Svelata la cittadella dello sport: costerà 30 milioni di euro
Mercoledì sera al K3 è stato svelato il piano-velodromo. La Lega ha fatto il punto della situazione sull’argomento che sta incuriosendo maggiormente in questi giorni: l’ipotesi di creare un polo sportivo, o cittadella dello sport, a San Giuseppe nell’area della Treviso Servizi.
La possibilità di vedere, dopo almeno un paio di tentativi andati a vuoto nel passato, una struttura moderna dedicata al ciclismo su pista è più che concreta, anche se non si può parlare di progetto vero e proprio. Almeno al momento. La giunta però parte da due due dati oggettivi: lo stanziamento di 30 milioni di euro da parte del Ministero per la società Ciclismo di Marca presieduta da Guido Dussin - e che ha come soci il comune di Treviso e quello di San Vendemiano col 30 per cento delle quote ognuno e la Provincia di Treviso col 33 per cento - e la possibilità di utilizzare la grande fetta di terreno ancora libero a San Giuseppe.
Il finanziamento è vincolato alla realizzazione di strutture per i mondiali di ciclismo su pista in programma nel 2012 e, per la precisione, di un velodromo. Ai militanti leghisti, una cinquantina, presenti alla riunione è stato spiegato che sindaco e assessori hanno deciso di esplorare la possibilità di costruire un impianto simile nell’area della Trevisoservizi, a ridosso del grande capannone attualmente utilizzato per organizzare manifestazione ad ampio respiro. Il finanziamento verrebbe erogato con una cadenza di due milioni all’anno. Non si è parlato di dimensioni, anche se qualcuno ipotizza una costruzione a forma di "cubo".
L’aspetto più interessante è però un altro. Il velodromo, che potrebbe essere polifunzionale, non dovrebbe costare più di 5-7 milioni di euro. Ne rimarrebbero quindi più di venti da investire in infrastrutture. Guardando la carta della zona balza agli occhi che le strade attuali non sarebbero sufficienti per sopportare il traffico attirato da una struttura di primo livello. L’ipotesi è quindi quella di costruire anche collegamenti con la tangenziale. Inoltre si andrebbe a operare a ridosso del Taurus, la mega-lottizzazione che prevede già altri impianti sportivi come piscina e palestre: l’esigenza sarebbe quindi quella di armonizzare i due progetti. Da qui a ipotizzare una vera cittadella dello sport, il passo è breve. Anche se improbabile, non è ancora stata del tutto scartata l’ipotesi di un polo sportivo con tanto di nuovo stadio, semmai si deciderà di spostare il Tenni.
Soddisfatta della piega che sta prendendo tutta la vicenda è Letizia Ortica, consigliere comunale del Pdl ed ex assessore: «Il velodromo è risorto - osserva - sarà omologato per ospitare gli avvenimenti sportivi più prestigiosi e, spero, il sindaco Gobbo e la giunta che condividiamo, vogliano considerare anche la realizzazione dell’auspicato museo della bicicletta». Un museo, ovviamente, da posizionare all’interno della struttura sportiva.
www.gazzettino.it