Il presidente pronto al sacrificio economico ma resta la preoccupazione per un domani incerto
Dalla serie al peggio non c'è fine ecco che la scure chiamata penalizzazione rischia nuovamente di abbattersi sulla testa del calcio Treviso.
Oltre ai quattro punti finora inflitti alla squadra biancoceleste (uno per il ritardo nel pagamento dell'Iva e tre per non aver chiesto alla giustizia sportiva di poter rivolgersi a quella ordinaria per denunciare Di Stanislao, presidente del Lanciano),
ci potrebbe essere un ulteriore accanimento per il ritardo del pagamento degli stipendi e in questo caso, il regolamento prevede ulteriori due punti di penalizzazione. Vorrebbe dire che invece di trovarsi a metà classifica con sei punti frutto di una vittoria e di tre pareggi, la squadra biancoceleste si ritroverebbe all'ultimo posto a zero punti.
Per evitare l'ulteriore decurtazione c'è ancora la giornata di oggi perché la scadenza parla chiaro: il versamento dovrà avvenire entro, e non oltre la fine del mese di settembre.
COSA SUCCEDERA'- Difficile capirlo anche perché
servono circa 3 milioni e mezzo di euro da versare, non certo bruscolini. Il presidente Ettore Setten innamorato di questa società e squadra come se fosse la sua famiglia, farà di tutto per evitare ulteriori penalizzazioni e quindi, per l'ennesima volta, metterà mano al portamonete e sistemerà anche questa pendenza.
FUTURO- La situazione comunque rimanere ad alto rischio. Com'è possibile che a settembre, con il campionato appena iniziato ci siano già di questi problemi economici che tra le altre cose riguardano gli ultimi tre stipendi del precedente campionato. A questo punto, arrivare fino a giugno, sarà davvero un impresa.
COSTI ABBASSATI- Rispetto al milione di euro che costava la squadra l'anno scorso, quest'anno il costo si è abbassato fino ad arrivare a circa 600 mila anche se la speranza era di arrivare a 400.
TRATTATIVE- Non è un mistero che il presidente Setten da tempo sta cercando qualche imprenditore che lo aiuti a gestire l'aspetto economico della società. Le voci, negli ultimi tempi, si sono sprecate: Canuti & Santilli, il re della carta Zago, Caltagirone e
ora spunta una cordata di imprenditori napoletani che negli ultimi tempi si sono fatti vedere in città e anche allo stadio. La trattativa sta andando avanti ma gli ostacoli sono molti.
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