Il Treviso di Setten

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TV DOSSON
00venerdì 3 luglio 2009 13:14
Il Comune non terra' mai lo stadio chiuso al Treviso,sarebbe veramente troppo.... [SM=x397141]
Il custode della cripta
00venerdì 3 luglio 2009 13:55
Inutile dire che potrebbe essere Gentilini, ancora una volta, a farci giocare al Tenni grazie a una "deroga" [SM=x397177]
Mat-tv
00venerdì 3 luglio 2009 14:24
Re:
Il custode della cripta, 03/07/2009 13.55:

Inutile dire che potrebbe essere Gentilini, ancora una volta, a farci giocare al Tenni grazie a una "deroga" [SM=x397177]




e grazie anca a do besteme in consiglio comunale!
ZakkTV
00venerdì 3 luglio 2009 20:21
Re:
centro storico, 03/07/2009 12.35:

sul gazzettino di dice che si stanno muovendo le acque per l'ingresso di un nuovo socio, che vedendo i bilanci a posto potrebbe farsi avanti





Basta che non sia iraniano. [SM=x397213]
ZakkTV
00venerdì 3 luglio 2009 20:24
Re:
Il custode della cripta, 03/07/2009 13.55:

Inutile dire che potrebbe essere Gentilini, ancora una volta, a farci giocare al Tenni grazie a una "deroga" [SM=x397177]




Mmmmmm....mi sa che Gentilini può fare fino ad un certo punto. Oltre un certo limite si deve fermare anche lui. [SM=x397149] Per cui, auguriamoci che la situazione si sistemi ,altrimenti dobbiamo chiedere al Citta di ricambiare il favore dello scorso anno ! [SM=x397165]
enricotv
00venerdì 3 luglio 2009 21:01
Re: Re: Il Comune toglie lo stadio al Treviso
Alepandro, 03/07/2009 11.51:



Ecco che ora il "nuovo" stadio sarebbe servito a qualcosa se costruito due anni fa quando era giusto farlo!

Ma non è stato fatto!
A cosa serve ora piangere sul latte versato?
Ora come ora lo stadio e il Tenni, e in un periodo di crisi per me è inutile pensare di costruirne un altro.
enricotv
00venerdì 3 luglio 2009 21:02
da www.gazzettino.it

Al Tenni porte sbarrate per il Treviso
La Giunta intenzionata a negare lo stadio se non saranno saldate le rate dell’affitto
Venerdì 3 Luglio 2009,



Ca’ Sugana avanza
oltre 500mila euro
tra canone di locazione,
costo delle transenne
e dei mezzi dell’Actt
Venerdì 3 Luglio 2009,
Il comune potrebbe negare l’utilizzo dello stadio Tenni al calcio Treviso. È l’ultimo capitolo di una vicenda maturata nel corso dei mesi e che ora rischia di arrivare ad una conclusione drammatica per i biancocelesti.
Durante l’ultima riunione di giunta sindaco e assessori, seppure informalmente, hanno parlato delle somme che la società del presidente Setten deve a Ca’ Sugana. Si tratta di circa cinquecentomila euro tra affitti arretrati e conti in sospeso con aziende municipalizzate come Actt e TrevisoServizi. È da parecchio che la giunta mette pressione perchè venga saldato almeno l’affitto. Solo per questa voce il presidente Setten dovrebbe staccare un assegno di circa 300mila euro. Il Comune ha dato tempo ancora qualche giorno, poi passerà all’azione anche perchè preoccupato per le reazioni dalla Corte dei Conti che potrebbe avere da ridire sulla lentezza dell’amministrazione nel riscuotere le somme richieste al Treviso.
Se la società non dovesse pagare, le mosse del sindaco Gobbo sarebbero quasi obbligate: rivalersi sulla fideiussione di 320mila euro versata dai biancocelesti al momento della stipula del contratto di affitto e negare l’utilizzo del Tenni per il prossimo campionato. Questa sarebbe la scelta più dolorosa ma, se le cose non dovessero cambiare, inevitabile.
Il tempo per risolvere la questione non è molto. Il Treviso deve iscriversi al campionato di Prima Divisione entro sabato undici luglio. Se la mannaia del Comune dovesse calare prima sarebbe un disastro. Il Comune decreterebbe, nei fatti, il fallimento del sodalizio biancoceleste. Un’ipotesi non tanto remota visto che la TrevisoServizi ha in mano un decreto ingiuntivo di pagamento ormai diventato esecutivo. Fatti due conti la società avanzerebbe circa 130mila euro, ovvero quanto dovuto per l’affitto delle transenne utilizzate per blindare la zona attorno al Tenni ai tempi della bella, e oltremodo sciagurata visti i risultati, stagione di serie A.
Nel momento in cui la TrevisoServizi dovesse far valere il decreto, per il Treviso sarebbe la fine. A tutto questo si aggiungono poi i 70mila euro richiesti dall’Actt per il noleggio delle corriere utilizzate nel corso delle trasferte e mai ricevuti.
A quanto sembra la pazienza della giunta è sul punto di esaurirsi. Gobbo sta cercando di mediare, ma in mancanza di atti concreti da parte della società la situazione è insostenibile. Anche un irriducibile come il vice sindaco Giancarlo Gentilini, che per aiutare il Treviso farebbe di tutto, di fronte alla salute dei conti pubblici è pronto a fermarsi e a pretendere il saldo degli affitti mancanti.
Il Comune, a quanto pare, è disposto ad aspettare fino all’undici luglio. Poi, a iscrizione al campionato avvenuta, chiederà il saldo. E se il Treviso non dovesse pagare i portoni del Tenni potrebbero chiudersi definitivamente.
Paolo Calia
enricotv
00venerdì 3 luglio 2009 22:11
da www.gazzettino.it

IMPRENDITORI – Il prossimo passo è, dunque, trovare una nuova figura che voglia investire sulla squadra. «Con le cessioni eseguite, le comproprietà, i soldi fermi in Lega –spiega Franco Dal Cin, consulente di Setten– in pratica bastano soltanto 2 milioni di euro per ritrovarsi una società pulita e coi conti a posto». Al momento è un gruppo di imprenditori vicini a Setten, con Barcè in testa, ad aver offerto il supporto iniziale al presidente. Ma si attende con ansia l’entrata di un nuovo elemento. Pare che le acque si muovano, specie dopo le assicurazioni avute sull’iscrizione al campionato e i colloqui positivi coi giocatori, a molti dei quali è stato proposto di spalmare il contratto sulla prossima stagione prolungandolo per un altro anno.
Alberto Polita

Fede1991
00sabato 4 luglio 2009 00:14
L'articolo parla di Barcè e soci disposti a dare un supporto iniziale a Setten, e poi? Loro cosa guadagnerebbero aiutando Setten?
TV DOSSON
00sabato 4 luglio 2009 10:30
Tra le questioni economiche da sistemare,il Treviso e' alle prese anche con quelle dello stadio.Il Comune,che avanza circa 160 mila euro di affitto delle ultime due stagioni(piu' altre incombenze a Treviso Servizi,in tutto circa 400 mila euro),vuole che Setten ottemperi ai pagamenti in arrtetrato prima di ridargli lo stadio per il prossimo campionato.
Le parti stanno discutendo per trovare un accordo,ma entro 11 Luglio il Treviso dovra' comunicare alla Lega Pro in che stadio giochera' il prossimo campionato.
Ci sono dei pagamenti in ritardo e lo sappiamo spiega il segretario generale Bruno Dall'Anese,abbiamo come noto delle difficolta',ma con l'assessore De Checchi abbiamo gia' instaurato un dialogo per risolvere la questione.
Il Treviso pero' si sente anche in credito.Vorrei ricordare che negli ultimi 3 anni la societa' ha speso circa 400 mila euro per ammodernare lo stadio secondo le norme,spese che nel 90% dei casi in A e B sono state le amministrazioni a sostenere,qui invece abbiamo anticipato noi.
A partire dall'anno della serie A;nell'ottobre del 2006 in base al decreto salva-Tenni,che la societa' non aveva comunque sostenuto,abbiamo messo i seggiolini,e noleggiato una tribuna laterale,una spesa di circa 180 mila euro.Poi due anni fa e' stata la volta dei tornelli e delle misure richieste dal decreto Pisanu,e anche qui Setten ha speso di tasca sua.Ora sappiamo benissimo che dobbiamo al comune una cifra importante,ma credo ci si possa venire incontro.In piu' abbiamo sopportato la lixcenza Uefa e il certificato previsione incendi che qui non era mai stato ottenuto e sempre rinviato.Inoltre nel 2010 scade la convenzione che potrebbe essere rinnovata a prezzi minori essendo scesi di categoria,come sta scritto sul contratto.
dalla tribuna tv
ZakkTV
00sabato 4 luglio 2009 10:52
Re:
TV DOSSON, 04/07/2009 10.30:


Il Treviso pero' si sente anche in credito.Vorrei ricordare che negli ultimi 3 anni la societa' ha speso circa 400 mila euro per ammodernare lo stadio secondo le norme,spese che nel 90% dei casi in A e B sono state le amministrazioni a sostenere,qui invece abbiamo anticipato noi.
A partire dall'anno della serie A;nell'ottobre del 2006 in base al decreto salva-Tenni,che la societa' non aveva comunque sostenuto,abbiamo messo i seggiolini,e noleggiato una tribuna laterale,una spesa di circa 180 mila euro.Poi due anni fa e' stata la volta dei tornelli e delle misure richieste dal decreto Pisanu,e anche qui Setten ha speso di tasca sua.Ora sappiamo benissimo che dobbiamo al comune una cifra importante,ma credo ci si possa venire incontro.In piu' abbiamo sopportato la lixcenza Uefa e il certificato previsione incendi che qui non era mai stato ottenuto e sempre rinviato.Inoltre nel 2010 scade la convenzione che potrebbe essere rinnovata a prezzi minori essendo scesi di categoria,come sta scritto sul contratto.
dalla tribuna tv




In effetti quando si parla di sistemare stadi si tratta quasi sempre di spese del comune, ma a Treviso è stata la società a prendersi alcuni impegni. Il Tenni poi, grazie alle modifiche garantite dalla società, è stato utilizzato anche dal Cittadella, e qualcosina avrà guadagnato il comune di Treviso no ? [SM=x397149] Magari non siamo in credito, ma è giusto pretendere che ci vengano incontro, magari dilazionando il pagamento del debito...
enricotv
00sabato 4 luglio 2009 13:44
C'è però da dire che le modifiche come i seggiolini nuovi e l'ampiamento della tribuna erano state fatte proprio per ovviare ai problemi relativi al primo anno di serie A e al dopo Raciti.
Anche se resto dell'idea che, se è vero che altrove nel 90% dei casi queste modifiche sono tutte a carico del comune, la vicenda è molto triste, visto che la TrevisoServizi è di proprietà del comune di Treviso, e in un periodo dove la società sta lottando per non scomparire questo ultimatum mi sembra assolutamente fuori luogo.
Io comunque credo che si arriverà a un accordo.
enricotv
00sabato 4 luglio 2009 14:26
da www.gazzettino.it (prima pagina)
In ballo tre anni di affitto e debiti con Trevisoservizi e Actt. I dirigenti: tengano conto dei nostri investimenti
La Corte dei conti "condanna" il Treviso
Comune severo con la società perché teme di essere chiamato a rispondere economicamente
Sabato 4 Luglio 2009,
O il Treviso Calcio paga tre anni di affitto arretrato (anche se da via Foscolo fanno sapere che le annualità in sospeso sono solo due ndr), oppure deve dire addio allo stadio Tenni che non verrebbe più concesso in affitto. A conti fatti si tratta di una cifra superiore ai trecentomila euro, senza contare i debito con Actt e TrevisoServizi. La Giunta ha deciso di non cedere a nessuna debolezza. Sul collo ha la Corte dei Conti, inoltre dal primo luglio la legge "Anti-crisi" riversa sui dirigenti comunali la responsabilità dei contratti firmati e difficilmente un dirigente accetterà di approvare una nuova convenzione con un società che deve ancora saldare tre annualità. A lasciare qualche margine di speranza l’assessore allo Sport Andrea De Checchi: «Voglio rassicurare il mondo del calcio: l’anno prossimo il Treviso giocherà a Treviso». Al Tenni? «A Treviso...».
Calia a pagina III
TV DOSSON
00sabato 4 luglio 2009 14:52
De Checchi ha detto a Treviso,e chi li ha rifatto la domanda ha ridetto ha Treviso,ma non ha detto al Tenni,la stessa cosa la detta ad Antenna tre.Fa il furbetto l'assessore.....verremo a giocare a casa tua.....o ad Oderzo? [SM=x397155] [SM=x397204]
enricotv
00sabato 4 luglio 2009 15:10
da www.gazzettino.it

«Treviso fuori dal Tenni, scelta dolorosa»
I vincoli della Corte dei Conti e la legge anti crisi lasciano al Comune una sola strada: il pugno di ferro
Sabato 4 Luglio 2009,

Tra affitto e servizi
Ca’ Sugana avanza
in tutto da Setten
una cifra vicina
ai 500 mila euro

Il termine
per saldare il debito
scade l’11 luglio
De Checchi:
«Ma c’è margine»

«È una scelta dolorosa». Dagli uffici di Ca’ Sugana commentano così il pugno di ferro deciso dalla Giunta nei confronti del Treviso Calcio. Detta brutalmente, la situazione è questa: o la società paga tre anni di affitto arretrato (anche se da via Foscolo fanno sapere che le annualità in sospeso sono solo due ndr), oppure deve dire addio allo stadio Tenni che non verrebbe più concesso in affitto per il prossimo campionato. A conti fatti si tratta di una cifra superiore ai trecentomila euro. A questi poi si devono aggiungere i circa 130mila euro avanzati dalla TrevisoServizi e i 70mila dall’Actt: con la società di trasporti era anche stato concordato un piano di rientro, poi abbandonato.
La Giunta, sebbene a malincuore, ha deciso di non cedere a nessuna debolezza. Sul collo ha la Corte dei Conti che pretende bilanci in ordine e entrate certe quando si parla della gestione di beni pubblici, come è lo stadio. Una strada obbligata quella intrapresa dal sindaco Gian Paolo Gobbo che, assieme al vice Giancarlo Gentilini e agli assessori Sergio Marton, Fulvio Zugno e Giuseppe Basso, le ha provate tutte pur di non arrivare a questo punto. Ma il tempo dell’attesa è scaduto e a Ca’ Sugana si aspettano o un assegno che ripiani ogni debito o un piano di rientro con date e scadenze certe.
A forzare la situazione ha contribuito anche la recente legge "Anti-crisi" varata del governo ed entrata in vigore il primo luglio, una normativa che riversa sui dirigenti comunali la responsabilità dei contratti firmati. Dal Comune fanno sapere che difficilmente un dirigente accetterà di approvare una nuova convenzione con un società che deve ancora saldare tre annualità e che versa in una crisi grave da cui non si vede ancora una via d’uscita. Anche un’eventuale decisione poco amministrativa e molto politica, come un atto firmato dal sindaco ma col parere negativo dei funzionari, non è una strada percorribile. Il sindaco, in un caso simile, si assumerebbe una responsabilità troppo grande oltre a stuzzicare oltre modo la suscettibilità della Corte dei Conti. Ecco quindi perchè, nonostante i buoni propositi, non ci sono molte alternative: la concessione dello stadio potrà essere data solo con determinate garanzie.
Gli uffici comunali stanno già attingendo ai 320mila euro di fidejussione versata dal Treviso alla stipula del contratto decennale di affitto, accordo in scadenza nel 2010 ma che deve essere riconfermato ogni anno. Un atto cautelativo ma non sufficiente a sbloccare la situazione. Il Calcio Treviso ha a disposizione ancora qualche giorno per sanare la situazione. Il termine ultimo dovrebbe essere sabato 11 luglio, data entro cui dovrà confermare anche l’iscrizione al campionato di Prima Divisione. A lasciare qualche margine di speranza è l’assessore allo Sport Andrea De Checchi: «Stiamo discutendo col presidente Setten e ci sono alcune cose da definire - afferma - ma voglio rassicurare il mondo del calcio: l’anno prossimo il Treviso giocherà a Treviso». Al Tenni? «A Treviso...».
Paolo Calia
enricotv
00sabato 4 luglio 2009 15:11
da www.gazzettino.it

«La Giunta ha ragione ma riconosca anche i nostri investimenti»
Sabato 4 Luglio 2009,

LA SOCIETA’
Sabato 4 Luglio 2009,
Il Treviso ammette i debiti nei confronti del Comune, dimostra la volontà di trovare una soluzione e rilancia. È il guru delle carte di via Ugo Foscolo, Bruno Dall’Anese, a illustrare la cronistoria di come si è arrivati al pagamento in ritardo dell’affitto dello stadio Tenni. «C’è una convenzione in essere – spiega Dall’Anese – che scade nel 2010 e va comunque confermata ogni anno. Purtroppo siamo in ritardo con gli affitti, lo sappiamo anche noi. Fino a due anni fa abbiamo sempre pagato. È tutto vero quello che dice il Comune, li capiamo perché hanno la Corte dei Conti che li spinge a questa azione. Anche l’altro giorno Setten si è incontrato con l’assessore allo Sport, Andrea De Checchi, dimostrandosi disponibile a risolvere la questione».
I motivi del mancato versamento della quota annuale, oltre ovviamente alle difficoltà economiche societarie note da tempo, vanno ricercati al 2006, anno dell’ammissione in serie A. «Eravamo andati a giocare a Padova – continua – Poi è arrivato il decreto “salva Treviso”, non chiesto da noi. Un provvedimento che ha portato molto entusiasmo ma anche dei costi per il Treviso calcio. Dovevamo portare di corsa la capienza dello stadio a 10.000 posti, tutti numerati, e non c’era il tempo per delibere pubbliche. Così, la società Treviso, si è accollata la spesa di 110.000 euro per i seggiolini delle zone in cui non erano presenti. Altri 50.000 è costato l’affitto della tribunetta temporanea costruita su quella poi realizzata ex novo dal Comune, necessaria a portare l’impianto a capienza. Inoltre, abbiamo dovuto sborsare altri 170.00 euro per predisporre la biglietteria esterna cablata, obbligatoria sempre per legge». Costi che il Treviso non avrebbe sostenuto se non fosse arrivato il decreto. Cui si è aggiunta la normativa Pisanu: «Che imponeva alle società di costruire i tornelli – dice ancora Dall’Anese – altri 130.000 euro spesi in un bene pubblico che è lo stadio. Di certo, se Setten mollasse il Treviso, non se li porterebbe via. È evidente che con queste spese, ci siamo trovati a non sostenere i 70-80.000 euro di affitto».
La linea comunque è quella della massima collaborazione tra Treviso Fbc e Comune: «Non abbiamo nessuna intenzione di cercare la polemica. All’incontro è stato ribadito: troviamo una soluzione. Riconosciamo che siamo debitori, ma riconoscete i lavori come seggiolini e tornelli. Certo, nell’affitto siamo manchevoli e il presidente ha promesso che farà di tutto per stilare un piano di pagamento per saldare quei 100.000 che mancano, perché parte del debito è comunque coperto da fidejussione. C’è totale sintonia tra la società biancoceleste e l’Amministrazione del Treviso, c’è sempre stata in tutti questi anni». L’accordo per lo stadio serve anche ai fini dell’iscrizione alla LegaPro, per la quale la squadra sta effettuando una corsa contro in tempo. Se il Comune di Treviso, nell’eventualità più remota, dovesse negare il Tenni, i biancocelesti dovrebbero andare a giocare a Cittadella o a Portogruaro. In via Ugo Foscolo infine contano di potere sfruttare una clausola della convenzione d’affitto, la quale prevede una ridefinizione della stessa in caso di cambio di categoria.

Il custode della cripta
00sabato 4 luglio 2009 15:52
Re: da www.gazzettino.it
enricoutv83, 04/07/2009 15.11:

[...] Se il Comune di Treviso, nell’eventualità più remota, dovesse negare il Tenni, i biancocelesti dovrebbero andare a giocare a Cittadella o a Portogruaro [...]



Volevo solo evidenziare questa frase dell'articolo qui sopra.
enricotv
00sabato 4 luglio 2009 19:44
Re: Re: da www.gazzettino.it
Il custode della cripta, 04/07/2009 15.52:



Volevo solo evidenziare questa frase dell'articolo qui sopra.

Sono due soluzioni sicuramente migliori rispetto all'euganeo, che non riempiremo nemmeno sommando gli spettatori delle 17 partite in casa del prossimo anno.
brune21
00sabato 4 luglio 2009 21:18
Che schifo a Cittadella o a Portogruaro...Il treviso perderebbe una marea di tifosi [SM=x397152]
TV DOSSON
00sabato 4 luglio 2009 22:14
Re:
brune21, 04/07/2009 21.18:

Che schifo a Cittadella o a Portogruaro...Il treviso perderebbe una marea di tifosi [SM=x397152]




una marea?ma se il numero massimo e' stato 4.200 personeme abbiamo una media di 2000 a partita con gli abbonati,saremo i soliti quattro gatti.... [SM=x397141] [SM=g1900371]
brune21
00domenica 5 luglio 2009 00:30
Re: Re:
TV DOSSON, 04/07/2009 22.14:




una marea?ma se il numero massimo e' stato 4.200 personeme abbiamo una media di 2000 a partita con gli abbonati,saremo i soliti quattro gatti.... [SM=x397141] [SM=g1900371]




Voi 4 più 1500 vecchi imbriagoni! [SM=x397166]
TV DOSSON
00domenica 5 luglio 2009 09:05
Cinque giorni per pagare calciatori e stadio.Il conto alla rovescia e' sempre piu' vicino per il Treviso e il presidente Setten sta lavorando per ottenere l'iscrizione.
Mercoledi infatti la Covisoc respingera' la domanda depositata lo scorso 30 giugno,tra le motivazioni ci sara' anche la mancata presenza della liberatoria per l'agibilita' dello stadio Tenni.I tempi stretti del treviso mal si conciliano in questo momento con l'esigenze di bilancio economico del comune trevigianomche quasi in un ironico gioco del destino,chiede alla societa' biancoceleste di venire incontro alle esigenze amministrative:peccato che in questo momento le difficolta' economiche siano anche patrimonio del club biancoceleste.Capisco le difficolta' ma d'altro canto,anche se con gran dispiacere devo sottolineare che l'ente pubblico non puo' permettersi di rinunciare a questi crediti,spiega Andrea De Checchi,assessore allo sport del Comune di Treviso.
Mi auguro si trovi una soluzione in tempi brevi,per permettere alla squadra di svolgere la propria attivita' senza ulteriori problemi,ho l'impressione che la societa' abbia l'intenzione di sanare queste pendenze.Un'impressione confermata dall'obbligo di avere uno stadio a disposizione entro 11 luglio,quando dovranno essere presentati tutti gli incartamenti mancanti,compresa dunque l'agibilita' dello stadio.
L'obiettivo della societa' e' di chiedere almeno una ridefinizione della convenzione,ottenendo uno sconto sull'affitto(attorno agli 80 mila euro anno)troppo alto per una societa' di Lega Pro,che ha speso finora 500 mila euro negli ultimi anni.
I tempi sono stretti ma in via Foscolo non vogliono nemmeno pensare au una alternativa al Tenni;un'opzione che comunque dovrebbe essere trovata entro una settimana,tra gli impianti di Padova e Cittadella. [SM=x397141] [SM=x397215] [SM=x397204]
dal corriere del Veneto
ZakkTV
00domenica 5 luglio 2009 09:19
Continuano i problemi, ne risolvi uno e subito ne salta fuori un altro. Vorrei fare una lista di tutti i problemi che questa società ha avuto dal 9 Agosto 2005 (promozione a tavolino in serie A) fino ad ora...
enricotv
00domenica 5 luglio 2009 12:39
E' vero che è un susseguirsi di problemi, ma è anche vero che se per un anno non tiri fuori un euro ti ritrovi alla fine con pendenze nei confronti di giocatori, dipendenti e comune.
Mi pare una cosa ovvia.
La cosa positiva è che FINORA non sono venuti a galla problemi con i calciatori: il toccar ferro, in tal senso, è d'obbligo.
enricotv
00domenica 5 luglio 2009 13:06
da www.gazzettino.it (prima pagina)

TREVISO
Tenni, il Comune non cede:
il calcio deve saldare i debiti

A PAGINA II
Domenica 5 Luglio 2009,

TV DOSSON
00domenica 5 luglio 2009 13:13
Re: da www.gazzettino.it (prima pagina)
enricoutv83, 05/07/2009 13.06:


TREVISO
Tenni, il Comune non cede:
il calcio deve saldare i debiti

A PAGINA II
Domenica 5 Luglio 2009,





Volevo ricordare al comune che il Treviso calcio e' patrimonio della provincia ,del comune,e di tutti i Trevigiani veri.......(e io ne so qualcosa) [SM=x397168] [SM=g1900371]
enricotv
00domenica 5 luglio 2009 13:25
Per me c'è qualcuno che fa pressioni affinchè non venga dato il via libera al Treviso per lo stadio, in modo tale da renderlo praticamente inutilizzabile per un anno e chiedere con più insistenza la sua demolizione.
enricotv
00domenica 5 luglio 2009 14:02
da www.gazzettino.it

Il Treviso non ha scelta:
«Ora bisogna pagare»

L’assessore Zanini: «Mi dispiace, ma i debiti vanno saldati»
Domenica 5 Luglio 2009,


Caso Tenni
Mauro (Pdl):
«La giunta
ha avuto
pazienza»
Domenica 5 Luglio 2009,

Il vice sindaco Giancarlo Gentilini più che rispondere, ringhia. La questione stadio lo tocca particolarmente da vicino vista la sua passione per il calcio e per il Treviso in particolare. Personalmente farebbe di tutto pur di non dover essere costretto a negare il Tenni ai biancocelesti. Ma anche lui, di fronte all’ombra minacciosa della Corte dei Conti e agli affitti arretrati di tre anni (due secondo la società) da incassare, sarà costretto a chinare il capo. Per questo quando sente la parola "Tenni", sbotta: «Siamo in fase di continua discussione con la società e col presidente Setten, gli sportivi trevigiani non resteranno delusi...». Ma, nonostante il suo sconfinato ottimismo, non se la sente di garantire che le prossime partite del Treviso si svolgeranno allo stadio comunale: l’ipotesi di un nuovo contratto d’affitto è ancora lontana dal concretizzarsi. Al massimo gli scappa una battuta: «Se il Tenni resterà chiuso lo riempirò di leprotti...».
Le trattative per trovare una soluzione, se non proprio un assegno firmato dal presidente Ettore Setten almeno garanzie e date precise per un pagamento programmato della somma dovuta, comunque proseguono. L’uomo incaricato di far valere la posizione del Comune è l’assessore allo Sport Andrea De Checchi. Ieri, alla vista dei giornalisti, ha messo le mani avanti: «Ho già parlato». Poi, quando gli è stato chiesto quale potrebbe essere un campo cittadino alternativo al Tenni, anche lui ha scelto la strada della battuta: «Il concetto di Treviso comprende anche la provincia...». Tutte le ipotesi, insomma, sono buone.
Chi invece non fa battute ma esprime sincera preoccupazione e l’assessore alla cultura Vittorio Zanini, in passato molto vicino al Treviso: «Le vicende di quella società e della squadra mi stanno a cuore, ma ora devono pagare. Non c’è altra scelta. Devono saldare il debito». Zanini del resto non fa altro che ribadire la linea adottata dalla Giunta: gli affitti, e il costo dei servizi forniti da Actt e TrevisoServizi, devono essere corrisposti. La prossima settimana sarà quella decisiva. Ca’ Sugana e calcio Treviso dovranno trovare una soluzione che vada bene a tutti.
Intanto appoggia la linea intrapresa da sindaco e assessori anche Giuseppe Mauro, capogruppo del Pdl in consiglio comunale: «La verità è che l’amministrazione ha avuto moltissima pazienza, forse anche troppa. Quindi è sbagliato dire che ora la Giunta abbia adottato la politica del pugno di ferro, ha solo aspettato fino a quando ha potuto farlo. Ripeto: è stata più che paziente. Ora deve agire in un certo modo per evitare conseguenze peggiori o l’intervento di enti come la Corte dei Conti. Se i debiti non vengono riscossi potrebbero esserci gravi responsabilità personali per amministratori e dirigenti».
Mauro, prima che il nodo affitti venisse alla luce, aveva anche proposto di spostare lo stadio di calcio fuori città e di riconvertire il Tenni in spazi a favore del quartiere. «La mia proposta e la questione dei debiti col comune non sono collegate - precisa - anzi, io sono dell’idea che lo stadio debba essere spostato da una società sportiva sana che si accolli gli oneri di una nuova edificazione senza pesare sul Comune. Di certo, se il Tenni non dovesse più essere utilizzato dal Treviso, dovrebbe comunque restare aperto per tutte quelle attività che vanno incontro alle esigenze della comunità. Non può restare chiuso. Detto questo, mi auguro che il progetto per riqualificare l’area venga portato avanti a prescindere da quello che accadrà al Treviso Calcio».
Paolo Calia

enricotv
00domenica 5 luglio 2009 14:05
da www.gazzettino.it

Montebelluna e Quinto: «Difficile dare ospitalità ai biancocelesti»
Domenica 5 Luglio 2009,
Se la società calcio Treviso perde lo stadio "O. Tenni", nel caso non risolva il contenzioso con l’Amministrazione comunale di Treviso, non ha altre sedi di gara omologate per il campionato della Lega Pro di Prima Divisione e dovrebbe immigrare negli stadi di Padova, Venezia, Cittadella, Portogruaro. Queste sono infatti le strutture più vicine di Prima Divisione, mentre nel caso di discesa in serie D allora ha due possibilità certe in provincia, dove giocano le due squadre del massimo campionato dilettanti, e cioè Quinto e Montebelluna (quest’ultimo potrebbe essere utilizzato anche per la C con le dovute migliorie e lavori di messa a norma) guardando anche gli stadi di Oderzo, S. Polo, Conegliano e S. Lucia dopo lavori di sicurezza.
«Io aprirei le porte del San Vigilio e ad una collaborazione con il Treviso - afferma Maurizio Michielin, presidente del Montebelluna - basta accordarci poichè non ci sono problemi per la serie D. Se invece si tratta della Prima Divisione, dove il Treviso appunto è sceso, allora ci sono dei lavori da eseguire per mettere a norma lo stadio, mentre a livello di capienza ci siamo visto che il nostro impianto ospita 3.000 persone. Ma i lavori deve sostenerli il comune in qualità di proprietario e dubito lo possa fare in questi momenti difficili per tutti».
Da Quinto Dario Pizziolo, presidente del Quinto, che per impegni nelle settimane scorse non è andato a cena con Setten, dichiara: «Il nostro impianto è a norma solamente per la serie D mentre il Treviso mi auguro disputi appunto la Prima Divisione».
Mic. Mir.
enricotv
00domenica 5 luglio 2009 14:07
da www.gazzettino.it
CALCIO TREVISO I giocatori sono estremamente preoccupati: «L’ultimo stipendio l’abbiamo visto l’anno scorso» ricordano al presidente Setten che chiede loro un accordo

Treviso
La dead-line si avvicina. Mercoledì prossimo la Covisoc darà il proprio giudizio sulle istanze presentate dalle squadre per l’iscrizione alla LegaPro. Come sappiamo, il Treviso Fbc verrà bocciato, almeno in un primo momento, in quanto ha consegnato tutti gli incartamenti necessari tranne le tanto agognate liberatorie dei calciatori. Poi ci sarà tempo fino all’11 luglio per fare ricorso. In questi giorni il presidente Ettore Setten ha incontrato una parte della squadra, soprattutto i giocatori più esperti o quelli in scadenza di contratto, come Pianu, Guigou, Scurto. Ma è domani e dopodomani che si giocheranno le sorti della squadra, perchè il numero uno di via Ugo Foscolo ha convocato la maggior parte dei giocatori. La volontà della squadra, nelle parole del capitano Riccardo Gissi, è quella di venire incontro alla società. A patto, però, di una proposta seria. Anche Riccardo Baccin, terzino che deve ancora vedere Setten, spiega la situazione: “Coi compagni ci sentiamo tutti i giorni – racconta – c’è comunque grande preoccupazione, perché sapete tutti che l’ultimo stipendio lo abbiamo visto l’anno scorso. C’è in ballo il nostro futuro”. Massima disponibilità dunque, ma patti chiari: “Siamo disponibile a venire incontro al presidente per il bene del Treviso, ci mancherebbe. Siamo pronti a trattare, non è un problema rinunciare a qualcosa per far andare bene le cose. Dipende però quanto Setten vuole risparmiare. Poi ognuno di noi risponderà per conto suo”. Baccin attende con ansia i prossimi due giorni: “La situazione adesso la vedo drammatica, speriamo in un raggio di sole in questi due giorni. Dopo 8 mesi senza stipendio vogliamo proposte concrete, che non calpestino la nostra dignità”. Setten sta proponendo varie soluzioni ai calciatori, chiedendo di rinunciare sino al 50% dello stipendio, con la possibilità però di spalmarlo su un altro anno di contratto. I prossimi giorni sapremo che accordi si sono raggiunti e se arriveranno tutte le liberatorie. Nel frattempo, la società pagherà anche i debiti per l’affitto dello stadio. In attesa di forze fresche che tardano ad arrivare dal mondo imprenditoriale.
Alberto Polita
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