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Unione Venezia

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    00 22/12/2010 18:39
    se avessero i soldi aggiungo che sarebbero stati ripescati in c2 questa estate, invece non hanno nemmeno fatto richiesta

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    00 24/12/2010 10:38
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    Ufficiale: il difensore Aliberti all'UnVE



    di Redazione

    Prima del rompete le righe pre festività, l'Unione Venezia ha giocato all'Appiani contro la formazione Primavera del Padova.
    Molto rimaneggiati gli arancioneroverdi con parecchi giocatori già in permesso e tanti giovani (più giovani di quelli biancoscudati) in campo.
    Cinque le reti messe a segno dai padovani contro le due arancioneroverdi, i quali erano comunque andati in vantaggio per primi con Mazzeo (l'altra rete è di Aliberti).
    A proposito di Aliberti, il ventunenne difensore (da tempo in allenamento al Taliercio) è passato definitivamente all'Unione Venezia grazie all'accordo raggiunto col Padova (giocava nella Primavera biancorossa) che lo ha svincolato in tempo, si spera, per poter essere della partita di recupero col Pordenone di mercoledì prossimo.
    In serata, a Camposanpiero, cena di Natale con tutta la squadra e gli staff tecnici e dirigenziali, assieme al patron Enrico Rigoni.


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    00 24/12/2010 14:06
    forzarovigo.forumfree.it/?t=52892462

    A Rovigo parlano di Zubin svinolato dal Venezia. A parte che mi sembra inconcepibile che il Venezia lasci andare il suo uomo migliore, ma su che fonti si basano?
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    00 24/12/2010 14:40
    in caso speriamo che vada il più lontano possibile ma non ci credo neanche un po'

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    00 24/12/2010 15:13
    Re:
    ZakkTV, 24/12/2010 14.06:

    http://forzarovigo.forumfree.it/?t=52892462

    A Rovigo parlano di Zubin svinolato dal Venezia. A parte che mi sembra inconcepibile che il Venezia lasci andare il suo uomo migliore, ma su che fonti si basano?



    dal gazzettino di rovigo.

    da www.gazzettino.it

    ......
    Ma è vera la voce che voleva Zubin alla corte di Parlato? «Quando erano aperte le liste avevamo provato a cercare Zubin, poi lui non si è svincolato perchè vuole andare a giocare nei professionisti».
    .....


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    00 24/12/2010 15:17
    da www.gazzettino.it

    Il Venezia in festa
    sogna in grande

    Venerdì 24 Dicembre 2010,
    Si è svolta mercoledì sera a Camposampiero la cena natalizia del Venezia.
    Presenti tutti i dirigenti del sodalizio lagunare, tra i quali, patron Enrico Rigoni che ha fatto gli onori di casa, il presidente Mauro Pizzigati, giunto all'appuntamento nonostante i moltissimi appuntamenti legati alla crisi Vinyls, e l'amministratore delegato Ignazio Guerra.
    «Ho fatto di tutto per esserci - ha detto il numero uno del club arancioneroverde -, appena giunto all'aeroporto ho preso subito la macchina per giungere immediatamente qui. Sono contento perché, per il secondo anno consecutivo, vi posso fare gli auguri. Non volevo mancare a questo appuntamento soprattutto per incontrare Rigoni e per stargli vicino. Gli ho promesso che continueremo a lottare tutti quanti per proseguire a puntare in alto. Il Venezia merita di giocare in campionati superiori e speriamo che ciò possa accadere il prima possibile. Ce lo meritiamo tutti, ma soprattutto se lo merita Rigoni».
    È seguito un lungo applauso da parte di tutti i presenti, a sottolineare la vicinanza all'imprenditore padovano che, in questo periodo, è stato costretto a rimanere lontano dalle vicende calcistiche per problemi presonali.
    Presenti alla serata in pratica tutto il mondo che ruota attorno al Venezia: staff tecnico della prima squadra e del settore giovanile, buona parte dei giocatori, alcuni dei quali già in vacanza, collaboratori, il presidente di Venezia United, Franco Vianello Moro, ed anche una rappresentanza del del club Alta Marea.
    Il presidente del club Ettore Perocco ha consegnato una stampa antica di Venezia al patron Rigoni.
    «Credo che sia giusto - ha detto Perocco - che venga consegnato al patron della squadra di calcio un simbolo della città».
    Durante la cena è giunto in sala anche Clodovaldo Ruffato, presidente del Consiglio Regionale.
    «Mi fa sempre piacere incontrare una squadra di calcio - ha detto Ruffato -, perché anch'io ho fatto questo sport, trent'anni fa e trenta chili fa. Penso che sia importante che il Veneto possa avere tante squadre nelle serie importanti. Spero che anche il Venezia, facendo un passo alla volta in modo tale da non scivolare, riesca a risalire e tornare in serie A».
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    00 27/12/2010 14:56
    da www.vesport.it

    Mecoledì c'è il recupero. Ripresi allenamenti



    di Redazione

    Già in campo stamattina, confortati finalmente dal sole, gli arancioneroverdi che dopodomani, mercoledì alle ore 14.30, riceveranno la visita del quadrato Pordenone nel recupero della partita non disputata il 19 scorso causa neve.
    Occhi puntati anche sui nuovi, con il portiere Casini sicuramente all'esordio al Penzo e il difensore Aliberti quasi sicuramente in campo in luogo dello squalificato Nicoletto al centro della difesa.
    Per il resto non dovrebbero esserci altre novità, anche se gli attaccanti potrebbero avvicendarsi, ora che c'è una certa abbondanza, con l'argentino Ferretti in pole position per un subentro nella seconda parte di gara.
    L'Unione Venezia cercherà, in questa partita, di tornare alla vittoria in modo da poter riaffiancare il Treviso in testa alla classifica, a parità di partite giocate.



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    00 27/12/2010 15:03
    da www.ilgazzettino.it

    Collauto: «Servono basi solide»

    Lunedì 27 Dicembre 2010,
    VENEZIA - «Un Venezia finalmente con fondamenta solide, che possa progettare con la necessaria tranquillità non tanto la propria rapida risalita verso categorie più nobili, quanto, più in generale, il proprio futuro a lunga scadenza».
    Un simile buon auspicio per i colori arancioneroverdi non può che appartenere a Mattia Collauto, ancora una volta portavoce del sogno di tutti coloro che continuano a seguire il Venezia. Nonostante la serie D.
    «Archiviamo un 2010 senza dubbio intenso, altrettanto certamente positivo visto che si trattava dell'ennesimo, speriamo ultimo, «anno zero» del Venezia. Ai nostri tifosi non possiamo chiedere nulla di più di quello che dimostrano in termini di attaccamento verso questa maglia: c'è da augurarsi che il patrimonio che rappresentano non vada disperso ma che anzi si consolidi. Dopo anni di sofferenze gli appassionati meritano di avere una volta per tutte una società che possa affrontare il presente progettando il domani».
    L'inizio del 2011 sarà con ogni probabilità decisivo per le sorti del club lagunare. Il disimpegno dell'unico patron Enrico Rigoni (il quale, peraltro, oggi ha altre priorità di natura personale rispetto al calcio) è dietro l'angolo, quindi per il Venezia c'è sempre meno tempo per trovare una nuova proprietà.
    «Al raggiungimento di questo vitale obiettivo sta lavorando il nostro presidente Mauro Pizzigati e questa è una garanzia. Il fatto che se ne stia occupando una persona e un professionista come lui mi fa essere fiducioso e induce a pensare positivo».
    Sul piano sportivo nel 2010 il Venezia ha vinto tante partite, è stato da subito competitivo (lo scorso anno sotto la guida del tecnico Paolo Favaretto, ora sotto quella di Enrico Cunico) in una serie D che sul campo Collauto e compagni sono chiamati ad abbandonare nonostante la concorrenza di Treviso e Rovigo. La società però ha cercato di rafforzare l'organico un po’ tutti i reparti.
    «Possiamo contare su nuovi innesti che ci potranno dare una mano, ma anche le altre squadre non sono state a guardare. Nell'attuale campionato non si intravede una formazione davvero superiore alle altre, insomma non c'è il Montichiari che l'anno scorso ha fatto una corsa a sè in vetta. Gli alti e bassi in un torneo lungo 9 mesi li accusano tutti, noi non veniamo da un grande periodo (4 punti conquistati nelle ultime 5 gare, ndr) ma siamo secondi con la prospettiva di riagganciare il Treviso capolista».
    Dopodomani però - ore 14.30 allo stadio Penzo - sarà necessario battere il Pordenone.
    «Siamo pronti a battagliare, noi vecchi ma anche i ragazzi più giovani. A loro - prosegue il trentasettenne della Giudecca - dico di non farsi schiacciare dalla responsabilità di indossare la maglia arancioneroverde. Per i giovani giocare a Venezia è una grande opportunità a prescindere dalla categoria. La nostra non è una squadra qualunque, il Venezia dovrà per forza pian piano risalire e tutti dobbiamo sentirci parte attiva nell'inseguire questo traguardo».
    L'estate scorsa aveva annunciato che quella attuale sarebbe stata la sua ultima stagione da giocatore. È ancora così?
    «Ne riparleremo a maggio, fisicamente e mentalmente sto bene e non sono stanco. Però se prima vivevo alla giornata oggi vivo «all'ora». Il pallone continua a piacermi, figurarsi a Venezia».
    Marco De Lazzari



    QUI VENEZIA
    I lagunari riprendono oggi, mercoledì in campo

    Lunedì 27 Dicembre 2010,
    Dopo la pausa natalizia il Venezia riprende questa mattina al Taliercio la preparazione del match di dopodomani col Pordenone (ore 14.30) al Penzo. La sfida con i «ramarri» neroverdi (che di punti in classifica ne contano 25 contro i 31 degli arancioneroverdi) era stata rinviata il 19 dicembre scorso per l'impraticabilità causa neve del prato dello stadio di Sant'Elena. I lagunari di Enrico Cunico sono reduci dalla brutta sconfitta per 1-0 di Quinto di Treviso, terzo ko nelle ultime cinque uscite. Ugualmente il Venezia in caso di successo sui friulani aggancerebbe al primo posto la capolista Treviso, che invece non ha alcuna partita da recuperare. Rispetto allo scivolone di Quinto mister Cunico non potrà schierare lo squalificato Nicoletto, ma al suo posto accanto a Vianello potrebbe spostare al centro il terzino Falcier, retrocedere dal centrocampo il mediano Nichele, oppure far subito debuttare l'ultimo arrivato Aliberti: il tesseramento dell'ex padovano è già stato depositato e salvo ritardi burocratici sarà utilizzabile.
    Sicuro invece il debutto tra i pali dell'ex rodigino Casini (classe '92) che avrà come vice il '93 Gallo, visto che Russo è tornato al Varese e Menegatti si è appena operato al menisco. In mezzo al campo Cunico non dovrebbe discostarsi dal terzetto Malagò-Lelj-Nichele, ma se quest'ultimo giocasse in difesa (come sperimentato nell'amichevole del 22 dicembre scorso contro la Primavera del Padova, persa 5-2) allora potrebbe toccare a Borotto debuttare da titolare. In avanti il trequartista Collauto alle spalle di Zubin-Mazzeo, mentre l'argentino Ferretti, il baby Bisiol o il brasiliano De Freitas (salvo ulteriori intoppi finalmente a disposizione) partiranno dalla panchina. (m.del.)


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    00 28/12/2010 11:31
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    Domani Collauto out. Gioca De Freitas



    di Redazione

    Mattia Collauto e l'interminabile influenza.
    Chi l'ha provata sa che l'influenza di quest'anno è lunga, debilitante e fastidiosa. Ma, soprattutto, lunga da smaltire.
    E il capitano arancioneroverde se la sta portando dietro da 8 giorni. Ieri ha tentato di allenarsi, ma dopo poco è dovuto uscire perchè aveva rifatto capolino la febbre.
    Stando così le cose, pur migliorando, è molto difficile che si possa vedere in campo il "faro" dell'Unione Venezia nel recupero di domani col Pordenone (Stadio Penzo, ore 14.30).
    In luogo suo potrebbe finalmente esordire il brasiliano Marco Antonio De Freitas che, dopo il silenzio assenso per il trasferimento dal Brasile, dovrebbe mettere per la prima volta piede sul rettangolo del Penzo nel ruolo abitualmente ricoperto da Collauto.
    I due attaccanti dovrebbero essere, al solito, Mazzeo e Zubin ma con l'argentino "Rulo" Ferretti e Luca Bisiol pronti a subentrare alla bisogna.
    In porta scontato l'esordio di Alessandro Casini, diciottenne, fino ad una settimana fa portiere titolare del Rovigo.
    In difesa, fuori Nicoletto per squalifica, potrebbe fare l'esordio il ventunenne centrale Ciro Aliberti, svincolatosi dal Padova in questi giorni e il cui assenso federale dovrebbe pervenire oggi stesso.
    Terzini dovrebbero essere Falcier e Cardin, con Vianello l'altro centrale. Non dovesse arrivare in tempo il tesseramento di Aliberti, Casagrande andrebbe a ricoprire la fascia destra, mentre Falcier passerebbe al centro della linea arretrata.
    In riepilogo la possibile formazione: Casini, Falcier, Aliberti, Vianello, Cardin, De Freitas, Lelj, Nichele, Malagò, Mazzeo, Zubin.


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    00 28/12/2010 14:23
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    SERIE D Il Venezia recupera domani al Penzo (ore 14.30) con il Pordenone
    Cunico: «Voglio una reazione»
    Martedì 28 Dicembre 2010,
    Intensità, carattere ma soprattutto tre punti.
    Cerca tutto questo il Venezia che domani pomeriggio contro il Pordenone (ore 14.30 al Penzo) tornerà in campo a più di due settimane dall'ultimo impegno ufficiale di campionato.
    Un match d'alta classifica quello che opporrà i lagunari allenati da Enrico Cunico ai friulani, fermi anch'essi dal 12 dicembre scorso ma sicuramente forti di un maggiore entusiasmo.
    I neroverdi, infatti, sono reduci dal 3-0 rifilato all'Este che ha consentito di voltare pagina dopo le due sconfitte consecutive con Montebelluna e Rovigo.
    Per il Venezia, invece, non è ancora possibile affermare che il periodo nero (4 punti nelle ultime 5 uscite) sia alle spalle, anche perché negli occhi c'è tuttora il ko di Quinto di Treviso, decisamente più brutto di quanto non facesse intendere il punteggio di 0-1.
    «Domani mi aspetto dai ragazzi la giusta intensità nell'approcciarsi ad una partita senza dubbio impegnativa - carica i suoi mister Cunico - Il Venezia ha tutto per tornare in carreggiata e restare in alto».
    Il ritorno alla vittoria - che manca dal sofferto 1-0 al Montebelluna dell'8 dicembre - consentirebbe a Collauto e compagni di riagganciare il Treviso, al momento capolista solitario ma con una gara disputata in più.
    «A Quinto sia noi sia i nostri avversari avevamo giocato male dando vita ad una partita brutta persino da vedere. Probabilmente sarebbe terminata 0-0 senza quell'erroraccio (papera del portiere veneziano Russo, ora rispedito al Varese, ndr) ma non dimentichiamo che noi abbiamo comunque colpito due pali. Ad ogni modo abbiamo voltato pagina, serve una reazione come si deve contro un Pordenone solido e quadrato».
    Il mercato di riparazione ha portato in dote a Cunico un nuovo portiere, il diciottenne ex rodigino Casini, pronto ad esordire domani al Penzo.
    Gli altri volti nuovi dovrebbero partire tutti dalla panchina, dal difensore Aliberti (ieri peraltro assente per i ritardi aerei), all'ala sinistra Pilon agli attaccanti Ferretti, Bisiol e De Freitas.
    Al centro della difesa con Vianello toccherà a Falcier con Casagrande-Cardin terzini. In mediana Borotto potrebbe debuttare da titolare in quanto ad essere in dubbio è capitan Collauto, debilitato dall'influenza.
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    00 30/12/2010 21:40
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    Venezia cinico
    ritorna in vetta


    Chiusura di 2010 positiva per la squadra lagunare
    che si è proposta con uno schieramento rivoluzionato

    Giovedì 30 Dicembre 2010,
    Vince e ritorna in vetta il Venezia che regola nel recupero il Pordenone con due gol ma in alcuni frangenti subisce un po’ troppo il gioco dei neroverdi, particolarmente attivi e mai remissivi.
    Il tecnico Cunico propone per l’ultimo match dell’anno due esordi assoluti: Casini tra i pali, che se la cava benisismo, e De Freitas alle spalle delle punte, dove non pare trovarsi estremamente a suo agio. In più inserisce dall’inizio Borotto (non esaltante), ritrova un utile Cardin, riporta al centro della difesa Nichele che si rende protagonista di una prestazione più che positiva.
    A rovinare la giornata di festa ci pensano Zubin, con un rigore tirato in maniera svogliata sul palo, e Malagò che al culmine di una partita bellissima, riesce a incappare in una colossale ingenuità a centrocampo che gli costa il secondo giallo e l’espulsione.
    La nota esaltante per i lagunari, però, viene da Ferretti - all’esordio in arancioneroverde - inserito a metà ripresa: nemmeno tre minuti in campo ed è subito in rete. E dopo un po’ sta per ripetersi quando Cester lo stende (meritandosi il rosso) e procurando così il rigore. Nei venticinque minuti giocati l’ex Chioggia ha mostrato subito una buonissima intesa con Zubin e una volontà e caparbietà paricolari. Da non dimenticare Lelj che, zitto zitto, è arrivato al quinto sigillo stagione: un gol cercato con determinazione su un batti e ribatti, che ha messo in discesa il match.
    Da parte pordenonese una prova onesta, con ritmo elevato e attenzione, buone giocate ma poco peso in avanti.
    La cronaca. 23’ Falcier serve Zubin in area che non riesce a girare di testa. 27’ punizione di Mazzeo da fuori che in area diventa una palla vagante e tra batti e ribatti è Lelj a trovare lo spazio giusto per assestare un sinistro micidiale. 33’ Mazzeo in area tutto solo conclude su Bortolin che respinge di piede. 34’ Lella da fuori costringe Casini a volare. 43’ Sessolo dalla destra mette una palla che taglia tutta l’area. 44’ Zubin serve Cardin che in corsa conclude su Bortolin che alza.
    Ripresa. 3’ appoggio di testa indietro di Marson sul quale si inserisce Mazzeo che solo davanti a Bortolin spara alto. 20’ Cardin dalla sinistra sull’estremo ospite che devia con l’aiuto della traversa. 23’ conclusione di Herrera da fuori che Casini controlla. 27’ Ferretti dalla sinistra cambia gioco su Zubin che rimette in mezzo per l’argentino: controllo di petto in area e palla alle spalle di Bortolin. 31’ fallo di Malagò su Nastri a metà campo, espulso. 43’ Cester atterra in area Ferretti: espulsione e rigore. 44’ Zubin batte fiaccamente il penalty che si spegne sul palo alla sinistra di Bortolin. 45’ diagonale di Nichele da fuori, sul fondo. 48’ Buttignaschi dalla sinistra fa volare Caini che un attimo dopo blocca in due tempi una conclusione di Campaner dal limite.
    Il successo sui ramarri consente al Venezia di chiudere l’anno in vetta alla classifica a pari punti con il Treviso, in perfetta sintonia con quelle che erano le ambizioni della vigilia, di dominare il campionato e giocarsi sino alla fine la possibilità di conquistare la promozione.


    Giovedì 30 Dicembre 2010,
    CASINI 6.5 - Esordio di grande lavoro e di ottima presentazione dopo un primo intervento non troppo sicuro. Nella gara d’esordio ha dimostrato tempestività, attenzione e buon intuito.
    FALCIER 6 - Lavoro di contenimento svolto in maniera adeguata anche se non senza qualche difficoltà.
    NICHELE 7 - Ottima prestazione al centro della difesa, con ottima scelta di tempo negli interventi e continuità di rendimento. Grinta abituale e fugace ritorno a centrocampo nell’ultima parte del match.
    VIANELLO 6.5 - Blocca le potenzialità avversarie con l’abituale attenzione e la giusta determinazione.
    CARDIN 6 - Un paio di conclusioni pericolose e buona attenzione in chiusura.
    MALAGÒ 5.5 - Prestazione esaltante, con grandissimo lavoro sulla mediana e corse infinite, da 7. A rovinare il tutto l’intervento a centrocampo, evitabilissimo, che ha portato al secondo giallo e all’espulsione. Un’ingenuità troppo grande.
    LELJ 6 - Trova il gol con caparbietà e si fa valere con continuità nell’interdizione in mediana.
    BOROTTO 5.5 - Ci mette il cuore e cerca con una certa frequenza la conclusione personale. Non pare avere ancora il giusto passo.
    ST 18’ CASAGRANDE 6 - Subito all’opera per mettere in difficoltà la retrovia avversarie con una pressione continua.
    DE FREITAS 5.5 - Non esaltante, da rivedere. La posizione dietro alle punte sembra andargli un po’ stretta.
    ST 23’ FERRETTI 7 - Entra e segna. Poi si procura il rigore. Ottima intesa con Zubin. Esordio esaltante.
    MAZZEO 5 - Non trova passo e spazio per riuscire ad esprimersi. Sbaglia anche le cose semplici.
    ST 34’ ALIBERTI sv - Il tempo di partecipare alla festa di fine gara.
    ZUBIN 6 - Sbaglia il rigore per eccesso di leggerezza, ma durante il match si impegna non poco. Suo tra l’altro l’assist per il gol di Ferretti.




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    00 31/12/2010 15:42
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    Venezia capolista
    diventa più forte

    Chiude l’anno da campione d’inverno con il Treviso
    e si ripresenterà al via con tutti i nuovi rinforzi in forma

    Venerdì 31 Dicembre 2010,
    Battendo il Pordenone al Penzo il Venezia ha chiuso il 2010 nel modo migliore, sicuramente in linea con il trend che gli arancioneroverdi, di Paolo Favaretto ieri e di Enrico Cunico oggi, hanno saputo tenere per tutto l'anno.
    Nelle 39 gare di campionato disputate dal 6 gennaio scorso (1-1 a Quinto di Treviso) all'altro ieri (2-0 ai neroverdi friulani) Collauto e compagni a fronte di 6 pareggi e 7 sconfitte hanno ottenuto 26 vittorie, che diventano ben 33 considerando anche i primi mesi della scorsa stagione.
    In sostanza l'Fbc Unione Venezia, che nell'estate 2009 il patron Enrico Rigoni aveva salvato in extremis dalla definitiva sparizione dalla geografia del calcio, ha vinto 33 delle 57 gare ufficiali disputate.
    Un ottimo comportamento, che nel campionato in corso sta mantenendo fede alle aspettative e agli obiettivi che la società si era prefissata.
    Il Venezia (Treviso permettendo) il prossimo 8 maggio vorrebbe brindare alla promozione in Seconda Divisione che consentirebbe di lasciare il semi-dilettantismo attuale ritornando quantomeno tra i professionisti. Aver subito ripreso proprio il Treviso al primo posto - condividendo con i «cugini» della Marca l'etichetta di campioni d'inverno - induce ad un certo ottimismo, anche perché nel girone di ritorno il tecnico Cunico avrà a disposizione un organico senza dubbio più completo rispetto a quello dei primi mesi.
    Finora il Venezia ha perso già 5 volte, tuttavia ha sopperito agli scivoloni vincendo (11 partite) e segnando (34 gol, due di media) come nessun'altro.
    E pensare che alla vigilia della serie D 2010/11 aveva suscitato parecchie perplessità la sostanziale rivoluzione tecnica decisa dalla proprietà, con l'addio ad un allenatore vincente e apprezzato dai tifosi come Favaretto (capace di portare ai playoff un gruppo costruito in corsa), a favore di un nuovo timoniere, pressoché sconosciuto quale mister Cunico.
    L'ex montebellunese attualmente si sta dimostrando all'altezza, non ultimo per aver saputo ottenere quasi il massimo da un organico che, cammin facendo, si è scoperto essere meno completo del previsto.
    Gli inserimenti del portiere Casini e dell'attaccante Ferretti, subito protagonisti contro il Pordenone, tranquillizzano i tifosi che con assiduità seguono gli arancioneroverdi.
    E giovedì 5 gennaio al Penzo (ore 14.30) il derby col Concordia inaugurerà il girone di ritorno.
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    Venezia troppo distratto

    Lunedì 3 Gennaio 2011,
    PORTIERI

    MENEGATTI 5 - Tra i pali tutto sommato se la cava, ma appena si tratta di uscire sono dolori. Suo malgrado porta sulla coscienza parecchi punti lasciati per strada dal Venezia. Ha appena 18 anni ma il Venezia non ha il tempo di aspettarlo, infatti ora il titolare è l'ex rodigino Casini.
    RUSSO 5.5 - Titolare in estate, sorpassato da Menegatti rispetto al quale merita mezzo voto in più per aver giocato 12 partite in meno. Debutta a dicembre, a Quinto regala il successo ai trevigiani e se ne torna a Varese.
    DIFENSORI

    CARDIN 6 - Secondo anno da titolare, affidabile e costante, ma ha ancora margini di miglioramento. Dalla sua ha tutta la tranquillità per farlo, dal momento che in rosa un altro terzino sinistro non c'è. Suo il primo gol in campionato a Concordia.
    FALCIER 6 - In evidente difficoltà nelle prime giornate. Dopo il derby e l'espulsione di Jesolo sembra in lenta ma continua crescita. In corsa per un posto nella Rappresentativa giovanile di serie D che a fine febbraio parteciperà alla Viareggio Cup.
    NICOLETTO 5 - Da un giocatore di 31 anni con 175 presenze tra i professionisti era lecito attendersi molto di più. Invece nel girone di andata, pur concluso con qualche timido progresso fino all'espulsione di Quinto, è risultato l'anello debole della difesa. Può solo migliorare.
    PIANU 5.5 - Esperienza e personalità al servizio della squadra. A 35 anni però non è l'uomo su cui puntare per blindare la retroguardia. Il Venezia lo «taglia» a dicembre.
    VIANELLO 6.5 - Il vicecapitano fa quel che può in una difesa di burro che ha concesso il doppio dei gol (24 contro 12) rispetto a Treviso e Rovigo. Spesso però cala la zampata che evita guai peggiori, di sicuro il più positivo dei suoi pari ruolo.
    CENTROCAMPISTI

    COLLAUTO 6 - Zubin e Mazzeo non sono due prime punte e i suoi traversoni finiscono per perdersi nel vuoto, a differenza dello scorso anno quando in avanti c'era il totem Volpato. Ecco, forse, perché il capitano è ha inciso meno. A 37 anni e dopo tante battaglie è semplicemente «umano».
    LELJ 7 - Cunico lo porta con sè da Montebelluna e lo piazza accanto a Nichele. Non sono tutte rose e fiori, i due mediani sono due fotocopie e nei primi mesi si pestano i piedi. Ma Lelj si applica, lotta e si erge pure ad attaccante aggiunto con 5 gol pesanti realizzati.
    MALAGÒ 6.5 - Chiamato a dimostrare di poter essere titolare nel Venezia, sta legittimando la fiducia della società e del tecnico. Duttile a centrocampo e all'occorrenza in difesa, finalmente anche in gol (3). Peccato per il rosso evitabilissimo subito col Pordenone.
    NICHELE 6.5 - Tre sole ammonizioni in 17 partite, un record per lui. Nessuna giornata di squalifica, ma anche nessun gol all'attivo, altra stranezza. Tassello davvero fondamentale negli equilibri del Venezia capolista, impensabile la sua partenza per il SandonàJesolo.
    SALZANO 5 - Azzecca una partita contro il Kras Repen a settembre, poi si perde nei suoi dribbling e se ne torna al Quinto. Talentuoso, fumoso e inespresso.
    ATTACCANTI

    DI NAPOLI 5 - C'era una volta «Re Artù». Di lui i tifosi ricorderanno i gol a grappoli segnati due lustri fa con Pippo Maniero. Rimane abbastanza per cancellare in fretta il trascurabile toccata e fuga in serie D.
    MAZZEO 6.5 - Buona spalla di Zubin, caparbio e grintoso, ma a volte anche abulico e discontinuo. Sette gol all'attivo, col suo sinistro può dare una grossa mano al Venezia anche concludendo dalla distanza. Ma ora dovrà guardarsi dalla concorrenza vera di Ferretti.
    ZUBIN 7.5 - Dodici gol (in 17 gare) sui 34 di squadra sono suoi. Giocatore di classe per la categoria, altruista e votato al sacrificio, a manovrare e al coinvolgimento dei compagni. C'è solo da augurarsi che nel girone di ritorno continui a graffiare, magari facendo attenzione ai rigori.
    GLI ALTRI - Fanno ben sperare ma non sono ancora giudicabili i giovani Casagrande e Borotto (5 presenze), Buso (1), Bisiol e Signori. Senza voto i fugaci e già ex lagunari Pirro, Salmistrari e Simone Rigoni, al pari dei baby della Berretti affacciatisi in prima squadra (D'Apollonia, Barzan, Fedato e Gallo). In attesa di giudizio gli ultimi arrivati che hanno debuttato mercoledì scorso col Pordenone: l'attaccante Ferretti (una presenza, un gol e un rigore guadagnato), il portiere Casini (una gara e nessun gol preso), il difensore Aliberti e il brasiliano De Freitas, il quale potrebbe consentire a mister Cunico di far rifiatare Collauto chiedendo al capitano meno quantità e più qualità.


    ARANCIONEROVERDI AL PENZO MERCOLEDÌ
    Il derby con il Concordia dà il via al ritorno
    Da difendere c’è il ruolo di prima della classe


    Lunedì 3 Gennaio 2011,
    Sarà la nona vittoria casalinga l'obiettivo del Venezia che dopodomani ospiterà il Concordia (ore 14.30) nella decima uscita stagionale al Penzo.
    Lo scorso anno i bianconeri uscirono imbattuti da Sant'Elena in quanto riuscirono, con Rosolen e Basso, a rimontare per due volte gli arancioneroverdi che si erano portati in vantaggio prima con Segato poi con Collauto.
    Il girone di ritorno della serie D vivrà settimanalmente sul testa a testa a distanza del Venezia con Treviso (impegnato al Tenni con la Sanvitese) e Rovigo (in trasferta a Padova col San Paolo) quindi da subito sarà fondamentale perdere pochi punti, soprattutto in casa.
    Il tecnico Cunico avrà a disposizione l'intero organico ad eccezione di Malagò, squalificato per una giornata e quindi nuovamente arruolabile per la gara in casa dell'Este del 9 gennaio, trasferta cui ne seguirà una seconda domenica 16 a Monrupino (Trieste) col Kras Repen.
    Un calendario che potrebbe consentire al Venezia di trovare una buona continuità dopo il ritorno alla vittoria di mercoledì scorso col Pordenone, piegato 2-0 al Penzo dai gol di Lelj e Ferretti. (m.del.)


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    00 04/01/2011 21:55
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    CALCIO SERIE D Vuole centrare la promozione, ma non allenerà mai
    «Venezia mi esalta»
    Emil Zubin è felice dell’ambiente lagunare e del modulo tattico
    Martedì 4 Gennaio 2011,
    È nato in Slovenia, a Capodistria, ma si tratta solo di un «dettaglio» anagrafico. Emil Zubin, bomber arancioneroverde da 12 gol in 17 partite di campionato, è e tiene a precisare di sentirsi croato al cento per cento. Anzi, per la verità non del tutto, perché per sua stessa ammissione l'Italia non è soltanto la «patria calcistica» in cui la sua grande passione di bambino si è trasformata in un mestiere.
    «Mio nonno era italiano perché a quel tempo l'Istria non era ancora slava - spiega il numero 9 arancioneroverde - è d'altra parte il mio cognome è giuliano. Sono nato nel '77 quando la Jugoslavia era un unico paese, con la mia famiglia però ci siamo sempre sentiti croati e un po’ istriani, vale a dire un po’ italiani. Tuttora abitiamo in un paesino che si chiama Brtonigla, Verteneglio in italiano».
    Per un paio di centimetri Zubin non raggiunge il metro e 90 di altezza, quindi avrebbe anche potuto finire in una palestra a tirare a canestro - come capita a tantissimi ragazzini dalle sue parti - anziché su un prato a cercare di infilare una porta.
    «Non ho mai corso questo pericolo - scherza - perché da sempre ho avuto il pallone tra i piedi anziché in mano. A fine anni '80 avevo 12 anni e un certo Marco Van Basten stava incantando il mondo del calcio. L'olandese del Milan è sempre stato il mio idolo, mi capitava di vedere le partite e poi una volta sceso nel cortile provavo ad imitare i suoi movimenti e gesti».
    Di lì a poco Zubin varcò il confine italiano per giocare a calcio.
    «Mio papà e mio fratello erano sportivi, giocavano ma solo a livello amatoriale. A 13 anni entrai nel settore giovanile del Palmanova che militava in serie D, io con Allievi e Berretti facevo la differenza e cominciai ad essere contattato per qualche provino. Nel '93 era tutto fatto per il mio passaggio al Bologna (appena crollato in C1 e allenato dall'attuale tecnico della Lazio Edi Reja, ndr) però non se ne fece niente perché ero extracomunitario e la sentenza Bosman era ancora «inattesa». Insomma ho dovuto aspettare di essere maggiorenne per diventare italiano, ho giocato in D con la Pro Gorizia quindi per due anni in Eccellenza con la Commessaggese».
    Nella squadra dilettantistica mantovana gli riuscì di non passare inosservato e balzò tra i professionisti a Lumezzane: con i rossoblù bresciani ha disputato cinque campionati di C1 con due parentesi in C2 nelle fila di Biellese e AlbinoLeffe, formazione quest'ultima con cui conquistò la promozione.
    «Dall'anno seguente a Ivrea ho iniziato ad andare regolarmente in doppia cifra realizzativa, poi per tre stagioni a Carpenedolo e una e mezza a Bassano il salto in Prima Divisione è sfumato nella finale playoff. Nel team vicentino l'allenatore era Ezio Glerean, eravamo votati all'attacco e ci si divertiva, ma ricordo anche la fatica: io giocavo largo a destra e in pratica la fascia era tutta di mia competenza».
    Dopo la scorsa positiva annata all'Itala San Marco ora il chiodo fisso di Zubin è quello di riportare il Venezia tra i professionisti.
    «Abbiamo tutte le possibilità per far bene proseguendo la strada percorsa finora. Mi piace giocare nel Venezia, per questa gente e nel modo voluto da mister Cunico. Il mio futuro? Ho 33 anni, giocherò ancora a lungo e una cosa è certa: non farò mai l'allenatore».
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    LA SQUADRA VERSO IL DERBY
    Cunico deve ridisegnare il centrocampo
    Martedì 4 Gennaio 2011,
    Dovrà ridisegnare il centrocampo Enrico Cunico, tecnico di un Venezia che domani al Penzo contro il Concordia (ore 14.30) non potrà contare sullo squalificato Malagò.
    Di certo non si può escludere che Cunico (che potrebbe lanciare Ferretti accanto a Zubin), pur ritrovando Nicoletto dalla squalifica, non confermi Nichele in difesa: di conseguenza in mediana potrebbe toccare di nuovo a Borotto, con uno tra Casagrande e Pilon titolari assieme al baluardo Tommaso Lelj.
    Il venticinquenne veronese - 7 volte a segno lo scorso anno a Montebelluna - è già salito a quota 5 nella sua prima stagione veneziana avendo infilato la porta di Kras Repen, Torviscosa, Sanvitese, Opitergina e, la scorsa settimana, Pordenone.
    «È difficile giocare a pallone su un campo pesante come quello del Penzo - afferma Lelj, pensando al 2-0 sui friulani - quindi è necessario sfruttare le occasioni quando capitano, stavolta ci sono riuscito io, in altre partite era capitato a qualche altro compagno. L'importante è segnare, son contento che la squadra abbia chiuso bene il girone d'andata».
    Rispetto alla brutta trasferta di Quinto di Treviso, la scorsa settimana si è visto un Venezia rinnovato, non solo per la presenza di diversi giocatori nuovi, ma anche sul piano della mentalità.
    «In queste partite «festive» c'è sempre qualche rischio. La partita col Pordenone era stata rinviata, da diversi giorni avevamo staccato con il campionato, quindi alla vigilia non era facile anche per questo motivo e sarà così anche domani col Concordia. Certamente vogliamo iniziare il girone di ritorno e il nuovo anno come abbiamo finito quello vecchio».
    Il Venezia ha il merito di essere capolista a braccetto con il Treviso, ma più di qualche punticino è stato perso per strada.
    «Cinque sconfitte in effetti sono tante, ma è anche vero che abbiamo portato a casa 11 vittorie. Chiaramente qualche cosa di meglio poteva essere fatto, ma se siamo primi qualche cosa di buono lo abbiamo fatto. In testa praticamente ci siamo da inizio stagione. Il rimpianto maggiore sta nel fatto che qualche sconfitta poteva essere evitata, ma anche il gol subito all'ultimo minuto a Tamai ci ha tolto due punti. Comunque va bene così, quel che conta è solo il derby di domani pomeriggio prima delle due trasferte con Kras Repen ed Este». (m.del.)


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    00 06/01/2011 23:27
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    Zubin-show
    Venezia vola


    Tripletta della punta lagunare che stende il Concordia
    Zebrette castigate dall’arbitro: due rigori, due espulsi

    Giovedì 6 Gennaio 2011,
    La differenza di classifica e di forza si è trasferita dalla carta al campo (ghiacciato in alcuni tratti) con uno show di Emil Zubin e il contributo dell’arbitro Lacagnina, volato al Penzo da Caltanissetta: evidentemente un derby tra due squadre distanti 50 chilometri necessitava di una direzione neutrale al massimo.
    Ma così non è stato, perchè il direttore di gara s’è fatto sicuramente un po’ condizionare dall’ambiente anche se c’è da dire che il Concordia ha fatto di tutto per complicarsi la vita.
    Risultato due rigori contro le zebrette e due espulsi.
    Può recriminare il tecnico Feltrin per i tre gol - due appunto su rigore - ma tutti sono arrivati per errori dei suoi ragazzi. Come Creglia che affronta un navigato Ferretti favorendone la caduta in area: il rigore apparentemente c’è anche se la contestazione è infinita. Poi il portiere Bertoni - al quale l’esperienza non dovrebbe mancare - che ritarda l’uscita "alla moviola" su cross lungo di Cardin, consentendo a Zubin di spizzare palla in rete. Infine un altro "vecchio" come Cervesato che in area tocca di mano un traversone di Zubin: volontario o no, la corsa a mani basse è di certo scomposta e rischiosa. E ciliegina il fallo inutile a metà campo di Faccinetto su Mazzeo che costa il secondo giallo e l’espulsione. L’arbitro non è apparso in giornata (in questo caso la seconda ammonizione è stata sicuramente precipitosa) ma non è stato di certo aiutato...
    La gara la fa il Venezia, che schiera Collauto alle spalle di Zubin e Mazzeo, con una serie di azioni ficcanti quasi sempre ispirate dal capitano che non sbloccano il risultato. Il Concordia replica bene e crea anche occasioni pericolose in entrambi i tempi. Nella ripresa, con l’innesto di Mazzeo per il dolorante Vianello, il Venezia preme ancor di più e passa (su rigore) già al 4’. Dopo la seconda rete lagunare entra Cervesato e il Concordia pare riprendere fiato: si propone in avanti con il difensore e con lo scatenato Della Bianca, un giocatore a tutto campo, inarrestabile e protagonista di azioni pericolose.
    Sugli scudi Emil Zubin che sale a quota 15 reti segnate. Oltre alla tripletta c’è stata una prestazione ad altissimo livello e a tutto campo, condita di voglia di fare e di vincere. La stessa che anima Gustavo Ferretti, determinante per sbloccare il risultato, sempre attivo e nel vivo dell’azione.
    La cronaca. 3' cross di Falcier testa di Ferretti alta. 13' Collauto dalla destra per Zubin in area anticipato di testa da Della Bianca in corner. 21' Collauto ci prova da fuori e Bertoni controlla. 29' punizione di Collauto dal limite di sinistra sul primo palo con Bertoni che vola a togliere palla. 30' Collauto dal fondo di destra per la testa di Vianello, l'estremo bianconero para. 31' Ferretti si gira in area e si vede ribattere palla da breve distanza da un difensore. 36' Casagrande scende a destra e dal limite impegna Bertoni in acrobazia. 39' Da Ros per Della Bianca in area che conclude su Casini che devia. 44' Lelj dal limite conclude alto.
    Ripresa. 4' Zubin lancia Ferretti in area che viene atterrato da Creglia: rigore ed espulsione del difensore. 5' Zubin trasforma il penalty. 9' Falcier scende a sinistra e scocca un tiro-cross sul quale esce in maniera goffa e lentissima Bertoni, ne approfitta Zubin che si inserisce davanti al portiere e spizza appena la palla in rete. 15' Lelj dalla destra per Zubin al limite, scocca un rasoterra che centra il palo, sul rimpallo Mazzeo conclude su Bertoni. 18' Cervesato di forza sulla destra, impegna Casini a una respinta di pugno, poi riprende palla e viene contenuto. 22' Della Bianca in area gira di testa e l'estremo lagunare vola a togliere palla dal sette. 23' sempre Della Bianca di testa su Casini che da distanza ravvicinata alza la palla sulla traversa. 25' Mazzeo dalla sinistra impegna Bertoni in tuffo. 39' Ferretti lotta bene in area poi serve indietro Borotto che dal limite manda a fil di palo sul fondo. 40' Albanese di testa da centro area conclude sul fondo. 43' Zubin entra in area a sinistra e mette in mezzo, Cervesato tocca di mano: rigore. 44' penalty trasformato da Zubin.
    Venezia in vetta sempre a braccetto con il Treviso, è pronto alla doppia trasferta a Este e Monrupino.
    © riproduzione riservata

    Giovedì 6 Gennaio 2011,
    CASINI 6.5 - È stato chiamato in causa in più di un’occasione e, seppur non rispondendo sempre in maniera impeccabile, è stato protagonista di un paio di interventi davvero importanti.
    FALCIER 6.5 - Ha lavorato bene sia sulla fascia sia centralmente, assicurando il proprio apporto al reparto arretrato.
    NICOLETTO 6 - Prestazione positiva, contribuisce a mantenere imbattuta la propria porta.
    VIANELLO 6 - Al solito assicura attenzione in difesa e trova spazio per avanzare. Un acciacco lo trattiene in spogliatoio.
    ST 1’ MAZZEO 5 - Non è in giornata e, nonostante il grande movimento, non riesce ad incidere.
    CARDIN 6 - Non brilla sulla fascia come in altre occasioni ma dal suo piede parte quel cross lungo che diventa un assist per il secondo gol di Zubin.
    CASAGRANDE 6 - Una bella conclusione che costringe Bertoni a superarsi, poi lavoro ordinario.
    LELJ 6.5 - Determinazione e attenzione a centrocampo in una gara che non era per niente scontata.
    NICHELE 6.5 - Carattere e voglia di lottare sino oltre al 90’ lo fanno emergere ancora una volta.
    ST 36’ BOROTTO sv - Una conclusione da fuori sballata.
    COLLAUTO 6.5 - Primo tempo alla grande, da protagonista assoluto. Secondo tempo giocato con un altro passo.
    ST 41’ DE FREITAS sv - Entra giusto il tempo di scaldarsi un po’.
    FERRETTI 6.5 - Lottatore instancabile, abile nel controllare palla e nel creare spazi. Anche nel procurarsi rigori (il secondo in due match).
    ZUBIN 8 - Segna tre gol di cui due su rigore ma oltre a questo è artefice di una prestazione davvero esaltante con una presenza costante ovunque.

    Cunico: «Super Emil e poi non abbiamo preso gol»
    Il tecnico arancioneroverde dopo il successo nel derby: «Vittoria meritata al di là delle decisioni arbitrali»


    Giovedì 6 Gennaio 2011,
    Super-Zubin firma indelebilmente il derby del Penzo, vinto per 3-0 dal Venezia capolista sul Concordia. All'attaccante istriano rende merito in sala stampa il tecnico arancioneroverde Enrico Cunico.
    «Emil ha messo a segno 15 gol in 18 partite e già questo dato parla per lui - si complimenta l'allenatore di Caldogno - ma dal mio punto di vista la sua importanza è ancor maggiore per come gioca per la squadra, perché quando ha la palla al piede dà sempre l'impressione di essere pericoloso e poi lo è nei fatti, servendo i compagni o concludendo».
    Non solo «Zubo-gol» comunque, perché la notizia del giorno è che il Venezia non ha subito gol per la seconda gara di fila.
    «Un dato importantissimo perché, a prescindere dai numeri - spiega Cunico - in questo modo la squadra acquista fiducia e compattezza, così anche i singoli nelle loro giocate individuali saranno via via più sciolti».
    Per sbloccare la gara del Penzo ci sono voluti però più di 45', nonostante per tutto il primo tempo il Venezia abbia continuato ad attaccare.
    «Dato lo 0-0 ho voluto inserire Mazzeo per aiutare la squadra a concretizzare allargando il gioco. Vianello mi ha chiesto il cambio per un problema muscolare, ma comunque avrei operato quel tipo di sostituzione, perché volevo la vittoria».
    Ci sono voluti due rigori e il Concordia ha terminato in nove uomini.
    «L'arbitraggio è stato probabilmente fiscale mentre altre volte determinate situazioni i direttori di gara usano sorvolare. Ad ogni modo il primo rigore su Ferretti era davvero nettissimo, il secondo invece (fallo di mano di Cervesato a 90'quasi scaduto, ndr) penso che sullo 0-0 non ce l'avrebbero fischiato. Comunque penso che il Venezia abbia meritato di vincere, perché per tutta la gara con le sue accelerazioni ha messo sempre in difficoltà il Concordia».
    In campo è ritornato anche per capitan Collauto, efficace soprattutto nel primo tempo. «Mattia è stato molto reattivo, ma nel complesso tutti mi sono piaciuti per la continuità nel cercare la via del gol. Peccato per ammonizioni di Nichele e Nicoletto, entrambi erano diffidati e mancheranno domenica a Este».
    Contro i padovani sarà emergenza difesa per il team arancioneroverde, che difficilmente recupererà anche Vianello.
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    00 07/01/2011 12:41
    ecco spiegato perchè non hanno preso gol in questa giornata anche..più che la difesa, è stato l'arbitro. mi preoccupa questa disparità di trattamento cmq

    AVANTI BLU!


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    00 08/01/2011 12:09
    Arbitro non so, sicuramente il nuovo portiere Casini sta già facendo la differenza...
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    00 08/01/2011 12:35
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    SERIE D Emergenza in difesa: fuori Vianello, Nicoletto e Nichele
    La gioia di Zubin-gol

    S’è portato a casa il pallone della tripletta con gli autografi di tutti

    Venerdì 7 Gennaio 2011,
    Nel 3-0 che il Venezia ha rifilato al Concordia ha segnato tre gol dopodiché si è portato a casa il pallone, e non è un modo di dire. A fine gara Emil Zubin, autore della decisiva tripletta, è stato omaggiato dai compagni con il pallone - autografato da tutti loro - che nel derby il trentatreenne istriano ha spedito per tre volte alle spalle del portiere avversario. E poco conta se con due rigori, anche perché nel precedente match col Pordenone Zubo-gol aveva fallito l'ininfluente conclusione dal dischetto.
    «Le due vittorie di fila con Pordenone e Concordia ci danno un'importante iniezione di fiducia, ne avevamo bisogno dopo un momento non del tutto positivo. Tuttavia - tiene a sottolineare - sapevamo che il momento-no era tale sul piano dei risultati più che della forma. Soprattutto è positivo che a fronte di 5 gol segnati non ne abbiamo subito nessuno».
    L'ultima tripletta Zubin l'aveva realizzata il 10 settembre 2006 in Seconda Divisione, quando guidò il Carpenedolo al successo per 3-2 sull'Olbia. Attualmente con la maglia del Venezia è già a quota 15 gol in 18 partite.
    «Ripeto che questa squadra non dipende dai miei gol, non so chi altri abbia la qualità che abbiamo noi. Col Concordia siamo stati bravi perché non ci siamo innervositi per lo 0-0 al termine di un primo tempo giocato comunque sempre in attacco. A noi conviene cercare di restare sempre lucidi, perché prima o poi in rete ci andiamo».
    E sulla classifica, che vede il Venezia sempre in testa col Treviso, ma a +4 sul Tamai e a +6 sul Rovigo, l'attaccante lagunare taglia corto.
    «Guardiamo in casa nostra, dobbiamo e possiamo provare a vincere sempre. La convinzione di poter far bene c'è eccome».
    Dopodomani gli arancioneroverdi faranno visita all'Este (ore 14.30): la partita, dopo le polemiche e il rinvio «subito» lo scorso anno dal Venezia, si giocherà regolarmente alla stadio Nuovo Comunale che oggi risulta finalmente attrezzato con ingressi separati per le due tifoserie.
    La sfida del 20. turno Kras Repen-Venezia potrebbe invece essere anticipata da domenica 16 a sabato 15 gennaio allo stadio Rocco di Trieste, per via dell'inadeguatezza del centro sportivo di Monrupino. L'ufficialità è attesa entro domani.
    Per la sfida di Este mister Cunico ha grossi problemi in difesa, con Vianello infortunato e Nicoletto-Nichele squalificati. Oggi alla ripresa i primi esperimenti anti-Este.



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    00 08/01/2011 14:22
    da www.ilgazzettino.it

    CALCIO SERIE D Reparto arretrato in emergenza per tre assenze di peso

    Venezia, pronta la baby difesa

    Domani contro l’Este il tecnico Cunico dovrà ricorrere agli Junior
    Sabato 8 Gennaio 2011,
    È tutt'altro che remota l'eventualità che il Venezia debba affidarsi a una difesa «da Juniores» per tentare il colpaccio in casa dell'Este. Domani pomeriggio al Nuovo Comunale (ore 14.30, arbitro Tardino di Milano) il team arancioneroverde, che nelle ultime due vittorie con Pordenone e Concordia non ha subito reti, dovrà far fronte alla contemporanea assenza di tre uomini d'esperienza del reparto arretrato: il centrale Nicoletto e il mediano Nichele sono stati squalificati per una giornata dal Giudice Sportivo, mentre l'altro centrale Vianello è ai box per il problema muscolare all'adduttore che tre giorni fa lo aveva costretto a restare negli spogliatoi durante l'intervallo. Ieri alla ripresa degli allenamenti Vianello non si è allenato e proverà soltanto nella rifinitura di questa mattina, ma lo stesso tecnico Enrico Cunico ha precisato che «Vedremo, ma di sicuro non correremo rischi». La conta dei difensori disponibili è presto fatta: il terzino sinistro Cardin (classe '90) è l'unico titolare che giocherà nel suo ruolo dato che il terzino destro Falcier ('91) scalerà in mezzo, lasciando la sua corsia di competenza al jolly Casagrande. Accanto a Falcier potrebbe debuttare da titolare il '92 Buso, a meno che Cunico non punti sul ventunenne Aliberti - peraltro ex dell'Este - nonostante la sua precaria condizione fisica. A completare una difesa comunque giovanissima (d'altra parte sembra impensabile la rinuncia in regia ai centimetri di Lelj, già orfano di Nichele) sarà poi il diciottenne portiere Casini.
    «Da sempre gioco un pò in tutti i ruoli, dove occorre - spiega Filippo Casagrande, pure lui classe '92 - e non è certo un problema. Chiunque scenderà in campo darà tutto per prolungare il buon momento del Venezia. Siamo primi col Treviso, stiamo facendo bene come si è visto col Concordia, a prescindere dagli episodi. Come sempre anche a Este chi sarà chiamato in causa farà del suo meglio».
    Sempre a proposito dei difensori, Nicola Falcier dal 10 al 12 gennaio alla Borghesiana di Roma risponderà alla convocazione della Rappresentativa Under 18 di serie D in vista della Viareggio Cup 2010: in programma prevede per mercoledì prossimo un'amichevole degli azzurrini con la Primavera del Frosinone.


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    Per ricordo

    da www.vesport.it

    DIRETTA: UnVE crolla e perde (3-2)



    di Ettore Perocco

    DIRETTA da Este:

    FINALE

    ESTE - UNIONE VENEZIA 3-2

    Rete: 8'pt Ferretti (UV), 40'pt Casagrande (UV). 2'st Moresco (E), 36'st Rondon, 43'st Moresco (E)
    br> Unione Venezia: Casini, Casagrande, Falcier, Aliberti, Cardin, Collauto (38'st De Freitas), Borotto (15'st Pilon), Zubin, Ferretti (20'st Mazzeo)

    All'Unione Venezia non bastano i due gol di vantaggio del primo tempo. Troppo rimaneggiata la squadra, così bastano le poche ingenuità difensive di un gruppo per otto decimi formato da juniores, per castigare gli arancioneroverdi oggi troppo remissivi e soprattutto inesistenti a centrocampo dove è mancato il filtro ed il rilancio causando una esagerata pressione sul reparto arretrato e l'isolamento degli avanti.
    L'Este ha attaccato per tutta la partita, subendo due gol lagunari nella prima frazione (punizione esagerata per i padroni di casa) e raggiungendo prima il pareggio e poi la vittoria nel finale di partita.
    Le troppe assenze questa volta hanno inciso tantissimo e ancora una volta gli arancioneroverdi incassano un sacco di gol e la sesta (un po' troppo) sconfitta della stagione.

    - 43'st: calcio d'angolo per l'Este che le tenta tutte per passare dal doppio svantaggio alla vittoria. Moresco sfrutta la sua mole, raccoglie il cross e infila per la terza volta Casini. GOL (3-2)

    36'st: dopo tanto attaccare l'Este coglie il giusto pareggio. Fallo di Malagò fuori area, battuta e sponda con Moresco che infila la porta arancioneroverde e pareggia. GOL (2-2)

    32'st: l'Este cerca in tutti i modi di recuperare il risultato. L'Unione Venezia, però, difende bene e non si fa prendere dall'ansia, nonostante la giovanissima età di tutto il reparto arretrato (età media: 19 anni).

    2'st: azione combinata dell'Este e tiro che Casini para con bravura, respingendo, sulla carambola si fiondano un attaccante di casa e lo stesso portiere anv, la palla schizza su Moresco che infila per l'Este. GOL (1-2)

    ANALISI PRIMO TEMPO: Unione Venezia molto concreto. L'Este cerca di impostare il suo gioco, ma la difesa giovanissima arancioneroverde (il più vecchio è l'esordiente, ventunenne, Aliberti)è insuperabile.
    E' il centrocampo lagunare a soffrire di più, mentre l'attacco fa la sua parte ancorchè poco supportato dai centrali.
    Quando, però, arrivano le opportunità l'Unione Venezia fa puntualmente centro. E questo sembra essere un buon segnale.

    - 40'pt: altro calcio d'angolo per l'Unione Venezia, cross di Malagò, Zubin (splendido) fa da sponda a Casagrande che infila la rete dello 0-2. GOL

    - 37'pt: L'Unione Venezia vivacchia sul vantaggio e su un discreto rendimento della difesa. Latita, invece, il centrocampo che non riesce a tenere adeguatamente palla e ad innescare l'attacco. Il gioco arancioneroverde non è brillante come al solito, mentre l'Este fa più gioco e cerca di recuperare il risultato.

    - 28'pt: annullato un gol all'Este per fallo in attacco.

    - 16'pt: scambio al limite dell'area dell'Este, si inserisce Borotto e tira con decisione ma la palla esce a fil di palo.

    - 8'pt: prima azione arancioneorverde e calcio d'angolo. Batte Collauto, Casagrande colpisce bene di testa nella mischia davanti alla porta e Ferretti, in rapidità, infila in rete. GOL (0-1)



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