabile anche solo pareggiarla questa partita. Il calcio è bello e crudele. Sapevamo che Tamai sfruttava Spetic davanti, cercandolo con insistenza e palle lunghe. Noi non abbiamo avuto attenzione sufficiente».
Mancata attenzione e poi? «Sono mancate la finalizzazione e l’esperienza di campo, beccando una specie di contropiede nei minuti di recupero».
Dopo una lunga assenza per infortunio ha inserito Paolo Macchia, al rientro. «Chiaro che non mi attnedevo sfracelli. ha svolto il suo compito. D’altra parte avevao troppi giocatori fuori e ho dovuto impiegarlo nell’ultimo quarto di gara».
Lati positivi? «Grande impegno e sacrificio, con buone giocate. E’ un momento che non ci gira bene, sia per gli infortuni che per la mancata gestione dei minuti finali delle gare. A Tamai è successo come con l’Opitergina domenica scorsa. Da qui si poteva portar via la vittoria. Il rammarico è perché noi, quando la partita si era spenta sul pari, avevamo cercato di accenderla rompendo l’equilibrio dovuto anche alla stanchezza».
E adesso arriva il Treviso, che è l’unica squadra a punteggio pieno. «Ben venga il Treviso. C’è modo di reagire alla delusione moltiplicando la concentrazione di fronte ala capolista. Già domani (oggi per chi legge ndr) riprenderemo gli allenamenti».
Ci sono importanti rientri in vista... «Macchia Dionisi e Antonelli saranno disponibili».
R.V.- M. Rom.

Luzzi: «Dovevamo chiudere
e non ne siamo stati capaci»


Lunedì 27 Settembre 2010,
Serpeggia la delusione e la rabbia dopo questo 2-1 del Tamai nello spogliatoio del Rovigo.
Un risultato inimmaginabile, non solo alla vigilia della partita, ma soprattutto a un quarto d’ora dalla conclusione, vista la prova del pur rimaneggiato team biancazzurro, ingrado di creare, oltre al vantaggio, numerose palle gol, purtropo non concretizzate.
Il terzino sinistro Cristian Luzzi commenta così: «Abbiamo giocato bene tutto il primo tempo, così come fino a metà della ripresa. Potevamo chiudere prima la partita ma non l'abbiamo fatto. Loro ci hanno segnato su uno schema il pareggio e poi ci hanno infilzato su calcio d'angolo con una rete straordinaria».
Qual è l'umore dopo una partita così? «Ci sentiamo rapinati perchè non meritavamo la sconfitta, non erano assolutamente più forti. Ci hanno condizionato una serie di circostanze negative. È un periodo no, tutte le piccole situazioni ci girano contro, come il loro secondo gol».
Giocare senza Furlanetto, Antonelli, Dionisi, etc quanto ha influenzato? «Le assenze sono pesate abbastanza, però abbiamo sopperito a chi non c'era. L'unica cosa penso sia il fatto che abbiamo sprecato molto, rimpiangeremo questo della sconfitta contro il Tamai».
L'esperto del gruppo, il trentacinquenne Andrea Barbi, è consapevole che lasciarsi andare al rammarico non serve a nulla, così come abbattersi, perciò è già proiettato al futuro: «A questa sconfitta si reagisce con il lavoro, con la convinzione che siamo una buona squadra. Abbiamo giocatori che possono fare la differenza, dobbiamo essere umili e sacrificarci tutti. Dobbiamo mettere da parte questa sconfitta perchè ormai è andata. Gli errori li abbiamo commessi e li abbiamo pagati. Non dobbiamo esser spaventati pensando a sabato contro il Treviso. Anche oggi abbiamo avuto tante occasioni e, purtroppo, abbiamo concretizzato poco e preso due gol che potevamo evitare».
Il Rovigo a sette punti dalla vetta dopo quattro giornate, troppi, sia per l’organico a disposizione (anche se è in gran parte mancato finora), sia per come ha gettato al vento punti d’oro (vedi anche Opitergina). «Non me l'aspettavo una partenza così. Potevamo avere qualche punto in più, potevamo portare a casa qualche vittoria e non è successo questo. Col Treviso c'è differenza in classifica, è evidente, ma non ci sentiamo inferiori a loro».
Simone Chiarion


ZakkTV
00martedì 5 ottobre 2010 14:22
gazzettino

CALCIO - SERIE D

«Nessuna sovrapposizione con Parlato se Agostinelli verrà al Rovigo»


Martedì 5 Ottobre 2010,
Se Andrea Agostinelli dovesse venire a lavorare nel Rovigo curando la preparazione tecnica dei giovani a cavallo tra la juniores e la prima squadra non ci sarebbe alcuna sovrapposizione con l’incarico e la figura Carmine Parlato. Andrea Pasquali, direttore generale del Rovigo, precisa, a scando d’equivoci, il senso dell’anticipazione fornita sabato al termine di Rovigo-Treviso dal presidente Claudio Calanca. «L’idea - spiega Pasquali - è che Agostinelli possa essere d’aiuto alla prima squadra per la valorizzazione dei giovani. Parlato non ha il tempo per seguire nello specifico i singoli e Agostinelli potrebbe entrare nel gruppo di lavoro contribuendo a dare visibilità alla nostra volontà di preparare i giovani del vivaio a entrare stabilmente in prima squadra e a migliorarsi tecnicamente».
«È chiaro fin dall’inizio - aggiunge Pasquali - che Parlato non è in discussione. Abbiamo previsto per lui un contratto biennale con opzione per il terzo. Agostinelli, se accetterà la nostra proposta, non farà supervisioni di carattere tecnico. D’altro canto, nello staff abbiamo già altri allenatori professionisti come Sesa, Danova (che curerà la scuola calcio ndr) o Rossignoli».
Tornando alla partita di sabato con il Treviso, la sensazione generale è che l’assetto del Rovigo nel secondo tempo, con Zanardo "più alto", accanto a Sabatini, sia preferibile a quello adottato nel primo tempo, non avendo l’ex cannoniere dell’Union Quinto le stesse caratteristiche di Furlanetto. In prospettiva sembra che Vittiglia possegga attitudini più vicine a quelle del capitano infortunato. Ma le lungaggini romane della Federcalcio sulla documentazione inviata dal Rovigo stanno dilatando i tempi per il tesseramento.
Il campo principale del Gabrielli riseminato ha superato abbastanza bene la prova. Il lavoro di Antonio Lago è stato molto valido sopratutto per il fondo, un autentico biliardo. In alcune zone, vicino alle panchine e verso la porta vicina al campo B l’erba risultava un po’ rada per gli effetti di un acquazzone caduto una ventina di giorni fa. Si procederà a "rinforzare" la semina in modo da rendere il campo "perfetto" tra 15 giorni in occasione di Rovigo-Uinion Quinto.
Maurizio Romanato
ZakkTV
00mercoledì 6 ottobre 2010 14:26
da www.ilgazzettino.it

CALCIO SERIE D Meglio più vicino a Sabatini o come vice Furlanetto?

Zanardo, posizione cercasi


«Ho già giocato in questo ruolo in passato, se faccio un gol e mi sblocco non mi pesa tornare in difesa»

Mercoledì 6 Ottobre 2010,
Ieri è tornato ad allenarsi il Rovigo, in vista dell'incontro di domenica prossima contro il Concordia, ultima della classe con zero punti. Proseguono il lavoro di recupero Macchia, Elitro e D'Elia, i primi due potrebbero finalmente tornare disponibili dal primo minuto. Tiene banco il rebus sulla posizione di Paolo Zanardo in campo, attaccante utilizzato come esterno sulla trequarti. Lo stesso Zanardo afferma: «A parte il portiere, vorrei giocare da tutte le parti. Con le assenze di Furlanetto e degli altri c'è bisogno che giochi lì, anche perchè Doukara e Sabatini sono due attaccanti, e io sono disposto anche a rientrare. Ho già giocato in questo ruolo in passato, se faccio un gol e mi sblocco non mi pesa tornare in difesa e gioco più sciolto. Dipende tutto dalla rete, se fai la punta di ruolo sei più predisposto ad attaccare e vedi di più la porta, ma per me non è un problema giocare largo».
Carmine Parlato parla della situazione tattica di Zanardo: «È una soluzione che ho provato contro il Treviso, voglio cercare di portare al tiro sia Zanardo che Doukara. Devo trovare il modulo adatto per i ragazzi, come è giusto che sia. Va detto che abbiamo trovato sempre la via di creare l'occasione».
Ma Zanardo continuerà a giocare largo o si avvicinerà a Sabatini? «Senza molti giocatori che reputo importanti, che potevano unire con lui la gestione della palla davanti, Zanardo è stato molto attivo, si è creato palle gol e le crea per Sabatini. È un giocatore che se parte dalla sinistra e viene dentro fa male, è anche vero che sto cercando che lui e Doukara abbiano la posizione migliore».
Il compagno di reparto Alessio Sabatini apprezza il lavoro del compagno: «Con Zanardo mi trovo bene sia se gioca come esterno, sia quando mi affianca davanti. Non sta a me dire dove renderebbe meglio, dico solo che è un buonissimo giocatore per la categoria e può ricoprire più ruoli».
ZakkTV
00giovedì 7 ottobre 2010 14:18
da www.rovigooggi.it

CALCIO SERIE D Andrea Barbi stila una prima analisi sui match del Rovigo Calcio

Meritavamo di più

L'esperto centrocampista del Rovigo Calcio Andrea Barbi a RovigoOggi analizza il momento personale e della squadra: "Buon secondo tempo con il Treviso, sfortunati nella deviazione di Luzzi"

Rovigo - Dopo il pareggio per uno a uno contro il Treviso il Rovigo continua a marciare a ritmo dimezzato con solo sei punti in classifica in cinque turni. Pochi per una squadra che voleva e vuole fare un campionato nelle primissime posizioni. Il Treviso e lo Jesolo guidano il girone con più di metà dei punti dei biancazzurri. Facciamo il punto della situazione con il giocatore più esperto della rosa a disposizione di Carmine Parlato.
Andrea Barbi, centrocampista, qual è la tua sensazione riguardo il momento tuo e della squadra?
"Mi sento bene, ancora qualche meccanismo si può migliorare e mettere a posto, per il resto sono abbastanza soddisfatto, si può sempre far meglio ma non tutte le partite sono uguale. Mi sembra che sabato, contro il Treviso, la partita sia stata interpretata bene da parte nostra e meritavamo qualcosa in più".
Ma Andrea Barbi si sente lo stesso giocatore della scorsa stagione?
"I risultati non ci sono e, quindi, bene o male si giudica un po' tutta la squadra anzichè singolarmente. Se vai a vedere la prima partita non mi sono piaciuto, poi invece a Torviscosa abbiamo fatto bene e vinto, ad Adria avevamo il pallino del gioco in mano noi poi gli episodi hanno condizionato la partita... a Tamai abbiamo avuto le nostre occasioni e sabato con Treviso si è visto come abbiamo giocato, nel secondo tempo il Rovigo è stato propositivo . Non so se lo scorso anno recuperavo palla e facevo l'assist per il gol, recupero palloni e cerco di fare ripartire le azioni. In linea di massima ci siamo, però dire che Barbi non è lo stesso dell'anno scorso dopo la partita di sabato non mi sembrava...".
Forse i risultati condizionano anche l'analisi in un giudizio...
"Può essere quello, anzi sicuramente è quello. Non è che ci piangiamo addosso ma qualche giocatore è venuto a mancare. Abbiamo perso a Tamai che meritavamo di più ed eravamo in emergenza. Vanno ad incidere queste cose. Stiamo comunque cercando di dare il massimo tutti e continueremo a farlo. In tutte le partite che abbiamo fatto, a parte forse la prima contro il San Paolo Padova, meritavamo qualcosa in più".
Il Rovigo continua a prendere gol su calcio d'angolo. Seconda autorete in tre partite, disattenzione e sfortuna, mix di combinazioni?
"Troppi rischi, sabato poi c'è stata un po' sfortuna, la palla è sbattuta addosso a Luzzi ed è finita in rete. Bisogna migliorare su questo e sulla fase di possesso, a differenza dello scorso anno dove trovavi squadre preparate a livello difensivo e tattico in questo arco di partite ci sono state più occasioni da sfruttare che gioco, Sabatini ha avuto le palle-gol e ha anche segnato. Viene a mancare però un po' il fraseggio, vivendola dentro il campo. Con il Treviso si è visto più gioco, specie nella ripresa".
Simone Chiarion
ZakkTV
00venerdì 8 ottobre 2010 14:08
da www.ilgazzettino.it

SERIE D Sprint nell’iter per il tesseramento: i documenti presentati vanno bene, ora la palla balza in Australia

Il Rovigo spera
nel sì a Vittiglia


Maurizio Romanato
Venerdì 8 Ottobre 2010,
In casa biancazzurra si fanno i debiti scongiuri, ma sembra che l’iter per il tesseramento di Reece Vittiglia abbia subito un’accelerazione nelle ultime ore e che forse già quest’oggi potrebbe arrivare il via libera per il giocatore italo-australiano. È il direttore generale Andrea Pasquali a spiegare i vari passaggi. «Dopo una lunga attesa per l’esame della documentazione da noi inviata appena il giocatore è venuto a Rovigo - dice -, da Roma ci è stato comunicato che i documenti presentati vanno bene e si può procedere alla richiesta del transfer dall’Australia». Adesso bisognerà vedere se da Roma è stata inoltrata la richiesta a Sydney. C’è l’assicurazione che la Ffa (federazione australiana di calcio) risponderà a stretto giro di fax, per cui, se non ci saranno intoppi (ad esempio per il fuso orario) già questa mattina potrebbe giungere la risposta affermativa e Vittiglia essere preso in considerazione per giocare domenica a Concordia Sagittaria.
Quella con il Città di Concordia, squadra che si ritrova all’ultimo posto in classifica senza ancora aver conquistato punti, è una primizia assoluta per il calcio rodigino. Il Rovigo dovrà stare molto attento perchè quest’anno è riuscito a "vitalizzare" Opitergina e tamai perdendo quei punti che ora mancano alla sua classifica.
Il Concordia ha già cambiato allenatore: Nerino Barel è durato le prime quattro gare per essere sostituito da Francesco Feltrin che, in una situazione di emergenza, quattro assenze, s’è dovuto inchinare domenica al Montecchio Maggiore.
Tiz_76
00mercoledì 13 ottobre 2010 09:51
nei giorni scorsi mi sembra di aver letto che il Rovigo ha dovuto rinunciare definitavamente all'australiano Vittiglia causa problemi col tesseramento
ZakkTV
00mercoledì 13 ottobre 2010 14:36
da www.ilgazzettino.it

Rovigo non "chiude"
Concordia lo acchiappa


Lunedì 11 Ottobre 2010,
CONCORDIA – ROVIGO 1-1
GOL: st 10’ Antonelli, 29’ Zamarian.
CONCORDIA: Pagotto 6.5, Cervesato 6.5, Creglia 6, Albanese 6.5, Prevarin 6 (28’st Zanotel 6), De Bortoli 6.5, Zamarian 6.5, Boldarin 6 (40’st Basso sv), Della Bianca 5.5, Bianco 6 (19’st Sera 6), Verrillo 6. All.: Feltrin.
ROVIGO: Casini 6, Dionisi 6.5, Elitro 6.5 (30’st Chica Serna sv), Barbi 6, Niccolini 6.5, Ruopolo 6.5, Veronese 6 (16’st Luzzi 6), Antonelli 6.5 (34’st Macchia sv), Sabatini 6, Zanardo 6.5, Doukara 6.5. All.: Parlato.
ARBITRO: Volpato di Merano 6.5
NOTE: Espulso al 47’st Zanardo per proteste. Ammoniti: Dionisi, Niccolini, Ruopolo, Veronese, Della Bianca. Angoli: 10–1 per il Rovigo. Recupero: pt 0’, st 4’. Spettatori 200 circa.


Lunedì 11 Ottobre 2010,
Non sarà la soluzione di tutti i mali per il Città di Concordia, ma il pareggio conquistato con il Rovigo, dopo una serie consecutiva di cinque sconfitte, e per di più in formazione ampiamente d’emergenza viste le contemporanee assenze di Villotta, Rosolen e Dal Cin, rappresenta sempre e comunque una notevole iniezione di fiducia per il morale. Mister Feltrin ha dovuto arrangiarsi per mandare in campo una formazione equilibrata. Spazio al giovane Elia Prevarin sulla corsia di sinistra, Cervesato inventato centrale difensivo. I tifosi si sono arrangiati con i riti propiziatori, cospargendo di sale, prima della partita, la panchina ospite. Brave le zebrette nel fare di necessità virtù, a crederci sino alla fine e, soprattutto, a non subire la mazzata psicologica del gol incassato all’inizio della ripresa.
Per i rodigini, invece, scesi in riva al Lemene con l’imperativo di far un sol boccone della cenerentola del torneo, ha il sapore di una sconfitta. Un altro mezzo passo falso che allontana ulteriormente gli uomini di Carmine Parlato dalla vetta della classifica, che pure si sono fatti notare per la quantità di gioco prodotto con notevole ordine tattico, ma senza, peraltro, mostrare di essere scesi in campo con quella fame di vittoria indispensabile per avere la meglio su qualsiasi avversario. Così è successo che non hanno avuto la capacità di chiudere una partita che, ad un certo punto, era sembrata tutta in discesa.
Parlato recuperava Elitro, al debutto in campionato con la maglia biancazzurra e confermava l’assetto adottato contro il Treviso nell’anticipo di nove giorni fa.
Primo tempo piuttosto incolore. Dopo due minuti, pericoloso il Rovigo con una conclusione di Doukara sulla quale si oppone Pagotto, riprende Sabatini che, a colpo sicuro, trova la respinta sulla linea di porta di Albanese. Sarà l’unica emozione sino al riposo. Portieri assolutamente inoperosi. Regge bene il confronto la rabberciata difesa locale.
Ripresa di maggiori contenuti. Come nella prima frazione, è sempre il Rovigo ad avere saldamente tra le mani il pallino del gioco. Sabatini si presenta subito a tu per tu con Pagotto che si salva in qualche maniera. Al 10’, vantaggio rodigino. Pallone indirizzato verso la porta da Antonelli, sulla traiettoria si trova Creglia che devia di testa mandando fuori tempo il proprio portiere. Autogol, ma ai fini del regolamento la marcatura va assegnata all’autore del tiro. Il Concordia alza il baricentro. L’inserimento dei giovani Sera e Zanotel garantisce maggior pericolosità sulle corsie esterne. Per gli ospiti si aprono maggiori varchi. Sabatini ha sui piedi il pallone del raddoppio in un paio di circostanze, ma il Rovigo non assesta il colpo del ko. Il mancato raddoppio amntiene aperta la partita e ricarica le speranze dei padroni di casa. Ci crede il Concordia. Alla mezz’ora, azione insistita di Cervesato, palla che perviene a Zamarian, il quale scarica in rete a girare dalla distanza. Un gran gol. Avanti sino alla fine, ma il risultato non cambia. Se non per l’espulsione per proteste di Zanardo in pieno recupero.
ZakkTV
00mercoledì 13 ottobre 2010 14:41
da www.ilgazzettino.it

Rovigo non "chiude"
Concordia lo acchiappa


Lunedì 11 Ottobre 2010,
CONCORDIA – ROVIGO 1-1
GOL: st 10’ Antonelli, 29’ Zamarian.
CONCORDIA: Pagotto 6.5, Cervesato 6.5, Creglia 6, Albanese 6.5, Prevarin 6 (28’st Zanotel 6), De Bortoli 6.5, Zamarian 6.5, Boldarin 6 (40’st Basso sv), Della Bianca 5.5, Bianco 6 (19’st Sera 6), Verrillo 6. All.: Feltrin.
ROVIGO: Casini 6, Dionisi 6.5, Elitro 6.5 (30’st Chica Serna sv), Barbi 6, Niccolini 6.5, Ruopolo 6.5, Veronese 6 (16’st Luzzi 6), Antonelli 6.5 (34’st Macchia sv), Sabatini 6, Zanardo 6.5, Doukara 6.5. All.: Parlato.
ARBITRO: Volpato di Merano 6.5
NOTE: Espulso al 47’st Zanardo per proteste. Ammoniti: Dionisi, Niccolini, Ruopolo, Veronese, Della Bianca. Angoli: 10–1 per il Rovigo. Recupero: pt 0’, st 4’. Spettatori 200 circa.


Lunedì 11 Ottobre 2010,
Non sarà la soluzione di tutti i mali per il Città di Concordia, ma il pareggio conquistato con il Rovigo, dopo una serie consecutiva di cinque sconfitte, e per di più in formazione ampiamente d’emergenza viste le contemporanee assenze di Villotta, Rosolen e Dal Cin, rappresenta sempre e comunque una notevole iniezione di fiducia per il morale. Mister Feltrin ha dovuto arrangiarsi per mandare in campo una formazione equilibrata. Spazio al giovane Elia Prevarin sulla corsia di sinistra, Cervesato inventato centrale difensivo. I tifosi si sono arrangiati con i riti propiziatori, cospargendo di sale, prima della partita, la panchina ospite. Brave le zebrette nel fare di necessità virtù, a crederci sino alla fine e, soprattutto, a non subire la mazzata psicologica del gol incassato all’inizio della ripresa.
Per i rodigini, invece, scesi in riva al Lemene con l’imperativo di far un sol boccone della cenerentola del torneo, ha il sapore di una sconfitta. Un altro mezzo passo falso che allontana ulteriormente gli uomini di Carmine Parlato dalla vetta della classifica, che pure si sono fatti notare per la quantità di gioco prodotto con notevole ordine tattico, ma senza, peraltro, mostrare di essere scesi in campo con quella fame di vittoria indispensabile per avere la meglio su qualsiasi avversario. Così è successo che non hanno avuto la capacità di chiudere una partita che, ad un certo punto, era sembrata tutta in discesa.
Parlato recuperava Elitro, al debutto in campionato con la maglia biancazzurra e confermava l’assetto adottato contro il Treviso nell’anticipo di nove giorni fa.
Primo tempo piuttosto incolore. Dopo due minuti, pericoloso il Rovigo con una conclusione di Doukara sulla quale si oppone Pagotto, riprende Sabatini che, a colpo sicuro, trova la respinta sulla linea di porta di Albanese. Sarà l’unica emozione sino al riposo. Portieri assolutamente inoperosi. Regge bene il confronto la rabberciata difesa locale.
Ripresa di maggiori contenuti. Come nella prima frazione, è sempre il Rovigo ad avere saldamente tra le mani il pallino del gioco. Sabatini si presenta subito a tu per tu con Pagotto che si salva in qualche maniera. Al 10’, vantaggio rodigino. Pallone indirizzato verso la porta da Antonelli, sulla traiettoria si trova Creglia che devia di testa mandando fuori tempo il proprio portiere. Autogol, ma ai fini del regolamento la marcatura va assegnata all’autore del tiro. Il Concordia alza il baricentro. L’inserimento dei giovani Sera e Zanotel garantisce maggior pericolosità sulle corsie esterne. Per gli ospiti si aprono maggiori varchi. Sabatini ha sui piedi il pallone del raddoppio in un paio di circostanze, ma il Rovigo non assesta il colpo del ko. Il mancato raddoppio amntiene aperta la partita e ricarica le speranze dei padroni di casa. Ci crede il Concordia. Alla mezz’ora, azione insistita di Cervesato, palla che perviene a Zamarian, il quale scarica in rete a girare dalla distanza. Un gran gol. Avanti sino alla fine, ma il risultato non cambia. Se non per l’espulsione per proteste di Zanardo in pieno recupero.

Parlato: «Dominiamo
ma non raccogliamo»


Lunedì 11 Ottobre 2010,
Dopo l’inaspettato pareggio con il Concordia fuori casa, parole di delusione per mister Parlato amareggiato per il risultato, a sua detta immeritato: «Provo un grande rammarico. Perché in campo c’è stato esclusivamente il Rovigo; i miei ragazzi sono stati per larghi tratti padroni del campo, hanno creato diverse palle-gol senza subirne. Dall’inizio della gara abbiamo dimostrato di voler vincere, l’impegno dei miei è stato visibile in tutti i novanta minuti, infatti non ho niente da rimproverar loro, siamo stati propositivi e combattivi fino alla fine».
Non siete stati capaci di chiudere la gara. «Il nostro problema è proprio quello. Questa volta, però, siamo stati anche sfortunati perché abbiamo preso un gol su un tiro imparabile, ma per il resto la squadra è stata impeccabile, non abbiamo rischiato quasi mai ed eravamo messi bene in campo. Dobbiamo continuare a lavorare per aumentare la nostra autostima, per riuscire a finalizzare di più e non tirarci indietro nei momenti decisivi. Questo è una difficoltà che ci portiamo dietro dall’inizio del campionato, ma si spera che andando avanti e imparando a migliorarci partita dopo partita riusciamo a risolvere questo handicap. Abbiamo dimostrato di essere un buon gruppo e di saper dominare l’avversario, purtroppo, anche questa volta ci è andata male».
A dire la sua sull’incontro è anche Vito Antonelli, autore del gol del momentaneo vantaggio: «Anch’io come il tecnico sono profondamente amareggiato per questo pareggio che per noi rappresenta una sconfitta».
Ci sono stati alcuni dubbi sull’assegnazione della marcatura a causa di alcune deviazioni, ma il regolamento attribuisce la rete al numero otto rodigino che, comunque, pensa relativamente alla marcatura personale ma che, invece, non riesce a darsi pace per il successo gettato alle ortiche: «Noi eravamo venuti qui per vincere, per questo il punto guadagnato non ci rende molto felici, bisogna però dare merito ai nostri avversari. Non si sono persi d’animo dopo lo svantaggio ed hanno continuato a lottare; loro venivano da cinque sconfitte consecutive, magari dentro di loro è scattato qualcosa che li ha portati al gol, credo che la loro grinta li abbia premiati anche se noi dovevamo approfittare delle loro difficoltà per andare sul due a zero e chiudere i conti».
Anna Gaiarin

Gol, paternità contesa
ma la classifica piange


Lunedì 11 Ottobre 2010,
Nel pareggio contro l'ultima in classifica c'è chi si contende il gol del Rovigo. Vito Antonelli chiarisce, dal suo punto di vista, la situazione della rete dell'1-0: «Ho segnato io, l'ha sfiorata un loro difensore di testa e il gol l'ho realizzato io».
Ancora una volta il Rovigo è raggiunto, qual è il motivo? «Sono partite da chiudere e non riusciamo a farlo, poi veniamo puniti al primo tiro in porta. Avevamo la partita praticamente in mano e non mi so spiegare».
Lo stesso centrocampista aggiunge: «Sono molto rammaricato, finora dovevamo vincere tutte le partite fino ad ora. Portiamo a casa troppo poco, i punti iniziano ad essere pochi. Contro il Concordia abbiamo fatto tutti una buona partita, mi stavo divertendo, nessuno di noi ha fatto male. La cosa più eclatante è che non riusciamo ad andare sul doppio vantaggio e veniamo puniti più del normale. È incredibile da raccontare».
Anche Alessio Sabatini rivendica la paternità della rete biancazzurra: «Io l'ho toccata, poi è carambolata anche addosso ad un difensore loro, quindi lo sento mio il gol».
Nonostante il vantaggio non si riesce a portare a casa la posta in palio intera. «È questione che potrebbe anche finire la partita anche 1-0. Andiamo sempre in vantaggio, creiamo ma non riusciamo a portare a casa i tre punti. È un momento che non riusciamo a raddoppiare e alla prima opportunità per gli avversari prendiamo la rete».
È preoccupato dai nove punti che separano il Rovigo dal Treviso capolista? «Il campionato comunque è lungo, anche se siamo distanti ora dal Treviso. Abbiamo fatto i nostri errori ma siamo anche stati sfortunati. Dobbiamo credere in noi stessi, ci sono ancora tante giornate e ce la metteremo tutta».
Il veterano Andrea Barbi commenta così l'ennesimo pareggio: «Ancora, purtroppo, è un film che si ripete perchè pur avendo il pallino del gioco in mano per tutta la partita abbiamo avuto tante occasioni e loro, nell'unico tiro in porta, hanno segnato. Il Concordia è sceso in campo con solo un attaccante e non ci ha lasciato spazio».
Un altro punto che non porta fieno alla cascina della graduatoria del Rovigo... «Sinceramente non guardiamo la classifica in questo momento, pensiamo a domenica prossima e dobbiamo fare tre punti. Il distacco con le prime è evidente, non dobbiamo commentare questo, dobbiamo solo fare una serie di vittorie una dietro l'altra... Bisogna iniziare a vincere».
Paolo Zanardo è stato espulso al 2’ di recupero. «Ho bestemmiato - ammette - per il dolore lancinante alla caviglia per un fallo che il direttore di gara non mi aveva fischiato. L’ingiuria era involontaria, mi è scappata per il dolore e non era diretta all’arbitro».
Simone Chiarion

Pasquali: «Dal Rovigo
voglio più concretezza»


Martedì 12 Ottobre 2010,
Siamo alle solite: il Rovigo non tiene il vantaggio. Per la quarta volta avanti nel punteggio nelle ultime quattro gare, si fa raggiungere nel quarto d’ora finale. È successo pure a Concordia Sagittaria, dove il Rovigo ha proseguito nellla rivitalizzazione di squadre in difficoltà di classifica. Così a sei giornate di campionato il bilancio è sufficiente per una squadra che spera di salvarsi traccheggiando a metà classifica, ma non certamente per chi vuole (e ha i mezzi) per essere protagonista della lotta per la promozione. Andrea Pasquali, dg biancazzurro, non nasconde il suo stato d’animo: «Mi ha dato fastidio pareggiare una partita così. Abbiamo maturato la dote di fare il Babbo Natale per gli avversari, ci siamo fatti raggiungere e abbiamo preso cinque ammonizioni e un’espulsione».
Dal veneziano scaturisce un esito non soddisfacente della trasferta. «Sappiamo mantenere il possesso di palla, creiamo diverse occasioni da gol, segno che la squadra c’è, ma non siamo freddi e lucidi al momento di sfruttarle. Abbiamo fiducia nei ragazzi della rosa, ma avere l’80 per cento di possesso palla serve a poco se poi non riusciamo a tradurlo in gol e manchiamo occasioni nitide. Vogliamo più concretezza».
Da domani si lavorerà insieme per risolvere un problema che rischia di diventare cronico, stando a quanto visto finora. «Dobbiamo confrontarci e capire dove stanno le ragioni di questo comportamento. Pare quasi ci sia una paura di vincere. Probabilmente va sistemato qualcosa a livello psicologico, oppure c’è una questione di "fame" di vittorie che non tutti posseggono. Ci stiamo adoperando per risolvere quanto prima la questione del passaggio societario ed evitare che ci sia l’alibi dei "residui dell’anno scorso". Rovigo merita di più di questa posizione anonima e siamo impegnati in questa direzione. Non ci demoralizziamo sapendo che la nostra squadra ha una qualità tecnica sopra la media del girone. Noi abbiamo dimostrato la nostra disonibilità, ci attendiamo più volontà e personalità anche a centrocampo e vogliamo risposte dai giocatori. Tutto è recuperabile a 28 giornate dalla conclusione del campionato, ma non bisogna più sbagliare per rientrare al più presto nelle zone di classifica che ci competono».

L’ADDIO DI VITTIGLIA

Ha prevalso
la delusione
di non poter


giocare
Martedì 12 Ottobre 2010,
Tornerà il Rovigo sul mercato per sostituire Reece Vittiglia, appena rientrato in Australia? Per il momento non ci sono indicazioni precise. Pasquali non lo esclude: «Stiamo vedendo», si limita a dire, perchè o c’è il giovane adatto per caratteristiche e personalità o non ne vale la pena. Spiace per l’addio al nazionale Under 20 australiano, ma la burocrazia e la delusione per le lungaggini nel tesseramento, unite alla nostalgia di casa, hanno pesato sulle scelte di un ragazzo di 19 anni, sensibile e amareggiato dal continuare a vedere il campo dalla... tribuna.

CALCIO SERIE D

Il Rovigo si stringe a Scerra


Mercoledì 13 Ottobre 2010,
Lutto in casa Rovigo Calcio. Ieri, in mattinata, una delegazione della squadra di Carmine Parlato, con l'allenatore, il direttore generale Pasquali, alcuni dirigenti (Vani Patrese, Ivano Belella, Pietro Sannia) e alcuni giocatori (Vito Antonelli e Matteo Dionisi), ha presenziato a Pontelagoscuro ai funerali di Alessandro Scerra, padre dell'attuale presidente del Rovigo Francesco Scerra (in attesa della firma del passaggio di società alla dirigenza Calanca), scomparso a 85 anni. Per ricordare la figura di Alessandro Scerra la società ha fatto richiesta alla Lega Serie D di osservare un minuto di raccoglimento prima del fischio di inizio di Rovigo-Union Quinto. Proprio in vista di questo importantissimo incontro della settima di campionato, sono ripresi gli allenamenti, ieri pomeriggio, dei biancazzurri. Lavoro molto più leggero dei compagni per Ruopolo e Barbi, affaticati dopo la sfida di domenica scorsa (1-1 a Concordia). Per oggi si attende l'entità della squalifica di Paolo Zanardo (espulso nel match di domenica scorsa contro il Concordia per bestemmia). Si sta già lavorando per le contromisure da adottare per rimpiazzare la forte punta (utilizzata spesso sull'esterno), si potrebbe anche cambiare modulo, lasciando Doukara in appoggio a Sabatini e rafforzando il centrocampo, facendo giocare contemporaneamente Macchia, Barbi e Antonelli con un under duttile (ad esempio Chica). Altra soluzione sarebbe quella di proporre il 4-3-3 con Giusti in avanti vicino a Doukara-Sabatini. Giovedì sarà il giorno chiave per vedere se D'Elia (che ieri ha goduto di un giorno di riposo), finita la partita in famiglia, potrà essere disponibile per domenica. Se l'attaccante dovesse farcela potrebbe consentire al tecnico di variare modulo durante l'incontro passando dal 4-2-3-1 ad un 4-3-3 in corsa, viste le sue caratteristiche offensive.

ZakkTV
00sabato 16 ottobre 2010 14:36
da www.ilgazzettino.it



SERIE D
Due giornate di squalifica per parole irriguardose verso l’arbitro

Zanardo: «Preso di mira»

Giovedì 14 Ottobre 2010,
È arrivata la sanzione per Paolo Zanardo. Il giudice sportivo ha stabilito due turni di stop per l'attaccante biancazzurro, espulso domenica scorsa per frase irriguardosa nei confronti dell'arbitro. Lo stesso Zanardo afferma che si aspettava una maggiore severità da parte del giudice sportivo.
«Sono contento, pensavo che mi avrebbero squalificato per tre giornate. Ovviamente sono veramente molto dispiaciuto, perché volevo giocare contro l'Union Quinto, la mia ex squadra, e perché in questo momento mi tocca lasciare la squadra per due giornate».
Qquanta colpa ha sul rosso contro il Concordia? «Secondo me il livello degli arbitri è molto basso, sono molto scarsi. Ti prendono di mira e ti fischiano il fallo. Alla prima giornata ci hanno dato un fuorigioco su retropassaggio loro. Nella partita contro il Concordia è stato un po’ eccessivo a darmi l'espulsione, poteva chiudere un occhio. Ha trovato il presupposto per buttarmi fuori e c'è riuscito».
Carmine Parlato si trova a sostituire la preziosa pedina per le prossime due domeniche. L'allenatore, però, era preparato alla squalifica. «Dobbiamo fare di necessità virtù, credo che era una cosa che avevo messo in preventivo quella di perdere Zanardo per due turni e quindi, per me, è superata».
Il Rovigo perde ancora una volta un calciatore importante dopo un'espulsione. Dobbiamo farci l'abitudine?
«Credo che siano passate alcune partite dopo l'Opitergina. Non ci sarà mai una continuità di partite finite in undici, anche se la speranza c'è sempre. Dentro lo spogliatoio abbiamo un regolamento interno, chi sbaglia paga la sanzione, specie se per motivo disciplinare».
Ci sarà, quindi, una multa per Zanardo? «Interverrà la società, se riterrà opportuno, per prendere provvedimenti. Il primo a esser dispiaciuto, comunque, è lo stesso Zanardo».

Allenamento a ritmo sostenuto
Pronto a rientrare anche D’Elia


Giovedì 14 Ottobre 2010,
Ieri duro lavoro per la truppa di Carmine Parlato che ha svolto sedute di preparazione sull'intensità e sulla velocità. Si sono allenati tutti gli effettivi a disposizione, tranne ovviamente Furlanetto che è ko fino a inizio 2011, dopo il grave infortunio della prima giornata. Hanno lavorato a parte Antonelli e Barbi, ma le loro condizioni non preoccupano. Recuperato pienamente D'Elia, che già contro l'Union Quinto potrebbe essere schierato dall'inizio.

Il tecnico Parlato non si preoccupa e prepara la sostituzione


SERIE D Prima sfida della storia in campionato del Rovigo contro l’Union Quinto. Novità nell’undici

Parlato tra i dubbi
del centrocampo


Simone Chiarion
Sabato 16 Ottobre 2010,rranno convocati, ma non è certa la loro presenza dall'inizio, visto
Domani il Rovigo giocherà per la prima volta una sfida di campionato contro l'Union Quinto, formazione che naviga attualmente al terzo posto in classifica.
I biancazzurri nella loro storia hanno affrontato l'Union Quinto solamente negli spareggi promozione dall'Eccellenza alla serie D nel 2001-02. Sulla panchina polesana c'era Rocchi e il Rovigo si qualificò grazie a una convincente vittoria casalinga (4-0, dopo l'1-1 dell'andata). Anche per la settima giornata di campionato serve una vittoria convincente, dopo una serie di pareggi che ha indebolito la classifica della formazione di Carmine Parlato.
Ancora in dubbio l'impiego dal primo minuto dei due centrocampisti centrali Barbi e Antonelli che sicuramente ve che in settimana non si sono allenati con regolarità per colpa di affaticamenti muscolari. Spazio molto probabilmente alla novità Luzzi-Elitro come tandem sulla sinistra, come anticipato. Davanti, a supportare Sabatini, ci sarà Doukara con Giusti pronto a subentrare in caso di necessità. In panchina andrà anche il rientrante D'Elia.
Attenzione alle espulsioni. Domani il Rovigo sarà privo per squalifica di Zanardo (che fra l'altro si è allenato a parte per un risentimento). Già nella scorsa stagione più di metà della sfide sono terminate in inferiorità numerica, lo stesso dicasi per quest'anno (ben quattro espulsioni in sette gare ufficiali, includendo il rosso di D'Elia a Chioggia in Coppa Italia).
Quest'oggi, alle 15.30, scende in campo la formazione Juniores guidata da Adriano Rossignoli. I giovani biancazzurri saranno impegnati fuori casa contro il Villafranca Veronese e cercheranno di riscattare gli ultimi insuccessi dopo un buon inizio di campionato.


ZakkTV
00lunedì 18 ottobre 2010 15:45
da www.ilgazzettino.it

Il Rovigo fa poi disfa
e ci si mette l’arbitro


Lunedì 18 Ottobre 2010,
ROVIGO-UNION QUINTO 1-1
GOL: pt 31’ Ruopolo, st 18’ Cattelan.
ROVIGO (4-2-3-1): Casini 6, Dionisi 6, Niccolini 6, Ruopolo 6,5, Luzzi 6,5; Antonelli 6 (1’st Veronese 5), Macchia 6,5; Ezzaari 5,5 (11’st D’Elia 6), Doukara 6,5, Giusti 5 (35’st Elitro nc); Sabatini 5,5; all.: Parlato.
UNION QUINTO (4-1-4-1): Tomei 6; Sartoretto 6, Stancanelli 5 (12'st Chiappetta 6), De Checchi 6,5, Zlatic 6; Vidotto 6.5; Nichele 5 (17'st Morbioli 6), Modolo 6,5, Colombani 6.5, Roman del Prete 6; Cattellan 6,5 (36'st Franchetto sv); all.: Tomei.
ARBITRO: Gentile di Lodi 5.
NOTE: ammoniti Ezzaari, Macchia, Vidotto; angoli 6-4 per il Rovigo, recuperi: 1’pt, 3’st. Spettatori 300 circa.


Lunedì 18 Ottobre 2010,
L’ennesimo pareggio del Rovigo non permette alla formazione polesana di decollare in classifica, consente però agli ospiti trevigiani di mantenersi in quota. E chi può tornare a casa con un po’ più di soddisfazione è Ermanno Tomei che si è tirato fuori dalla trasferta al Gabrielli con un pizzico di buona sorte per la consueta dabbenaggine difensiva dei biancazzurri. L’infreddolita platea del Gabrielli trova modo di "scaldarsi" per le decisioni di Gentile di Lodi con la richiesta (in un caso parsa più che giustificata) di almeno un rigore nel concitato finale. Forse non tanto per il tocco di mano di Zlatic ad ingresso area su un pallone ravvicinato, quanto al 47’ su Franchetto che, a braccio alzato, devia in centro area un colpo di testa di Dionisi diretto in porta. E che il rigore ci potesse stare l’ha ammesso con onestà anche il tecnico ospite. Per l’arbitro, invece, non succede nulla scolpendo così un risultato alla fine piuttosto logico. Perchè il Rovigo fa e disfa e l’Union Quinto giustamente ne approfitta e ringrazia.
Partita contrassegnata dalle assenze, da entrambe le parti. Oltre a Furlanetto e Zanardo, a Parlato vengono a mancare all’ultimo Barbi mentre Antonelli va stoicamente in campo per gettare la spugna a metà gara. Tomei si mette guardingo con un 4-1-4-1 che tende a contenere i rodigini prima di cercare di offendere. C’è tanto vento e l’abbrivio della scelta del campo favorisce gli ospiti che provano a insidiare Casini con Colombani all’8’ e Ramon del Prete all’11’. Sale di quota il Rovigo che conquista più palloni a centrocampo. La manovra è abbastanza compassata e l’Union si chiude con ordine. I padroni di casa risentono di mancanza di automatismi sulla trequarti, a Sabatini che deve tornare indietro per dare vita all’azione non arrivano palloni giocabili e solo Doukara pare avere la giusta intraprendenza per saltare l’uomo. Sui palloni aerei il Rovigo costruisce le opportunità: Niccolini alto di poco su angolo di Luzzi, servizio di Doukara per Giusti che libero in piena area manca la deviazione vincente e il gol alla mezz’ora: corner di Luzzi sul quale irrompe Ruopolo che di testa trova il pertugio nell’area affollata infilando a destra di Tomei. L’Union Quinto reagisce e vive i 10’ migliori a fine della prima frazione; al 40’ Vidotto serve Colombani che da centro area tira al volo con sfera a lato del palo destro di Casini; al 46’ un’incornata di De Checchi su servizio dalla bandierina viene alzata di testa da un difensore rodigino.
Il Rovigo, come in tante altre occasioni, non riesce a "chiudere" il risultato (ad esempio Giusti all’11’ si trova libero in area ospite ma pasticcia) e con il più puerile degli errori a centrocampo spiana al 18’ la strada al pareggio dei trevigiani. Veronese, subentrato ad Antonelli, nella metà campo avversaria serve centralmente.... Modolo che capovolge l’azione, Dionisi e lo stesso Veronese lo vanno a chiudere, l’esterno scivola e un rimpallo mette il più ghiotto degli assist sul piede di Cattelan che, solo davanti a Casini, lo batte infilando sulla sinistra.
Il Rovigo ha il tempo per reclamare i due rigori già accennati e di confezionare un colpo di testa del rientrante D’Elia alto di poco. L’unico che potrebbe cambiare il match è l’arbitro Gentile, il quale però, al contrario degli altri presenti allo sradio, non vede il rigore in pieno recupero e fa morire il match senza altre emozioni.


Parlato: «Stiamo pagando
carissimo il minimo errore»


Lunedì 18 Ottobre 2010,
A Carmine Parlato, nonostante il risultato non sia stato soddisfacente, è comunque piaciuto il comportamento della squadra. «Abbiamo fatto una buona gara - spiega il tecnico biancazzurro - dimostrando di saper leggere nel modo giusto la partita, ma poi a rovinare tutto, come in altre occasioni, è arrivato un errore, un episodio sfortunato che ci ha fatto mancare ancora l'appuntamento con la vittoria». L'allenatore del Rovigo non ha molto da rimproverare ai suoi giocatori. «I ragazzi si sono impegnati, hanno mostrato di capire come si doveva stare in campo contro avversario del genere - commenta Parlato - Nel primo tempo, con l'esclusione dei primi minuti, abbiamo sempre tenuto il gioco nelle nostre mani, meritando il vantaggio con il quale siamo andati al riposo. Nella ripresa abbiamo iniziato con lo stesso ritmo, ma purtroppo siamo incappati nell'errore che ci è costato il pareggio. A quel punto ho anche provato a cambiare qualcosa sul piano tattico, cercando una maggiore spinta sulle fasce in modo da sfruttare i cross in area. Ma evidentemente non è stato sufficiente ed è arrivato questo ennesimo pareggio».
Parlato è dispiaciuto per questo risultato che va stretto alla squadra biancazzurra. «Purtroppo in questo periodo stiamo pagando troppo gli errori che commettiamo - dice - Nel complesso giochiamo delle buone partite, ma per una ragione o per l'altra, non riusciamo a vincere. È il nostro rammarico maggiore, tenuto conto che le squadre che ci stanno davanti in classifica sono ampiamente alla nostra portata, come si è visto in varie occasioni. Dispiace per i ragazzi, ma anche per la società e per i tifosi».
L'allenatore rodigino mette anche in evidenza i problemi di una squadra che non poteva contare su diversi infortunati e che aveva in campo qualche elemento non al meglio della condizione. «Non dimentichiamo - aggiunge - che oggi ci mancava un uomo d'ordine come Barbi, che Antonelli non era ancora pronto per una partita intera e che Macchia era al suo rientro dopo una lunga assenza. Tutte situazioni che non ci hanno aiutato». Sugli episodi dei due presunti rigori negati al Rovigo, Parlato non si sbilancia. «È inutile fare commenti - conclude - L'arbitro ha deciso in un certo modo e c'è poco da discutere». Chi invece vorrebbe discutere è Roberto Busi, il vice di Parlato, che davanti allo spogliatoio dell'arbitro fatica a contenere la sua rabbia per i due penalty non concessi ai biancazzurri.

Tomei: «Il rigore c’era»
Pasquali: «Siamo uniti»


Lunedì 18 Ottobre 2010,
(R.R.) La partita è finita da poco, ma le porte dello spogliatoio del Rovigo restano chiuse per un bel po’. Così si presenta ai cronisti per primo il tecnico dell'Union Quinto Ermanno Tomei è soddisfatto dell'1-1. Il Rovigo ha protestato per un paio di penalty non concessi... «Effettivamente poteva esserci un rigore per la squada di casa». Siete andati in difficoltà sulle palle alte, concorda? «Sì, in effetti sulle palle alte soffriamo. Niccolini e Ruopolo ci hanno messo in difficoltà sui calci d'angolo perchè sono bravi di testa. Poi ci ha messo in difficoltà anche Doukara che è molto bravo sull'uno contro uno».
Alessandro Cattelan è felice per aver siglato la rete del pareggio: «È andata bene. Un'azione confusa dove mi è capitata la palla in mezzo all'area e ho segnato. Arrivavo da dietro in corsa e mi sono buttato dentro, ho calciato di prima intenzione. È stato un gol molto casuale, fortunatamente ho sfruttato l'unica occasione che mi è stata concessa».
Nello stanzone biancazzurro ci sono i giocatori, compresi gli infortunati come Furlanetto e Barbi, l'allenatore e il direttore generale, Andrea Pasquali. Un incontro per chiarire certe situazioni che stanno creando un po’ di tensione nel gruppo biancazzurro. «Ho voluto vedere i giocatori - spiega Andrea Pasquali - sia per rincuorarli in questo momento poco felice sul piano dei risultati e sia per tranquillizzarli sulla questione dei pagamenti degli stipendi. Adesso è tutto a posto, anche se non nascondiamo che ci siano dei problemi. L'importante, però, è restare uniti e mi pare, da questo punto di vista, che il gruppo stia dimostrando di esserlo».
Parlando della partita Pasquali non nasconde una certa delusione per un risultato che avrebbe potuto essere diverso. «Ho visto una gara esattamente uguale alle precedenti - dichiara - Siamo andati in vantaggio e poi ci siamo fatti raggiungere con un gol che si poteva evitare. Dovevamo chiudere la partita, ma non siamo riusciti a farlo. Come in altre circostanze abbiamo avuto tanto possesso di palla, però non siamo capaci di essere pericolosi. Dispiace gettare al vento tutte queste occasioni contro avversari che non mi sembrano per nulla più forti del Rovigo. Spero che questa lunga serie di pareggi finisca al più presto e si torni a vincere».
Tra i migliori in campo c'è stato sicuramente Souleymane Doukara, deluso anche lui per questo pareggio. «Era una partita da vincere - dice l'attaccante biancazzurro - Abbiamo giocato molti palloni, ma raramente ci siamo messi nelle condizioni di concludere a rete. Tiriamo poco. Sono abbastanza contento di come ho giocato, però mi sarebbe piaciuto segnare un gol». Sui due presunti rigori sui quali reclama il Rovigo, l'opinione di Doukara è precisa. «C'erano entrambi e mi sono sembrati anche piuttosto evidenti. Però è l'arbitro che decide e stavolta ha deciso che non c'erano».
Vito Antonelli non è rientrato in campo dopo l'intervallo e il motivo lo spiega lo stesso giocatore. «Nel finale del primo tempo ho sentito un leggero riacutizzarsi del dolore alla gamba. Ho avuto paura che continuando a giocare il problema muscolare accusato in settimana potesse diventare più serio e allora ho chiesto all'allenatore di essere sostituito».




ZakkTV
00giovedì 21 ottobre 2010 14:19
da www.ilgazzettino.it

ROVIGO CALCIO

Calanca rassicura
tecnici e giocatori:
«Firma imminente»


Giovedì 21 Ottobre 2010,
Ieri è stata una giornata rassicurante per il Rovigo Calcio. Negli spogliatoi è arrivato il presidente in pectore Claudio Calanca che ha parlato principalmente con Carmine Parlato (allenatore) e con Andrea Pasquali (direttore generale), ma anche con tutta la squadra.
Il futuro masimo dirigente ha illustrato alcuni aspetti della nuova gestione societaria rassicurando l'ambiente sulla questione stipendi: già oggi, infatti, dovrebbe arrivare un acconto degli stipendi dei calciatori e di tutto lo staff. Il 29 ottobre (o al massimo il 4 novembre) dovrebbe avvenire la tanto sospirata firma del passaggio di società, da Francesco Scerra ad appunto al gruppo capeggiato da Calanca. E questo servirebbe per rasserenare un ambiente scottato già in passato sul tema economico.
Per quanto concerne le notizie dal campo Vito Antonelli continua ad aver problemi muscolari e ha sostenuto un allenamento a basso ritmo, lavorando a parte; mentre Andrea Barbi si è allenato regolarmente, senza però forzare. Entrambi sono in dubbio per la sfida esterna, contro il Montecchio, di domenica prossima. Nella giornata di ieri sono anche arrivate le decisioni del giudice sportivo, nessun giocatore del Rovigo e neppure del Montecchio è stato fermato; Paolo Zanardo (espulso a Concordia) non potrà esser disponibile perchè dovrà scontare la seconda ed ultima giornata di squalifica.
Simone Chiarion
ZakkTV
00venerdì 22 ottobre 2010 14:41
gazzettino

SERIE D Antonelli, invece, non ce la farà per la trasferta a Montecchio Maggiore

Rovigo: Barbi recupera, farà coppia con Macchia

Venerdì 22 Ottobre 2010,
Allenamento del giovedì in «Campo D» per il Rovigo Calcio di Carmine Parlato che domenica prossima affronterà il Montecchio, in trasferta, per l'ottava giornata di campionato. Nella partitella l'allenatore veneto-campano ha provato il classico 4-2-3-1 con la solita retroguardia, composta da Dionisi, Ruopolo, Niccolini e Luzzi (e con Casini fra i pali) rinnovando però il centrocampo. Sulla mediana si è rivisto Barbi. Il navigato centrocampista è recuperato e nel test in famiglia ha affiancato Macchia davanti alla difesa. Sugli esterni avanzati hanno agito D'Elia a destra e Elitro a sinistra, con Doukara centrale che ha supportato Sabatini. Presumibilmente questo sarà anche l'undici che vedremo in campo domenica, considerati i guai fisici di Antonelli. Il calciatore barese è rimasto ai box anche nell'ultima seduta, lavorando senza palla, quindi è problematico pensare ad un suo utilizzo contro il Montecchio. Lavoro a parte anche per Eugenio, vittima di una contrattura.
Durante l'allenamento Parlato si è soffermato spesso sugli schemi derivanti da calcio piazzato, specie sui calci d'angolo. Lo specialista dalla "bandierina" è Luzzi, già domenica scorsa proprio su un corner del terzino sinistro è nato il gol biancazzurro di Ruopolo. Attenzione anche alla possibilità che il 4-2-3-1 diventi 4-4-2 in fase difensiva, con Elitro e D'Elia pronti a scalare sulla linea di metà campo e con Doukara in pressing sui portatori di palla avversari. Novità dal settore giovanile: domani pomeriggio la formazione juniores giocherà sul «Campo A» (quindi quello principale) contro il Mantova.
ZakkTV
00mercoledì 27 ottobre 2010 14:51
da www.ilgazzettino.it

Il Rovigo impara
di nuovo a vincere


Lunedì 25 Ottobre 2010,
Il Rovigo guarisce dal mal di pareggite e torna a sorridere. Recita il mea culpa il Montecchio che, dopo un primo tempo disastroso, giocare la ripresa con un uomo ma non trova il pari.
L'avvio di partita mostra un Rovigo meglio disposto. Il risultato cambia al 13’ quando, su una verticalizzaze di Barbi c’è lo scatto di Sabatini che punta verso l'area contrastato da De Pretto, Milan è costretto ad uscire dall'area ma il suo rinvio finisce sui piedi di D'Elia che dalla tre quarti trova il gol.
I padroni di casa stentano a trovare profondità, mentre le ripartenze rodigine mettono sempre alla frusta la retroguardia castellana, in particolare a sinistra portate da Elitro. Su una di queste (26') Milan esce sui piedi di Doukara; al 34' Elitro chiama al tiro Sabatini, Milan blocca a terra. Il Montecchio trova il bandolo della matassa e continua ad insistere su lunghi lanci a scavalcare il centrocampo che però finiscono inevitabilmente preda della retroguardia ospite. L'unica minaccia i castellani riescono a costruirla al 41' quando, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, c’è lo stacco di Sarrapochiello che però è contrastato da Niccolini che devia in corner. Al 45' Barbi batte a sorpresa una punizione, Sabatini scatta verso l'area ma controlla male e permette a Milan sventare in uscita.
Ripresa. Il Montecchio sembra tornare i campo con altro spirito. Al 2' Roveretto scodella in area, sulla sfera s’avventa Sarrapochiello che incorna in tuffo con palla che però si perde sopra la traversa. Il Rovigo però non si fa intimorire e continua a tenere alto il proprio baricentro. Al 6' la gara cambia decisamente copione con il Rovigo che rimane in dieci per l'espulsine di Elitro, sino ad allora il migliore dei suoi, reo di una gomitata a Roveretto che gli correva a fianco. Per il rodigino, già ammonito nella prima frazione, rosso diretto senza passare per il secondo giallo.
Parlato non effettua cambi, arretra solo a centrocampo Doukara; al contrario Venturini getta nella mischia Tresso per dare più peso al centrocampo.
Al quarto d'ora la prima grande opportunità per i locali di pareggiare i conti: sponda di Sarrapochielo per il mancino Dissegna, la palla arriva sul destro dell’attaccante che non trova la porta spedendo a fil di palo.
Rovigo costretto sulla difensiva ma sempre pronto a far scattare il contropiede, ed al 24' Milan è chiamato all'ennesima uscita per anticipare Sabatini. Al 26' Tresso cerca di aggirare le difficoltà di penetrazione con un tiro dai trenta metri che si perde di poco sul fondo.
Al 29' il cross di Lazzari attraversa tutto lo specchio dell’area rodigina senza trovare compagni per la deviazione. Al 40' il Montecchio va in gol con Sarrapochiello sul cross di Camerra, ma l'arbitro annulla su segnalazione del collaboratore di linea per fuorigioco: nessuna protesta locale. Il pari per il Montecchio potrebbe arrivare al 45' ma Lazzari calcia alle stelle la palla servita da Dissegna.

Lunedì 25 Ottobre 2010,
MONTECCHIO-ROVIGO 0-1
GOL: pt 13' D'Elia
MONTECCHIO: Milan 6, Bevilacqua 6 (23'st Peotta 5.5), Munaretto 5.5, De Pretto 6, Girlanda 6, Gajcanin 5.5 (10'st Tresso 6.5), Lazzari 6 , Roveretto 6 (35'st Camerra 6), Sarrapochiello 6, De Cao 5.5, Dissegna 6. All. Venturini
ROVIGO: Casini 6, Dionisi 6, Luzzi 6, Barbi 6.5, Niccolini 6, Ruopolo 6.5, D'Elia 6.5 (30'st Veronese 6), Macchia 6, Sabatini 6.5 (44'st Giusti sv), Doukara 6.5, Elitro 5. All. Parlato
ARBITRO: Lazzeri di Arezzo 6
NOTE: In tribuna l’osservatore della nazionale Under 18 Magrini. Espulso 6'st Elitro . Ammoniti: Gajcanin, Elitro, Barbi, Girlanda, Sabatini, Dukara, Peotta. Calci d'angolo: 4-1. Recuperi: 1' e 4' . Spettatori 250 circa.

GIOVANILI BIANCAZZURRE

Doppietta di Zanardo, successo dei giovanissimi


Lunedì 25 Ottobre 2010,
La Juniores di Adriano Rossignoli ha vinto 3-1 sabato pomeriggio contro il Mantova. Vantaggio ospite su autogol di Lazzarini, poi reti di Ferrarese, e doppietta di Zanardo (squalificato con la prima squadra). L'allenatore Rossignoli sulla posizione di Paolo Zanardo: «L'ho impiegato nella stessa logica della prima squadra, partiva esterno ma poi si accentrava. L'ho fatto lavorare principalmente per cercare il passaggio o il tiro». Vittoria meritata. «Sono molto soddisfatto, abbiamo vinto contro una grande squadra e migliorato la nostra classifica». Ieri 2-2 a Nogara per gli Allievi Regionali di Sandro Tessarin, in vantaggio con gol di Sirianni, poi raggiunti e in svantaggio sono riusciti ugualmente a raddrizzare la partita ancora con una rete di Sirianni. 2-1 dei Giovanissimi Regionali di Francesco Verza in casa contro il San Giusto Donada, reti siglate da Gabrielli e Garbellini.
Simone Chiarion

PARLATO L’AVEVA PROMESSO AI GIOCATORI IN CASO DI VITTORIA

«Strega cacciata, per pegno torno in treno e non in pullman»


Lunedì 25 Ottobre 2010,
(G.Z.) Il ritorno alla vittoria della sua squadra “costa” a Parlato il rientro a Rovigo non in pullman con giocatori e dirigenti ma in treno.
“Lo avevo promesso ai ragazzi – spiega l’allenatore – e sono felice di mantenere la parola. Me lo hanno ricordato i giocatori appena varcata la porta dello spogliatoio. Non intendo tirarmi indietro: in treno andrei anche a Napoli, la mia città d’origine. Oggi sono proprio contento: per la squadra questo ed altro. Il successo è un premio per i ragazzi, la nuova società, i tifosi”.
Tanto basta per capire quanto pesavano nell’ambiente i cinque pareggi, pressoché tutti frutto di rimonte degli avversari, inanellati in questo avvio di stagione dal Rovigo. Una sindrome da pareggite che aveva cominciato a minare la fiducia dei giocatori. Tanto che il tecnico aveva cominciato a chiamarla “la strega”.
Rovigo protagonista di un buon primo tempo, mentre nella ripresa, causa forza maggiore per l’espulsione di Elitro visto dall’arbitro a rifilare una gomitata a Roveretto, ha dovuto badare a contenere.
“Ma senza far barricate. Una volta in dieci ho tenuto in campo, assieme a Sabatini, anche D’Elia e Doukara. Solo nell’ultimo quarto d’ora, quando il Montecchio ha cambiato modulo rinforzando il centrocampo, ho fatto il primo cambio”.
Sul rosso diretto “Elitro – conclude Parlato - è stato ingenuo. Sono situazioni da evitare”.
“Elitro – torna sull’argomento capitan Ruopolo – mi ha detto che l’avversario non l’ha colpito. Oggi comunque finalmente siamo riusciti a portare in fondo il vantaggio. Se abbiamo sofferto? Solo negli ultimi cinque minuti, quando è subentrata un’ovvia tensione visti gli sfortunati precedenti”.
Tra i più contenti ovviamente D’Elia che ha firmato la rete che ha deciso il match. “Non sono uno che segna tanto. Oggi poi sono partito titolare dopo circa un mese: meglio di così…”.
Nello spogliatoio opposto l’allenatore Venturini è scuro in viso. “Abbiamo regalato tutto il primo tempo ai nostri avversari. Non so cosa sia successo, però in mezzo al campo non correvamo. Nella ripresa abbiamo cambiato registro, abbiamo avuto il vantaggio dell’uomo in più, abbiamo costruito tre nitide occasioni per pareggiare i conti ma la palla non ne ha voluto sapere di entrare. Un pareggio sarebbe stato meritato”.

SERIE D Squadra concentrata e tranquilla, ha fatto fronte all’inferiorità numerica nella ripresa

Rovigo, una vittoria del gruppo


Pasquali conferma l’intenzione di rinforzare il centrocampo orfano di Furlanetto e Vittiglia

Maurizio Romanato
Martedì 26 Ottobre 2010,
Finalmente, dopo tanto trangugiare pareggi subendo rimonte, il Rovigo torna ad assaporare la gioia del successo. Squadra più serena e tranqulla, partita messa subito bene con il vantaggio di D’Elia nel primo quarto d’ora e una resistenza attiva fino al momento dell’espulsione di Elitro, poi un po’ più "passiva" a causa dell’inferiorità numerica però con qualche patema solo nei 5’ finali. Nasce così la seconda vittoria (esterna) del Rovigo a Montecchio, terza volta in stagione in cui il portiere Casini è rimasto imbattuto. «Davvero un buon primo tempo - commenta il dg Andrea pasquali -, l’espulsione ci ha unn po’ bloccato, ma la squadra ha mostrato carica e tranquillità: importante che siano stati risolti alcuni problemi e che siano venuti tre punti importanti. Adesso bisogna continuare...»
L’aspetto a più positivo dell’1-0 conquistato nel Vicentino, oltre al balzo in avanti in classifica con tre punti recuperati al Venezia capolista, sta nella consapevolezza di aver interrotto un trend negativo che rischiava di condizionare il gruppo, paralizzandolo in una sorta di paura di vincere. E così ha avuto il sapore liberatorio anche la "scommessa" di Carmine Parlato che aveva promesso di tornare a casa in treno se i ragazzi avessero vinto. «Un segnale dell’atteggiamento positivo del gruppo - precisa Pasquali - è stato evidenziato nell’accoglienza del tecnico negli spogliatoi a fine partita quando i giocatori gli hanno ricordato di mantenere la promessa fatta poche ore prima del match».
In vista della partita di domenica prossima con il Chioggia, una specie di derby, vista la lunga "frequentazione" fra le due compagini, il Rovigo potrà far conto nuovamente su Paolo Zanardo, reduce dalla squalifica, fatta fruttare con il ritorno al gol (meglio, alla doppietta) al Mantova con gli Juniores nazionali.
La società biancazzurra è attiva sul mercato. «Qualche inserimento - ammette Andrea Pasquali - ci sarà sicuramente», lasciando intendere che il settore "rinforzabile" sarà il centrocampo, rimasto "orfano" di Vittiglia e con un Furlanetto in rapido miglioramento dopo l’intervento chirurgico al ginocchio, ma ancora lontano almeno tre mesi dal rientro sul campo di gioco.

CALCIO SERIE D Rinfrancato dal successo a Montecchio, il Rovigo prepara il derby con il Chioggia

D’Elia: «Ci siamo sbloccati»

Elitro: «Ho allargato il braccio, ma non avevo motivo di fare fallo. Ora temo due giornate»

Mercoledì 27 Ottobre 2010,
Il Rovigo Calcio ieri ha ripreso ad allenarsi in vista del derby di domenica prossima contro il Chioggia al Gabrielli alle 14.30, nuovo orario dopo il cambio dell'ora. I biancazzurri recupereranno probabilmente Vito Antonelli dall'infortunio e sicuramente Paolo Zanardo, il giocatore ha scontato le due giornate di squalifica. Sarà indisponibile, invece, Gaetano Elitro, espulso a Montecchio. L'esterno sinistro torna sull'episodio che ha costretto il Rovigo in dieci: «Sono rimasto basito dell'espulsione, era una palla a nostro favore, stavo facendo un passaggio a Ruopolo, l'arbitro ha visto una gomitata, ma io non ho fatto del male a nessuno, forse ho un po’ allargato il braccio per difendere il possesso palla, ma assolutamente non per far fallo, non c'era motivo». Oggi ci sarà la decisione del giudice sportivo. Elitro era già stato ammonito per una trattenuta, poi è stato espulso direttamente. Teme due giornate? «Sì, anche se spero una sola». Ieri Macchia ed Ezzaari hanno goduto di un permesso ma oggi saranno nuovamente nel gruppo.
A Montecchio il gol decisivo è stato siglato da Giacomo D'Elia, al rientro dal primo minuto dopo il graveo infortunio all'osso parietale ad Adria contro l'Opitergina. «Ho ripreso bene dopo tre settimane di stop forzato, era importante per me riuscire a recuperare in fretta per dare il mio contributo, poi sono riuscito anche a segnare. Sono felice perchè non ho paura per la testa, non mi fa male e salto tranquillamente nei contrasti». La sua caratteristica è partire esterno per poi accentrarsi, le viene naturale o segue le indicazioni del tecnico? «È una mia caratteristica, poi diciamo che da destra mi viene un po’ meno, se fossi a sinistra lo farei ancora più spesso. Mi piace rientrare e accentrarmi». Il Rovigo ha superato le difficoltà? «È presto per dirlo però la vittoria ci serviva, era fondamentale, ci siamo sbloccati. Abbiamo fatto troppe partite dove eravamo in vantaggio e ci hanno recuperato, la pressione si sente. Ci siamo tolti un peso, era fondamentale vincere col Montecchio e ci siamo riusciti, spero sia solo l'inizio».



ZakkTV
00giovedì 28 ottobre 2010 20:40
da www.ilgazzettino.it

CALCIO ROVIGO - LA PRIMA SQUADRA

Riposo
per Casini
Firma ancora
rinviata

Giovedì 28 Ottobre 2010,
(S.C.) I biancazzurri di Carmine Parlato ieri si sono allenati al gran completo (senza l'infortunato di lungo corso Giovanni Furlanetto). Riposo precauzionale per Alessandro Casini: durante uno specifico esercizio con il preparatore dei portieri Roberto Busi, l'estremo difensore si è fermato per una distorsione caviglia. Le sue condizioni però non destano preoccupazione. Questo pomeriggio, come ogni settimana, è prevista la partita in famiglia da dove si trarranno le indicazioni per la formazione anti-Chioggia. Nel frattempo in società chiariscono che domani (29 ottobre) ci saranno degli appuntamenti fra dirigenti e che il 4 novembre ci sarà il passaggio definitivo del Rovigo Calcio da Francesco Scerra a Claudio Calanca.
ZakkTV
00venerdì 29 ottobre 2010 14:31
da www.ilgazzettino.it

ROVIGO CALCIO - LA SQUADRA Una buona e due brutte notizie dalla partitella d’allenamento

Stop per Barbi e Luzzi, Casini si riprende

Venerdì 29 Ottobre 2010,
Partitella in famiglia della prima squadra del Rovigo Calcio nella seduta di ieri. L’allenatore Carmine Parlato ha provato il consueto 4-2-3-1 con Casini regolarmente arruolabile.
Il portiere diciottenne si è ripreso dalla distorsione alla caviglia e si è regolarmente allenato con il gruppo. Problemi, invece, per Andrea Barbi (risentimento muscolare) e per Christian Luzzi (affaticamento). I due sono rimasti a bordo campo in via precauzionale.
In vista del delicato impegno di domenica, quando al Gabrielli arriverà il Chioggia, il tecnico campano ha chiaramente fatto intendere che il sacrificato dei «big» (cioè dei sette giocatori al di sopra dei ventanni schierabili) sarà un centrocampista.
Con Dionisi, Niccolini, Ruopolo, Zanardo e Sabatini sicuri di una maglia, sarà uno fra Antonelli, Macchia e Barbi a dover andare in panchina. L'indiziato, visto i problemi fisici, potrebbe essere proprio quest'ultimo. In attacco D'Elia potrebbe iniziare a sinistra, così da lasciare al rientrante Zanardo la corsia di destra. Come al solito Doukara agirà alle spalle dell'unica punta Sabatini.
S.C.
ZakkTV
00lunedì 1 novembre 2010 14:38
gazzettino


Rovigo, tre gol
per puntare in alto


Lunedì 1 Novembre 2010,
ROVIGO-CHIOGGIA 3-0
GOL: pt 25’ A. Ballarin (autorete), st 7’ Sabatini, 15’ Zanardo.
ROVIGO (4-2-3-1): Casini 6, Dionisi 7, Niccolini 6,5, Ruopolo 6,5, Luzzi 6,5; Antonelli 7, Macchia 6,5; D’Elia 7 (30’st Layousse nc), Zanardo 6, Doukara 6,5 (38’st Saitta nc), Sabatini 7 (18’st Barbi 6); all.: Parlato.
CHIOGGIA (4-3-1-2): L.Boscolo 5; M.Ballarin 5, Borriero 5, A.Ballarin 5, Caraceni 5,5; A.Boscolo 5 (18'st Spresian 5.5), Lazzari 5,5, Garbini 5; Braida 5 (42'st A.Veronese nc); Ragusa 5 (14'st Tartalo 5), Adriano Bernardes 5,5. All. Scarpa.
ARBITRO: Granci di Città di Castello 6,5.
NOTE: ammoniti Macchia e Caraceni, angoli 8-1 per il Rovigo (pt 5-0), recuperi: 0’pt e 3’st. Spettatori 600 circa.


Lunedì 1 Novembre 2010,
Il miglior Rovigo della stagione costringe il Chioggia ad ammainare bandiera già dopo un’ora di gioco. I padroni di casa, senza reti al passivo per la seconda domenica consecutiva, operano il sorpasso in classifica e rialzano la testa dopo un avvio difficoltoso. Il confronto al Gabrielli si sintetizza in un monologo rodigino, con Ruopolo e compagni che sembrano usciti da paure e indecisioni costate care in precedenti occasioni, anche con rivali di minor spessore tecnico dei lagunari. La giornata diventa indiscutibilmente di marca biancazzurra grazie a una prestazione convincente come organizzazione, velocità e intensità. Il Chioggia, rimaneggiato, come peraltro i padroni di casa, appare "grigio", quasi adeguato alle condizioni meteorologiche. Non riesce ad articolare una manovra efficace ed è scarsamente incisivo, finendo progressivamente in balia dei padroni di casa. Al di là del 3-0, i granata di Marco Scarpa raggranellano il primo angolo a pochi secondi dalla conclusione del match, e, soprattutto, appaiono soggiogati sin dall’avvio dal centrocampo rodigino che conquista palloni su palloni e taglia i rifornimenti alle punte Ragusa e Adriano Bernardes. La difesa ospite diventa addirittura imbarazzante in alcuni frangenti, non soltanto sulle fasce o quando un’incomprensione tra Alberto Ballarin e il portiere Luca Boscolo fa diventare per un colpo di testa del capitano sull’uscita del portiere, un autogol un lancio centrale sbagliato di Zanardo. È il complesso a sbandare sulla superiorità biancazzurra che si evidenzia nelle azioni in cui la squadra di Parlato va al tiro, inizialmente senza raccogliere gloria con Doukara e Zanardo frenati dall’esterno difensore ospite. Paradossalmente il Rovigo non concretizza subito il lavoro di squadra sbagliando anche quello che non si potrebbe sbagliare sotto la porta lagunare. Al 39’ un’azione in tandem di D’Elia e Dionisi sulla destra si evolve in un cross rasoterra su cui Boscolo non arriva ma sul quale, a meno di un metro dalla porta spalancata, irrompe Zanardo spedendo clamorosamente sopra la traversa. O al 42’ quando Luca Boscolo è bravissimo sul quinto angolo biancazzurro battuto da Luzzi: colpo di testa di Ruopolo, deviazione del portiere, palla che finisce vicino al secondo palo, tocco a botta sicura di Sabatini e colpo di reni dello stesso Boscolo a sventare in due tempi. Il Chioggia oppone solo al 27’ un contropiede di Adriano Bernardes con centro rasoterra fermato da Casini prima che la palla giunga a Ragusa.
Nella ripresa il Rovigo ci prova al 4’ con una punizione di Luzzi deviata con difficoltà da Boscolo, poi coglie il frutto di una superiorità che lo porta per la prima volta nella stagione al doppio vantaggio. È D’Elia a incunearsi al centro e a servire Sabatini che, appena entrato in area fa secco il malcapitato Boscolo in uscita. Sotto per la seconda volta, il Chioggia mostra di non credere più nella rimonta anche se Bernardes tira due volte senza impressionare Casini. È invece Zanardo a mangiarsi in contropiede il terzo gol due minuti prima di realizzare il tris rodigino. Sabatini, sulla destra, centra per Zanardo che controlla di petto e tira scavalcando Boscolo.
Il Rovigo controlla agevolmente e si permette di togliere Sabatini, quindi, per l’infortunio a D’Elia, di mandare in campo il debuttante diciottenne Layousse, palestinese. Negli ultimi minuti vanno al tiro, alto, Veronese e Spresian, quando non c’è più storia nè gloria.

Parlato: «La partita
sempre in mano nostra»


Lunedì 1 Novembre 2010,
(R.R.) Per Carmine Parlato, tecnico del Rovigo, la vittoria nel derby con il Chioggia è una soddisfazione doppia. «Sono ovviamente contento per il risultato - dice - ma anche per la prestazione complessiva della squadra. Siamo riusciti a giocare nella maniera che avevamo preparato in settimana, aspettando il Chioggia e ripartendo in velocità con scambi rapidi. In più abbiamo fatto tutto questo mostrando un'applicazione e un'attenzione maggiori rispetto ad altre occasioni. È stata sicuramente una delle nostre migliori prestazioni di questo campionato, ma credo ci sia spazio per migliorare ancora».
Parlato sottolinea la prova di Zanardo che, dopo il clamoroso errore del primo tempo quando ha sbagliato un gol a porta vuota, è riuscito a segnare la terza rete. «Sono contento per lui - continua il tecnico biancazzurrro - ha fatto una bella partita e si meritava quel gol. In questa circostanza c'è stato anche il delizioso assist di Sabatini che ha dimostrato di essere bravo, oltre che a segnare, anche nel servire i compagni».
L'allenatore del Rovigo elogia i suoi ragazzi per come hanno affrontato la partita con il Chioggia. «Sono stati davvero bravi per impegno e determinazione - spiega Parlato - Abbiamo subito preso in mano l'andamento del match, creando diverse occasioni per segnare. Poi è arrivato il vantaggio e noi ci siamo sbloccati riuscendo ad arrivare più facimente in zona tiro. Speriamo di esserci finalmente tolti di dosso la "pareggite" che ci aveva accompagnato fino a poche settimane fa. È vero che sotto rete abbiamo sbagliato qualcosa, ma va bene così. In difesa ci siamo comportati ottimamente, grazie anche al lavoro dei centrocampisti. Dobbiamo continuare a crescere».
L'unica nota negativa della giornata è stato l'infortunio a D'Elia, uscito poco prima del termine per un infortunio al ginocchio la cui entità sarà valutata nei prossimi giorni. Si spera che non siano interessati i legamenti del ginocchio.
«Finalmente si è visto come può giocare questa squadra - commenta il presidente in pactore biancazzurro, Claudio Calanca - Si è vista una squadra serena e tranquilla che ha fatto valere le sue qualità tecniche. Adesso possiamo anche pensare in grande. Spero che questi due successi, dopo tanti pareggi, siamo solo l'inizio di un filotto fatto di vittorie. Sono convinto che la nostra squadra abbia delle notevoli potenzialità e oggi siamo riusciti a dimostrarlo. Possiamo ancora crescere. L'importante è crederci e proseguire con questo passo».

Sabatini: «È stato il modo
migliore per confermarci»


Lunedì 1 Novembre 2010,
Un gol e un'assist sono il bottino personale di Alessio Sabatini contro il Chioggia. «Sono davvero contento di come sono andate le cose oggi - dice l'attaccante biancazzurro -. Avevamo bisogno di dare continuità alla vittoria di domenica scorsa e mi pare che questa conferma sia arrivata nel modo migliore. Posso dire che questa prestazione convincente era nell'aria. In settimana avevamo lavorato molto bene, preparando con cura questo incontro e in campo lo si è visto. Rispetto alle precedenti partite abbiamo avuto più convinzione nel cercare la vittoria. Dopo il primo gol abbiamo mantenuto sempre l'iniziativa e così sono arrivate le altre due reti. Sono convinto che questa squadra possa giocarsela con tutti. Dobbiamo solo continuare a crescere. Nel finale ho sentito un piccolo dolore al ginocchio e ho preferito uscire, tanto il risultato era già al sicuro».
Ancora una prova convincente per Souleymane Doukara, protagonista di un bel primo tempo. «È vero - racconta il giocatore del Rovigo -. Nei primi quarantacinque minuti sono andato abbastanza bene. Poi nella ripresa sono calato. Devo migliorare qualcosa sul piano fisico per tenere tutta la partita. Ho fatto delle buone cose, peccato che non arrivi il gol, ma finchè si vince non mi lamento. Come squadra abbiamo giocato bene e la vittoria ci sta tutta. Ora dobbiamo proseguire su questa strada sapendo che è ancora molto lunga. L'importante è cercare di ridurre sempre di più gli errori».
Un gol mancato e uno segnato, Paolo Zanardo spiega cosa è successo. «Non so nemmeno io come ho fatto a mandare alto quel pallone a due passi dalla linea di porta - dice l'attaccante del Rovigo -. È un errore che non mi spiego. Forse sono arrivato male con il piede. Per fortuna poi ho avuto l'opportunità di rimediare con il bellissimo lancio di Sabatini che mi ha messo davanti al portiere. Lì è andato tutto bene ed è arrivato un bel gol. Francamente non mi aspettavo una gara così in discesa, però è giusto evidenziare che noi abbiamo fatto una gran partita. All'inizio non riuscivamo a sbloccare il risultato, ma dopo il vantaggio tutto è diventato più semplice».
È contento anche il direttore genarale, Andrea Pasquali. «Si vede che la squadra sta crescendo sia tecnicamente che fisicamente - commenta il dirigente biancazzurro - Direi che anche la società sta facendo dei passi avanti. Abbiamo disputato una bellissima partita dominando dall'inizio alla fine. Il risultato parla da solo».
Roberto Roversi

ZakkTV
00mercoledì 3 novembre 2010 09:39
gazzettino

Rovigo, la mentalità
adesso è cambiata


Martedì 2 Novembre 2010,
Cresce il Rovigo, alla seconda vittoria consecutiva senza subire gol. Dopo tre pareggi, più uno in trasloco ad Adria, ha espugnato il Gabrielli come non accadeva dal match con il Riccione del maggio scorso.
Contro il Chioggia il monologo biancazzurro ha confermato il migliore atteggiamento mentale della squadra, sbloccatasi con il successo di Montecchio dopo la lunga serie di pareggi. Più decisione, più serenità, meno paura. Anche se per andare a rete, paradossalmente, c’è voluto un pasticcio tra il difensore Alberto Ballarin e il portiere Luca Boscolo. Ma tali e tante sono state le occasioni da rete che una supremazia evidente non poteva, prima o poi, non essere concretizzata.
Le ragioni del successo sono derivate da una migliore occupazione degli spazi a partire dal centrocampo. Più aggressività nella conquista della palla, più velocità negli inserimenti e nella proposta di soluzioni offensive fin dalla trequarti campo. E nel contempo, il taglio dei rifornimenti alle punte ospiti, perennemente ingabbiate.
È vero che contrariamente a squadre che sono giunte a Rovigo intenzionate solo a distruggere il gioco con linee difensive doppie coinvolgenti addirittura nove uomini in copertura, il Chioggia è squadra portata a giocare a viso aperto e a cercare sempre la costruzione, ma è anche vero che l’intensità della manovra rodigina ha portato sovente al vantaggio uomo contro uomo sulle fasce laterali aprendo un ventaglio di soluzioni offensive per Zanardo e Sabatini.
Molto bene Doukara nel primo tempo e D’Elia con Dionisi. Bravo anche Zanardo a non lasciarsi condizionare dall’errore commesso alzando a meno di un metro dalla linea bianca a porta spalancata la palla servitagli da Dionisi.
Dopo un’ora la partita era abbondantemente segnata e addirittura il Rovigo s’è permesso di togliere Sabatini, interprete della miglior partita stagionale, come del resto l’intera squadra.
Resta il motivo di preoccupazione per l’infortunio subito dallo sfortunato D’Elia: saranno gli accertamenti a determinare se siano interessati o meo i legamenti, l’ipotesi peggiore che lo toglierebbe per alcuni mesi dal campo.
Si attende, oltre alla definizione delle formalità societarie, giovedi pomeriggio anche l’arrivo del “vice Furlanetto”, del quale si sta parlando da qualche giorno. Intanto sabato, nell’anticipo di Belluno, si presenterà in campo una squadra maggiormente consapevole delle proprie capacità, sicuramente più fiduciosa e determinata.



ZakkTV
00martedì 9 novembre 2010 14:52
da www.ilgazzettino.it



Dionisi-gol a Belluno
Il Rovigo risale veloce


Domenica 7 Novembre 2010,
BELLUNO-ROVIGO 0-1
GOL: pt 10' Dionisi.
BELLUNO: Marziani 6.5; Pavan 5, Mosca 5, S. Brustolon 6, Zappalà 5 (pt 44' Sommacal 6); Armenise 6, Masoch 5.5 (st 18' Lazzarini 6), M. Miniati 6; Battaglia 6.5, Mele 5.5, E. Brustolon 5 (st 31' Dalla Gasperina 5.5). All.: A. Tormen.
ROVIGO: Casini 6; Saitta 6.5 (st 44' Giusti sv), Luzzi 6, Niccolini 6, Ruopolo 6.5; Macchia 7, Antonelli 6.5; Dionisi 7, Zanardo 6.5 (st 14' Barbi 6), Doukara 6.5 (st 39' Veronese sv); Sabatini 5. All.: C. Parlato.
ARBITRO: Prontera di Bologna, 5.5 (assistenti: Bertuccioli di Rimini e Biasini di Cesena).
NOTE. Ammoniti Niccolini, Mele, Simone Brustolon, Armenise e Battaglia. Spettatori 350 circa (186 paganti, 115 abbonati) con rappresentanza rodigina. Angoli: 6-2 per il Rovigo. Recuperi: pt 3'; st 4'.

Domenica7 Novembre 2010,
Per la prima volta nella sua storia, il Rovigo vince a Belluno. Lo stadio polisportivo, all'ombra delle Dolomiti, è sempre stato un autentico tabù per i colori biancazzurri. Nei sette precedenti all’ombra delle Dolomiti, a partire dal campionato di serie C 1940-41, i rodigini avevano ottenuto poche soddisfazioni. Cinque sconfitte e soli due pareggi (1-1 nell’andata del 45-46, e lo 0-0 il 1. febbraio del 2006 su un campo pesantissimo appena sgomberato dalla neve). Ma il Rovigo di Carmine Parlato sembra fatto apposta per superare ostacoli apparentemente insormontabili. E con una prova di grande solidità, confermata dal fatto che Casini non ha neppure dovuto sporcarsi i guanti, è riuscito a strappare tre punti che lo proiettano in zona podio e che valgono il terzo successo di fila senza aver subito reti e il sesto risultato utile.
La cronaca si apre al 6', con il primo corner della partita: nasce una mischia, la palla finisce sulla traversa (il tocco di testa è di Zanardo), ma a gioco fermo. Al 10', si sblocca il risultato. Una veloce ripartenza e un preciso passaggio di Macchia consentono a Sabatini di affrontare Zappalà in uno-contro-uno. Il centravanti scappa via con irrisoria facilità e calcia tra le gambe di Marziani, dritto sul legno. Il rimbalzo, lungo, porta la palla verso il secondo palo, per il comodo tap-in di Dionisi. I padroni di casa faticano soprattutto nella costruzione del gioco. 28': controllo delizioso di Battaglia e ottimo assist per Miniati, che prova la girata volante di sinistro, ma svirgola. Il Rovigo, comunque, controlla agevolmente e la parata a terra di Casini, al 37', è poco più che un esercizio di alleggerimento, sulla deviazione di testa di un difensore dal limite. Prima della fine del tempo, si fa male il bellunese Zappalà, dopo uno scontro aereo fortuito. E in pieno recupero, il Rovigo sfiora il raddoppio: Dionisi la mette in mezzo, Doukara manca l'appuntamento con la deviazione e il primo ad arrivare sulla palla è Sabatini, che fallisce il tocco decisivo per la prontezza di Pavan e Marziani.
È ancora un angolo ospite ad aprire le note del secondo tempo. La palla passa davanti a molte gambe e teste, al limite dell'area piccola, senza che nessuno trovi il modo di spazzarla o calciarla verso la porta. Con pazienza il Rovigo aspetta proprio le palle inattive e sul successivo corner, Marziani deve fare gli straordinari, in un'altra mischia sotto porta (10'). Due minuti dopo, Mele si affloscia in area e invoca un improbabile rigore. È sempre Rovigo, come al 15', con la discesa e il tiro centrale di Sabatini, che sfiora il 2-0 quando, dal limite dell'area, trova l'opposizione di Marziani. La musica non cambia, Sabatini va ancora vicino al bersaglio (stavolta di sinistro, sempre bravo Marziani). La prima conclusione del secondo tempo verso la porta rodigina arriva al 27', ma il destro di Mele sorvola la traversa. Il fantasista ritenta poco dopo, rasoterra, facile per Casini. Sabatini si ripresenta al 36' e Brustolon evita il peggio mentre la sfera sta rotolando in rete. Ancora su angolo, tocca a Macchia fallire il raddoppio con un'incornata. L'assalto finale non spaventa il Rovigo, che si porta quota 17 e attende in tranquillità le partite odierne.


SERIE D Negli spogliatoi di Belluno Carmine Parlato elogia la prestazione dei biancazzurri

«Bravi, un’applicazione "feroce"»

Grande intensità, ma non si è riusciti a chiudere subito la gara e il risultato è rimasto in bilico

Domenica 7 Novembre 2010,
«Avanti così». Carmine Parlato detta la rotta. E il Rovigo prosegue a vele spiegate verso le zone nobili della classifica nel girone C di serie D. In attesa che si completi l'undicesimo turno, la formazione biancazzurra (ieri in campo con la tenuta porta fortuna color nero-arancio) si issa al terzo posto in compagnia del Pordenone. E prosegue nel suo momento magico: anche a Belluno, l'undici rodigino ha conquistato l'intera posta in palio senza subire reti. Alla seconda miglior difesa del torneo (8 reti incassate in 11 gare) basta il sigillo dell'opportunista Dionisi. L'esterno d'attacco, a fine gara, viene canzonato dai compagni: «Alleluja - ridono in spogliatoio - ha segnato solo un gol negli ultimi 15 anni». Ma è un gol che pesa. E parecchio: «Sì, è una rete che ci permette di ottenere una vittoria importante - commenta il tecnico Parlato - e meritata. Temevo molto il Belluno».
Nonostante la classifica? «Al di là della giovane età, quella bellunese è una squadra sempre proiettata all'attacco. Tiene costantemente nel mirino la porta avversaria».
Ma, per vostra fortuna, non segna. «Se è per questo anche a noi sono capitati periodi in cui riuscivamo a creare molto, ma a finalizzare poco».
Torniamo al match: oltre al risultato, è soddisfatto anche della prestazione? «Molto, in particolare per la grande intensità espressa nell'arco dei 90'. Ai ragazzi avevo chiesto proprio questo: partire forte con l'idea di sbloccare la gara già nel primo tempo. E poi abbiamo avuto anche diverse opportunità per il raddoppio».
Se dovesse trovare un neo alla prova del suo Rovigo? «Il fatto di non essere riusciti prima a chiudere la partita ci ha causato qualche sofferenza di troppo fino al triplice fischio. Alla lunga, inoltre, abbiamo perso un po’ di lucidità, ma questo è normale. La squadra era stanca proprio per l'applicazione feroce che avevo chiesto ai giocatori».
Avete dimostrato di avere una rosa di qualità, capace di far fronte anche alle numerose assenze. Come quelle di D'Elia (crociato) ed Elitro, che ha scontato proprio ieri l'ultimo dei due turni di squalifica, oltre a Furlanetto e Xhafa.
«In realtà in questo momento il nostro organico è davvero corto. Siamo in deficit, ma i giovani chiamati in causa hanno dato il loro contributo, dimostrando di saper stare in questa categoria».
E ora, che cosa si aspetta nell'immediato futuro? «Di migliorare ulteriormente. Domenica dopo domenica».


CALCIO SERIE D

Rovigo, prova di forza e carattere per guardare in alto


Lunedì 8 Novembre 2010,
A Belluno il Rovigo fornisce una prova di forza e di carattere. Utile per guardare in alto. Vince per la prima volta nella storia al Polisportivo, dopo sette tentativi infruttuosi nell’arco di sessant’anni, ma soprattutto conquista il terzo successo consecutivo che gli permette di risalire la classifica e di mettere nel mirino la lepre Venezia. Il Treviso, infatti, perde l’imbattibilità, Pordenone rallenta a Montecchio proprio dove il Rovigo aveva vinto 15 giorni fa, e dietro alla ex coppia di testa s’è formato un gruppone con sette squadre in due punti (biancazzurri compresi) dal quali uscirà l’avversaria più accreditata degli arancioneroverdi.
Fare questi ragionamenti a Carmine Parlato è come andarsi a cercare un "no comment" sicuro. Il campionato è giunto a meno di un terzo del cammino ed è ancora difficile leggerne i connotati precisi. Il dato più rilevante, però, in casa biancazzurra, sta nella consapevolezza che la squadra ha assunto una fisionomia compiuta, nonostante continui lo stillicidio di infortuni (dopo Furlanetto, è toccata a D’Elia la pena della rottura dei crociati). Fortunatamente, le defezioni sono meno numerose rispetto alle precedenti gare e sebbene ancora una volta il tecnico rodigino non abbia potuto confermare la formazione della domenica precedente, molti elementi chiave, giocando con maggiore continuità, stanno crescendo. L’ha evidenziato la prova di Paolo Macchia, giudicato tra i migliori a Belluno per razionalità e precisione. Inoltre, anche l’evoluzione delle vicende societarie sta dando connotati di maggiore tranquillità al gruppo che si attende una sollecita conclusione della telenovela di trattative e di firme, per poter allontanare i fantasmi del passato. In questo contesto emergono fattori tecnico-psicologici che inducono a una maggiore fiducia. C’è più concretezza e attenzione e ora, anche se a Belluno non si è riusciti a trasformare le diverse occasioni costruite per raddoppiare, si riesce a tenere il vantaggio senza paure e incertezze. Il Rovigo non subisce gol dal match casalingo con il Quinto. A pari del Treviso ha la miglior difesa con 8 gol subiti e sta dando segnali di consolidamento in ogni reparto. Esistono le condizioni per prefigurare un avvicinamento positivo al confronto diretto con il Venezia il 28 novembre se si sfrutterà adeguatamente il doppio turno casalingo con la Sanvitese (a pari punti) e Montebelluna (allenatore Cristiano Masitto e ultimo a quota 4), mentre i lagunari sabato 20 saranno a Treviso.
Maurizio Romanato



enricotv
00giovedì 11 novembre 2010 15:05
Furlanetto dovrebbe rientrare a febbraio, giusto in tempo per Treviso-Rovigo; speriamo non sia in gran forma!
ZakkTV
00lunedì 15 novembre 2010 15:32
da www.ilgazzettino.it

Il Rovigo assedia
ma il fortino resiste


Lunedì 15 Novembre 2010,
ROVIGO-SANVITESE 0-0
ROVIGO (4-2-3-1): Casini 6,5, Saitta 7 (31’st Elitro 6), Niccolini 7, Ruopolo 7, Luzzi 6,5; Macchia 6,5, Antonelli 6 (35’st Barbi nc); Dionisi 6, Zanardo 6, Doukara 6, Sabatini 5,5; all.: Parlato.
SANVITESE (4-3-3): Piccolo 6,5, Bassetto 6, Mboup 6,5, Visalli 7, Cucchiaro 6; Ursella 6,5, De Cecco 6,5, Michieli 6,5; Monti 5 (19’st Geremia 6), Calcagni 5,5 (47’st Garlatti nc), Cacurio 6; all.: Tortolo.
ARBITRO: Bichisecchi di Livorno 6,5.
NOTE: Ammoniti: Dionisi, De Cecco, Michieli, Luzzi, Calcagni; angoli 9-3 per il Rovigo (pt 2-2), rec.: 0’pt, 3’st. Spettatori 450 circa.

Lunedì 15 Novembre 2010,
Poker mancato. L’assedio del Rovigo non porta frutti tangibili e la serie di vittorie s’infrange di fronte al fortino eretto dalla Sanvitese a difesa del pareggio. Volontà a profusione, possesso di palla, iniziativa, ma, alla fine, il conto delle occasioni prodotte rende proporzionalmente elevato pure il numero degli errori a un passo dalla linea del gol.
Tanto lavoro per uscire con diverse recriminazioni da 90’ assai intensi disputati con una qualità di gioco elevata per la categoria (ed è merito anche della compagine ospite, molto brava specie nella fase difensiva) e con un predominio crescente, ancorchè sterile, della compagine di Parlato.
A differenza di quanto accaduto con il Chioggia due settimane fa, è mancata la concretizzazione per l’imprecisione a livello dei terminali offensivi. Si aggiunga qualche pallone rimpallato o salvato fortunosamente su tiri in cui i difensori friulani si sono buttati "a corpo morto", per avere l’idea di quello che è stata la sfida tra due tra le più accreditate potenziali inseguitrici del Venezia.
L’equilibrio pare regnare nella prima parte della gara. La Sanvitese si muove molto e non sembra voler stare a guardare i biancazzurri, tant’è che il primo portiere a essere impegnato è Casini (imbattuto da 387’) di piede su diagonale di Cacurio. Piccolo, al 18’ si salva con bravura dalla girata al volo di Zanardo, e sulla respinta del portiere Sabatini, in fuorigioco, spara fuori a porta vuota. Il Rovigo "cresce", specie con le combinazioni in spinta tra Saitta e Dionisi sulla fascia destra. Ed è proprio sui due difensori esterni di ruolo che si aprono le possibilità migliori per andare in gol. Al 20’ con diagonale debole a lato del giovane ex pratese; al 36’ e a fine frazione quando l’autore del gol vittoria a Belluno incorna alto di testa un cross di Doukara e poi spara alto un servizio prezioso di Antonelli. In mezzo, ci sono i tentativi degli ospiti con Calcagni che manda fuori di testa al 25’, il diagonale alto di Cacurio al 38’ e la respinta in tuffo di Casini su penetrazione da destra sempre di Cacurio.
Il secondo tempo è tutto di marca biancazzurra. Il Rovigo intensifica i ritmi, ma talvolta c’è l’impressione che la manovra diventi sotto rete troppo leziosa nella ricerca di soluzioni comunque sventate dalla retroguardia biancorossa. Tiro rimpallato di Macchia dopo trenta secondi, angolo di Luzzi al 10’ con deviazione di testa di Macchia sul primo palo salvata sulla linea da Cucchiaro. Sabatini manca un gol fatto tre minuti più tardi su cross di Zanardo e deviazione di testa su cui Piccolo resta impietrito così come gli sguardi dei tifosi nel vedere il pallone sfilare a lato di centimetri del palo destro sanvitese. 18’: Mboup spinge Zanardo in area, la sfera giunge a Sabatini che, pressato, conclude sull’esterno della rete.
Al 25’ il segnale che non è giornata: tre tiri consecutivi non hanno esito con Zanardo e Doukara rimpallati da Michieli con lo stinco e Visalli e poi con la conclusione alta di Ruopolo. Parlato prova la carta di Elitro portando la difesa a tre e aumentando ancor più la pressione, ma la lucidità cala e la Sanvitese si difende a lungo con successo anche con tutti gli effettivi nella propria area. Sono le condizioni più rischiose perchè sull’unica imprecisione in controllo di Niccolini, al 45’ Cacurio parte in contropiede, ma trova Casini pronto a neutralizzare.

Parlato «Meritavamo
di ottenese la vittoria»


Lunedì 15 Novembre 2010,
L'umore di Carmine Parlato a fine partita è a metà tra la soddisfazione e il rammarico. «Ai ragazzi non posso davvero dire niente - dice il tecnico del Rovigo -. Hanno fatto quello che dovevano, mettendoci impegno e determinazione. Abbiamo fatto una buona partita, mantenendo per lunghi tratti l'inziativa del gioco, abbiamo creato non so quante occasioni da gol, ma non siamo riusciti a segnare. Peccato. Mi dispiace solo il risultato, perché meritavamo la vittoria».
La partita del Rovigo ha avuto due volti ben distinti, soprattutto per l'atteggiamento della Sanvitese. «Nel primo tempo - spiega Parlato - c'erano spazi maggiori perché loro cercavano di proporsi in avanti. Nella ripresa, invece, ci siamo trovati davanti una squadra che si è rintanata nella propria metà campo per cui trovare varchi è diventato sempre più difficile. Ma sia nel primo che ne secondo tempo, comunque, abbiamo creato occasioni per segnare. La Sanvitese si è dimostrata una buona squadra, equilibrata e ben messa in campo. Di queste caratteristiche ne avevo parlato in settimana con i ragazzi e loro sono stati molto bravi nell'applicare il modo di giocare che avevamo preparato. Alla fine devo dire che ci è mancato solo il gol. È vero che nel calcio conta buttarla dentro, ma non posso non essere soddisfatto di come ha giocato la squadra. Nel calcio a volte capitano partite stregate come quella di oggi. Nel finale ho anche cercato una maggiore spinta offensiva mettendo un attaccante in più con tre difensori dietro. Ma non è bastato».
Tra episodi sfortunati e qualche errore sotto porta, al Rovigo non sono certo mancate le opportunità per segnare, ma Parlato sottolinea la prova positiva della squadra, compreso il reparto offensivo, forse quello al quale si potrebbe imputare qualche responsabilità. «Per quanto mi riguarda - precisa l'allenatore della squadra biancazzurra - ho visto sia Sabatini che Zanardo fare un grande movimento. Grazie a questo abbiamo avuto delle buone possibilità per segnare, come le due occasioni capitate a Dionisi nel primo tempo e quelle avute da Sabatini nella ripresa. Ogni volta che abbiamo spinto sul ritmo siamo riusciti a creare dei problemi alla loro difesa. Noi dobbiamo continuare così, con questa intensità e con questo modo di giocare. I risultati non mancheranno».
Domenica prossima il Rovigo sarà ancora impegnato al Gabrielli contro il Montebelluna, un match alla portata dei biancazzurri. «Sarà una partita molto diversa da quella di oggi - conclude Parlato -. Ma ne parleremo da martedi in avanti».
Roberto Roversi

«Abbiamo giocato bene
ma sbagliato sotto porta»


Lunedì 15 Novembre 2010,
(R.R.) «Abbiamo avuto tante possibilità per chiudere la partita a nostro favore, ma non ci è andata bene - commenta così il direttore generale biancazzurro Andrea Pasquali il pari contro la Sanvitese -. Un vero peccato, perché la vittoria ci stava tutta. Abbiamo giocato contro una squadra solida, che creerà problemi a molti, ma noi eravamo riusciti a prendere in mano la partita. Purtroppo non siamo riusciti a sfruttare le occasioni create».
Un po’ di delusione anche nelle parole di Souleymane Doukara, ancora in evidenza tra i biancazzurri. «Abbiamo provato in tutti i modi a metterla dentro, ma senza successo - spiega il giocatore francese del Rovigo -. Teniamoci questo pareggio che ci va molto stretto e consoliamoci con la bella prova della squadra. Se continuiamo a giocare così ci toglieremo parecchie soddisfazioni».
Doukara è stato tra i protagonisti dell'azione che poteva portare in vantaggio il Rovigo sul colpo di testa di Macchia da calcio d'angolo. «Mi è sembrato che la palla fosse entrata. Io in qualche modo ero riuscito a toccare il pallone, ma non l'ho colpito bene e così il difensore ha liberato».
Su questa azione nemmeno Paolo Macchia, che ha deviato di testa l'angolo di Luzzi, ha delle certezze. «Sinceramente non sono in grado di dire se sia entrata o meno - ammette il centrocampista biancazzurro - Ho colpito il pallone e poi quando mi sono girato ho visto il difensore che metteva la palla fuori. Per me questo risultato è come una sconfitta. Abbiamo attaccato per quasi tutto il secondo tempo, abbiamo avuto parecchie occasioni da gol, ma alla fine dobbiamo accontentarci di un pareggio. Per quanto mi riguarda penso di aver disputato una buona gara, ma questo risultato non mi va giù. Speriamo di essere ripagati in futuro dell'occasione sprecata oggi».
Nel finale del primo tempo ha avuto due ottime opportunità per segnare, ma Matteo Dionisi, che domenica sarà assente per squalifica, le ha fallite entrambe. «Sulla prima sono stato incerto sino all'ultimo se colpire di testa o concludere di piede - spiega il giocatore del Rovigo - Ho calcolato male la traiettoria del cross e ho alzato la conclusione di testa. Sulla seconda sono stato un po’ precipitoso. Forse avrei potuto controllare il servizio di Zanardo e concludere con più calma invece di battere al volo. Purtroppo è andata così e adesso c'è il rammarico per una vittoria mancata. Probabilmente ci è mancato quel qualcosa sotto rete, ma la squadra ha giocato una bella partita, creando occasioni per segnare e non subendo gol».

Tiz_76
00lunedì 15 novembre 2010 15:36
Re:
enricoutv83, 11/11/2010 15.05:

Furlanetto dovrebbe rientrare a febbraio, giusto in tempo per Treviso-Rovigo; speriamo non sia in gran forma!



si è rotto ad inizio settembre, penso sia impossibile recuperi per febbraio; se tutto va bene potrebbe rientrare per le ultime 4-5 partite
ZakkTV
00martedì 23 novembre 2010 14:50
da www.ilgazzettino.it


Il Rovigo suda
oltre le previsioni


Lunedì 22 Novembre 2010,
Sale il Rovigo in classifica e domenica si presenterà al big match del Penzo di Venezia con un ritardo dai lagunari ridotto a sei punti. È l’effetto del successo ottenuto contro il Montebelluna, fanalino di coda, tra l’altro combinato con il mantenimento dell’imbattibilità del portiere Casini giunta a 477’. Diventa l’aspetto migliore, per i colori biancazzurri, di una partita che probabilmente si sarebbe potuta gestire con minori patemi, se l’intensità e l’approccio mentale fossero stati nel secondo tempo in sintonia con quanto visto nel primo. Durante la prima frazione il Rovigo tiene le briglie all’incontro senza strafare. Sopporta l’uscita di Barbi per infortunio dopo 8’ (taglio sotto al ginocchio che richiede alcuni punti di sutura), colpisce con Sabatini che più tardi centra anche il palo, e dà l’idea di poter disporre tranquillamente degli avversari imbottiti di giovani.
Il gol nasce al 20’ da un lancio di Niccolini per Sabatini, controllo di petto che "brucia" Scapin e Gemo (il quale parlerà di braccio) e centro sicuro sull’uscita di Rebellato. Il portiere ospite respinge d’istinto su Zanardo al 33’, è di fatto battuto al 37’ quando un tiro al volo di Zanardo è deviato da Rebellato proprio sulla testa di Sabatini che spedisce sul palo, poi la sfera rimbalza proprio tra le mani del portiere, o ancora in chiusura di tempo, con un cross dal fondo di Zanardo e palla, su respinta dell’estremo difensore ospite, che resta a ballonzolare senza che nessuno intervenga.
Pare tutto facile per il Rovigo, ma così non è nel secondo tempo, perchè Zanardo & C. rientrano forse troppo convinti dei propri mezzi, quasi pensando di aver domato i biancocelesti di Cristiano Masitto. Proprio quello che l’ex giocatore del Rovigo, ora tecnico del Montebelluna voleva, ben cosciente del fatto che il gap tecnico si sarebbe potuto ridurre proprio con l’applicazione e la convinzione. E visto che il Rovigo, già con la testa a Sant’Elena, glielo permette, il Montebelluna, che toglie l’ex rodigino Gemo e Caldarola, osa, pur rischiando nel lasciare praterie al possibile contropiede del Rovigo, e si butta in avanti con grande volontà. Per due volte Casini si salva di piede su Gazzola a distanza ravvicinata al 5’, para a terra su fendente di Bressan al 13’. Il portiere rodigino è bravo ad alzare sopra la traversa su Scapin alla mezz’ora e su Bressan al 41’. Il tutto con una sfilza di calci d’angolo, ben undici, di cui nove solo nel secondo tempo.
Il Rovigo gioca sottotono, sbaglia molto, ma non può neanche esimersi dall’insidiare a sua volta in ripartenza la porta di Rebellato. E manca opportunità da rete clamorose. Al 16’ un contropiede innescato da Sabatini con un lancio su Zanardo, partito solo sulla sinistra, manda l’ex cannoniere del Quinto davanti a Rebellato che il rodigino s’incarica di graziare con una conclusione lontana dai pali trevigiani. Due minuti dopo combinazione Zanardo-Antonelli-Sabatini è respinta di Rebellato e liberata da De Biasi, al 36’ Elitro è impreciso e fallisce a sua volta il raddoppio così come Veronese che tira debolmente al 43’ su palla persa da Rebellato e servitagli da Doukara. Il merito dei trevigiani sta nel crederci fino all’ultimo istante quando De Freitas da posizione centrale di testa costringe Casini a una parata invero non disagevole.

Parlato: «Una sofferenza
non aver realizzato il 2-0»


Lunedì 22 Novembre 2010,
Rovigo vince, magari soffrendo nel secondo tempo più di quanto non avrebbe dovuto. Potrebbe chiudere l’incontro ma non riesce a realizzare la seconda rete, per cui, al di là dei valori in campo, la partita resta aperta fino all’ultimo istante.
Il tecnico di casa Carmine Parlato sottolinea quanto fossero fondamentali i tre punti: «La cosa più importante quest'oggi erano i tre punti. Teniamo presente che il Montebelluna ha fatto una buona partita e lo sapevamo. Ho giocato con tre centrocampisti e tre punte, ma c'è anche il rovescio della medaglia, se non riusciamo a chiudere la partita, alla lunga si manca di equilibrio. Anche nella ripresa, dopo un quarto d'ora, vedevo che la squadra soffriva ma intendevo ugualmente chiudere il match provando a raddoppiare. Ai fatti ci sono da notare due cose: la prima che è dobbiamo far gol quando ci capitano le occasioni e la seconda che dobbiamo sacrificarci».
Lo stesso allenatore aggiunge: «Sia nel primo che nel secondo tempo abbiamo avuto tante occasioni per fare il 2-0, non ci siamo riusciti e abbiamo sofferto. Sono contento che Alessio Sabatini sia stato l'autore del gol, è tornato alla rete. Era fondamentale vincere per accorciare sulla testa della classifica. Il Montebelluna è stato pimpante, poteva finire 2-0 o 1-1, è terminata 1-0. Quando siamo lì davanti non possiamo permetterci di non esser lucidi, poi si va in difficoltà».
L'autore dell'unico gol di giornata Alessio Sabatini torna sull'episodio dell'1-0, dove i giocatori del Montebelluna hanno protestato per un fallo di mano: «In occasione del gol l'ho stoppata di petto, poi non penso che abbia toccato il braccio».
Tre punti meritati? «È stata una partita interpretata bene, potevamo sicuramente chiuderla prima, abbiamo concesso qualcosa al Montebelluna ma i tre punti sono giusti. Cercheremo di esser più cinici sotto porta».
Luca Ruopolo, capitano biancazzurro e leader della difesa, la migliore del campionato e imbattuta da 477’. La squadra non prende gol da cinque partite, cos'è cambiato? «È cambiato tutto, non solo in difesa, ma anche in mezzo al campo siamo molto più organizzati. Se non prendiamo gol da cinque settimane il merito è di tutta la squadra».
Sulla prestazione contro il Montebelluna: «Abbiamo sofferto più per demerito nostro, senza togliere nulla al Montebelluna, ci siamo complicati la vita ma va bene lo stesso così visto che abbiamo vinto».
Simone Chiarion

Masitto: «Un tempo
ciascuno, tre punti a loro»


Lunedì 22 Novembre 2010,
Il direttore generale del Rovigo Andrea Pasquali: «L'importante era vincere con il Montebelluna, partita condizionata dall'uscita dopo pochi minuti di Barbi. Non era facile. Ora siamo quarti in classifica e da domenica prossima potremo contare anche su Pontarollo». L'infortunio di Barbi è però meno preoccupante del temuto, come ammette il dottore della società Pietro Vitiello: «Niente di grave, semplice ferita lacero contusa al ginocchio».
Il tecnico del Montebelluna Cristiano Masitto (ex giocatore del Rovigo) commenta così la sconfitta: «Dispiace uscire a mani vuote. Brutto primo tempo dove siamo stati timorosi, abbiamo preso un gol, ma abbiamo creato poco. Nella ripresa siamo stati più bravi e siamo stati anche sfortunati a non trovare il pareggio. Un tempo a testa e tre punti al Rovigo». Lo stesso allenatore aggiunge: «Ho messo in campo la stessa squadra che aveva fatto bene nelle ultime domeniche. Bisogna però avere fame per salvarsi così ho tolto subito tre giocatori, anche al 26' del primo tempo ho fatto un cambio per scelta tecnica, Costa stava benissimo». Cos'è mancato al Montebelluna per portare a casa un punto? «Abbiamo avuto due-tre palle importanti per riuscire a segnare, è stato bravo il portiere del Rovigo e siamo stati sfortunati noi. Non abbiamo sfruttato tutti gli angoli a nostra disposizione, peccato. Ci resta la buona prestazione. La nostra è una squadra questa che sta crescendo sotto tutti i punti di vista».
L'ex Giacomo Gemo, visto in Polesine come attaccante, è stato utilizzato da terzino destro: «È un mese che gioco terzino destro, domenica scorsa avevo fatto bene mentre oggi il nostro tecnico mi ha sostituito all'intervallo». Il difensore fa emergere un aspetto sulla rete che ha deciso il match: «In occasione del gol di Sabatini l'attaccante del Rovigo si è sistemato la palla con il braccio, però nel primo tempo siamo stati un po’ più timorosi rispetto alla ripresa». Sulla prestazione del Montebelluna: «Non abbiamo iniziato come potevamo, non siamo riusciti ad esser offensivi, mentre nel secondo tempo abbiamo attaccato di più portando insidie alla porta del Rovigo. La squadra di Parlato è sempre bella da vedere, sono bravi a giocare la palla, sanno come si sta in campo, hanno elementi di spessore, importanti. Oggi però il risultato più giusto era il pareggio».
S.C.

SERIE D Nelle ultime cinque gare rosicchiati 4 punti al Venezia
Rovigo, scalata continua

Difesa sigillata, ma si sbagliano ancora troppe occasioni da gol

Martedì 23 Novembre 2010,
Il Rovigo si avvicina al Penzo di Venezia con ottime credenziali derivate dalla scalata continua della classifica. Nel parziale relativo alle ultime cinque partite, Rovigo e San Paolo hanno conquistato 13 punti, Treviso, Pordenone e Tamai 10, Venezia 9 e Chioggia 8. Quattro punti rosicchiati ai prossimi avversari capilista testimoniano il momento di forma così come l’imbattibilità del portiere Casini e l’insediamento al terzo posto, sia pure in condominio, a sole 6 lunghezze dai lagunari. Il San Paolo Padova, infatti, è stato penalizzato di un punto dalla Disciplinare per la mancata corresponsione di compensi al calciatore Cristian Bari quando militava nell’Albignasego, di cui il San Paolo è erede per fusione. Ragion per cui il San Paolo è sceso a 21, agguantato anche da Pordenone e Tamai.
Contro il Montebelluna, il Rovigo non è stato brillante come con la Sanvitese, ma stavolta il risultato è stato più favorevole. Primo tempo in linea con le attese, sia per la rete di Sabatini che per il palo dello stesso cannoniere, secondo tempo meno concentrato e concreto, tanto da far risaltare il volonteroso Montebelluna che ha creato più palle gol e patemi al bravo Casini di quanto non avessero fatto in precedenza Sanvitese, Chioggia, Quinto e Treviso messi insieme. Il Rovigo ha sbagliato a non approfittare della superiorità tecnica, ancora una volta mancando dei gol facilissimi (vero Zanardo?) che avrebbero potuto mettere a tacere ogni velleità dei ragazzini di Masitto. I biancazzurri in 12 giornate, un terzo del torneo, vantano la miglior difesa, ma un attacco pari a quello del Torviscosa e del Belluno (14); peggio hanno fatto solo Chioggia, 13, Montebelluna e Montecchio (una partita in meno) 8. Non è una questione di equilibri se troppe volte si creano azioni favorevolissime non trasformate. Parlato dovrà lavorare per favorire un maggior cinismo e per agevolare una gestione delle gare più in linea con il valore tecnico della squadra (domenica con Alessandro Pontarollo in più), rilevante malgrado gli infortuni patiti.

Maurizio Romanato

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