Giù le mani dal Tenni!

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Orgoglio Trevigiano
00venerdì 14 agosto 2009 14:00
R.I.P. [SM=x397170]
enricotv
00venerdì 14 agosto 2009 14:39
Re:
enricoutv83, 06/08/2009 10.28:

Insomma sarete contenti...?
Voglio dire, la squadra non sarà iscritta e così ci sarà spazio per smantellarlo finalmente questo stadio in pieno centro storico.
E ci sarà spazio per tutti i casermoni che volete, visto che quelli a Treviso 2 non bastano.




centro storico
00venerdì 14 agosto 2009 15:53
buon lavoro
Il custode della cripta
00venerdì 14 agosto 2009 18:14
Auguro ai signori impresari di imbattersi, durante gli scavi, in alcuni resti di dinosauri, in modo da essere bloccati dai paleontologi.
ZakkTV
00venerdì 14 agosto 2009 19:15
Avete raggiunto il vostro obbiettivo.
dart1972
00venerdì 14 agosto 2009 19:17
Re:
ZakkTV, 14/08/2009 19.15:

Avete raggiunto il vostro obbiettivo.



porci
Orgoglio Trevigiano
00venerdì 14 agosto 2009 20:40
Sono proprio dei maiali a buttare giù il nostro tempio per costruire dei palazzoni che non servono a un cazzo.... case sfitte ce ne sono a bizzeffe ... e in mezzo a tutti quegli altri palazzoni diventerebbe il bronx per gli extracomunitari..... Non c'è logica... Per guadagnare un po' di soldi se lo farebbero mettere in culo o venderebbero le loro madri...
TV DOSSON
00venerdì 14 agosto 2009 21:47
Re: Re:
dart1972, 14/08/2009 19.17:



porci




spero veniate violentati da un gruppo di negroni gay arrapati,porsei marsiiiii,ci avete dato 100 coltellate,merde.... [SM=x397215] [SM=x397216] [SM=x397214]
enricotv
00sabato 15 agosto 2009 11:25
Mauro: "solo Gobbo è il nostro interlocutore".
Ovvero, Gobbo conta, Gentilini no.
ZakkTV
00sabato 15 agosto 2009 15:38
da www.ilgazzettino.it

Dibattito sullo stadio, l’assessore Marton: «L’area è vincolata a utilizzo sportivo»


«Nessuna speculazione sul Tenni»

Sabato 15 Agosto 2009,
La ridda di voci, supposizioni e ipotesi che circonda il destino dello stadio Tenni aumenta ogni giorno di più. Ma di certo c’è una sola cosa: l’impianto rimarrà chiuso per almeno un anno, salvo dover ospitare manifestazioni o appuntamenti organizzati dall’amministrazione comunale. Questo però non placa la curiosità di chi vuole sapere cosa ne sarà sia del Tenni, sia dell’area che lo ospita.
Anche qui i fatti certi sono pochi, ma uno è incontrovertibile come spiega l’assessore all’urbanistica Sergio Marton: «Sento tanta gente parlare di progetti sull’area del Tenni, ma la realtà è un che non c’è alcun progetto. Quella zona è vincolata dal Prg e può essere utilizzata solo per ospitare strutture di carattere sportivo. Nessun altro utilizzo è consentito. Eventualmente ci sarebbe bisogno di una variante urbanistica, che ora non è in programma». E non lo sarà nemmeno in futuro: da settembre a Ca’ Sugana dovrebbe partire lo studio del Pat, il nuovo strumento urbanistico che andrà a sostituire il Prg. Un’operazione che si preannuncia lunga, quindi prima di parlare del futuro del Tenni occorrerà aspettare. Ma che lo stadio rimanga ancora in mezzo ai condomini è un’ipotesi sempre più labile. Il sindaco Gian Paolo Gobbo, nonostante tutti i paletti urbanistici da superare, è convinto che la zona vada riqualificata al più presto, anche se dovrà vincere la resistenza del vice sindaco Giancarlo Gentilini, che solo ieri annunciava: «Nessuno toccherà il Tenni fino a quando ci sarò io». Parole dette prima della sentenza della Fgic che ha cancellato il Calcio Treviso dal panorama nazionale. Ora, con la prospettiva di avere uno stadio chiuso per almeno un anno, difenderlo a spada tratta diventa più difficile.
Gobbo conosce bene la situazione e ritiene che una riqualificazione sia comunque possibile: «Penseremo a un concorso di idee – precisa – la situazione di quella zona è una problematica che prenderemo in mano e studieremo nella maniera più completa possibile. Ho sentito in tanti parlare di speculazioni edilizie, di operazioni urbanistiche poco chiare: sono tutte cose che non esistono. Non abbiamo ancora parlato di alcuna soluzione, sul tavolo non c’è niente, ma posso assicurare a tutti che di certo non ci sarà mai spazio per alcuna speculazione edilizia nell’area del Tenni. Su questo possono stare tranquilli tutti».

P. Cal.


[SM=x397152]
Nervoso della Battaglia
00sabato 15 agosto 2009 17:43
Buffoni !!! [SM=x397215]
TV DOSSON
00sabato 15 agosto 2009 20:59
Ignobili e Corrotti e senza cuore,avete tradito...... [SM=x397216] [SM=x397215] [SM=x397214]
Tiz_76
00domenica 16 agosto 2009 18:43
Il Tenni è per tutti noi tifosi Trevigiani la seconda casa, forse sarebbe meglio dire la prima.
Chi vuole sostituirlo non è mai stato allo stadio,uno dei pochi dove da qualunque posizione sembra sempre di essere in campo accanto ai nostri beniamini.
Magari qualcuno per festeggiare la mancata serie d (ma ancora noi in cuor nostro ci speriamo) vuole costruire uno stadio tipo quello "bellissimo" di padova da 30.000 mila posti)?

Tiziano [SM=x397192]
centro storico
00domenica 16 agosto 2009 21:46
Re:
Tiz_76, 16/08/2009 18.43:

Il Tenni è per tutti noi tifosi Trevigiani la seconda casa, forse sarebbe meglio dire la prima.
Chi vuole sostituirlo non è mai stato allo stadio,uno dei pochi dove da qualunque posizione sembra sempre di essere in campo accanto ai nostri beniamini.
Magari qualcuno per festeggiare la mancata serie d (ma ancora noi in cuor nostro ci speriamo) vuole costruire uno stadio tipo quello "bellissimo" di padova da 30.000 mila posti)?

Tiziano [SM=x397192]




stadio da 30mila posti? non c'è pericolo figuriamoci! per loro il treviso può giocare anche nel giardino di casa tua...non si può? allora meglio che non ci sia il calcio...tanto...chi lo segue???
ZakkTV
00domenica 16 agosto 2009 22:23
Re:
Tiz_76, 16/08/2009 18.43:

Il Tenni è per tutti noi tifosi Trevigiani la seconda casa, forse sarebbe meglio dire la prima.
Chi vuole sostituirlo non è mai stato allo stadio,uno dei pochi dove da qualunque posizione sembra sempre di essere in campo accanto ai nostri beniamini.
Magari qualcuno per festeggiare la mancata serie d (ma ancora noi in cuor nostro ci speriamo) vuole costruire uno stadio tipo quello "bellissimo" di padova da 30.000 mila posti)?

Tiziano [SM=x397192]




A Treviso non si parla di sostituire il Tenni, ma semplicemente di smantellarlo. Per carità, se poi ci sarà un nuovo Treviso calcio da fa giocare, non c'è nessun problema, si prende il primo campetto nella periferia di Treviso (San Bartolomeo, San Lazzaro, etc..) e se proprio necessario si mette su una tribunetta con quattro tubi arrugginiti. Questo è il proposito dell'accoppiata Gobbo-De Checchi. Non è difficile comprendere allora quanto possa essere salutare per i loro piani restare un anno senza calcio.
TV DOSSON
00lunedì 17 agosto 2009 08:33
Io giocherei anche in Eccellenza quest'anno in qualsiasi campo disponibile,ma non resterei fermo un anno,in culo a chi vuole far scomparire il calcio e il Tenni la mia seconda casa (forse la prima)..... [SM=x397211] [SM=x397204]
ZakkTV
00mercoledì 19 agosto 2009 14:37
da www.ilgazzettino.it

IL FUTURO DELLO STADIOLa riqualificazione della zona torna di attualità

Scalo Motta e area Tenni
«Un’occasione già persa»


Verde e 50mila metri cubi di residenza: negli anni ’90 c’era un progetto

Mercoledì 19 Agosto 2009,
Un affare da 25 milioni di euro: a tanto potrebbe ammontare la riqualificazione dell’area dello stadio Tenni, a cui si deve aggiungere anche lo scalo Motta vista la vicinanza. Un piccolo tesoretto che attende di essere scoperto non appena la Giunta deciderà che è arrivato il momento di radere al suolo lo storico stadio di calcio, oltre che dare un volto nuovo a una delle poche zone a ridosso del centro con ancora qualche potenzialità residenziale non sfruttata.
Alla cifra di 25 milioni si arriva con un semplice calcolo e partendo dall’unica proposta concreta di riqualificazione mai disegnata: il progetto preliminare presentato a metà anni Novanta dall’architetto Gaetano di Benedetto in cui si ipotizzava il trasloco dello stadio, allora si parlava di portarlo un’area in viale Europa, oggi forse si potrebbe discutere di un impianto polifunzionale all’interno di una ipotetica cittadella dello sport a San Giuseppe, e la trasformazione del terreno di gioco in un parco. Invece nella zona che dà sull’ex Foro Boario, e fino allo scalo Motta, Di Benedetto aveva pensato di inserire circa 50mila metri cubi di residenza. Quel progetto non decollò mai, anche perché l’architetto finì subito in rotta di collisione con la Lega e il suo Prg venne radicalmente modificato. Ma in giorni come questi, dove il futuro del Treviso Calcio è appeso a un filo così come quello del Tenni, quella rimane l’unica base concreta da cui ripartire per un’ipotesi di riqualificazione.
“Quel progetto venne fatto saltare – spiega l’architetto Umberto Zandigiacomi, presidente di Italia Nostra – il comune preferì distribuire la cubatura residenziale su tutto il territorio invece di concentrarla in un posto; con il risultato che ora siamo pieni di aree residenziali. All’epoca si sarebbe potuto trarre vantaggi da un’area comunale e una pubblica come quella dello scalo”.
Circa 50mila metri cubi di residenza sono una bella cifra, ma non sono nemmeno tantissimi. Ca’ Sugana, in teoria, potrebbe riproporre lo stesso parametro per un nuovo progetto, ma con obiettivi diversi rispetto a quindici anni fa. “Oggi il mercato non è più adatto all’edilizia di pregio – continua Zandigiacomi – c’è molta difficoltà a vedere. Per questo ritengo che il progetto Di Benedetto sia stata una grandissima occasione perduta e ora non più recuperabile. L’unico mercato accessibile attuale è quello dell’edilizia convenzionata, quella che a Treviso manca. Altre operazioni si sono rivelate poco redditizie perché, al momento, non hanno sbocchi o margini di rendita. Darei anche uno sguardo alle possibilità offerte dal Piano Casa, quello vero però e non quello che prevede solo il 20 per cento di ampliamento. Ovviamente alla base di tutto ci dovrebbe essere il trasferimento del Tenni, che si trova in una posizione veramente assurda”.
Per Zandigiacomi la via è quindi una sola e, forte di questa convinzione, non vede di buon occhio nemmeno la realizzazione di un concorso di idee, cosa che invece vorrebbe fare tra un anno il sindaco Gian Paolo Gobbo: “I concorsi di idee – afferma – vanno bene quando si ha già in mente quello che si vuole fare. Non penso invece che siano utili quelli fatti come nel caso dell’area ex Camuzzi, dove si sono visti tanti progetti pieni di cose inutili e irrealizzabili”.
enricotv
00mercoledì 19 agosto 2009 14:43
Re:
ZakkTV, 19/08/2009 14.37:

da www.ilgazzettino.it

Ovviamente alla base di tutto ci dovrebbe essere il trasferimento del Tenni, che si trova in una posizione veramente assurda”.


E pensate, sono 76 anni che è in questa posizione.
dinone80
00mercoledì 19 agosto 2009 15:50
ragazzi ma perche il Tenni l'hanno abbandonato facendo crescere erbaccia ecc ecc mentre Lancenigo è tutto ok con i campi d'allenamento agibili.
chi se ne prende cura degli impianti non sono gli stessi?


ZakkTV
00mercoledì 19 agosto 2009 15:56
Re:
dinone80, 19/08/2009 15.50:

ragazzi ma perche il Tenni l'hanno abbandonato facendo crescere erbaccia ecc ecc mentre Lancenigo è tutto ok con i campi d'allenamento agibili.
chi se ne prende cura degli impianti non sono gli stessi?






Nell'articolo del Gazzettino Sartori ringrazia Muraro e la Provincia per avergli concesso i campi di Lancenigo. Da quanto ho capito ieri la corrente sarebbe arrivata proprio ieri mattina...
enricotv
00mercoledì 19 agosto 2009 16:07
Beh direi che non sono gli stessi, perchè Lancenigo è comune di Villorba, mentre il Tenni è ovviamente comune di Treviso.
dinone80
00mercoledì 19 agosto 2009 21:43
Re:
enricoutv83, 19/08/2009 16.07:

Beh direi che non sono gli stessi, perchè Lancenigo è comune di Villorba, mentre il Tenni è ovviamente comune di Treviso.



capisco, pero non era sempre il treviso fbc a pagare?
ZakkTV
00mercoledì 19 agosto 2009 21:59
La potrei interpretare come specchio del diverso atteggiamento di Comune (ostile al Treviso calcio) e Provincia (che con Muraro ha interesse a salvare società e immagine della Marca trevigiana). Da una parte stadio chiuso, dall'altra riapertura dei campi di allenamento. [SM=x397149]
enricotv
00mercoledì 19 agosto 2009 22:01
Re: Re:
dinone80, 19/08/2009 21.43:



capisco, pero non era sempre il treviso fbc a pagare?

Questo non lo so, ma di certo se pagava pagava alla provincia, non al comune di Treviso.
ZakkTV
00giovedì 20 agosto 2009 13:57
da www.ilgazzettino.it

«Ed entro un anno e mezzo ridisegno l’area Tenni»

Confermata la scelta di portare lo stadio lontano dalla città: il suo posto potrebbe essere preso da un parco urbano

Giovedì 20 Agosto 2009,
«La mia ipotesi di base è semplice: portare lo stadio fuori dalla città». GianPaolo Gobbo parte da qui. Il destino del Tenni, oltre alle sorti del Treviso Calcio, è sempre al centro della discussione di questo bollente agosto. Lui, nei giorni scorsi, si è già espresso: lo stadio dov’è ora non va bene e quindi bisogna cambiare. Progetti alternativi non ce ne sono, per questo ha lanciato la proposta del concorso di idee sul futuro di un’area strategica che comprenda Tenni, ex Foro Boario e anche scalo Motta che, comunque, rimane di proprietà delle Ferrovie italiane e quindi non inseribile in alcuna ipotesi. Però un primo passo occorre farlo.
«Inizieremo a studiare l’area cercando di capire cosa si può fare –continua– Ritengo che una prima proposta potremmo averla nel giro di un anno e mezzo. Ora la zona è vincolata solo per un uso sportivo e la mia idea sarebbe quella di non cambiare di molto la destinazione urbanistica. Ma dobbiamo ragionarci».
Ragionando per ipotesi e immaginando un futuro che ancora non c’è, l’area del Tenni è potenzialmente molto appetibile. Forse non per l’edilizia di pregio, come ha già spiegato il presidente di Italia Nostra Umberto Giandigiacomi, ma le alternative non mancano. «Si potrebbe farne un polmone verde a disposizione della città –spiega il sindaco– qualcuno ha anche avanzato l’idea di un parcheggio sotterraneo con sopra un parco pubblico. Tutte ipotesi: prima dobbiamo esaminare ogni possibilità». Il vecchio Tenni, ovviamente, verrà raso al suolo, ipotesi che il vicesindaco Giancarlo Gentilini nemmeno contempla: «Gentilini non è d’accordo? Ma cosa dovremmo fare del Tenni, un monumento? Di certo il nome Tenni, il ricordo di Omobono, non morirà: il nuovo stadio continuerà a chiamarsi così». Sì, ma dove? Anche qui di certezze nemmeno l’ombra. Solo nuove ipotesi. «Nella cittadella dello sport accanto al Velodromo? Vedremo, non sappiamo ancora se c’è spazio. In passato qualche occasione è stata persa, come la possibilità di fare una società tra Treviso e Mogliano e costruire lo stadio alle porte della città. Purtroppo non se n’è fatto niente».
Ma prima di pensare a un nuovo stadio, bisognerà vedere se ci sarà ancora una squadra in grado di utilizzarlo. Anche per questo motivo l’intera vicenda non ha contorni ancora ben definiti. L’unica certezza è che per il Tenni, il vecchio Tenni, il conto alla rovescia è cominciato e che il futuro è ancora tutto da scrivere.
P. Cal.
ZakkTV
00giovedì 20 agosto 2009 14:00
da www.ilgazzettino.it

Michielon allarga gli orizzonti
«Pensiamo anche ai dintorni»


Giovedì 20 Agosto 2009,
Bisogna guardare oltre i confini del Tenni e delle immediate adiacenze. È l’invito che l’assessore Mauro Michielon getta nel dibattito sulla riqualificazione di alcune porzioni della città. A partire proprio da quell’area attorno allo stadio, liberata dalla debacle del calcio.
«In questi giorni ho letto e sentito parecchie proposte sul futuro di diversi immobili, come lo stadio o la Camera di commercio. Tutti interventi significativi, sia chiaro, ma ritengo che sarebbe più utile discutere della città nel suo complesso. Non prendere in considerazione un singolo edificio, ma ragionare a 360 gradi: questa è la premessa indispensabile per capire verso quale città vogliamo andare».
Prima ancora che di merito, l’assessore pone una questione di metodo: «È indispensabile avere una visione complessiva di Treviso, non solo “a fette”. Altrimenti rischiamo di perdere di vista elementi fondamentali come la viabilità, il trasporto pubblico, i parcheggi». Tutti aspetti, è facile comprendere, che necessitano di una progettazione d'insieme. Tanto più, ricorda l’esponente di giunta, che nei prossimi anni saranno diversi i grandi contenitori che cambieranno proprietario e, comunque, destinazione d’uso: oltre allo stadio, saranno “riprogrammati”, tra gli altri, l’ex Distretto militare, la Provincia, l’Agenzia delle entrate, la caserma della Guardia di finanza, la sede di Unindustria, la Questura.
Un valzer che impone un ripensamento globale di molte attività del centro. E nel quale Ca’ Sugana deve equilibrare le legittime aspirazioni dei privati con le esigenze di sviluppo dell’intero tessuto urbano. È il caso, ad esempio, dello scalo Motta, un sito associato nei piani di riqualificazione con l’area del Tenni. Michielon ammonisce innanzitutto a non fare i conti senza l’oste. Ovvero con Ferrovie dello Stato, proprietarie del complesso. «E se le Fs vorranno ovviamente massimizzare, il Comune deve capire cosa serve alla collettività e puntare a insediare queste funzioni nel luogo». Il vecchio terminal merci (ma non va scordato che nel pacchetto è compresa pure la ex stazione di Porta Santi Quaranta) è destinato a ospitare una fermata della nuova metropolitana di superficie: per questo l’assessore non vedrebbe male la creazione di un parcheggio: «Che possa servire agli utenti del sistema ferroviario, ma anche intercettare gli automobilisti diretti verso il centro». Un tunnel ciclopedonale consentirebbe poi di raggiungere in pochi minuti la zona del Foro Boario, con l’ulteriore risultato di collegare più strettamente Selvana al cuore cittadino. «Al di là di quanta cubatura autorizzare –conclude il rappresentante della Lega- l’amministrazione deve porre al centro della contrattazione questi servizi per tutta la città».
mzan


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Eccolo, l'altro rugbysta che non vede l'ora di far sparire il Tenni e il calcio, aspettavo solo che parlasse.
TV DOSSON
00giovedì 20 agosto 2009 14:49
Re:
ZakkTV, 20/08/2009 13.57:

da www.ilgazzettino.it

«Ed entro un anno e mezzo ridisegno l’area Tenni»

Confermata la scelta di portare lo stadio lontano dalla città: il suo posto potrebbe essere preso da un parco urbano

Giovedì 20 Agosto 2009,
«La mia ipotesi di base è semplice: portare lo stadio fuori dalla città». GianPaolo Gobbo parte da qui. Il destino del Tenni, oltre alle sorti del Treviso Calcio, è sempre al centro della discussione di questo bollente agosto. Lui, nei giorni scorsi, si è già espresso: lo stadio dov’è ora non va bene e quindi bisogna cambiare. Progetti alternativi non ce ne sono, per questo ha lanciato la proposta del concorso di idee sul futuro di un’area strategica che comprenda Tenni, ex Foro Boario e anche scalo Motta che, comunque, rimane di proprietà delle Ferrovie italiane e quindi non inseribile in alcuna ipotesi. Però un primo passo occorre farlo.
«Inizieremo a studiare l’area cercando di capire cosa si può fare –continua– Ritengo che una prima proposta potremmo averla nel giro di un anno e mezzo. Ora la zona è vincolata solo per un uso sportivo e la mia idea sarebbe quella di non cambiare di molto la destinazione urbanistica. Ma dobbiamo ragionarci».
Ragionando per ipotesi e immaginando un futuro che ancora non c’è, l’area del Tenni è potenzialmente molto appetibile. Forse non per l’edilizia di pregio, come ha già spiegato il presidente di Italia Nostra Umberto Giandigiacomi, ma le alternative non mancano. «Si potrebbe farne un polmone verde a disposizione della città –spiega il sindaco– qualcuno ha anche avanzato l’idea di un parcheggio sotterraneo con sopra un parco pubblico. Tutte ipotesi: prima dobbiamo esaminare ogni possibilità». Il vecchio Tenni, ovviamente, verrà raso al suolo, ipotesi che il vicesindaco Giancarlo Gentilini nemmeno contempla: «Gentilini non è d’accordo? Ma cosa dovremmo fare del Tenni, un monumento? Di certo il nome Tenni, il ricordo di Omobono, non morirà: il nuovo stadio continuerà a chiamarsi così». Sì, ma dove? Anche qui di certezze nemmeno l’ombra. Solo nuove ipotesi. «Nella cittadella dello sport accanto al Velodromo? Vedremo, non sappiamo ancora se c’è spazio. In passato qualche occasione è stata persa, come la possibilità di fare una società tra Treviso e Mogliano e costruire lo stadio alle porte della città. Purtroppo non se n’è fatto niente».
Ma prima di pensare a un nuovo stadio, bisognerà vedere se ci sarà ancora una squadra in grado di utilizzarlo. Anche per questo motivo l’intera vicenda non ha contorni ancora ben definiti. L’unica certezza è che per il Tenni, il vecchio Tenni, il conto alla rovescia è cominciato e che il futuro è ancora tutto da scrivere.
P. Cal.




In un anno e mezzo possono succedere tante cose, [SM=x397216] [SM=x397215] [SM=x397214] [SM=x397213]
magnani75
00giovedì 20 agosto 2009 15:38
ecco qui la ragione dell ostilità!!! hanno deciso di tirare fuori le verità risapute tutte un solo giorno!!! l idea che ci fosse gente nella nostra città che sperasse che il Treviso l anno scorso facesse questa fine, mi fà svenire!!! perchè gente cosi non poteva che sperare in una cosa del genere...visti gli interessi!!!
Spero che ritrovino sotto il terreno del Tenni....5 bombe della guerra e che i lavori vengano fermati a vita!!!
MoniGo
00giovedì 20 agosto 2009 15:58
Re:
Michielon allarga gli orizzonti«Pensiamo anche ai dintorni»

Tanto più, ricorda l’esponente di giunta, che nei prossimi anni saranno diversi i grandi contenitori che cambieranno proprietario e, comunque, destinazione d’uso: oltre allo stadio, saranno “riprogrammati”, tra gli altri, l’ex Distretto militare,

non so dov'è


la Provincia,

in pieno centro

l’Agenzia delle entrate,

idem

la caserma della Guardia di finanza,

vedi sopra

la sede di Unindustria,

non so

la Questura.

pieno centro anche qui. Che caso.

Il vecchio terminal merci (ma non va scordato che nel pacchetto è compresa pure la ex stazione di Porta Santi Quaranta)

Aahahhaahahahaa sono vent'anni che ne sento parlare, non hanno mai fatto niente.


è destinato a ospitare una fermata della nuova metropolitana di superficie:

Ahahahahahahaaha, non sono stati neanche capaci di istituire un AUTOBUS che faccia la CIRCOLARE del PUT!


per questo l’assessore non vedrebbe male la creazione di un parcheggio: «Che possa servire agli utenti del sistema ferroviario, ma anche intercettare gli automobilisti diretti verso il centro».

Che si metta d'accordo con quelli che vogliono fare il park interrato in pieno centro...


Un tunnel ciclopedonale

Sì, poi le astronavi, gli ufo...

consentirebbe poi di raggiungere in pochi minuti la zona del Foro Boario,
Il Gera
00giovedì 20 agosto 2009 22:57
Re: Re:
TV DOSSON, 20/08/2009 14.49:




In un anno e mezzo possono succedere tante cose, [SM=x397216] [SM=x397215] [SM=x397214] [SM=x397213]




Un PARCO URBANO?????
hahahaha, ma questi pensano davvero che noi siamo scemi?
Pezzi di merda a quanto venderete gli appartamenti al metro?
6-7000 euro a metro quadro?
e volete farci credere che farete un parco????
VERGOGNATEVI PEZZI DI MERDA!
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