Il Treviso con l'acqua alla gola
Ore contate per il Treviso Fbc. Alle 13 si spengono anche le speranze. Ieri è stato tutto un susseguirsi di "tegole" fra capo e colle ed illusioni.
Le scorse 24 ore hanno dato vita ad un’altra giornata di passione, con una sola conclusione: all’appello mancano ancora le firme di almeno 5-6 giocatori. I nomi non sono ancora stati resi noti, ma si tratta di quelli con gli stipendi più alti, pattuiti due anni fa quando il presidente Setten aveva tentato di costruire una squadra ammazza-campionato per tornare in serie A.
Nessuna certezza c’è invece relativamente al pagamento degli altri contributi mancanti, Irpef, Enpals, contributi fine carriera, Ires, Irap e Iva, ma nella sede di via Ugo Foscolo sembrano ottimisti.
È una corsa contro il tempo disperata dunque quella che attende questa mattina la società biancoceleste. Alle 13 scade infatti il termine perentorio per presentare ricorso alla Covisoc e consegnare i documenti mancanti.
Oggi riunione strategica con gli stati maggiori della società. Sembra infatti che un nuovo imprenditore contattato da Dal Cin, il cui nome è ancora sconosciuto, possa accettare di aiutare il presidente. Ma resta il fatto che devono assolutamente partire i bonifici a testimonianza dell’avvenuto pagamento delle prime rate delle transazioni e dei contributi, quindi Setten deve in qualche modo trovare i fondi necessari all’operazione. Bonifico online? Sportello bancario aperto di sabato mattina? Le speranze di iscrizione sono ormai al lumicino e ci vuole davvero un miracolo.
Lunedì sera la Covisoc si pronuncerà, martedì mattina il Consiglio Federale ratificherà le ammissioni ai campionati. Anche se c’è l’ultima spiaggia del ricorso al Coni, ma sarebbe una vera follia.
Nella notte sono proseguite le trattative con i procuratori dei vari giocatori, i quali hanno più volte affermato di voler venire incontro alla società, a patto di una proposta seria. Sembra che nelle ultime ore la richiesta sia stata quella di rinunciare soltanto da un terzo dello stipendio sino al 50%. La speranza ora è di risolvere tutte le problematiche entro questa mattina e incrociare le dita durante tutto il weekend, sino a lunedì sera.
Il Treviso calcio non è ancora morto. È un animale ferito che scalpita per rimanere in vita. Ce la farà?
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