Giù le mani dal Tenni!

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MatteoTV
00giovedì 27 agosto 2009 21:23
Ah beh fioi, se il curatore fallimentare venderà tornelli e videosorveglianza, a quel punto il Tenni sarà davvero inutile come dice Gobbo...e chi ci reinvestirebbe altri milioni di euro per rimettere su tutto il necessario?
enricotv
00giovedì 27 agosto 2009 21:26
Re:
MatteoTV, 27/08/2009 21.23:

Ah beh fioi, se il curatore fallimentare venderà tornelli e videosorveglianza, a quel punto il Tenni sarà davvero inutile come dice Gobbo...e chi ci reinvestirebbe altri milioni di euro per rimettere su tutto il necessario?

Sono necessari dalla serie C1, credo.
MatteoTV
00giovedì 27 agosto 2009 21:28
Re: Re:
enricoutv83, 27/08/2009 21.26:

Sono necessari dalla serie C1, credo.




Si ok ma a quel punto non ci sarebbero davvero più ostacoli per la demolizione che vuole Gobbo: giù il Tenni, si fa progetto per fare quello nuovo a San Giuseppe, e intanto l'anno prossimo si gioca a Silea.
enricotv
00giovedì 27 agosto 2009 21:32
Re: Re: Re:
MatteoTV, 27/08/2009 21.28:




Si ok ma a quel punto non ci sarebbero davvero più ostacoli per la demolizione che vuole Gobbo: giù il Tenni, si fa progetto per fare quello nuovo a San Giuseppe, e intanto l'anno prossimo si gioca a Silea.

Si può giocare a Silea con la nuova società?
MatteoTV
00giovedì 27 agosto 2009 21:36
Re: Re: Re: Re:
enricoutv83, 27/08/2009 21.32:

Si può giocare a Silea con la nuova società?




Non lo so. In alternativa, San Lazzaro o meglio ancora campo dell'Aurora con due belle curve di ferro. Ponendo che per l'eventuale nuovo stadio ci vogliano 2 anni e mezzo a farla grande, nell'attesa non ci sarebbero problemi particolari neanche in caso di promozione: il Portogruaro gioca in c1 in uno stadio da 3500 persone.
ZakkTV
00giovedì 27 agosto 2009 22:11
Eh sì, perchè i soldi per tornelli e sistema di videosorveglianza li ha messi il geometra, non il maiale, quindi possono rivalersi su qualcosa che era di proprietà dell'F.b.c. Treviso 1993 s.r.l. Ma certe cose sembrano essersele dimenticate a Ca'(cca) Sugana....
dinone80
00giovedì 27 agosto 2009 22:45
i tornelli li ha costruiti un mio amico [SM=x397142]
per le maglie se finiranno su ebay o le venderanno a treviso spero vanno a finire a qualcuno di voi del forum che ci tiene veramente alla storia del treviso fbc 1993...vero enri?
Il custode della cripta
00venerdì 28 agosto 2009 11:41
Riguardo il tempo per l'eventuale costruzione del nuovo stadio, io ho spesso sentito dire che il "Via del Mare" di Lecce l'hanno costruito in appena 100 giorni, con i turni di notte.
Mat-tv
00venerdì 28 agosto 2009 12:21
Re:
Il custode della cripta, 28/08/2009 11.41:

Riguardo il tempo per l'eventuale costruzione del nuovo stadio, io ho spesso sentito dire che il "Via del Mare" di Lecce l'hanno costruito in appena 100 giorni, con i turni di notte.




a progetto approvato in mano è possibile, ma quà a Treviso ci vorranno 5 anni solo per capire dove farlo e come farlo
Nervoso della Battaglia
00venerdì 28 agosto 2009 17:39
Re:
Il custode della cripta, 28/08/2009 11.41:

Riguardo il tempo per l'eventuale costruzione del nuovo stadio, io ho spesso sentito dire che il "Via del Mare" di Lecce l'hanno costruito in appena 100 giorni, con i turni di notte.


Confermo anche perchè a costruirlo fu il nostro presidente Costantino Rozzi che fece lo stesso con lo stadio di Ascoli, Avellino, Benevento e Campobasso. Ma si parla degli anni a cavallo tra settanta/ottanta e quelli erano altri tempi e persone...

TV DOSSON
00venerdì 28 agosto 2009 20:44
Faro' ora ad andare in pensione prima che costruiscano il nuovo stadio,W il Tenni,la mia seconda casa.
[SM=x397211] [SM=x397204]
Mat-tv
00domenica 30 agosto 2009 09:42
«Il nuovo stadio
dentro il velodromo»

Lega e Pdl: il Tenni sparirà

Dopo il vertice di maggioranza che si è tenuto ieri in un agriturismo trevigiano, Lega e Pdl sembrano d’accordo: via il Tenni, il nuovo stadio potrebbe sorgere all’interno del velodromo.
Calia a pagina II
www.gazzettino.it
enricotv
00domenica 30 agosto 2009 11:50
Beh tanto, sfortunatamente, la squadra di calcio non c'è più.
vb6
00domenica 30 agosto 2009 11:53
Re:
Il Gera, 25/08/2009 21.28:

e avanti con questa pantomina del parco e del verde pubblico.
Non hanno la decenza di dirci la verità:
Dovrebbero dirci:
Signori cittadini, al posto del Tenni un bel quartierino con 6 condomini da 30 unità ciascuno.
Facciamo 2 conti:30 per 100 metri quadri=3000
3000 per 6 palazzi= 18000 metri quadri.
Valore per metro quadro mettiamo 4000 euro visto la posizione centrale.
180000 per 4000=72 milioni di euro!
Cari cittadini, qulacosa ci verrà pure in tasca anche a noi appaltatori giusto?
e allora cari cittadini cosa volete che ci interessi il Treviso calcio????

Fonte:
colpo gobbo



... e magari ci aggiungono dei marciapiedi adatti alla corsa dove il Gobbo si rifà la linea ...

Non credeteci allo stadio nuovo; non lo faranno mai. A Treviso gli impianti sportivi e le società che contano sono solo private. Quel giorno che i Benetton si stancheranno del rugby, pallacanestro e pallavolo a Treviso non ci sarà più sport che conta.
[SM=x1465534] [SM=x1465534] [SM=x1465534] [SM=x1465534] [SM=x1465534]

enricotv
00domenica 30 agosto 2009 11:58
Re: Re:
vb6, 30/08/2009 11.53:



... e magari ci aggiungono dei marciapiedi adatti alla corsa dove il Gobbo si rifà la linea ...

Non credeteci allo stadio nuovo; non lo faranno mai. A Treviso gli impianti sportivi e le società che contano sono solo private. Quel giorno che i Benetton si stancheranno del rugby, pallacanestro e pallavolo a Treviso non ci sarà più sport che conta.
[SM=x1465534] [SM=x1465534] [SM=x1465534] [SM=x1465534] [SM=x1465534]


Sono della tua stessa idea.
Una squadra nei campionati più infimi (o addirittura una squadra che non giocherà come quest'anno) significa poter farla giocare nei campetti da oratorio.
MoniGo
00domenica 30 agosto 2009 13:56
Bello il velodromo. Proprio adatto all'idea dei nuovi stadi "per il calcio", senza anelli. Sì Sì.

il VELODROMO.




ma vaffanculo tu e il velodromo, sono gli stadi in cui si vede più DI MERDA.
MoniGo
00domenica 30 agosto 2009 13:57
Re:
Mat-tv, 30/08/2009 9.42:

«Il nuovo stadio
dentro il velodromo»

Lega e Pdl: il Tenni sparirà

Dopo il vertice di maggioranza che si è tenuto ieri in un agriturismo trevigiano, Lega e Pdl sembrano d’accordo: via il Tenni, il nuovo stadio potrebbe sorgere all’interno del velodromo.
Calia a pagina II
www.gazzettino.it



Eh bè, poverino il comune che avanza un milione di euro dal calcio treviso...


ZakkTV
00domenica 30 agosto 2009 14:07
da www.ilgazzettino.it

Gobbo, Muraro e il Pdl:
«Il calcio nel velodromo»


L’idea lanciata dal consigliere Mauro ha trovato subito consensi

Il vertice
L’agenda
amministrativa
discussa
al ristorante


Domenica 30 Agosto 2009,
Uno stadio dentro il velodromo. Questa potrebbe essere la soluzione per risolvere in un colpo solo due problemi: spostare il vecchio Tenni e realizzare un impianto per il calcio utilizzando un finanziamento pubblico. A costo zero per il Comune.
L’idea è stata discussa ieri mattina in un vertice ristretto all’interno della grande riunione di maggioranza organizzata all’Agriturismo Botteniga di San Pelajo. Il sindaco Gian Paolo Gobbo ha voluto riunire i suoi consiglieri, oltre agli assessori, per fare il punto della situazione e per sgombrare il campo da qualche incomprensione. Un pranzo di lavoro a cui però ha partecipato solo in parte il vice sindaco, Giancarlo Gentilini, passato per dare un veloce saluto. Immancabile comunque il siparietto con Gobbo. “Guarda che casino hai combinato col calcio Treviso”: così lo ha accolto il sindaco con tono scherzoso e lo Sceriffo ha risposto con una risata. Poi ha salutato la compagnia, augurato buon lavoro, ed è uscito. La discussione è quindi continuata e uno degli argomenti trattati è stato appunto la questione stadio.
L’idea di spostare il “tempio” del calcio trevigiano all’interno del velodromo che sorgerà a San Giuseppe, progetto confermatissimo da Gobbo, è venuta al capogruppo del Pdl Giuseppe Mauro. E ieri mattina, mentre consiglieri e assessori discutevano, l’ha esposta a Gobbo e al presidente della Provincia Leonardo Muraro, invitato all’agriturismo come ospite d’onore.
“Se il velodromo avrà le dimensioni adeguate – dice Mauro – perché non sfruttare l’occasione pensando a un impianto polivalente in grado di ospitare al suo interno anche il calcio? Non è un’idea campata in aria: impianti simili già esistono e sono perfettamente omologabili. Ne ho parlato con Gobbo e Muraro e mi hanno detto di continuare a fare tutte le verifiche del caso”.
I primi riscontri sono stati positivi. Prima di parlarne con il sindaco e col presidente della Provincia, Mauro ha consultato progettisti esperti in impianti sportivi e tutti gli hanno detto che un velodromo-stadio è un’ipotesi fattibile. L’idea di base è quella di una pista per il ciclismo che corra attorno al terreno di gioco. Ma da qui le varianti possibili sono molte. La condizione indispensabile sarebbe invece una: il campo di calcio dovrebbe essere in sintetico. L’erba trasportata dal vento infatti potrebbe sporcare la pista di ciclismo creando qualche problema alle gare. Ma questi sono dettagli che verranno affrontati a tempo debito. La certezza è che l’ipotesi di Mauro non è stata bocciata, ma accolta con curiosità e buone prospettive.
Durante l’incontro tra sindaco e consiglieri si è parlato anche di altri temi. Gobbo ha fatto una panoramica delle questioni sul tappeto, soffermandosi sul progetto Taurus, la grande operazione immobiliare che vede la realizzazione di una cittadella del divertimento sempre a San Giuseppe. Il piano procede ma la giunta ha chiesto ai progettisti delle garanzie sulla viabilità. Intanto, entro fine settembre, l’ufficio mobilità del Comune preparerà una simulazione degli effetti provocati dall’aumento del traffico a San Giuseppe quando il Taurus verrà ultimato.
Il tema viabilità ha comunque tenuto banco. Molti progetti, tra cui la realizzazione di una strada alternativa alla Noalese, dovranno subire un brusco stop per la mancanza di fondi. Si cercherà invece di far procedere il progetto per il quarto troncone della Tangenziale.
Paolo Calia


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Ma se lo stadio lo fanno lì dove piazzano il maialodromo ?
ZakkTV
00domenica 30 agosto 2009 14:27
Comunque è vero, il problema non si pone.
Anzi, per una squadra di terza o seconda categoria è un lusso giocare dentro un velodromo. Che figata.
TV DOSSON
00domenica 30 agosto 2009 14:50
Dalla Tribuna
Il nuovo stadio?Nel velodromo.
Proposta lanciata ieri nel pranzo-summit tra Gobbo e la maggioranza
Ci sono i finanziamenti per costruire il velodromo nel quartiere di San Giuseppe,nell'area Treviso Servizi?Deve essere pronto cosi' dice almeno la Lega per i mondiali di ciclismo su pista del 2012. [SM=x397191]
Si tratta di costruire un campo da calcio in mezzo al velodromo,tecnica che gia' in altri paesi europei adottano da tempo.
Gentilini passa solo a salutare. [SM=x397209]
Ospite d'onore Leonardo Muraro. [SM=x397213]
ZakkTV
00domenica 30 agosto 2009 16:24
Re:
TV DOSSON, 30/08/2009 14.50:


Ospite d'onore Leonardo Muraro. [SM=x397213]




Un goto de vin non si rifiuta mai.
MoniGo
00domenica 30 agosto 2009 16:39
al ristorante? non avevo dubbi.
enricotv
00domenica 30 agosto 2009 23:37
Prendo da facebook questo racconto del sig. Vincenzo Aloisi, che magari non è stato letto da tutti.


Racconto ispirato dal dibattito politico sul destino dello Stadio Tenni di Treviso.

Anche i morti si rivoltano nella tomba
Piero Bortetto si girò indietro, sentendosi chiamare all’improvviso.
Era una voce amica, ma ormai, non essendo più sulla terra da diverso tempo, aveva quasi dimenticato il linguaggio dei viventi; l’inflessione dialettale lo sorprese piacevolmente, specialmente quando si trovò di fronte la sagoma di Giovanni Carloto, un ex Presidente del Treviso Calcio.
-Ciao,beo! gli disse il Presidente.
-Ciao, Presidente! rispose Piero. E subito dopo i convenevoli, quasi fossero ancora vivi e coetani, cominciarono a parlare dei loro ricordi terreni.
Argomento, ovviamente, il calcio, la Società sportiva calcistica, l’attività e le avventure vissute nel campo di calcio trevigiano.
Ambedue erano però angustiati, perché, nel loro girovagare per le strade dell’Aldilà, avevano sentito una notizia poco piacevole proveniente dalla Terra.
Ancora una volta si parlava, a Treviso, dell’eventuale demolizione del Campo di Calcio Omobono Tenni.
Spinti dall’amore per questo, con l’inespresso, ma benevolo, assenso del Signore,
rivestendo quasi le vecchie spoglie umane, si diressero precipitosamente verso lo Stadio di Treviso.
Quanti ricordi! Che amarcord!
Si dice che i Defunti, pur non partecipando attivamente alle vicende umane, seguano dal Cielo quanto avviene sulla Terra e conoscano tutti i cambiamenti che avvengono nel tempo.
Il piacere di essersi incontrati e di poter parlare di questo argomento sprigionò in loro una tale energia che effettivamente si materializzarono in carne e ossa, diventando degli esseri viventi, con i loro pregi e difetti, e con la passione di chi vive lo sport con intensità, con disinteresse, con spirito di altruismo e fratellanza, cose che solo gli sportivi veri possono conoscere.
Alternandosi nel parlare, in modo da non prevaricare l’uno sull’atro, si calarono ognuno nei propri panni e raccontarono quanto tempo della loro vita avevano dedicato allo sport, al calcio in particolare, e l’amore da loro profuso nell’espletamento delle proprie mansioni.
Piero Bortetto parlò della sua vita di allenatore, dei vari e importanti incarichi avuti dalla Società.
Praticamente aveva speso la maggior parte del suo tempo facendo l’Allenatore in tutte le squadre del Treviso, dai pulcini alla serie C.
Col passare del tempo egli era diventato il punto di riferimento di chi si recava allo stadio per i più vari motivi, ma specie per i ragazzi da lui allenati, e i loro amici, e più ancora per i genitori che accompagnavano allo stadio i figli iscritti alla Federazione, per riprenderli dopo l’allenamento o la partita.
Quanta fatica, ma quanto amore e che grandi soddisfazioni!
Giovanni Carlotto invece parlava del suo impegno di Amministratore e Presidente.
Anche in lui gli occhi sprizzavano gioia, raccontando le avventure sue e dei suoi collaboratori. Dalle sue parole emergevano i sacrifici di tutti i componenti della Società: dai giocatori ai dirigenti, dagli accompagnatori ai tifosi, dai cittadini che si sforzavano di tenere in ordine la strada dello stadio in occasione delle partite, al filing esistente tra la Squadra e i Trevigiani.
Allora non esistevano problemi di traffico né di sicurezza.
Camminavano appassionatamente per Via Foscolo come due semplici mortali, infervorati nei loro discorsi, quando incontrano un uomo ormai maturo, accompagnato da un adolescente.
Era Mario Zampini, medico trevigiano molto conosciuto, assessore comunale, accompagnato da tre amici e un suo nipote.
Quest’ultimo, nato e vissuto a Vicenza, sapeva ben poco della storia sportiva trevigiana.
Conoscevano bene l’argomento, invece, gli altri tre amici, più giovani di Mario, ma altrettanto interessati al problema dello Stadio. Erano il dott. Zeno Muretto, l’Avv.Anchise De Seppis, ambedue colleghi assessori, e l’ Avv. Giampaolo Alisi, consigliere comunale e rappresentante del Partito.
Anche loro, in seguito all’ennesima proposta per abbattere lo stadio, avevano programmato un sopralluogo più circostanziato, prima della riunione allargata ad un certo numero di cittadini, previsto in serata.
Mario, vedendosi guardare dalle sagome dei defunti, spaventato e in stato di agitazione,( poco mancò perché non svenisse !) chiese loro: ma voi…..?
-Calmo, Mario! dissero i presunti redivivi.
-Riprenditi dalla tua visione e lavora per il bene della Citta’.
E subito scomparvero.
-Mario, ma cosa hai ?, disse Elio Pezarretta, che casualmente passava di là. Sei tanto agitato e pallido.
Mario si appoggiò al nipote, chiuse un attimo gli occhi per concentrarsi ( da medico conosceva anche qualcosa di yoga). Ciò lo aiutò a riprendere le forze dopo quella visione, peraltro piacevole, ma inspiegabile.
-Niente, Elio!-rispose all’amico. Grazie per esserti fermato.
Ho avuto un attimo di smarrimento .
Disse che riflettendo a quanto letto sulla stampa in merito alla proposta di un eventuale abbattimento dello Stadio, rimasto solo con il nipote, mentre gli amici erano andati due passi più avanti, aveva pensato alla centenaria storia del calcio trevigiano e ad alcuni personaggi ormai morti, ma sempre vivi nella memoria di tutti.
Non accennò alla visione, per evitare che l’amico lo prendesse per matto.
Coincidenze della vita. Elio era andato in pensione da qualche giorno e finalmente poteva permettersi il lusso di fermarsi per bere un aperitivo con l’amico, il nipote e gli altri tre politici.
Si sedettero in un Bar vicino, nel plateatico, e in attesa dello spriz per loro e un’acqua brillate per il nipote, cominciarono a parlare di calcio e di stadio.
Elio in gioventù era stato anche arbitro e successivamente scopritore di talenti arbitrali di grande successo.
Conosceva la Città come nessun altro; era libraio, editore, gallerista colto, amico di moltissimi personaggi, specie letterati e artisti trevigiani del Novecento.
Parlare con lui era un piacere ; i suoi giudizi erano equilibrati.
Sorvolando sui ricordi di natura personale, illustrò la storia del calcio a Treviso, dalla nascita della prima Associazione calcistica a quelle che si sono succedute nel tempo. Parlò delle molte affermazioni ,ma anche di qualche defajance della Squadra nei vari periodi della sua storia. Ricordò uomini. amici, dirigenti, giocatori, allenatori, presidenti.
Si soffermò poi, per sommi capi, sulla storia dello Stadio, costruito nel 1933, chiamato inizialmente Stadio del Littorio e nel secondo dopoguerra Omobono Tenni, in memoria di un grande motociclista, trevigiano di adozione.
La sua vita, oltre che di cultura, era intrisa anche di sport, specie di calcio, e lui era un libro aperto di storia e tradizione.
Dalle sue parole e dal tono usato, si capiva cosa significava il Tenni per lui, gli addetti ai lavori e la cittadinanza tutta.
In effetti lo stadio era il primo Tempio laico del Calcio cittadino, a cui, con il passare del tempo, si erano aggiunti altri campetti, pubblici, privati, parrocchiali, specie in periferia.
Per il centro di Treviso il Tenni, però, rappresentava, e rappresenta, il cuore calcistico, dove sono presenti tutte le Squadre previste dalla Federazione per i vari Campionati e Tornei.
I ragazzi del centro cittadino vanno al Tenni, diventato quindi un punto di riferimento sportivo, ma anche di formazione tecnica e morale. Molti ragazzi sono diventati bravi calciatori professionisti. Altrettanto è avvenuto per dirigenti e allenatori.
Un solo motivo di rammarico: il calcio da sport puro, è diventato un business, dove girano cifre iperboliche, che incidono negativamente su tutto il mondo che vi sta intorno.
Mario Zampini, anche lui calciatore da piccolo, successivamente rugbysta, è comunque un grande tifoso del Treviso, puntualmente presente nelle partite giocate in casa.
Ha annuito molto durante il racconto di Elio e nelle sue considerazioni finali.
-, Dov’è De Gubertin? dice all’amico Elio, che intanto si alza per andar via.
Non può fare a meno a questo punto di descrivere le sue emozioni di tifoso, che condivide con migliaia di persone dentro e fuori lo stadio.
Quasi come in un rituale liturgico, egli va allo stadio un’ora prima dell’inizio della partita per incontrare gli amici e i tifosi in Tribuna centrale. Qui ci sono tutti: Autorità civili, militari, qualche Sacerdote. Fra tutti però spicca un personaggio: Gianfranco Gelini, Sindaco di Treviso per due Legislature, il massimo periodo consecutivo previsto dalla Legge, ed ora Vice di quello attuale.
Chi non conosce Gianfranco Gelini? La sua fama è andata oltre i confini della Stampa nazionale, avendo conquistato varie copertine di Riviste e prime pagine di Testate estere di spicco. Onnipresente nelle sue mansioni di Amministratore, non manca mai agli appuntamenti sportivi e alle partite del Treviso. E’ strenuo sostenitore della Squadra, ma anche di questo Stadio e della sua conservazione in Via Foscolo.
Ogni qualvolta nel tempo si parla di abbattimento, egli dice che prima di farlo i distruttori devono passare sul suo corpo.
Andato via Elio Pezarretta, i quattro amici politici e il nipote proseguono il loro giro di ricognizione e alla fine si avviano verso il Municipio, dove in una sala adibita a riunioni pubbliche, si siedono per riflettere sulla proposta di demolizione.
Sono già le ore 18 e i cittadini invitati alla discussione sono quasi tutti presenti.
Inizia la discussione.
Parla prima il promotore della Riunione, poi i cittadini, i tecnici, i politici.
I pareri sono unanimi.
Viene fuori il parere, riportato a suo tempo dalla Stampa, di eminenti ingegneri e urbanisti.
Si parte dal presupposto che Treviso è al 36° posto nella classifica delle città italiane sopra i 60.000 abitanti e al 3° posto nel Veneto per densità di popolazione.
Il Quartiere dello stadio non deve essere cementificato, perché se da un lato rappresenta il cuore calcistico per i ragazzi di Treviso-Centro, dall’altro, assieme alla zona dello scalo Motta, è un polmone per la Città.
Come già progettato, ed esposto al pubblico, da alcuni Tecnici, è tutta questa zona che va ripensata, modificata e ristrutturata.
Bisogna intervenire sulla viabilità a Nord-Est del Quartiere per creare nuove strade e posteggi, spostare gli accessi allo Stadio verso Est e fare in modo che il Put non venga minimamente interessato dal traffico delle partite.Gli abitanti residenti nella zona non devono patire disaggi, ma benefici ambientali e sanitari, oltre che economici.
Non importa se gli Amministratori, o meglio ancora dei privati, vogliono costruire uno stadio nuovo e più grande. Facciano pure, se trovano spazi adeguati nel territorio di Treviso o altrove.
L’importante è che non si perdano, con l’abbattimento, cento anni di storia e di tradizione, in memoria di tutti quei cittadini che, in più di un secolo, hanno contribuito, in un modo o nell’altro, a tenere vivo a Treviso l’amore per il Calcio e per lo Sport.
Lo Stadio deve essere un monumento allo Sport. E’ questa la volontà dei cittadini trevigiani presenti alla riunione.
A questo punto, finita la discussione degli adulti, si sente la voce timida del giovane nipote dell’Assessore: la vostra è la stessa conclusione a cui è arrivata l’Associazione Civica Vicentina in merito alle stesse problematiche che accomunano lo Stadio Tenni di Treviso e il Menti di Vicenza.
Treviso li 07/07/2009
Vincenzo Aloisi- Treviso

Caro dott. Aloisi, ho letto il suo racconto: è bello e attuale......
ugo savoia
direttore Corriere del Veneto
TV DOSSON
00lunedì 31 agosto 2009 07:30
La maggioranza vuole il nuovo stadio nel velodromo?Genty non ci sta:idea demenziale e fantasiosa,poi non ci sono soldi per le opere pubbliche.E gli scricchioli in giunta,ormai,paiono assomigliare a un terremoto.
E' proprio questo il nuovo scontro,ormai annunciato tra chi sabato mattina banchettava a San Pelajo discutendo se non sia davvero il caso di prendere due piccioni con una fava(velodromo piu' stadio)e chi invece,passato per un saluto al momento dell'aperitivo,non vuole proprio mollare il 2SUO2 Tenni.Lo stadio a San Giuseppe?Sono cose da fantascienza ha detto il vicesindaco mi sembrano le classiche proposte di chi abbaia alla luna.Sono idee senza nessuna consistenza:calcio e ciclismo non devono andare insieme.
Lo stadio deve rimanere li tuona Gentilini e' quello il suo posto naturale.
dalla tribuna
vb6
00lunedì 31 agosto 2009 10:45
Re:
ZakkTV, 30/08/2009 14.07:

da www.ilgazzettino.it

Immancabile comunque il siparietto con Gobbo. “Guarda che casino hai combinato col calcio Treviso”: così lo ha accolto il sindaco con tono scherzoso e lo Sceriffo ha risposto con una risata.




Gobbo non ha capito di essere stato Lui a fare il casino. Forse dovrebbe guardare al sindaco Cacciari che senza proclami ha sistemato una situazione simile se non più grave di quella del Treviso ed il Venezia gioca in D.

La soluzione del velodromo con all'interno il campo di calcio l'ho vista a Pordenone. Il campo di calcio è più piccolo del normale ma per la serie D può andare, non credo proprio per la B o la A.

Immagino si siano accorti che l'uso del velodromo è davvero per pochissimi giorni all'anno e per pochissimi appassionati e quindi cercano di giustificare l'altissima spesa col calcio.

[SM=x397168] [SM=x397168] [SM=x397168] [SM=x397168] [SM=x397168]



MatteoTV
00lunedì 31 agosto 2009 11:02
Re: Re:
vb6, 31/08/2009 10.45:



Gobbo non ha capito di essere stato Lui a fare il casino. Forse dovrebbe guardare al sindaco Cacciari che senza proclami ha sistemato una situazione simile se non più grave di quella del Treviso ed il Venezia gioca in D.

La soluzione del velodromo con all'interno il campo di calcio l'ho vista a Pordenone. Il campo di calcio è più piccolo del normale ma per la serie D può andare, non credo proprio per la B o la A.

Immagino si siano accorti che l'uso del velodromo è davvero per pochissimi giorni all'anno e per pochissimi appassionati e quindi cercano di giustificare l'altissima spesa col calcio.

[SM=x397168] [SM=x397168] [SM=x397168] [SM=x397168] [SM=x397168]






In realtà la spesa sarebbe coperta in gran parte dai fondi statali previsti per i mondiali di ciclismo del 2012. Il Portogruaro gioca regolarmenta al Mecchia in C1 in uno stadio-velodromo, ma in ogni caso è ancora prematuro parlare di tutto ciò.

Tiz_76
00lunedì 31 agosto 2009 11:03
Perfettamente d'accordo con vb6: l'idea del campo di calcio nel velodromo sarà solo per mascherare i costi di tale opera per gran parte dell'anno inutile, non me ne vogliano gli appassionati di ciclismo su pista.
Penso sia dimostrato che i veri stadi, quelli dove il pubblico può veramente fare la differenza, siano quelli privi di pista d'atletica, velodromo o quant'altro, insomma tipo l'OMOBONO TENNI!!!
Giù le mani dal nostro stadio!

[SM=x397192]

Mat-tv
00lunedì 31 agosto 2009 12:31
a me vengono i brividi se penso ad uno stadio nuovo con la pista ciclabile dentro
enricotv
00lunedì 31 agosto 2009 12:43
Re:
Mat-tv, 31/08/2009 12.31:

a me vengono i brividi se penso ad uno stadio nuovo con la pista ciclabile dentro

Praticamente è come avere la pista di atletica, campo distante dalle tribune.
Mat-tv
00lunedì 31 agosto 2009 12:47
Re: Re:
enricoutv83, 31/08/2009 12.43:

Praticamente è come avere la pista di atletica, campo distante dalle tribune.




esatto, che merda.. forse è anche un po'in pendenza?
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