Giù le mani dal Tenni!

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vb6
00sabato 25 luglio 2009 13:10
Re:
MoniGo, 25/07/2009 12.33:

Perché non abbiamo nulla da spartire con Venezia. Senza contare che, se non vogliono giocare al Tenni perché è troppo costoso, giocare in uno stadio adatto alla A costerebbe sicuramente di più. Non vedo il senso di fare uno stadio da 30 mila posti, ora come ora.



Forse mi sono spiegato male. Nulla deve essere spartito col Venezia ma una settimana il Treviso, una settimana il Venezia utilizza lo stadio. Lo stadio deve essere progettato per poter ospitare la B o la A, ma realizzato in un numero di posti sufficiente per ospitare la categoria delle due società; nel caso di serie D, penso basti uno stadio da 3.000 posti. Se una delle due società sarà promosso in una categoria superiore, si aggiungono altri posti, previsti nel progetto iniziale.

Mi farebbe piacere spiegassi per te cosa vuol dire "spartire col Venezia".

Personalmente penso che ognuno debba fare il tifo civile per la propria squadra del cuore, rispettando il tifo degli altri. Per spiegarmi meglio un tifo simile a quello spagnolo; mai botte o offese ma sani sfottò.

vb6
00sabato 25 luglio 2009 13:35
Re:
enricoutv83, 25/07/2009 12.54:




Vb6, il mio parere è che uno stadio in comune tra Treviso e venezia non si potrà mai fare.
Non è solo una questione di rivalità tra tifosi (tifoserie un tempo avverse dici? guarda che la rivalità è ancora fortissima), ma anche di campanilismo tra i comuni.
Non c'è niente da fare, Treviso e venezia sono rivali da secoli, non è come Treviso e livorno o Treviso e modena che sono rivalità strettamente legate al calcio.
Tra Treviso e venezia è proprio una rivalità su tutto, due città divise da 20 km ma completamente diverse, come struttura vera e propria delle città, come idee politiche, come modo di pensare e di essere dei cittadini e tante altre cose.
Riguardo lo stadio, chi lo costruirebbe?
Il comune di Treviso o il comune di venezia?
Ne dubito fortemente, perchè poi i vantaggi dello stadio andrebbero al comune che ospiterebbe tale struttura, ad esempio Mogliano veneto, e quindi sarebbe più giusto che le spese di costruzione fossero sostenute da quest'ultimo.
Senza considerare poi i disagi per i tifosi costretti a farsi 10-15 km (e parlo solo dei tifosi dei due capoluoghi) per andare a vedersi la partita di calcio fuori dalla propria città.



Nessuno pretende di accantonare delle rivalità civili. Le tendenze politiche diverse ci stanno eccome, anzi sono il pane della democrazia. Certo, se una cosa conviene a me come conviene a te allora conviene ad entrambi e allora la facciamo assieme pur nelle nostre diversità. La costruzione dello stadio sarebbe a cura di una società appostamente creata, con un opportuno statuto dove si fissano obiettivi, risorse e quote sociali. La proprietà della società potrebbe essere composta dalle due società sportive, Treviso e Venezia che si spartiscono costi e ricavi. Questo è il modello inglese dove le società sportive sono proprietarie dello stadio.
Certo che se i tifosi Trevigiani dicono di non voler andare nello stesso stadio dove la seguente settimana giocheranno i Veneziani allora è meglio lasciare perdere il calcio che conta perchè non lo meritiamo. Allora evviva Sky e Mediaset Premium e abbasso il Treviso calcio.
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centro storico
00sabato 25 luglio 2009 14:55
sono completamente in disaccordo con lo stadio in comune...non esiste che due città abbiano uno stadio, questo al di là della rivalità coi veneziani...ogni città deve avere una squadra, ogni squadra deve avere un suo stadio
ZakkTV
00sabato 25 luglio 2009 15:14
C'è da dire che la proposta dello stadio in comune è stata e continua ad essere fatta solo da noi, e in nessun'altra parte d'Italia, almeno per quanto riguarda città importanti.
MoniGo
00sabato 25 luglio 2009 15:27
Re: Re:
vb6, 25/07/2009 13.10:


Lo stadio deve essere progettato per poter ospitare la B o la A, ma realizzato in un numero di posti sufficiente per ospitare la categoria delle due società; nel caso di serie D, penso basti uno stadio da 3.000 posti. Se una delle due società sarà promosso in una categoria superiore, si aggiungono altri posti, previsti nel progetto iniziale.
Mi farebbe piacere spiegassi per te cosa vuol dire "spartire col Venezia".



Nel senso che sparirebbe l'idea del calcio TREVISO. Creare una società fra due società semidilettantistiche, o possedute da gente che non dà garanzie (Poletti e simili) che vantaggio ci darebbe?
Ma allora proporresti di fare uno stadio con una tribuna da 3000, e ampliarlo solo in caso di promozione? Tanto varrebbe giocare a Quinto.


enricotv
00sabato 25 luglio 2009 15:57
Re: Re:
vb6, 25/07/2009 13.35:



Nessuno pretende di accantonare delle rivalità civili. Le tendenze politiche diverse ci stanno eccome, anzi sono il pane della democrazia. Certo, se una cosa conviene a me come conviene a te allora conviene ad entrambi e allora la facciamo assieme pur nelle nostre diversità. La costruzione dello stadio sarebbe a cura di una società appostamente creata, con un opportuno statuto dove si fissano obiettivi, risorse e quote sociali. La proprietà della società potrebbe essere composta dalle due società sportive, Treviso e Venezia che si spartiscono costi e ricavi. Questo è il modello inglese dove le società sportive sono proprietarie dello stadio.
Certo che se i tifosi Trevigiani dicono di non voler andare nello stesso stadio dove la seguente settimana giocheranno i Veneziani allora è meglio lasciare perdere il calcio che conta perchè non lo meritiamo. Allora evviva Sky e Mediaset Premium e abbasso il Treviso calcio.
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Ti faccio alcune domande così forse ti sarà più chiaro il mio pensiero.

1) Sei d'accordo che il progetto di stadio in comune, cosa assolutamente nuova in Italia tra due squadre di due città differenti, possa essere una cosa difficile dal punto di vista pratico-organizzativo?
2) Sei d'accordo con il fatto che, con uno stadio a 15 km di distanza e più distante da tutti i grandi centri del trevigiano (oltre ovviamente Treviso anche da Vittorio veneto, Conegliano, Oderzo, Montebelluna, Castelfranco veneto sarebbero più distanti dallo stadio di Mogliano veneto, perchè in pratica si andrebbe a giocare quasi a mestre), e quindi si perderebbe buona parte dell'attuale pubblico, già scarso di per se, perchè solo i veri aficiodanos (tra i quali mi metto anch'io) continuerebbero a seguire la squadra?
3) Parli di modello inglese, ma se siamo indietro di 20 anni rispetto a loro, visto che solo ora lentamente iniziano a sorgere degli stadi di proprietà della società, non credi che bisognerebbe un attimino aspettare prima di fare degli stadi in comproprietà, per vedere se anche in Italia possono avere vita facile?
4) Quanto difficile sarà per due giunte comunali così diverse e per di più rivali come Treviso e venezia trovare un accordo?


vb6
00sabato 25 luglio 2009 16:44
Re: Re: Re:
enricoutv83, 25/07/2009 15.57:




Ti faccio alcune domande così forse ti sarà più chiaro il mio pensiero.

1) Sei d'accordo che il progetto di stadio in comune, cosa assolutamente nuova in Italia tra due squadre di due città differenti, possa essere una cosa difficile dal punto di vista pratico-organizzativo?
2) Sei d'accordo con il fatto che, con uno stadio a 15 km di distanza e più distante da tutti i grandi centri del trevigiano (oltre ovviamente Treviso anche da Vittorio veneto, Conegliano, Oderzo, Montebelluna, Castelfranco veneto sarebbero più distanti dallo stadio di Mogliano veneto, perchè in pratica si andrebbe a giocare quasi a mestre), e quindi si perderebbe buona parte dell'attuale pubblico, già scarso di per se, perchè solo i veri aficiodanos (tra i quali mi metto anch'io) continuerebbero a seguire la squadra?
3) Parli di modello inglese, ma se siamo indietro di 20 anni rispetto a loro, visto che solo ora lentamente iniziano a sorgere degli stadi di proprietà della società, non credi che bisognerebbe un attimino aspettare prima di fare degli stadi in comproprietà, per vedere se anche in Italia possono avere vita facile?
4) Quanto difficile sarà per due giunte comunali così diverse e per di più rivali come Treviso e venezia trovare un accordo?





Stiamo entrando nel vivo della questione.
Provo a chiarire ulteriormente i concetti.

Innanzitutto se miriamo ad una posizione importante nel panorama calcistico nazionale (B o A) bobbiamo creare le condizioni, una delle quali è lo stadio.

Le giunte comunali devono fare pressione a livello regionale affinchè si individui un'area a basso costo per lo stadio e per le eventuali altre attività annesse allo stadio (negozi, ristoranti, uffici...). Si ricordi ad esempio il piano stadio di Zamparini.

Le società sportive Treviso e Venezia, creano una società con uno statuto preciso e capitale 50% alla società sportiva Treviso e 50% alla società sportiva Venezia. Questa società gestisce costi, ricavi e attività dello stadio e delle attività connesse.

La distanza dallo stadio per qualcuno aumenta per altri diminuisce per altri ancora aumenta la distanza ma diminuiscono i tempi per raggiungere lo stadio utilizzando l'autostrada e le strade meno intasate di quelle cittadine. Bisogna ricordare l'obiettivo primario che è la B o la A. Io sono andato molte volte a San Siro e molte volte ad Udine e non mi sono fatto il problema dei 10 km in più o in meno. Certo che se l'obiettivo è lo stesso del Quinto, del Motebelluna, del Giorgione (al massimo la D) allora è giusto preoccuparsi dei 10 km, se l'obiettivo è la B o la A, è importante che sia facile da raggiungere anche per chi viene da lontano.

Per avere un stadio a misura delle categorie attuali di Treviso e Venezia e quindi un costo contenuto, lo stadio inizialmente dovrebbe avere una capacità contenuta ma il progetto dovrebbe prevedere un facile ampiamento in caso di necessità. Fare un progetto così non è per nulla difficile. Un qualsiasi gruppo di professionisti (architetti / ingegneri) è in grado di svilupparlo. In zona abbiamo delle eccellenze in progettazione ed in costruzioni (cito l'architetto Piano e i costuttori Carron o Basso per citarne alcuni).

Certo in Italia qualcosa di simile non c'è ma non è un problema. In Italia non c'è neanche un patto tra tifoserie rivali ma dov'è il problema se questo avviene in una regione di eccellenze come il Veneto ??? Sarebbe un vanto per tutti noi non una macchia; vi pare ???
Apriamoci, c'è solo da guadagnarci !!!!
ZakkTV
00sabato 25 luglio 2009 20:14
Possiamo anche smetterla di parlare dello stadio in comune con il Venezia, quello detto da Gobbo oggi potrebbe rivelarsi decisivo. Nei due servizi mandati in onda su Rete Veneta e Antenna 3 si è parlato ancora una volta della cittadella dello sport da fare nell'area di San Giuseppe. Ma questa volta il sindaco ha parlato davanti alle telecamere. Già certa la realizzazione di un velodromo grazie a un finanziamento di 30 miloni di euro, ma non è stata scartata l'ipotesi dello stadio. Purtroppo ho visto solo la seconda parte del servizio di Reete Veneta, ma è stato detto che il nuovo si sarebbe potuto fare "a condizione che non venga utilizzato solo per il calcio". Quindi dovrà esserci una pista d'atletica ? Ma bene, proprio come si sta facendo in tutto il mondo ! Restando in ambito "globale", Gobbo ha pure detto che il Tenni dov'è ora non ha più senso, perchè "non c'è nessun'altro posto al mondo in cui lo stadio si trova immerso in un contesto così urbanizzato". Manco sopressa sindaco... [SM=x397141] Sempre nel servizio di Rete Veneta si diceva che Gobbo aveva assicurato che lo stadio si sarebbe chiamato "Omobono Tenni". E questo dovrebbe interessarci ? Non credo proprio, anzi, sono contrarissimo. Il Tenni è uno solo, quello in via Ugo Foscolo. Qualsiasi altro stadio si dovrebbe/dovrà chiamare in un altro modo. Ma a Gobbo che si può spiegare, lui ha la palla ovale in testa... [SM=x397156] [SM=x397141]
TV DOSSON
00sabato 25 luglio 2009 22:32
Re:
ZakkTV, 25/07/2009 20.14:

Possiamo anche smetterla di parlare dello stadio in comune con il Venezia, quello detto da Gobbo oggi potrebbe rivelarsi decisivo. Nei due servizi mandati in onda su Rete Veneta e Antenna 3 si è parlato ancora una volta della cittadella dello sport da fare nell'area di San Giuseppe. Ma questa volta il sindaco ha parlato davanti alle telecamere. Già certa la realizzazione di un velodromo grazie a un finanziamento di 30 miloni di euro, ma non è stata scartata l'ipotesi dello stadio. Purtroppo ho visto solo la seconda parte del servizio di Reete Veneta, ma è stato detto che il nuovo si sarebbe potuto fare "a condizione che non venga utilizzato solo per il calcio". Quindi dovrà esserci una pista d'atletica ? Ma bene, proprio come si sta facendo in tutto il mondo ! Restando in ambito "globale", Gobbo ha pure detto che il Tenni dov'è ora non ha più senso, perchè "non c'è nessun'altro posto al mondo in cui lo stadio si trova immerso in un contesto così urbanizzato". Manco sopressa sindaco... [SM=x397141] Sempre nel servizio di Rete Veneta si diceva che Gobbo aveva assicurato che lo stadio si sarebbe chiamato "Omobono Tenni". E questo dovrebbe interessarci ? Non credo proprio, anzi, sono contrarissimo. Il Tenni è uno solo, quello in via Ugo Foscolo. Qualsiasi altro stadio si dovrebbe/dovrà chiamare in un altro modo. Ma a Gobbo che si può spiegare, lui ha la palla ovale in testa... [SM=x397156] [SM=x397141]




non ha solo la testa ovale,lo stadio chiamalo polenta e salcicce,ridicolo... [SM=x397166] [SM=x397166]
enricotv
00domenica 26 luglio 2009 00:14
Continuano a dire che lo stadio è in un contesto urbanistico, ma questa gente ha mai girato per gli stadi d'Italia?
Anzi, basta girare nella nostra regione, dove l'unico stadio leggermente fuori città è l'euganeo di Padova, mentre intorno agli stadi di Verona, Vicenza, Venezia, Cittadella, Portogruaro, Bassano ci sono case in abbondanza.
Mi chiedo come possano i giornalisti non fare una domanda su questa frase che è già stata ripetuta troppe volte.
Poi chiamare il nuovo stadio Omobono Tenni, che senso ha?

Per vb6: secondo me si sta un po' correndo troppo.
Parli di progetto per la A o per la B, ma qui non sappiamo nemmeno in quale categoria dilettantistica in cui militeremo, l'unico che ha parlato di progetti (il tanto acclamato Michielin), parla di C1 tra 5 anni.
Possiamo star qui io e te a progettare la champions league, ma se non c'è un imprenditore in grado di garantirci la serie D (perchè si è visto che ora come ora la C1 è impensabile a Treviso), perchè dovremmo pensare a B o addirittura la A?
Poi, i 15 km in più possono non essere un problema per me o per te, o per molti altri qui dentro, ma sei sicuro che per altri non lo sarebbe?
A mio avviso, in caso di stadio a Mogliano, almeno il 60% degli spettatori attuali del Tenni finirebbero col seguire la squadra solo saltuariamente.
E questo, sommato al triplo salto all'indietro, porterebbe ad avere un pubblico di qualche centinaio di persone.
Per il resto, io sono estremamente contrario a uno stadio a 15 km dal capoluogo.
Un conto è fare uno stadio a Monigo o nell'hinterland (vedi palaverde, a 5 minuti dal centro), un conto è farlo a Mogliano, che è a ridosso di Mestre (per non dire che ormai è proprio inglobato nella località veneziana).
Concludo ribadendo il fatto che pensare a Gentilini e Cacciari che si stringono la mano in segno di alleanza è pura utopia, e che io francamente se proprio dovessi abbandonare il Tenni, preferirei lo stadio a San Giuseppe, anche se le piste di atletica stonerebbero come una sciarpa arancioneroverde al Tenni.
ZakkTV
00domenica 26 luglio 2009 07:37
da www.reteveneta.it

NUOVO TREVISO, C’E’ ANCHE DE POLI (seconda parte)

Intanto il sindaco Gian Paolo Gobbo benedice il parere espresso dalla commissione urbanistica riunitasi nei giorni scorsi, dalla quale è emersa la chiara volontà di spostare dal suo attuale sito lo stadio Tenni. Gobbo ha confermato che il nuovo stadio potrebbe sorgere a San Giuseppe, dove la giunta ha in progetto di realizzare una cittadella dello sport. E a tal proposito, vari imprenditori avrebbero già manifestato la propria disponibilità, a patto che il nuovo stadio non sia finalizzato esclusivamente all’attività calcistica. Per ora, di concreto, non c’è nulla, salvo il nome del nuovo stadio che, assicura Gobbo, continuerà ad essere intitolato a Omobono Tenni.
ZakkTV
00domenica 26 luglio 2009 08:39
dalla Tribuna di Treviso

(prima parte)
L'idea di Ca' Sugana: portare il Tenni a S.Giuseppe

"Ma non sarà subito". Zanini rilancia: nel salvataggio del Treviso anche Fondazione Cassamarca

Via dal Tenni, il calcio trasloca a San Giuseppe. Questa la soluzione finale auspicata dal sindaco Gian Paolo Gobbo, sempre più intenzionato a vagliare ogni cordata che vuole rilevare il Treviso ma pronto anche a negare l'utilizzo dello stadio. "Crea disagi per i cittadini, è in centro città, negli anni si è sprecato l'utilizzo delle forza dell'ordine". Via il Tenni, quindi, anche con il nuovo Treviso, che finora sembra ancora sperare negli interventi risolutivi delle cordate di Tessarolo e Michielin. A loro verrà concesso l'uso dello stadio Tenni o dovranno spostarsi in provinvia ? "Lo stadio lì non va bene. Non sarà da farsi domani, ma è chiaro che il luogo ideale per uno stadio non è quello. Sarebbe meglio a San Giuseppe, lì c'è un'area preposta per nuovo costruzioni,anche per impianti sportvi, e certamente sarebbe in un contesto fruibile dalla cittadinanza". (m.g.)
ZakkTV
00domenica 26 luglio 2009 09:09
dal Corriere del Veneto

(prima parte)
"Nuovo stadio a San Giuseppe" e per il calcio corteggiato De Poli


TREVISO- Via, lontano dal centro e dalle polemiche, dove non darà più fastidio a nessuno. Lo stadio Omobono Tenni potrebbe presto spostarsi a San Giuseppe, nell'area Trevisoservizi sulla quale il Comune sta investendo con progetti e idee, tutte di indirizzo sportivo e ricreativo: la "Cittadella dello Sport" sarà il luogo in cui si incontreranno gran parte degli impianti cittadini, in un contesto di relax e divertimento che comprenderà anche il centro Taurus, con le sue pista e con le sue strutture coperte e scoperte, e il velodromo, che verrà costruito grazie a un finanziamento da 30 mila euro concesso in occasione dei mondiali di ciclismo del 2012. Lo sport trevigiano avrà una nuova casa, più ampia e più moderna, per ospitare tutti, dai pattinatori ai calciatori. In sindaco Gian Paolo Gobbo ha cominicato ieri l'opinione dell'amministrazione: il Comune sta riflettendo seriamente suulla possibilità di trasferimento del Tenni, che lì dove sta non va più bene. "Abbiamo rilevato che si tratta dell'unico stadio di quelle dimensioni in un quartiere così densamente popolato e urbanizzato-ha spiegato con un continuo spreco di forze dell'ordinee e disagi per i cittadini e gli automobilisti lungo il Put". Tutto da rivedere, quindi. Quando, non si sa. Gobbo mette le mani avanti, e chiarisce che ci vorrà del tempo prima di avere una soluzione alla questione.
E che ne sarà del Tenni ? Di demolirlo non se ne parla, per il momento, una storia antica cara alla città, e un simbolo importante. Una nuova destinazione, ecco, questa sì, ammette il Comune: le proposte ci sono, durante una recente commissione urbanistica i consiglieri hanno espresso le loro idee per riqualificare l'impianto da abbandonare, e si passa dal parco, al polo culturale, alla sede per concerti e manifestazioni, all'impianto per giovani e discipline alternative. Qualcuno vorrebbe trasformare la superficie su cui sorge lo stadio in una zona residenziale, ma è presto per dire qulsiasi cosa. (S.ma)
Il Gera
00domenica 26 luglio 2009 09:57
Re:
ZakkTV, 26/07/2009 9.09:

dal Corriere del Veneto

(prima parte)
"Nuovo stadio a San Giuseppe" e per il calcio corteggiato De Poli


TREVISO- Via, lontano dal centro e dalle polemiche, dove non darà più fastidio a nessuno. Lo stadio Omobono Tenni potrebbe presto spostarsi a San Giuseppe, nell'area Trevisoservizi sulla quale il Comune sta investendo con progetti e idee, tutte di indirizzo sportivo e ricreativo: la "Cittadella dello Sport" sarà il luogo in cui si incontreranno gran parte degli impianti cittadini, in un contesto di relax e divertimento che comprenderà anche il centro Taurus, con le sue pista e con le sue strutture coperte e scoperte, e il velodromo, che verrà costruito grazie a un finanziamento da 30 mila euro concesso in occasione dei mondiali di ciclismo del 2012. Lo sport trevigiano avrà una nuova casa, più ampia e più moderna, per ospitare tutti, dai pattinatori ai calciatori. In sindaco Gian Paolo Gobbo ha cominicato ieri l'opinione dell'amministrazione: il Comune sta riflettendo seriamente suulla possibilità di trasferimento del Tenni, che lì dove sta non va più bene. "Abbiamo rilevato che si tratta dell'unico stadio di quelle dimensioni in un quartiere così densamente popolato e urbanizzato-ha spiegato con un continuo spreco di forze dell'ordinee e disagi per i cittadini e gli automobilisti lungo il Put". Tutto da rivedere, quindi. Quando, non si sa. Gobbo mette le mani avanti, e chiarisce che ci vorrà del tempo prima di avere una soluzione alla questione.
E che ne sarà del Tenni ? Di demolirlo non se ne parla, per il momento, una storia antica cara alla città, e un simbolo importante. Una nuova destinazione, ecco, questa sì, ammette il Comune: le proposte ci sono, durante una recente commissione urbanistica i consiglieri hanno espresso le loro idee per riqualificare l'impianto da abbandonare, e si passa dal parco, al polo culturale, alla sede per concerti e manifestazioni, all'impianto per giovani e discipline alternative. Qualcuno vorrebbe trasformare la superficie su cui sorge lo stadio in una zona residenziale, ma è presto per dire qulsiasi cosa. (S.ma)



cominciano a spuntare vle prime frasi butatte lì...giusto per sentrire le reazioni....
che pezzi di merda.
PS:Gobbo è in uno stato di demenza senile.ripeto:Gobbo è in demenza senile


enricotv
00domenica 26 luglio 2009 10:08
Io spero vivamente che il nuovo stadio sia pronto tra 5-6 anni in modo da godermi un altro po' di Tenni e, soprattutto, non abbia quelle maledette corsie di atletica.

Prima pagina del gazzettino odierno.

da www.gazzettino.it

Sabato sportivo per il sindaco
Gobbo firma la petizione
per il rugby in "Celtic"
e conferma: «In periferia

il futuro del Tenni»

Domenica 26 Luglio 2009,

Mezzogiorno di sport per il Sindaco di Treviso, Gian Paolo Gobbo, che ieri, proprio alle 12 a Cà Sugana, nel firmare la petizione per la riammissione del Benetton rugby alla Celtic League, ha parlato anche di calcio, di stadio, di velodromo: ovvero della possibile "cittadella dello sport", presente l’ex Benetton, ct della nazionale John Kirwan.

.........

Poi il discorso si è spostato inevitabilmente sul futuro del calcio e dell’impiantistica sportiva in città: «Io - ha detto Gobbo - mi espongo per il rugby come per il calcio, due sport meravigliosi, e in genere a uno sport che non guardi agli interessi e ai miliardari stipendi dei giocatori». Sul Tenni e la cittadella dello sport ha quindi ribadito: «Non è nel futuro immediato il trasferimento del Tenni poichè bisogna prima studiare le soluzioni. Certamente ora lo stadio è troppo inserito in un contesto di quartiere e crea problemi ai residenti e alla viabilità. L’area prevista per le attrezzature sportive è quella della Treviso servizi a S. Giuseppe. In cantiere c’è il velodromo e potrebbe starci anche lo stadio di calcio. Ma bisogna prima ragionarci su».
Michele Miriade

ZakkTV
00domenica 26 luglio 2009 10:45
Spero anch'io che le cose vadano per lunghe. Ma la possibilità della pista di atletica mi procura un altro incubo, non voglio fare la fine dei padovani...

Mi auguro che per altre attività non calcistiche non si riferiscano all'atletica o ad altre attività sportive, ma a concerti o cose del genere. Se per loro il Tenni se è inutilizzabile per le partite, non lo è per gli stessi motivi anche per i concerti o altre manifestazioni in grado di attirare migliaia e migliaia di persone. [SM=x397153]

Purtroppo il tempio del calcio trevigiano verrà demolito quando si costruirà il nuovo stadio. Questo è il periodo migliore per tutte le macchiette che siedono a Ca' Sugana di tirare fuori una proposta, chi per il centro culturale (?), chi per il parco. Ma la realtà, come dice il Gera, sappiamo tutti qual'è...

TV DOSSON
00domenica 26 luglio 2009 13:47
Addio caro stadio Tenni.......ti portero' sempre nel mio cuore! [SM=x397199]
MoniGo
00domenica 26 luglio 2009 16:16
Ma che poi quali altri utilizzi avrebbe lo stadio? Per i concerti ci sono già Palaverde, Zoppas Arena, mettiamoci anche il parco di San Giuliano, più Palaturismo a Jesolo d'estate. Vogliono farci i meeting di atletica? [SM=x397165] O fare il primo stadio/park multipiano in Italia?


Di sicuro costruendo un altro stadio da 10mila persone in mezzo ai campi non viene Vasco a suonare. Alla storia dei musei e centri commerciali dentro lo stadio credo relativamente: in Germania stanno ore allo stadio, bevendo birra e comprando gadget ai ristoranti. Un conto è entrare nel nuovo stadio della Juve e farsi il giro turistico, o andare al Bernabeu, al Camp Nou; ma a tv già siamo in 4 gatti, figurarsi che ritorno avrebbe anche solo uno Spizzico dentro lo stadio. Gobbo, magna manco che te va el grasso al serveo.

enricotv
00domenica 26 luglio 2009 19:17
La cosa che più mi da fastidio, oltre a quella che Gobbo continui a dire che siamo l'unica città con lo stadio in centro, è che a venezia tutti si lamentano dello stadio a sant'elena da almeno due decenni ma non è mai stato fatto lo stadio sulla terraferma, da noi invece nessuno si è mai lamentato del Tenni (parlo dei tifosi ovviamente) e lo faranno nuovo.
Che strana la vita...
jacopoz 91
00lunedì 27 luglio 2009 10:55
Purtroppo ormai l'unica cosa che è certa è che il povero tenni verrà smantellato. Io non riesco ancora capire il fastido che può dare lo stadio la...ok ordine pubblico ecc ma l'anno della Serie A faceva comodo ai proprietari dei ristoranti in città a tutti i baristi e negozianti. Cmq io personalmente sono contrario a buttar giù il tenni ma se proprio devono spostarlo S Giuseppe è sicuramente l'alternativa migliore di Mogliano.
Il custode della cripta
00lunedì 27 luglio 2009 10:58
Anch'io sono contrario ad un nuovo stadio intitolato ancora ad Omobono Tenni, sarebbe fuori luogo e stantio.
Se si chiamasse ancora Tenni vorrebbe comunque dire che non sarà in coabitazione con il Venezia; non credo che i veneziani lo accetterebbero, giustamente.
ZakkTV
00lunedì 27 luglio 2009 11:01
Re:
jacopoz 91, 27/07/2009 10.55:

Purtroppo ormai l'unica cosa che è certa è che il povero tenni verrà smantellato. Io non riesco ancora capire il fastido che può dare lo stadio la...ok ordine pubblico ecc ma l'anno della Serie A faceva comodo ai proprietari dei ristoranti in città a tutti i baristi e negozianti. Cmq io personalmente sono contrario a buttar giù il tenni ma se proprio devono spostarlo S Giuseppe è sicuramente l'alternativa migliore di Mogliano.




Purtroppo sarà così. Tra l'altro, nei prossimi anni anche il Menti di Vicenza verrà demolito, ma per far posto a una cittadella universitaria, non per quattro palazzi che entro qualche anno peggioreranno una zona già degradata. [SM=x397149]
enricotv
00lunedì 27 luglio 2009 13:05
Re: Re:
ZakkTV, 27/07/2009 11.01:




Purtroppo sarà così. Tra l'altro, nei prossimi anni anche il Menti di Vicenza verrà demolito, ma per far posto a una cittadella universitaria, non per quattro palazzi che entro qualche anno peggioreranno una zona già degradata. [SM=x397149]




Magari ora faranno uno stadio a Soave da condividere con il Verona...
Nervoso della Battaglia
00lunedì 27 luglio 2009 13:32
Io sono scandalizzato per come sia stata presa la palla al balzo sfruttando un particolare momento x portare l'attacco al Tenni. L'Omobono non si tocca ! E' inaccettabile [SM=x397153]
ZakkTV
00lunedì 27 luglio 2009 15:09
Re:
Nervoso della Battaglia, 27/07/2009 13.32:

Io sono scandalizzato per come sia stata presa la palla al balzo sfruttando un particolare momento x portare l'attacco al Tenni. L'Omobono non si tocca ! E' inaccettabile [SM=x397153]




Uno scandalo sì, il più grande danno derivante dal fallimento del Treviso, più della caduta fuori dai professionisti. Una squadra si può rifondare, risalendo in qualche anno, ma uno stadio demolito non si ricostruisce. [SM=x397153]
jacopoz 91
00lunedì 27 luglio 2009 17:26
Re: Re:
ZakkTV, 27/07/2009 11.01:




Purtroppo sarà così. Tra l'altro, nei prossimi anni anche il Menti di Vicenza verrà demolito, ma per far posto a una cittadella universitaria, non per quattro palazzi che entro qualche anno peggioreranno una zona già degradata. [SM=x397149]


Almeno a Vicenza hanno trovato sta scusa...

TV DOSSON
00lunedì 27 luglio 2009 22:26
Re:
Nervoso della Battaglia, 27/07/2009 13.32:

Io sono scandalizzato per come sia stata presa la palla al balzo sfruttando un particolare momento x portare l'attacco al Tenni. L'Omobono non si tocca ! E' inaccettabile [SM=x397153]




solo politica,uomini senza cuore,senza ideali ,solo la fama e i schei.....ridicoli e buffoni.... [SM=x397141] [SM=x397215]
enricotv
00martedì 28 luglio 2009 19:56
Visto che parlano di fare lo stadio all'ex Appiani, ecco l'articolo odierno sul gazzettino.

da www.gazzettino.it (prima pagina)

Cittadella bocciata:
«È un ecomostro»
Malumore nel quartiere dell’Appiani

Martedì 28 Luglio 2009,






«Un ecomostro». Se all’area Appiani sta sorgendo la nuova Treviso, gli abitanti dei dintorni preferivano di gran lunga quella vecchia. Mentre le gru innalzano gli ultimi palazzi e i primi inquilini istituzionali hanno iniziato a popolare la cittadella voluta dalla Fondazione Cassamarca e progettata dall’architetto ticinese Mario Botta, monta il malcontento tra i vicini.
«Dal punto di vista edilizio e urbanistico questi mostri sono stati un fallimento in tutto il mondo. Qui verranno due o tremila persone al giorno, ma non porteranno nessuno sviluppo al quartiere: per il 70 per cento saranno tutti burocrati che arrivano alla mattina e se ne vanno alla sera».
Abbandonando un’immensa fortezza sguarnita con il calare del buio: «Farà la fine dell’Eur, a Roma, dove ad una certa ora è tutto deserto, terreno per prostitute e spaccio. E pensare che qui il vecchio piano regolatore prevedeva delle villette. Poi il Comune per fare cassa con l’Ici, come altrove in Italia, ha permesso questa edificazione selvaggia».
Zanardo a pagina II



Il quartiere boccia l’Appiani: «Ecomostro»
La cittadella delle istituzioni spaventa i residenti: «Sarà come l’Eur, di sera terreno per le prostitute»

Martedì 28 Luglio 2009,


sfoglia.gazzettino.it/ParteMobileSfogliatore/file_importati/20090728/foto/...

sfoglia.gazzettino.it/ParteMobileSfogliatore/file_importati/20090728/foto/...

Martedì 28 Luglio 2009,
«Un ecomostro». Se all’area Appiani sta sorgendo la nuova Treviso, gli abitanti dei dintorni preferivano di gran lunga quella vecchia. Mentre le gru innalzano gli ultimi palazzi e i primi inquilini istituzionali hanno iniziato a popolare la cittadella voluta dalla Fondazione Cassamarca e progettata dall’architetto ticinese Mario Botta, monta il malcontento tra i vicini.
«Dal punto di vista edilizio e urbanistico questi mostri sono stati un fallimento in tutto il mondo – si accalora Lorenzo Conte, mentre rincasa per via Venanzio Fortunato - qui verranno due o tremila persone al giorno, ma non porteranno nessuno sviluppo al quartiere: per il 70 per cento saranno tutti burocrati che arrivano alla mattina e se ne vanno alla sera». Abbandonando un’immensa fortezza sguarnita con il calare del buio: «Farà la fine dell’Eur, a Roma, dove ad una certa ora è tutto deserto, terreno per prostitute e spaccio. E pensare che qui il vecchio piano regolatore prevedeva delle villette. Poi il Comune per fare cassa con l’Ici, come altrove in Italia, ha permesso questa edificazione selvaggia».
Girato l’angolo e spostatisi sul fronte di viale Montegrappa, i residenti preferiscono l’anonimato, ma i giudizi sono altrettanto perentori. «Ci hanno tirato su un muro davanti alle finestre, ci hanno isolato. Tra questo e il “Valigione” davanti al Tribunale, siamo stretti tra due obbrobri», sbotta un signore, uscendo da uno di condomini affacciati sulla vietta che conduce al portale principale del complesso. La stradina, ufficialmente privata, secondo i frontisti, a regime dovrebbe fungere da accesso per pedoni e biciclette. Per ora, in attesa che entri in funzione il grande posteggio sul lato viale della Repubblica, vi sfrecciano le auto di dipendenti ed utenti degli enti già insediatisi nei primi blocchi (Confartigianato e Ascopiave). «Uscire dal portone è diventato un problema – continua l’uomo - nonostante i divieti, parcheggiano dappertutto e corrono a tutta velocità. E siamo solo all’inizio...».
Il prevedibile aumento di traffico preoccupa anche nella palazzina accanto. Ma ancor più inquieta la selva di mattoni: «Almeno avessero previsto un po’ di verde: in una costruzione nuova del genere, non pianteranno nemmeno un albero». In un appartamento del medesimo immobile ha il suo studio l’avvocato Carlo Galeotafiore: «Come ogni cosa, ci sono i pro e i contro – sottolinea - quando il Tribunale si è trasferito in zona, molti avvocati si sono spostati qui. Ora saranno a portata di mano anche molti riferimenti istituzionali legati al Tribunale, dalla Questura alla Camera di commercio. Per i residenti, però, la questione è diversa».
Lo è di sicuro per Mario, che abita in via Bastia: «Qui intorno ci sono soprattutto villette, adesso hanno tirato su questi colossi. Esteticamente? Mi dispiace, ma non mi piacciono proprio. A partire dal colore: quei mattoni rossi hanno un impatto pesante e non c’entrano nulla con il contesto».
Del futuro via vai, ne beneficeranno almeno le attività commerciali. Al Fuoriporta Caffè, in viale Montegrappa, hanno appena consegnato un vassoio di panini e tramezzini agli impiegati dei nuovi uffici. «Ma per il momento ci lavora ancora troppa poca gente per poter vedere effetti sugli affari – spiegano da dietro il bancone - ovvio che speriamo di aumentare il lavoro, o quantomeno di non perdere quello che abbiamo ora, visto che all’interno dell’area apriranno bar e ristoranti».
mzan


TV DOSSON
00martedì 28 luglio 2009 21:41
Ecomostro,come loro,buffoni.... [SM=x397166] [SM=x397166]
ZakkTV
00mercoledì 29 luglio 2009 00:03
Re:
enricoutv83, 28/07/2009 19.56:








Se la vedi ti innamori...Bravo maiale, continua così. [SM=x397160]

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